Michelangelo Buonarroti realizzò il Bruto sul finire degli anni trenta del Cinquecento. La presentazione, che è servita per tre lezioni all'Università di Teramo, serve a ripercorrere l'ambiente di questa scultura, che in qualche modo riassume il profondo legame di Michelangelo con l'ideale della repubblica.
7. La fortuna di Tacito
• Il graduale disinteresse presso i padri della
Chiesa
• La considerazione sul piano della filosofia
politica
• La riscoperta grazie a Boccaccio
• La grande considerazione presso gli storici
fiorentini
• Cardine del pensiero di Niccolò Machiavelli
8. Marco Giunio Bruto, o Bruto minore
• La famiglia, votata tradizionalmente alla Repubblica e ai suoi
valori
• L’antenato: Lucio Giunio Bruto e il suo ruolo nella nascita della
Repubblica, ai danni della monarchia
• Il padre: Marco Giunio Bruto, o Bruto maggiore
• Il ruolo di Marco Giunio Bruto nella congiura contro Cesare
• La fortuna di Bruto fino alla condanna di Dante Alighieri
• Il persistere della fortuna del tirannicida anche dopo Dante
• Dopo Michelangelo: Bruto e Marco Antonio nel Giulio Cesare
di William Shakespeare (1599)
9.
10.
11. Le possibili fonti figurative del Bruto
• Il Busto di Caracalla, ora a Napoli
• Michelangelo e le esercitazioni sul tema
‘contrapposto’
• Michelangelo e i possibili autoritratti ‘terribili’
nel David, nel Mosè e nel Bruto