Philip Kotler Marketing Forum 2017 - sessione best practices food, intervento di Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato Inalca S.p.A. e Presidente Federalimentare
2. “L'attività di impresa è un elemento vitale nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo
sostenibile. Le AZIENDE possono contribuire tramite le loro attività e noi ovunque chiediamo
loro di valutare i loro impatti, definire obiettivi ambiziosi e comunicare i risultati in modo
trasparente”.
(Ban Ki-moon - Segretario Generale delle Nazioni Unite)
3. Spreco e filiera alimentare
La FAO stima che ogni anno vengono sprecate 1,3 tonnellate di cibo, l’equivalente di 1/3
della produzione totale destinata al consumo umano, per un valore di oltre 2000 miliardi
di euro all’anno.
Le perdite alimentari nei PVS sono stimate dalla FAO tra il 15% e il 50% delle produzioni
di questi Paesi, dove le perdite avvengono principalmente nella fase post-raccolto e di
magazzinaggio.
Le cause sono le limitate risorse finanziarie e strutturali nelle tecniche di raccolto, di
stoccaggio e nelle infrastrutture di trasporto, insieme a condizioni climatiche favorevoli
al deterioramento degli alimenti.
4. In Italia, ogni anno si generano 6 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari,
per un valore stimato di circa 13 miliardi di Euro, pari al 16% del consumo. Il
valore pro capite delle eccedenze alimentari è di 149 kg. Poco più della metà
(54%) dell’eccedenza generata nei segmenti è di alta o medio fungibilità.
Il 55% degli sprechi alimentari sono generati dagli operatori economici del
settore, mentre il 45% dall’uso domestico.
Spreco e filiera alimentare
5. Le perdite e gli sprechi alimentari avvengono a diversi livelli della filiera, dalla catena di
produzione al consumo finale ed è possibile individuare 5 livelli:
Spreco e filiera alimentare
produttori
cooperative primarie*
industrie di trasformazione alimentare
ingrosso e distribuzione al dettaglio
consumatori
*specialmente nel settore ortofrutticolo
6. Un esempio concreto: Bonifiche Ferraresi
Applicazione di tecnologie a supporto di agro pratiche più efficaci e sostenibili
Partendo dall’agricoltura
11. Concimazione fosfatica pre-semina a rateo variabile
APPROCCIO
Analisi dei dati georeferenziati dei suoli e disciplinare della regione Emilia Romagna per definire bilancio
semplificato per frumento duro e orzo
Contenuto P Cartografia dei suoli Piano colturale
Mappa prescrizione
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/produzioni-agroalimentari/doc/disciplinari/produzione-integrata/Collezione-dpi/dpi_2016/erbacee-2016
12. Concimazione fosfatica pre-semina a rateo variabile
APPLICAZIONE
1000 ha (Jolanda + Santa Caterina)
• Mappe di prescrizione caricate sui display
• Trattori con guida automatica
• Spandiconcime ISOBUS
13. Piani di semina a rateo varibile
APPROCCIO
Valutazione multi sorgente dell’idoneità degli appezzamenti per la semine a rateo
variabile di frumento e orzo
Mappa prescrizione
+++
Idoneità suoli Idoneità tessitura Idoneità rese Idoneità accestimento
14. Piani di semina a rateo varibile
APPLICAZIONE
Semina Frumento - Orzo: 1000 ha
•Mappe di prescrizione caricate sui display
•Trattori cingolati
•SeminatriciISOBUS
15. L’industria alimentare ha individuato quattro aree strategiche di intervento per uno
sviluppo sostenibile della filiera agroalimentare:
• Approvvigionamento di materie prime sostenibili;
• Uso efficiente delle risorse di base;
• Ottimizzazione degli imballaggi;
• Promozione di un consumo sostenibile.
Continuando con l’industria
16. Risultati percentuali raggiunti
L’Industria alimentare è impegnata a ridurre non solo il food waste, ma anche i materiali utilizzati per gli imballaggi.
Negli ultimi dieci anni:
In dieci anni l’impegno congiunto dell’Industria alimentare e dei produttori di packaging ha ottenuto:
• una riduzione degli imballaggi pari a circa il 40%
• una riduzione dei costi relativi al trasporto pari al 17%
• un incremento del 10% di materiale riutilizzato
- 73% cartone- 30% alluminio- 60% vetro- 30/40% di plastica
• non aver immesso sul mercato 300
mln di imballi primari
• un risparmio del 20% circa delle
emissioni di CO2
17. Un esempio concreto: INALCA
L’ ECONOMIA CIRCOLARE:
RIGENERARE RISORSE, AZZERARE GLI SCARTI
Produzione
industriale
1) Produzione agricola e allevamento
• Riutilizzo degli scarti derivanti dalle attività agricole
• Energia verde (biogas) dalle deiezioni
2) Produzione industriale
• Avvio al riciclo dei rifiuti industriali
• Co-generazione energia da biomasse
• Produzione di compost
• Trasformazione sottoprodotti
3) Distribuzione e consumo
• Riduzione degli imballi
• Riciclabilità degli imballi
Produzione
Agricola e
Allevamento
Distribuzione
e consumo
21. Federalimentare coordina il progetto europeo LIFE-
FOOD.WASTE.STAND.UP, che si focalizza su un tema di
straordinaria valenza sociale e ambientale: la
sensibilizzazione in materia di prevenzione degli sprechi
alimentari e gestione delle eccedenze lungo la filiera, al fine
di aumentare il loro recupero e incrementare le donazioni.
Il progetto LIFE-FOOD.WASTE.STAND.UP si colloca in
perfetta sintonia con il programma nazionale per la
prevenzione dei rifiuti (PNPR), il piano Nazionale per la
Prevenzione del Food Waste (PINPAS) e il “Gruppo di lavoro
sulle perdite alimentari e dei rifiuti" a livello europeo.
I progetti di Federalimentare
“Meno spreco, più solidarietà”
22. Il progetto LIFE-Food.Waste.StandUp è co-finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito
del programma per l’ambiente e l’azione per il clima (LIFE 2014-2020)
PARTNER
Federalimentare (capofila), Federdistribuzione, Fondazione Banco Alimentare Onlus, Unione
Nazionale Consumatori
STRATEGIA
1) Realizzare un’intensa campagna di sensibilizzazione e informazione diffusa su tutto il
territorio nazionale tagliata sui tre target individuati (imprese agro alimentari, della
distribuzione e consumatori);
2) Promuovere e diffondere informazioni tra le aziende agroalimentari e distributori sulle
opportunità e gli strumenti esistenti per il recupero e la donazione di prodotti alimentari non
venduti;
Identity card
Inizio: 7 luglio 2016
Fine: 30 giugno 2019
I progetti di Federalimentare
23. 3) Rafforzare la consapevolezza e la conoscenza delle tecniche di prevenzione degli
sprechi alimentari e promuovere comportamenti responsabili dei gruppi target;
4) Sostenere l'attuazione della strategia di prevenzione degli sprechi alimentari
italiani, contribuendo all'obiettivo dell'Unione europea di ridurre i residui di
prodotti alimentari del 30% entro il 2025;
5) Incoraggiare le istituzioni nazionali e locali ad introdurre incentivi per la
ridistribuzione degli alimenti (come ad esempio riduzioni fiscali e procedure
semplificate);
6) Assicurare il dialogo e lo scambio di conoscenze tra gli attori della
filiera alimentare in Italia e nell’UE.
Identity card
I progetti di Federalimentare
Inizio: 7 luglio 2016
Fine: 30 giugno 2019
26. Federalimentare detiene la vice presidenza del CLUSTER
AGRIFOOD NAZIONALE CL.A.N., un partenariato di imprese,
centri di ricerca, rappresentanze territoriali e rilevanti
stakeholder della filiera agroalimentare nato per
promuovere una crescita economica sostenibile, basata
sulla ricerca e l'innovazione, e per proporsi come
interlocutore unico delle Istituzioni nazionali ed europee.
http://www.clusteragrifood.it/it/
Cluster Agrifood nazionale CL.A.N