Messaggio della Consigliera per le Missioni_14 agosto 2021 por
Messaggio della Consigliera per le Missioni _14 agosto 2018 ita
1. USCIRE,INCONTRARE,ESSEREPROSSIME!
Roma, 14 agosto 2018.
Carissime sorelle,
un saluto pieno di gratitudine e di gioia a ognuna di voi perché ancora una
volta il Signore ci dà la possibilità di incontrarci e di riflettere insieme sul suo
GRANDE progetto d’amore per l’umanità: “Che tutti abbiano vita” e una vita
fatta di casa, di affetto, di pane, di lavoro, di futuro!
Prima di tutto, vorrei ricordarvi che dal 22 ottobre 2017 abbiamo rilanciato il Progetto
.“Per una casa comune nella diversità dei popoli”
Questo progetto, avviato nel 2002 in occasione del 125mo
della partenza delle prime missionarie
verso l’Uruguay, proponeva un percorso di sensibilizzazione riguardo al fenomeno della mobilità
umana, in vista della convivialità delle differenze come chiave di una nuova società.
Non si proponeva, come finalità, di costruire una casa, uno spazio fisico per i migranti, anche se si
potrebbe arrivare a un’azione del genere, ma piuttosto di considerare il nostro pianeta come la
CASA per TUTTI, la CASA di TUTTI, dove tutti hanno un posto per vivere con dignità,
nonostante la diversità dei popoli: diversità di cultura, di religione, di comprensione della vita, di
interpretazione degli avvenimenti…
Quando abbiamo rilanciato il progetto, ci siamo proposte di vedere il fenomeno migratorio
nell’ottica di tre verbi, secondo il Magistero di Papa Francesco: USCIRE, INCONTRARE,
ESSERE PROSSIME!
Dunque, vorrei ripassare il cammino fatto dal gennaio 2018 ad oggi, in modo che tutte noi possiamo
sentirci parte attiva di questo progetto e impegnarci veramente per un mondo “casa di tutti”, “casa
per tutti!”. Vedere l’allegato!
Ora, sorelle carissime, siamo ad agosto, il mese della nascita del nostro Istituto, della nascita di Don
Bosco, della festa di Maria Assunta in Cielo, della memoria di tanti Santi e Sante, di tanti martiri,
missionari e missionarie. Abbiamo sul nostro calendario una data importante e significativa: il 25
agosto, anniversario della morte della Beata Suor Maria Troncatti. Ma su questo ritorneremo…
Vorrei lasciarvi un piccolo pensiero su Don Bosco e i giovani migranti. Don Bosco, sin dall’inizio
della sua opera educativa, ha avuto un’attenzione mirata ai giovani migranti che per mancanza di
opportunità non facevano altra fine se non quella delle carceri.
Nelle Memorie dell’Oratorio, lui stesso racconta: «Appena entrato nel Convitto di S. Francesco,
subito mi trovai una schiera di giovanetti che mi seguivano pei viali, per le piazze e nella stessa
sacristia della chiesa dell’Istituto. Ma non poteva prendermi diretta cura di loro per mancanza di
locale. Un lepido incidente porse occasione di tentare l’attuazione del progetto in favore dei
giovanetti vaganti per le vie della città specialmente quelli usciti dalle carceri».
Secondo Aldo Giraudo, l’espressione «giovanetti vaganti» riguarda i tempi di Don Bosco in cui c’è
stata una crescente migrazione di giovani dalle campagne alla capitale, a causa dell’incremento
demografico e della crisi agricola. «Abbandonati a se stessi, aggregati in gruppi, spinti dal bisogno e
dalla fame, facilmente erano preda dei vizi. Arrestati dalla polizia cittadina, venivano rinchiusi nel
carcere delle Torri in attesa di giudizio» (cf. Giovanni Bosco, Memorie dell’Oratorio. LAS – Roma, 2011 p. 127).
2. USCIRE,INCONTRARE,ESSEREPROSSIME!
Lascio per la vostra riflessione e anche per un momento di dialogo nella comunità, queste domande:
“Se Don Bosco fosse oggi un sacerdote–educatore del nostro tempo, vivo e operante in questa
nostra società, quale sarebbe il suo atteggiamento di fronte al numero sempre crescente di giovani
migranti, di minori non accompagnati che arrivano dappertutto e dovunque?”. Inoltre, “quale
parola di incoraggiamento Don Bosco avrebbe detto a una comunità FMA che cerca di dare una
risposta al fenomeno dei minori migranti?”.
Proviamo a dircela, proviamo a scriverla… con la vita, e così renderemo viva più che mai la
presenza di Don Bosco tra i più piccoli e bisognosi.
Beata Suor Maria Troncatti
Una FMA che ha saputo dare la vita per i più emarginati del suo tempo. Il
prossimo 25 agosto, l’Ispettoria “Sacro Cuore” dell’Ecuador farà
l’inaugurazione ufficiale della celebrazione del 50° anniversario della
morte di Suor Maria Troncatti (1969-2019), una grande missionaria tra
gli Shuar, nella selva amazzonica.
Noi, come Ambito, celebreremo questo giubileo in comunione con le
FMA dell’Ecuador e, insieme a loro, faremo una proposta di animazione
missionaria a tutto l’Istituto, a partire del gennaio 2019.
Vi invitiamo a pregare la Beata Suor Maria Troncatti per le neo-
missionarie dell’anno 2018-2019, che già sono arrivate a Roma e ora si
dedicano all’apprendimento della lingua italiana. Siano missionarie di
gioia e di speranza, ma soprattutto di tanta passione per Cristo e per i
giovani; missionarie della radicalità evangelica, che si danno totalmente, che si consumano per il
Regno e per il Vangelo, come Suor Maria Troncatti.
Carissime sorelle,
il prossimo 25 agosto vi incoraggio a vivere un momento speciale in comunità, guardando insieme
il video sotto indicato, cogliendo gli aspetti della santità di Suor Maria Troncatti che ancora oggi
sono modello e fonte di ispirazione per ogni FMA, chiamata a essere missionaria di speranza e di
gioia.
In italiano: https://www.youtube.com/watch?v=eoIKfYJS08w
In spagnolo: https://www.youtube.com/watch?v=maQeCz5xVzw
In Don Bosco e Madre Mazzarello, un abbraccio fraterno e l’incontro quotidiano nella preghiera,
Consigliera per le Missioni