2. Platone è il più illustre allievo di
Socrate.
Platone è il primo filosofo di cui
noi abbiamo tutte le opere,i
suoi scritti si
dividono in tre periodi:
Periodo socratico o giovanile;
Periodo della maturità;
Periodo della vecchiaia.
3. Periodo socratico o giovanile:
Durante il primo periodo Platone espone la filosofia di Socrate e
le sue opere sono formate in prevalenza da due
personaggi,uno positivo ovvero Socrate e uno
negativo,ovvero i Sofisti. Le opere di riferimento sono:
• L’Apologia,dove Platone sottolinea l’importanza della
filosofia come ricerca continua,una vita senza ricerca è
inutile.
• Critone,è un chiaro riferimento a Socrate,in cui Platone
spiega come il suo maestro decise di morire piuttosto che
negare le sue tesi.
• IL Protagora:un’opera in cui si spiega il problema
dell’insegnabilità della virtù.
• Il Cratico:è una polemica contro il verbalismo, Platone
sostiene che il linguaggio è una convenzione nata da
un’iniziativa degli uomini; essi infatti non conoscevano
originariamente il nome delle cose; il linguaggio è dunque
una produzione dell’uomo, utile, fin dove è possibile, per la
conoscenza delle cose.
4. Periodo della maturità:
Platone durante il secondo periodo della sua vita vuole andare
oltre la maieutica con la sua teoria delle idee,che è una
continuazione della concezione socratica del concetto.
Platone formula altre teorie come quella della
conoscenza,basata sulla reminiscenza (ricordo);durante
questa teoria riprende la trasmigrazione di Pitagora.
Crea la dottrina politica e la dottrina dell’amore.
Per la dottrina dell’amore,Platone usa come riferimento le opere
di Fedro. Il filosofo è in continua ricerca perché sente una
mancanza continua,e secondo lui questo è amore.
Per la dottrina politica(idea di giustizia) Platone pensava di
costruire uno stato ideale,con riferimento all’educazione
Comunismo
platonico
5. Periodo della vecchiaia:
Durante il periodo della vecchiaia nega o ridefinisce delle teorie
fatte durante il primo periodo (socratico o giovanile).
Una delle opere più importanti è il Timeo,scritto intorno al 360
a.C., in cui il filosofo parla dell’isola di Atlantide (isola presente
dopo le Colonne di Ercole,che al tempo non stavano nello
Stretto di Gibilterra ma stavano nel canale tra Sicilia e Tunisia).
Alcuni studiosi sostengono che l’isola di Atlantide corrisponda alla
Sardegna.
In quest’opera vengono approfonditi essenzialmente tre problemi:
quello cosmologico dell'origine dell'universo, quello fisico della
sua struttura materiale, ed infine quello, anche escatologico
della natura umana. Ai tre argomenti corrispondono altrettante
parti in cui è possibile suddividere l'opera, alle quali va aggiunto
il prologo.
6. La filosofia di
Platone utilizza i
“miti”,tra i più
importati abbiamo:
Mito della
Caverna
Mito di Er
Mito della
Biga Alata
7. Mito di Er:
Er era un soldato,morto in battaglia che poi risuscita e
racconta come è la vita dopo la morte. Racconta
che la sua anima era stata messa su un prato,in cui
al centro vi era una Parca che nel grembo aveva i
destini di tutti gli uomini che erano con lui sul prato.
Agli uomini vengono gettati a caso dei numeri e a
seconda del numero che il fato gli ha affidato,le
persone hanno il diritto di scegliersi il destino: il
numero uno ha il diritto di scegliere per primo il suo
destino,e cosi via..però anche l’ultimo uomo potrà
scegliere perché i destini sono superiori alle anime.
Il fatto che sono le anime a scegliere il loro
destino,vuol dire che l’uomo è libero ed è l’artefice
del proprio destino.