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SISTEMA NERVOSO
DISTURBI DELLA PERSONALITA’
Cosa sono i disturbi della personalità?
La personalità si può dire che sia l’insieme delle caratteristiche che rappresentano il
modo con il quale ciascuno di noi risponde, interagisce, percepisce e pensa a ciò che gli
accade. Ognuno di noi ha particolari modalità di relazionarsi agli altri ed agli eventi.
Le persone in grado di adattarsi efficacemente alle diverse situazioni della vita tendono
ad assumere una modalità alternativa quando lo stile abituale risulta inefficace. Al
contrario, gli individui con un disturbo di personalità sono rigidi e tendono a rispondere
in modo inappropriato ai problemi della vita.
I Disturbi di Personalità costituiscono delle modalità di percepire, reagire e relazionarsi
alle altre persone ed agli eventi. Tali modalità riducono pesantemente le possibilità del
soggetto di avere rapporti sociali efficaci e soddisfacenti per sé e per gli altri.
Individui con un disturbo di personalità
La maggior parte delle persone con un Disturbo di Personalità risulta insoddisfatta e
sofferente rispetto alla propria esistenza. Inoltre, presenta numerosi problemi
interpersonali sul lavoro o nelle situazioni sociali. Sono molto frequenti sintomi
depressivi, ansia, abuso di sostanze o disturbi alimentari.
I soggetti affetti da Disturbi di Personalità sono ignari che il loro pensiero o i propri
modelli di comportamento sono inappropriati e disfunzionali. Tendono quindi a non
cercare l’aiuto di uno specialista.
Terapia farmacologica?
La terapia farmacologica può essere spesso d’aiuto. Tuttavia, non interviene sulle
caratteristiche di personalità. Poiché questi tratti si sviluppano nell’arco di molti anni, il
trattamento delle caratteristiche disadattive di personalità richiede tempi prolungati.
Fino a poco tempo fa, si riteneva comunemente che il trattamento psicoterapico non
risultasse efficace per il trattamento dei disturbi di personalità. Ma è stato riscontrato
che alcune tipologie di psicoterapia, prima fra tutte quella cognitivo-comportamentale,
sono risultate efficaci nell’aiutare le persone affette da questi disturbi di personalità.
I Cluster
CARATTERISTICHE:
Condotte strane o
eccentriche
CLUSTER A
ESEMPI:
● Paranoide;
● Schizoide;
● Schizotipico.
CARATTERISTICHE:
Comportamenti
drammatici o
eccentrici
CLUSTER B
ESEMPI:
● Antisociale;
● Borderline;
● Istrionico;
● Narcisistico.
CARATTERISTICHE:
Condotte ansiose o
inibite
CLUSTER C
ESEMPI:
● Evitante;
● Dipendente;
● Ossessivo-compulsivo.
I Disturbi di Personalità vengono raggruppati in tre Cluster (insiemi):
La forma del cervello influenza la personalità?
In uno studio pubblicato sulla rivista Social Cognitive and Affective Neuroscience, un
team internazionale di ricercatori provenienti da Italia, Regno Unito e Usa ha analizzato
più di 500 risonanze magnetiche cerebrali con l’obiettivo di mappare il funzionamento e
la struttura del cervello umano.
Nello specifico, i ricercatori hanno studiato le differenze anatomiche della corteccia
cerebrale in più di 500 individui sani attraverso l’uso di tre indici: lo spessore, l’area ed il
grado di girificazione o ‘ripiegamento’ corticale. Il principale scopo dello studio era
valutare come ognuna di queste misure, che caratterizzano la struttura delle diverse
aree cerebrali, fosse collegata ai cinque principali tratti di personalità (big five).
Secondo gli studi, la grande varietà dei comportamenti umani e del modo in cui
proviamo diverse emozioni può essere ricondotto a differenze individuali in cinque tratti
principali: il nevroticismo (l’instabilità emotiva di una persona), l’estroversione, l’apertura
all’esperienza, l’amichevolezza e la coscienziosità.
I risultati
La nostra personalità tende a modificarsi man mano che maturiamo e invecchiamo: i
livelli di nevroticismo infatti tendono a diminuire (migliora la capacità di gestire le
emozioni, soprattutto quelle negative) mentre i livelli di coscienziosità e amichevolezza
aumentano.
Stando ai risultati ottenuti dai ricercatori, elevati livelli di nevroticismo sarebbero
associati ad un aumento dello spessore della corteccia e ad una sua simultanea
riduzione dell’area e girificazione soprattutto nella parte prefrontale e temporale.
Al contrario, l’apertura all’esperienza, e cioè livelli elevati in un tratto di personalità
legato alla curiosità e creatività, sarebbe associata ad una riduzione dello spessore
corticale e ad un aumento dell’area e girificazione nella corteccia prefrontale.
Schizoide (Cluster A)
La personalità schizoide è una condizione relativamente rara che si caratterizza per
distacco sociale, mancanza o indifferenza alle relazioni interpersonali e ridotta capacità
di espressione delle emozioni. Vi è una modalità pervasiva di distacco da tutti i contesti
sociale.La vita delle persone con questo disturbo, infatti, si caratterizza per il forte
isolamento sociale e per la tendenza a non trarre alcun piacere nello svolgere qualsiasi
attività, preferendo trascorrere il tempo da soli, assorbiti dai propri pensieri e sentimenti.
Appaiono lenti e letargici, hanno un eloquio lento e monotono con poca espressione.
I fattori che potrebbero aumentare il rischio di sviluppare il disturbo schizoide di
personalità sono:
● Avere un genitore o un altro parente con diagnosi di disturbo schizoide di
personalità, disturbo di personalità schizotipico o schizofrenia;
● Avere un genitore freddo, negligente o che non risponde ai bisogni emotivi;
● Bullismo.
Caratteristiche
● Visione di se stessi: si considerano come tipi strambi, che non riescono ad adattarsi
socialmente e degli individui solitari. Cercano libertà dalle pressioni delle
aspettative sociali e preferiscono evitare del tutto le relazioni;
● Visione degli altri: vedono gli altri come intrusivi, richiedenti e ostili;
● Strategie di coping: la strategia interpersonale è quella di mantenere le distanze,
per quanto possibile, ed evitare il contatto quando ci sono gli altri intorno;
● Emozioni principali: visto che tengono le distanze, gli individui con personalità
schizoide tendono a essere tristi. Se sono costretti a incontri ravvicinati, possono
diventare molto ansiosi. Spesso appaiono distanti e senza emozioni
Rappresentazione grafica individuo schizoide
I Sintomi
Se una persona soffre di disturbo schizoide di personalità è probabile che abbia i
seguenti sintomi:
● Tendenza a preferire attività solitarie che comportano quindi poca interazione con
gli altri;
● Ridotto o assente desiderio sessuale;
● Indifferenza a critiche e lodi;
● Sensazione di non provare alcun piacere per la vita e a svolgere qualsiasi attività;
● Tendenza a essere percepito come privo di senso di umorismo, freddo e distaccato;
● Incapacità a cogliere segnali sociali apparendo agli altri socialmente inetto e
superficiale;
● Incapacità a esprimere emozioni sia positive che negative, reagendo in modo
inappropriato agli scambi sociali e apparendo agli altri noioso o disattento;
● Demotivazione e assenza di obiettivi.
Borderline (cluster B)
La DBP è un grave disturbo mentale caratterizzato da un quadro di instabilità ingravescente
di umore, comportamento, immagine di sé e funzionamento. Queste esperienze sfociano
spesso in azioni impulsive e rapporti instabili. Il paziente con DBP può essere soggetto a
intensi episodi di rabbia, depressione e ansia che possono durare da poche ore a giorni.
Alcuni soggetti con disturbo borderline hanno anche incidenze elevate di disturbi mentali
concomitanti, come
● disturbi dell’umore;
● dell’ansia;
● del comportamento alimentare;
in parallelo a:
● abuso di sostanze;
● autolesionismo;
● pensieri e comportamenti suicidi;
● e suicidi. Simbolo borderline
Le cause
Le cause del disturbo bordeline non sono ancora chiare, anche se la ricerca suggerisce
che verosimilmente entrino in gioco diversi fattori:
● Fattori genetici: il DBP è circa cinque volte più frequente in persone con un
consanguineo stretto (parentela biologica di primo sangue) affetto dal disturbo.
● Fattori ambientali e sociali: molti soggetti con DBP riferiscono eventi traumatici nella
propria vita, come una storia di abuso o abbandono durante l’infanzia. Altri
possono essere stati esposti a relazioni instabili e conflitti ostili. Alcuni, però, non
hanno alcuna storia di trauma. Inoltre, molti individui con storie traumatiche non
sviluppano DBP.
● Fattori neurologici: studi scientifici mostrano che i soggetti borderline vanno
incontro a variazioni strutturali e funzionali del cervello, specialmente delle aree che
controllano le pulsioni e la regolazione delle emozioni. Tuttavia, le stesse variazioni
si riscontrano nel cervello di soggetti senza DBP e sono quindi necessari
approfondimenti in tal senso.
I Sintomi
Sintomi comuni dei soggetti DBP sono:
● Comportamenti impulsivi e spesso pericolosi;
● Sentimenti cronici di vuoto;
● Rabbia ingiustificata e intensa, o problemi nel controllo della stessa;
● Pensieri paranoici in risposta allo stress;
● Sintomi dissociativi gravi, come sentirsi separati da sé, osservatori esterni del
proprio corpo o fuori dalla realtà;
● Comportamenti suicidi ripetuti, o autolesionismo (per esempio tagliarsi);
● Sforzi disperati di evitare abbandoni reali o immaginari;
● Quadro di relazioni intense e instabili con la famiglia, gli amici e gli affetti, spesso
con oscillazioni da una chiusura e un amore estremi (idealizzazione) a denigrazione
e rabbia totali (svalutazione);
● Rappresentazioni o senso del sé distorti e instabili.
Disturbo Evitante (Cluster C)
Le persone con questo disturbo vivono generalmente isolate, spettatrici di un mondo al
quale vorrebbero prendere parte ma per loro troppo spaventoso. Tendono a pensare di
non essere brave abbastanza, di poter essere rifiutate o ferite, di non piacere agli altri, di
essere poco attraenti e socialmente inadeguate. Questi pensieri conducono a elevati
stati di ansia nelle situazioni sociali che tendono accuratamente a evitare.
Il ritiro sociale conferma il loro personale senso di inadeguatezza sociale, in una spirale
apparentemente senza fine.
Il disturbo evitante di personalità sembra essere ugualmente frequente nei maschi e nelle
femmine. La prevalenza del disturbo evitante di personalità nella popolazione generale è
tra lo 0,5% e l’1,0%.
Caratteristiche
● Visione di se stessi: si considerano socialmente incompetenti e inetti in situazioni
scolastiche o lavorative;
● Visione degli altri: vedono gli altri come potenzialmente critici, disinteressati e
richiedenti;
● Minacce percepite: “gli altri scopriranno che sono un fallimento”, la paura di essere
sminuiti, squalificati, rifiutati;
● Strategie di coping: evitare le situazioni in cui si può essere valutati. Quindi,
rimanere ai margini dei gruppi sociali ed evitare di attirare l’attenzione su di sé. In
situazioni lavorative, tendono a evitare di assumersi nuove responsabilità o di
cercare un avanzamento di ruolo perché temono di fallire e di essere attaccati dagli
altri;
● Emozioni principali: l’emozione principale è la disforia, una combinazione di ansia e
tristezza, correlata alla difficoltà a ricavare piacere dalle relazioni intime e senso di
padronanza dai compiti svolti. Sperimentano ansia, correlata al timore di uscire
anche di poco allo scoperto nelle relazioni sociali o lavorative.
I Sintomi
Il disturbo evitante di personalità si manifesta tipicamente nella prima età adulta e
include i seguenti sintomi:
● Evitare di farsi coinvolgere in attività che comportano un significativo contatto
interpersonale a causa della paura di essere criticati, ricevere disapprovazione o
rifiuto;
● Indisponibilità a interagire con gli altri a meno che non si è certi di piacere;
● Mostrarsi frenati nelle relazioni sociali a causa della vergogna e della paura di
essere ridicolizzati;
● Preoccupazione eccessiva di essere criticati o rifiutati nelle situazioni sociali;
● Inibizione nelle nuove situazioni sociali a causa del sentimento di inadeguatezza
● Tendenza a sentirsi inadeguati socialmente, inetti, poco attraenti o inferiori agli
altri;
● Tendenza a essere riluttanti ad assumere rischi personali o a impegnarsi in
nuove attività perché potrebbe rivelarsi imbarazzante.
Parassitosi delirante
La parassitosi delirante è un raro disturbo psichiatrico caratterizzato dalla convinzione di essere
infestati su tutto il corpo (o su una specifica parte di esso) da piccoli organismi.
Chi ne soffre è così convinto di essere infestato che si provoca lesioni con lamette, coltelli, forbici,
punteruoli e altri strumenti al fine di rimuovere i parassiti.
I Sintomi
La parassitosi delirante o sindrome di Ekbom, interessa prevalentemente persone in
tarda età o comunque nella fase antecedente alla senescenza, e nella maggior parte dei
casi si tratta di donne. La patologia si manifesta in maniera improvvisa, violenta, a
seguito di un evento specifico come il contatto con un animale, con i vestiti di un'altra
persona o l'assunzione di una sostanza infetta. Dopo di ciò compaiono le prime
allucinazioni visive e sensoriali, che spingono a infliggersi lesioni per rimuovere il
problema.
Curiosamente la condizione può essere indotta nelle persone mentalmente predisposte;
è noto il caso di due sorelle anziane che avevano sviluppato il medesimo disturbo
abitando nella stessa casa, e quello di un'altra anziana che aveva “contagiato” con la
parassitosi delirante altri membri della sua famiglia.
Le cause
Oltre ai fattori psicologici, la parassitosi delirante sembra essere legata anche a condizioni sociali e
organiche. Per quanto concerne i disturbi fisici, la sindrome è spesso associata a leucemia linfoide,
insufficienza renale cronica, diabete, ipotiroidismo, anemia perniciosa e carenza di vitamina B12.
Colpirebbe soprattutto le donne in post menopausa a causa dei cambiamenti endocrinologici che
questa fase della vita comporta. Curiosamente le intossicazioni da sostanze stupefacenti – come la
cocaina – possono determinare sensazioni molto affini a quelle della parassitosi delirante.
Disturbi molto diffusi
ISTRIONICO: Gli individui con disturbo istrionico di personalità mostrano comportamenti
eccessivamente drammatici ed esibizionismo emotivo. Un desiderio intenso di affetto e
attenzione guida i loro comportamenti autocentrati, seduttivi e manipolativi, senza considerare
il loro impatto sugli altri.Il disturbo istrionico di personalità è caratterizzato da una pervasiva
ricerca di attenzioni e comportamenti eccessivamente drammatici che cominciano in età adulta
e si presentano in una vasta gamma di situazioni.
OSSESSIVO-COMPULSIVO: è caratterizzato da pensieri, immagini o impulsi ricorrenti. Questi
innescano ansia/disgusto e “obbligano” la persona ad attuare azioni ripetitive materiali o
mentali per tranquillizzarsi.
MASOCHISMO: Il masochismo è un tipo disturbo psichico che consiste, essenzialmente, nella
ricerca del piacere attraverso il dolore, la sofferenza o l’umiliazione.
Test delle 16 personalità
Un team di psicologi e psichiatri si è riunito per elaborare un semplice test
con delle domande sulle nostre abitudini e sulle nostre preferenze alle quali si
può rispondere molto liberamente.
In base alle risposte date, ci si può ricondurre ad una delle 16 personalità tipo
le quali hanno diverse caratteristiche tra loro.
Link per effettuare il test:
https://www.16personalities.com/it/test-della-personalita-gratis
Adesso test della personalità...
Un test della personalità si può ottenere attraverso lo studio di questi bellissimi simboli Maya. La saggezza
Maya è proverbiale, e guardare questi simboli può dirci molto sulla nostra personalità.
Scegli un simbolo.
Risultati
1.PERFEZIONISTA
Vuoi sempre
primeggiare, ma
senza scavalcare
gli altri.
Lavori duro per i
tuoi obiettivi e
condividi i tuoi
risultati.
2.ONESTO
L’ onestà per te è
molto importante.
Sei un ottimo
amico, tutti ti
stimano e ti
ammirano.
3.PENSATORE
Ami ponderare
bene le cose,
anche a costo di
isolarti.
Analizzi le
situazioni e trovi
soluzioni spesso
ingegnose.
4. SENSITIVO
Non sei un grande
pensatore, cerchi di
essere più intuitivo
che razionale.
Punti sulle
sensazioni.
5. DECISIONISTA
Sei sempre molto
convinto delle tue
scelte e quando
decidi di fare una
cosa vai sempre
per la tua strada.
6. AMANTE
.Ti piace aiutare il
prossimo, sei una
persona solare e
luminosa e porti
un’aura di
positività che
coinvolge tutti.
8.VOLUBILE
Sei pieno di energia, ti
lanci in ogni avventura, ma
poi ti stanchi e lasci le cose
a metà. Hai talmente tanti
interessi che continui a non
focalizzarti, sei generoso
ma incostante.
9.OTTIMISTA
Per te il bicchiere è sempre
mezzo pieno, non recrimini
mai per quello che va storto,
a volte puoi risultare
addirittura fastidioso. Ma aiuti
tutti a guardare i problemi
anche da un’altra prospettiva
e sei preziosissimo per
sdrammatizzare.
7. IMPERTURBABILE
Sei molto sensibile, anche
se un po’ fatalista: credi
che tutto segua
esattamente il suo corso.
Accetti ciò che accade per
ciò che è, sai di non poter
cambiare certe cose e vai
avanti per la tua strada.
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO
Siti utilizzati:
https://www.pazienti.it/
https://www.ipsico.it/
https://www.istitutobeck.com/
https://www.apc.it/disturbi/adulto/disturbi-di-personalita/disturbi-di-personalita-cosa-sono/
https://www.fanpage.it/
https://www.galileonet.it/2017/02/forma-cervello-personalita/
CLASSE IV D
LAVORO ESEGUITO DA IREM AHMETI E SABRINA ROSSI
LICEO SCIENTIFICO CORRADINO D’ASCANIO

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  • 2. Cosa sono i disturbi della personalità? La personalità si può dire che sia l’insieme delle caratteristiche che rappresentano il modo con il quale ciascuno di noi risponde, interagisce, percepisce e pensa a ciò che gli accade. Ognuno di noi ha particolari modalità di relazionarsi agli altri ed agli eventi. Le persone in grado di adattarsi efficacemente alle diverse situazioni della vita tendono ad assumere una modalità alternativa quando lo stile abituale risulta inefficace. Al contrario, gli individui con un disturbo di personalità sono rigidi e tendono a rispondere in modo inappropriato ai problemi della vita. I Disturbi di Personalità costituiscono delle modalità di percepire, reagire e relazionarsi alle altre persone ed agli eventi. Tali modalità riducono pesantemente le possibilità del soggetto di avere rapporti sociali efficaci e soddisfacenti per sé e per gli altri.
  • 3. Individui con un disturbo di personalità La maggior parte delle persone con un Disturbo di Personalità risulta insoddisfatta e sofferente rispetto alla propria esistenza. Inoltre, presenta numerosi problemi interpersonali sul lavoro o nelle situazioni sociali. Sono molto frequenti sintomi depressivi, ansia, abuso di sostanze o disturbi alimentari. I soggetti affetti da Disturbi di Personalità sono ignari che il loro pensiero o i propri modelli di comportamento sono inappropriati e disfunzionali. Tendono quindi a non cercare l’aiuto di uno specialista.
  • 4. Terapia farmacologica? La terapia farmacologica può essere spesso d’aiuto. Tuttavia, non interviene sulle caratteristiche di personalità. Poiché questi tratti si sviluppano nell’arco di molti anni, il trattamento delle caratteristiche disadattive di personalità richiede tempi prolungati. Fino a poco tempo fa, si riteneva comunemente che il trattamento psicoterapico non risultasse efficace per il trattamento dei disturbi di personalità. Ma è stato riscontrato che alcune tipologie di psicoterapia, prima fra tutte quella cognitivo-comportamentale, sono risultate efficaci nell’aiutare le persone affette da questi disturbi di personalità.
  • 5. I Cluster CARATTERISTICHE: Condotte strane o eccentriche CLUSTER A ESEMPI: ● Paranoide; ● Schizoide; ● Schizotipico. CARATTERISTICHE: Comportamenti drammatici o eccentrici CLUSTER B ESEMPI: ● Antisociale; ● Borderline; ● Istrionico; ● Narcisistico. CARATTERISTICHE: Condotte ansiose o inibite CLUSTER C ESEMPI: ● Evitante; ● Dipendente; ● Ossessivo-compulsivo. I Disturbi di Personalità vengono raggruppati in tre Cluster (insiemi):
  • 6. La forma del cervello influenza la personalità? In uno studio pubblicato sulla rivista Social Cognitive and Affective Neuroscience, un team internazionale di ricercatori provenienti da Italia, Regno Unito e Usa ha analizzato più di 500 risonanze magnetiche cerebrali con l’obiettivo di mappare il funzionamento e la struttura del cervello umano. Nello specifico, i ricercatori hanno studiato le differenze anatomiche della corteccia cerebrale in più di 500 individui sani attraverso l’uso di tre indici: lo spessore, l’area ed il grado di girificazione o ‘ripiegamento’ corticale. Il principale scopo dello studio era valutare come ognuna di queste misure, che caratterizzano la struttura delle diverse aree cerebrali, fosse collegata ai cinque principali tratti di personalità (big five). Secondo gli studi, la grande varietà dei comportamenti umani e del modo in cui proviamo diverse emozioni può essere ricondotto a differenze individuali in cinque tratti principali: il nevroticismo (l’instabilità emotiva di una persona), l’estroversione, l’apertura all’esperienza, l’amichevolezza e la coscienziosità.
  • 7. I risultati La nostra personalità tende a modificarsi man mano che maturiamo e invecchiamo: i livelli di nevroticismo infatti tendono a diminuire (migliora la capacità di gestire le emozioni, soprattutto quelle negative) mentre i livelli di coscienziosità e amichevolezza aumentano. Stando ai risultati ottenuti dai ricercatori, elevati livelli di nevroticismo sarebbero associati ad un aumento dello spessore della corteccia e ad una sua simultanea riduzione dell’area e girificazione soprattutto nella parte prefrontale e temporale. Al contrario, l’apertura all’esperienza, e cioè livelli elevati in un tratto di personalità legato alla curiosità e creatività, sarebbe associata ad una riduzione dello spessore corticale e ad un aumento dell’area e girificazione nella corteccia prefrontale.
  • 8. Schizoide (Cluster A) La personalità schizoide è una condizione relativamente rara che si caratterizza per distacco sociale, mancanza o indifferenza alle relazioni interpersonali e ridotta capacità di espressione delle emozioni. Vi è una modalità pervasiva di distacco da tutti i contesti sociale.La vita delle persone con questo disturbo, infatti, si caratterizza per il forte isolamento sociale e per la tendenza a non trarre alcun piacere nello svolgere qualsiasi attività, preferendo trascorrere il tempo da soli, assorbiti dai propri pensieri e sentimenti. Appaiono lenti e letargici, hanno un eloquio lento e monotono con poca espressione. I fattori che potrebbero aumentare il rischio di sviluppare il disturbo schizoide di personalità sono: ● Avere un genitore o un altro parente con diagnosi di disturbo schizoide di personalità, disturbo di personalità schizotipico o schizofrenia; ● Avere un genitore freddo, negligente o che non risponde ai bisogni emotivi; ● Bullismo.
  • 9. Caratteristiche ● Visione di se stessi: si considerano come tipi strambi, che non riescono ad adattarsi socialmente e degli individui solitari. Cercano libertà dalle pressioni delle aspettative sociali e preferiscono evitare del tutto le relazioni; ● Visione degli altri: vedono gli altri come intrusivi, richiedenti e ostili; ● Strategie di coping: la strategia interpersonale è quella di mantenere le distanze, per quanto possibile, ed evitare il contatto quando ci sono gli altri intorno; ● Emozioni principali: visto che tengono le distanze, gli individui con personalità schizoide tendono a essere tristi. Se sono costretti a incontri ravvicinati, possono diventare molto ansiosi. Spesso appaiono distanti e senza emozioni Rappresentazione grafica individuo schizoide
  • 10. I Sintomi Se una persona soffre di disturbo schizoide di personalità è probabile che abbia i seguenti sintomi: ● Tendenza a preferire attività solitarie che comportano quindi poca interazione con gli altri; ● Ridotto o assente desiderio sessuale; ● Indifferenza a critiche e lodi; ● Sensazione di non provare alcun piacere per la vita e a svolgere qualsiasi attività; ● Tendenza a essere percepito come privo di senso di umorismo, freddo e distaccato; ● Incapacità a cogliere segnali sociali apparendo agli altri socialmente inetto e superficiale; ● Incapacità a esprimere emozioni sia positive che negative, reagendo in modo inappropriato agli scambi sociali e apparendo agli altri noioso o disattento; ● Demotivazione e assenza di obiettivi.
  • 11. Borderline (cluster B) La DBP è un grave disturbo mentale caratterizzato da un quadro di instabilità ingravescente di umore, comportamento, immagine di sé e funzionamento. Queste esperienze sfociano spesso in azioni impulsive e rapporti instabili. Il paziente con DBP può essere soggetto a intensi episodi di rabbia, depressione e ansia che possono durare da poche ore a giorni. Alcuni soggetti con disturbo borderline hanno anche incidenze elevate di disturbi mentali concomitanti, come ● disturbi dell’umore; ● dell’ansia; ● del comportamento alimentare; in parallelo a: ● abuso di sostanze; ● autolesionismo; ● pensieri e comportamenti suicidi; ● e suicidi. Simbolo borderline
  • 12. Le cause Le cause del disturbo bordeline non sono ancora chiare, anche se la ricerca suggerisce che verosimilmente entrino in gioco diversi fattori: ● Fattori genetici: il DBP è circa cinque volte più frequente in persone con un consanguineo stretto (parentela biologica di primo sangue) affetto dal disturbo. ● Fattori ambientali e sociali: molti soggetti con DBP riferiscono eventi traumatici nella propria vita, come una storia di abuso o abbandono durante l’infanzia. Altri possono essere stati esposti a relazioni instabili e conflitti ostili. Alcuni, però, non hanno alcuna storia di trauma. Inoltre, molti individui con storie traumatiche non sviluppano DBP. ● Fattori neurologici: studi scientifici mostrano che i soggetti borderline vanno incontro a variazioni strutturali e funzionali del cervello, specialmente delle aree che controllano le pulsioni e la regolazione delle emozioni. Tuttavia, le stesse variazioni si riscontrano nel cervello di soggetti senza DBP e sono quindi necessari approfondimenti in tal senso.
  • 13. I Sintomi Sintomi comuni dei soggetti DBP sono: ● Comportamenti impulsivi e spesso pericolosi; ● Sentimenti cronici di vuoto; ● Rabbia ingiustificata e intensa, o problemi nel controllo della stessa; ● Pensieri paranoici in risposta allo stress; ● Sintomi dissociativi gravi, come sentirsi separati da sé, osservatori esterni del proprio corpo o fuori dalla realtà; ● Comportamenti suicidi ripetuti, o autolesionismo (per esempio tagliarsi); ● Sforzi disperati di evitare abbandoni reali o immaginari; ● Quadro di relazioni intense e instabili con la famiglia, gli amici e gli affetti, spesso con oscillazioni da una chiusura e un amore estremi (idealizzazione) a denigrazione e rabbia totali (svalutazione); ● Rappresentazioni o senso del sé distorti e instabili.
  • 14. Disturbo Evitante (Cluster C) Le persone con questo disturbo vivono generalmente isolate, spettatrici di un mondo al quale vorrebbero prendere parte ma per loro troppo spaventoso. Tendono a pensare di non essere brave abbastanza, di poter essere rifiutate o ferite, di non piacere agli altri, di essere poco attraenti e socialmente inadeguate. Questi pensieri conducono a elevati stati di ansia nelle situazioni sociali che tendono accuratamente a evitare. Il ritiro sociale conferma il loro personale senso di inadeguatezza sociale, in una spirale apparentemente senza fine. Il disturbo evitante di personalità sembra essere ugualmente frequente nei maschi e nelle femmine. La prevalenza del disturbo evitante di personalità nella popolazione generale è tra lo 0,5% e l’1,0%.
  • 15. Caratteristiche ● Visione di se stessi: si considerano socialmente incompetenti e inetti in situazioni scolastiche o lavorative; ● Visione degli altri: vedono gli altri come potenzialmente critici, disinteressati e richiedenti; ● Minacce percepite: “gli altri scopriranno che sono un fallimento”, la paura di essere sminuiti, squalificati, rifiutati; ● Strategie di coping: evitare le situazioni in cui si può essere valutati. Quindi, rimanere ai margini dei gruppi sociali ed evitare di attirare l’attenzione su di sé. In situazioni lavorative, tendono a evitare di assumersi nuove responsabilità o di cercare un avanzamento di ruolo perché temono di fallire e di essere attaccati dagli altri; ● Emozioni principali: l’emozione principale è la disforia, una combinazione di ansia e tristezza, correlata alla difficoltà a ricavare piacere dalle relazioni intime e senso di padronanza dai compiti svolti. Sperimentano ansia, correlata al timore di uscire anche di poco allo scoperto nelle relazioni sociali o lavorative.
  • 16. I Sintomi Il disturbo evitante di personalità si manifesta tipicamente nella prima età adulta e include i seguenti sintomi: ● Evitare di farsi coinvolgere in attività che comportano un significativo contatto interpersonale a causa della paura di essere criticati, ricevere disapprovazione o rifiuto; ● Indisponibilità a interagire con gli altri a meno che non si è certi di piacere; ● Mostrarsi frenati nelle relazioni sociali a causa della vergogna e della paura di essere ridicolizzati; ● Preoccupazione eccessiva di essere criticati o rifiutati nelle situazioni sociali; ● Inibizione nelle nuove situazioni sociali a causa del sentimento di inadeguatezza ● Tendenza a sentirsi inadeguati socialmente, inetti, poco attraenti o inferiori agli altri; ● Tendenza a essere riluttanti ad assumere rischi personali o a impegnarsi in nuove attività perché potrebbe rivelarsi imbarazzante.
  • 17. Parassitosi delirante La parassitosi delirante è un raro disturbo psichiatrico caratterizzato dalla convinzione di essere infestati su tutto il corpo (o su una specifica parte di esso) da piccoli organismi. Chi ne soffre è così convinto di essere infestato che si provoca lesioni con lamette, coltelli, forbici, punteruoli e altri strumenti al fine di rimuovere i parassiti.
  • 18. I Sintomi La parassitosi delirante o sindrome di Ekbom, interessa prevalentemente persone in tarda età o comunque nella fase antecedente alla senescenza, e nella maggior parte dei casi si tratta di donne. La patologia si manifesta in maniera improvvisa, violenta, a seguito di un evento specifico come il contatto con un animale, con i vestiti di un'altra persona o l'assunzione di una sostanza infetta. Dopo di ciò compaiono le prime allucinazioni visive e sensoriali, che spingono a infliggersi lesioni per rimuovere il problema. Curiosamente la condizione può essere indotta nelle persone mentalmente predisposte; è noto il caso di due sorelle anziane che avevano sviluppato il medesimo disturbo abitando nella stessa casa, e quello di un'altra anziana che aveva “contagiato” con la parassitosi delirante altri membri della sua famiglia.
  • 19. Le cause Oltre ai fattori psicologici, la parassitosi delirante sembra essere legata anche a condizioni sociali e organiche. Per quanto concerne i disturbi fisici, la sindrome è spesso associata a leucemia linfoide, insufficienza renale cronica, diabete, ipotiroidismo, anemia perniciosa e carenza di vitamina B12. Colpirebbe soprattutto le donne in post menopausa a causa dei cambiamenti endocrinologici che questa fase della vita comporta. Curiosamente le intossicazioni da sostanze stupefacenti – come la cocaina – possono determinare sensazioni molto affini a quelle della parassitosi delirante.
  • 20. Disturbi molto diffusi ISTRIONICO: Gli individui con disturbo istrionico di personalità mostrano comportamenti eccessivamente drammatici ed esibizionismo emotivo. Un desiderio intenso di affetto e attenzione guida i loro comportamenti autocentrati, seduttivi e manipolativi, senza considerare il loro impatto sugli altri.Il disturbo istrionico di personalità è caratterizzato da una pervasiva ricerca di attenzioni e comportamenti eccessivamente drammatici che cominciano in età adulta e si presentano in una vasta gamma di situazioni. OSSESSIVO-COMPULSIVO: è caratterizzato da pensieri, immagini o impulsi ricorrenti. Questi innescano ansia/disgusto e “obbligano” la persona ad attuare azioni ripetitive materiali o mentali per tranquillizzarsi. MASOCHISMO: Il masochismo è un tipo disturbo psichico che consiste, essenzialmente, nella ricerca del piacere attraverso il dolore, la sofferenza o l’umiliazione.
  • 21. Test delle 16 personalità Un team di psicologi e psichiatri si è riunito per elaborare un semplice test con delle domande sulle nostre abitudini e sulle nostre preferenze alle quali si può rispondere molto liberamente. In base alle risposte date, ci si può ricondurre ad una delle 16 personalità tipo le quali hanno diverse caratteristiche tra loro. Link per effettuare il test: https://www.16personalities.com/it/test-della-personalita-gratis
  • 22. Adesso test della personalità... Un test della personalità si può ottenere attraverso lo studio di questi bellissimi simboli Maya. La saggezza Maya è proverbiale, e guardare questi simboli può dirci molto sulla nostra personalità. Scegli un simbolo.
  • 23. Risultati 1.PERFEZIONISTA Vuoi sempre primeggiare, ma senza scavalcare gli altri. Lavori duro per i tuoi obiettivi e condividi i tuoi risultati. 2.ONESTO L’ onestà per te è molto importante. Sei un ottimo amico, tutti ti stimano e ti ammirano. 3.PENSATORE Ami ponderare bene le cose, anche a costo di isolarti. Analizzi le situazioni e trovi soluzioni spesso ingegnose. 4. SENSITIVO Non sei un grande pensatore, cerchi di essere più intuitivo che razionale. Punti sulle sensazioni. 5. DECISIONISTA Sei sempre molto convinto delle tue scelte e quando decidi di fare una cosa vai sempre per la tua strada. 6. AMANTE .Ti piace aiutare il prossimo, sei una persona solare e luminosa e porti un’aura di positività che coinvolge tutti. 8.VOLUBILE Sei pieno di energia, ti lanci in ogni avventura, ma poi ti stanchi e lasci le cose a metà. Hai talmente tanti interessi che continui a non focalizzarti, sei generoso ma incostante. 9.OTTIMISTA Per te il bicchiere è sempre mezzo pieno, non recrimini mai per quello che va storto, a volte puoi risultare addirittura fastidioso. Ma aiuti tutti a guardare i problemi anche da un’altra prospettiva e sei preziosissimo per sdrammatizzare. 7. IMPERTURBABILE Sei molto sensibile, anche se un po’ fatalista: credi che tutto segua esattamente il suo corso. Accetti ciò che accade per ciò che è, sai di non poter cambiare certe cose e vai avanti per la tua strada.
  • 24. DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO Siti utilizzati: https://www.pazienti.it/ https://www.ipsico.it/ https://www.istitutobeck.com/ https://www.apc.it/disturbi/adulto/disturbi-di-personalita/disturbi-di-personalita-cosa-sono/ https://www.fanpage.it/ https://www.galileonet.it/2017/02/forma-cervello-personalita/ CLASSE IV D LAVORO ESEGUITO DA IREM AHMETI E SABRINA ROSSI LICEO SCIENTIFICO CORRADINO D’ASCANIO