SlideShare a Scribd company logo
1 of 31
DISTURBI DEL
COMPORTAMENTO
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
DISTURBI DELLA CONDOTTA
• Persistente violazione dei diritti fondamentali degli
altri o delle regole della società in cui la persona vive
• modalità ripetitive e persistenti di condotta aggressiva,
provocatoria e antisociale
• Aggressività e Distruzione di proprietà
• Furto,
• Frode e menzogna
• violazioni delle aspettative sociali in rapporto all’età
• Limitati o meno al contesto familiare
• associati o meno alla ridotta socializzazione
• possono assumere la forma di disturbo oppositivo
provocatorio con modalità negativistiche e ostili.Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
DISTURBI DELLA CONDOTTA
• Aspetti temperamentali: prima dei due anni sono
bambini spesso irritabili, non collaborativi, arrabbiati
e facilmente frustrati
• Fase pre-scolare: rabbia, oppositività e
provocatorietà persistono e appaiono
comportamenti aggressivi più palesi
• Scuola elementare: stabilizzazione del problema,
compaiono anche i comportamenti ntisociali covert,
cioè mentire, rubare, raggirare.
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
DISTURBI DELLA CONDOTTA
• Presente prevalentemente nella popolazione
maschile tra il 6 e il 16% dei soggetti
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
DISTURBI DELLA CONDOTTA
• Elementari
• Prime esperienze di rifiuto sociale
• Affiliazione a gruppi antisociali
• Fallimento scolastico
• Demotivazione allo studio
• Medie
• Possono stabilizzarsi i comportamenti aggressivi aperti e
aumentare i comportamenti aggressivi coperti
• Atti vandalici
• Assenze frequenti da scuola
• Innesco di incendi
• Uso e abuso di sostanze
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
DISTURBI DELLA CONDOTTA
• Adolescenza
• Cristallizzazione dei comportamenti
• Atti criminosi
• Violenze
• Uso di armi
• Partecipazione a bande devianti
• Anticipo relazioni sessuali e gravidanze indesiderate
• Abuso di droga e di alcool
• Un terzo dei bambini con Disturbo della Condotta
sviluppa un disturbo di personalità antisociale in età
adulta
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
DISTURBI DELLA CONDOTTA
• Fattori di rischio
• Biologici
• Lobi frontali: sistema di attivazione del
comportamento più attivo della norma e sistema di
inibizione del comportamento meno attivo della
norma
• Funzioni esecutive: scarsa capacità di controllo e
regolazione delle azioni
• Basso livello di serotonina e alto livello di testosterone
• Predispongono alla vulnerabilità, ma i fattori di
rischio ambientali e gli eventi stressanti
incrementano la probabilità di comparsa dei
problemi
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
DISTURBI DELLA CONDOTTA - Fattori di rischio
• Familiari
• Depressione materna associata a comportamenti coercitivi
• Ridotte interazioni positive (calore/affetto)
• Abuso di sostanze e comportamenti antisociali nei genitori
(soprattutto padre)
• Genitori che si percepiscono incapaci di regolare il
comportamento dei figli
• Genitori “distratti” verso i figli o troppo rigidamente severi
• Genitori oscillanti in modo incoerente, imprevedibile e
caotico tra affetto senza freni e indifferenza glaciale
• Attaccamento:
• insicuro ambivalente/resistente
• disorganizzato
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
DISTURBI DELLA CONDOTTA - Fattori di rischio
• Ambientali
• Svantaggio socioeconomico
• Modelli aggressivi adulti
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
DISTURBI DELLA CONDOTTA - da Klyen, Speltz e Greenberg (1996
• disturbi della condotta connessi a modelli d’attaccamento
evitanti o disorganizzati
• Alternanza di condotte di ritiro e isolamento del bambino, con
episodici e improvvisi scoppi d’ira.
• disturbo oppositivo-provocatorio con comportamenti
negativistici, provocatori, tirannici e vincolanti verso il
genitore
• stile relazionale coercitivo
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
DISTURBI DELLA CONDOTTA - da Fonagy e coll. (1997)
• I comportamenti violenti e criminali sono basati su difficoltà
metacognitive e di mentalizzazione presenti in questi
bambini.
• I deficit non consentirebbero loro di sviluppare un’adeguata
consapevolezza degli stati mentali altrui e quindi
un’appropriata considerazione dei loro bisogni e sentimenti
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
DISTURBI DELLA CONDOTTA - INTERVENTI
• Modellamento su una figura di riferimento
• Role-play per gestire le situazioni difficili soprattutto
per la gestione dell’aggressività
• Aiutare l’autocontrollo e l’autoregolazione
• Insegnare la coerenza ai genitori
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo oppositivo provocatorio
• Caratteristica fondamentale: modalità ricorrente di comportamento
negativistico, provocatorio, disobbediente, ed ostile nei confronti delle figure
dotate di autorità
• Deve persistere per almeno 6 mesi (Criterio A)
• E’ caratterizzato dalla presenza frequente di almeno uno dei seguenti
comportamenti:
• perdita di controllo e andare in collera facilmente (Criterio A1),
• litigi con gli adulti (Criterio A2),
• opposizione o sfida attivamente o si rifiuta di rispettare le richieste o regole degli
adulti (Criterio A3),
• azioni deliberate e intenzionali che irritano e danno fastidio agli altri (Criterio A4),
• accusare gli altri dei propri sbagli o del proprio cattivo comportamento (Criterio
A5),
• essere suscettibile o facilmente infastidito dagli altri (Criterio A6),
• essere collerico, arrabbiato e rancoroso (Criterio A7),
• essere dispettoso o vendicativo (Criterio A8)
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo oppositivo provocatorio
• I comportamenti si manifestano più frequentemente rispetto a quanto si
osserva tipicamente nei soggetti di età e livello di sviluppo paragonabili e
devono comportare una significativa compromissione del funzionamento
sociale, scolastico, o lavorativo (Criterio B).
• I comportamenti negativistici ed oppositivi sono espressi con persistente
caparbietà, resistenza alle direttive, scarsa disponibilità al compromesso,
alla resa o alla negoziazione con gli adulti o coi coetanei.
• L'oppositività può anche includere la deliberata o persistente messa alla
prova dei limiti, di solito ignorando gli ordini, litigando e non accettando i
rimproveri per i misfatti.
• L'ostilità può essere diretta contro gli adulti o i coetanei e viene espressa
disturbando deliberatamente gli altri o con aggressioni verbali (di solito
senza le più gravi aggressioni fisiche osservate nel Disturbo della Condotta.
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo oppositivo provocatorio
• Le manifestazioni del disturbo sono quasi invariabilmente
presenti nell'ambiente familiare, ma possono non essere
evidenti a scuola o nella comunità.
• I sintomi del disturbo sono tipicamente più evidenti nelle
interazioni con gli adulti o i coetanei che il soggetto
conosce bene e possono quindi non manifestarsi durante
l'esame clinico.
• Importante confrontare il comportamento a casa e a
scuola o in altri contesti
• Valutare se e come si manifestano (qualità/intensità) i
comportamenti oppositivi a seconda dei contesti
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo oppositivo provocatorio
• Durante l'età scolare, possono esservi scarsa autostima, labilità d'umore,
scarsa tolleranza alla frustrazione, uso improprio delle espressioni linguistiche,
uso precoce di alcool, tabacco e sostanze illecite.
• Vi sono spesso conflitti con i genitori, gli insegnanti, e i coetanei.
• Spesso si innescano cicli interpersonali disfunzionali in cui adulto e bambino
entrano in competizione o simmetria aumentando aggressività e violenza
• Il Disturbo Oppositivo Provocatorio ha maggiore prevalenza nelle famiglie in
cui l'accudimento del bambino è turbato da un susseguirsi di diverse persone
preposte all'accudimento stesso, o in famiglie in cui sono comuni pratiche
educative rigide, incoerenti, o distratte.
• Diviene di solito evidente prima degli 8 anni di età e di solito non più tardi
dell'adolescenza. I sintomi di opposizione spesso emergono nell'ambiente
familiare ma col tempo possono comparire anche in altri contesti. L'esordio è
tipicamente graduale, e di solito avviene nel corso di mesi o anni.
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Aiutare il bambino sul piano comportamentale, cognitivo e
della regolazione delle emozioni
• Aiutare a riconoscere
• La qualità e le caratteristiche della rabbia
• Gli antecendenti e le cause della rabbia
• I pensieri sottostanti all’attivazione della rabbia
• I precursori della perdita di controllo
• Le strategie che possono aiutare a dilazionare la risposta di
rabbia
• Esplorare se ci sono altre emozioni nascoste sotto la rabbia
(es. tristezza)
• Comprendere la funzione relazionale della disregolazione
emotiva e del comportamento nel rapporto bambino/adulti
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Aiutare anche i genitori a capire che ….
• … non è vero che la causa (e di conseguenza la soluzione)
delle difficoltà del figlio riguardi solo il bambino e non il
genitore o l’interazione tra l'uno e l'altro.
• … non è vero che le difficoltà del bambino vadano spiegate
facendo riferimento alle sue caratteristiche stabili e
disposizionali di personalità : «E’ fatto così».
• … non è vero che
• …il bambino sia responsabili dei suoi comportamenti
• … il bambino intenzionalmente si comporti male manifestando
rabbia o ripicche/dispetti nei confronti dei genitori
• … i problemi del bambino siano del tutto non modificabili o
incontrollabili.
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
I genitori vanno aiutati a capire che…
• … il modo in cui si regolano con il bambino può essere usato
per modificare l’attuale situazione
• … si può diventare competenti e capaci di fronteggiare il
comportamento del bambino
• … non è totalmente causa loro, perché non sono bravi
genitori.
• Questi pensieri negativi e pessimistici dei genitori sono
importanti e vanno fatti emergere perchè, non solo generano
stati emotivi negativi (per esempio rabbia e frustrazione), ma li
inducono anche ad assumere delle pratiche disciplinari
fallimentari o peggiorative.
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Il bullismo
• Interazione deviata tra coetanei in cui un attore è
protagonista di atti di aggressione e prevaricazione
utilizzata in maniera continuativa verso soggetti
particolarmente deboli e incapaci di difendersi (la
vittima)
• Particolare comportamento a rischio all’interno dei
comportamenti aggressivi e segnale di
disadattamento sociale
• È l’espressione di un disagio sia nell’aggressore che
nella vittima
• Studiato a partire dagli anni ‘70
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Il bullismo
• Condizioni per parlare di bullismo
• Asimmetria/squilibrio nella relazione (forza o
controllo della situazione)
• Volontà/intenzionalità di arrecare danno - percezione
di una sopraffazione
• Mancanza di compassione
• Sistematicità: le aggressioni si ripetono in modo
continuo e perseverante nel tempo
• Potere del bullo e vulnerabilità della vittima
• Mancanza di sostegno sociale per la vittima
• Cronicizzazione di questa relazione
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Il bullismo
• Bullismo diretto
• Attacchi relativamente aperti che tendono a ferire la
vittima immediatamente
• Fisico
• Verbale
• Bullismo indiretto
• Isolamento sociale intenzionale esclusione dal gruppo
• Diffondere pettegolezzi
• Isolare dal gruppo
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Il bullismo
• Il bullo
• Tende a dominare e usare la forza fisica per imporsi
• Fatica a rispettare le regole
• Bassa tolleranza alle frustrazioni
• Alta irritabilità e reattività
• Apparentemente alto livello di autostima
• Oppositivo verso gli adulti
• Comportamenti antisociali
• Rendimento vario tendente al basso
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Il bullismo
• La vittima
• Ansioso
• Insicuro
• Bassa autostima e opinione negativca di sè
• Fisicamente più debole dei compagni
• Cauto, riservato passivo
• Bassa assertività
• Impaurito per la propria incolumità fisica
• Si rapporta meglio con gli adulti
• A volte iperattivo e goffo
• Abitudini irritanti e a volte sgradito anche agli adulti
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Il bullismo
• Come riconoscere una vittima
• A scuola
• Intimidito, comandato e sottomesso dai compagni
• Oggetto di derisione
• Lividi o feriti di cui non si può dare spiegazione naturale
• Aggredito fisicamente senza che possa difendersi
• Solo e escluso dai pari, tende a stare con gli adulti
• Ansioso e insicuro in aula, difficoltà a parlare
• Rendimento scolastico in peggioramento graduale
• A casa
• Isolato, non invita i compagni a casa sua, non ha amici
• Riluttante e timoroso di andare a scuola la mattina
• Chiede di fare strade diverse o in modo diverso dagli altri
• Scatti d’umore e instabilità emotiva, mal di testa, disturbi del sonno
• Progressiva perdita di interesse per la scuola
• Richieste di denaro ingiustificateMaria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Il bullismo
• Bullo: percorso a rischio verso comportamenti
devianti nell’età adulta
• 45% degli ex-bulli a 24 anni condannati dal tribunale per
almeno 3 crimini
• Vittima: depressione, ansia, insicurezza, scarsa
autostima e passività nelle relazioni sociali; ostacolo al
benessere sociale e all’adattamento scolastico,
difficoltà di apprendimento
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Il bullismo
• Dai 7-8 a 14-15 anni
• Prevalentemente elementari e medie, soprattutto
nella scuola
• Con l’età diminuisce la frequenza ma si radicalizzano i
ruoli, da cui è sempre più difficile uscire
• 41% di bambini alle elementari e 26% alle medie
dichiarano di essere vittime dei bulli (Fonzi, 1997)
• Più maschi che femmine (che però ci sono)
• Prepotenze di tipo fisico: 42% elementari, 21% medie
(Fonzi, 1997)
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Il bullismo
• Fattori di rischio
• Non le condizioni socio-economiche
• Stile educativo e familiare aggressivo e/o violento
• Genitori poco coinvolti e poco partecipi alla vita del
figlio, ridotta condivisione delle sue esperienze
• Incoerenza nelle norme e nelle punizioni
• Stile educativo permissivo e tollerante
• punizioni corporali violente e usate in modo coerecitivo
• Ostilità verso l’ambiente
• Difficoltà a riconoscere le emozioni
• Deficit sulla rabbia per le vittime
• Deficit sui meccanismi empatici dei bulli
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Il bullismo
• Intervento
• Non solo la scuola, ma anche la famiglia e le
istituzioni
• Necessitano tempi lunghi
• Creare spazi per far lavorare sulle relazioni sociali
• Per la vittima: acquisire maggior fiducia
• Per il bullo: acquisire la capacità di porsi in maniera
socialmente accettabile
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Il bullismo - Intervento
• Scuola
• Coordinamento insegnanti
• Supervisione nelle ore d’intervallo e mensa
• Spazi adeguati di ricreazione
• Contatti genitori/insegnanti
• Classe
• Esplicitare le regole sul bullismo a tutta la classe
• Non si deve prevaricare gli altri, Aiutare chi è prevaricato,Coinvolgere
chi è isolato
• Concordare le sanzioni, chiarendo quale specifico comportamento
viene punito
• Elogi positivi ai comportamenti adeguati - soprattutto ai soggetti
aggressivi quando non usano tale modalità
• Discussione in classe sul bullismo
• Attuare l’apprendimento cooperativo e attività cooperative
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Il bullismo - Intervento
• Individuo
• Colloqui con i soggetti identificati come bulli e vittime
• Colloqui con i genitori dei soggetti per aiutarli a
intervenire in modo adeguato
• Gruppi
• Gruppo dei pari
• Fare leva sulle capacità prosociali e empatiche dei
ragazzi
• Modificare le dinamiche di gruppo
• Usare i compagni come appoggio
Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1

More Related Content

What's hot

Comportamenti agressivi v
Comportamenti agressivi  vComportamenti agressivi  v
Comportamenti agressivi vimartini
 
Psicologia clinica dello sviluppo
Psicologia clinica dello sviluppoPsicologia clinica dello sviluppo
Psicologia clinica dello sviluppoimartini
 
Disturbi della condotta 2
Disturbi della condotta 2Disturbi della condotta 2
Disturbi della condotta 2imartini
 
Ddai d.condotta bullismo-evolutiva
Ddai d.condotta bullismo-evolutivaDdai d.condotta bullismo-evolutiva
Ddai d.condotta bullismo-evolutivaimartini
 
Lavoro scienze
Lavoro scienzeLavoro scienze
Lavoro scienzeiremahmeti
 
Petio i disturbi_di_personalita
Petio i disturbi_di_personalitaPetio i disturbi_di_personalita
Petio i disturbi_di_personalitaimartini
 
Dist di personalita
Dist  di personalitaDist  di personalita
Dist di personalitaimartini
 
D eficit attenzione e iperattività c
D eficit attenzione e iperattività cD eficit attenzione e iperattività c
D eficit attenzione e iperattività cimartini
 
Prevenzione bullismo
Prevenzione bullismo Prevenzione bullismo
Prevenzione bullismo Laura Lucci
 

What's hot (13)

Comportamenti agressivi v
Comportamenti agressivi  vComportamenti agressivi  v
Comportamenti agressivi v
 
Psicologia clinica dello sviluppo
Psicologia clinica dello sviluppoPsicologia clinica dello sviluppo
Psicologia clinica dello sviluppo
 
Adhd 2011
Adhd 2011Adhd 2011
Adhd 2011
 
Adhd 2011
Adhd 2011Adhd 2011
Adhd 2011
 
Disturbi della condotta 2
Disturbi della condotta 2Disturbi della condotta 2
Disturbi della condotta 2
 
Ddai d.condotta bullismo-evolutiva
Ddai d.condotta bullismo-evolutivaDdai d.condotta bullismo-evolutiva
Ddai d.condotta bullismo-evolutiva
 
Lavoro scienze
Lavoro scienzeLavoro scienze
Lavoro scienze
 
Petio i disturbi_di_personalita
Petio i disturbi_di_personalitaPetio i disturbi_di_personalita
Petio i disturbi_di_personalita
 
Violenza contro le donne e i bambini
Violenza contro le donne e i bambiniViolenza contro le donne e i bambini
Violenza contro le donne e i bambini
 
Dist di personalita
Dist  di personalitaDist  di personalita
Dist di personalita
 
D eficit attenzione e iperattività c
D eficit attenzione e iperattività cD eficit attenzione e iperattività c
D eficit attenzione e iperattività c
 
Prevenzione bullismo
Prevenzione bullismo Prevenzione bullismo
Prevenzione bullismo
 
351 223.
351 223.351 223.
351 223.
 

Similar to Disturbi delle sfera comportamentale

Adhd vicenza
Adhd vicenza Adhd vicenza
Adhd vicenza imartini
 
Bullismo tra i_banchi 1
Bullismo tra i_banchi 1Bullismo tra i_banchi 1
Bullismo tra i_banchi 1imartini
 
Problemi comportamentali a scuola
Problemi comportamentali a scuolaProblemi comportamentali a scuola
Problemi comportamentali a scuolaimartini
 
Problemi comportamentali a scuola n
Problemi comportamentali a scuola nProblemi comportamentali a scuola n
Problemi comportamentali a scuola nimartini
 
Problemi comportamentali a scuola b
Problemi comportamentali a scuola bProblemi comportamentali a scuola b
Problemi comportamentali a scuola bimartini
 
Ddai d.condotta bullismo-evolutiva
Ddai d.condotta bullismo-evolutivaDdai d.condotta bullismo-evolutiva
Ddai d.condotta bullismo-evolutivaimartini
 
Dispensa1 ragazzo v
Dispensa1 ragazzo vDispensa1 ragazzo v
Dispensa1 ragazzo vimartini
 
Dispensa1 ragazzo b
Dispensa1 ragazzo bDispensa1 ragazzo b
Dispensa1 ragazzo bimartini
 
La valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggio
La valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggioLa valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggio
La valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggioOrdine Psicologi della Lombardia
 
Disturbi della condotta 1
Disturbi della condotta 1Disturbi della condotta 1
Disturbi della condotta 1imartini
 
giovani_e_dipendenze_240126_181920.pdf
giovani_e_dipendenze_240126_181920.pdfgiovani_e_dipendenze_240126_181920.pdf
giovani_e_dipendenze_240126_181920.pdfvaiccoco
 
Npi e psicofarmaci
Npi e psicofarmaciNpi e psicofarmaci
Npi e psicofarmacimilanmoon
 
disturbi del comportamento
 disturbi del comportamento disturbi del comportamento
disturbi del comportamentoimartini
 
Le Pillole di Sapyent - il Bullismo
Le Pillole di Sapyent - il BullismoLe Pillole di Sapyent - il Bullismo
Le Pillole di Sapyent - il BullismoLuca Cenci
 
Sandra Sassaroli. Magrezza non è bellezza. L’ansia di perfezione e il ruolo d...
Sandra Sassaroli. Magrezza non è bellezza. L’ansia di perfezione e il ruolo d...Sandra Sassaroli. Magrezza non è bellezza. L’ansia di perfezione e il ruolo d...
Sandra Sassaroli. Magrezza non è bellezza. L’ansia di perfezione e il ruolo d...State of Mind
 

Similar to Disturbi delle sfera comportamentale (20)

Adhd
Adhd Adhd
Adhd
 
Adhd
Adhd Adhd
Adhd
 
Adhd
Adhd Adhd
Adhd
 
Adhd vicenza
Adhd vicenza Adhd vicenza
Adhd vicenza
 
Bullismo tra i_banchi 1
Bullismo tra i_banchi 1Bullismo tra i_banchi 1
Bullismo tra i_banchi 1
 
Problemi comportamentali a scuola
Problemi comportamentali a scuolaProblemi comportamentali a scuola
Problemi comportamentali a scuola
 
Problemi comportamentali a scuola n
Problemi comportamentali a scuola nProblemi comportamentali a scuola n
Problemi comportamentali a scuola n
 
Problemi comportamentali a scuola b
Problemi comportamentali a scuola bProblemi comportamentali a scuola b
Problemi comportamentali a scuola b
 
Ddai d.condotta bullismo-evolutiva
Ddai d.condotta bullismo-evolutivaDdai d.condotta bullismo-evolutiva
Ddai d.condotta bullismo-evolutiva
 
Dispensa1 ragazzo v
Dispensa1 ragazzo vDispensa1 ragazzo v
Dispensa1 ragazzo v
 
Dispensa1 ragazzo b
Dispensa1 ragazzo bDispensa1 ragazzo b
Dispensa1 ragazzo b
 
La valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggio
La valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggioLa valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggio
La valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggio
 
Disturbi della condotta 1
Disturbi della condotta 1Disturbi della condotta 1
Disturbi della condotta 1
 
giovani_e_dipendenze_240126_181920.pdf
giovani_e_dipendenze_240126_181920.pdfgiovani_e_dipendenze_240126_181920.pdf
giovani_e_dipendenze_240126_181920.pdf
 
Npi e psicofarmaci
Npi e psicofarmaciNpi e psicofarmaci
Npi e psicofarmaci
 
disturbi del comportamento
 disturbi del comportamento disturbi del comportamento
disturbi del comportamento
 
Le Pillole di Sapyent - il Bullismo
Le Pillole di Sapyent - il BullismoLe Pillole di Sapyent - il Bullismo
Le Pillole di Sapyent - il Bullismo
 
Sandra Sassaroli. Magrezza non è bellezza. L’ansia di perfezione e il ruolo d...
Sandra Sassaroli. Magrezza non è bellezza. L’ansia di perfezione e il ruolo d...Sandra Sassaroli. Magrezza non è bellezza. L’ansia di perfezione e il ruolo d...
Sandra Sassaroli. Magrezza non è bellezza. L’ansia di perfezione e il ruolo d...
 
Adhd u
Adhd uAdhd u
Adhd u
 
Adhd v
Adhd vAdhd v
Adhd v
 

More from imartini

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismoimartini
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambinoimartini
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizingimartini
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotivaimartini
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaimartini
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbaleimartini
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsaimartini
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti imartini
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura imartini
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsaimartini
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa nimartini
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimentoimartini
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce etaimartini
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio imartini
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaimartini
 
Slide musica-cervello
Slide musica-cervelloSlide musica-cervello
Slide musica-cervelloimartini
 

More from imartini (20)

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizing
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematica
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbale
 
DSA
DSADSA
DSA
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
 
scrittura
scritturascrittura
scrittura
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsa
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
 
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimento
 
DSA
DSADSA
DSA
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce eta
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scrittura
 
Slide musica-cervello
Slide musica-cervelloSlide musica-cervello
Slide musica-cervello
 

Disturbi delle sfera comportamentale

  • 1. DISTURBI DEL COMPORTAMENTO Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 2. DISTURBI DELLA CONDOTTA • Persistente violazione dei diritti fondamentali degli altri o delle regole della società in cui la persona vive • modalità ripetitive e persistenti di condotta aggressiva, provocatoria e antisociale • Aggressività e Distruzione di proprietà • Furto, • Frode e menzogna • violazioni delle aspettative sociali in rapporto all’età • Limitati o meno al contesto familiare • associati o meno alla ridotta socializzazione • possono assumere la forma di disturbo oppositivo provocatorio con modalità negativistiche e ostili.Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 3. DISTURBI DELLA CONDOTTA • Aspetti temperamentali: prima dei due anni sono bambini spesso irritabili, non collaborativi, arrabbiati e facilmente frustrati • Fase pre-scolare: rabbia, oppositività e provocatorietà persistono e appaiono comportamenti aggressivi più palesi • Scuola elementare: stabilizzazione del problema, compaiono anche i comportamenti ntisociali covert, cioè mentire, rubare, raggirare. Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 4. DISTURBI DELLA CONDOTTA • Presente prevalentemente nella popolazione maschile tra il 6 e il 16% dei soggetti Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 5. DISTURBI DELLA CONDOTTA • Elementari • Prime esperienze di rifiuto sociale • Affiliazione a gruppi antisociali • Fallimento scolastico • Demotivazione allo studio • Medie • Possono stabilizzarsi i comportamenti aggressivi aperti e aumentare i comportamenti aggressivi coperti • Atti vandalici • Assenze frequenti da scuola • Innesco di incendi • Uso e abuso di sostanze Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 6. DISTURBI DELLA CONDOTTA • Adolescenza • Cristallizzazione dei comportamenti • Atti criminosi • Violenze • Uso di armi • Partecipazione a bande devianti • Anticipo relazioni sessuali e gravidanze indesiderate • Abuso di droga e di alcool • Un terzo dei bambini con Disturbo della Condotta sviluppa un disturbo di personalità antisociale in età adulta Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 7. DISTURBI DELLA CONDOTTA • Fattori di rischio • Biologici • Lobi frontali: sistema di attivazione del comportamento più attivo della norma e sistema di inibizione del comportamento meno attivo della norma • Funzioni esecutive: scarsa capacità di controllo e regolazione delle azioni • Basso livello di serotonina e alto livello di testosterone • Predispongono alla vulnerabilità, ma i fattori di rischio ambientali e gli eventi stressanti incrementano la probabilità di comparsa dei problemi Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 8. DISTURBI DELLA CONDOTTA - Fattori di rischio • Familiari • Depressione materna associata a comportamenti coercitivi • Ridotte interazioni positive (calore/affetto) • Abuso di sostanze e comportamenti antisociali nei genitori (soprattutto padre) • Genitori che si percepiscono incapaci di regolare il comportamento dei figli • Genitori “distratti” verso i figli o troppo rigidamente severi • Genitori oscillanti in modo incoerente, imprevedibile e caotico tra affetto senza freni e indifferenza glaciale • Attaccamento: • insicuro ambivalente/resistente • disorganizzato Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 9. DISTURBI DELLA CONDOTTA - Fattori di rischio • Ambientali • Svantaggio socioeconomico • Modelli aggressivi adulti Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 10. DISTURBI DELLA CONDOTTA - da Klyen, Speltz e Greenberg (1996 • disturbi della condotta connessi a modelli d’attaccamento evitanti o disorganizzati • Alternanza di condotte di ritiro e isolamento del bambino, con episodici e improvvisi scoppi d’ira. • disturbo oppositivo-provocatorio con comportamenti negativistici, provocatori, tirannici e vincolanti verso il genitore • stile relazionale coercitivo Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 11. DISTURBI DELLA CONDOTTA - da Fonagy e coll. (1997) • I comportamenti violenti e criminali sono basati su difficoltà metacognitive e di mentalizzazione presenti in questi bambini. • I deficit non consentirebbero loro di sviluppare un’adeguata consapevolezza degli stati mentali altrui e quindi un’appropriata considerazione dei loro bisogni e sentimenti Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 12. DISTURBI DELLA CONDOTTA - INTERVENTI • Modellamento su una figura di riferimento • Role-play per gestire le situazioni difficili soprattutto per la gestione dell’aggressività • Aiutare l’autocontrollo e l’autoregolazione • Insegnare la coerenza ai genitori Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 13. Disturbo oppositivo provocatorio • Caratteristica fondamentale: modalità ricorrente di comportamento negativistico, provocatorio, disobbediente, ed ostile nei confronti delle figure dotate di autorità • Deve persistere per almeno 6 mesi (Criterio A) • E’ caratterizzato dalla presenza frequente di almeno uno dei seguenti comportamenti: • perdita di controllo e andare in collera facilmente (Criterio A1), • litigi con gli adulti (Criterio A2), • opposizione o sfida attivamente o si rifiuta di rispettare le richieste o regole degli adulti (Criterio A3), • azioni deliberate e intenzionali che irritano e danno fastidio agli altri (Criterio A4), • accusare gli altri dei propri sbagli o del proprio cattivo comportamento (Criterio A5), • essere suscettibile o facilmente infastidito dagli altri (Criterio A6), • essere collerico, arrabbiato e rancoroso (Criterio A7), • essere dispettoso o vendicativo (Criterio A8) Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 14. Disturbo oppositivo provocatorio • I comportamenti si manifestano più frequentemente rispetto a quanto si osserva tipicamente nei soggetti di età e livello di sviluppo paragonabili e devono comportare una significativa compromissione del funzionamento sociale, scolastico, o lavorativo (Criterio B). • I comportamenti negativistici ed oppositivi sono espressi con persistente caparbietà, resistenza alle direttive, scarsa disponibilità al compromesso, alla resa o alla negoziazione con gli adulti o coi coetanei. • L'oppositività può anche includere la deliberata o persistente messa alla prova dei limiti, di solito ignorando gli ordini, litigando e non accettando i rimproveri per i misfatti. • L'ostilità può essere diretta contro gli adulti o i coetanei e viene espressa disturbando deliberatamente gli altri o con aggressioni verbali (di solito senza le più gravi aggressioni fisiche osservate nel Disturbo della Condotta. Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 15. Disturbo oppositivo provocatorio • Le manifestazioni del disturbo sono quasi invariabilmente presenti nell'ambiente familiare, ma possono non essere evidenti a scuola o nella comunità. • I sintomi del disturbo sono tipicamente più evidenti nelle interazioni con gli adulti o i coetanei che il soggetto conosce bene e possono quindi non manifestarsi durante l'esame clinico. • Importante confrontare il comportamento a casa e a scuola o in altri contesti • Valutare se e come si manifestano (qualità/intensità) i comportamenti oppositivi a seconda dei contesti Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 16. Disturbo oppositivo provocatorio • Durante l'età scolare, possono esservi scarsa autostima, labilità d'umore, scarsa tolleranza alla frustrazione, uso improprio delle espressioni linguistiche, uso precoce di alcool, tabacco e sostanze illecite. • Vi sono spesso conflitti con i genitori, gli insegnanti, e i coetanei. • Spesso si innescano cicli interpersonali disfunzionali in cui adulto e bambino entrano in competizione o simmetria aumentando aggressività e violenza • Il Disturbo Oppositivo Provocatorio ha maggiore prevalenza nelle famiglie in cui l'accudimento del bambino è turbato da un susseguirsi di diverse persone preposte all'accudimento stesso, o in famiglie in cui sono comuni pratiche educative rigide, incoerenti, o distratte. • Diviene di solito evidente prima degli 8 anni di età e di solito non più tardi dell'adolescenza. I sintomi di opposizione spesso emergono nell'ambiente familiare ma col tempo possono comparire anche in altri contesti. L'esordio è tipicamente graduale, e di solito avviene nel corso di mesi o anni. Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 17. Aiutare il bambino sul piano comportamentale, cognitivo e della regolazione delle emozioni • Aiutare a riconoscere • La qualità e le caratteristiche della rabbia • Gli antecendenti e le cause della rabbia • I pensieri sottostanti all’attivazione della rabbia • I precursori della perdita di controllo • Le strategie che possono aiutare a dilazionare la risposta di rabbia • Esplorare se ci sono altre emozioni nascoste sotto la rabbia (es. tristezza) • Comprendere la funzione relazionale della disregolazione emotiva e del comportamento nel rapporto bambino/adulti Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 18. Aiutare anche i genitori a capire che …. • … non è vero che la causa (e di conseguenza la soluzione) delle difficoltà del figlio riguardi solo il bambino e non il genitore o l’interazione tra l'uno e l'altro. • … non è vero che le difficoltà del bambino vadano spiegate facendo riferimento alle sue caratteristiche stabili e disposizionali di personalità : «E’ fatto così». • … non è vero che • …il bambino sia responsabili dei suoi comportamenti • … il bambino intenzionalmente si comporti male manifestando rabbia o ripicche/dispetti nei confronti dei genitori • … i problemi del bambino siano del tutto non modificabili o incontrollabili. Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 19. I genitori vanno aiutati a capire che… • … il modo in cui si regolano con il bambino può essere usato per modificare l’attuale situazione • … si può diventare competenti e capaci di fronteggiare il comportamento del bambino • … non è totalmente causa loro, perché non sono bravi genitori. • Questi pensieri negativi e pessimistici dei genitori sono importanti e vanno fatti emergere perchè, non solo generano stati emotivi negativi (per esempio rabbia e frustrazione), ma li inducono anche ad assumere delle pratiche disciplinari fallimentari o peggiorative. Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 20. Il bullismo • Interazione deviata tra coetanei in cui un attore è protagonista di atti di aggressione e prevaricazione utilizzata in maniera continuativa verso soggetti particolarmente deboli e incapaci di difendersi (la vittima) • Particolare comportamento a rischio all’interno dei comportamenti aggressivi e segnale di disadattamento sociale • È l’espressione di un disagio sia nell’aggressore che nella vittima • Studiato a partire dagli anni ‘70 Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 21. Il bullismo • Condizioni per parlare di bullismo • Asimmetria/squilibrio nella relazione (forza o controllo della situazione) • Volontà/intenzionalità di arrecare danno - percezione di una sopraffazione • Mancanza di compassione • Sistematicità: le aggressioni si ripetono in modo continuo e perseverante nel tempo • Potere del bullo e vulnerabilità della vittima • Mancanza di sostegno sociale per la vittima • Cronicizzazione di questa relazione Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 22. Il bullismo • Bullismo diretto • Attacchi relativamente aperti che tendono a ferire la vittima immediatamente • Fisico • Verbale • Bullismo indiretto • Isolamento sociale intenzionale esclusione dal gruppo • Diffondere pettegolezzi • Isolare dal gruppo Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 23. Il bullismo • Il bullo • Tende a dominare e usare la forza fisica per imporsi • Fatica a rispettare le regole • Bassa tolleranza alle frustrazioni • Alta irritabilità e reattività • Apparentemente alto livello di autostima • Oppositivo verso gli adulti • Comportamenti antisociali • Rendimento vario tendente al basso Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 24. Il bullismo • La vittima • Ansioso • Insicuro • Bassa autostima e opinione negativca di sè • Fisicamente più debole dei compagni • Cauto, riservato passivo • Bassa assertività • Impaurito per la propria incolumità fisica • Si rapporta meglio con gli adulti • A volte iperattivo e goffo • Abitudini irritanti e a volte sgradito anche agli adulti Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 25. Il bullismo • Come riconoscere una vittima • A scuola • Intimidito, comandato e sottomesso dai compagni • Oggetto di derisione • Lividi o feriti di cui non si può dare spiegazione naturale • Aggredito fisicamente senza che possa difendersi • Solo e escluso dai pari, tende a stare con gli adulti • Ansioso e insicuro in aula, difficoltà a parlare • Rendimento scolastico in peggioramento graduale • A casa • Isolato, non invita i compagni a casa sua, non ha amici • Riluttante e timoroso di andare a scuola la mattina • Chiede di fare strade diverse o in modo diverso dagli altri • Scatti d’umore e instabilità emotiva, mal di testa, disturbi del sonno • Progressiva perdita di interesse per la scuola • Richieste di denaro ingiustificateMaria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 26. Il bullismo • Bullo: percorso a rischio verso comportamenti devianti nell’età adulta • 45% degli ex-bulli a 24 anni condannati dal tribunale per almeno 3 crimini • Vittima: depressione, ansia, insicurezza, scarsa autostima e passività nelle relazioni sociali; ostacolo al benessere sociale e all’adattamento scolastico, difficoltà di apprendimento Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 27. Il bullismo • Dai 7-8 a 14-15 anni • Prevalentemente elementari e medie, soprattutto nella scuola • Con l’età diminuisce la frequenza ma si radicalizzano i ruoli, da cui è sempre più difficile uscire • 41% di bambini alle elementari e 26% alle medie dichiarano di essere vittime dei bulli (Fonzi, 1997) • Più maschi che femmine (che però ci sono) • Prepotenze di tipo fisico: 42% elementari, 21% medie (Fonzi, 1997) Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 28. Il bullismo • Fattori di rischio • Non le condizioni socio-economiche • Stile educativo e familiare aggressivo e/o violento • Genitori poco coinvolti e poco partecipi alla vita del figlio, ridotta condivisione delle sue esperienze • Incoerenza nelle norme e nelle punizioni • Stile educativo permissivo e tollerante • punizioni corporali violente e usate in modo coerecitivo • Ostilità verso l’ambiente • Difficoltà a riconoscere le emozioni • Deficit sulla rabbia per le vittime • Deficit sui meccanismi empatici dei bulli Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 29. Il bullismo • Intervento • Non solo la scuola, ma anche la famiglia e le istituzioni • Necessitano tempi lunghi • Creare spazi per far lavorare sulle relazioni sociali • Per la vittima: acquisire maggior fiducia • Per il bullo: acquisire la capacità di porsi in maniera socialmente accettabile Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 30. Il bullismo - Intervento • Scuola • Coordinamento insegnanti • Supervisione nelle ore d’intervallo e mensa • Spazi adeguati di ricreazione • Contatti genitori/insegnanti • Classe • Esplicitare le regole sul bullismo a tutta la classe • Non si deve prevaricare gli altri, Aiutare chi è prevaricato,Coinvolgere chi è isolato • Concordare le sanzioni, chiarendo quale specifico comportamento viene punito • Elogi positivi ai comportamenti adeguati - soprattutto ai soggetti aggressivi quando non usano tale modalità • Discussione in classe sul bullismo • Attuare l’apprendimento cooperativo e attività cooperative Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
  • 31. Il bullismo - Intervento • Individuo • Colloqui con i soggetti identificati come bulli e vittime • Colloqui con i genitori dei soggetti per aiutarli a intervenire in modo adeguato • Gruppi • Gruppo dei pari • Fare leva sulle capacità prosociali e empatiche dei ragazzi • Modificare le dinamiche di gruppo • Usare i compagni come appoggio Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1