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CORSO DI NEUROPSICOLOGIA
LAUREA SPECIALISTICA IN
PSICOLOGIA DEI PROCESSI COGNITIVI E DEL RECUPERO FUNZIONALE
LA VALUTAZIONE
NEUROPSICOLOGICA
a.a. 2008/09 Dott.ssa Marta Ponari
 Principali fasi della valutazione neuropsicologica:
 Raccolta dei dati anamnestici
 Colloquio clinico
 Colloquio con i familiari del paziente
 Somministrazione di test cognitivi
 Somministrazione di strumenti di valutazione funzionale
 Analisi e interpretazione dei risultati emersi dai test
 Stesura della relazione (eventualmente finalizzata alla costruzione di un
progetto riabilitativo e/o assistenziale)
 Restituzione al paziente e ai familiari
Le fasi della valutazione
Le fasi della valutazione: prima visita
Obiettivo: capire le motivazioni della richiesta
 Prima visita: profilo neuropsicologico
 Raccolta dati anamnesici
 Colloquio con paziente
 Colloquio con i familiari
 Test di screening (cognitivi di base)
Il Colloquio clinico: finalità
 Informazioni sulle capacità comunicative della persona (aspetti
formali del linguaggio spontaneo, la fluenza, la competenza
sintattico-grammaticale, la presenza di anomie, frasi stereotipate)
 Osservazione del comportamento della persona (valutazione
preliminare di tipo qualitativo)
 Grado di consapevolezza di malattia
 Valutazione dello stato affettivo ( preoccupazioni della persona,
stato di ansia, eventuale tono depressivo dell’umore)
Il Colloquio con i familiari: finalità
 Verificare la correttezza delle informazioni ricevute dal paziente
 Aiutarli a comprendere il tipo di patologia
 Instaurare una alleanza terapeutica
 Comprendere i loro vissuti rispetto ai cambiamenti del paziente
 Valutare il livello di disagio del nucleo familiare
Perché i test neuropsicologici?
 Esigenza di poter trasmettere una immagine chiara e quantificabile
della situazione cognitiva della persona
 Esigenza di poter usare un metodo controllato, standardizzato,
comparativo
REQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICOREQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICO
 Standardizzazione
 Attendibilità
 Validità
 Sensibilità
 Specificità
Gli stimoli e le procedure di
somministrazione sono definiti
rigorosamente e la prestazione a cui
è
sottoposto il paziente è comparata
con quella di un campione di
controllo
Gli stimoli e le procedure di
somministrazione sono definiti
rigorosamente e la prestazione a cui
è
sottoposto il paziente è comparata
con quella di un campione di
controllo
Perché i test neuropsicologici?
 Esigenza di poter trasmettere una immagine chiara e quantificabile
della situazione cognitiva della persona
 Esigenza di poter usare un metodo controllato, standardizzato,
comparativo
REQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICOREQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICO
 Standardizzazione
 Attendibilità
 Validità
 Sensibilità
 Specificità
Caratteristica che si riferisce
principalmente alla ripetibilità dei
risultati di uno strumento
Caratteristica che si riferisce
principalmente alla ripetibilità dei
risultati di uno strumento
Perché i test neuropsicologici?
 Esigenza di poter trasmettere una immagine chiara e quantificabile
della situazione cognitiva della persona
 Esigenza di poter usare un metodo controllato, standardizzato,
comparativo
REQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICOREQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICO
 Standardizzazione
 Attendibilità
 Validità
 Sensibilità
 Specificità
Capacità di valutare le caratteristiche
per le quali uno strumento è stato
designato
Capacità di valutare le caratteristiche
per le quali uno strumento è stato
designato
Perché i test neuropsicologici?
 Esigenza di poter trasmettere una immagine chiara e quantificabile
della situazione cognitiva della persona
 Esigenza di poter usare un metodo controllato, standardizzato,
comparativo
REQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICOREQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICO
 Standardizzazione
 Attendibilità
 Validità
 Sensibilità
 Specificità
Capacità di non classificare come
patologica una situazione normale
Capacità di non classificare come
patologica una situazione normale
Perché i test neuropsicologici?
 Esigenza di poter trasmettere una immagine chiara e quantificabile
della situazione cognitiva della persona
 Esigenza di poter usare un metodo controllato, standardizzato,
comparativo
REQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICOREQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICO
 Standardizzazione
 Attendibilità
 Validità
 Sensibilità
 Specificità
Capacità di non definire normale una
situazione patologica
Capacità di non definire normale una
situazione patologica
Lo screening neuropsicologico
Necessario per ottenere un quadro
generale del funzionamento
cognitivo e verificare la necessità di
ulteriori approfondimenti su
specifiche aree
MINI MENTAL STATE EXAMINATIONMINI MENTAL STATE EXAMINATION
Orientamento temporale e spaziale, MBT,
calcolo mentale e memoria di lavoro,
MLT, linguaggio e capacità prassico-
costruttive
Cut-off < 23,8 (corretto)
Protocollo neuropsicologico (I)
 Mini Mental State Examination
 Prove di Memoria a Breve Termine
 span spaziale Corsi
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 Prove di Memoria a Lungo Termine
 Test delle 15 parole di Rey
 Breve racconto “6 dicembre”
 Breve racconto “Anna Pesenti”
 Test della figura complessa di Rey (rievocazione)
 Prove di valutazione della capacità prassico-costruttive e visuo–
rappresentazionali
 Test della figura complessa di Rey (copia)
 Aprassia costruttiva di Milano
Protocollo neuropsicologico (II)
 Matrici Progressive Colorate di Raven
 Prove per la valutazione delle funzioni esecutive
 Fluenza Verbale Fonologica
 Test di Stroop
 FAB
 Prove per la valutazione del linguaggio
 Fluenza Verbale per Categorie
 Token Test
La stesura della relazione
La relazione finale dovrebbe contenere:
 I dati anagrafici del paziente
 Il motivo della visita
 Le informazioni ottenute dall’osservazione clinica (il paziente è collaborante?
È adeguato al set? È facilmente distraibile? Com’è il tono dell’umore?)
 Le informazioni ottenute dal colloquio col paziente e con i familiari (l’eloquio
è fluente? Il paziente è orientato nel tempo, nello spazio e nella persona?)
 I test utilizzati per la valutazione formale, con un commento sui risultati

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Neuropsicologia lezione valutazione

  • 1. CORSO DI NEUROPSICOLOGIA LAUREA SPECIALISTICA IN PSICOLOGIA DEI PROCESSI COGNITIVI E DEL RECUPERO FUNZIONALE LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA a.a. 2008/09 Dott.ssa Marta Ponari
  • 2.  Principali fasi della valutazione neuropsicologica:  Raccolta dei dati anamnestici  Colloquio clinico  Colloquio con i familiari del paziente  Somministrazione di test cognitivi  Somministrazione di strumenti di valutazione funzionale  Analisi e interpretazione dei risultati emersi dai test  Stesura della relazione (eventualmente finalizzata alla costruzione di un progetto riabilitativo e/o assistenziale)  Restituzione al paziente e ai familiari Le fasi della valutazione
  • 3. Le fasi della valutazione: prima visita Obiettivo: capire le motivazioni della richiesta  Prima visita: profilo neuropsicologico  Raccolta dati anamnesici  Colloquio con paziente  Colloquio con i familiari  Test di screening (cognitivi di base)
  • 4. Il Colloquio clinico: finalità  Informazioni sulle capacità comunicative della persona (aspetti formali del linguaggio spontaneo, la fluenza, la competenza sintattico-grammaticale, la presenza di anomie, frasi stereotipate)  Osservazione del comportamento della persona (valutazione preliminare di tipo qualitativo)  Grado di consapevolezza di malattia  Valutazione dello stato affettivo ( preoccupazioni della persona, stato di ansia, eventuale tono depressivo dell’umore)
  • 5. Il Colloquio con i familiari: finalità  Verificare la correttezza delle informazioni ricevute dal paziente  Aiutarli a comprendere il tipo di patologia  Instaurare una alleanza terapeutica  Comprendere i loro vissuti rispetto ai cambiamenti del paziente  Valutare il livello di disagio del nucleo familiare
  • 6. Perché i test neuropsicologici?  Esigenza di poter trasmettere una immagine chiara e quantificabile della situazione cognitiva della persona  Esigenza di poter usare un metodo controllato, standardizzato, comparativo REQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICOREQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICO  Standardizzazione  Attendibilità  Validità  Sensibilità  Specificità Gli stimoli e le procedure di somministrazione sono definiti rigorosamente e la prestazione a cui è sottoposto il paziente è comparata con quella di un campione di controllo Gli stimoli e le procedure di somministrazione sono definiti rigorosamente e la prestazione a cui è sottoposto il paziente è comparata con quella di un campione di controllo
  • 7. Perché i test neuropsicologici?  Esigenza di poter trasmettere una immagine chiara e quantificabile della situazione cognitiva della persona  Esigenza di poter usare un metodo controllato, standardizzato, comparativo REQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICOREQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICO  Standardizzazione  Attendibilità  Validità  Sensibilità  Specificità Caratteristica che si riferisce principalmente alla ripetibilità dei risultati di uno strumento Caratteristica che si riferisce principalmente alla ripetibilità dei risultati di uno strumento
  • 8. Perché i test neuropsicologici?  Esigenza di poter trasmettere una immagine chiara e quantificabile della situazione cognitiva della persona  Esigenza di poter usare un metodo controllato, standardizzato, comparativo REQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICOREQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICO  Standardizzazione  Attendibilità  Validità  Sensibilità  Specificità Capacità di valutare le caratteristiche per le quali uno strumento è stato designato Capacità di valutare le caratteristiche per le quali uno strumento è stato designato
  • 9. Perché i test neuropsicologici?  Esigenza di poter trasmettere una immagine chiara e quantificabile della situazione cognitiva della persona  Esigenza di poter usare un metodo controllato, standardizzato, comparativo REQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICOREQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICO  Standardizzazione  Attendibilità  Validità  Sensibilità  Specificità Capacità di non classificare come patologica una situazione normale Capacità di non classificare come patologica una situazione normale
  • 10. Perché i test neuropsicologici?  Esigenza di poter trasmettere una immagine chiara e quantificabile della situazione cognitiva della persona  Esigenza di poter usare un metodo controllato, standardizzato, comparativo REQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICOREQUISITI DI UNO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICO  Standardizzazione  Attendibilità  Validità  Sensibilità  Specificità Capacità di non definire normale una situazione patologica Capacità di non definire normale una situazione patologica
  • 11. Lo screening neuropsicologico Necessario per ottenere un quadro generale del funzionamento cognitivo e verificare la necessità di ulteriori approfondimenti su specifiche aree MINI MENTAL STATE EXAMINATIONMINI MENTAL STATE EXAMINATION Orientamento temporale e spaziale, MBT, calcolo mentale e memoria di lavoro, MLT, linguaggio e capacità prassico- costruttive Cut-off < 23,8 (corretto)
  • 12. Protocollo neuropsicologico (I)  Mini Mental State Examination  Prove di Memoria a Breve Termine  span spaziale Corsi  span verbale parole  digit span  Prove di Memoria a Lungo Termine  Test delle 15 parole di Rey  Breve racconto “6 dicembre”  Breve racconto “Anna Pesenti”  Test della figura complessa di Rey (rievocazione)  Prove di valutazione della capacità prassico-costruttive e visuo– rappresentazionali  Test della figura complessa di Rey (copia)  Aprassia costruttiva di Milano
  • 13. Protocollo neuropsicologico (II)  Matrici Progressive Colorate di Raven  Prove per la valutazione delle funzioni esecutive  Fluenza Verbale Fonologica  Test di Stroop  FAB  Prove per la valutazione del linguaggio  Fluenza Verbale per Categorie  Token Test
  • 14. La stesura della relazione La relazione finale dovrebbe contenere:  I dati anagrafici del paziente  Il motivo della visita  Le informazioni ottenute dall’osservazione clinica (il paziente è collaborante? È adeguato al set? È facilmente distraibile? Com’è il tono dell’umore?)  Le informazioni ottenute dal colloquio col paziente e con i familiari (l’eloquio è fluente? Il paziente è orientato nel tempo, nello spazio e nella persona?)  I test utilizzati per la valutazione formale, con un commento sui risultati