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Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria

E. Giordano
Osservazioni scientifiche di base
Prima lezione
Milano 16 aprile 2007
CreativitĂ  ed educazione
La nostra cultura vede nei bambini solo “progetti”
….come qualcosa di incompiuto, recettori di
informazione, soggetti passivi della disciplina,
recipienti vuoti da riempire di dati, del sapere di altri
… sembra che solo gli adulti possano sapere
non si considerano i bambini come creatori, ricercatori,
come realtà del presente…..
Si comincia sempre più presto a “sacar las personas de sì
mismas” e a impartire alte dosi di educazione. Si
ritiene urgente che ricevano lezioni, che imparino a
leggere, a ripetere nozioni, a consumare spettacoli.
Gli adulti che temono la solitudine e il vuoto, la noia,
pensano di salvare i piccoli riempiendo il loro tempo e
la loro attenzione, non permettendo il vuoto nella loro
vita.
William Ospina – Reflexiones sobre la educación nel volume Conformación de un nuevo ethos cultural -  Ed. Charlie
´s -Bogotå 2006
Perché dare l’idea che il sapere è penoso e
il piacere è inutile, quando la verità è
che solo dura in noi quel sapere che è
stato un piacere conquistare (che non
significa senza fatica!)
Il sapere non può essere trasmesso nÊ con
la violenza nĂŠ con la pedanteria, ma al
massimo, come diceva Goethe con
l’amore.
DATEMI TEMPO
• CRESCERE SENZA PRESCRIZIONI E
INCITAMENTI
• NON INTRALCIARE MOVIMENTI LIBERI, NON
VOLERE AFFRETTARE LO SVILUPPO CON
SOLLECITAZIONI O POSIZIONI ANTICIPATE
• NON IMPEDIRE LE FASI INTERMEDIE
Emmi Pikler – Red Edizioni 1996
Sembra che …..l’impegno, la serietà e la
gioia con i quali questi bambini esplorano
autonomamente tutto e anche il fatto che
non si lascino scoraggiare dal fallimento di
loro piccole imprese si fondino sulla
fiducia e sulla sicurezza che provengono
loro dalla comprensione degli adulti per i
loro bisogni……
…..bisogni di voler fare tutto da sé, provare
autonomamente secondo i loro tempi e
ritmi
Rispettare e lasciare liberi, concedere
tempo, essere sereni
Contesto educativo, cura particolare a:
• ambiente confortevole e piacevole, utilizzo ottimale dello
spazio (spaziositĂ  vs intimitĂ )
• oggetti/materiali abbondanti, scelti con cura, facilmente
accessibili (scaffali aperti, contenitori trasparenti), che
incoraggino l’iniziativa, il gioco autonomo
• Qualità e varietà del gioco, uso creativo degli oggetti
• Impegnare interesse, stimolare sviluppo dei sensi e la
consapevolezza di quello che fanno
• qualità della relazione
• clima vigile, calmo e rispettoso: l’adulto dà sicurezza
attraverso la sua presenza attenta, ma non intrusiva;
facilita le attivitĂ  dei bambini, non le dirige; evitare
continuo ed estenuante intervento
Il movimento, il senso cinestetico
• Libertà di spostamento, supino su
superficie solida, stirarsi, torcersi, rotolare,
inarcarsi
• Correre qualche rischio
• Esplorare le proprie estremità, afferrare e
succhiarsi mani e piedi
• Gattonare
• Posizione eretta
Giochi e materiali per piĂš piccoli
• Materiale vario da sperimentare con la
bocca e le mani
• Contenitori con oggetti vari per scoprire
cosa c’è dentro
• Contenitori con fori e oggetti da inserire
• Paletto e anelli, blocco cilindri
• Cestino dei tesori
Secondo anno
Crescita verso l’indipendenza e la
consapevolezza
• Capacità di movimento, manipolazione,
parola
• Intenso bisogno di esplorare e
sperimentare con gli oggetti intorno
• Collegare le parole agli oggetti attraverso
la manipolazione e il contatto diretto: ad
esempio “barattolo” e “catena”
Il gioco euristico, il pasticciamento
• Dare a un gruppo di bambini per un tempo
definito, in un ambiente controllato, una
grande quantitĂ  di oggetti diversi,
contenitori di varia natura, con i quali
giocare liberamente senza l’intervento
dell’adulto
• L’adulto non incoraggia, non dà
suggerimenti, non loda nĂŠ esorta
• Rimettere in ordine fa parte del gioco
Terzo anno
un’esplosione di consapevolezza
Dare un senso al mondo
• Marco osservando il mare: È troppo pieno
• Emma e l’aereo lontano: Ma come fai ad
entrarci?
• Laura e il filo d’acqua: ma non si può
tagliare
I bambini sono estremamente logici solo
possiedono informazioni limitate
Le storie
• Buoni libri, con buone illustrazioni, buona
qualitĂ  letteraria
• NO alla Goccia Lina o Lina la Goccia
• SI Riccioli d’oro
Il gioco con oggetti,
il gioco di finzione
• Giochi con sabbia e acqua, uso degli
attrezzi
• Trasformazioni e cambiamenti
• Equilibri e conservazioni
Dalla ricerca neurologica
• plasticità del cervello
• apprendimento per imitazione (Neuroni
specchio – Rizzolati);
• importanza di ambienti ricchi e
stimolanti per lo sviluppo del cervello
(non fare discorsi troppo semplificati
che non hanno significato per gli allievi e
causano progressiva perdita di
motivazione ad apprendere)
La scuola dell’infanzia
• Esempi di lavori dalle classi:
• Il cielo
• Luci e ombre
• Acqua
perchè non accada ….

Francesco Tonucci Con gli occhi del bambino
Fabbri ed. 1981
Attenzione ad aspetti estetici e
dimensione emotiva
"Spazio non
finire mai
perchĂŠ
sappiamo cosĂŹ
poco di te“
Noemi, 9 anni

Il FARE non solo delle MANI ma del CORPO TUTTO
il fare esperienza
“l’intreccio inestricabile tra pensiero ed emozione”
Premessa ad una pedagogia dell’ascolto – A. Ginzburg
Stupore, meraviglia, spiazzamento (adulto?)
Scuola dell’infanzia - Classe 5 anni

Cos’e’ il cielo?
Martina : Noi riusciamo a toccare solo l’aria, ma è sempre cielo
anche se non lo vediamo
Simone: E’ una cosa blu, molto scura e profonda

Dove inizia e dove finisce il cielo?
Federico: comincia dalla terra e finisce nello spazio
Alessandro: il cielo finisce là dove c’e’ lo spazio e là non si vede più
perché c’e’ tutto blu e i pianeti e le stelle
Gianluca: il cielo si vede sopra e arriva sotto
Chiara: il cielo è dappertutto, però ci sono le case che non lo fanno
vedere, o i muri, o gli alberi, o le gru, ma se stiamo fuori lo vediamo
sempre
Come possiamo costruire Caronte, il
pianeta di diamante
Marco: il cerchio piccolo si
incastra nel cerchio grande e
costruiamo una sfera

Ettore: abbiamo fatto una
palla grossa come il
mappamondo
Costruiamo astronavi grandi per poterci giocare
Che cos’ è l’ ombra?
Alessandro (3 a.): è una cosa nera
Tommaso (4 a.): l’ombra la fanno le cose , le
piante, le persone.
Michele (5 a.): è quella cosa che quando
cammini ti segue, se stai fermo no
Rebecca (5 a.): è una figura scura che si vede
quando c’è il sole
Irene (4 a.): quando non c’è il sole non si fa
Giambro (4 a.) : è una cosa che vedi sul muro
bianco ed è scura
Hanadi (5 a.): però io ho visto che certe volte
non mi segue ma cammina davanti a me
Hai paura dell’ ombra ?
Mark (5 a.): No, se l’ ombra è la
mia, ma se è l’ ombra di
qualcosa che non so, ho sĂŹ paura
Paolo (4 a.): sĂŹ ho paura perchĂŠ
può essere un cattivo
Marco (5 a.): io non ho
paura, perchĂŠ non fanno
niente le ombre
Sara (4 a.): no, perchÊ non è
tanto buia, si vede quando
c’è il sole
Tommaso (4 a.): no, perchĂŠ
sono fatte dal sole
Le Emozioni
C'era una volta una grotta disabitata,
qualche volta si era visto qualche
fantasma e dei vampiri, nessuno si
avvicinava, tutti avevano paura. (…)
Un uomo coraggioso (…) guardò da
lontano con un cannocchiale la grotta e
vide tanti pipistrelli che volavano a
cerchio all'interno della grotta e di
notte volavano fuori. (…) entrò nella
grotta per spiare se c'erano dei segreti
all'interno. (…) illuminò la grotta con
una torcia e vide dei pezzi di scheletri,
forse erano vissuti degli uomini
antichi. Adesso la grotta era abitata
solo dai pipistrelli, nessun uomo ci
volle piĂš abitare.
(scuola dell'infanzia, sezione 3-4 anni)
Lino il drago
Mattia (4 a.): “Così
possiamo entrare nella sua
pancia, come Pinocchio
che è entrato nella pancia
della balena .”
E i suoi amici
-
L’occhio guarda l’ombra di Giovanni che si specchia dentro l’occhio tante
volte. Dall’occhio parte un cordone che va nel cervello in due posti diversi,
uno per ogni occhio e si specchia nel cervello.
(Giulia, 5 anni)
Acqua: travasi, gocce, ruscelli,
galleggiamenti ….
•
•
•
•

L’acqua che attacca
Travasi in imbuti, il vortice
Setacci
Materiali granulari: somiglianze e differenze con
l’acqua

Siamo sicuri che l’acqua è incolore, insapore,
inodore, prende la forma del recipiente?
“l’acqua al mare ha tanti colori quella del rubinetto
è trasparente”
Qualche bambino fa finta di dormire e russa sdraiato sul
materasso blu che simboleggia un laghetto
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Io - ma com’è l’acqua –
Andrea - eh eh azzurra –
Arianna - siiiii, non è blu come questa (si riferisce al materasso) –
Aurelia - non è azzurra –
Davide - un pochino trasparente –
Andrea - se è sporca è verde –
Io - e quando è pulita com’è? Andrea - azzurra o blu –
Io - ma dove la vedete voi l’acqua oltre che in piscina? –
Bambini - al mare; quella del lago; nei lavandini –
Io - ah, e nei lavandini com’è l’acqua –
Bambini – trasparente Sara - vediamo anche l’acqua negli occhi della Luisa –
Alessandra - quando piangi esce l’acqua –
Sara - e se beviamo esce l’acqua dall’ombelico Sara - anche il ghiaccio però è acqua! –
Alessandra - però se il ghiaccio si scoglie diventa acqua Io - siete tutti d’accordo che il ghiaccio è acqua? –
Bambini - siiiiiii –
Io - e come fa a sciogliersi? –
Bambini - con il sole –
Io - solo con il sole si può sciogliere? –
Bambini – nooooo Andrea - il ghiaccio sembra duro; anche la pioggia è acqua; anche le lacrime; anche il temporale; anche le
mani quando sono sudate; anche il sudore; le pozzanghere; il rubinetto, il lavandino; il gabinetto; nel bidè;
nella piscina, la pipì…anche la cacca quando è molle….-
Bagnare/asciugare
•
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•

Io - ma come possiamo raccogliere l’acqua? –
Bambini - con la spugna –
Io - e come fa la spugna a raccogliere l’acqua? –
Laura - perché ha i buchi e la fa entrare? –
Io - aspettate un attimo, asciughiamoci le mani prima di
andare –
Io - proviamo a farlo senza usare la salvietta, come
facciamo?
Arianna – cosi! (iniziano a fare la centrifuga con le mani)
Laura - battiamo le mani Alessandra - fino a quando sono asciutte –
Com’è, bambini, il suono dell’acqua? Io e i bambini imitiamo con la voce il
suono che fa la pioggia, il ruscello, la
cascata e la tempesta….

mi piace giocare con le conchiglie
al mare per sentire il rumore
dell’acqua
io mi ricordo che la neve arriva fino
all’erba e poi diventa tutta bianca
perché cade dal cielo, però poi l’erba
ritorna verde
• Ad un certo punto nasce la questione del ghiaccio e della
neve
• Sara – anche la neve è acqua –
• Daniela – anche il ghiaccio, perché se lo metti sul
calorifero si scioglie –
• Sara – eh ma anche il sole lo fa sciogliere, quando arriva
l’estate! –
• Valentina – come il ghiacciolo –
• Paolo – infatti devi metterlo nel frigorifero o fare in fretta
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Gioco euristico

  • 1. Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria E. Giordano Osservazioni scientifiche di base Prima lezione Milano 16 aprile 2007
  • 2. CreativitĂ  ed educazione La nostra cultura vede nei bambini solo “progetti” ….come qualcosa di incompiuto, recettori di informazione, soggetti passivi della disciplina, recipienti vuoti da riempire di dati, del sapere di altri … sembra che solo gli adulti possano sapere non si considerano i bambini come creatori, ricercatori, come realtĂ  del presente….. Si comincia sempre piĂš presto a “sacar las personas de sĂŹ mismas” e a impartire alte dosi di educazione. Si ritiene urgente che ricevano lezioni, che imparino a leggere, a ripetere nozioni, a consumare spettacoli. Gli adulti che temono la solitudine e il vuoto, la noia, pensano di salvare i piccoli riempiendo il loro tempo e la loro attenzione, non permettendo il vuoto nella loro vita. William Ospina – Reflexiones sobre la educaciĂłn nel volume ConformaciĂłn de un nuevo ethos cultural -  Ed. Charlie ´s -BogotĂĄ 2006
  • 3. PerchĂŠ dare l’idea che il sapere è penoso e il piacere è inutile, quando la veritĂ  è che solo dura in noi quel sapere che è stato un piacere conquistare (che non significa senza fatica!) Il sapere non può essere trasmesso nĂŠ con la violenza nĂŠ con la pedanteria, ma al massimo, come diceva Goethe con l’amore.
  • 4. DATEMI TEMPO • CRESCERE SENZA PRESCRIZIONI E INCITAMENTI • NON INTRALCIARE MOVIMENTI LIBERI, NON VOLERE AFFRETTARE LO SVILUPPO CON SOLLECITAZIONI O POSIZIONI ANTICIPATE • NON IMPEDIRE LE FASI INTERMEDIE Emmi Pikler – Red Edizioni 1996
  • 5. Sembra che …..l’impegno, la serietĂ  e la gioia con i quali questi bambini esplorano autonomamente tutto e anche il fatto che non si lascino scoraggiare dal fallimento di loro piccole imprese si fondino sulla fiducia e sulla sicurezza che provengono loro dalla comprensione degli adulti per i loro bisogni…… …..bisogni di voler fare tutto da sĂŠ, provare autonomamente secondo i loro tempi e ritmi Rispettare e lasciare liberi, concedere tempo, essere sereni
  • 6. Contesto educativo, cura particolare a: • ambiente confortevole e piacevole, utilizzo ottimale dello spazio (spaziositĂ  vs intimitĂ ) • oggetti/materiali abbondanti, scelti con cura, facilmente accessibili (scaffali aperti, contenitori trasparenti), che incoraggino l’iniziativa, il gioco autonomo • QualitĂ  e varietĂ  del gioco, uso creativo degli oggetti • Impegnare interesse, stimolare sviluppo dei sensi e la consapevolezza di quello che fanno • qualitĂ  della relazione • clima vigile, calmo e rispettoso: l’adulto dĂ  sicurezza attraverso la sua presenza attenta, ma non intrusiva; facilita le attivitĂ  dei bambini, non le dirige; evitare continuo ed estenuante intervento
  • 7. Il movimento, il senso cinestetico • LibertĂ  di spostamento, supino su superficie solida, stirarsi, torcersi, rotolare, inarcarsi • Correre qualche rischio • Esplorare le proprie estremitĂ , afferrare e succhiarsi mani e piedi • Gattonare • Posizione eretta
  • 8. Giochi e materiali per piĂš piccoli • Materiale vario da sperimentare con la bocca e le mani • Contenitori con oggetti vari per scoprire cosa c’è dentro • Contenitori con fori e oggetti da inserire • Paletto e anelli, blocco cilindri • Cestino dei tesori
  • 9. Secondo anno Crescita verso l’indipendenza e la consapevolezza • CapacitĂ  di movimento, manipolazione, parola • Intenso bisogno di esplorare e sperimentare con gli oggetti intorno • Collegare le parole agli oggetti attraverso la manipolazione e il contatto diretto: ad esempio “barattolo” e “catena”
  • 10. Il gioco euristico, il pasticciamento • Dare a un gruppo di bambini per un tempo definito, in un ambiente controllato, una grande quantitĂ  di oggetti diversi, contenitori di varia natura, con i quali giocare liberamente senza l’intervento dell’adulto • L’adulto non incoraggia, non dĂ  suggerimenti, non loda nĂŠ esorta • Rimettere in ordine fa parte del gioco
  • 11. Terzo anno un’esplosione di consapevolezza Dare un senso al mondo • Marco osservando il mare: È troppo pieno • Emma e l’aereo lontano: Ma come fai ad entrarci? • Laura e il filo d’acqua: ma non si può tagliare I bambini sono estremamente logici solo possiedono informazioni limitate
  • 12. Le storie • Buoni libri, con buone illustrazioni, buona qualitĂ  letteraria • NO alla Goccia Lina o Lina la Goccia • SI Riccioli d’oro
  • 13. Il gioco con oggetti, il gioco di finzione • Giochi con sabbia e acqua, uso degli attrezzi • Trasformazioni e cambiamenti • Equilibri e conservazioni
  • 14. Dalla ricerca neurologica • plasticitĂ  del cervello • apprendimento per imitazione (Neuroni specchio – Rizzolati); • importanza di ambienti ricchi e stimolanti per lo sviluppo del cervello (non fare discorsi troppo semplificati che non hanno significato per gli allievi e causano progressiva perdita di motivazione ad apprendere)
  • 15. La scuola dell’infanzia • Esempi di lavori dalle classi: • Il cielo • Luci e ombre • Acqua
  • 16. perchè non accada …. Francesco Tonucci Con gli occhi del bambino Fabbri ed. 1981
  • 17. Attenzione ad aspetti estetici e dimensione emotiva "Spazio non finire mai perchĂŠ sappiamo cosĂŹ poco di te“ Noemi, 9 anni Il FARE non solo delle MANI ma del CORPO TUTTO il fare esperienza “l’intreccio inestricabile tra pensiero ed emozione” Premessa ad una pedagogia dell’ascolto – A. Ginzburg
  • 18. Stupore, meraviglia, spiazzamento (adulto?) Scuola dell’infanzia - Classe 5 anni Cos’e’ il cielo? Martina : Noi riusciamo a toccare solo l’aria, ma è sempre cielo anche se non lo vediamo Simone: E’ una cosa blu, molto scura e profonda Dove inizia e dove finisce il cielo? Federico: comincia dalla terra e finisce nello spazio Alessandro: il cielo finisce lĂ  dove c’e’ lo spazio e lĂ  non si vede piĂš perchĂŠ c’e’ tutto blu e i pianeti e le stelle Gianluca: il cielo si vede sopra e arriva sotto Chiara: il cielo è dappertutto, però ci sono le case che non lo fanno vedere, o i muri, o gli alberi, o le gru, ma se stiamo fuori lo vediamo sempre
  • 19.
  • 20.
  • 21. Come possiamo costruire Caronte, il pianeta di diamante Marco: il cerchio piccolo si incastra nel cerchio grande e costruiamo una sfera Ettore: abbiamo fatto una palla grossa come il mappamondo
  • 22. Costruiamo astronavi grandi per poterci giocare
  • 23. Che cos’ è l’ ombra? Alessandro (3 a.): è una cosa nera Tommaso (4 a.): l’ombra la fanno le cose , le piante, le persone. Michele (5 a.): è quella cosa che quando cammini ti segue, se stai fermo no Rebecca (5 a.): è una figura scura che si vede quando c’è il sole Irene (4 a.): quando non c’è il sole non si fa Giambro (4 a.) : è una cosa che vedi sul muro bianco ed è scura Hanadi (5 a.): però io ho visto che certe volte non mi segue ma cammina davanti a me
  • 24. Hai paura dell’ ombra ? Mark (5 a.): No, se l’ ombra è la mia, ma se è l’ ombra di qualcosa che non so, ho sĂŹ paura Paolo (4 a.): sĂŹ ho paura perchĂŠ può essere un cattivo Marco (5 a.): io non ho paura, perchĂŠ non fanno niente le ombre Sara (4 a.): no, perchĂŠ non è tanto buia, si vede quando c’è il sole Tommaso (4 a.): no, perchĂŠ sono fatte dal sole
  • 25. Le Emozioni C'era una volta una grotta disabitata, qualche volta si era visto qualche fantasma e dei vampiri, nessuno si avvicinava, tutti avevano paura. (…) Un uomo coraggioso (…) guardò da lontano con un cannocchiale la grotta e vide tanti pipistrelli che volavano a cerchio all'interno della grotta e di notte volavano fuori. (…) entrò nella grotta per spiare se c'erano dei segreti all'interno. (…) illuminò la grotta con una torcia e vide dei pezzi di scheletri, forse erano vissuti degli uomini antichi. Adesso la grotta era abitata solo dai pipistrelli, nessun uomo ci volle piĂš abitare. (scuola dell'infanzia, sezione 3-4 anni)
  • 26. Lino il drago Mattia (4 a.): “CosĂŹ possiamo entrare nella sua pancia, come Pinocchio che è entrato nella pancia della balena .” E i suoi amici
  • 27. -
  • 28. L’occhio guarda l’ombra di Giovanni che si specchia dentro l’occhio tante volte. Dall’occhio parte un cordone che va nel cervello in due posti diversi, uno per ogni occhio e si specchia nel cervello. (Giulia, 5 anni)
  • 29. Acqua: travasi, gocce, ruscelli, galleggiamenti …. • • • • L’acqua che attacca Travasi in imbuti, il vortice Setacci Materiali granulari: somiglianze e differenze con l’acqua Siamo sicuri che l’acqua è incolore, insapore, inodore, prende la forma del recipiente? “l’acqua al mare ha tanti colori quella del rubinetto è trasparente”
  • 30. Qualche bambino fa finta di dormire e russa sdraiato sul materasso blu che simboleggia un laghetto • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • . Io - ma com’è l’acqua – Andrea - eh eh azzurra – Arianna - siiiii, non è blu come questa (si riferisce al materasso) – Aurelia - non è azzurra – Davide - un pochino trasparente – Andrea - se è sporca è verde – Io - e quando è pulita com’è? Andrea - azzurra o blu – Io - ma dove la vedete voi l’acqua oltre che in piscina? – Bambini - al mare; quella del lago; nei lavandini – Io - ah, e nei lavandini com’è l’acqua – Bambini – trasparente Sara - vediamo anche l’acqua negli occhi della Luisa – Alessandra - quando piangi esce l’acqua – Sara - e se beviamo esce l’acqua dall’ombelico Sara - anche il ghiaccio però è acqua! – Alessandra - però se il ghiaccio si scoglie diventa acqua Io - siete tutti d’accordo che il ghiaccio è acqua? – Bambini - siiiiiii – Io - e come fa a sciogliersi? – Bambini - con il sole – Io - solo con il sole si può sciogliere? – Bambini – nooooo Andrea - il ghiaccio sembra duro; anche la pioggia è acqua; anche le lacrime; anche il temporale; anche le mani quando sono sudate; anche il sudore; le pozzanghere; il rubinetto, il lavandino; il gabinetto; nel bidè; nella piscina, la pipì…anche la cacca quando è molle….-
  • 31. Bagnare/asciugare • • • • • • • • • Io - ma come possiamo raccogliere l’acqua? – Bambini - con la spugna – Io - e come fa la spugna a raccogliere l’acqua? – Laura - perchĂŠ ha i buchi e la fa entrare? – Io - aspettate un attimo, asciughiamoci le mani prima di andare – Io - proviamo a farlo senza usare la salvietta, come facciamo? Arianna – cosi! (iniziano a fare la centrifuga con le mani) Laura - battiamo le mani Alessandra - fino a quando sono asciutte –
  • 32. Com’è, bambini, il suono dell’acqua? Io e i bambini imitiamo con la voce il suono che fa la pioggia, il ruscello, la cascata e la tempesta…. mi piace giocare con le conchiglie al mare per sentire il rumore dell’acqua
  • 33. io mi ricordo che la neve arriva fino all’erba e poi diventa tutta bianca perchĂŠ cade dal cielo, però poi l’erba ritorna verde • Ad un certo punto nasce la questione del ghiaccio e della neve • Sara – anche la neve è acqua – • Daniela – anche il ghiaccio, perchĂŠ se lo metti sul calorifero si scioglie – • Sara – eh ma anche il sole lo fa sciogliere, quando arriva l’estate! – • Valentina – come il ghiacciolo – • Paolo – infatti devi metterlo nel frigorifero o fare in fretta • Io – ma solo se c’è caldo caldo si scioglie ? – • Bambini – siiiii –

Editor's Notes

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