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DELLO SVILUPPO
NEUROPSICOMOTORIO


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FILOGENESI ed ONTOGENESI
LIVELLO

I

II

III

IV

Creatura

Pesce

Anfibio

Rettile

Uomo

Cervello

Bulbo

Ponte

Mesencefalo

Corteccia

Ambiente

Acqua

Fango

Erba

Ogni terreno

Mobilità

Solo tronco

Omolaterale

Schema
Crociato

Cammino,

corsa,nuoto..

Vista

Occhi
Iniziano a
indipendenti sovrapporsi

Maggior

Convergenza

Equilibrio

Libero dalla
gravità

Compl. Sogg

Sfida iniziale
alla gravità

Equilibrio su
due punti

Linguaggio

“Sono vivo”

Suoni vitali

Suoni
significativi

PAROLA

a gravità

sovrapposizione
Caso 1

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SCHEDA ANAGRAFICA DELL’ ALUNNO
L’alunno Max, di tredici anni, nato in Ucraina il 15 / 8 / 84 , adottato
dalla famiglia D’A. a tre mesi di vita e residente a Torre
Annunziata, frequenta per la prima volta la classe II C della
suddetta Scuola Media.
Ha frequentato la Scuola Elementare di Torre Annunziata, ripetendo
la classe V. E’ stato seguito già dall’ultimo anno di elementari dall’
insegnante di sostegno.
NUCLEO FAMILIARE
Il nucleo familiare dell’alunno è costituito dalla madre Giovanna,
casalinga, e da un suo fratello che vive con loro ; il padre, D. D.,
operaio, vive per lavoro in USA.
RAPPORTI CON L’AMBIENTE FAMIGLIA
Tali rapporti sono complessi e delicati, in quanto la madre del
ragazzo non ha praticamente ancora accettato l’handicap del figlio, e
questi risente del clima conflittuale conseguente.
RAPPORTI CON L’AMBIENTE SCUOLA
Max è abbastanza inserito nel gruppo classe, è ben accetto dai
compagni ed ha con loro, con qualcuno in particolare, un buon
rapporto, e così pure con gli insegnanti. Ha instaurato un buon
rapporto anche con l’insegnate di sostegno.
Egli viene volentieri a scuola e mostra interesse per alcune attività
didattiche, ma deve essere continuamente guidato e stimolato per
eseguire i compiti proposti. Si rivela spesso polemico e
contestatore, esigente ed egocentrico ; ciò è dovuto probabilmente alla
sua condizione che gli crea disagio sa fisico che psichico e dunque
scolastico. Deve essere seguito e rincuorato, con attenzioni notevoli.


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Spesso si esprime spontaneamente, ma non sempre in modo opportuno e
coerente al contesto. Amante delle proprie idee, preferisce parlare di fatti e
avvenimenti propri e altrui.
DIAGNOSI CLINICA
Dalla diagnosi funzionale, redatta il 04 / 02 / 98 dall’equipe medica psicopedagogica, risulta che Max presenta “Paralisi cerebrale infantile. Diplegia
spastica con impostabilità e spasticità associate, da probabile danno
perinatale. Conseguenze funzionali : lieve ritardo mentale e difficoltà di
apprendimento”.
DIAGNOSI FUNZIONALE
Diplegia spastica con ritardo mentale lieve, che comporta difficoltà a livello
gnosico.
Max frequenta il centro riabilitativo dell’Istituto “Paolo VI” di B, dove è
sottoposto a terapie varie : fisiochinesiterapia, psicomotricità e logopedia.
Si muove con l’ausilio del girello da quando ha eseguito un intervento agli
adduttori.
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE REDATTO IL 04 / 02 / 98
Settori di attività in cui si riscontrano le difficoltà :
Area linguistica e logico – matematica
ASSE COGNITIVO
Livello di sviluppo cognitivo : diminuzione lieve.
ASSE AFFETTIVO – RELAZIONALE
Area del sé : deve essere incoraggiato e stimolato per avere un sufficiente
livello di autostima.
Rapporti con gli altri : buoni.
ASSE COMUNICAZIONALE
Mezzi privilegiati : linguaggio verbale.
Contenuti prevalenti : eventi personali ed esperienze altrui.
Modalità di interazione : tranquilla.





ASSE LINGUISTICO
Comprensione : comprende semplici messaggi.
Produzione : trascrive ciò che ha compreso attraverso domande stimolo.
Uso comunicativo : trasmette messaggi chiari e corretti verbalmente.

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ASSE SENSORIALE
Funzionalità visiva : diminuzione severa.
Funzionalità uditiva : nella norma.
ASSE MOTORIO – PRASSICO
Motricità globale : gravemente compromessa.
Motricità fine : compromessa, ma se guidato riesce a scrivere.
Prassie semplici e complesse : difficoltà nell’eseguire movimenti complessi che
richiedono uno spazio più ampio.
ASSE NEUROLOGICO
Capacità mnestiche : buone.
Capacità attentive : limitate.
Organizzazione spazio – temporale : grave difficoltà.
ASSE DELL’ AUTONOMIA
Autonomia personale : gravemente compromessa.
Autonomia sociale : gravemente compromessa.
ASSE DELL’ APPRENDIMENTO
Gioco e grafismo : non rispetta sempre le regole del gioco.
Lettura e scrittura : poco scorrevoli, errori ortografici e grammaticali.
Uso spontaneo delle competenze : inesistente.
Apprendimenti curricolari : programmazione individualizzata.
SFERA CONATIVA
1 ) Impegno : non costante.
2 ) Capacità mnestiche : buone.
3 ) I tempi di attenzione e concentrazione sono limitati.
4 ) Organizzazione spazio – temporale : grave difficoltà.
5 ) Autonomia personale : gravemente compromessa.
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CONTROLLO INIZIALE DELLE NOZIONI POSSEDUTE DALL’ ALUNNO

AREA SOCIO – AFFETTIVA RELAZIONALE
Max è ben inserito nel gruppo classe ed ha un buon rapporto con gli insegnanti e con i
compagni, con i quali ha raggiunto un buon grado di socializzazione. Buono il rapporto con
l’insegnante di sostegno.
Per ciò che riguarda l’autostima, questa si può considerare sufficiente quando incoraggiato e
stimolato continuamente.
Mostra interesse per alcune attività didattiche, ma deve essere guidato per svolgere i compiti
proposti. L’attenzione e la concentrazione sono molto labili.
AREA LINGUISTICO – ESPRESSIVA
Per ciò che riguarda la comunicazione, il mezzo privilegiato è quello verbale, dove il ragazzo
mostra ricchezza di termini e buon uso del linguaggio, trasmettendo messaggi chiari e corretti verbalmente. I contenuti riguardano eventi personali ed
esperienze vissute.
Quanto alla comprensione, recepisce semplici messaggi, e nella produzione scritta questi
ultimi appaiono scorretti grammaticalmente e ortograficamente, con scrittura incerta e
disordinata a causa delle difficoltà fino-motorie.
Max non è autonomo nell’espressione scritta e deve essere guidato continuamente.
AREA LOGICO – MATEMATICA
L’alunno, pur disponibile alle attività, presenta carenze di base e scarsa autonomia che non gli
consentono una interiorizzazione pur semplice dei contenuti proposti alla classe.
Il metodo di lavoro non è strutturato, possiede discrete capacità di osservazione ma scarse
capacità logiche ; non ha una conoscenza del linguaggio specifico.
Non distingue i numeri pari dai dispari e non riesce ad eseguire le operazioni di calcolo
senza l’aiuto dell’insegnante. Esegue addizione entro il 20 aiutandosi con le immagini.
AREA PSICOMOTORIA
Gravemente compromessa è la motricità globale. Si muove con l’ausilio del girello. Riguardo
alla motricità fine, scrive con difficoltà, non separa le parole, e il tratto è incerto e fuori dai
margini.
Non usa bene le forbici, il compasso e la riga.
AREA ESPRESSIVO – ESTETICA
L’alunno non riesce ad organizzare i materiali secondo un orario settimanale.
Non possiede alcun pre-requisito strumentale, mancando la coordinazione oculo– manuale ed
essendo compromessa la motricità fine.
AREA TECNICO – OPERATIVA
Non è autonomo nell’uso degli strumenti di lavoro.
Necessita di aiuto costante per operare e riprodurre semplici consegne.

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

PROGRAMMAZIONE
Gli obiettivi saranno molto ridotti nell’area linguistica espressiva
e differenziati nell’area logico-matematica.
Essi saranno differenziati anche nelle altre aree disciplinari.
La programmazione mirerà al raggiungimento dei seguenti
obiettivi generali : *potenziamento della socializzazione già in
atto, rendendo Max più consapevole di sé e degli altri,
educandolo al rispetto delle regole e al miglioramento degli
atteggiamenti oppositivi che risultano più evidenti quanto più
egli viene contrariato.
*Miglioramento delle capacità attentive e di concentrazione e di
buona disponibilità all’impegno.
*Potenziamento delle capacità logiche e di ragionamento,
favorendo l’acquisizione delle capacità di base.
L’attività di sostegno è organizzata in 18 ore settimanali
ripartite nell’area delle seguenti discipline curricolari :
7 ore tra Italiano, Storia e Geografia
4 ore tra Matematica e Scienze
3 ore di Lingua francese
2 ore di Educazione artistica
1 ora di Educazione tecnica
1 ora di Religione.


OBIETTIVI EDUCATIVI INTERDISCIPLINARI









Socializzazione

Maturità affettivo-relazionale
riconoscere
scusarsene
Partecipazione

ABILITA’
Sente e rispetta le regole
della comunità. Dimostra di
essere leale e affidabile.
E’ disponibile al dialogo e al
confronto. Sa collaborare con
compagni ed insegnanti.
Dimostra attenzione e solidarietà
verso i più deboli. Dimostra di
saper coltivare l’amicizia
Mostra discreta fiducia nelle
sue possibilità. Sa controllare
azioni e reazioni. Sa
i propri torti e
Dimostra di ascoltare con
partecipazione. Chiede
spiegazioni. Si applica con
impegno,interesse e continuità
Sa offrire contributi allo
svolgimento delle attività





AREA LINGUISTICO – ESPRESSIVA
ITALIANO
CRITERI
Comprensione lingua orale



Comprensione lingua scritta



Produzione nella lingua orale



Produzione nella lingua scritta




OBIETTIVI
Saper ascoltare con
attenzione e partecipazione.
Saper comprendere
globalmente il messaggio
ascoltato.
Saper leggere in modo
corretto semplici testi.
Saperne comprendere il
significato.
Saper esporre in modo
semplice e corretto i
contenuti studiati.
Saper copiare sotto
dettatura e non.
Saper scrivere in modo
ordinato.
Saper produrre semplici
testi.
Saper scrivere con
correttezza ortografica.

CONTENUTI
Conversazioni – ascolto di brevi storie, lettura di semplici brani
copiati, dettati. Esercizi ortografici. I verbi ( essere e avere ).







STORIA - EDUCAZIONE CIVICA
CRITERI
Conoscenza degli eventi storici
Capacità di stabilire
relazioni tra fatti storici



Comprensione dei fondamenti e

delle istituzioni della vita sociale


Comprensione e uso di linguaggi
e strumenti specifici

OBIETTIVI
Conoscere le caratteristiche
significative di un’epoca.
Saper individuare le
cause degli eventi.
Saper stabilire relazioni
tra fatti.
Partecipare consapevolmente
alla vita di classe ed
interagire con compagni ed
insegnanti.

Saper interpretare ed
utilizzare le informazioni
fornite dal testo, da
illustrazioni, documenti e
cartine.
Saper riferire in modo
corretto una semplice
informazione storica.














SCOPERTE GEOGRAFICHE
GEOGRAFIA
CRITERI
Conoscenza dell’ambiente
paesaggi fisico ed umano
caratteristici.
Uso degli strumenti propri
della disciplina
Comprensione delle relazioni
ambientali, culturali, ecc.
Comprensione e uso del
linguaggio specifico

OBIETTIVI
Saper osservare
e individuarne gli
elementi
Saper leggere e
costruire cartine.
Saper consultare il testo.
Saper riconoscere le
modifiche apportate dall’uomo nell’ambiente.
Saper conoscere ed usare
semplici termini del
linguaggio geografico.

CONTENUTI
Caratteristiche generali di alcuni Paesi europei, in particolare
dell’Italia.
















LINGUA FRANCESE
CRITERI
Comprensione lingua orale

OBIETTIVI
Saper ascoltare e comprendere
il significato di semplici vocaboli.
Comprensione lingua scritta Saper comprendere globalmente
semplici testi.
Produzione lingua orale
Saper usare le funzioni
linguistiche più usate
nelle situazioni comunicative
quotidiane.
Produzione lingua scritta
Saper copiare semplici testi.
Conoscenza della cultura
Saper riferire in italiano
e della civiltà
semplici argomenti
di cultura francese.
CONTENUTI
Realizzazione ed uso delle principali funzioni linguistiche in
situazioni comunicative.
Rappresentazione grafica di fumetti – argomenti di civiltà, in
lingua italiana.







AREA LOGICO – MATEMATICA
ARITMETICA
CRITERI
Conoscenza degli elementi
specifici della disciplina

Osservazione e
comprensione
di problemi

OBIETTIVI
Saper confrontare i numeri
e saper stabilire esatte
relazioni di maggioranza,
minoranza,uguaglianza.
Saper leggere i numeri naturali
espressi sia in cifre sia a
parole, comprendendo il valore
posizionale delle cifre.
Acquisire in modo sicuro le
tecniche di soluzione delle
quattro operazioni.
Saper risolvere semplici
problemi aritmetici.






GEOMETRIA
CRITERI
Comprensione ed uso dei
linguaggi specifici

Osservazione e
comprensione
dei problemi

OBIETTIVI
Saper riconoscere nell’ambiente
circostante le principali figure
geometriche piane.
Saper individuare lati e vertici
delle figure disegnate.
Saper risolvere semplici problemi
di geometria.












SCIENZE
CRITERI
Conoscenza degli elementi
propri della disciplina

Comprensione ed uso dei
linguaggi specifici

OBIETTIVI
Conoscenza del corpo (semplici
elementi di anatomia e fisiologia).
Bisogni nutrizionali del corpo.
Abitudini in materia di salute e
igiene personale.

CONTENUTI
ARITMETICA : Numeri naturali. Le quattro operazioni.
GEOMETRIA : Figure geometriche principali ( piane ). Semplici
operazioni con i lati.
SCIENZE :
Corpo umano, salute ed igiene personale.












AREA ESPRESSIVO – ESTETICA
EDUCAZIONE ARTISTICA
Con il professore di Educazione artistica sono stati ridefiniti gli obiettivi
non cognitivi trasversali, in quanto alcuni completamente irraggiungibili.
Vengono mantenuti fermi i criteri ministeriali forniti dalla scheda.
CRITERI
OBIETTIVI
Capacità di vedere, osservare
Saper descrivere
e comprendere e uso dei
graficamente forme semplici.
linguaggi specifici
Conoscere e comprendere
il significato di
termini specifici.
Saper utilizzare la
terminologia specifica ai fini
di una corretta
comunicazione.
Conoscenza ed uso delle
Saper rispettare i contorni.
tecniche espressive
Saper seguire i tracciati.
Saper usare gli strumenti
base per il disegno. Saper
usare gli strumenti di base
per la colorazione.
Produzione ed elaborazione
Saper visualizzare le
dei messaggi visivi
immagini non stereotipate.
Lettura dei documenti del
patrimonio art.-culturale

Saper descrivere verbalmente
un’immagine.











EDUCAZIONE MUSICALE
CRITERI
Capacità di ascolto e
comprensione dei fenomeni

Rielaborazione personale
di materiali sonori
Comprensione ed uso dei
linguaggi specifici

OBIETTIVI
Saper ascoltare e
riconoscere suoni dell’ambiente naturale e di
strumenti musicali.
Saper illustrare le
sensazioni ricevute dopo
l’ascolto di brani musicali.
Saper riprodurre semplici
sequenze ritmiche.
Saper riprodurre suoni
proposti.
Saper riconoscere gli
elementi fondamentali
della scrittura musicale.

CONTENUTI
Suoni e rumori del proprio e dell’altrui ambiente. Strumenti
musicali. Note e figure del pentagramma.







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


AREA TECNICO – MOTORIA
EDUCAZIONE TECNICA
CRITERI
Conoscenze tecniche e
tecnologiche

OBIETTIVI
Acquisire abilità
nell’uso degli strumenti.

Progettazione,realizzazione e
quanto verifica di esperienze operative
Comprensione ed uso dei
linguaggi specifici

Saper riprodurre
proposto.

Conoscere il significato
di semplici termini tecnici
e del linguaggio grafico.

CONTENUTI
Uso di oggetti e materiali, vicini al vissuto dell’alunno, per
potenziare le attività manipolativa, grafica e creativa.






RELIGIONE
CRITERI
Conoscenza dei contenuti
essenziali della Religione

personalità.
Capacità di riconoscere ed
apprezzare i valori religiosi
interiorizzare i
valori più
corretti e giusti
riferiti ai
problemi umani

OBIETTIVI
Saper tradurre
le informazioni
ed i contenuti
per arricchire
la propria
Maturare la
capacità di

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



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






METODI
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, le strategie di intervento
saranno attuate in collaborazione con gli insegnanti curricolari e scelte
in base alle esigenze dell’alunno, e gli argomenti da trattare selezionati in
modo da stimolare e rendere attiva la sua partecipazione per facilitare
l’apprendimento.
Gli interventi saranno ripetitivi e graduali. Il metodo sarà prevalentemente
individualizzato.
Si terrà conto dei ritmi di apprendimento e di attenzione dell’alunno e i
tempi saranno adeguati alle sue capacità.
Le attività si svolgeranno in classe e nell’aula di sostegno e saranno
effettuati lavori individuali, di gruppo o ricerca guidata.
MEZZI

I mezzi comprenderanno tutti i sussidi e il materiale in dotazione
della Scuola e personale ( schede, giochi didattici, fotocopie ),
materiale strutturato e non, materiale di facile consumo ( fogli,
colori, ecc. ).

VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le verifiche saranno continue e sistematiche e avverranno attraverso colloqui
orali, tests, questionari, esercizi orali e scritti di varia tipologia, conformi ai
ritmi dell’alunno e alle sue possibilità.
La valutazione sarà effettuata in base agli obiettivi prefissati, ai livelli di
partenza, alle possibilità di apprendimento dell’alunno e al suo interesse alla
partecipazione e all’interazione didattica. Essa sarà inoltre finalizzata a
rilevare non solo la crescita culturale ma anche e soprattutto la maturazione
globale dell’alunno.
Torre Annunziata , ….. / ….. / …..
L’insegnante di sostegno
Il consiglio di classe :

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

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Caso 2
SCHEDA ANAGRAFICA DELL’ ALUNNO
L’alunno A.T., nato in Pescara il 15-02-1983 frequenta per la
prima volta la classe I C della suddetta Scuola Media.
Ha frequentato la Scuola Elementare PT del XXX Circolo di
Novara seguito dall’insegnante di sostegno per otto ore
settimanali.
RAPPORTI CON L’AMBIENTE SCUOLA
La classe in cui l’alunno è inserito è composta da 22 alunni, 10
femmine e 12 maschi.
A. appare ben inserito nel gruppo classe, è ben accetto dai
compagni ed ha con loro, con qualcuno in particolare, un buon
rapporto, e così pure con gli insegnanti. Ha instaurato un
rapporto conflittuale con l’insegnante di sostegno di cui non
gradisce la presenza costante in quanto ciò lo fa sentire diverso
dagli altri .
Egli viene volentieri a scuola e mostra interesse per alcune
attività didattiche, ma deve essere guidato e stimolato per
eseguire i compiti proposti. Deve essere seguito e rincuorato,
con attenzioni riguardevoli.



DIAGNOSI CLINICA
Dalla diagnosi funzionale, redatta il
11/02/89 dall’equipe psico-pedagogica,
risulta che A. presenta un “disturbo misto
delle capacità scolastiche”. Le aree
maggiormente deficitarie sono: l’area
linguistica e logico-matematica. Inoltre
sono presenti disturbi del linguaggio e
disturbo specifico dell’apprendimento.
Caso 3






DIAGNOSI CLINICA
Giuseppe è affetto da “Tetraparesi spastica in pregressa Sindrome di West e
grave ritardo psicomotorio”.
INTERVENTI E COLLABORAZIONI ESTERNE
L’alunno frequenta il “ Centro Pio XII“ dall’uscita dalla scuola fino alle ore
16.00 tutti i giorni, dove effettua trattamento riabilitativo specifico.










NUCLEO FAMILIARE
Il nucleo familiare dell’alunno è costituito dalla madre, dal padre e da una
sorella.
CONTESTO SCOLASTICO
Giuseppe appare abbastanza inserito nel gruppo classe, composto da 26
alunni; è ben accetto dai compagni ed ha con loro un buon rapporto,
dal momento che alcuni hanno frequentato con lui la stessa classe della scuola
elementare. Ha instaurato un buon rapporto anche con l’insegnate di
sostegno e con l’assistente specializzata verso la quale nutre un particolare
affetto poiché questa lo ha seguito per un anno anche nella scuola
elementare. Frequenta per sole due ore al giorno e compatibilmente con le
discipline resta in classe con l’insegnante di sostegno favorendo così il
processo di integrazione con il gruppo di appartenenza. Nelle ore curriculari in
cui vengono svolte attività non corrispondenti alle esigenze e necessità
dell’alunno, le lezioni vengono svolte nell’aula di sostegno.
Egli viene volentieri a scuola ed esprime la gioia attraverso la mimica
facciale (sorride), mentre mostra disappunto con espressione di tristezza del
volto, quando arriva l’assistente del Pio XII a prenderlo per portarlo in Istituto.
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CONTROLLO INIZIALE DELLE NOZIONI POSSEDUTE DALL’
ALUNNO
AREA SOCIO – AFFETTIVA RELAZIONALE
G. è ben accettato dal gruppo classe. I compagni lo accolgono salutandolo
affettuosamente e lui mostra piacere a relazionarsi con loro, seppure
attraverso il sorriso ed una vocalizzazione non ben definita.
Alcuni compagni di classe sono stati con lui anche alle scuole elementari e
con loro mostra maggiore attaccamento. Buoni i rapporti che si sono
instaurati tra lui, l’insegnante di sostegno, l’assistente specializzata, il
personale docente e non docente.
Quando qualcuno si interessa a lui, sorride, accenna col capo e ne cerca il
contatto oculare.
E’ particolarmente legato all’assistente specializzata che lo ha seguito per
un anno anche alla scuola elementare.
AREA LINGUISTICO – ESPRESSIVA
Per ciò che riguarda la comunicazione, mancando nell’alunno il linguaggio
verbale, l’interazione avviene attraverso la mimica e la gestualità.
G. esprime i propri stati d’animo col sorriso, il pianto e l’espressione degli
occhi. Nei momenti di grande gioia è tutto il corpo che si esprime
attraverso movimenti non finalizzati accompagnati da suoni vocali non
ben definiti.
Quando vuole richiamare l’attenzione per soddisfare i propri bisogni si
rivolge all’interlocutore pronunciando suoni sillabici non codificati nel
linguaggio convenzionale. Risponde al saluto pronunciando il suono
vocalico “AO” che si suppone stia per “CIAO”, esprime il suo consenso
pronunciando con difficoltà la












parola “SI”; esprime il dissenso schioccando la lingua. Non è però in grado
di produrre suoni e sillabe rispondenti al modello proposto.
In modo poco comprensibile cerca di riprodurre con un suo codice
comunicativo il suono della parola ascoltata.
G. ama ascoltare la musica prediligendo le canzoni per bambini e le
musiche di sottofondo alle fiabe. La musica da rilassamento risulta però
più consona e rispondente ai ritmi lenti delle sue azioni, pertanto prima di
qualsiasi attività motoria è opportuno proporre musica di tale genere per
favorire una migliore prestazione.
Ascolta volentieri le fiabe durante le quali viene continuamente sollecitato
all’osservazione guidata delle immagini relative e ai personaggi della
storia stessa ma a causa delle reali difficoltà oggettive che l’alunno ha
nell’attenzione, la durata di tale attività non potrà essere proposta per più
di 10’ per far sì che non sopraggiunga un calo dell’interesse.
Tuttavia, non sempre si mostra interessato all’attività proposta.
AREA MOTORIO-PRASSICA
Gravemente compromessa è la motricità globale. Si muove con
l’ausilio della sedia a rotelle. G.non riesce a mantenere la posizione
eretta. Riguardo alla motricità fine si rilevano: assenza di organizzazione
spazio-temporale dei movimenti della mano, gravi difficoltà di attenzione
visiva e quindi di coordinazione oculo-manuale. Non è in grado di
mangiare e bere da solo. Nella coordinazione funzionale della mano si
evidenzia una dipendenza delle dita.
L’alunno riesce con difficoltà ad afferrare con le dita a rastrello, cartoncini
predisposti col nastro a strappo su piani di plastica, su cui è scritto il
nome dell’oggetto raffigurato. G. non impugna correttamente il mezzo
grafico, anche se di grosso calibro. Inoltre usa soprattutto la mano
sinistra. Il segno grafico prodotto non è finalizzato e si rileva che non
ancora attraversa la fase dello scarabocchio;











traccia sul foglio alcuni segni solo se guidato. Quando gli viene proposto
l’uso del colore a dito, l’insegnante deve fargli intingere il dito nel colore,
posizionarglielo sul foglio ed infine dirigerglielo manualmente per la
realizzazione del segno grafico. Guidato riesce ad inserire delle palline in
un foro posto sopra una scatola.
PROGRAMMAZIONE
L’alunno seguirà una programmazione individualizzata differenziata e
strutturata per aree e verranno prese in considerazione solo quelle più
rispondenti alle sue capacità, necessità ed interessi. Le aree d’intervento
saranno: AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA, AREA SOCIO-AFFETTIVORELAZIONALE, AREA MOTORIO-PRASSICA e AREA SENSO-PERCETTIVA.
La programmazione personalizzata stabilita dall’insegnante di sostegno, in
accordo con il docente della disciplina ed approvata dall’intero Consiglio di
Classe, farà in modo che l’alunno possa condividere con la classe le
attività e le esperienze partecipando, nei limiti delle sue reali possibilità,
all’ “ascolto”, durante l’ora di Educazione Musicale e alla ”pratica
espressiva” durante l’ora di Arte e Immagine. Nelle restanti ore
curriculari l’alunno svolgerà attività specifiche al di fuori dell’aula di
appartenenza .
La programmazione mirerà al raggiungimento dei seguenti obiettivi
generali :
* potenziamento della socializzazione già in atto,
rendendo G. più consapevole di sé e degli altri, migliorando le
capacità attentive e la buona disponibilità all’impegno.
L’attività di sostegno è organizzata in 2 ore giornaliere




COMPRENSIONE ORALE, SAPER ASCOLTARE
Ascolta e comprende semplici parole e brevi messaggi
verbali. Ascolta ed esegue semplici azioni su richiesta
verbale con l’aiuto dell’adulto. Segue le immagini
relative alla storia (favola) durante l’ascolto. Ascolta e
identifica su immagini (di facile lettura) i personaggi
principali di favole lette o raccontate dall’adulto. Ascolta
semplici brani e ritmi musicali insieme ai
compagni.Ascolta suoni onomatopeici (versi di animali,
l’orologio che batte il tempo, le campane che suonano,
il telefono che squilla) e associa visivamente ciascuna
immagine significativa ad ogni suono.Ascolta rumori,
suoni, canzoni, e filastrocche, sempre localizzandone la
fonte.
PRODUZIONE ORALE
Sa stabilire un contatto comunicativo.Sa esprimere uno
stato di benessere o malessere:con l’espressione del
viso (smorfie)con la voce (lamento, pianto e
vocalizzazione significativa)con il corpo(movimento,
gesto volontario del braccio e della mano)Riproduce su
richiesta semplici parole familiari attraverso suoni vocali
(monosillabi o bisillabi)






AREA SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALE
Acquisire la capacità di esprimere i propri
bisogni in un contesto relazionale. Sviluppare la
capacità di esprimere i propri stati d’animo in
un contesto relazionale.Riuscire a comunicare
attraverso canali mimico-gestuali.
AREA MOTORIO- PRASSICA
Riconosce le principali parti del corpo su di sé,
sugli altri, sulle immagini. Acquisire la capacità
di coordinamento della mano e delle dita
(salutare con la mano). Sa eseguire semplici
attività fino (afferrare, stringere, tirare a sé gli
oggetti, manipolare una piccola palla).



AREA SENSO-PERCETTIVA
Sa osservare, guidato, semplici immagini
ed oggetti concreti.Sa osservare le azioni
svolte dall’adulto. Riconosce alcuni colori
primari attraverso l’esperienza con i colori
a dita.Sa usare, guidato, oggetti per
produrre un suono o un rumore.
















METODI
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, le strategie di
intervento saranno attuate in collaborazione con gli insegnanti
curricolari e scelte in base alle esigenze dell’alunno, e gli
argomenti da trattare selezionati in modo da stimolare e rendere il
più possibile attiva la sua partecipazione per favorire l’apprendimento.
Gli interventi saranno ripetitivi e graduali. Il metodo sarà
individualizzato.
Si terrà conto dei ritmi di apprendimento e di attenzione
dell’alunno e i tempi saranno adeguati alle sue possibilità.
Le attività si svolgeranno nell’aula insieme ai compagni o nell’aula di
sostegno attrezzata con i vari sussidi, saranno proposte nell’arco della
giornata scolastica per breve tempo e seguite sempre da una ricompensa:
caramella, succo di frutta, oppure da un rinforzo materiale: passeggiata
nel cortile della scuola e da forme di gratificazione verbale es: “bravo,
complimenti” e non verbale: bacio, sorriso, abbraccio, carezza.
MEZZI
I materiali utilizzati in ogni attività saranno soprattutto oggetti di uso
comune facilmente reperibili a scuola e a casa: fogli, pasta, pennarelli,
colori a dita, colla cartoncino, bastoncini, scatole di varie dimensioni,
giochi causa-effetto, costruzioni, blocchi logici, registratore, musicassette,
plastilina, cubi, cordoncino, palla.
Inoltre saranno utilizzati materiali come: pittogrammi relativi al nucleo
familiare, al vestiario, alla frutta, ai mezzi di trasporto, alle quantità, alle
figure geometriche, ecc.





VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le verifiche saranno effettuate giornalmente
sulla base delle osservazioni sistematiche.
Per quanto concerne la valutazione verranno
utilizzati gli stessi descrittori di livello (ottimo,
distinto buono, sufficiente e non sufficiente),
ma verranno rapportati alle abilità individuate
per ogni area di sviluppo.

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Casi clinici di bambini diversamente abili

  • 1. Ass. di Acquaticità & Medicina Naturale “AcquaMeNa” 348-8621980 Corso per ASSISTENTI SPECIALIZZATE PER GIOVANI DIVERSAMENTE ABILI Dott. Massimo Pietrangeli Neonatologo - Pediatra Perfezionato in Scienze Motorie Istruttore Pediatric Basic Life Support
  • 2. Associazione Sportiva e Socioculturale “Il Delfino” Conferenza sulla MOTILITA’ INFANTILE PRIME FASI DELLO SVILUPPO NEUROPSICOMOTORIO  Dott. Massimo Pietrangeli
  • 3. FILOGENESI ed ONTOGENESI LIVELLO I II III IV Creatura Pesce Anfibio Rettile Uomo Cervello Bulbo Ponte Mesencefalo Corteccia Ambiente Acqua Fango Erba Ogni terreno Mobilità Solo tronco Omolaterale Schema Crociato Cammino, corsa,nuoto.. Vista Occhi Iniziano a indipendenti sovrapporsi Maggior Convergenza Equilibrio Libero dalla gravità Compl. Sogg Sfida iniziale alla gravità Equilibrio su due punti Linguaggio “Sono vivo” Suoni vitali Suoni significativi PAROLA a gravità sovrapposizione
  • 4. Caso 1           SCHEDA ANAGRAFICA DELL’ ALUNNO L’alunno Max, di tredici anni, nato in Ucraina il 15 / 8 / 84 , adottato dalla famiglia D’A. a tre mesi di vita e residente a Torre Annunziata, frequenta per la prima volta la classe II C della suddetta Scuola Media. Ha frequentato la Scuola Elementare di Torre Annunziata, ripetendo la classe V. E’ stato seguito già dall’ultimo anno di elementari dall’ insegnante di sostegno. NUCLEO FAMILIARE Il nucleo familiare dell’alunno è costituito dalla madre Giovanna, casalinga, e da un suo fratello che vive con loro ; il padre, D. D., operaio, vive per lavoro in USA. RAPPORTI CON L’AMBIENTE FAMIGLIA Tali rapporti sono complessi e delicati, in quanto la madre del ragazzo non ha praticamente ancora accettato l’handicap del figlio, e questi risente del clima conflittuale conseguente. RAPPORTI CON L’AMBIENTE SCUOLA Max è abbastanza inserito nel gruppo classe, è ben accetto dai compagni ed ha con loro, con qualcuno in particolare, un buon rapporto, e così pure con gli insegnanti. Ha instaurato un buon rapporto anche con l’insegnate di sostegno. Egli viene volentieri a scuola e mostra interesse per alcune attività didattiche, ma deve essere continuamente guidato e stimolato per eseguire i compiti proposti. Si rivela spesso polemico e contestatore, esigente ed egocentrico ; ciò è dovuto probabilmente alla sua condizione che gli crea disagio sa fisico che psichico e dunque scolastico. Deve essere seguito e rincuorato, con attenzioni notevoli.
  • 5.                    Spesso si esprime spontaneamente, ma non sempre in modo opportuno e coerente al contesto. Amante delle proprie idee, preferisce parlare di fatti e avvenimenti propri e altrui. DIAGNOSI CLINICA Dalla diagnosi funzionale, redatta il 04 / 02 / 98 dall’equipe medica psicopedagogica, risulta che Max presenta “Paralisi cerebrale infantile. Diplegia spastica con impostabilità e spasticità associate, da probabile danno perinatale. Conseguenze funzionali : lieve ritardo mentale e difficoltà di apprendimento”. DIAGNOSI FUNZIONALE Diplegia spastica con ritardo mentale lieve, che comporta difficoltà a livello gnosico. Max frequenta il centro riabilitativo dell’Istituto “Paolo VI” di B, dove è sottoposto a terapie varie : fisiochinesiterapia, psicomotricità e logopedia. Si muove con l’ausilio del girello da quando ha eseguito un intervento agli adduttori. PROFILO DINAMICO FUNZIONALE REDATTO IL 04 / 02 / 98 Settori di attività in cui si riscontrano le difficoltà : Area linguistica e logico – matematica ASSE COGNITIVO Livello di sviluppo cognitivo : diminuzione lieve. ASSE AFFETTIVO – RELAZIONALE Area del sé : deve essere incoraggiato e stimolato per avere un sufficiente livello di autostima. Rapporti con gli altri : buoni. ASSE COMUNICAZIONALE Mezzi privilegiati : linguaggio verbale. Contenuti prevalenti : eventi personali ed esperienze altrui. Modalità di interazione : tranquilla.
  • 6.     ASSE LINGUISTICO Comprensione : comprende semplici messaggi. Produzione : trascrive ciò che ha compreso attraverso domande stimolo. Uso comunicativo : trasmette messaggi chiari e corretti verbalmente.                           ASSE SENSORIALE Funzionalità visiva : diminuzione severa. Funzionalità uditiva : nella norma. ASSE MOTORIO – PRASSICO Motricità globale : gravemente compromessa. Motricità fine : compromessa, ma se guidato riesce a scrivere. Prassie semplici e complesse : difficoltà nell’eseguire movimenti complessi che richiedono uno spazio più ampio. ASSE NEUROLOGICO Capacità mnestiche : buone. Capacità attentive : limitate. Organizzazione spazio – temporale : grave difficoltà. ASSE DELL’ AUTONOMIA Autonomia personale : gravemente compromessa. Autonomia sociale : gravemente compromessa. ASSE DELL’ APPRENDIMENTO Gioco e grafismo : non rispetta sempre le regole del gioco. Lettura e scrittura : poco scorrevoli, errori ortografici e grammaticali. Uso spontaneo delle competenze : inesistente. Apprendimenti curricolari : programmazione individualizzata. SFERA CONATIVA 1 ) Impegno : non costante. 2 ) Capacità mnestiche : buone. 3 ) I tempi di attenzione e concentrazione sono limitati. 4 ) Organizzazione spazio – temporale : grave difficoltà. 5 ) Autonomia personale : gravemente compromessa.
  • 7.                        CONTROLLO INIZIALE DELLE NOZIONI POSSEDUTE DALL’ ALUNNO AREA SOCIO – AFFETTIVA RELAZIONALE Max è ben inserito nel gruppo classe ed ha un buon rapporto con gli insegnanti e con i compagni, con i quali ha raggiunto un buon grado di socializzazione. Buono il rapporto con l’insegnante di sostegno. Per ciò che riguarda l’autostima, questa si può considerare sufficiente quando incoraggiato e stimolato continuamente. Mostra interesse per alcune attività didattiche, ma deve essere guidato per svolgere i compiti proposti. L’attenzione e la concentrazione sono molto labili. AREA LINGUISTICO – ESPRESSIVA Per ciò che riguarda la comunicazione, il mezzo privilegiato è quello verbale, dove il ragazzo mostra ricchezza di termini e buon uso del linguaggio, trasmettendo messaggi chiari e corretti verbalmente. I contenuti riguardano eventi personali ed esperienze vissute. Quanto alla comprensione, recepisce semplici messaggi, e nella produzione scritta questi ultimi appaiono scorretti grammaticalmente e ortograficamente, con scrittura incerta e disordinata a causa delle difficoltà fino-motorie. Max non è autonomo nell’espressione scritta e deve essere guidato continuamente. AREA LOGICO – MATEMATICA L’alunno, pur disponibile alle attività, presenta carenze di base e scarsa autonomia che non gli consentono una interiorizzazione pur semplice dei contenuti proposti alla classe. Il metodo di lavoro non è strutturato, possiede discrete capacità di osservazione ma scarse capacità logiche ; non ha una conoscenza del linguaggio specifico. Non distingue i numeri pari dai dispari e non riesce ad eseguire le operazioni di calcolo senza l’aiuto dell’insegnante. Esegue addizione entro il 20 aiutandosi con le immagini. AREA PSICOMOTORIA Gravemente compromessa è la motricità globale. Si muove con l’ausilio del girello. Riguardo alla motricità fine, scrive con difficoltà, non separa le parole, e il tratto è incerto e fuori dai margini. Non usa bene le forbici, il compasso e la riga. AREA ESPRESSIVO – ESTETICA L’alunno non riesce ad organizzare i materiali secondo un orario settimanale. Non possiede alcun pre-requisito strumentale, mancando la coordinazione oculo– manuale ed essendo compromessa la motricità fine. AREA TECNICO – OPERATIVA Non è autonomo nell’uso degli strumenti di lavoro. Necessita di aiuto costante per operare e riprodurre semplici consegne.
  • 8.              PROGRAMMAZIONE Gli obiettivi saranno molto ridotti nell’area linguistica espressiva e differenziati nell’area logico-matematica. Essi saranno differenziati anche nelle altre aree disciplinari. La programmazione mirerà al raggiungimento dei seguenti obiettivi generali : *potenziamento della socializzazione già in atto, rendendo Max più consapevole di sé e degli altri, educandolo al rispetto delle regole e al miglioramento degli atteggiamenti oppositivi che risultano più evidenti quanto più egli viene contrariato. *Miglioramento delle capacità attentive e di concentrazione e di buona disponibilità all’impegno. *Potenziamento delle capacità logiche e di ragionamento, favorendo l’acquisizione delle capacità di base. L’attività di sostegno è organizzata in 18 ore settimanali ripartite nell’area delle seguenti discipline curricolari : 7 ore tra Italiano, Storia e Geografia 4 ore tra Matematica e Scienze 3 ore di Lingua francese 2 ore di Educazione artistica 1 ora di Educazione tecnica 1 ora di Religione.
  • 9.  OBIETTIVI EDUCATIVI INTERDISCIPLINARI      Socializzazione Maturità affettivo-relazionale riconoscere scusarsene Partecipazione ABILITA’ Sente e rispetta le regole della comunità. Dimostra di essere leale e affidabile. E’ disponibile al dialogo e al confronto. Sa collaborare con compagni ed insegnanti. Dimostra attenzione e solidarietà verso i più deboli. Dimostra di saper coltivare l’amicizia Mostra discreta fiducia nelle sue possibilità. Sa controllare azioni e reazioni. Sa i propri torti e Dimostra di ascoltare con partecipazione. Chiede spiegazioni. Si applica con impegno,interesse e continuità Sa offrire contributi allo svolgimento delle attività
  • 10.     AREA LINGUISTICO – ESPRESSIVA ITALIANO CRITERI Comprensione lingua orale  Comprensione lingua scritta  Produzione nella lingua orale  Produzione nella lingua scritta   OBIETTIVI Saper ascoltare con attenzione e partecipazione. Saper comprendere globalmente il messaggio ascoltato. Saper leggere in modo corretto semplici testi. Saperne comprendere il significato. Saper esporre in modo semplice e corretto i contenuti studiati. Saper copiare sotto dettatura e non. Saper scrivere in modo ordinato. Saper produrre semplici testi. Saper scrivere con correttezza ortografica. CONTENUTI Conversazioni – ascolto di brevi storie, lettura di semplici brani copiati, dettati. Esercizi ortografici. I verbi ( essere e avere ).
  • 11.     STORIA - EDUCAZIONE CIVICA CRITERI Conoscenza degli eventi storici Capacità di stabilire relazioni tra fatti storici  Comprensione dei fondamenti e delle istituzioni della vita sociale  Comprensione e uso di linguaggi e strumenti specifici OBIETTIVI Conoscere le caratteristiche significative di un’epoca. Saper individuare le cause degli eventi. Saper stabilire relazioni tra fatti. Partecipare consapevolmente alla vita di classe ed interagire con compagni ed insegnanti. Saper interpretare ed utilizzare le informazioni fornite dal testo, da illustrazioni, documenti e cartine. Saper riferire in modo corretto una semplice informazione storica.
  • 12.          SCOPERTE GEOGRAFICHE GEOGRAFIA CRITERI Conoscenza dell’ambiente paesaggi fisico ed umano caratteristici. Uso degli strumenti propri della disciplina Comprensione delle relazioni ambientali, culturali, ecc. Comprensione e uso del linguaggio specifico OBIETTIVI Saper osservare e individuarne gli elementi Saper leggere e costruire cartine. Saper consultare il testo. Saper riconoscere le modifiche apportate dall’uomo nell’ambiente. Saper conoscere ed usare semplici termini del linguaggio geografico. CONTENUTI Caratteristiche generali di alcuni Paesi europei, in particolare dell’Italia.
  • 13.           LINGUA FRANCESE CRITERI Comprensione lingua orale OBIETTIVI Saper ascoltare e comprendere il significato di semplici vocaboli. Comprensione lingua scritta Saper comprendere globalmente semplici testi. Produzione lingua orale Saper usare le funzioni linguistiche più usate nelle situazioni comunicative quotidiane. Produzione lingua scritta Saper copiare semplici testi. Conoscenza della cultura Saper riferire in italiano e della civiltà semplici argomenti di cultura francese. CONTENUTI Realizzazione ed uso delle principali funzioni linguistiche in situazioni comunicative. Rappresentazione grafica di fumetti – argomenti di civiltà, in lingua italiana.
  • 14.      AREA LOGICO – MATEMATICA ARITMETICA CRITERI Conoscenza degli elementi specifici della disciplina Osservazione e comprensione di problemi OBIETTIVI Saper confrontare i numeri e saper stabilire esatte relazioni di maggioranza, minoranza,uguaglianza. Saper leggere i numeri naturali espressi sia in cifre sia a parole, comprendendo il valore posizionale delle cifre. Acquisire in modo sicuro le tecniche di soluzione delle quattro operazioni. Saper risolvere semplici problemi aritmetici.
  • 15.     GEOMETRIA CRITERI Comprensione ed uso dei linguaggi specifici Osservazione e comprensione dei problemi OBIETTIVI Saper riconoscere nell’ambiente circostante le principali figure geometriche piane. Saper individuare lati e vertici delle figure disegnate. Saper risolvere semplici problemi di geometria.
  • 16.         SCIENZE CRITERI Conoscenza degli elementi propri della disciplina Comprensione ed uso dei linguaggi specifici OBIETTIVI Conoscenza del corpo (semplici elementi di anatomia e fisiologia). Bisogni nutrizionali del corpo. Abitudini in materia di salute e igiene personale. CONTENUTI ARITMETICA : Numeri naturali. Le quattro operazioni. GEOMETRIA : Figure geometriche principali ( piane ). Semplici operazioni con i lati. SCIENZE : Corpo umano, salute ed igiene personale.
  • 17.         AREA ESPRESSIVO – ESTETICA EDUCAZIONE ARTISTICA Con il professore di Educazione artistica sono stati ridefiniti gli obiettivi non cognitivi trasversali, in quanto alcuni completamente irraggiungibili. Vengono mantenuti fermi i criteri ministeriali forniti dalla scheda. CRITERI OBIETTIVI Capacità di vedere, osservare Saper descrivere e comprendere e uso dei graficamente forme semplici. linguaggi specifici Conoscere e comprendere il significato di termini specifici. Saper utilizzare la terminologia specifica ai fini di una corretta comunicazione. Conoscenza ed uso delle Saper rispettare i contorni. tecniche espressive Saper seguire i tracciati. Saper usare gli strumenti base per il disegno. Saper usare gli strumenti di base per la colorazione. Produzione ed elaborazione Saper visualizzare le dei messaggi visivi immagini non stereotipate. Lettura dei documenti del patrimonio art.-culturale Saper descrivere verbalmente un’immagine.
  • 18.        EDUCAZIONE MUSICALE CRITERI Capacità di ascolto e comprensione dei fenomeni Rielaborazione personale di materiali sonori Comprensione ed uso dei linguaggi specifici OBIETTIVI Saper ascoltare e riconoscere suoni dell’ambiente naturale e di strumenti musicali. Saper illustrare le sensazioni ricevute dopo l’ascolto di brani musicali. Saper riprodurre semplici sequenze ritmiche. Saper riprodurre suoni proposti. Saper riconoscere gli elementi fondamentali della scrittura musicale. CONTENUTI Suoni e rumori del proprio e dell’altrui ambiente. Strumenti musicali. Note e figure del pentagramma.
  • 19.        AREA TECNICO – MOTORIA EDUCAZIONE TECNICA CRITERI Conoscenze tecniche e tecnologiche OBIETTIVI Acquisire abilità nell’uso degli strumenti. Progettazione,realizzazione e quanto verifica di esperienze operative Comprensione ed uso dei linguaggi specifici Saper riprodurre proposto. Conoscere il significato di semplici termini tecnici e del linguaggio grafico. CONTENUTI Uso di oggetti e materiali, vicini al vissuto dell’alunno, per potenziare le attività manipolativa, grafica e creativa.
  • 20.     RELIGIONE CRITERI Conoscenza dei contenuti essenziali della Religione personalità. Capacità di riconoscere ed apprezzare i valori religiosi interiorizzare i valori più corretti e giusti riferiti ai problemi umani OBIETTIVI Saper tradurre le informazioni ed i contenuti per arricchire la propria Maturare la capacità di
  • 21.             METODI Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, le strategie di intervento saranno attuate in collaborazione con gli insegnanti curricolari e scelte in base alle esigenze dell’alunno, e gli argomenti da trattare selezionati in modo da stimolare e rendere attiva la sua partecipazione per facilitare l’apprendimento. Gli interventi saranno ripetitivi e graduali. Il metodo sarà prevalentemente individualizzato. Si terrà conto dei ritmi di apprendimento e di attenzione dell’alunno e i tempi saranno adeguati alle sue capacità. Le attività si svolgeranno in classe e nell’aula di sostegno e saranno effettuati lavori individuali, di gruppo o ricerca guidata. MEZZI I mezzi comprenderanno tutti i sussidi e il materiale in dotazione della Scuola e personale ( schede, giochi didattici, fotocopie ), materiale strutturato e non, materiale di facile consumo ( fogli, colori, ecc. ). VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche saranno continue e sistematiche e avverranno attraverso colloqui orali, tests, questionari, esercizi orali e scritti di varia tipologia, conformi ai ritmi dell’alunno e alle sue possibilità. La valutazione sarà effettuata in base agli obiettivi prefissati, ai livelli di partenza, alle possibilità di apprendimento dell’alunno e al suo interesse alla partecipazione e all’interazione didattica. Essa sarà inoltre finalizzata a rilevare non solo la crescita culturale ma anche e soprattutto la maturazione globale dell’alunno. Torre Annunziata , ….. / ….. / ….. L’insegnante di sostegno Il consiglio di classe :
  • 22.        Caso 2 SCHEDA ANAGRAFICA DELL’ ALUNNO L’alunno A.T., nato in Pescara il 15-02-1983 frequenta per la prima volta la classe I C della suddetta Scuola Media. Ha frequentato la Scuola Elementare PT del XXX Circolo di Novara seguito dall’insegnante di sostegno per otto ore settimanali. RAPPORTI CON L’AMBIENTE SCUOLA La classe in cui l’alunno è inserito è composta da 22 alunni, 10 femmine e 12 maschi. A. appare ben inserito nel gruppo classe, è ben accetto dai compagni ed ha con loro, con qualcuno in particolare, un buon rapporto, e così pure con gli insegnanti. Ha instaurato un rapporto conflittuale con l’insegnante di sostegno di cui non gradisce la presenza costante in quanto ciò lo fa sentire diverso dagli altri . Egli viene volentieri a scuola e mostra interesse per alcune attività didattiche, ma deve essere guidato e stimolato per eseguire i compiti proposti. Deve essere seguito e rincuorato, con attenzioni riguardevoli.
  • 23.   DIAGNOSI CLINICA Dalla diagnosi funzionale, redatta il 11/02/89 dall’equipe psico-pedagogica, risulta che A. presenta un “disturbo misto delle capacità scolastiche”. Le aree maggiormente deficitarie sono: l’area linguistica e logico-matematica. Inoltre sono presenti disturbi del linguaggio e disturbo specifico dell’apprendimento.
  • 24. Caso 3     DIAGNOSI CLINICA Giuseppe è affetto da “Tetraparesi spastica in pregressa Sindrome di West e grave ritardo psicomotorio”. INTERVENTI E COLLABORAZIONI ESTERNE L’alunno frequenta il “ Centro Pio XII“ dall’uscita dalla scuola fino alle ore 16.00 tutti i giorni, dove effettua trattamento riabilitativo specifico.       NUCLEO FAMILIARE Il nucleo familiare dell’alunno è costituito dalla madre, dal padre e da una sorella. CONTESTO SCOLASTICO Giuseppe appare abbastanza inserito nel gruppo classe, composto da 26 alunni; è ben accetto dai compagni ed ha con loro un buon rapporto, dal momento che alcuni hanno frequentato con lui la stessa classe della scuola elementare. Ha instaurato un buon rapporto anche con l’insegnate di sostegno e con l’assistente specializzata verso la quale nutre un particolare affetto poiché questa lo ha seguito per un anno anche nella scuola elementare. Frequenta per sole due ore al giorno e compatibilmente con le discipline resta in classe con l’insegnante di sostegno favorendo così il processo di integrazione con il gruppo di appartenenza. Nelle ore curriculari in cui vengono svolte attività non corrispondenti alle esigenze e necessità dell’alunno, le lezioni vengono svolte nell’aula di sostegno. Egli viene volentieri a scuola ed esprime la gioia attraverso la mimica facciale (sorride), mentre mostra disappunto con espressione di tristezza del volto, quando arriva l’assistente del Pio XII a prenderlo per portarlo in Istituto.
  • 25.           CONTROLLO INIZIALE DELLE NOZIONI POSSEDUTE DALL’ ALUNNO AREA SOCIO – AFFETTIVA RELAZIONALE G. è ben accettato dal gruppo classe. I compagni lo accolgono salutandolo affettuosamente e lui mostra piacere a relazionarsi con loro, seppure attraverso il sorriso ed una vocalizzazione non ben definita. Alcuni compagni di classe sono stati con lui anche alle scuole elementari e con loro mostra maggiore attaccamento. Buoni i rapporti che si sono instaurati tra lui, l’insegnante di sostegno, l’assistente specializzata, il personale docente e non docente. Quando qualcuno si interessa a lui, sorride, accenna col capo e ne cerca il contatto oculare. E’ particolarmente legato all’assistente specializzata che lo ha seguito per un anno anche alla scuola elementare. AREA LINGUISTICO – ESPRESSIVA Per ciò che riguarda la comunicazione, mancando nell’alunno il linguaggio verbale, l’interazione avviene attraverso la mimica e la gestualità. G. esprime i propri stati d’animo col sorriso, il pianto e l’espressione degli occhi. Nei momenti di grande gioia è tutto il corpo che si esprime attraverso movimenti non finalizzati accompagnati da suoni vocali non ben definiti. Quando vuole richiamare l’attenzione per soddisfare i propri bisogni si rivolge all’interlocutore pronunciando suoni sillabici non codificati nel linguaggio convenzionale. Risponde al saluto pronunciando il suono vocalico “AO” che si suppone stia per “CIAO”, esprime il suo consenso pronunciando con difficoltà la
  • 26.        parola “SI”; esprime il dissenso schioccando la lingua. Non è però in grado di produrre suoni e sillabe rispondenti al modello proposto. In modo poco comprensibile cerca di riprodurre con un suo codice comunicativo il suono della parola ascoltata. G. ama ascoltare la musica prediligendo le canzoni per bambini e le musiche di sottofondo alle fiabe. La musica da rilassamento risulta però più consona e rispondente ai ritmi lenti delle sue azioni, pertanto prima di qualsiasi attività motoria è opportuno proporre musica di tale genere per favorire una migliore prestazione. Ascolta volentieri le fiabe durante le quali viene continuamente sollecitato all’osservazione guidata delle immagini relative e ai personaggi della storia stessa ma a causa delle reali difficoltà oggettive che l’alunno ha nell’attenzione, la durata di tale attività non potrà essere proposta per più di 10’ per far sì che non sopraggiunga un calo dell’interesse. Tuttavia, non sempre si mostra interessato all’attività proposta. AREA MOTORIO-PRASSICA Gravemente compromessa è la motricità globale. Si muove con l’ausilio della sedia a rotelle. G.non riesce a mantenere la posizione eretta. Riguardo alla motricità fine si rilevano: assenza di organizzazione spazio-temporale dei movimenti della mano, gravi difficoltà di attenzione visiva e quindi di coordinazione oculo-manuale. Non è in grado di mangiare e bere da solo. Nella coordinazione funzionale della mano si evidenzia una dipendenza delle dita. L’alunno riesce con difficoltà ad afferrare con le dita a rastrello, cartoncini predisposti col nastro a strappo su piani di plastica, su cui è scritto il nome dell’oggetto raffigurato. G. non impugna correttamente il mezzo grafico, anche se di grosso calibro. Inoltre usa soprattutto la mano sinistra. Il segno grafico prodotto non è finalizzato e si rileva che non ancora attraversa la fase dello scarabocchio;
  • 27.       traccia sul foglio alcuni segni solo se guidato. Quando gli viene proposto l’uso del colore a dito, l’insegnante deve fargli intingere il dito nel colore, posizionarglielo sul foglio ed infine dirigerglielo manualmente per la realizzazione del segno grafico. Guidato riesce ad inserire delle palline in un foro posto sopra una scatola. PROGRAMMAZIONE L’alunno seguirà una programmazione individualizzata differenziata e strutturata per aree e verranno prese in considerazione solo quelle più rispondenti alle sue capacità, necessità ed interessi. Le aree d’intervento saranno: AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA, AREA SOCIO-AFFETTIVORELAZIONALE, AREA MOTORIO-PRASSICA e AREA SENSO-PERCETTIVA. La programmazione personalizzata stabilita dall’insegnante di sostegno, in accordo con il docente della disciplina ed approvata dall’intero Consiglio di Classe, farà in modo che l’alunno possa condividere con la classe le attività e le esperienze partecipando, nei limiti delle sue reali possibilità, all’ “ascolto”, durante l’ora di Educazione Musicale e alla ”pratica espressiva” durante l’ora di Arte e Immagine. Nelle restanti ore curriculari l’alunno svolgerà attività specifiche al di fuori dell’aula di appartenenza . La programmazione mirerà al raggiungimento dei seguenti obiettivi generali : * potenziamento della socializzazione già in atto, rendendo G. più consapevole di sé e degli altri, migliorando le capacità attentive e la buona disponibilità all’impegno. L’attività di sostegno è organizzata in 2 ore giornaliere
  • 28.   COMPRENSIONE ORALE, SAPER ASCOLTARE Ascolta e comprende semplici parole e brevi messaggi verbali. Ascolta ed esegue semplici azioni su richiesta verbale con l’aiuto dell’adulto. Segue le immagini relative alla storia (favola) durante l’ascolto. Ascolta e identifica su immagini (di facile lettura) i personaggi principali di favole lette o raccontate dall’adulto. Ascolta semplici brani e ritmi musicali insieme ai compagni.Ascolta suoni onomatopeici (versi di animali, l’orologio che batte il tempo, le campane che suonano, il telefono che squilla) e associa visivamente ciascuna immagine significativa ad ogni suono.Ascolta rumori, suoni, canzoni, e filastrocche, sempre localizzandone la fonte. PRODUZIONE ORALE Sa stabilire un contatto comunicativo.Sa esprimere uno stato di benessere o malessere:con l’espressione del viso (smorfie)con la voce (lamento, pianto e vocalizzazione significativa)con il corpo(movimento, gesto volontario del braccio e della mano)Riproduce su richiesta semplici parole familiari attraverso suoni vocali (monosillabi o bisillabi)
  • 29.     AREA SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALE Acquisire la capacità di esprimere i propri bisogni in un contesto relazionale. Sviluppare la capacità di esprimere i propri stati d’animo in un contesto relazionale.Riuscire a comunicare attraverso canali mimico-gestuali. AREA MOTORIO- PRASSICA Riconosce le principali parti del corpo su di sé, sugli altri, sulle immagini. Acquisire la capacità di coordinamento della mano e delle dita (salutare con la mano). Sa eseguire semplici attività fino (afferrare, stringere, tirare a sé gli oggetti, manipolare una piccola palla).
  • 30.   AREA SENSO-PERCETTIVA Sa osservare, guidato, semplici immagini ed oggetti concreti.Sa osservare le azioni svolte dall’adulto. Riconosce alcuni colori primari attraverso l’esperienza con i colori a dita.Sa usare, guidato, oggetti per produrre un suono o un rumore.
  • 31.         METODI Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, le strategie di intervento saranno attuate in collaborazione con gli insegnanti curricolari e scelte in base alle esigenze dell’alunno, e gli argomenti da trattare selezionati in modo da stimolare e rendere il più possibile attiva la sua partecipazione per favorire l’apprendimento. Gli interventi saranno ripetitivi e graduali. Il metodo sarà individualizzato. Si terrà conto dei ritmi di apprendimento e di attenzione dell’alunno e i tempi saranno adeguati alle sue possibilità. Le attività si svolgeranno nell’aula insieme ai compagni o nell’aula di sostegno attrezzata con i vari sussidi, saranno proposte nell’arco della giornata scolastica per breve tempo e seguite sempre da una ricompensa: caramella, succo di frutta, oppure da un rinforzo materiale: passeggiata nel cortile della scuola e da forme di gratificazione verbale es: “bravo, complimenti” e non verbale: bacio, sorriso, abbraccio, carezza. MEZZI I materiali utilizzati in ogni attività saranno soprattutto oggetti di uso comune facilmente reperibili a scuola e a casa: fogli, pasta, pennarelli, colori a dita, colla cartoncino, bastoncini, scatole di varie dimensioni, giochi causa-effetto, costruzioni, blocchi logici, registratore, musicassette, plastilina, cubi, cordoncino, palla. Inoltre saranno utilizzati materiali come: pittogrammi relativi al nucleo familiare, al vestiario, alla frutta, ai mezzi di trasporto, alle quantità, alle figure geometriche, ecc.
  • 32.    VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche saranno effettuate giornalmente sulla base delle osservazioni sistematiche. Per quanto concerne la valutazione verranno utilizzati gli stessi descrittori di livello (ottimo, distinto buono, sufficiente e non sufficiente), ma verranno rapportati alle abilità individuate per ogni area di sviluppo.