SlideShare a Scribd company logo
1 of 8
vedere e non vedere 
Un percorso in 5 punti 
Propongo una concezione integrata della visione, in cui occhio e mente (sensazione e 
modello mentale) sono correlati e interagiscono reciprocamente senza interruzione. 
La visione agisce come un sistema, non è un semplice fenomeno connesso al 
funzionamento dell’occhio. 
Questi concetti derivano dagli studi relativi alla Gestalt e dalle osservazioni scientifiche 
sul fenomeno della vista. 
Inoltre, studiando il tema del cambiamento, con riferimento agli studi di Thomas Kuhn 
sulle rivoluzioni scientifiche, si comprende che conoscenza e visione sono strettamente 
associate e retroagenti.
PUNTO 1 – Senza modello non vediamo 
Il campo percettivo, con la sua forma, è una “gestalt”. 
Qualsiasi attribuzione di senso, qualsiasi apprendimento, comporta un decidere cosa 
viene messo a fuoco, portato in primo piano. 
Esiste quindi sempre un modello che regola cosa noi vediamo.
Penso conosciate la favola antica del re che riunì in un posto tutti gli abitanti ciechi 
della città e che davanti ai presenti fece passare un elefante. 
Lasciò che alcuni gli toccassero la testa e disse: "un elefante è così?". Altri poterono 
toccare le zanne, la proboscide, le orecchie, il dorso, una zampa, la coda. Dopo di che il 
re chiese a ciascuno dei non vedenti: "com'è l'elefante?". E, secondo la parte che 
avevano toccato, quelli rispondevano: "è come una grossa lancia”, “è come un grosso 
serpente”, “è come una tenda”, “è come un muro”, “è come un albero”, “è come una 
corda”…
PUNTO 2 – Come funziona l’occhio? 
“la fovea può inquadrare nitidamente solo ciò che è messo a fuoco con il 
concorso di un corrispondente modello mentale , e quindi ciò che in qualche 
modo è atteso sulla base delle esperienze passate… quindi dal vecchio 
paradigma o dallo schema atteso” (Maurizio Russo). 
“Se guardate dritto davanti a voi nell’oscurità cercando di scorgere il nemico, 
non lo vedrete. I suoi movimenti lo tradiscono solo alla periferia dello sguardo, 
dove vista e intuizione si incontrano, e dove i nostri sensi sono più acuti. O si 
impara questo o non si riesce a sopravvivere.” 
(da “Consigli alle truppe d’assalto nel Vietnam”).
PUNTO 3 – Il paradigma ci rende ciechi. 
XXXXXXX 
O O 
XXXXXXX 
XXXXXXX 
XOXXXXOXX 
I nostri paradigmi costituiscono, col 
tempo, una rete fittissima, un 
setaccio che lascia pochissimo 
spazio a nuovi paradigmi 
“incoerenti” con quelli consolidati. 
“I paradigmi agiscono come filtri 
fisiologici. 
Noi vediamo letteralmente il mondo 
attraverso i nostri paradigmi. Sarà 
molto difficile per dati esistenti nel 
mondo reale, ma estranei al tuo 
paradigma, attraversare i tuoi 
filtri.” Thomas Kuhn 
“Il fonografo… non ha alcun valore 
commerciale” Edison, 1880 
“Chi vuole sentire gli attori parlare? “ 
Harry Warner, Warner Brother’s Pictures 
“Io penso che ci sia al mondo mercato per 
vendere al massimo cinque computer” 
Thomas J. Watson, chairman of IBM, 1943
Punto 4 – vedere è un atteggiamento 
mentale 
“La gente non è disturbata dalle cose in sé, ma dall’opinione che ha di esse” 
Epitteto 
Con il termine “interpretazione o valutazione cognitiva” si sottolinea il fatto 
che ognuno di noi filtra e seleziona gli stimoli che riceve dall’esterno, 
accettando e “inserendo nel proprio computer cerebrale” soltanto quelli 
che ritiene utili ed importanti. 
La realtà oggettiva esiste eccome, ma noi non viviamo nel suo mondo: la 
nostra esistenza si svolge in un mondo che è una “costruzione”, 
un’interpretazione effettuata a partire dal reale. (Pietro Trabucchi) 
E’ la “lezione di Amelie”…
Dalla valutazione dei fatti nascono i comportamenti e le strategie che decidiamo 
di adottare per rispondere alla situazione. 
Ma non solo: anche la reazione fisiologica che il nostro corpo produrrà nasce 
qui. Lo stesso evento, a seconda del modo in cui “decidiamo” di vederlo, porterà 
a stati d’animo, reazioni fisiche e comportamenti del tutto diversi. 
Dobbiamo quindi abbandonare il modello 
intuitivo di stress, che considera i fattori che 
provocano stress come qualcosa di oggettivo…. 
Le persone non sono stressate dagli eventi in sé 
ma dal modo in cui li interpretano. 
Più è ipertrofico il nostro io, più saremo 
vulnerabili a qualsiasi fattore di stress. 
… quindi alcuni modi di interpretare la realtà 
sono semplicemente più funzionali di altri: ci 
rendono più resilienti e ci aiutano a raggiungere 
obiettivi sfidanti e a superare le difficoltà… 
Stressor 
Valutazione 
cognitiva 
Reazione 
emozionale 
Risposta 
fisiologica 
Risposta 
comportamentale 
La resilienza psicologica
Punto 5 – Vedere nelle organizzazioni 
Per sviluppare resilienza nell’organizzazione “occorre individuare dei “tutori di 
resilienza” in altre parole, innescare un processo di empowerment che sappia fare 
dell’esperienza destabilizzante (la crisi da affrontare, le problematiche, le criticità) una 
sorgente di informazione e di motivazione. 
Ogni azienda propone – come guida - i suoi obiettivi e un suo codice etico nella 
dichiarazione di “mission aziendale” e nelle relative modalità etiche (principi e valori di 
riferimento), con le quali si possono rivelare i vincoli e le possibilità dell’agire 
organizzativo. 
“Queste indicazioni di strategia e di comportamento determineranno quelle che 
saranno le caratteristiche di performatività e di successo dell’impresa organizzativa. 
Possiamo individuare tutori di resilienza nella leadership, nel processo di 
cambiamento o in quant’altro sia in grado di indagare le ragioni del fallimento senza 
tuttavia innescare a priori situazioni colpevolizzanti. 
… il percorso di making sense non è mai un processo indolore, ma è anche l’unico che 
permette al gruppo di ritrovare le motivazioni adatte ad innescare il miglioramento”. 
(Giuseppe Fichera)

More Related Content

Viewers also liked

Hyvin suunniteltu ei ole puoliksi tehty_Innomarkkinat
Hyvin suunniteltu ei ole puoliksi tehty_InnomarkkinatHyvin suunniteltu ei ole puoliksi tehty_Innomarkkinat
Hyvin suunniteltu ei ole puoliksi tehty_InnomarkkinatAnnukka Berg
 
La lampadina (Francesca e Gaia)
La lampadina (Francesca e Gaia)La lampadina (Francesca e Gaia)
La lampadina (Francesca e Gaia)idigitalichiavari
 
Autonomous cars, car sharing and electric vehicles
Autonomous cars, car sharing and electric vehiclesAutonomous cars, car sharing and electric vehicles
Autonomous cars, car sharing and electric vehiclesAnandRaoPwC
 

Viewers also liked (6)

Hyvin suunniteltu ei ole puoliksi tehty_Innomarkkinat
Hyvin suunniteltu ei ole puoliksi tehty_InnomarkkinatHyvin suunniteltu ei ole puoliksi tehty_Innomarkkinat
Hyvin suunniteltu ei ole puoliksi tehty_Innomarkkinat
 
PSCE_Gruppo 5
PSCE_Gruppo 5PSCE_Gruppo 5
PSCE_Gruppo 5
 
La lampadina (Francesca e Gaia)
La lampadina (Francesca e Gaia)La lampadina (Francesca e Gaia)
La lampadina (Francesca e Gaia)
 
Sviluppare l'inquietudine
Sviluppare l'inquietudineSviluppare l'inquietudine
Sviluppare l'inquietudine
 
Edison
EdisonEdison
Edison
 
Autonomous cars, car sharing and electric vehicles
Autonomous cars, car sharing and electric vehiclesAutonomous cars, car sharing and electric vehicles
Autonomous cars, car sharing and electric vehicles
 

Similar to Training cecità

Il feedback fenomenologico: principi e pratiche di disidentificazione
Il feedback fenomenologico: principi e pratiche di disidentificazioneIl feedback fenomenologico: principi e pratiche di disidentificazione
Il feedback fenomenologico: principi e pratiche di disidentificazioneMatteo Aluigi
 
Costruttivista
CostruttivistaCostruttivista
Costruttivistaimartini
 
OneBookOnePage #21 - The Obstacle is the Way, Ryan Holiday
OneBookOnePage #21 - The Obstacle is the Way, Ryan HolidayOneBookOnePage #21 - The Obstacle is the Way, Ryan Holiday
OneBookOnePage #21 - The Obstacle is the Way, Ryan HolidayMauro Massironi
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010imartini
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010imartini
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010imartini
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010imartini
 
Citazioni sul costruttivismo
Citazioni sul costruttivismoCitazioni sul costruttivismo
Citazioni sul costruttivismoicpitalia
 
Apprendimento e insegnamento 1
Apprendimento e insegnamento 1Apprendimento e insegnamento 1
Apprendimento e insegnamento 1imartini
 
ASPETTI INTERIORI E COMPORTAMENTALI DELLA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO
ASPETTI INTERIORI E COMPORTAMENTALI DELLA GESTIONE DEL CAMBIAMENTOASPETTI INTERIORI E COMPORTAMENTALI DELLA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO
ASPETTI INTERIORI E COMPORTAMENTALI DELLA GESTIONE DEL CAMBIAMENTOGiacomo Manini
 
La neuroscienza cognitiva e la sfida della mente distribuita
La neuroscienza cognitiva e la sfida della mente distribuitaLa neuroscienza cognitiva e la sfida della mente distribuita
La neuroscienza cognitiva e la sfida della mente distribuitaFondazione Giannino Bassetti
 
Dispensa de carli mg3 ud1 14 15
Dispensa de carli mg3 ud1 14 15Dispensa de carli mg3 ud1 14 15
Dispensa de carli mg3 ud1 14 15RosaDelDeserto
 
Un corso-in-miracoli- gratuito - suggerimenti-pratici di ZeRo
Un corso-in-miracoli- gratuito - suggerimenti-pratici di ZeRoUn corso-in-miracoli- gratuito - suggerimenti-pratici di ZeRo
Un corso-in-miracoli- gratuito - suggerimenti-pratici di ZeRoANIMALIBE
 
Formazione esperienziale: il costruttivismo
Formazione esperienziale: il costruttivismoFormazione esperienziale: il costruttivismo
Formazione esperienziale: il costruttivismoSmartBiz Consulting
 

Similar to Training cecità (20)

Il feedback fenomenologico: principi e pratiche di disidentificazione
Il feedback fenomenologico: principi e pratiche di disidentificazioneIl feedback fenomenologico: principi e pratiche di disidentificazione
Il feedback fenomenologico: principi e pratiche di disidentificazione
 
Costruttivista
CostruttivistaCostruttivista
Costruttivista
 
OneBookOnePage #21 - The Obstacle is the Way, Ryan Holiday
OneBookOnePage #21 - The Obstacle is the Way, Ryan HolidayOneBookOnePage #21 - The Obstacle is the Way, Ryan Holiday
OneBookOnePage #21 - The Obstacle is the Way, Ryan Holiday
 
Il mito del knowledge management
Il mito del knowledge managementIl mito del knowledge management
Il mito del knowledge management
 
I Modelli Mentali
I Modelli MentaliI Modelli Mentali
I Modelli Mentali
 
Esame
EsameEsame
Esame
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010
 
La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010La societa degli_individui_37_2010
La societa degli_individui_37_2010
 
Citazioni sul costruttivismo
Citazioni sul costruttivismoCitazioni sul costruttivismo
Citazioni sul costruttivismo
 
Apprendimento e insegnamento 1
Apprendimento e insegnamento 1Apprendimento e insegnamento 1
Apprendimento e insegnamento 1
 
ASPETTI INTERIORI E COMPORTAMENTALI DELLA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO
ASPETTI INTERIORI E COMPORTAMENTALI DELLA GESTIONE DEL CAMBIAMENTOASPETTI INTERIORI E COMPORTAMENTALI DELLA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO
ASPETTI INTERIORI E COMPORTAMENTALI DELLA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO
 
356393
356393356393
356393
 
Creatività
CreativitàCreatività
Creatività
 
La neuroscienza cognitiva e la sfida della mente distribuita
La neuroscienza cognitiva e la sfida della mente distribuitaLa neuroscienza cognitiva e la sfida della mente distribuita
La neuroscienza cognitiva e la sfida della mente distribuita
 
Dispensa de carli mg3 ud1 14 15
Dispensa de carli mg3 ud1 14 15Dispensa de carli mg3 ud1 14 15
Dispensa de carli mg3 ud1 14 15
 
Un corso-in-miracoli- gratuito - suggerimenti-pratici di ZeRo
Un corso-in-miracoli- gratuito - suggerimenti-pratici di ZeRoUn corso-in-miracoli- gratuito - suggerimenti-pratici di ZeRo
Un corso-in-miracoli- gratuito - suggerimenti-pratici di ZeRo
 
Formazione esperienziale: il costruttivismo
Formazione esperienziale: il costruttivismoFormazione esperienziale: il costruttivismo
Formazione esperienziale: il costruttivismo
 
Filosofia
FilosofiaFilosofia
Filosofia
 

Recently uploaded

XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldilezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldivaleriodinoia35
 
San Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptxSan Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptxMartin M Flynn
 
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superioreEsperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiorevaleriodinoia35
 
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla CresimaCON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla CresimaRafael Figueredo
 
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaIL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaRafael Figueredo
 
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.giuliofiorerm
 
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativoCorso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativovaleriodinoia35
 

Recently uploaded (9)

XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
 
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldilezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
 
San Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptxSan Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptx
 
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superioreEsperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
 
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla CresimaCON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
 
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaIL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
 
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
 
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativoCorso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
 

Training cecità

  • 1. vedere e non vedere Un percorso in 5 punti Propongo una concezione integrata della visione, in cui occhio e mente (sensazione e modello mentale) sono correlati e interagiscono reciprocamente senza interruzione. La visione agisce come un sistema, non è un semplice fenomeno connesso al funzionamento dell’occhio. Questi concetti derivano dagli studi relativi alla Gestalt e dalle osservazioni scientifiche sul fenomeno della vista. Inoltre, studiando il tema del cambiamento, con riferimento agli studi di Thomas Kuhn sulle rivoluzioni scientifiche, si comprende che conoscenza e visione sono strettamente associate e retroagenti.
  • 2. PUNTO 1 – Senza modello non vediamo Il campo percettivo, con la sua forma, è una “gestalt”. Qualsiasi attribuzione di senso, qualsiasi apprendimento, comporta un decidere cosa viene messo a fuoco, portato in primo piano. Esiste quindi sempre un modello che regola cosa noi vediamo.
  • 3. Penso conosciate la favola antica del re che riunì in un posto tutti gli abitanti ciechi della città e che davanti ai presenti fece passare un elefante. Lasciò che alcuni gli toccassero la testa e disse: "un elefante è così?". Altri poterono toccare le zanne, la proboscide, le orecchie, il dorso, una zampa, la coda. Dopo di che il re chiese a ciascuno dei non vedenti: "com'è l'elefante?". E, secondo la parte che avevano toccato, quelli rispondevano: "è come una grossa lancia”, “è come un grosso serpente”, “è come una tenda”, “è come un muro”, “è come un albero”, “è come una corda”…
  • 4. PUNTO 2 – Come funziona l’occhio? “la fovea può inquadrare nitidamente solo ciò che è messo a fuoco con il concorso di un corrispondente modello mentale , e quindi ciò che in qualche modo è atteso sulla base delle esperienze passate… quindi dal vecchio paradigma o dallo schema atteso” (Maurizio Russo). “Se guardate dritto davanti a voi nell’oscurità cercando di scorgere il nemico, non lo vedrete. I suoi movimenti lo tradiscono solo alla periferia dello sguardo, dove vista e intuizione si incontrano, e dove i nostri sensi sono più acuti. O si impara questo o non si riesce a sopravvivere.” (da “Consigli alle truppe d’assalto nel Vietnam”).
  • 5. PUNTO 3 – Il paradigma ci rende ciechi. XXXXXXX O O XXXXXXX XXXXXXX XOXXXXOXX I nostri paradigmi costituiscono, col tempo, una rete fittissima, un setaccio che lascia pochissimo spazio a nuovi paradigmi “incoerenti” con quelli consolidati. “I paradigmi agiscono come filtri fisiologici. Noi vediamo letteralmente il mondo attraverso i nostri paradigmi. Sarà molto difficile per dati esistenti nel mondo reale, ma estranei al tuo paradigma, attraversare i tuoi filtri.” Thomas Kuhn “Il fonografo… non ha alcun valore commerciale” Edison, 1880 “Chi vuole sentire gli attori parlare? “ Harry Warner, Warner Brother’s Pictures “Io penso che ci sia al mondo mercato per vendere al massimo cinque computer” Thomas J. Watson, chairman of IBM, 1943
  • 6. Punto 4 – vedere è un atteggiamento mentale “La gente non è disturbata dalle cose in sé, ma dall’opinione che ha di esse” Epitteto Con il termine “interpretazione o valutazione cognitiva” si sottolinea il fatto che ognuno di noi filtra e seleziona gli stimoli che riceve dall’esterno, accettando e “inserendo nel proprio computer cerebrale” soltanto quelli che ritiene utili ed importanti. La realtà oggettiva esiste eccome, ma noi non viviamo nel suo mondo: la nostra esistenza si svolge in un mondo che è una “costruzione”, un’interpretazione effettuata a partire dal reale. (Pietro Trabucchi) E’ la “lezione di Amelie”…
  • 7. Dalla valutazione dei fatti nascono i comportamenti e le strategie che decidiamo di adottare per rispondere alla situazione. Ma non solo: anche la reazione fisiologica che il nostro corpo produrrà nasce qui. Lo stesso evento, a seconda del modo in cui “decidiamo” di vederlo, porterà a stati d’animo, reazioni fisiche e comportamenti del tutto diversi. Dobbiamo quindi abbandonare il modello intuitivo di stress, che considera i fattori che provocano stress come qualcosa di oggettivo…. Le persone non sono stressate dagli eventi in sé ma dal modo in cui li interpretano. Più è ipertrofico il nostro io, più saremo vulnerabili a qualsiasi fattore di stress. … quindi alcuni modi di interpretare la realtà sono semplicemente più funzionali di altri: ci rendono più resilienti e ci aiutano a raggiungere obiettivi sfidanti e a superare le difficoltà… Stressor Valutazione cognitiva Reazione emozionale Risposta fisiologica Risposta comportamentale La resilienza psicologica
  • 8. Punto 5 – Vedere nelle organizzazioni Per sviluppare resilienza nell’organizzazione “occorre individuare dei “tutori di resilienza” in altre parole, innescare un processo di empowerment che sappia fare dell’esperienza destabilizzante (la crisi da affrontare, le problematiche, le criticità) una sorgente di informazione e di motivazione. Ogni azienda propone – come guida - i suoi obiettivi e un suo codice etico nella dichiarazione di “mission aziendale” e nelle relative modalità etiche (principi e valori di riferimento), con le quali si possono rivelare i vincoli e le possibilità dell’agire organizzativo. “Queste indicazioni di strategia e di comportamento determineranno quelle che saranno le caratteristiche di performatività e di successo dell’impresa organizzativa. Possiamo individuare tutori di resilienza nella leadership, nel processo di cambiamento o in quant’altro sia in grado di indagare le ragioni del fallimento senza tuttavia innescare a priori situazioni colpevolizzanti. … il percorso di making sense non è mai un processo indolore, ma è anche l’unico che permette al gruppo di ritrovare le motivazioni adatte ad innescare il miglioramento”. (Giuseppe Fichera)

Editor's Notes

  1. Macula e fovea del neonato non si svilupperebbero senza il contemporaneo sviluppo delle capacità di riconoscimento e memorizzazione del mondo esterno. Cfr: Cristina che dice che il primo giorno il bimbo è stato per alcune ore distogliendo lo sguardo dal suo viso… per poi invece cominciare a guardarlo e riconoscerlo.
  2. Esperimento delle carte da gioco…
  3. Qui mentalità della vittima, modelli quindi “consolatori” della realtà, adottati per salvaguardare l’ego, salvare l’autostima… questo è il gemello dell’”aver ragione”: la nostra mente si è attrezzata in tutti i modi per salvare questo genere di risultato… Es. della donna che si considera indesiderabile.