L'iniziativa Pasto Buono di Qui Foundation viene ripresa dal Corsera in un articolo di Susanna Tamaro, in cui si parla anche dei numerosi sprechi alimentari che ci sono in Italia
1. N° e data : 130513 - 13/05/2013
Diffusione : 482800 Pagina :23
Periodicità : Quotidiano Dimens. :19.12 %
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Sito web: http://www.corriere.it
Burocrazia Norme igieniche : chi lo raccoglie deve avere abbattitori di temperatura
LA LEGGE CHE FA MARCIRE
CIBO CHE POTREMMO DONARE
La sfida di recuperare avanzi dalle attività commerciali
Quello chepotremmo donare e dobbiamo buttare
LA LEGGE CHE FA MARCIRE IL CIBO
diSUSANNA TAMARO
Ogni anno fino al 50%% del cibo commestibile viene
sprecato nelle case degli europei ,
nei
supermercati , neiristoranti e lungo la catena di
approvvigionamento alimentare ,
mentre 79 milioni
di cittadini dell '
Unione Europea vivono al di sotto della
soglia di povertà e 16 milioni di persone dipendono
dagliaiuti alimentari.
CONTINUA A PAGINA 23
Lospreco
alimentare
in Italia
6milioni
il costo annuale
.
dello spreco
per l
'
Italia
Dati riferiti
al 2010
ditonnellate
( pari a un valore
di 12 ,3 miliardi di euro )
O
146kg
ID
454 euro
40.
laperdita
a famiglia
oer anno
dello spreco
alimentare
19%%
bar la percentuale
di pane sprecato
27kg
ichili di cibo
sprecato
per persona
all
'
annoin Italia
il cibo ancora
commestibile
buttati da ogni
italiano
in un anno
leeccedenze
alimentari generate
per oltre il 55%% dalla
filiera agroalimentare
90 milioni
tdi tonnellate
ilcibo buttato ogni
annonella sola
Unione Europea
35%%
lapercentuale
dei prodotti freschi
sprecati
250kg
la quantità di cibo
ogni giorno buttato
dai 600 ipermercati
.
italiani
16%%
la percentuale
di frutta e verdura
sprecate
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Secondouna ricerca del
Politecnico diMilano , in
Italia sono 6 milioni di
tonnellate
,
pari a unvalore di 12 ,3
miliardi di euro, le eccedenze
alimentari generate per oltre
il 55%% dallafiliera
agroalimentare e per il restante
nell
'
ambito del consumo
domestico . Di questo ,
quasi il 5o%%
è recuperabile per l
'
alimentazione umanaconrelativa
facilità , indicando in circa3 ,2
milioni di tonnellate annue
quelle definite« ad altae
media fungibilità » ,
ossia
rapidamente e perfettamente
recuperabili per il consumo
umano . Masolo il 6%% delle
eccedenze viene recuperato per
essere donato e distribuito
agli indigenti e quando il
surplus ancorabuono non
viene recuperato diventa
spreco . Le cifre più difficili da
recuperare riguardano gli
sprechi di piccole attività
commerciali e alimentari ,
tipo
bar e piccole tavole calde,
Ilprogetto
Ilprogetto Pasto Buono
hariunito 120mila
esercizi di ristorazione
checomunque si attestano
suZoo kg di cibo annuali per
ogni singola attività.
L
'
importanza di queste
cifre è notevole ,
e dunque
appare notevole la follia
legislativa cheimpedisce a questo
cibo di arrivare sulle tavole
di chi ha bisogno . Basta
guardare una qualsiasi strada di
una città europea per
rendersi conto che la
moltiplicazione
diquesti Zoo kg produce
montagne dicibo
vertiginose
che finisconotutte
nell
'
ambiente sottoforma di
spazzatura ,
trasformandosi
in grande fonted '
inquinamento . Una volta,
venivano
contemplati i peccati che
gridano vendettaal cielo. Ora,
in tempi d '
indifferenza
consumistica , nessuno sembra
più scandalizzarsi di questo
scialo . Eppure ,
sono
convinta chenon ci sia nulla di così
profondamente scandaloso
quanto il cibo sprecato.
Tra letanteiniziative
lodevoli " come ad esempio l
'
im
pegno delprofessor Andrea
Segrè conil suoLast Minute
Market e l
'
Emporio della
Solidarietà delle Caritas " esiste
anche un' associazione che
dal 2007 cerca di ovviarea
questo scandalo " perché di
scandalo sitratta" con
gesti concreti e logisticamente
efficienti ma , per una
perversione burocratica " che
investe ogni ambito del nostro
Paese , rendendo facile la vita
ai disonesti e impossibile
agli onesti " questo
progetto
nonriesce a decollare.
Il progetto Pasto Buono "
sostenuto da Qui
Foundation
( www.quigroup.it ) e
che contagià 120 mila
esercizi
di ristorazione intutta
Italia " haappunto lo scopo di
rendere usufruibile il cibo
già preparato e rimasto
invenduto ,
impedendogli di
finire nella spazzatura.
Oltrealla burocrazia
eccessiva
,
sisovrappongono delle
clausole legate all '
igiene che
ne rendono quasi
impossibile
la realizzazione . I donatori
virtuosi , infatti , " che
esporrebbero nelle lorovetrine
una vetrofania apposita per
dimostrare la loro
partecipazione " dovrebbe rifornirsi ,
oltre chedi contenitoridi
alimenti a norma , difurgoni re
frigerati per il trasporto del
cibo e anche di un costoso
« abbattitore di
temperatura
» . Lacosaparadossale è
che tuttinoi , comeclienti
della rosticceria possiamo
comprare il cibo e portarcelo
a casa , magari lasciandolo
anche due orein macchina ,
ma,
per donarlo, è
necessario abbattere la temperatura.
Sarebbe dunque importante
semplificare la legge ,
permettendo allepersone che
hanno bisogno dipoter
mangiare questo cibo civilmente e
non accalcandosi ai
cassonetti nei quali viene gettato ,
cosa che accade attualmente.
unaquestione didignità
del cibo e di dignità della
persona , e dunque di tuttala
società civile . Purtroppo
sempre più spesso si vedono
persone ,
soprattuttoanziani,
che frugano nella spazzatura
I numeri
Ogni bar o tavola calda
butta 100chili
di alimenti all
'
anno
allaricerca di qualcosa da
mangiare e , con questa
terribile crisichestiamo
vivendo , il fenomeno sista
allargando anche allefamiglie
monoreddito e dicoloro che
hanno perso il lavoro.
Ilciboc' è ,
e anchein
abbondanza , manonlosipu?
mangiare perché nonsono
igieniche le condizioni di
trasporto . Perché , mangiare dal
cassonetto è forseigienico?
Chi ha provato a fare una
qualsiasi cosa inquesto
Paese " non per interesse
personale maper il bene della
collettività " sa che i bastoni
trale ruotesonoinfiniti
perché , nelsadismo
paralizzante
dellaburocrazia,
c' è
sempre un desiderio di
perseguitare chiagisce cononestà,
correttezza e senza avere
tornaconti personali . Il nostro è
il Paese del cartelli del «
severamente vietato » . Misono
sempre chiesta cosavoglia
dire « severamente» . O una
cosa è vietatao non lo è.
Perché non sognare un
cambiamento che ci faccia
andare tuttiverso la
semplicità
, la convivialità , la
responsabilità condivisada tutti?
Nel caso delcibosprecato ,
abbiamo unproblema e
abbiamo anchela soluzione ,
ma daquesta soluzione
nessuno ci guadagna niente ,
trannela civiltà e l '
umanità.
Forse l '
inciampo è proprio
questo.
Se il problema risiede ,
come probabilmente sarà, in
una legge della Comunità
europea " questaComunità
che , a furiadi proteggerci , ci
farà tuttimorire ungiorno
per un banale batterio "
perché
,
per unavolta,
nonfare
una bella figura e lottare per
il benecomune in sededi
Parlamento europeo ,
cercando di modificare le clausole
che permettono questo
scandalo?
Susanna Tamaro
Abbattitore
ilL
'
abbattitore di
temperatura serve
a raffreddare velocemente
unalimento caldo dopo la
cottura : dago °fino a + 3
in circa go minuti
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