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© 2015 QUI! Group S.p.A.
ESTRATTO RASSEGNA STAMPA
LEGGE SPRECHI ALIMENTARI
AGOSTO 2016
http://www.adnkronos.com/lavoro/norme/2016/08/03/fogliani-qui-foundation-legge-anti-sprechi-grande-
risultato-per-italia_KBbbEGBFNMaRqOjQGcNdFK.html
3 agosto 2016
http://fernandaroggero.blog.ilsole24ore.com/2016/08/03/anche-litalia-da-oggi-ha-una-legge-contro-gli-
sprechi-alimentari-potrebbero-essere-dimezzati-in-10-anni/?refresh_ce=1
3 agosto 2016
http://www.corriere.it/economia/16_agosto_03/legge-contro-spreco-alimentare-sconti-tari-chi-ricicla-
c14a8fc0-599e-11e6-9678-6c5e366d4cd4.shtml
06 Agosto 2016
CORRIERE DELLA SERA
Corriere della Sera(ITA)
06 Agosto2016
La onlusQUIFoundation
Paese: it
Pagina:22
Readership:2710000
Diffusione:489259
Tipo media:Quotidiano Nazionale
Autore:Stefania Chiale
«Laleggesullospreco alimentare
cidaràselle milioniclipastigratis»
Imprenditore
Gregorio
Foglianiè
presidente
della onlusQUI
Foundation,
attiva con il
progetto
«Pasto Buono»
per il recupero
delleeccedenze
alimentari
(<Non siavanzail cibo nelpiatto»,
«Pensa achi non haniente da
mangiare»:ad ognipasto ibambinisi
sentono ripetere questefrasi.Adesso
unalegge italianaIo dice in modo
chiaro e forte anche agli adulti.
Martedìè stata approvatain via
definitiva al Senatolalegge contro gli
sprechi alimentari,che ognianno
costano al nostroPaese12,5 miliardidi
euro.Lalegge punta alrecupero e alla
donazione delle eccedenze attraverso
semplificazioniburocratiche e
incentivi.Non con la penalizzazione,
comeinvece ha decisolaFranciain
febbraio.«Eunadecisione giusta
commentaGregorioFogliani,
presidente della Onlus QUI
Foundation,che dal2007con il
progetto"Pasto Buono"mette in
collegamentol2omila esercizi
pubblicie associazionicaritatevoli per
la distribuzione del ciboin eccesso
Siincentiva chidona,anziché punire
chinon lofa.Questofaràcrescere il
numero deilocali disposti a
collaborare».Finora cosasuccedeva?
«Offrire cibo avanzato era difficile,se
non impossibile,e ancherischioso per
l'esercente,che doveva avere un
abbattitore dellatemperatura(solo il
2%degli esercizilo possiede),ottenere
un camion coibentato per il trasporto
e assumersiogniresponsabilitàin
caso diproblemi.Oggile
semplificazioniapronola plateaatutti
coloro che possono evogliono donare
cibo avanzato.Lalegge approvata
eliminainnanzituttola paura».il
volume deglisprechipotrebbe
dimezzarsinel giro didiecianni:«Se
tuttii pubbliciesercizi italiani
mettessero a disposizioneleloro
eccedenze alimentari,con una media
di20pasti al giorno,si potrebbero
distribuire quotidianamente7mifioni
dipasti.Con il nostro progetto ne
recuperiamo 5oomila all'anno.Maè
pocorispetto al potenziale:puntiamo
al milione».
Stefania Chiale
Pagina 1 / 1
Articolo per uso esclusivo del destinatario.Sono vietate la riproduzione e la ridistribuzione
http://www.famigliacristiana.it/articolo/basta-sprechi-alimentari-c-e-la-legge.aspx
14 Agosto 2016 - 60033
Famiglia Cristiana(ITA)
14 Agosto 2016 - 60033
FC IN ITAliA E NEI I0NDO
Paese: it
Pagina:32-33
Readership: 1793000
Diffusione:345636
Tipo media: Periodici
Autore: Fulvia Degl'Innocenti
N'33 2016
LE NUOVE NORME SUGLI SPRECHI ALIMENTARI
IL CIBO È VITA: NON SCIUPARLO
PREMIATO CHI NON BUTTA
Con il prowedimento,
appena diventato legge,
si recupererà almeno
un milione di tonnellate
di alimenti ogni anno.
Ristoranti, mense e bar
destineranno gli avanzi
agli enti caritativi
di Fulvia DegI'Innocenli
S
0110 12,5 i miliardi che ogni
anno vanno in fumo in Ita
ha per colpa degli sprechi
alimentari. Equivalgono a
cinque tonnellate di cibo
rise finiscono Lra i rifiuti;
nel 54% dei casi è dovuto al consumo
(per la maggior parte domestico),nel
21% agli scarti della ristorazione,nel
a% alla distribuzione commerciale,
nell'8% all'agricoltura e nel 2% alla
trasformazione.Si calcoLi che ogni
italiano ha buttato nel bidone della
spauatura ben 76 chilI dl prodotti
alimentari durante l'anno. Lasitua-
zione dovrebbe radicalmente cani-
biare dopo la recente approvazione
dellaleggecontro gli sprechialimen-
tari efarmaceutici,che ha l'obiettivo
di recuperare da ristoranti, mense,
bar,un milioneditonnellate di ciboe
donarla a chi ne ha bisogno attraver-
so il lavoro degli enti caritativi,come
ilBanco alimentare.
La leggeèun'eredità diExpo Mila-
32
ACASA
Soprattutto tra le u
domestiche i cibo
fir sue nella spazzatura.
_b
no 2015,fu presentata lo scorso anno
ALRISTORANTEnelPianoSprecoZeru proprio durante
l'Esposizione universale ed è una tra- -
duzioneinfattidei principidella Car- Con la doggy bag(o fami y
tadiMilano. bag),un apposito coriten;toie
Entrando nel dettaglio della legge si potrà portare a casa
vediamocheiComunipossonoincen- il cibo non consumato.
i
Pagina 1 /2
Articolo per uso esclusivo del destinatario. Sono vietate la riproduzione e la ridistribuzione
N33 2016
7
7 ,,, 'r1
A ALSUPERM[RcATO
AricThe nella grande distobuzione
sarà possibile ridurre gli sprechi
.
tivare chi donaagliindigonticon uno
sconto sulla Tari.Il pane può sicura-
menteesseredonato nell'arco delle24
ore dalla sua produzione;siè ribadita
la differenza tra la data di scadenza e
il'termine minimo diconservazione'
In caso diconfiscadi prodottialimen-
tari,inoltre,l'autorità da oggi dispor-
rà la cessione gratuita con priorità
all'alinientazione dei più bisognosi o
successivamente come mangime per
animali.Si diffonderà sempre di più
la cosiddetta doggy bag(un conteni-
torein cui riporre gliavanzidel pasto,
per il cane,ma anche per il consumo
umano)che consentirà a ristoranti e
pizzeriedidarela possibiliLà aiclienti
di portarsia casa quelchehannoordi-
natoenoninteramenteconsumato.
«Evitare che quanto risultain ec-
cesso venga buttato via, e un bene
per tutti»,hadichiarato Maria Chiara
Gadda, deputata del Pd e prima fir-
mataria della legge,«perché si limita
la produzione di rifiniti,l'emissione di
l'C- IN ITAI.1ft E NEL MONDO
IN FRNCl/ PIU SEVERI
Sei mesila stata
approvata una legge
analogain Francia,
dove però,a differenza
dell'italia, non ci sono solo
incentivi per chi dona,
ma sono anche previste
pene per chi spreca.
anidridecarbonica,l'impiego di risor-
se naturali e il consumo di suolo.Ma
l'aspetto piiuimportanteècheprodot-
ti buoni, perfettamente consamabili,
possono essere destinati ai cittadini
piùfragili».
«Questo è un grande risultato per
l'italia,che dimostra così di saper te-
nere il passo con i Paesi europei più
virtuosi,conie la Francia, nella lotta
contro gli sprechi alimentari»,corn-
monta Gregorio Fogliani,presidente
della Onlus QUI Foundation, attiva
dal 2007 con il progetto "Pasto Buo-
no'per il recupero e la donazione di
eccedenze alimentari ai bisognosi.
«Aspettavamo un intervento simile
da anni.Grazie agli incentivi previsti
dalla nuova legge, donare diventerà
molto piùsemplice.Secondo le stime,
questa legge potrebbe dimezzare il
volume degli sprechi nel giro di dieci
anni.Abbiamo calcolato che se tntti i
pubblici esercizi italiani mettessero
a disposizione le loro eccedenze,con
una media di 20 pasti algiorno,si po-
trebbero distribuire addirittura 7 mi-
lioni di pastiquotidianamente».
Il problema non è sicuramente
solo italiano a livello planetario un
terzo della produzione alimentare
finisce tra i rifiuti per un totale di
1,3 miliardi di tonnellate di cibo,
quattro volte quello che basterebbe
persfamare quegli868nulionidi per-
sone che soffrono la fame.Lo smalti-
mento stesso dei rifiuti ha un impat-
to ambientale pesante per la Terra;
invertire questo trend è necessario e
anche urgente per la stessa sopravvi-
venza del pianeta e questaleggeèuno
strumento importante per comincia-
reafarlo.
33
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Articolo per uso esclusivo del destinatario. Sono vietate la riproduzione e la ridistribuzione
04 Agosto 2016
IL GIORNALE D'ITALIA
Il Giornale d'Italia(ITA)
04 Agosto2016
Paese: it
Pagina:2
Tipo media:Quotidiano Nazionale
Autore:R.V.
Sprecoalimentare,leggefigliadellacrisi
A
pprovata la legge contro lo spreco
alimentare. Ed è un progresso che
va di pari passo col regresso del-
l'economia italiana, anche se trovare chi
è disposto ad ammetterlo ècomecercare
l'unicorno. Perché se indubbiamente si
tratta di una iniziativa meritoria, pensare
fino a qualche annofa di "liberalizzare" la
donazione di merce alimentare(in buono
stato ma oltre la data di scadenza) non
era possibile.
Tant'è, qualcosa di buono almeno si
muove nei comportamenti degli italiani,
schiacciati dalla crisi."Secondo le stime
- sostiene Gregorio Fogliani della Onlus
Qui Fondation attiva dal 2007 con il pro-
getto Pasto Buono per il recupero delle
eccedenze alimentari - questa legge po-
trebbe dimezzare il volume degli sprechi
nel giro di dieci anni: è stato calcolato
chesetutti i pubblici esercizi italiani met-
tessero a disposizione le loro eccedenze,
con una media di 20 pasti al giorno, si
potrebbero addirittura distribuire7 milioni
di pasti quotidianamente".
Molti i paralleli portati con l'analogalegge
adottata dalla Francia in febbraio, ma le
differenze cisono:il prowedimento italiano
punta agli incentivi piuttosto che alle pe-
nalizzazioni. Può donare le eccedenze
qualsiasi soggetto economico (esercizi
commerciali,supermercati,ristoranti,im-
prese). Sono stati stanziati anche nuovi
fondi:2 milioni per il 2016 al Tavolo Indi-
gentie un milione a testa a duefondi che
si occuperanno di packaging innovativo
e anti-spreco e per la promozione presso
i ristoranti delle cosiddette Family bag
(per consentire ai clienti di portare a
casa gli avanzi). Non si tratta certo di
esborsi fantasmagorici, ma in termini di
coperture dal governo Renzi non è il
caso di aspettarsi troppo.
"questalegge muove un passo importante
per la risoluzione di uno dei grandi para-
dossi del nostro sistema alimentare e
quindi non possiamo che guardarla con
soddisfazione", ha dichiarato così Guido
Barilla, Presidente della Fondazione difa-
miglia Bfcn.'Del resto,lo spreco alimen-
tare, oltre ad essere una grave piaga
sociale - fanno sapere dalla Fondazione -
rappresenta anche un danno per l'am-
biente: basti pensare che se lo spreco
alimentarefosse un Paese,questosarebbe
il terzo principale produttore di anidride
carbonica, dopo Stati Uniti e Cina. In-
somma,parliamo di unasituazione ormai
insostenibile alla quale tutti dobbiamo
contribuire per trovare una soluzione. E
adesso,dopo l'esempio della Francia,an-
che l'italia, da oggi, ha una legge per
combattere lo spreco di cibo, favorire
l'uso consapevole delle risorsee il recupero
di prodotti ancora utilizzabili". R. V.
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04 Agosto 2016
ILSECOLOXIX
Il Secolo XIX(ITA)
04 Agosto2016
Paese: it
Pagina:18
Readership:376000
Diffusione:53679
Tipo media:Stampa locale
Autore: R.C.
ILSENATO APPROVA LA RIDISTRIBUZIONEDELCIBO AIPOVERI
Sprechialimentari,c'èlalegge
unaiutoachihapiùbisogno
L'esperienza genovesedi Fogliani:«Il nostroimpegnodaI2007»
R.C. ciuelle agricole. Tutti i Paesi lioni.lComunipossonoincen-
PRIMA DELLA Brexit, alcuni
studi vedevano l'Italia al se-
condo posto in Europa,dietro
all'Inghilterra, come paese
sprecone dicibo.Ora,tecnica-
mente,potremmoessereipri-
mi.Conuna perditaannualedi
12,5 miliardi: peril54%cento
alconsumo,peril21%nellari-
storazione,peril 15% nella di-
stribuzione commerciale,per
l'8% nell'agricolturae peril2%
nella trasformazione. I dati
Coldiretti chiariscono la ne-
cessità della legge contro gli
sprechi alimentari approvata,
con alcune modifiche,dal Se-
nato.L'obiettivo,peril 2016,è
ridurre gli sprechi alimentari
in Italia di un milione di ton-
nellate.(<Un target raggiungi-
bile anche grazie alla maggio-
re sensibilità - sottolinea la
Coldiretti- conil53%degliita-
lianicheritieneche ilconteni-
mentodeglisprechialimenta-
ri dipenda soprattutto dalle
scelte deiconsumatori.Eperil
46%degliitaliani,unamigliore
pianificazione dellaspesa può
ridurre le perdite: per ciascu-
nodinoisonodi76chilidipro-
dotti alimentari buttati via in
un anno.
La nuova legge, lungi dal-
l'esserepunitivacomeinFran-
cia nei confronti di chi spreca
senza recupero,semplifica la
vitaachivuoidonare:leazien-
de di ristorazione e anche
dell'Uni6ne hanno sottoscrit-
to l'impegno del nuovi target
di sviluppo sostenibile del-
l'Onu,che prevede di dimez-
zarelosprecoalimentareperil
2030,in ogni passaggio della
filiera,dalcampo allatavola.
Per il ministro delle politi-
che agricole alimentariefore-
stali,Maurizio Mattina,la leg-
geè«unaereditàdiExpo Mila-
no»,dedicato appunto al cibo.
Lalegge punta,dunque,all'in-
cremento delrecupero e della
donazione delle eccedenze
alimentari, con priorità della
loro destinazione per l'assi-
stenzaagliindigenti.Allostes-
sotemposifavorisceilrecupe-
ro di prodotti farmaceutici e
altria fini di solidarietà socia-
le.
Importante anche il contri-
butoalla limitazione degliim-
patti negativi sull'ambiente e
all'educazione dei cittadini
per diminuire gli sprechi ali-
mentari.Traipuntichiavedel-
lalegge:donare sarà piùfacile
grazie alle disposizioni di ca-
ratteretributarioefinanziario
della legge.Il tavolo indigenti
viene rafforzato con 2 milioni
di euro per il fondo acquisto
alimenti.E stato anche attiva-
to un bando Agea per l'acqui-
stodilattecrudodatrasforma-
re in UHT per donano ai biso-
gnosi.Il piano complessivo di
acquistiè aumentato a 10 mi-
tivare chi doni agli indigenti
con unoscontosullaTari.
A Genova,sultema,è attivo
dal2007ilprogettoPastoBuo-
no della Onlus Qui Founda-
tion,del Gruppo Qui.Fondata
nel2007daGregorio Fogliani,
la Fondanzione distribuisce
500mila pasti l'anno e l'obiet-
tivo è di arrivare a I milione.
«Lalegge èungranderisultato
perl'italia,chedimostracosìdi
sapertenereil passoconipae-
sieuropeipiùvirtuosi,comela
Francia, nella lotta contro gli
sprechialimentari»,commen-
ta Fogliani. «Aspettavamo un
intervento simile da anni -
chiudeFogliani- grazieagliin-
centivi donare diventerà più
sempliceesicuro per tutti».
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Articolo per uso esclusivo del destinatario.Sono vietate la riproduzione e la ridistribuzione
3 agosto 2016
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/03/spreco-alimentare-approvata-la-legge-per-recupero-e-
donazione-del-cibo-ma-nessuna-sanzione-per-chi-non-si-adegua/2952493/
3 agosto 2016
http://formiche.net/2016/08/03/con-legge-sprechi-alimentari-italia-grande-esempio-di-civilta/
http://www.gdoweek.it/sprechi-alimentari-prime-reazioni/
Sprechi alimentari: prime reazioni
Barbara TrigariBarbara TrigariBarbara TrigariBarbara Trigari
“Un importante passo per semplificare il processo di donazione delle rimanenze alimentari”, così
Giovanni Coboli Gigli, presidente di Federdistribuzione, definisce la legge approvata lo scorso 3
agosto dal Senato della Repubblica che semplifica il processo delle donazioni di prodotti alimentari
e farmaceutici.
Secondo lo studio Surplus Food Management 2015 del Politecnico di Milano la distribuzione dona
ogni anno 65 mila tonnellate di prodotti alimentari, pari a circa 220 mila pasti al giorno.
Quantità che, grazie alla legge appena approvata, potrebbe arrivare a raddoppiare, come indicato
dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, fino a 480 mila tonnellate
di donazioni, per arrivare al milione di tonnellate annue.
“Per dare impulso alle donazioni sarà importante che gli enti locali recepiscano l’invito contenuto
nella norma – prosegue Coboli Gigli -, riducendo la tassa sui rifiuti per i soggetti che donano.
Più donazioni significa meno rifiuti e meno costi per il sistema, e noi auspichiamo che almeno una
parte di questi risparmi possano essere distribuiti a chi alimenta questo percorso virtuoso”.
Federdistribuzione partecipa insieme a Federalimentare, Fondazione Banco Alimentare e Unione
Nazionale Consumatori, al progetto Life-Food Waste Stand Up, con l’obiettivo di sensibilizzare al
contenimento dello spreco ed educare al recupero delle eccedenze.
Per quanto riguarda i locali food, Gregorio Fogliani, presidente della Onlus Qui Foundation, attiva
dal 2007 con il progetto Pasto Buono, ha commentato: “Aspettavamo un intervento simile da anni.
Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice.
Rispetto alla norma approvata in Francia, quella italiana non è punitiva, ma punta sugli incentivi e
sulla semplificazione burocratica.
Questo farà certamente crescere il numero di locali disposti a donare e aumenterà le quantità si
cibo salvato.
Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di 10 anni.
Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro
eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti
quotidianamente.
Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 550 mila pasti all’anno, ci
poniamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione”.
gdoweek.it
3 agosto 2016
3 agosto 2016
http://www.ilmeteo.it/notizie/italia/fogliani-qui-foundation-legge-anti-sprechi-grande-risultato-per-italia-
511867
3 agosto 2016
http://www.liberoquotidiano.it/news/norme/11938930/fogliani--qui-foundation----legge-anti-sprechi-
grande-risultato-per-italia-.html
3 agosto 2016
http://www.iltempo.it/adn-kronos/2016/08/03/fogliani-qui-foundation-legge-anti-sprechi-grande-
risultato-per-italia-1.1564034
http://www.bjliguria.it/2016/08/sprechi-alimentari-ce-la-legge-fogliani-qui-foundation-donare-sara-piu-
semplice/
3 agosto 2016
3 agosto 2016
http://www.oggitreviso.it/fogliani-qui-foundation-legge-anti-sprechi-grande-risultato-italia-141974
3 agosto 2016
http://www.padovanews.it/2016/08/03/fogliani-qui-foundation-legge-anti-sprechi-grande-risultato-per-italia/
3 agosto 2016
http://www.sassarinotizie.com/24ore-articolo-377834-
fogliani_qui_foundation__legge_anti_sprechi_grande_risultato_per_italia_.aspx
3 agosto 2016
http://www.cataniaoggi.it/2016/08/03/fogliani-qui-foundation-legge-anti-sprechi-grande-risultato-per-
italia/
Approvata la legge contro gli sprechi alimentari
Finalmente approvata in Senato la legge contro gli sprechi alimentari: la semplificazione
burocratica agevolerà in modo determinante il lavoro di tante Onlus.
Approvata definitivamente dal Senato la legge contro gli sprechi alimentari: 1 milione di tonnellate
di cibo all’anno è l’obiettivo da perseguire per il ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali, Maurizio Martina.
Tanto è il cibo che ci si prefigge di raccogliere e distribuire a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro
insostituibile delle Onlus.
“ Presentata lo scorso anno nel Piano SprecoZero durante l’Esposizione universale è una
concretizzazione dei principi della Carta di Milano.
Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggi
hanno numeri inaccettabili: 12 miliardi di euro solo nel nostro Paese ” Afferma Martina.
Le novità più importanti riguardano sicuramente la Semplificazione Burocratica, che andrà ad
alleggerire il lavoro di tante Onlus impegnate su questo fronte come QUI Foundation, che dal 2007,
con il progetto Pasto Buono, è attiva per il recupero e donazione delle eccedenze alimentari.
“Aspettavamo un intervento simile da anni.
Gli incentivi e la semplificazione burocratica faranno certamente crescere il numero di locali
disposti a donare e aumenterà le quantità di cibo salvato.
Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni.
Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro
eccedenze, con una media di 20 pasti al giorni, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti
quotidianamente.
Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 500mila pasti recuperati
all’anno, ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione.” Dichiara il presidente della
Onlus Giorgio Fogliani La Onlus QUI Foundation si impegna dal 2007, attraverso il progetto “Pasto
Buono”, nella riduzione degli sprechi alimentari organizzando una rete solidale che prevede il ritiro
delle eccedenze alimentari dai locali food e la donazione dei pasti, ancora sani e integri, a chi ha
più bisogno.
Pasto Buono è stato inserito nelle best practice mondiali contro gli sprechi da FAO, che lo ha
inserito nel progetto mondiale contro la fame “SAVE FOOD”.
ifood.it
3 agosto 2016
http://www.ifood.it/2016/08/pasto-buono.html
Pasto Buono è attivo a Genova, Milano, Mantova, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli.
Il progetto è attivo grazie al supporto di realtà no-profit come Caritas, Comunità di Sant’Egidio, Csv e
City Angels.
Tra i partner, la compagnia di navigazione Tirrenia e Gruppo Cremonini, che donano l’invenduto dei
loro ristoranti.
Questa legge e con essa le attività di recupero di cibo per cui si adoperano le Onlus, si staglia
definitivamente come una pietra miliare sostanziale nel cambiamento culturale e delle abitudini del
singolo individuo.
Portarsi a casa la doggy bag, recuperare pasti o prodotti in scadenza altrimenti destinati al macero,
è ormai una necessità sociale impattante anche sull’ambiente e in rispetto a tutte le persone.
Sulla via delle spreco alimentare, uno sfrontato benessere.
Quale situazione sul nostro territorio?
(Emilio Rossi) – «Il pianeta
ha risorse naturali limitate e
sappiamo già che se tutti
consumassero come noi
occidentali servirebbero 4 o
5, qualcuno dice 6 pianeti.
E invece ne abbiamo solo
uno, quindi qualcosa deve
cambiare».
È Jane Goodall, l’etologa
più famosa del mondo a
dirlo.
E prosegue: «Gli economisti
hanno questa idea folle
secondo cui lo sviluppo
economico può essere
illimitato.
Invece non è possibile».
D’altra parte – osserva
Massimo Gaggi su SETTE del Corriere della sera del 22 luglio 2016 – «sappiamo che a livello
planetario quasi un terzo della produzione di derrate agricole va sprecata per problemi di vario tipo:
qualità del prodotto, raccolta non fatta nei giusti tempi, trasporto, distribuzione.
In America, dove in teoria le cose dovrebbero andare meglio grazie a un sistema agroindustriale
molto avanzato e a una migliore logistica, dalla “catena del freddo” all’efficienza dei supermercati,
in realtà, secondo alcune recenti indagini, gli scarti sono addirittura superiori: arrivano a metà della
produzione».
Una situazione di incredibile incoscienza sociale.
Il governo federale ha, infatti, calcolato che ogni anno l’America getta nelle discariche (o usa come
alimento per il bestiame) ben 60 milioni di tonnellate di cibo, per un valore di 160 miliardi di dollari:
200 chili di alimenti sprecati per ogni abitante.
A ciò si aggiunga che il 20% della produzione rimane sui campi per la difficoltà di trovare personale
per la raccolta o perché i costi sono troppo elevati.
lostivalepensante.it
3 agosto 2016
Ma la battaglia per la riduzione degli scarti degli alimenti non è stata uno dei cavalli di battagli
dell’Expo milanese? IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA.
Quasi 870 milioni di persone sono cronicamente sottonutrite.
Secondo i dati diffusi dalla F.A.O., nel mondo soffrono la fame 870 milioni di persone, soprattutto nei
Paesi africani e del Medio Oriente.
E IN ITALIA? Gli italiani poveri che hanno chiesto un pacco alimentare o un pasto gratuito ai canali
no profit che distribuiscono le eccedenze alimentari sono aumentati per effetto della crisi e hanno
toccato quota 3,3 milioni.
È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Agea, in occasione della Giornata mondiale
dell’alimentazione.
Un allarme che si estende a tutti i Paesi ricchi dove negli ultimi tre anni le persone che non hanno
disponibilità di cibo sufficiente per alimentarsi correttamente sono aumentate del 7%.
STOP AGLI SPRECHI.
Nel 2011 il 3,2% della produzione agricola italiana è rimasta in campo, per complessive 15.128.702
tonnellate tra frutta e verdura.
È uno dei dati contenuti nel “ Libro nero dello Spreco: il cibo” condotto da Last Minute presentato in
occasione della Giornata dell’alimentazione.
In particolare, per quanto riguarda la frutta, su una produzione totale di 213.318.127 tonnellate il
3,77% rimane in campo, pari a 8.043.830 tnl; percentuale che sale per gli ortaggi a 5,5%
(4.809.731).
Due le ragioni dello spreco nei campi, spiega il rapporto: la non convenienza da parte dell’agricoltore
nel raccogliere il prodotto in quanto i prezzi di mercato non sono remunerativi e atmosferici.
Una doverosa domanda: non pensiamo che una simile situazione possa essere una bomba
esplosiva in grado di innescare una reazione a catena? UNA NUOVA LEGGE.
E di questi giorni l’approvazione da parte del Senato di una legge sul recupero delle eccedenze e
sulla loro donazione per solidarietà sociale.
Prima firmataria, insieme con Massimo Fiorio e a oltre 120 parlamentari del Partito Democratico, la
deputata della nostra provincia, Maria Chiara Gadda, relatrice del provvedimento alla Camera.
La legge si è arricchita nel tempo grazie alle proposte degli altri gruppi parlamentari e al contributo di
moltissime associazioni del volontariato e della filiera economica.
QUALI I VANTAGGI? Lo scopo primario è quello di evitare che quanto risulta in eccesso venga
buttato via.
In un contesto sociale connotato da un alto indice di povertà, i prodotti buoni, perfettamente
consumabili, potranno essere destinati ai cittadini più fragili.
http://www.lostivalepensante.it/2016/08/09/sulla-via-delle-spreco-alimentare-uno-sfrontato-benessere-quale-situazione-sul-nostro-
La nostra è una società consumistica che spreca tutto, dal cibo ad altri generi di prodotti (5 milioni di
tonnellate l’anno nel nostro Paese).
La norma amplia quindi la gamma dei beni che possono essere donati e anche la platea dei soggetti
riceventi: non solo le O.N.L.U.S., ma anche gli enti pubblici e le piccole associazioni di volontariato
non riconosciute, purché la finalità del recupero sia per solidarietà sociale e senza scopo di lucro.
Contrastare lo spreco aiuta tutti a vivere meglio.
Gregorio Fogliani, presidente della O.n.l.u.s.
QUI FONDATION osserva: «Se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro
eccedenze alimentari, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero distribuire quotidianamente
7 milioni di pasti».
Attraverso il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari, inoltre, si promuove la riduzione
della produzione dei rifiuti e il riuso dei prodotti attraverso l’estensione del loro ciclo di vita.
E SUL NOSTRO TERRITORIO? Anche sul nostro territorio dove i supermercati la fanno da
padrone, sarà possibile perseguire una politica volta ad alleviare l’immeritata povertà di tante
famiglie, in difficoltà per la perdita del lavoro o per altre motivazioni.
Non si devono dimenticare gli anziani alle prese con misere pensioni che consentono a mala pena
di condurre una vita ai limiti di una ineludibile sobrietà.
La nuova legge non esclude neppure i farmaci per i quali la donazione avverrà con ogni garanzia di
tracciabilità e di tutela della salute delle persone che ne beneficeranno.
Le cessioni di eccedenze alimentari dovranno prioritariamente essere destinate al consumo, mentre
le eccedenze alimentari non idonee al consumo umano potranno essere cedute per il sostegno
vitale di animali e per altre destinazioni, come il compostaggio.
Naturalmente gli alimenti dovranno essere selezionati in base ai requisiti di qualità e di igiene.
MA DOVE SI GENERA SOPRATTUTTO LO SPRECO? Per circa il 43%, all’interno delle mura
domestiche, per questo motivo occorre operare fin dalla primissima infanzia sull’educazione e sulla
prevenzione.
Ed in questo scuole e famiglie si devono saldare in una solida alleanza.
Sprechi alimentari: il Senato approva la legge
Ora, con l'approvazione
della legge contro gli
sprechi alimentari,
possiamo darci finalmente
come obiettivo il recupero di
1 milione di pasti.
Il provvedimento, già
approvato dalla Camera lo
scorso marzo, diventa
dunque definitivo.
L'Aula del Senato ha dato il
via libera al disegno di
legge contro gli 'Sprechi
alimentari' con 181 sì, 2 no
e 16 astenuti.
Questa legge, ha affermato
il ministro Martina "è una
delle più belle e concrete
eredità di Expo Milano
2015".
Gli sprechi alimentari costano all'Italia 12,5 miliardi che sono persi per il 54% al consumo, per il
21% nella ristorazione, per il 15% nella distribuzione commerciale, per l'8% nell'agricoltura e per il
2% nella trasformazione.
Tra gli obiettivi principali della norma ci sono l'incremento del recupero e della donazione delle
eccedenze alimentari, con priorita'della loro destinazione per assistenza agli indigenti.
A differenza dei loro colleghi d'Oltrape, tuttavia, i parlamentari italiani hanno puntato meno sulla
penalizzazione, favorendo gli incentivi per chi dichiara lotta agli sprechi.
"È molto importante - conclude Martina - il rafforzamento del Tavolo Indigenti del nostro Ministero,
che ora potrà diventare un vero e proprio laboratorio operativo per ridurre gli sprechi e aumentare
l'assistenza ai più bisognosi".
Un modello che ci rende unici in Europa e che punta ad incentivare e semplificare il recupero più
che a punire chi spreca.
molisedoc.com
3 agosto 2016
http://molisedoc.com/2016/08/sprechi-alimentari-il-senato-approva-la-legge/
Con Pasto Buono - ne avevamo già parlato su Formiche - siamo riusciti a creare una rete solidale
che prevede il ritiro delle eccedenze alimentari da ristoranti, bar, pizzerie, tavole calde, self service e
la donazione dei pasti, ancora sani e integri, a chi ha più bisogno.
Le associazioni di volontariato potranno anche recuperare i prodotti che rimangono a terra durante
la raccolta, sempre a sostegno degli indigenti.
La necessità di accelerare dipende dal fatto che, come rilevato anche dall'Osservatorio Waste
Watcher, oggi sono 10 milioni gli italiani che vivono in condizioni di povertà.
È stata la stessa Deputata del PD, promotrice della proposta di legge contro lo spreco alimentare,
Maria Chiara Gadda, a ricordare al Sole 24 Ore che l'obiettivo che si dà la nuova legge è quello di
"rendere la donazione strutturale, quotidiana, ogni volta che si genera eccedenza"; perciò si è agito
per "togliere burocrazia inutile, come ad esempio la dichiarazione preventiva 5 giorni prima della
consegna".
Nell'Ue, stando ai dati elaborati nell'ambito del progetto europeo Fusions, lo spreco alimentare vale
143 miliardi di euro ogni anno oltre a 304 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, il 6 % delle
emissioni annuali di gas serra.
Sono stati stanziati 2 milioni di euro per l'acquisto di alimenti da destinare agli indigenti.
POSSIBILITA'PER I COMUNI DI INCENTIVARE CHI DONA AGLI INDIGENTI CON UNO SCONTO
TARI I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle
utenze non domestiche (TARI) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni
alimentari, in caso di donazione gratuita agli indigenti.
E, infine, il Ministero della Salute emanerà linee guida per le mense scolastiche, aziendali,
ospedaliere, sociali e di comunità.
3 agosto 2016
http://catania.virgilio.it/notizielocali/fogliani_qui_foundation_legge_anti_sprechi_grande_risultato_per_ita
lia_-49425617.html
Sprechi alimentari: ok Senato, è legge
Pammachio PazienzaPammachio PazienzaPammachio PazienzaPammachio Pazienza
Questa legge, ha affermato
il ministro Martina "è una
delle più belle e concrete
eredità di Expo Milano
2015".
Un provvedimento che
conferma l'Italia alla guida
della lotta
agli sprechi alimentari, che
ancora oggi hanno
proporzioni inaccettabili.
"Dodici miliardi di euro solo
nel nostro Paese".
Nonostante l'umanità stia
consumando una "quantità
di risorse che è una volta e
mezzo quanto la Terra può
produrre in un anno",
sottolinea la senatrice Laura
Puppato, a livello planetario
"un terzo della produzione alimentare diviene rifiuto per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo,
quattro volte quello che basterebbe per sfamare quegli 868 milioni di persone che soffrono la
fame".
È molto importante - spiega il ministro Martina - il rafforzamento del Tavolo Indigenti del nostro
Ministero, che ora potrà diventare un vero e proprio laboratorio operativo per ridurre gli sprechi e
aumentare l'assistenza ai più bisognosi.
Un modello che ci rende unici in Europa e che punta ad incentivare e semplificare il recupero più
che a punire chi spreca.
Dopo l'approvazione in prima lettura alla Camera il passaggio definitivo al Senato ha introdotto nel
nostro ordinamento la legge #doniamo, di cui è prima firmataria l'onorevole Maria Chiara Gadda.
A questo punto - conclude il Viceministro - la parola passa alla società civile e al settore
imprenditoriale.
5 agosto 2016
http://abruzzo.tv/news/2016/08/05/sprechi-alimentari-ok-senato-legge/
Vengono previsti tagli degli adempimenti burocratici, e introdotte modalità e requisiti semplificati di
comunicazioni telematiche all'amministrazione finanziaria.
Sono previste specifiche disposizioni per i prodotti finiti della panificazione e per i derivati dagli
impasti di farina prodotti negli impianti di panificazione che non necessitano di condizionamento
termico: questi, se invenduti o non somministrati entro le 24 ore successive alla loro produzione,
sono da considerarsi eccedenti presso le rivendite di negozi, anche della grande distribuzione
nonché presso i produttori artigianali o industriali, la ristorazione organizzata, inclusi gli agriturismi, e
la ristorazione collettiva e, pertanto, possono essere donati ai soggetti cessionari.
Con Pasto Buono - ne avevamo già parlato su Formiche - siamo riusciti a creare una rete solidale
che prevede il ritiro delle eccedenze alimentari da ristoranti, bar, pizzerie, tavole calde, self service e
la donazione dei pasti, ancora sani e integri, a chi ha più bisogno.
E'attivo il bando Agea per l'acquisto di latte crudo da trasformare in UHT e donare ai più bisognosi.
Si tratta della prima tranche da 2 milioni del piano complessivo di acquisti da 10 milioni di euro.
Per il 2016 si punta a ridurre gli sprechi di un milione di tonnellate.
I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle utenze
non domestiche ( Tari ) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari,
in caso di donazione gratuita agli indigenti.
Sarà possibile donare anche cibi e farmaci con etichette sbagliate, ma gli errori riportati non devono
riguardare la data di scadenza del prodotto o l'indicazione di sostanze contenute che possano
provocare allergie e intolleranze agli utenti.
Donazione alimenti confiscati Qualora siano stati confiscati prodotti alimentari idonei al consumo
umano o animale, il giudice ne dispone la cessione gratuita a enti privati costituiti per il
perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche e solidaristiche.
http://www.bergamopost.it/che-succede/la-lotta-allo-spreco-alimentare-legge/
La lotta contro lo spreco alimentare è legge
Incentivi a chi promuove il recupero di alimenti e la donazione gratuita.
L'obiettivo è arrivare al recupero di un milione di tonnellate di cibo all'anno
E’ stata approvata definitivamente dal Parlamento la legge contro gli sprechi alimentari.
L’obiettivo, ora più vicino, consiste nel recupero di un milione di tonnellate di cibo all’anno.
E chi non spreca il cibo verrà premiato.
Dopo il primo sì della Camera a marzo scorso, nella serata di martedì 2 agosto è arrivato il via
libera definitivo del Senato.
“ Con il voto di oggi, manteniamo una promessa.
L’Italia si è dotata di una legge organica sul recupero delle eccedenze e sulla loro donazione per
solidarietà sociale ”, ha spiegato la deputata del Pd Maria Chiara Gadda, prima firmataria della
legge, al momento dell’approvazione.
“ Questa norma – ha sottolineato il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina – è una delle
più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015.
È una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano.
Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggi
hanno proporzioni inaccettabili ”.
COSA PREVEDE LA LEGGE – Il provvedimento, che arriva a soli sei mesi di distanza rispetto a
un’analoga legge francese, definisce per la prima volta nell’ordinamento italiano i termini di
eccedenza e spreco alimentari, fa maggiore chiarezza tra il termine minimo di conservazione e la
data di scadenza, e punta semplificare le procedure per la donazione, nel rispetto delle norme
igienico-sanitarie e della tracciabilità.
Rispetto alla norma approvata in Francia, che si basa sulla penalizzazione, quella italiana punta
sugli incentivi e sulla semplificazione burocratica.
Consente – ad esempio – la raccolta dei prodotti agricoli che rimangono nei campi e la loro
cessione a titolo gratuito.
Dice in modo chiaro che il pane potrà essere donato nell’arco delle 24 ore dalla produzione.
foodweb.it
5 agosto 2016
E, per ridurre gli sprechi alimentari nel settore della ristorazione, permette ai clienti l’asporto dei
propri avanzi con la family bag.
COSA CAMBIA – Tra le prime novità della legge occorre segnalare la semplificazione burocratica.
Viene poi rafforzato il Tavolo per gli indigenti del Ministero dell’Agricoltura, che vedrà la
partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria e grande
distribuzione.
E’ previsto un finanziamento di due milioni di euro per l’acquisto di alimenti da destinare agli
indigenti.
Non solo le onlus, inoltre, ma anche gli enti pubblici, potranno essere considerati soggetti donatori.
Ai Comuni viene data la possibilità di incentivare chi dona agli indigenti con uno sconto sulla Tari.
Si possono poi donare anche i cibi e farmaci con etichette sbagliate, purché le irregolarità non
riguardino la data di scadenza del prodotto o l’indicazione di sostanze che provocano allergie e
intolleranze.
Non sarà richiesta la forma scritta per le donazioni gratuite di cibo, farmaci e altri prodotti e saranno
coinvolte nella prevenzione dello spreco anche le mense scolastiche, aziendali e ospedaliere.
Infine, più spazio alle produzioni a chilometro zero, che dovranno essere promosse dal Ministero
delle Politiche agricole nel quadro di azioni mirate alla riduzione degli sprechi.
Con la nuova legge viene istituito un Fondo presso il Ministero con dotazione di un milione di euro
per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi finalizzati
alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione di
imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.
COMMENTI – Stefano Bassi, presidente di Ancc-Coop, parla di “ u na buona legge che favorisce ed
incentiva l’impegno delle imprese volto a ridurre lo spreco di prodotti alimentari ancora perfettamente
consumabili, ma non più vendibili ”.
Buona “ perché assicura la donazione di ingenti quantità di alimenti a fini di solidarietà sociale e per
il contrasto della povertà, attraverso una forte semplificazione ed un’importante estensione delle
merceologie e della platea dei soggetti destinatari del Terzo Settore ”.
E perché lo fa “ senza obbligare le imprese, ma con un’azione di responsabilizzazione e
coinvolgimento ”.
Coop è in prima fila nella battaglia contro lo spreco alimentare e solo nel 2015 sono state donate ad
oltre 800 organizzazioni del volontariato di ispirazione religiosa e laica 5.143 tonnellate di derrate
alimentari, pari ad un valore di oltre 24 milioni di euro, che hanno permesso di fornire 6 milioni di
pasti a persone in difficoltà.
“ Questa legge rappresenta un importante passo per semplificare il processo di donazione delle
rimanenze alimentari, un’attività nella quale le nostre imprese sono impegnate già da molto tempo
nonostante le numerose difficoltà – commenta Giovanni Cobolli Gigli, presidente di
Federdistribuzione.
http://www.foodweb.it/2016/08/la-lotta-contro-lo-spreco-alimentare-e-legge/
Secondo uno studio del Politecnico di Milano la distribuzione ogni anno dona prodotti alimentari per
65mila tonnellate (pari a oltre 220mila pasti al giorno ).
Una quantità che ora potrebbe aumentare notevolmente grazie alla nuova legge.
“ Prima di questa norma – aggiunge Cobolli Gigli – assistevamo al paradosso che destinare i
prodotti a rifiuto costava meno che donarli.
Questo a causa dei pesanti adempimenti burocratici necessari per fare le donazioni.
Ora si sono invece create migliori condizioni per raggiungere l’obiettivo più volte indicato dal Ministro
Martina, cioè raddoppiare le attuali 480mila tonnellate di donazioni da parte dell’intera filiera,
raggiungendo il milione di tonnellate annue.
Per dare impulso alle donazioni sarà importante che gli enti locali recepiscano l’invito contenuto
nella norma, riducendo la tassa sui rifiuti per i soggetti che donano.
Più donazioni significa meno rifiuti e meno costi per il sistema, e noi auspichiamo che almeno una
parte di questi risparmi possano essere distribuiti a chi alimenta questo percorso virtuoso ”.
Infine, “ d iffondere il messaggio positivo delle donazioni è fondamentale per alimentare un senso di
responsabilità nelle imprese e nei cittadini.
Per questo Federdistribuzione, insieme a Federalimentare, Fondazione Banco Alimentare e Unione
Nazionale Consumatori partecipa al progetto LIFE-Food Waste Stand up, con l’obiettivo di
sensibilizzare al contenimento degli sprechi e di educare al recupero delle eccedenze ”.
Secondo Gregorio Fogliani, presidente della onlus QUI Foundation, attiva dal 2007 con il progetto
Pasto Buono per il recupero e la donazione di eccedenze alimentari ai bisognosi, “q uesto è un
grande risultato per l’Italia, che dimostra così di saper tenere il passo con i Paesi europei più
virtuosi, come la Francia, nella lotta contro gli sprechi alimentari.
Aspettavamo un intervento simile da anni.
Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice.
Secondo le stime, si potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni ”.
Plauso anche da chi aveva lanciato una petizione a sostegno della lotta agli sprechi alimentari.
“ Dopo una campagna a sostegno della nostra petizione durata 435 giorni, 67.604 firme, 31
aggiornamenti, 83 post sulla pagina facebook dedicata e 229 tweet possiamo finalmente gridare
Vittoria! ” scrive Daniele Messina su Change.org.
“ Questo successo è stato reso possibile grazie ai 67.604 sottoscrittori che hanno firmato e
sostenuto la petizione per oltre un anno, quando la consapevolezza sul problema degli sprechi non
era alta e la questione veniva snobbata dai politici – aggiunge Messina nel suo messaggio.
http://www.genova3000.it/notizie/6722-fogliani-vince-la-battaglia-degli-sprechi.html
Ieri è stata approvata la
legge contro gli sprechi
alimentari.
Per la Onlus QUI
Foundation, che dal 2007,
con il progetto Pasto
Buono, è attiva per il
recupero e donazione delle
eccedenze alimentari ai
bisognosi, si tratta di un
risultato molto importante.
"Questo è un grande
risultato per l'Italia, che
dimostra così di saper
tenere il passo con i paesi
europei più virtuosi, come la
Francia, nella lotta contro gli
sprechi alimentari",
commenta Gregorio
Fogliani, presidente della
Onlus QUI Foundation.
"Aspettavamo un intervento simile da anni.
Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice.
Rispetto alla norma approvata in Francia, quella italiana non è punitiva, ma punta sugli incentivi e
sulla semplificazione burocratica.
Questo farà certamente crescere il numero di locali disposti a donare e aumenterà le quantità di
cibo salvato.
Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni.
Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro
eccedenze, con una media di 20 pasti al giorni, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti
quotidianamente.
Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 500mila pasti recuperati
genova3000.it
all'anno ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione.
3 agosto 2016
Fogliani vince la battaglia degli sprechi
Legge contro gli sprechi alimentari, finalmente approvata!
E’ finalmente realtà in Italia
la legge contro gli sprechi
alimentari che ha appena
ricevuto l’approvazione
definitiva da parte del
Senato.
La legge riguarda sia gli
sprechi alimentari che altre
forme di spreco.
Aspettavamo da molto
tempo una legge che
permettesse a mense,
ristoranti e bar di
recuperare gli avanzi per
metterli a disposizione di chi
ne ha bisogno, in
particolare delle fasce di
popolazione in difficoltà.
Ora sarà possibile e oltre 12
miliardi di derrate alimentari
non dovranno più finire tra i
rifiuti.
La nuova legge infatti semplifica le procedure per certificare le donazioni di alimenti dal punto di
vista fiscale.
Sulla bolla di accompagnamento si indicherà solo il peso di ciò che si dona invece della descrizione
analitica.
Nei ristoranti e nelle pizzerie ci dovrà essere molta più attenzione per la doggy bag che ci darà la
possibilità di portare a casa senza problemi quanto abbiamo ordinato ma non abbiamo consumato
interamente durante il pranzo o la cena.
Secondo le stime questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni.
I pasti da distribuire ogni giorno potrebbero essere almeno 7 milioni se i pubblici esercizi italiani
mettessero a disposizione una media di 20 pasti al giorno, secondo i calcoli di Qui Foundation
Onlus, promotrice del progetto Pasto Buono per la riduzione degli sprechi alimentari grazie a una
greenme.it
4 agosto 2016
http://www.greenme.it/approfondire/come-e-andata-a-finire/21078-legge-anti-sprechi-alimentari
rete solidale per il ritiro delle eccedenze e la donazione dei pasti ai bisognosi.
Leggi anche: IL RISTORANTE SPAGNOLO CHE DONA IL CIBO AVANZATO A CHI NE HA
BISOGNO L’Italia sta dando il buon esempio all’Europa tanto che la notizia della nuova legge
antispreco è arrivata anche all’estero.
La legge italiana è stata approvata a sei mesi da un provvedimento analogo preso in Francia ma nel
nostro Paese era ormai in elaborazione da tempo.
Ci sono però delle differenze tra Francia e Italia.
Infatti, mentre in Francia la legge penalizza i supermercati che non seguono le regole per donare il
cibo avanzato in beneficenza, in Italia il nuovo provvedimento si focalizza sugli incentivi che rendono
più semplici le donazioni da parte delle aziende in modo che cambino davvero il proprio
comportamento.
L’introduzione della doggy bag nei ristoranti italiani dall’estero è vista come un vero e proprio
cambiamento culturale, dato che il suo utilizzo viene considerato raro sia da parte dei ristoratori che
in base alle richieste della clientela, che sarebbero ancora rare.
Leggi anche: DOGGY BAG: 10 MOTIVI PER NON VERGOGNARSI DI CHIEDERLA AL
RISTORANTE O IN HOTEL In Italia è nata anche l’idea di non chiamarla più doggy bag, ma family
bag, pensando che il nuovo nome possa essere più accettabile.
Dovremmo abituarci a pensare che il cibo che ci capita di avanzare al ristorante sarà ancora
perfettamente commestibile quando lo porteremo a casa con noi, anche se lo mangeremo il giorno
successivo.
E, in effetti, perché permettere che del cibo che abbiamo pagato venga gettato tra i rifiuti? Per
quanto riguarda gli sprechi alimentari a livello internazionale, in occasione delle Olimpiadi di Rio ci si
sta organizzando per donare a chi vive nelle favelas e a tutti i bisognosi i pasti avanzati dei ristoranti
e delle caffetterie, sia come segno di solidarietà che per contrastare gli sprechi alimentari.
E voi siete pronti a chiedere la doggy bag al ristorante per portare a casa il cibo rimasto nel piatto
senza farvi problemi? Marta Albè
2 agosto 2016
http://ilsolidale.blogspot.it/2016/08/la-legge-contro-gli-sprechi-alimentari.html
http://www.imutui.net/prima-pagina/spreco-alimentare-nuove-norme-previste-dalla-legge/
Spreco alimentare, nuove norme previste dalla legge
Buonsenso e accortezza dovrebbero spingere ognuno di noi a sprecare il meno possibile,
soprattutto quando si parla di cibo, a fronte di interi paesi nel mondo che non hanno neppure
l’essenziale per sfamare la propria popolazione, ma ora c’è anche una legge a regolamentare molti
aspetti di un fenomeno deplorevole che purtroppo è ancora molto diffuso anche nel nostro paese.
Dopo i passaggi nelle aule parlamentari, il Senato, con 181 voti a favore, 2 contrari e 16 astenuti,
ha approvato la legge antisprechi: il recupero e la donazione del cibo sono favoriti per legge.
Per ora non è prevista nessuna sanzione per chi non si adegua, tutto puntato sugli incentivi.
Appena entrerà in vigore per le imprese che regaleranno cibo o medicine invece che gettarle sono
previstisgravi fiscali, in particolare i Comuni possono ridurre le tasse sui rifiuti alle imprese che
decidono di donare alimenti ai bisognosi.
Con questa nuova normativa viene incentivato l’uso del family bag per portarsi a casa gli avanzi del
ristorante evitando così che il cibo cucinato finisca in pattumiera, si favorisce l’opera delle
associazioni che raccolgono dai negozianti i prodotti alimentari a fine giornata.
«La legge è articolata, e considera anche aspetti che in questi anni hanno creato difficoltà – spiega
la parlamentare Pd Maria Chiara Gadda, prima firmataria della proposta – abbiamo chiarito che il
pane può sicuramente essere donato nell’arco delle 24 ore dalla sua produzione; si è ribadita la
differenza tra la data di scadenza e il “termine minimo di conservazione” (la dicitura “da consumarsi
preferibilmente entro”), e sarà possibile donare i prodotti confiscati, purché buoni e sicuri.
Secondo le stime – aggiunge Gregorio Fogliani della Onlus Qui Fondation attiva dal 2007 con il
progetto Pasto Buono per il recupero delle eccedenze alimentari – questa legge potrebbe
dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni: è stato calcolato che se tutti i pubblici
esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si
potrebbero addirittura distribuire 7 milioni di pasti quotidianamente.
imutui.net
4 agosto 2016
3 agosto 2016
http://www.dissapore.com/alimentazione/legge-contro-spreco-alimentare-approvata/
http://rosarossaonline.org/2016/08/05/al-via-la-legge-contro-gli-sprechi-alimentari_178122
Al via la legge contro gli sprechi alimentari
Omero OleottiOmero OleottiOmero OleottiOmero Oleotti
"E' una delle più belle e
concrete eredità dell'Expo -
ha sottolineato Martina-".
"Un provvedimento che
conferma l'Italia alla guida
della lotta agli sprechi
alimentari, nonostante siano
ancora oggi di proporzioni
inaccettabili: 12 miliardi di
euro solo nel nostro
Paese".
A tal proposito riportiamo
l'opinione di Stefano Bassi
presidente di Ancc-Coop:
"Una buona legge che
favorisce ed incentiva
l'impegno delle imprese
volto a ridurre lo spreco di
prodotti alimentari ancora
perfettamente consumabili,
ma non più vendibili".
Secondo le stime - aggiunge Gregorio Fogliani della Onlus Qui Fondation attiva dal 2007 con il
progetto Pasto Buono per il recupero delle eccedenze alimentari - questa legge potrebbe
dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni: è stato calcolato che se tutti i pubblici
esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si
potrebbero addirittura distribuire 7 milioni di pasti quotidianamente.
Principali argomenti trattati nel Volume: - Lo scenario di inizio millennio: la nuova food insecurity -
Dal right to food alla food sovereignty: un altro orizzonte per i diritti sociali - Le radici moderne
dell'eccezionalità agricola: i prodotti agricoli tra alimenti e merci -...
Le associazioni di volontariato potranno anche recuperare i prodotti che rimangono a terra durante
la raccolta, sempre a sostegno degli indigenti.
Il pane potrà essere donato nell'arco delle 24 ore dalla produzione.
Ma anche il singolo potrà essere primo attore nella battaglia agli sprechi: verrà infatti incentivato,
nei ristoranti, il ricorso alle cosiddette family- bag o doggy-bag, borse da asporto con cui potersi
rosarossaonline.org
5 agosto 2016
http://rosarossaonline.org/2016/08/05/al-via-la-legge-contro-gli-sprechi-alimentari_178122
portare a casa il cibo eventualmente non consumato nel locale, borse finora aborrite e considerate
simbolo come minimo di cattiva educazione, perlomeno in Italia, ma in realtà usanza diffusa e per
nulla disdegnata in altri Paesi.
Si possono poi donare anche i cibi e farmaci con etichette sbagliate, purché le irregolarità non
riguardino la data di scadenza del prodotto o l'indicazione di sostanze che provocano allergie e
intolleranze.
E, infine, il Ministero della Salute emanerà linee guida per le mense scolastiche, aziendali,
ospedaliere, sociali e di comunità.
Vengono previsti tagli degli adempimenti burocratici, e introdotte modalità e requisiti semplificati di
comunicazioni telematiche all'amministrazione finanziaria.
Inoltre, per combattere gli sprechi alimentari, sarà potenziato il ruolo del Tavolo indigenti del Mipaaf,
che vedrà la partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria e
grande distribuzione già rappresentate.
Proprio da poche ore è attivo il bando Agea per l'acquisto di latte crudo da trasformare in UHT e
donare ai bisognosi.
Fondi stanziati Viene rifinanziato con 2 milioni di euro per il 2016 il Fondo per la distribuzione di
derrate alimentari alle persone indigenti e viene istituito un Fondo, con dotazione di 1 milione di euro
per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi finalizzati
alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione di
imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.
Possibilità per i Comuni di incentivare chi dona agli indigenti con uno sconto Tari : i Comuni hanno la
facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle utenze non domestiche (
Tari ) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari, in caso di
donazione gratuita agli indigenti.
Sprechi alimentari: ora anche l'Italia ha una legge
Arriva la legge che metterà
la parola fine agli sprechi
alimentari.
Anche l'Italia segue la
Francia, ma con una
normativa che punta a
incentivare la fine dello
spreco.
Ieri sera, dopo il sì della
Camera arrivato nel mese
di marzo, anche il Senato
ha approvato la legge che
intende mettere la parola
fine agli sprechi alimentari.
La nuova legge permetterà
che le eccedenze alimentari
non vadano più sprecate.
Gli esercizi commerciali
potranno dare il cibo ad
associazioni che si
occuperanno di distribuirlo e i ristoranti lasceranno portare a casa gli avanzi ai loro clienti.
La legge Dopo il sì alla Camera a marzo, nella serata di ieri, con 181 sì, 2 no e 16 astenuti anche la
l’Aula del Senato fa passare la legge contro lo spreco alimentare.
La deputata del PD Maria Chiara Gadda ha commentato così: “ Con il voto di oggi, manteniamo
una promessa.
L’Italia si è dotata di una legge organica sul recupero delle eccedenze e sulla loro donazione per
solidarietà sociale “.
E non è l’unica, anche il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha commentato
favorevolmente la legge.
“Questa norma è una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015.
È una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano.
thesocialpost.it
3 agosto 2016
http://www.thesocialpost.it/2016/08/03/sprechi-alimentari-legge-italia-cibo/
Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggi
hanno proporzioni inaccettabili.
Con questa legge ci avviciniamo sempre di più all’obiettivo di recuperare un milione di tonnellate di
cibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile degli enti caritativi “.
Chi e cosa si può donare A donare saranno onlus ed enti pubblici, le mense scolastiche, aziendali e
ospedaliere.
Le eccedenze degli esercizi commerciali potranno essere elargite a chi ne ha più bisogno.
Anche i prodotti che restano nei campi agricoli potranno essere dispensati.
Il pane, per esempio, dovrà essere donato solo nelle 24 ore che seguono la produzione.
La clientela dei ristoranti potrà servirsi della family bag per portare a casa quello che non si è
terminato durante la cena fuori.
Gregorio Fogliani, impegnato nel progetto Pasto Buono, ha dichiarato: “ Abbiamo calcolato che se
tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti
al giorno, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti quotidianamente.
Noi che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 500 mila pasti recuperati all’anno,
ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne almeno un milione
Approvata legge sprechi alimentari - Fogliani (QUI Foundation)
LEGGE CONTRO GLI SPRECHI ALIMENTARI GREGORIO FOGLIANI (QUI FOUNDATION): "UN
GRANDE RISULTATO PER L'ITALIA E UN SEGNO DI GRANDE CIVILTA'" Approvato anche dal
Senato della Repubblica il disegno di legge contro gli sprechi alimentari Genova, 3 agosto 2016 –
Anche l'Italia avrà una legge contro gli sprechi alimentari in grado di supportare chi dona il cibo
sano e invenduto invece di gettarlo via.
"Questo è un grande risultato per l'Italia, che dimostra così di saper tenere il passo con i paesi
europei più virtuosi, come la Francia, nella lotta contro gli sprechi alimentari", commenta Gregorio
Fogliani, presidente della Onlus QUI Foundation, attiva dal 2007 con il progetto 'Pasto Buono' per il
recupero e la donazione di eccedenze alimentari ai bisognosi.
"Aspettavamo un intervento simile da anni.
Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice.
Rispetto alla norma approvata in Francia, quella italiana non è punitiva, ma punta sugli incentivi e
sulla semplificazione burocratica.
Questo farà certamente crescere il numero di locali disposti a donare e aumenterà le quantità di
cibo salvato.
Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni.
Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro
eccedenze, con una media di 20 pasti al giorni, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti
quotidianamente.
Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 500mila pasti recuperati
all'anno, ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione." La Onlus QUI Foundation,
fondata dall'imprenditore Gregorio Fogliani, si impegna dal 2007, attraverso il progetto "Pasto
Buono", nella riduzione degli sprechi alimentari organizzando una rete solidale che prevede il ritiro
delle eccedenze alimentari dai locali food e la donazione dei pasti, ancora sani e integri, a chi ha
più bisogno.
Pasto Buono è stato inserito nelle best practice mondiali contro gli sprechi da FAO, che lo ha
inserito nel progetto mondiale contro la fame "SAVE FOOD".
Pasto Buono è attivo a Genova, Milano, Mantova, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli.
Il progetto è attivo grazie al supporto di realtà no-profit come Caritas, Comunità di Sant'Egidio, Csv
e City Angels.
tutto-normativa.blogspot.com
3 agosto 2016
http://tutto-normativa.blogspot.no/2016/08/approvata-legge-sprechi-alimentari.html
Tra i partner, la compagnia di navigazione Tirrenia e Gruppo Cremonini, che donano l'invenduto dei
loro ristoranti.
QUI Foundation è la Onlus di QUI! Group S.p.a nata a Genova nel 2007.
Il suo principale progetto è Pasto Buono, che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal
settore della ristorazione.
E'attivo a Genova, Milano, Mantova, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli.
Al progetto collaborano bar, ristoranti, tavole calde, gastronomie e anche grandi gruppi come
Cremonini e Tirrenia, che donano l'invenduto dei loro ristoranti.
-- www.CorrieredelWeb.it Pubblicato da redazione CorrieredelWeb a 14:13 VOTA o condividi questo
articolo
3 August 2016
http://www.thelocal.it/20160803/what-you-need-to-know-about-italys-new-food-waste-laws
3 agosto 2016
http://www.liberopensiero.eu/2016/08/03/sprechi-alimentari-legge/
Sprechi alimentari: 10 novità in arrivo con la nuova legge
Dagli incentivi Iva allo
sconto sulla Tari, dalla
semplificazione burocratica
alla "family bag", passando
per le etichette, il packaging
e le produzioni a km zero:
ecco cosa cambia con la
nuova legge italiana anti-
spreco, che fa riferimento
anche a farmaci e vestiti
Ogni anno in Italia si
sprecano 76 kg di cibo a
testa : in totale, finiscono
nella pattumiera 1,3 miliardi
di tonnellate di alimenti e il
loro smaltimento costa
all’ambiente 170 milioni di
tonnellate di CO2 (dati Last
Minute Market).
Non solo: per coltivare il
cibo che sprechiamo
vengono occupati 14 milioni
di km quadrati di terreno agricolo.
Se questa superficie fosse un paese, sarebbe il terzo più grande al mondo dopo la Russia e il
Canada.
Per mettere un freno a tutto questo, l’Italia si è appena dotata di una nuova legge sugli sprechi
alimentari.
Dopo il primo sì arrivato dalla Camera lo scorso marzo, martedì 2 agosto il provvedimento è stato
approvato in via definitiva dal Senato.
Il testo, passato un po'sotto silenzio e scavalcato da altri provvedimenti approvati in
contemporanea, stabilisce tuttavia novità importanti: definisce per la prima volta nell'ordinamento
italiano i termini di “eccedenza” e “spreco” alimentare e punta sugli incentivi e sulla semplificazione
burocratica per le donazioni di cibo, ovviamente nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e della
tracciabilità.
firstonline.info
5 agosto 2016
http://www.firstonline.info/News/2016/08/05/sprechi-alimentari-10-novita-in-arrivo-con-la-nuova-legge/MTlfMjAxNi0wOC0wNV9GT0w
2) È prevista una riduzione della tassa dei rifiuti in proporzione alla quantità del cibo ritirato dalle
associazioni.
3) Il riepilogo delle donazioni andrà fatto ogni mese, a consuntivo, e si potrà evitare fino a 15mila
euro di cibo donato (finora, invece, era richiesta una dichiarazione per le autorità sanitarie da
compilare cinque giorni prima della cessione).
4) Il pane potrà essere donato entro 24 ore dalla produzione.
5) Nel settore della ristorazione viene concesso ai clienti di portare a casa i propri avanzi con la
“family bag”.
6) Sono stati stanziati 2 milioni per il 2016 al Tavolo Indigenti e un milione a testa a due fondi che si
occuperanno di packaging innovativo e anti-spreco e della promozione presso i ristoranti delle
“family bag”.
7) Potranno essere considerati “soggetti donatori” non soltanto le onlus, ma anche gli enti pubblici, le
mense scolastiche, aziendali e ospedaliere, gli esercizi commerciali, i supermercati, i ristoranti e le
imprese.
8) Si potranno donare cibi e farmaci con etichette sbagliate (oltre che agli alimenti, la legge fa
riferimento anche ai farmaci e ai vestiti), ma solo se le irregolarità non riguardano la data di
scadenza o l'indicazione di sostanze che provocano allergie o intolleranze.
9) Per ridurre gli sprechi, le produzioni a chilometro zero saranno promosse dal ministero delle
Politiche agricole.
10) Le associazioni di volontariato potranno recuperare e cedere a titolo gratuito i prodotti che
rimangono a terra durante la raccolta agricola.
È prevista anche la possibilità di distribuire beni alimentari confiscati (che oggi esiste ma è a
discrezione dei magistrati).
“Vogliamo che la donazione sia strutturale, quotidiana, ogni volta che si genera eccedenza – spiega
la deputata Pd Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge – e la via maestra è quella di
togliere burocrazia inutile, come ad esempio la dichiarazione preventiva 5 giorni prima della
consegna.
Ora basterà un documento di trasporto, o un documento equipollente, in grado di consentire la
tracciabilità del prodotto o una dichiarazione riepilogativa a fine mese, solo nel caso l’importo della
donazione superi i 15mila euro”.
Secondo Gregorio Fogliani, della Onlus Qui Fondation, che è attiva dal 2007 con il progetto Pasto
Buono per il recupero delle eccedenze alimentari, “ questa legge potrebbe dimezzare il volume degli
sprechi nel giro di dieci anni : è stato calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a
disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero addirittura
distribuire 7 milioni di pasti quotidianamente”.
Tuttavia, a differenza del provvedimento analogo varato sei mesi fa in Francia, la nuova legge
1) si potrà scaricare l'IVA delle merci donate.
italiana non prevede alcuna sanzione per chi omette di recuperare il cibo.

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  • 1. © 2015 QUI! Group S.p.A. ESTRATTO RASSEGNA STAMPA LEGGE SPRECHI ALIMENTARI AGOSTO 2016
  • 6. 06 Agosto 2016 CORRIERE DELLA SERA Corriere della Sera(ITA) 06 Agosto2016 La onlusQUIFoundation Paese: it Pagina:22 Readership:2710000 Diffusione:489259 Tipo media:Quotidiano Nazionale Autore:Stefania Chiale «Laleggesullospreco alimentare cidaràselle milioniclipastigratis» Imprenditore Gregorio Foglianiè presidente della onlusQUI Foundation, attiva con il progetto «Pasto Buono» per il recupero delleeccedenze alimentari (<Non siavanzail cibo nelpiatto», «Pensa achi non haniente da mangiare»:ad ognipasto ibambinisi sentono ripetere questefrasi.Adesso unalegge italianaIo dice in modo chiaro e forte anche agli adulti. Martedìè stata approvatain via definitiva al Senatolalegge contro gli sprechi alimentari,che ognianno costano al nostroPaese12,5 miliardidi euro.Lalegge punta alrecupero e alla donazione delle eccedenze attraverso semplificazioniburocratiche e incentivi.Non con la penalizzazione, comeinvece ha decisolaFranciain febbraio.«Eunadecisione giusta commentaGregorioFogliani, presidente della Onlus QUI Foundation,che dal2007con il progetto"Pasto Buono"mette in collegamentol2omila esercizi pubblicie associazionicaritatevoli per la distribuzione del ciboin eccesso Siincentiva chidona,anziché punire chinon lofa.Questofaràcrescere il numero deilocali disposti a collaborare».Finora cosasuccedeva? «Offrire cibo avanzato era difficile,se non impossibile,e ancherischioso per l'esercente,che doveva avere un abbattitore dellatemperatura(solo il 2%degli esercizilo possiede),ottenere un camion coibentato per il trasporto e assumersiogniresponsabilitàin caso diproblemi.Oggile semplificazioniapronola plateaatutti coloro che possono evogliono donare cibo avanzato.Lalegge approvata eliminainnanzituttola paura».il volume deglisprechipotrebbe dimezzarsinel giro didiecianni:«Se tuttii pubbliciesercizi italiani mettessero a disposizioneleloro eccedenze alimentari,con una media di20pasti al giorno,si potrebbero distribuire quotidianamente7mifioni dipasti.Con il nostro progetto ne recuperiamo 5oomila all'anno.Maè pocorispetto al potenziale:puntiamo al milione». Stefania Chiale Pagina 1 / 1 Articolo per uso esclusivo del destinatario.Sono vietate la riproduzione e la ridistribuzione
  • 8. 14 Agosto 2016 - 60033 Famiglia Cristiana(ITA) 14 Agosto 2016 - 60033 FC IN ITAliA E NEI I0NDO Paese: it Pagina:32-33 Readership: 1793000 Diffusione:345636 Tipo media: Periodici Autore: Fulvia Degl'Innocenti N'33 2016 LE NUOVE NORME SUGLI SPRECHI ALIMENTARI IL CIBO È VITA: NON SCIUPARLO PREMIATO CHI NON BUTTA Con il prowedimento, appena diventato legge, si recupererà almeno un milione di tonnellate di alimenti ogni anno. Ristoranti, mense e bar destineranno gli avanzi agli enti caritativi di Fulvia DegI'Innocenli S 0110 12,5 i miliardi che ogni anno vanno in fumo in Ita ha per colpa degli sprechi alimentari. Equivalgono a cinque tonnellate di cibo rise finiscono Lra i rifiuti; nel 54% dei casi è dovuto al consumo (per la maggior parte domestico),nel 21% agli scarti della ristorazione,nel a% alla distribuzione commerciale, nell'8% all'agricoltura e nel 2% alla trasformazione.Si calcoLi che ogni italiano ha buttato nel bidone della spauatura ben 76 chilI dl prodotti alimentari durante l'anno. Lasitua- zione dovrebbe radicalmente cani- biare dopo la recente approvazione dellaleggecontro gli sprechialimen- tari efarmaceutici,che ha l'obiettivo di recuperare da ristoranti, mense, bar,un milioneditonnellate di ciboe donarla a chi ne ha bisogno attraver- so il lavoro degli enti caritativi,come ilBanco alimentare. La leggeèun'eredità diExpo Mila- 32 ACASA Soprattutto tra le u domestiche i cibo fir sue nella spazzatura. _b no 2015,fu presentata lo scorso anno ALRISTORANTEnelPianoSprecoZeru proprio durante l'Esposizione universale ed è una tra- - duzioneinfattidei principidella Car- Con la doggy bag(o fami y tadiMilano. bag),un apposito coriten;toie Entrando nel dettaglio della legge si potrà portare a casa vediamocheiComunipossonoincen- il cibo non consumato. i Pagina 1 /2 Articolo per uso esclusivo del destinatario. Sono vietate la riproduzione e la ridistribuzione
  • 9. N33 2016 7 7 ,,, 'r1 A ALSUPERM[RcATO AricThe nella grande distobuzione sarà possibile ridurre gli sprechi . tivare chi donaagliindigonticon uno sconto sulla Tari.Il pane può sicura- menteesseredonato nell'arco delle24 ore dalla sua produzione;siè ribadita la differenza tra la data di scadenza e il'termine minimo diconservazione' In caso diconfiscadi prodottialimen- tari,inoltre,l'autorità da oggi dispor- rà la cessione gratuita con priorità all'alinientazione dei più bisognosi o successivamente come mangime per animali.Si diffonderà sempre di più la cosiddetta doggy bag(un conteni- torein cui riporre gliavanzidel pasto, per il cane,ma anche per il consumo umano)che consentirà a ristoranti e pizzeriedidarela possibiliLà aiclienti di portarsia casa quelchehannoordi- natoenoninteramenteconsumato. «Evitare che quanto risultain ec- cesso venga buttato via, e un bene per tutti»,hadichiarato Maria Chiara Gadda, deputata del Pd e prima fir- mataria della legge,«perché si limita la produzione di rifiniti,l'emissione di l'C- IN ITAI.1ft E NEL MONDO IN FRNCl/ PIU SEVERI Sei mesila stata approvata una legge analogain Francia, dove però,a differenza dell'italia, non ci sono solo incentivi per chi dona, ma sono anche previste pene per chi spreca. anidridecarbonica,l'impiego di risor- se naturali e il consumo di suolo.Ma l'aspetto piiuimportanteècheprodot- ti buoni, perfettamente consamabili, possono essere destinati ai cittadini piùfragili». «Questo è un grande risultato per l'italia,che dimostra così di saper te- nere il passo con i Paesi europei più virtuosi,conie la Francia, nella lotta contro gli sprechi alimentari»,corn- monta Gregorio Fogliani,presidente della Onlus QUI Foundation, attiva dal 2007 con il progetto "Pasto Buo- no'per il recupero e la donazione di eccedenze alimentari ai bisognosi. «Aspettavamo un intervento simile da anni.Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà molto piùsemplice.Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni.Abbiamo calcolato che se tntti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze,con una media di 20 pasti algiorno,si po- trebbero distribuire addirittura 7 mi- lioni di pastiquotidianamente». Il problema non è sicuramente solo italiano a livello planetario un terzo della produzione alimentare finisce tra i rifiuti per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, quattro volte quello che basterebbe persfamare quegli868nulionidi per- sone che soffrono la fame.Lo smalti- mento stesso dei rifiuti ha un impat- to ambientale pesante per la Terra; invertire questo trend è necessario e anche urgente per la stessa sopravvi- venza del pianeta e questaleggeèuno strumento importante per comincia- reafarlo. 33 Pagina 2/2 Articolo per uso esclusivo del destinatario. Sono vietate la riproduzione e la ridistribuzione
  • 10. 04 Agosto 2016 IL GIORNALE D'ITALIA Il Giornale d'Italia(ITA) 04 Agosto2016 Paese: it Pagina:2 Tipo media:Quotidiano Nazionale Autore:R.V. Sprecoalimentare,leggefigliadellacrisi A pprovata la legge contro lo spreco alimentare. Ed è un progresso che va di pari passo col regresso del- l'economia italiana, anche se trovare chi è disposto ad ammetterlo ècomecercare l'unicorno. Perché se indubbiamente si tratta di una iniziativa meritoria, pensare fino a qualche annofa di "liberalizzare" la donazione di merce alimentare(in buono stato ma oltre la data di scadenza) non era possibile. Tant'è, qualcosa di buono almeno si muove nei comportamenti degli italiani, schiacciati dalla crisi."Secondo le stime - sostiene Gregorio Fogliani della Onlus Qui Fondation attiva dal 2007 con il pro- getto Pasto Buono per il recupero delle eccedenze alimentari - questa legge po- trebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni: è stato calcolato chesetutti i pubblici esercizi italiani met- tessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero addirittura distribuire7 milioni di pasti quotidianamente". Molti i paralleli portati con l'analogalegge adottata dalla Francia in febbraio, ma le differenze cisono:il prowedimento italiano punta agli incentivi piuttosto che alle pe- nalizzazioni. Può donare le eccedenze qualsiasi soggetto economico (esercizi commerciali,supermercati,ristoranti,im- prese). Sono stati stanziati anche nuovi fondi:2 milioni per il 2016 al Tavolo Indi- gentie un milione a testa a duefondi che si occuperanno di packaging innovativo e anti-spreco e per la promozione presso i ristoranti delle cosiddette Family bag (per consentire ai clienti di portare a casa gli avanzi). Non si tratta certo di esborsi fantasmagorici, ma in termini di coperture dal governo Renzi non è il caso di aspettarsi troppo. "questalegge muove un passo importante per la risoluzione di uno dei grandi para- dossi del nostro sistema alimentare e quindi non possiamo che guardarla con soddisfazione", ha dichiarato così Guido Barilla, Presidente della Fondazione difa- miglia Bfcn.'Del resto,lo spreco alimen- tare, oltre ad essere una grave piaga sociale - fanno sapere dalla Fondazione - rappresenta anche un danno per l'am- biente: basti pensare che se lo spreco alimentarefosse un Paese,questosarebbe il terzo principale produttore di anidride carbonica, dopo Stati Uniti e Cina. In- somma,parliamo di unasituazione ormai insostenibile alla quale tutti dobbiamo contribuire per trovare una soluzione. E adesso,dopo l'esempio della Francia,an- che l'italia, da oggi, ha una legge per combattere lo spreco di cibo, favorire l'uso consapevole delle risorsee il recupero di prodotti ancora utilizzabili". R. V. Pagina 1 / 1 Articolo per uso esclusivo del destinatario.Sono vietate la riproduzione e la ridistribuzione
  • 11. 04 Agosto 2016 ILSECOLOXIX Il Secolo XIX(ITA) 04 Agosto2016 Paese: it Pagina:18 Readership:376000 Diffusione:53679 Tipo media:Stampa locale Autore: R.C. ILSENATO APPROVA LA RIDISTRIBUZIONEDELCIBO AIPOVERI Sprechialimentari,c'èlalegge unaiutoachihapiùbisogno L'esperienza genovesedi Fogliani:«Il nostroimpegnodaI2007» R.C. ciuelle agricole. Tutti i Paesi lioni.lComunipossonoincen- PRIMA DELLA Brexit, alcuni studi vedevano l'Italia al se- condo posto in Europa,dietro all'Inghilterra, come paese sprecone dicibo.Ora,tecnica- mente,potremmoessereipri- mi.Conuna perditaannualedi 12,5 miliardi: peril54%cento alconsumo,peril21%nellari- storazione,peril 15% nella di- stribuzione commerciale,per l'8% nell'agricolturae peril2% nella trasformazione. I dati Coldiretti chiariscono la ne- cessità della legge contro gli sprechi alimentari approvata, con alcune modifiche,dal Se- nato.L'obiettivo,peril 2016,è ridurre gli sprechi alimentari in Italia di un milione di ton- nellate.(<Un target raggiungi- bile anche grazie alla maggio- re sensibilità - sottolinea la Coldiretti- conil53%degliita- lianicheritieneche ilconteni- mentodeglisprechialimenta- ri dipenda soprattutto dalle scelte deiconsumatori.Eperil 46%degliitaliani,unamigliore pianificazione dellaspesa può ridurre le perdite: per ciascu- nodinoisonodi76chilidipro- dotti alimentari buttati via in un anno. La nuova legge, lungi dal- l'esserepunitivacomeinFran- cia nei confronti di chi spreca senza recupero,semplifica la vitaachivuoidonare:leazien- de di ristorazione e anche dell'Uni6ne hanno sottoscrit- to l'impegno del nuovi target di sviluppo sostenibile del- l'Onu,che prevede di dimez- zarelosprecoalimentareperil 2030,in ogni passaggio della filiera,dalcampo allatavola. Per il ministro delle politi- che agricole alimentariefore- stali,Maurizio Mattina,la leg- geè«unaereditàdiExpo Mila- no»,dedicato appunto al cibo. Lalegge punta,dunque,all'in- cremento delrecupero e della donazione delle eccedenze alimentari, con priorità della loro destinazione per l'assi- stenzaagliindigenti.Allostes- sotemposifavorisceilrecupe- ro di prodotti farmaceutici e altria fini di solidarietà socia- le. Importante anche il contri- butoalla limitazione degliim- patti negativi sull'ambiente e all'educazione dei cittadini per diminuire gli sprechi ali- mentari.Traipuntichiavedel- lalegge:donare sarà piùfacile grazie alle disposizioni di ca- ratteretributarioefinanziario della legge.Il tavolo indigenti viene rafforzato con 2 milioni di euro per il fondo acquisto alimenti.E stato anche attiva- to un bando Agea per l'acqui- stodilattecrudodatrasforma- re in UHT per donano ai biso- gnosi.Il piano complessivo di acquistiè aumentato a 10 mi- tivare chi doni agli indigenti con unoscontosullaTari. A Genova,sultema,è attivo dal2007ilprogettoPastoBuo- no della Onlus Qui Founda- tion,del Gruppo Qui.Fondata nel2007daGregorio Fogliani, la Fondanzione distribuisce 500mila pasti l'anno e l'obiet- tivo è di arrivare a I milione. «Lalegge èungranderisultato perl'italia,chedimostracosìdi sapertenereil passoconipae- sieuropeipiùvirtuosi,comela Francia, nella lotta contro gli sprechialimentari»,commen- ta Fogliani. «Aspettavamo un intervento simile da anni - chiudeFogliani- grazieagliin- centivi donare diventerà più sempliceesicuro per tutti». Pagina 1 /2 Articolo per uso esclusivo del destinatario.Sono vietate la riproduzione e la ridistribuzione
  • 15. http://www.gdoweek.it/sprechi-alimentari-prime-reazioni/ Sprechi alimentari: prime reazioni Barbara TrigariBarbara TrigariBarbara TrigariBarbara Trigari “Un importante passo per semplificare il processo di donazione delle rimanenze alimentari”, così Giovanni Coboli Gigli, presidente di Federdistribuzione, definisce la legge approvata lo scorso 3 agosto dal Senato della Repubblica che semplifica il processo delle donazioni di prodotti alimentari e farmaceutici. Secondo lo studio Surplus Food Management 2015 del Politecnico di Milano la distribuzione dona ogni anno 65 mila tonnellate di prodotti alimentari, pari a circa 220 mila pasti al giorno. Quantità che, grazie alla legge appena approvata, potrebbe arrivare a raddoppiare, come indicato dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, fino a 480 mila tonnellate di donazioni, per arrivare al milione di tonnellate annue. “Per dare impulso alle donazioni sarà importante che gli enti locali recepiscano l’invito contenuto nella norma – prosegue Coboli Gigli -, riducendo la tassa sui rifiuti per i soggetti che donano. Più donazioni significa meno rifiuti e meno costi per il sistema, e noi auspichiamo che almeno una parte di questi risparmi possano essere distribuiti a chi alimenta questo percorso virtuoso”. Federdistribuzione partecipa insieme a Federalimentare, Fondazione Banco Alimentare e Unione Nazionale Consumatori, al progetto Life-Food Waste Stand Up, con l’obiettivo di sensibilizzare al contenimento dello spreco ed educare al recupero delle eccedenze. Per quanto riguarda i locali food, Gregorio Fogliani, presidente della Onlus Qui Foundation, attiva dal 2007 con il progetto Pasto Buono, ha commentato: “Aspettavamo un intervento simile da anni. Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice. Rispetto alla norma approvata in Francia, quella italiana non è punitiva, ma punta sugli incentivi e sulla semplificazione burocratica. Questo farà certamente crescere il numero di locali disposti a donare e aumenterà le quantità si cibo salvato. Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di 10 anni. Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti quotidianamente. Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 550 mila pasti all’anno, ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione”. gdoweek.it 3 agosto 2016
  • 24. Approvata la legge contro gli sprechi alimentari Finalmente approvata in Senato la legge contro gli sprechi alimentari: la semplificazione burocratica agevolerà in modo determinante il lavoro di tante Onlus. Approvata definitivamente dal Senato la legge contro gli sprechi alimentari: 1 milione di tonnellate di cibo all’anno è l’obiettivo da perseguire per il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina. Tanto è il cibo che ci si prefigge di raccogliere e distribuire a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile delle Onlus. “ Presentata lo scorso anno nel Piano SprecoZero durante l’Esposizione universale è una concretizzazione dei principi della Carta di Milano. Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggi hanno numeri inaccettabili: 12 miliardi di euro solo nel nostro Paese ” Afferma Martina. Le novità più importanti riguardano sicuramente la Semplificazione Burocratica, che andrà ad alleggerire il lavoro di tante Onlus impegnate su questo fronte come QUI Foundation, che dal 2007, con il progetto Pasto Buono, è attiva per il recupero e donazione delle eccedenze alimentari. “Aspettavamo un intervento simile da anni. Gli incentivi e la semplificazione burocratica faranno certamente crescere il numero di locali disposti a donare e aumenterà le quantità di cibo salvato. Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni. Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorni, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti quotidianamente. Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 500mila pasti recuperati all’anno, ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione.” Dichiara il presidente della Onlus Giorgio Fogliani La Onlus QUI Foundation si impegna dal 2007, attraverso il progetto “Pasto Buono”, nella riduzione degli sprechi alimentari organizzando una rete solidale che prevede il ritiro delle eccedenze alimentari dai locali food e la donazione dei pasti, ancora sani e integri, a chi ha più bisogno. Pasto Buono è stato inserito nelle best practice mondiali contro gli sprechi da FAO, che lo ha inserito nel progetto mondiale contro la fame “SAVE FOOD”. ifood.it 3 agosto 2016
  • 25. http://www.ifood.it/2016/08/pasto-buono.html Pasto Buono è attivo a Genova, Milano, Mantova, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli. Il progetto è attivo grazie al supporto di realtà no-profit come Caritas, Comunità di Sant’Egidio, Csv e City Angels. Tra i partner, la compagnia di navigazione Tirrenia e Gruppo Cremonini, che donano l’invenduto dei loro ristoranti. Questa legge e con essa le attività di recupero di cibo per cui si adoperano le Onlus, si staglia definitivamente come una pietra miliare sostanziale nel cambiamento culturale e delle abitudini del singolo individuo. Portarsi a casa la doggy bag, recuperare pasti o prodotti in scadenza altrimenti destinati al macero, è ormai una necessità sociale impattante anche sull’ambiente e in rispetto a tutte le persone.
  • 26. Sulla via delle spreco alimentare, uno sfrontato benessere. Quale situazione sul nostro territorio? (Emilio Rossi) – «Il pianeta ha risorse naturali limitate e sappiamo già che se tutti consumassero come noi occidentali servirebbero 4 o 5, qualcuno dice 6 pianeti. E invece ne abbiamo solo uno, quindi qualcosa deve cambiare». È Jane Goodall, l’etologa più famosa del mondo a dirlo. E prosegue: «Gli economisti hanno questa idea folle secondo cui lo sviluppo economico può essere illimitato. Invece non è possibile». D’altra parte – osserva Massimo Gaggi su SETTE del Corriere della sera del 22 luglio 2016 – «sappiamo che a livello planetario quasi un terzo della produzione di derrate agricole va sprecata per problemi di vario tipo: qualità del prodotto, raccolta non fatta nei giusti tempi, trasporto, distribuzione. In America, dove in teoria le cose dovrebbero andare meglio grazie a un sistema agroindustriale molto avanzato e a una migliore logistica, dalla “catena del freddo” all’efficienza dei supermercati, in realtà, secondo alcune recenti indagini, gli scarti sono addirittura superiori: arrivano a metà della produzione». Una situazione di incredibile incoscienza sociale. Il governo federale ha, infatti, calcolato che ogni anno l’America getta nelle discariche (o usa come alimento per il bestiame) ben 60 milioni di tonnellate di cibo, per un valore di 160 miliardi di dollari: 200 chili di alimenti sprecati per ogni abitante. A ciò si aggiunga che il 20% della produzione rimane sui campi per la difficoltà di trovare personale per la raccolta o perché i costi sono troppo elevati. lostivalepensante.it 3 agosto 2016
  • 27. Ma la battaglia per la riduzione degli scarti degli alimenti non è stata uno dei cavalli di battagli dell’Expo milanese? IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA. Quasi 870 milioni di persone sono cronicamente sottonutrite. Secondo i dati diffusi dalla F.A.O., nel mondo soffrono la fame 870 milioni di persone, soprattutto nei Paesi africani e del Medio Oriente. E IN ITALIA? Gli italiani poveri che hanno chiesto un pacco alimentare o un pasto gratuito ai canali no profit che distribuiscono le eccedenze alimentari sono aumentati per effetto della crisi e hanno toccato quota 3,3 milioni. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Agea, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione. Un allarme che si estende a tutti i Paesi ricchi dove negli ultimi tre anni le persone che non hanno disponibilità di cibo sufficiente per alimentarsi correttamente sono aumentate del 7%. STOP AGLI SPRECHI. Nel 2011 il 3,2% della produzione agricola italiana è rimasta in campo, per complessive 15.128.702 tonnellate tra frutta e verdura. È uno dei dati contenuti nel “ Libro nero dello Spreco: il cibo” condotto da Last Minute presentato in occasione della Giornata dell’alimentazione. In particolare, per quanto riguarda la frutta, su una produzione totale di 213.318.127 tonnellate il 3,77% rimane in campo, pari a 8.043.830 tnl; percentuale che sale per gli ortaggi a 5,5% (4.809.731). Due le ragioni dello spreco nei campi, spiega il rapporto: la non convenienza da parte dell’agricoltore nel raccogliere il prodotto in quanto i prezzi di mercato non sono remunerativi e atmosferici. Una doverosa domanda: non pensiamo che una simile situazione possa essere una bomba esplosiva in grado di innescare una reazione a catena? UNA NUOVA LEGGE. E di questi giorni l’approvazione da parte del Senato di una legge sul recupero delle eccedenze e sulla loro donazione per solidarietà sociale. Prima firmataria, insieme con Massimo Fiorio e a oltre 120 parlamentari del Partito Democratico, la deputata della nostra provincia, Maria Chiara Gadda, relatrice del provvedimento alla Camera. La legge si è arricchita nel tempo grazie alle proposte degli altri gruppi parlamentari e al contributo di moltissime associazioni del volontariato e della filiera economica. QUALI I VANTAGGI? Lo scopo primario è quello di evitare che quanto risulta in eccesso venga buttato via. In un contesto sociale connotato da un alto indice di povertà, i prodotti buoni, perfettamente consumabili, potranno essere destinati ai cittadini più fragili.
  • 28. http://www.lostivalepensante.it/2016/08/09/sulla-via-delle-spreco-alimentare-uno-sfrontato-benessere-quale-situazione-sul-nostro- La nostra è una società consumistica che spreca tutto, dal cibo ad altri generi di prodotti (5 milioni di tonnellate l’anno nel nostro Paese). La norma amplia quindi la gamma dei beni che possono essere donati e anche la platea dei soggetti riceventi: non solo le O.N.L.U.S., ma anche gli enti pubblici e le piccole associazioni di volontariato non riconosciute, purché la finalità del recupero sia per solidarietà sociale e senza scopo di lucro. Contrastare lo spreco aiuta tutti a vivere meglio. Gregorio Fogliani, presidente della O.n.l.u.s. QUI FONDATION osserva: «Se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze alimentari, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero distribuire quotidianamente 7 milioni di pasti». Attraverso il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari, inoltre, si promuove la riduzione della produzione dei rifiuti e il riuso dei prodotti attraverso l’estensione del loro ciclo di vita. E SUL NOSTRO TERRITORIO? Anche sul nostro territorio dove i supermercati la fanno da padrone, sarà possibile perseguire una politica volta ad alleviare l’immeritata povertà di tante famiglie, in difficoltà per la perdita del lavoro o per altre motivazioni. Non si devono dimenticare gli anziani alle prese con misere pensioni che consentono a mala pena di condurre una vita ai limiti di una ineludibile sobrietà. La nuova legge non esclude neppure i farmaci per i quali la donazione avverrà con ogni garanzia di tracciabilità e di tutela della salute delle persone che ne beneficeranno. Le cessioni di eccedenze alimentari dovranno prioritariamente essere destinate al consumo, mentre le eccedenze alimentari non idonee al consumo umano potranno essere cedute per il sostegno vitale di animali e per altre destinazioni, come il compostaggio. Naturalmente gli alimenti dovranno essere selezionati in base ai requisiti di qualità e di igiene. MA DOVE SI GENERA SOPRATTUTTO LO SPRECO? Per circa il 43%, all’interno delle mura domestiche, per questo motivo occorre operare fin dalla primissima infanzia sull’educazione e sulla prevenzione. Ed in questo scuole e famiglie si devono saldare in una solida alleanza.
  • 29. Sprechi alimentari: il Senato approva la legge Ora, con l'approvazione della legge contro gli sprechi alimentari, possiamo darci finalmente come obiettivo il recupero di 1 milione di pasti. Il provvedimento, già approvato dalla Camera lo scorso marzo, diventa dunque definitivo. L'Aula del Senato ha dato il via libera al disegno di legge contro gli 'Sprechi alimentari' con 181 sì, 2 no e 16 astenuti. Questa legge, ha affermato il ministro Martina "è una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015". Gli sprechi alimentari costano all'Italia 12,5 miliardi che sono persi per il 54% al consumo, per il 21% nella ristorazione, per il 15% nella distribuzione commerciale, per l'8% nell'agricoltura e per il 2% nella trasformazione. Tra gli obiettivi principali della norma ci sono l'incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari, con priorita'della loro destinazione per assistenza agli indigenti. A differenza dei loro colleghi d'Oltrape, tuttavia, i parlamentari italiani hanno puntato meno sulla penalizzazione, favorendo gli incentivi per chi dichiara lotta agli sprechi. "È molto importante - conclude Martina - il rafforzamento del Tavolo Indigenti del nostro Ministero, che ora potrà diventare un vero e proprio laboratorio operativo per ridurre gli sprechi e aumentare l'assistenza ai più bisognosi". Un modello che ci rende unici in Europa e che punta ad incentivare e semplificare il recupero più che a punire chi spreca. molisedoc.com 3 agosto 2016
  • 30. http://molisedoc.com/2016/08/sprechi-alimentari-il-senato-approva-la-legge/ Con Pasto Buono - ne avevamo già parlato su Formiche - siamo riusciti a creare una rete solidale che prevede il ritiro delle eccedenze alimentari da ristoranti, bar, pizzerie, tavole calde, self service e la donazione dei pasti, ancora sani e integri, a chi ha più bisogno. Le associazioni di volontariato potranno anche recuperare i prodotti che rimangono a terra durante la raccolta, sempre a sostegno degli indigenti. La necessità di accelerare dipende dal fatto che, come rilevato anche dall'Osservatorio Waste Watcher, oggi sono 10 milioni gli italiani che vivono in condizioni di povertà. È stata la stessa Deputata del PD, promotrice della proposta di legge contro lo spreco alimentare, Maria Chiara Gadda, a ricordare al Sole 24 Ore che l'obiettivo che si dà la nuova legge è quello di "rendere la donazione strutturale, quotidiana, ogni volta che si genera eccedenza"; perciò si è agito per "togliere burocrazia inutile, come ad esempio la dichiarazione preventiva 5 giorni prima della consegna". Nell'Ue, stando ai dati elaborati nell'ambito del progetto europeo Fusions, lo spreco alimentare vale 143 miliardi di euro ogni anno oltre a 304 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, il 6 % delle emissioni annuali di gas serra. Sono stati stanziati 2 milioni di euro per l'acquisto di alimenti da destinare agli indigenti. POSSIBILITA'PER I COMUNI DI INCENTIVARE CHI DONA AGLI INDIGENTI CON UNO SCONTO TARI I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle utenze non domestiche (TARI) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari, in caso di donazione gratuita agli indigenti. E, infine, il Ministero della Salute emanerà linee guida per le mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità.
  • 32. Sprechi alimentari: ok Senato, è legge Pammachio PazienzaPammachio PazienzaPammachio PazienzaPammachio Pazienza Questa legge, ha affermato il ministro Martina "è una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015". Un provvedimento che conferma l'Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggi hanno proporzioni inaccettabili. "Dodici miliardi di euro solo nel nostro Paese". Nonostante l'umanità stia consumando una "quantità di risorse che è una volta e mezzo quanto la Terra può produrre in un anno", sottolinea la senatrice Laura Puppato, a livello planetario "un terzo della produzione alimentare diviene rifiuto per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, quattro volte quello che basterebbe per sfamare quegli 868 milioni di persone che soffrono la fame". È molto importante - spiega il ministro Martina - il rafforzamento del Tavolo Indigenti del nostro Ministero, che ora potrà diventare un vero e proprio laboratorio operativo per ridurre gli sprechi e aumentare l'assistenza ai più bisognosi. Un modello che ci rende unici in Europa e che punta ad incentivare e semplificare il recupero più che a punire chi spreca. Dopo l'approvazione in prima lettura alla Camera il passaggio definitivo al Senato ha introdotto nel nostro ordinamento la legge #doniamo, di cui è prima firmataria l'onorevole Maria Chiara Gadda. A questo punto - conclude il Viceministro - la parola passa alla società civile e al settore imprenditoriale. 5 agosto 2016
  • 33. http://abruzzo.tv/news/2016/08/05/sprechi-alimentari-ok-senato-legge/ Vengono previsti tagli degli adempimenti burocratici, e introdotte modalità e requisiti semplificati di comunicazioni telematiche all'amministrazione finanziaria. Sono previste specifiche disposizioni per i prodotti finiti della panificazione e per i derivati dagli impasti di farina prodotti negli impianti di panificazione che non necessitano di condizionamento termico: questi, se invenduti o non somministrati entro le 24 ore successive alla loro produzione, sono da considerarsi eccedenti presso le rivendite di negozi, anche della grande distribuzione nonché presso i produttori artigianali o industriali, la ristorazione organizzata, inclusi gli agriturismi, e la ristorazione collettiva e, pertanto, possono essere donati ai soggetti cessionari. Con Pasto Buono - ne avevamo già parlato su Formiche - siamo riusciti a creare una rete solidale che prevede il ritiro delle eccedenze alimentari da ristoranti, bar, pizzerie, tavole calde, self service e la donazione dei pasti, ancora sani e integri, a chi ha più bisogno. E'attivo il bando Agea per l'acquisto di latte crudo da trasformare in UHT e donare ai più bisognosi. Si tratta della prima tranche da 2 milioni del piano complessivo di acquisti da 10 milioni di euro. Per il 2016 si punta a ridurre gli sprechi di un milione di tonnellate. I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle utenze non domestiche ( Tari ) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari, in caso di donazione gratuita agli indigenti. Sarà possibile donare anche cibi e farmaci con etichette sbagliate, ma gli errori riportati non devono riguardare la data di scadenza del prodotto o l'indicazione di sostanze contenute che possano provocare allergie e intolleranze agli utenti. Donazione alimenti confiscati Qualora siano stati confiscati prodotti alimentari idonei al consumo umano o animale, il giudice ne dispone la cessione gratuita a enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche e solidaristiche.
  • 35. La lotta contro lo spreco alimentare è legge Incentivi a chi promuove il recupero di alimenti e la donazione gratuita. L'obiettivo è arrivare al recupero di un milione di tonnellate di cibo all'anno E’ stata approvata definitivamente dal Parlamento la legge contro gli sprechi alimentari. L’obiettivo, ora più vicino, consiste nel recupero di un milione di tonnellate di cibo all’anno. E chi non spreca il cibo verrà premiato. Dopo il primo sì della Camera a marzo scorso, nella serata di martedì 2 agosto è arrivato il via libera definitivo del Senato. “ Con il voto di oggi, manteniamo una promessa. L’Italia si è dotata di una legge organica sul recupero delle eccedenze e sulla loro donazione per solidarietà sociale ”, ha spiegato la deputata del Pd Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge, al momento dell’approvazione. “ Questa norma – ha sottolineato il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina – è una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015. È una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano. Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggi hanno proporzioni inaccettabili ”. COSA PREVEDE LA LEGGE – Il provvedimento, che arriva a soli sei mesi di distanza rispetto a un’analoga legge francese, definisce per la prima volta nell’ordinamento italiano i termini di eccedenza e spreco alimentari, fa maggiore chiarezza tra il termine minimo di conservazione e la data di scadenza, e punta semplificare le procedure per la donazione, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e della tracciabilità. Rispetto alla norma approvata in Francia, che si basa sulla penalizzazione, quella italiana punta sugli incentivi e sulla semplificazione burocratica. Consente – ad esempio – la raccolta dei prodotti agricoli che rimangono nei campi e la loro cessione a titolo gratuito. Dice in modo chiaro che il pane potrà essere donato nell’arco delle 24 ore dalla produzione. foodweb.it 5 agosto 2016
  • 36. E, per ridurre gli sprechi alimentari nel settore della ristorazione, permette ai clienti l’asporto dei propri avanzi con la family bag. COSA CAMBIA – Tra le prime novità della legge occorre segnalare la semplificazione burocratica. Viene poi rafforzato il Tavolo per gli indigenti del Ministero dell’Agricoltura, che vedrà la partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria e grande distribuzione. E’ previsto un finanziamento di due milioni di euro per l’acquisto di alimenti da destinare agli indigenti. Non solo le onlus, inoltre, ma anche gli enti pubblici, potranno essere considerati soggetti donatori. Ai Comuni viene data la possibilità di incentivare chi dona agli indigenti con uno sconto sulla Tari. Si possono poi donare anche i cibi e farmaci con etichette sbagliate, purché le irregolarità non riguardino la data di scadenza del prodotto o l’indicazione di sostanze che provocano allergie e intolleranze. Non sarà richiesta la forma scritta per le donazioni gratuite di cibo, farmaci e altri prodotti e saranno coinvolte nella prevenzione dello spreco anche le mense scolastiche, aziendali e ospedaliere. Infine, più spazio alle produzioni a chilometro zero, che dovranno essere promosse dal Ministero delle Politiche agricole nel quadro di azioni mirate alla riduzione degli sprechi. Con la nuova legge viene istituito un Fondo presso il Ministero con dotazione di un milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili. COMMENTI – Stefano Bassi, presidente di Ancc-Coop, parla di “ u na buona legge che favorisce ed incentiva l’impegno delle imprese volto a ridurre lo spreco di prodotti alimentari ancora perfettamente consumabili, ma non più vendibili ”. Buona “ perché assicura la donazione di ingenti quantità di alimenti a fini di solidarietà sociale e per il contrasto della povertà, attraverso una forte semplificazione ed un’importante estensione delle merceologie e della platea dei soggetti destinatari del Terzo Settore ”. E perché lo fa “ senza obbligare le imprese, ma con un’azione di responsabilizzazione e coinvolgimento ”. Coop è in prima fila nella battaglia contro lo spreco alimentare e solo nel 2015 sono state donate ad oltre 800 organizzazioni del volontariato di ispirazione religiosa e laica 5.143 tonnellate di derrate alimentari, pari ad un valore di oltre 24 milioni di euro, che hanno permesso di fornire 6 milioni di pasti a persone in difficoltà. “ Questa legge rappresenta un importante passo per semplificare il processo di donazione delle rimanenze alimentari, un’attività nella quale le nostre imprese sono impegnate già da molto tempo nonostante le numerose difficoltà – commenta Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione.
  • 37. http://www.foodweb.it/2016/08/la-lotta-contro-lo-spreco-alimentare-e-legge/ Secondo uno studio del Politecnico di Milano la distribuzione ogni anno dona prodotti alimentari per 65mila tonnellate (pari a oltre 220mila pasti al giorno ). Una quantità che ora potrebbe aumentare notevolmente grazie alla nuova legge. “ Prima di questa norma – aggiunge Cobolli Gigli – assistevamo al paradosso che destinare i prodotti a rifiuto costava meno che donarli. Questo a causa dei pesanti adempimenti burocratici necessari per fare le donazioni. Ora si sono invece create migliori condizioni per raggiungere l’obiettivo più volte indicato dal Ministro Martina, cioè raddoppiare le attuali 480mila tonnellate di donazioni da parte dell’intera filiera, raggiungendo il milione di tonnellate annue. Per dare impulso alle donazioni sarà importante che gli enti locali recepiscano l’invito contenuto nella norma, riducendo la tassa sui rifiuti per i soggetti che donano. Più donazioni significa meno rifiuti e meno costi per il sistema, e noi auspichiamo che almeno una parte di questi risparmi possano essere distribuiti a chi alimenta questo percorso virtuoso ”. Infine, “ d iffondere il messaggio positivo delle donazioni è fondamentale per alimentare un senso di responsabilità nelle imprese e nei cittadini. Per questo Federdistribuzione, insieme a Federalimentare, Fondazione Banco Alimentare e Unione Nazionale Consumatori partecipa al progetto LIFE-Food Waste Stand up, con l’obiettivo di sensibilizzare al contenimento degli sprechi e di educare al recupero delle eccedenze ”. Secondo Gregorio Fogliani, presidente della onlus QUI Foundation, attiva dal 2007 con il progetto Pasto Buono per il recupero e la donazione di eccedenze alimentari ai bisognosi, “q uesto è un grande risultato per l’Italia, che dimostra così di saper tenere il passo con i Paesi europei più virtuosi, come la Francia, nella lotta contro gli sprechi alimentari. Aspettavamo un intervento simile da anni. Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice. Secondo le stime, si potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni ”. Plauso anche da chi aveva lanciato una petizione a sostegno della lotta agli sprechi alimentari. “ Dopo una campagna a sostegno della nostra petizione durata 435 giorni, 67.604 firme, 31 aggiornamenti, 83 post sulla pagina facebook dedicata e 229 tweet possiamo finalmente gridare Vittoria! ” scrive Daniele Messina su Change.org. “ Questo successo è stato reso possibile grazie ai 67.604 sottoscrittori che hanno firmato e sostenuto la petizione per oltre un anno, quando la consapevolezza sul problema degli sprechi non era alta e la questione veniva snobbata dai politici – aggiunge Messina nel suo messaggio.
  • 38. http://www.genova3000.it/notizie/6722-fogliani-vince-la-battaglia-degli-sprechi.html Ieri è stata approvata la legge contro gli sprechi alimentari. Per la Onlus QUI Foundation, che dal 2007, con il progetto Pasto Buono, è attiva per il recupero e donazione delle eccedenze alimentari ai bisognosi, si tratta di un risultato molto importante. "Questo è un grande risultato per l'Italia, che dimostra così di saper tenere il passo con i paesi europei più virtuosi, come la Francia, nella lotta contro gli sprechi alimentari", commenta Gregorio Fogliani, presidente della Onlus QUI Foundation. "Aspettavamo un intervento simile da anni. Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice. Rispetto alla norma approvata in Francia, quella italiana non è punitiva, ma punta sugli incentivi e sulla semplificazione burocratica. Questo farà certamente crescere il numero di locali disposti a donare e aumenterà le quantità di cibo salvato. Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni. Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorni, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti quotidianamente. Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 500mila pasti recuperati genova3000.it all'anno ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione. 3 agosto 2016 Fogliani vince la battaglia degli sprechi
  • 39. Legge contro gli sprechi alimentari, finalmente approvata! E’ finalmente realtà in Italia la legge contro gli sprechi alimentari che ha appena ricevuto l’approvazione definitiva da parte del Senato. La legge riguarda sia gli sprechi alimentari che altre forme di spreco. Aspettavamo da molto tempo una legge che permettesse a mense, ristoranti e bar di recuperare gli avanzi per metterli a disposizione di chi ne ha bisogno, in particolare delle fasce di popolazione in difficoltà. Ora sarà possibile e oltre 12 miliardi di derrate alimentari non dovranno più finire tra i rifiuti. La nuova legge infatti semplifica le procedure per certificare le donazioni di alimenti dal punto di vista fiscale. Sulla bolla di accompagnamento si indicherà solo il peso di ciò che si dona invece della descrizione analitica. Nei ristoranti e nelle pizzerie ci dovrà essere molta più attenzione per la doggy bag che ci darà la possibilità di portare a casa senza problemi quanto abbiamo ordinato ma non abbiamo consumato interamente durante il pranzo o la cena. Secondo le stime questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni. I pasti da distribuire ogni giorno potrebbero essere almeno 7 milioni se i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione una media di 20 pasti al giorno, secondo i calcoli di Qui Foundation Onlus, promotrice del progetto Pasto Buono per la riduzione degli sprechi alimentari grazie a una greenme.it 4 agosto 2016
  • 40. http://www.greenme.it/approfondire/come-e-andata-a-finire/21078-legge-anti-sprechi-alimentari rete solidale per il ritiro delle eccedenze e la donazione dei pasti ai bisognosi. Leggi anche: IL RISTORANTE SPAGNOLO CHE DONA IL CIBO AVANZATO A CHI NE HA BISOGNO L’Italia sta dando il buon esempio all’Europa tanto che la notizia della nuova legge antispreco è arrivata anche all’estero. La legge italiana è stata approvata a sei mesi da un provvedimento analogo preso in Francia ma nel nostro Paese era ormai in elaborazione da tempo. Ci sono però delle differenze tra Francia e Italia. Infatti, mentre in Francia la legge penalizza i supermercati che non seguono le regole per donare il cibo avanzato in beneficenza, in Italia il nuovo provvedimento si focalizza sugli incentivi che rendono più semplici le donazioni da parte delle aziende in modo che cambino davvero il proprio comportamento. L’introduzione della doggy bag nei ristoranti italiani dall’estero è vista come un vero e proprio cambiamento culturale, dato che il suo utilizzo viene considerato raro sia da parte dei ristoratori che in base alle richieste della clientela, che sarebbero ancora rare. Leggi anche: DOGGY BAG: 10 MOTIVI PER NON VERGOGNARSI DI CHIEDERLA AL RISTORANTE O IN HOTEL In Italia è nata anche l’idea di non chiamarla più doggy bag, ma family bag, pensando che il nuovo nome possa essere più accettabile. Dovremmo abituarci a pensare che il cibo che ci capita di avanzare al ristorante sarà ancora perfettamente commestibile quando lo porteremo a casa con noi, anche se lo mangeremo il giorno successivo. E, in effetti, perché permettere che del cibo che abbiamo pagato venga gettato tra i rifiuti? Per quanto riguarda gli sprechi alimentari a livello internazionale, in occasione delle Olimpiadi di Rio ci si sta organizzando per donare a chi vive nelle favelas e a tutti i bisognosi i pasti avanzati dei ristoranti e delle caffetterie, sia come segno di solidarietà che per contrastare gli sprechi alimentari. E voi siete pronti a chiedere la doggy bag al ristorante per portare a casa il cibo rimasto nel piatto senza farvi problemi? Marta Albè
  • 42. http://www.imutui.net/prima-pagina/spreco-alimentare-nuove-norme-previste-dalla-legge/ Spreco alimentare, nuove norme previste dalla legge Buonsenso e accortezza dovrebbero spingere ognuno di noi a sprecare il meno possibile, soprattutto quando si parla di cibo, a fronte di interi paesi nel mondo che non hanno neppure l’essenziale per sfamare la propria popolazione, ma ora c’è anche una legge a regolamentare molti aspetti di un fenomeno deplorevole che purtroppo è ancora molto diffuso anche nel nostro paese. Dopo i passaggi nelle aule parlamentari, il Senato, con 181 voti a favore, 2 contrari e 16 astenuti, ha approvato la legge antisprechi: il recupero e la donazione del cibo sono favoriti per legge. Per ora non è prevista nessuna sanzione per chi non si adegua, tutto puntato sugli incentivi. Appena entrerà in vigore per le imprese che regaleranno cibo o medicine invece che gettarle sono previstisgravi fiscali, in particolare i Comuni possono ridurre le tasse sui rifiuti alle imprese che decidono di donare alimenti ai bisognosi. Con questa nuova normativa viene incentivato l’uso del family bag per portarsi a casa gli avanzi del ristorante evitando così che il cibo cucinato finisca in pattumiera, si favorisce l’opera delle associazioni che raccolgono dai negozianti i prodotti alimentari a fine giornata. «La legge è articolata, e considera anche aspetti che in questi anni hanno creato difficoltà – spiega la parlamentare Pd Maria Chiara Gadda, prima firmataria della proposta – abbiamo chiarito che il pane può sicuramente essere donato nell’arco delle 24 ore dalla sua produzione; si è ribadita la differenza tra la data di scadenza e il “termine minimo di conservazione” (la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”), e sarà possibile donare i prodotti confiscati, purché buoni e sicuri. Secondo le stime – aggiunge Gregorio Fogliani della Onlus Qui Fondation attiva dal 2007 con il progetto Pasto Buono per il recupero delle eccedenze alimentari – questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni: è stato calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero addirittura distribuire 7 milioni di pasti quotidianamente. imutui.net 4 agosto 2016
  • 45. http://rosarossaonline.org/2016/08/05/al-via-la-legge-contro-gli-sprechi-alimentari_178122 Al via la legge contro gli sprechi alimentari Omero OleottiOmero OleottiOmero OleottiOmero Oleotti "E' una delle più belle e concrete eredità dell'Expo - ha sottolineato Martina-". "Un provvedimento che conferma l'Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, nonostante siano ancora oggi di proporzioni inaccettabili: 12 miliardi di euro solo nel nostro Paese". A tal proposito riportiamo l'opinione di Stefano Bassi presidente di Ancc-Coop: "Una buona legge che favorisce ed incentiva l'impegno delle imprese volto a ridurre lo spreco di prodotti alimentari ancora perfettamente consumabili, ma non più vendibili". Secondo le stime - aggiunge Gregorio Fogliani della Onlus Qui Fondation attiva dal 2007 con il progetto Pasto Buono per il recupero delle eccedenze alimentari - questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni: è stato calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero addirittura distribuire 7 milioni di pasti quotidianamente. Principali argomenti trattati nel Volume: - Lo scenario di inizio millennio: la nuova food insecurity - Dal right to food alla food sovereignty: un altro orizzonte per i diritti sociali - Le radici moderne dell'eccezionalità agricola: i prodotti agricoli tra alimenti e merci -... Le associazioni di volontariato potranno anche recuperare i prodotti che rimangono a terra durante la raccolta, sempre a sostegno degli indigenti. Il pane potrà essere donato nell'arco delle 24 ore dalla produzione. Ma anche il singolo potrà essere primo attore nella battaglia agli sprechi: verrà infatti incentivato, nei ristoranti, il ricorso alle cosiddette family- bag o doggy-bag, borse da asporto con cui potersi rosarossaonline.org 5 agosto 2016
  • 46. http://rosarossaonline.org/2016/08/05/al-via-la-legge-contro-gli-sprechi-alimentari_178122 portare a casa il cibo eventualmente non consumato nel locale, borse finora aborrite e considerate simbolo come minimo di cattiva educazione, perlomeno in Italia, ma in realtà usanza diffusa e per nulla disdegnata in altri Paesi. Si possono poi donare anche i cibi e farmaci con etichette sbagliate, purché le irregolarità non riguardino la data di scadenza del prodotto o l'indicazione di sostanze che provocano allergie e intolleranze. E, infine, il Ministero della Salute emanerà linee guida per le mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità. Vengono previsti tagli degli adempimenti burocratici, e introdotte modalità e requisiti semplificati di comunicazioni telematiche all'amministrazione finanziaria. Inoltre, per combattere gli sprechi alimentari, sarà potenziato il ruolo del Tavolo indigenti del Mipaaf, che vedrà la partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria e grande distribuzione già rappresentate. Proprio da poche ore è attivo il bando Agea per l'acquisto di latte crudo da trasformare in UHT e donare ai bisognosi. Fondi stanziati Viene rifinanziato con 2 milioni di euro per il 2016 il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti e viene istituito un Fondo, con dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili. Possibilità per i Comuni di incentivare chi dona agli indigenti con uno sconto Tari : i Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle utenze non domestiche ( Tari ) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari, in caso di donazione gratuita agli indigenti.
  • 47. Sprechi alimentari: ora anche l'Italia ha una legge Arriva la legge che metterà la parola fine agli sprechi alimentari. Anche l'Italia segue la Francia, ma con una normativa che punta a incentivare la fine dello spreco. Ieri sera, dopo il sì della Camera arrivato nel mese di marzo, anche il Senato ha approvato la legge che intende mettere la parola fine agli sprechi alimentari. La nuova legge permetterà che le eccedenze alimentari non vadano più sprecate. Gli esercizi commerciali potranno dare il cibo ad associazioni che si occuperanno di distribuirlo e i ristoranti lasceranno portare a casa gli avanzi ai loro clienti. La legge Dopo il sì alla Camera a marzo, nella serata di ieri, con 181 sì, 2 no e 16 astenuti anche la l’Aula del Senato fa passare la legge contro lo spreco alimentare. La deputata del PD Maria Chiara Gadda ha commentato così: “ Con il voto di oggi, manteniamo una promessa. L’Italia si è dotata di una legge organica sul recupero delle eccedenze e sulla loro donazione per solidarietà sociale “. E non è l’unica, anche il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha commentato favorevolmente la legge. “Questa norma è una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015. È una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano. thesocialpost.it 3 agosto 2016
  • 48. http://www.thesocialpost.it/2016/08/03/sprechi-alimentari-legge-italia-cibo/ Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggi hanno proporzioni inaccettabili. Con questa legge ci avviciniamo sempre di più all’obiettivo di recuperare un milione di tonnellate di cibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile degli enti caritativi “. Chi e cosa si può donare A donare saranno onlus ed enti pubblici, le mense scolastiche, aziendali e ospedaliere. Le eccedenze degli esercizi commerciali potranno essere elargite a chi ne ha più bisogno. Anche i prodotti che restano nei campi agricoli potranno essere dispensati. Il pane, per esempio, dovrà essere donato solo nelle 24 ore che seguono la produzione. La clientela dei ristoranti potrà servirsi della family bag per portare a casa quello che non si è terminato durante la cena fuori. Gregorio Fogliani, impegnato nel progetto Pasto Buono, ha dichiarato: “ Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti quotidianamente. Noi che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 500 mila pasti recuperati all’anno, ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne almeno un milione
  • 49. Approvata legge sprechi alimentari - Fogliani (QUI Foundation) LEGGE CONTRO GLI SPRECHI ALIMENTARI GREGORIO FOGLIANI (QUI FOUNDATION): "UN GRANDE RISULTATO PER L'ITALIA E UN SEGNO DI GRANDE CIVILTA'" Approvato anche dal Senato della Repubblica il disegno di legge contro gli sprechi alimentari Genova, 3 agosto 2016 – Anche l'Italia avrà una legge contro gli sprechi alimentari in grado di supportare chi dona il cibo sano e invenduto invece di gettarlo via. "Questo è un grande risultato per l'Italia, che dimostra così di saper tenere il passo con i paesi europei più virtuosi, come la Francia, nella lotta contro gli sprechi alimentari", commenta Gregorio Fogliani, presidente della Onlus QUI Foundation, attiva dal 2007 con il progetto 'Pasto Buono' per il recupero e la donazione di eccedenze alimentari ai bisognosi. "Aspettavamo un intervento simile da anni. Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice. Rispetto alla norma approvata in Francia, quella italiana non è punitiva, ma punta sugli incentivi e sulla semplificazione burocratica. Questo farà certamente crescere il numero di locali disposti a donare e aumenterà le quantità di cibo salvato. Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni. Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorni, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti quotidianamente. Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 500mila pasti recuperati all'anno, ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione." La Onlus QUI Foundation, fondata dall'imprenditore Gregorio Fogliani, si impegna dal 2007, attraverso il progetto "Pasto Buono", nella riduzione degli sprechi alimentari organizzando una rete solidale che prevede il ritiro delle eccedenze alimentari dai locali food e la donazione dei pasti, ancora sani e integri, a chi ha più bisogno. Pasto Buono è stato inserito nelle best practice mondiali contro gli sprechi da FAO, che lo ha inserito nel progetto mondiale contro la fame "SAVE FOOD". Pasto Buono è attivo a Genova, Milano, Mantova, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli. Il progetto è attivo grazie al supporto di realtà no-profit come Caritas, Comunità di Sant'Egidio, Csv e City Angels. tutto-normativa.blogspot.com 3 agosto 2016
  • 50. http://tutto-normativa.blogspot.no/2016/08/approvata-legge-sprechi-alimentari.html Tra i partner, la compagnia di navigazione Tirrenia e Gruppo Cremonini, che donano l'invenduto dei loro ristoranti. QUI Foundation è la Onlus di QUI! Group S.p.a nata a Genova nel 2007. Il suo principale progetto è Pasto Buono, che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore della ristorazione. E'attivo a Genova, Milano, Mantova, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli. Al progetto collaborano bar, ristoranti, tavole calde, gastronomie e anche grandi gruppi come Cremonini e Tirrenia, che donano l'invenduto dei loro ristoranti. -- www.CorrieredelWeb.it Pubblicato da redazione CorrieredelWeb a 14:13 VOTA o condividi questo articolo
  • 55. Sprechi alimentari: 10 novità in arrivo con la nuova legge Dagli incentivi Iva allo sconto sulla Tari, dalla semplificazione burocratica alla "family bag", passando per le etichette, il packaging e le produzioni a km zero: ecco cosa cambia con la nuova legge italiana anti- spreco, che fa riferimento anche a farmaci e vestiti Ogni anno in Italia si sprecano 76 kg di cibo a testa : in totale, finiscono nella pattumiera 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti e il loro smaltimento costa all’ambiente 170 milioni di tonnellate di CO2 (dati Last Minute Market). Non solo: per coltivare il cibo che sprechiamo vengono occupati 14 milioni di km quadrati di terreno agricolo. Se questa superficie fosse un paese, sarebbe il terzo più grande al mondo dopo la Russia e il Canada. Per mettere un freno a tutto questo, l’Italia si è appena dotata di una nuova legge sugli sprechi alimentari. Dopo il primo sì arrivato dalla Camera lo scorso marzo, martedì 2 agosto il provvedimento è stato approvato in via definitiva dal Senato. Il testo, passato un po'sotto silenzio e scavalcato da altri provvedimenti approvati in contemporanea, stabilisce tuttavia novità importanti: definisce per la prima volta nell'ordinamento italiano i termini di “eccedenza” e “spreco” alimentare e punta sugli incentivi e sulla semplificazione burocratica per le donazioni di cibo, ovviamente nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e della tracciabilità. firstonline.info 5 agosto 2016
  • 56. http://www.firstonline.info/News/2016/08/05/sprechi-alimentari-10-novita-in-arrivo-con-la-nuova-legge/MTlfMjAxNi0wOC0wNV9GT0w 2) È prevista una riduzione della tassa dei rifiuti in proporzione alla quantità del cibo ritirato dalle associazioni. 3) Il riepilogo delle donazioni andrà fatto ogni mese, a consuntivo, e si potrà evitare fino a 15mila euro di cibo donato (finora, invece, era richiesta una dichiarazione per le autorità sanitarie da compilare cinque giorni prima della cessione). 4) Il pane potrà essere donato entro 24 ore dalla produzione. 5) Nel settore della ristorazione viene concesso ai clienti di portare a casa i propri avanzi con la “family bag”. 6) Sono stati stanziati 2 milioni per il 2016 al Tavolo Indigenti e un milione a testa a due fondi che si occuperanno di packaging innovativo e anti-spreco e della promozione presso i ristoranti delle “family bag”. 7) Potranno essere considerati “soggetti donatori” non soltanto le onlus, ma anche gli enti pubblici, le mense scolastiche, aziendali e ospedaliere, gli esercizi commerciali, i supermercati, i ristoranti e le imprese. 8) Si potranno donare cibi e farmaci con etichette sbagliate (oltre che agli alimenti, la legge fa riferimento anche ai farmaci e ai vestiti), ma solo se le irregolarità non riguardano la data di scadenza o l'indicazione di sostanze che provocano allergie o intolleranze. 9) Per ridurre gli sprechi, le produzioni a chilometro zero saranno promosse dal ministero delle Politiche agricole. 10) Le associazioni di volontariato potranno recuperare e cedere a titolo gratuito i prodotti che rimangono a terra durante la raccolta agricola. È prevista anche la possibilità di distribuire beni alimentari confiscati (che oggi esiste ma è a discrezione dei magistrati). “Vogliamo che la donazione sia strutturale, quotidiana, ogni volta che si genera eccedenza – spiega la deputata Pd Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge – e la via maestra è quella di togliere burocrazia inutile, come ad esempio la dichiarazione preventiva 5 giorni prima della consegna. Ora basterà un documento di trasporto, o un documento equipollente, in grado di consentire la tracciabilità del prodotto o una dichiarazione riepilogativa a fine mese, solo nel caso l’importo della donazione superi i 15mila euro”. Secondo Gregorio Fogliani, della Onlus Qui Fondation, che è attiva dal 2007 con il progetto Pasto Buono per il recupero delle eccedenze alimentari, “ questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni : è stato calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero addirittura distribuire 7 milioni di pasti quotidianamente”. Tuttavia, a differenza del provvedimento analogo varato sei mesi fa in Francia, la nuova legge 1) si potrà scaricare l'IVA delle merci donate. italiana non prevede alcuna sanzione per chi omette di recuperare il cibo.