1. MICHELANGELOARCHITETTO
Michelangelo ha
iniziato a interessarsi
all’architettura molto
presto ma, tranne due
capolavori fiorentini di
mezza età, ha creato le
sue principali opere
architettoniche quando
aveva superato i
sessanta anni.
2. I SUOI STUDI
•Ascanio Condivi racconta che il primo progetto da
architetto di Michelangelo risale al 1500, quando il sultano
di Costantinopoli gli propose di progettare un ponte tra
Istanbul e Pera. Il maestro preparò i disegni e iniziò anche a
organizzare il viaggio, ma il progetto non ebbe seguito.
•Nel 1507 l’artista partecipò al concorso per il
completamento del tamburo della cupola del Brunelleschi di
Santa Maria del Fiore. Il suo progetto era molto vicino allo
stile del Brunelleschi ma, anche in questo caso, non ebbe
seguito.
•Tra il 1520 e il 1524, il cardinale Giulio de’ Medici, futuro
papa Clemente VII, commissionò a Michelangelo due
importanti opere per la chiesa di San Lorenzo, entrambe
eseguite: la cappella funebre di famiglia, chiamata Sagrestia
Nuova per distinguerla da quella precedentemente eretta
dal Brunelleschi, e la Biblioteca Medicea Laurenziana.
3. SAGRESTIA NUOVA
Nella realizzazione della Sagrestia Nuova, Michelangelo creò un
inedito rapporto tra architettura e scultura. Le opere scolpite,
come i monumenti funebri dei membri della famiglia Medici,
non sono oggetti isolati e asserviti all’aspetto architetturale
come era avvenuto sino allora, ma sono parte integrante
dell’architettura complessiva, in un perfetto rapporto armonico
e simbiotico.
4. BIBLIOTECA MEDICEA
Nella Biblioteca
Medicea, Michelangelo progett
ò l’intera struttura fin nei
minimi dettagli, come
l’inclinazione dei banchi di
lettura. Nell’atrio inserì una
scalinata, un capolavoro dalle
forme curve e convesse del
tutto inedite per l’epoca, che
alcuni definiscono precursore
del Barocco.
Ma è a Roma che
l’anziano Michelangelo, ormai
genio indiscusso della scultura
e della pittura, creò le opere
architettoniche più importanti.
5. BASILICA DI SAN PIETRO
Il 1547 è l’anno di avvio delle attività di progettazione di Michelangelo per
la Basilica di San Pietro.
La ricostruzione dell’operato di Michelangelo per l’importante chiesa
romana è complessa, l’artista non redasse mai un documento unico che ne
riassumesse l’idea complessiva Dopo la sua morte vennero pubblicate
diverse stampe del progetto, utilizzate anche dagli artisti chiamati a
completare l’opera dopo la morte del maestro.
Per l’esecuzione, Michelangelo demolì le parti realizzate dai precedenti
architetti e, rispetto alla simmetria disegnata dal Bramante, aggiunse alla
costruzione un asse dominante, che conduceva a una facciata principale
preceduta da un portico con colonne giganti. Carlo Maderno, che
completò i lavori della basilica nel 1600, aggiunse un’ulteriore navata
longitudinale e introdusse l’imponente facciata oggi visibile.
Michelangelo progettò anche la monumentale Cupola di San Pietro, che
doveva sovrastare l’intera basilica ed essere visibile da tutta la città. Nel
1555 il tamburo era parzialmente costruito ma ci vollero anni per
completare l’intera struttura. Fu Giacomo della Porta che, tra il 1588 e il
1593,completò la realizzazione della cupola basandosi sui disegni
di Michelangelo, con opportune variazioni necessarie per rendere la
struttura più stabile e resistente.
6. Due calotte, una interna ed
una esterna, concentriche e
parallele
Tamburo ottagonale che divide la
cupola in otto spicchi dettiVELE
All’esterno il tamburo appare
ritmato dalla presenza di
colonne binate.
Tra le coppie di
colonne
fortemente
aggettanti si
aprono delle
finestre.
CUPOLA DELLA BASILICA