2. L’ ESALTAZIONE DELLE FORZE IRRAZIONALI
Poeti e filosofi romantici si concentrarono su quelle
facoltà che l’illuminismo aveva tralasciato
considerandole inferiori
Esaltarono tutti gli stati irrazionali dell’uomo, a
cominciare dallo stato della follia, per giungere a
rivalutare le componenti soggettive dell’essere umano,
la passione, il sogno, il sentimento
L’esaltazione del soggettivismo sulla dimensione
oggettiva, portò i romantici a rivalutare il periodo
dell’infanzia, un periodo in cui si agisce più per
passione che per ottemperanza alle esigenze razionali
In particolar modo si concentrarono sull’infanzia dei
popoli, e dunque sulle tradizioni, e i patrimoni dei
singoli popoli che l’Illuminismo nel suo
cosmopolitismo aveva tralasciato
4. STORIA E RELIGIONE
La rivalutazione del passato dei popoli portò i
romantici ad utilizzare la storia come strumento di
studio della realtà, disciplina anch’essa trascurata
dagli illuministi
Ci fu una riconsiderazione del ruolo delle religioni,
anch’esse patrimonio dei popoli
E la rivalutazione delle religioni comportò anche
l’approfondimento dello stato emotivo più diffuso dai
romantici: la tendenza all’infinito
Ma naturalmente sia l’esaltazione della storia che
considera il passato e non il progresso, sia quella della
religione contro la supremazia della scienza,
allargarono la separazione tra Romanticismo e
Illuminismo