2. BIBLIOGRAFIA
• Nasce a Genova il 18 febbraio 1404 da una ricca famiglia
fiorentina in esilio.
• Inizia i suoi studi a Padova e in seguito si trasferisce a
Bologna dove prende la laurea in Diritto canonico nel 1428.
• In seguito alla morte del padre si trova in ristrettezze
economiche che lo spingono ad intraprendere la carriera
ecclesiastica. Nel 1432 si reca a Roma e prende gli ordini
minori.
•1438-1439 risiede a Firenze a seguito della Curia per
partecipare al”Concilio dei Greci”, che avrebbe dovuto
stabilire la riunificazione della Chiesa d’Occidente con quella
d’Oriente.
Questo periodo è molto importante per la sua formazione
artistica in quanto ha modo di frequentare artisti come
Donatello e Filippo Brunelleschi.
•1443 torna definitivamente a Roma dove muore
nell’aprile del 1472.
3. POETICA
È comunemente definito “MODELLO dell’UMANISTA” del
Quattrocento in quanto fu:
• profondo ammiratore delle opere classiche nei confronti delle
quali non si mostrò mai servile né puro imitatore, ma se ne
servì per andare oltre e per ampliare le conoscenze umane;
• sostenitore del valore dell’esperienza acquisita non solo sui
libri, ma anche con la frequentazione degli uomini e della
società. Non considerò mai lo studio e l’erudizione fini a se
stessi, ma sempre come mezzi per arricchire e migliorare la vita
umana, sia negli aspetti morali che in quelli pratici;
• rappresentante del nuovo intellettuale laico e del nuovo
uomo rinascimentale che considera la religione non più come
continua rinuncia e ascesi mistica, ma come arte di "ben vivere,
umanamente questa vita che è pur dono di Dio, in questo
mondo che è pur tempio di Dio“.
5. TEMPIO MALATESTIANO
I lavori di rifacimento della chiesa gotica di San Francesco
a Rimini, nota anche comeTempio Malatestiano,iniziarono
nel 1447, con il restauro della Cappella degli Angeli e della
Cappella di San Sigismondo. Si rese però evidente la
necessità di una ristrutturazione completa dell’edificio, che
ne rinnovasse anche l’aspetto esterno secondo il gusto
rinascimentale dell’epoca.
È allora,intorno al 1450, che interviene l’Alberti.A lui
venne affidato il progetto dell’esterno, ma è probabile che
controllò anche i lavori dell’interno.
Tuttavia il suo progetto non fu mai portato a termine a
causa della cattiva sorte economica del committente,il
Signor Sigismondo.
6. Internamente la chiesa è costituita da un’unica
navata affiancata da
cappelle introdotte da grandi arcate a sesto acuto.
Tale decorazione aiuta l’interno gotico ad
avvicinarsi allo stile innovativo che caratterizza
l’esterno.
7. SAN SEBASTIANO (MANTOVA)
L’Alberti realizzò il progetto della chiesa di San Sebastiano su commissione di
Ludovico Gonzaga.I lavori vennero cominciati nel 1460 ma,a causa di problemi
nel terreno e una perdita di interesse da parte dl committente,non furono mai
portati a termine
8. SAN SEBASTIANO (MANTOVA
Per la Chiesa di San Sebastiano l’Alberti progetta
una pianta a croce greca preceduta,in uno solo
dei bracci,da un pronao con cinque aperture in
facciata.Quella centrale è sormontata da un
ornato architrave.Inoltre la facciata è solcata da
quattro alte e
snelle lesene sormontateda un’alta e massiccia
cornice che sorregge un frontone spezzato con
incluso un arco. Le due rampe di scale d’accesso
frontali sono state realizzato solo nel 1925,ma
l’Alberti doveva averle previste laterali.I quattro
bracci della croce sono coperti da volte a botte,
mentre lo spazio centrale è coperto da una volta
a crociera.Quest’ultima non c’era nel progetto
originale che prevedeva invece una cupola
emisferica.
9. SANTA MARIA NOVELLA (FIRENZE)
La realizzazione della facciata della basilica fiorentina di Santa Maria Novella fu
commissionata ad Alberti intorno al 1458 dal Rucellai. In quest’occasione l’architetto si
trovò di fronte ad una parziale realizzazione trecentesca.Erano infatti già presenti i portali
laterali, i profondi archi acuti con le tombe gotiche e le alte arcate cieche, tutti elementi
che l’Alberti dovette mantenere cercando di armonizzare al meglio il <<vecchio>> con il
<<nuovo>>.
10. SANTA MARIA NOVELLA
Nella parte inferiore si limita a realizzare il portale, inserito
all’interno di un arco a tutto sesto incorniciato da due
semicolonne corinzie su alti piedistalli. Le semicolonne
vengono riproposte nelle estremità della facciata, dove sono
affiancate a paraste d’angolo rivestite con fasce orizzontali di
marmo alternativamente bianco e verde, che rimandano al
battistero fiorentino di San Giovanni.
L’alto attico segna l’inizio della costruzione completamente
quattrocentesca. La porzione superiore della facciata è
organizzata come un tempio classico tatrastilo : al centro un
rosone e su ciascuno dei due lati una coppia di paraste
corinzie. Queste ultime, sempre decorate a fasce orizzontali
di marmo, sorreggono una trabeazione al di sopra della quale
poggia il timpano.
Le due ampie volute svolgono la duplice funzione di raccordare
l’ordine superiore
11. SANTA MARIA NOVELLA
La chiesa presenta una pianta a croce latina, suddivisa in tre navate (quella centrale lunga
100 m). Le navate sono divise tramite pilastri polistili sostenenti archi e volte ogivali a
crociera.Tra le cappelle si ricordano la cappella Pura, la cappella Rucellai, la cappella Bardi, la
cappella Strozzi (alla testata del braccio sinistro del transetto, della metà del XIV secolo), la
cappella Maggiore (al termine della navata centrale),la cappella di Filippo Strozzi e la
cappella Gondi.