1. di REGIONE PUGLIA
AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE
DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITÀ
ASSESSORATO AL WELFARE
COMUNICATO STAMPA
Programma regionale sul Distretto famiglie, al via la fase attuativa
Da gennaio 2013 parte la sperimentazione nei territori di interventi, servizi, prodotti, tariffe, per
accrescere il benessere delle famiglie pugliesi.
Gentile: “Una svolta decisiva nelle politiche pubbliche per le famiglie”
Si conclude oggi giovedì 20 dicembre, alle ore 9.30 presso il Cineporto della Fiera del Levante a
Bari, il percorso di gemellaggio sul modello del Distretto famiglia fra Regione Puglia e la
Provincia autonoma di Trento, nell’ambito del programma nazionale “Agire POR”. Avviate a
settembre con l’intento di trasferire un modello reticolare di distretto, le attività di gemellaggio
hanno portato alla definizione di un programma regionale che la Giunta regionale adotterà nei
prossimi giorni. Il programma regionale consentirà la sperimentazione del Distretto in alcuni
territori pugliesi, primi tra tutti le città di Bari, Lecce e l’ambito di Manfredonia che hanno aderito
all'iniziativa regionale. Ma cos’è un distretto e come funziona? Il distretto è un insieme di soggetti
che, su un determinato territorio, mettono in campo politiche integrate per il benessere familiare in
un’ottica di progressivo rafforzamento delle relazioni economiche e sociali. Il suo punto di forza
consiste proprio nell’aggregazione di diversi attori: famiglie, territorio, organizzazioni pubbliche e
organizzazioni private profit e non, che cooperano per attivare risorse, azioni, interventi, tutti tesi ad
accrescere il benessere familiare, a sostenere le famiglie nei bisogni e nelle necessità economiche,
culturali e sociali. “La sperimentazione dei Distretti nel nostro territorio – spiega l'assessore
regionale al Welfare Elena Gentile – segna una svolta decisiva nelle politiche pubbliche per le
famiglie. Con il Distretto, i territori sono chiamati a promuovere processi innovativi in grado di
stimolare comportamenti, ruoli e stili di vita responsabili nelle famiglie e a valorizzare il ruolo
fondamentale di sussidiarietà del terzo settore, oltre a stimolare un’offerta di servizi di qualità da
parte di istituzioni pubbliche e di imprese private”.
Grazie al gemellaggio con la Provincia di Trento, territorio all’avanguardia nelle politiche familiari
dove i distretti sono già una realtà consolidata, la Regione ha delineato un percorso per step che
porterà alla costruzione dei Distretti. Prossime tappe sono l’individuazione di un marchio di
attenzione “family friendly” che sarà attribuito a quelle organizzazioni pubbliche e private che
mettono al centro delle loro attività le famiglie e i loro bisogni e che attestano con una valutazione
puntuale le politiche, gli interventi e le iniziative intraprese in questa direzione e l’elaborazione
congiunta pubblico-privata di un programma di distretto Famiglie che valorizzi il ruolo delle
famiglie e impatti sulla qualità della loro vita.
Tra i partecipanti al seminario regionale: Luciano Malfer, direttore generale dell’Agenzia per la
famiglia della Provincia Autonoma di Trento, Francesca Zampano, dirigente regionale del Servizio
Promozione del benessere e Pari opportunità, Ludovico Abbaticchio, assessore Comune di Bari,
Carmen Tessitore, assessore Comune di Lecce, Paolo Cascavilla, presidente del Coordinamento
istituzionale dell’Ambito Territoriale sociale di Manfredonia. Conclude i lavori l'assessore regionale
al Welfare Elena Gentile.
In allegato il programma del seminario regionale.