1. Il metodo GOPP e la progettazione partecipata per problemi
Nascita del metodo
Il metodo GOPP (è nato dall’esigenza di garantire che la GTZ tedesca. In ambito anglo-americano, dove è Il Formez ha ristrutturato il formato di progettazione
programmi e progetti siano in grado di incidere con più forte l’influenza della consulenza aziendale interna secondo il Quadro Logico.
efficacia sulla realtà sulla quale intervengono, contri- privata, l’accenno è posto soprattutto sul Quadro
buendo in modo significativo a risolvere il problema Logico come strumento di impostazione progettuale. Durante il ciclo di vita di un progetto, esistono alcuni
oggetto dell’intervento. Per perseguire tale obiettivo momenti-chiave nei quali è stata dimostrata l’utilità
la metodologia GOPP si avvale del constante “con- L’agenzia tedesca di cooperazione allo sviluppo GTZ, della metodica “workshop GOPP”:
trollo”, in tutte le fasi del ciclo progettuale, degli ha sviluppato il metodo GOPP in modo più organico, - la fase di identificazione (identification workshop),
attori-chiave e soprattutto dei beneficiari finali. articolandolo in una procedura strutturata e preve- - all’inizio della fase di studio di fattibilità o
L’approccio del PCM suggerisce che gli attori-chiave dendo la figura di un moderatore che, facendo uso di progettazione esecutiva (formulation workshop),
e i beneficiari di un progetto effettuino, in concomi- tecniche particolari di comunicazione interpersonale - a metà percorso (review workshop),
tanza con le principali fasi del ciclo del progetto, e di visualizzazione, assiste gli stakeholders a identifi- - al termine del progetto (evaluation workshop).
incontri di analisi e progettazione di gruppo care la proposta progettuale.
(workshop GOPP), assicurando una dimensione di E’ tuttavia nella fase di identificazione che la metodo-
progettazione e gestione partecipativa ai loro inter- L’Unione Europea ha cominciato ad acquisire e a logia GOPP si è maggiormente sviluppata, assumen-
venti. I workshop GOPP sono moderati da facilitatori utilizzare questo insieme di strumenti, in diverso do le caratteristiche di una metodologia di progetta-
professionisti ma neutrali rispetto agli interessi degli modo e con intensità variabile a seconda delle zione (o meglio di prima identificazione progettuale)
attori-chiave e non esperti dei contenuti tecnici del Direzioni Generali, a partire dal 1993. Esso è alla base strutturata e dettagliata. Essa è nata per essere usata
progetto. della gestione di alcuni programmi (es. LIFE) o di nella progettazione di gruppo, con l’aiuto di un
Il metodo GOPP, così come gli altri approcci o stru- alcuni filoni di finanziamento (es. MEDA, Europe Aid). facilitatore professionista ed “esterno” al gruppo di
menti ispirati al Quadro Logico, nasce a partire dagli In molti altri casi il metodo GOPP è stato utilizzato da progettazione, ed è in questa versione che essa
anni ’60 da un insieme di tecniche e di strumenti singoli partenariati, spesso su invito della Commis- dispiega tutte le sue potenzialità e i suoi vantaggi.
elaborati nel quadro delle attività di progettazione di sione stessa, nell’ambito di programmi di vario Tuttavia, alcune parti di questa possono diventare di
enti e agenzie dedite alla cooperazione allo sviluppo: genere, da quelli sull’innovazione scientifica e tecno- ausilio anche a quei professionisti che predispongo-
l’Agenzia statunitense di cooperazione USAID, alcune logica (es. Sprint, Innovex) a quelli sullo sviluppo no progetti “a tavolino”, senza il coinvolgimento
agenzie delle Nazioni Unite (United Nations Indu- locale (es. Recite II, RIS, RITTS, Innovex) diretto degli attori-chiave.
strial Development Fund, UNIDO, in particolare),
2. I
La metodologia di progettazione GOPP GETT
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ORIE FICIARI
L’obiettivo finale della metodologia GOPP di identifi- a) la fase di analisi AI B ENE
cazione di un progetto è definire uno schema
progettuale strutturato e completo. Questo Definizione/verifica dell’entità Analisi degli attori-chiave
schema si presenta nella forma di una matrice nota L’entità, nella metodologia GOPP, non è altro che il Questa analisi porta a definire qual è il tipo di contri-
come Quadro Logico. Nel Quadro Logico sono tema, l’argomento su cui avviene l’esercizio di buto che ciascuno degli attori-chiave o stakeholders
riportati tutti gli elementi fondamentali dell’idea progettazione. apporta all’entità (alla situazione di partenza, quindi,
progettuale (obiettivi generali, obiettivo specifico, Spesso l’entità è data, nel senso che è un elemento o al suo miglioramento) e qual è l’interesse che ne
risultati, attività), gli indicatori e anche le condizioni intoccabile da cui parte, per volontà di un cliente o di ricava da un miglioramento di questa entità.
esterne che concorrono a raggiungere gli obiettivi un ente finanziatore, il lavoro di progettazione. Altre
del progetto. Per giungere a definire il Quadro volte invece, quando la progettazione è ancora L’analisi degli attori prende anche il nome di analisi
Logico di un progetto, la metodologia GOPP prevede lontana, tocca al facilitatore o al progettista definirla. funzionale (functional analysis). Essa assume maggio-
due fasi ben distinte, a loro volta articolate in sottofasi: Definire l’entità per una progettazione GOPP non è re rilevanza se condotta dal gruppo stesso degli
operazione semplice. Essa non dovrà essere né attori, tuttavia può essere utile anche come schema
a) La fase di analisi è composta dalle sottofasi: troppo ampia, né troppo ristretta. Ricordiamoci che di ragionamento in generale per il professionista che
- definizione/verifica dell’entità l’entità delimita la situazione di partenza prima che sia chiamato a impostare un progetto su una deter-
- analisi degli attori-chiave l’esercizio di progettazione abbia luogo. E’ quindi minata realtà.
- analisi dei problemi importante che essa non contenga ipotesi già
- analisi degli obiettivi troppo operative sui contenuti del progetto. L’entità Generalmente il numero di attori-chiave in una
- identificazione ambiti d’intervento (clustering) è importante anche perché costituirà di fatto il titolo determinata situazione è più elevato di quanto non
o meglio il tema su cui avverrà il lavoro di contatto, appaia a una prima osservazione superficiale. Una
b) La fase di progettazione è composta dalle sottofasi: negoziazione e progettazione tra gli attori, quindi è ragione in più per adottare una metodologia di
- scelta degli ambiti d’intervento (scoping) bene che tutti gli attori si riconoscano “in partenza” programmazione partecipativa strutturata.
- definizione della logica di intervento nell’entità.
- analisi del rischio
- definizione degli indicatori
- programmazione temporale delle attività
Macroprogrammazione Logica di Definizione Significato
intervento (che cos’è) (a che domanda POLITICI
risponde) ((VALORI))
Workshop Valutazione Workshop di
Finale identificazione prima
Obiettivo I benefici sociali ed Perché il progetto è
economici di lungo periodo ai importante per la
Generale quali il progetto contribuisce società?
Valutazione Identificazione domani ?
Obiettivo Indica i vantaggi che i Perché il progetto è
beneficiari otterranno dai utile per i beneficiari?
specifico servizi previsti dal progetto
Workshop Valutazione Workshop di adesso
intermedia Progettazione
Risultati Indica i servizi che i Che cosa il progetto si
beneficiari riceveranno dal propone di fornire?
Realizzazione Progettazione esecutiva progetto ESPERTI BENEFICIARI
Attività Indica ciò che viene Che cosa COMPETENZE ATTORI CHIAVE
realizzato dal progetto per concretamente sarà ((SOLUZIONI)) ((PROBLEMI))
Finanziamento fornire i servizi previsti fatto?
3. Analisi dei problemi
Il primo vero passo della progettazione consiste in - in maniera generica o astratta; Il metodo GOPP privilegia l’identificazione dei
una identificazione dei problemi che esistono in una - in termini di giudizi personali (es. "Inefficienza della problemi a quella dei bisogni, tipica della cultura
determinata situazione o, per meglio dire, relativa- Pubblica Amministrazione"). formativa e progettuale tradizionale, giacché il
mente all’entità prescelta. E’ importante chiarire i due problema fotografa una situazione negativa attuale
termini-chiave che si usano in questa fase di analisi E’ quindi importante che i problemi siano formulati a e oggettiva mentre il bisogno esprime un desiderio
(problema e obiettivo): partire dalla realtà, non sulla base di idee, teorie o soggettivo e sottintende già una soluzione.
- un problema è una situazione attuale negativa, prefigurando soluzioni, seppure auspicabili. Quanto
- un obiettivo è una situazione positiva futura. più l’identificazione dei problemi è basata sugli Una corretta individuazione dei problemi e una loro
aspetti concreti e tangibili della realtà, tanto più il giusta gerarchizzazione in termini di causa-effetto
Può accadere, specialmente quando la progettazio- lavoro di progettazione sarà di qualità. costituisce un elemento fondamentale dell’attività
ne è effettuata “a tavolino” da un esperto o da un di progettazione.
progettista, che i problemi siano formulati: Le caratteristiche che devono avere i problemi
- in forma positiva (es., "il problema è trovare forme identificati in questa fase: Una volta identificati i problemi, questi si collocano
efficaci di …”, o “il problema è il coordinamento"); in un diagramma ad albero costruito secondo delle
- di "mancanza" di una certa soluzione (es. "mancan- - reali, basati cioè su fatti concreti e non su idee o relazioni di causa-effetto dal basso verso l’alto.
za di strutture di supporto per.."); è questo l’errore più opinioni, L’albero dei problemi è la raffigurazione sintetica
tipico che una progettazione effettuata da un esper- - oggettivi, basati su fatti certi e, se possibile, dimo- della realtà attuale con tutti i suoi aspetti negativi.
to può comportare; l’esperto è portato, in modo strabili,
naturale, a “vedere” subito la soluzione o l’azione di - espressi in termini negativi, che rappresentino
cui è convinto portatore piuttosto che le cose negati- quindi delle condizione negative attuali e non delle
ve che accadono oggi in una determinata situazione soluzioni,
o territorio; “mancanza di ..”, carenza di …” o assenza - chiari, comprensibili quindi da tutti,
di …” sono dunque “soluzioni assenti” e possono a - specifici, riferiti cioè a aspetti o elementi precisi
volte costituire un freno a una analisi più oggettiva (persone, luoghi, tempi, quantità, ecc.).
dei problemi della realtà e influire non positivamente
sulla qualità della progettazione;
Bassi redditi familiari
Donne escluse dal mondo del lavoro
tti
effe
Le donne non Le donne non riescono Le imprese non Le donne non Le donne hanno
posseggono adeguate a costruire imprese effettuano sanno a difficoltà a raggiungere
competenze professionali individuali nuove assunzioni chi lasciare i figli il posto di lavoro
Il sist. formativo non Le donne Le donne Il costo La Programmazione Le donne
fornisce preparazione non Infrastrutture
non del lavoro pressione territoriale non
adeguata alle esigenze sono viarie
hanno è fiscale dei hanno
del mondo del lavoro Informate poco
accesso troppo è servizi la
sulle poss. sviluppate
al credito elevato elevata inadeguata patente
di
se autoimpiego
cau
4. Analisi degli obiettivi
Questa fase consiste nel trasformare in positivo la sicurezza stradale”) o un sostantivo (“aumento Di norma, infatti, ciò che da origine a un progetto o a
l’immagine della realtà attuale (negativa) ottenuta dell’occupazione”, “stabilità monetaria”) indica un una serie di progetti o interventi è una volontà
con l’albero dei problemi. azione che è in divenire, che può essere quindi politica (es. un programma o una legge) che mette a
Tecnicamente è molto semplice: basta trasformare all’inizio o in punto qualsiasi del suo percorso, cosa disposizione di determinati enti o istituzioni o orga-
ogni condizione attuale negativa (problema) in una più simile a una attività che a un obiettivo (inteso nizzazioni una serie di mezzi e di risorse (finanziari, o
condizione positiva futura (obiettivo). Così facendo si come condizione positiva raggiunta). tecnici). Grazie a questi, le organizzazioni realizzano
ottiene l’albero degli obiettivi . E’ importante rilevare che questa semplice trasposi- delle attività che offrono servizi ai beneficiari finali
L’operazione è semplice ma può esser fatta in modo zione dei problemi in obiettivi non costituisce del progetto, ovvero a quelle persone i cui problemi
impreciso, se non si ha familiarità con il meccanismo. l’individuazione degli obiettivi del progetto. Essa hanno in sostanza dato vita all’intervento stesso.
E' frequente che le persone, anziché riformulare la semplicemente descrive una raffigurazione positiva Utilizzando i servizi, i beneficiari finali di norma
condizione negativa (problema) in una condizione della realtà (della situazione) qualora tutti i problemi conseguono un beneficio in termini di reddito, di
positiva futura (obiettivo), la riformulino come fossero risolti. il progetto potrà o dovrà scegliere di salute, di performance o di benessere in generale.
soluzione del problema stesso (attività). raggiungere solamente alcuni degli obiettivi così Questo, a sua volta, è capace di generare benefici di
Esempio: se il problema è "Impiegati comunali non a raffigurati. medio-lungo periodo nel resto della società,
conoscenza della normativa X", una riformulazione generando quello che si chiama in termini generali
inesatta sarebbe "Corsi di aggiornamento per gli Identificazione degli ambiti d’intervento “sviluppo socio-economico”.
impiegati comunali sulla normativa X" anziché, come Costruito l’albero degli obiettivi, è opportuno indivi-
corretto, "Impiegati comunali informati sulla norma- duare in esso gli ambiti o aree di obiettivi (cluster)
tiva X". affini a seconda delle competenze tecnico-
E’ anche consigliabile esprimere gli obiettivi usando professionali e/o istituzionali necessarie per raggiun-
il participio passato (es. “occupazione giovanile gerli. L’albero degli obiettivi, permette di ricostruire
aumentata”, “stabilità monetaria raggiunta”, “sicurezza la scansione logica con cui determinati obiettivi
stradale garantita”), perché così si esprime una (quelli nella parte alta dell’albero) possono essere
condizione positiva effettivamente raggiunta, raggiunti. Esso infatti, se sufficientemente ricco e se
mentre usare, come più delle volte accade, un verbo ben costruito dal punto di vista logico, si articola in
all’infinito (es. “aumentare l’occupazione”, “garantire diversi livelli, da leggere dal basso verso l’alto.
Redditi familiari aumentati Redditi familiari aumentati
Donne inserite nel mondo del lavoro fini Donne inserite nel mondo del lavoro
AMBITO
D’INTERVENTO
Donne in Donne assistite Donne in Donne assistite
Nuove assunzioni Servizi materno Mobilità delle donne Nuove assunzioni Servizi materno Mobilità delle donne
posseggono di adeguate nella creazione posseggono di adeguate nella creazione
facilitate infantili disponibili aumentata facilitate infantili disponibili aumentata
competenze professionali di impresa competenze professionali di impresa
Politica Servizi
Formazione Imprenditoria Trasporti
Industriale sociali
Sistema formativo Sistema formativo
zzi
adeguato Donne Adeguata adeguato Donne Adeguata
Accesso Costo Pressione Infrastrutture Donne Accesso Costo Pressione Infrastrutture Donne
me
alle esigenze informate del lavoro territoriale informate del lavoro territoriale
al credito fiscale viarie con alle esigenze al credito fiscale viarie con
del mondo del lavoro sulle poss. dei sulle poss. dei
garantito ridotto ridotta sviluppate patente del mondo del lavoro garantito ridotto ridotta sviluppate patente
di servizi di servizi
autoimpiego autoimpiego
5. b) FASE DI PROGETTAZIONE
Mentre nella fase precedente si conduce un’analisi Definizione della logica di intervento Per quanto attiene ai risultati del progetto, questi di
generale della situazione, prescindendo da qualsiasi Prendendo spunto dalla scelta degli ambiti di inter- norma seguono, nell’albero degli obiettivi, il livello
decisione sull’intervento che si desidera mettere in vento, la prima cosa da definire è l’obiettivo specifico gerarchico immediatamente inferiore allo scopo del
atto, in questa fase il “progettista” opera scelte (lo scopo) del progetto. E’ importante infatti stabilire progetto.
inerenti il progetto e vero e proprio. subito dove si vuole arrivare. Una volta definita la dinamica dell’intervento, per
Scelta degli ambiti d’intervento ciascun risultato che si intende raggiungere si
Questa sottofase porta a definire quale sarà la vera Lo scopo del progetto è il beneficio che i beneficiari dovranno individuare le attività che ad esso condu-
dimensione o portata del progetto. Infatti è molto otterranno utilizzando i servizi forniti dal progetto. cono.
poco probabile che il progetto che si sta identifican- Esso consiste in un miglioramento evidente della Un errore frequente consiste nel confondere le
do possa intervenire in tutti gli ambiti di intervento loro condizione di vita. attività con i servizi. L’elenco delle attività consente di
esistenti nell’albero degli obiettivi. Specialmente se comprendere cosa farà concretamente il progetto.
l’analisi è stata condotta su di un’entità ampia, è Lo scopo (obiettivo specifico) del progetto, Al fine di dare maggiore concretezza al progetto può
verosimile che non sia possibile, per scarsità di mezzi nell’albero degli obiettivi, è quell’obiettivo che essere utile ampliare il Quadro Logico con due ulte-
finanziari o per mancanza di competenze istituziona- esprime in modo il più possibile chiaro un beneficio riori matrici, collocate in termini logici e visivi al di
li o tecniche o altro, intervenire in tutti gli ambiti di per i beneficiari e che è di norma situato al livello sotto delle Attività.
intervento dell’albero degli obiettivi. gerarchico immediatamente superiore al più alto (o La prima di queste, definita “matrice del come” (how
E’ necessario operare una scelta, nrmalmente effet- ai più alti) degli obiettivi compresi negli ambiti di matrix) illustra, sempre utilizzando relazioni causa-
tuata in maniera negoziata tra gli attori. I criteri intervento prescelti. effetto, in che modo l’organizzazione o le organizza-
fondamentali in base a cui questi eseguono la scelta zioni responsabili di realizzare le Attività del progetto
sono i seguenti: Stabilito lo scopo del progetto, si individueranno gli si organizzeranno per fare ciò.
- interesse strategico (mission aziendale), obiettivi generali. Questi si situano nell’albero degli HOW MA T R IX – L OG IC A DI INTE R V E NTO
- rispondenza al piano di investimenti dell’organizzazione, obiettivi nei livelli superiori allo scopo del progetto. Obiettivi R ealizzazione delle Attività programmate con il Quadro Logico
- urgenza, Tuttavia, nulla vieta di riflettere meglio su quali G enerali
S c opo Organizzazione in grado di funzionare in modo efficiente e profes s ionale
- risorse umane disponibili (competenze specialistiche), benefici potrà indurre lo scopo del progetto R is ultati C he cosa i funzionari o addetti dell’organizzazione in oggetto saranno in grado
- risorse finanziare, sulla società in generale, identificando altri obiettivi di s apere, s apere fare
- fattibilità. generali o riformulando quanto individuato prima. Attività C he cosa s arà fatto per ottenere i ris ultati
Logica di
OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI RISULTATI intervento
I BENEFICI I VANTAGGI CHE I BENEFICIARI “I SERVIZI” ATTIVITA’
Obiettivo
DI LUNGO PERIODO DOVREBBERO OTTENERE CHE I BENEFICIARI COSA FARA’
Generale
A CUI I PROGETTI DALLE SOLUZIONI DEI DOVREBBERO RICEVERE DALLE CONCRETAMENTE IL PROGETTO
DOVREBBERO CONTRIBUIRE PROGETTI SOLUZIONI DEI PROGETTI PER ASSICURARE I RISULTATI
Obiettivo
i principi di importanza dei progetti i motivi di utilità le cose più importanti che il progetto
specifico
per la società per i beneficiari dovrebbe attuare
Risultati
Attività
6. Nei casi in cui sia prevista una attività di supporto e Esso, di norma, è costituito dai seguenti elementi: QUADRO Logica di Indicatori Fonti di Fattori
LOGICO intervento verifica esterni
di consulenza alle organizzazioni responsabili di - una variabile
Obiettivo
realizzare le attività, può essere utile definire una - un target-group Generale
“matrice di supporto” (support matrix), al di sotto - un tempo di osservazione
della “matrice del come”, che illustra in che modo le - un valore di riferimento Obiettivo
specifico
+ ipotesi
organizzazioni destinate a fornire supporto e Gli indicatori riguardano tutti e quattro i livelli del
consulenza si approntano a farlo. Quadro Logico e anche le ipotesi, sebbene non siano Risultati
+ ipotesi
S UP P OR T MA T R IX – L OG IC A DI INTE R V E NT O
condizioni che è il progetto responsabile di raggiun- ipotesi
Obiettivi F ornire consulenza e as s is tenza efficace alle organizzazioni o is tituzioni gere. Quantificare un ipotesi permette di essere Attività +
G enerali
molto più precisi e accurati nell’analisi del rischio. precondizioni
S c opo Organizzazione di cons ulenza e as s is tenza in grado di funzionare in modo
efficiente e profes s ionale Programmazione temporale delle attività
Completamento del Quadro Logico
R is ultati C he cosa i funzionari o addetti dell’organizzazione in oggetto saranno in grado Il livello di dettaglio con cui si definiscono le attività
di s apere, s apere fare Per ognuno dei quattro livelli (obiettivo generale,
di un progetto integrato nella fase di identificazione
Attività C he cosa s arà fatto per ottenere i ris ultati obiettivo specifico, risultati, attività) occorre dunque
dipende dai casi. Generalmente questo livello non è
indicare gli indicatori di raggiungimento, le fonti
Definizione degli indicatori molto approfondito ed è rimandato alla fase di
presso le quali sono reperibili i dati ad essi relativi ed
La definizione degli indicatori può essere effettuata progettazione esecutiva.
i fattori esterni al progetto: quelle condizioni indi-
sia nella fase di identificazione sia rimandata alla fase Può essere utile in ogni caso ordinare le attività pendenti, ma importanti per raggiungere i risultati e
di progettazione esecutiva. Questo dipende da previste prima in blocchi omogenei e successiva-
gli obiettivi. A monte delle attività, vi sono le precon-
diversi fattori: il tempo disponibile, la necessità di mente di ordinare i blocchi in ordine cronologico
dizioni: le circostanze che devono pre-esistere per
farlo, il tema stesso ecc. (non importa se dal basso in alto o dall’alto in basso).
rendere fisicamente fattibili le attività stesse.
La definizione degli indicatori è un processo lungo Come ulteriore razionalizzazione, si possono nume-
Il Quadro Logico funziona in pratica dal basso verso
che presuppone sia conoscenze metodologiche sia rare i blocchi (1.2.3. ecc.) e quindi le azioni che fanno
l’alto, secondo un meccanismo esaustivo. Se l’analisi
contenutistiche approfondite. Tuttavia riportiamo parte di ciascun blocco, sempre in senso cronologico.
dei problemi è condotta in modo accurato, la proget-
qui di seguito alcune definizioni che possono essere L’esperienza dimostra che una più accurata pianifica- tazione è quasi “automatica”, discendendo dai legami
sempre utili se si affronta l’argomento. zione delle attività avviene in fase di progettazione
di causa-effetto costruiti fra gli obiettivi.
Un indicatore è ciò che si può osservare nella realtà esecutiva, con l’utilizzo di strumenti più specifici
nel momento in cui si raggiunge un obiettivo (o un (PERT, diagramma di GANTT). La sintesi su GOPP è tratta da:
risultato). Federico Bussi, Progettare in Partenariato, Franco Angeli, Milano, 2001.
Logica di
OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI RISULTATI intervento
I BENEFICI I VANTAGGI CHE I BENEFICIARI “I SERVIZI” ATTIVITA’
Obiettivo
DI LUNGO PERIODO DOVREBBERO OTTENERE CHE I BENEFICIARI COSA FARA’
Generale
A CUI I PROGETTI DALLE SOLUZIONI DEI DOVREBBERO RICEVERE DALLE CONCRETAMENTE IL PROGETTO
DOVREBBERO CONTRIBUIRE PROGETTI SOLUZIONI DEI PROGETTI PER ASSICURARE I RISULTATI
Obiettivo
i principi di importanza dei progetti i motivi di utilità le cose più importanti che il progetto
specifico
per la società per i beneficiari dovrebbe attuare
Risultati
Attività