1. SEGRETERIE REGIONALI UMBRIA
Umbria Tpl e MobilitĂ Spa
COMUNICATO AL PERSONALE
Il 24 settembre u.s., dopo le pressanti richieste delle scriventi OO.SS., si è svolto in
Regione l'incontro tra le medesime e gli Enti proprietari di Umbria Tpl e MobilitĂ .
In tale occasione i Soci di Utm hanno illustrato la situazione aziendale attuale, a circa due
mesi di distanza dall'inizio della vicenda.
Per quanto riguarda la questione romana proseguono, a rilento (evidentemente per
l’ostruzionismo di alcuni dei soggetti coinvolti nella vicenda), gli approfondimenti del caso, con
la continua scoperta di novitĂ poco edificanti; sembra oramai certo il fatto che i Soci privati
di Roma Tpl abbiano incassato parte dei corrispettivi per i servizi svolti, in barba al socio
pubblico UTM. A tale proposito, i Soci hanno detto che si ricorrerĂ a tutti i mezzi per
recuperare quanto piĂą possibile, non escludendo neanche la possibilitĂ di attivare le opportune
azioni legali.
Per quanto riguarda il prestito-ponte, permangono i contatti con il sistema bancario per
conseguirlo in tempi brevi in modo di poter garantire continuitĂ operativa all'azienda e
reddituale ai lavoratori; le banche hanno chiesto garanzie quali: l'aumento del capitale sociale,
la nomina di un advisor che faccia una relazione dettagliata sui conti dell'azienda, il
superamento dell'attuale compagine dirigenziale, la presentazione di un piano di risanamento.
Riguardo alla possibile cessione di quote, questa sarĂ oggetto di una valutazione
successiva, dopo che verrĂ stabilizzata la situazione finanziaria nel breve periodo e dopo che
gli Enti proprietari avranno verificato, compatibilmente con le ristrettezze dei bilanci, la
possibilità di sottoscrivere l’aumento di capitale deliberato; è evidente che, qualora vi sarà la
necessitĂ di aumentare la patrimonializzazione e, contestualmente, sarĂ accertata
l’impossibilità da parte dei Soci di sottoscrivere (tutto o in parte) l’aumento di capitale le
quote potrebbero essere messe in vendita, previa emanazione di un bando di evidenza
pubblica; a tale proposito è stato precisato che si pensa a partner di valenza pubblica (leggasi
Busitalia-Sita Nord del Gruppo Ferrovie dello Stato) piuttosto che a partner privati.
In ogni caso, la scure della “revisione” della spesa pubblica colpirà anche le società di
proprietĂ degli Enti pubblici, leggasi assetto del CDA e compensi ai dirigenti.
Per quanto riguarda lo sbilancio di gestione di UTM, circa 5 milioni di euro/anno, dovuto
ai corrispettivi non adeguati, premesso che se non ci fosse stata la problematica romana una
sofferenza di questa entitĂ sarebbe stata ampiamente superabile, i Soci hanno precisato che
non potranno essere apportati correttivi ne al costo del biglietto, in quanto di competenza
degli Enti che concedono i servizi (e non dell’azienda), ne all’ entità dei corrispettivi
chilometrici, in quanto questi sono stati definiti nell’ambito di una gara; in occasione delle
prossime gare, dopo la definizione del Piano Regionale dei Trasporti e del Piano di Bacino
(quindi a fine 2013), gli Enti concedenti verificheranno la congruitĂ dei corrispettivi per tutte
le modalitĂ di trasporto e ne valuteranno possibili adeguamenti.