1. Il rilancio di Telecom Italia
Proposte di ASATI a Governo, Consiglio di
Amministrazione, Azionisti e Dipendenti
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2. Il Gruppo Telecom Italia
Lo stato attuale del Gruppo Telecom Italia è caratterizzato da:
un elevato indebitamento superiore ad oltre € 30Mld nel 2011
riconducibile alle passate operazioni finanziarie (non industriali!!!);
un perdita di valore dovuto alle dismissioni:
delle proprietà di immobili relative alle centrali telefoniche e sedi;
delle partecipazioni internazionali che collocavano il Gruppo tra i maggiori player
mondiali;
logoramento continuo dei ricavi sul mercato domestico;
applicazione dei regimi di contratti di solidarietà per ridurre i costi della
forza lavoro;
urgenza di una vera, immediata e solida transizione da una gestione
finanziaria ad una gestione industriale.
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3. Perché il sostegno del Governo?
Due motivi fondamentali:
ETICO: una privatizzazione del 1997 senza condizioni e
vincoli forti per la salvaguardia dell’Azienda e una
successiva OPA a debito che avviò la crisi strutturale del
Gruppo.
SVILUPPO: aiutando Telecom Italia si aiuta il paese.
Rilanciando il settore ICT si avvia finalmente la
modernizzazione del paese con riflessi positivi sul PIL e
sull’occupazione giovanile.
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4. Quali priorità oggi?
E’ necessario ridurre il debito che opprime
Telecom Italia e che assorbe risorse troppo
preziose ed importanti!
Occorre recuperare competitività e il ruolo di
leadership per lo sviluppo del paese: è necessario
investire in modo significativo ed incisivo sulle reti
di nuova generazione (NGN), sia fissa con la fibra
ottica, sia mobile con LTE.
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5. Aumento di capitale
L’aumento delle risorse finanziarie disponibili,
anche attraverso l’azzeramento dell’aumento dei
dividendi, avrebbe come conseguenza la
disponibilità di risorse per gli investimenti sulla
rete LTE e per la transizione dal rame alla fibra
della rete di accesso.
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6. La società della rete
Lo scorporo e la costituzione di una società della
rete sotto il controllo di Telecom Italia e con
l’ingresso di soggetti Pubblici (esempio CDP, Poste
e altre società già proprietarie di proprie reti in
fibra):
renderebbe possibile gli investimenti anche nelle aree
«a fallimento di mercato»;
Porterebbe all’annullamento del «digital divide» in
tutto il paese;
rilancerebbe il Sistema Paese in termini di aumento del
PIL di circa 1,5 punti.
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7. Nuova TIM
La costituzione di una Nuova TIM premetterebbe
faciliterebbe gli investimenti sulla rete LTE e la
possibilità di fronteggiare al meglio la concorrenza
degli altri operatori mobili che attualmente
erodono margini anche ai servizi erogati su rete
fissa.
Inoltre permetterebbe una migliore capacità di
affrontare gli obblighi imposti dalla recente
acquisizione delle licenze.
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8. Politiche per il PERSONALE
Le Persone di Telecom Italia sono la risorsa più
pregiata dell’azienda:
• Diminuzione dell’età media dei dipendenti;
• Formazione e aggiornamento continuo delle
competenze;
• Trasparenza, valorizzazione ed incentivazione delle
risorse umane.
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