1. VENERDÌ 09 NOVEMBRE 2012
Direttore Responsabile: Gildo Campesato
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STRATEGIE
Bernabè: "A inizio 2013 piano di tagli aggressivo"
L'annuncio del presidente esecutivo di Telecom Italia. L'Ad Marco Patuano: "Il costo del personale deve essere
oggetto di revisione, parleremo con i sindacati". Nei primi nove mesi utili e ricavi stabili, ma il debito cala di 929
milioni a 29,4 miliardi. Outlook confermato
di F.Me.
"Telecom Italia prepara un nuovo piano che comporterà un maggiore taglio dei costi a inizio 2013". Lo ha annunciato il
presidente esecutivo Franco Bernabè, durante la conference call di presentazione dei dati finanziari.
"Nonostante la situazione macroeconomica, lavoreremo in seno alla nostra azienda con un piano di taglio dei costi più
aggressivo ha spiegato il presidente esecutivo Marco Patuano e il suo team hanno già fatto cose stupende, ma si può
fare ancora di più. Riusciremo a sviscerare un nuovo piano a inizio esercizio". Il manager ha inoltre indicato che
probabilmente la situazione macroeconomica peggiorerà nei prossimi mesi. Sono invece migliorate le condizioni dei
mercati finanziari. "Questo ribalterà la situazione attuale nel settore del business ha sottolineato Bernabè dando più
fiducia alla gente, a patto che i politici gestiscano la situazione al meglio al meglio".
Riguardo al taglio dei costi nel settore real estate, l'Ad di Telecom Italia, Marco Patuano, ha spiegato che "il real estate è un settore molto ampio e sara' una delle
forti mosse per il 2013. In termini generici ci sono pero' processi piuttosto costosi e non necessariamente core, che possono essere analizzati e affrontati con un
maggior livello di efficienza, senza impatto sul core business: tra questi vi è proprio il real estate. Nel nuovo piano vi daremo ulteriori indicazioni". Per quanto riguarda
i costi del personale, che rappresentano circa un terzo dei costi totali, Patuano ha detto che "il problema deve essere affrontato in modo conscio e attento" e che la
società parlerà con i sindacati. "Il costo complessivo del personale ha continuano l'Ad deve essere oggetto di revisione, non solo per stipendi e salari ma tutto il
costo. Ad esempio, siamo inefficienti per l'ubicazione geografica della forza lavoro".
Patuano e Bernabè hanno inoltre annunciato che Telecom Italia conta di coprire il 40% della popolazione entro il 2014 con la nuova rete Lte.
Sull'ipotetico scorporo della rete di Telecom Italia, Franco Bernabè ha detto che che "nella prossima riunione del Cda di dicembre si deciderà probabilmente
sui tempi". Quello dello scorporo è un progetto che "si basa sui cambiamenti che intravediamo in ambiente normativo". Bernabè ha dunque confermato la
correlazione diretta con il cambio del quadro normativo che dovrebbe essere introdotto nella Ue e la conseguente possibilità di creare valore attraverso la separazione
della rete.
Il presidente ha precisato che sulla rete "noi faremo solo quelle cose che aumenteranno il valore dell'azienda nella sua interezza. Noi non ci impegneremo in qualcosa
che renderà più difficile la razionalizzazione dell'azienda, il suo funzionamento". Parlando in linea teorica, ha detto Bernabè, "una separazione a livello aziendale fa
sì che un'azienda sia più pulita, le persone lavorino meglio con benefici in termini di costi".
Telecom Italia chiude i primi 9 mesi con un utile netto di 1.926 milioni di euro e ricavi per 22.061 milioni, in linea con i risultati del 2011. L’indebitamento
finanziario netto rettificato è sceso a 29,485 miliardi, in diminuzione di 929 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2011. L’operatore conferma gli obiettivi per il 2012
con ricavi ed ebitda sostanzialmente stabili rispetto al 2011 e una posizione finanziaria netta rettificata a circa 27,5 miliardi di euro.
Telecom Italia vede nei primi 9 mesi dell’anno una “performance in lieve recupero” sul mercato domestico rispetto al 2011 anche se i ricavi continuano a ridursi
(13.413 milioni e 4,7% a livello organico rispetto al 5,8% dei primi 9 mesi dell’anno scorso).“Questo sottolinea il presidente esecutivo Franco Bernabé in una
nota nonostante uno scenario congiunturale in peggioramento e un contesto di mercato caratterizzato da forti dinamiche deflative e da inasprimenti delle politiche
regolatorio”.
“L’esercizio 2012 è condizionato dall’aggravarsi della recessione che caratterizza l’economia italiana in questa fase e dal rallentamento dell’economia nei Paesi
latinoamericani – prosegue Bernabè Nonostante la complessa situazione generale, il Gruppo prosegue il percorso di sviluppo dei ricavi e di difesa della redditività,
che si conferma solida e tra le migliori del comparto, grazie al continuo miglioramento dell’efficienza operativa, che consente di sostenere lo sviluppo delle reti di
nuova generazione nelle quali il Gruppo è fortemente impegnato”.
“Il risultato della Business Unit Domestic nei primi nove mesi dell’anno è in lieve recupero rispetto ai livelli dello stesso periodo del 2011, grazie alle azioni intraprese
per la difesa della base clienti e dell’Arpu, tra cui nuove politiche d’offerta e lo sviluppo di nuovi servizi prosegue Bernabè Questo nonostante uno scenario
congiunturale in peggioramento e un contesto di mercato caratterizzato da forti dinamiche deflattive e da inasprimenti delle politiche regolatorie. Il terzo trimestre in
particolare ha risentito, in aggiunta, dell’entrata in vigore del nuovo listino di terminazione mobile con una riduzione della tariffa del 53% e dell’introduzione di nuovi
‘tetti’ al roaming in Europa”.
I ricavi nei primi nove mesi del 2012 ammontano a 22.061 milioni di euro, in linea con le risultanze dei primi nove mesi del 2011 (22.059 milioni di euro). In
termini di variazione organica i ricavi consolidati sono aumentati di 343 milioni di euro (+1,6%).
In dettaglio, la variazione organica dei ricavi è calcolata escludendo: l’effetto delle variazioni dei cambi (324 milioni di euro), prevalentemente relativo alla Business
Unit Brasile (355 milioni di euro) e in maniera non significativa alla Business Unit Argentina (+13 milioni di euro) e ad altre società del Gruppo (+18 milioni di euro);
l’effetto della variazione del perimetro di consolidamento (8 milioni di euro, riferibile alla cessione di Loquendo (Business Unit Domestic) avvenuta il 30 settembre
2011; l’effetto di una riduzione di ricavi pari a 9 milioni di euro dovuta alla chiusura di controversie commerciali con altri operatori.
I ricavi consolidati del terzo trimestre 2012 sono pari a 7.268 milioni di euro ed evidenziano un decremento di 248 milioni di euro (3,3%) rispetto al terzo
trimestre 2011; in termini organici la riduzione è pari all’1,4%. La variazione sconta la contrazione subita dal comparto domestico (7,9% in termini organici rispetto
allo stesso periodo dell’esercizio precedente), solo in parte compensata dalla positiva performance delle Business Unit Brasile e Argentina, che realizzano nel terzo