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Un progetto di Regione Basilicata e FEEM
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Un progetto di Regione Basilicata e FEEM
MONITORAGGIO DELLE ACQUE MARINE E COSTIERE PROFONDE
IN BASILICATA
REPORT
INFORMAZIONI GENERALI
Linea di intervento: 2 – Tutela del Territorio
Linea progettuale: AMBIENTE
Sito internet: //
Budget: 229.200 euro
Periodo attività: aprile 2016 –aprile 2019 (IN PROGRESS)
Luogo: Coste della Basilicata (Ionio e Tirreno)
Soggetti proponenti: Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi della Basilicata
Adesioni: Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II
Il contesto geografico della Basilicata è molto variegato. La regione è bagnata da due mari che si
distinguono per la differente morfologia delle due coste: il Tirreno, la cui costa è frastagliata, con un mare
subito profondo e azzurro, e lo Jonio, con una costa sabbiosa, più estesa e con un mare poco profondo fino
a qualche metro dalla riva. La costa tirrenica è inserita tra le aree marine di prossima istituzione e per la sua
indiscussa bellezza si è guadagnata l’appellativo di “Perla del Tirreno”. E’ un tratto di mare da sempre meta
di turismo di nicchia per coloro che cercano calette particolarmente pulite e riservate. La roccia racchiude
formazioni di coralli e conchiglie fossili. L’altro versante, di pertinenza della provincia di Matera, Piana del
Metapontino, comprende tutta la parte pianeggiante e collinare della costa jonica lucana.
La costa lucana, per la sua conformazione morfologica, con spiagge sabbiose e rocciose, zone dunali e
lunghe aree boschive, rappresenta certamente uno dei luoghi più ricercati da coloro che amano la natura e
desiderano viverla intensamente. La stagione balneare in Basilicata inizia i primi giorni di maggio per
concludersi a fine settembre e ogni anno registra migliaia di bagnanti, affascinati dalla lunga storia e dalle
tradizioni locali che si affiancano a queste splendide spiagge.
Il monitoraggio e la tutela della qualità delle acque marine e costiere e la diffusione delle informazioni a
riguardo diventano, in questo contesto, fondamentali sia per gli Enti e le Istituzioni che operano nel settore
ambientale, sia per i cittadini e per i turisti che affollano le coste della Basilicata.
Nasce così il progetto “Monitoraggio delle Acque Marine e Costiere Profonde in Basilicata” che attiva
una nuova linea di ricerca in campo marino, con ampie prospettive in molteplici settori.
Il progetto
Il progetto “Monitoraggio delle Acque Marine e Costiere Profonde in Basilicata”, realizzato da realizzato
dal Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi della Basilicata, in collaborazione con il gruppo di
ricerca della prof.ssa Valeria Costantino del Dipartimento di Farmacia dell'Università di Napoli Federico II, si
basa sullo sviluppo di una metodologia di analisi ambientale e territoriale, connessa allo sfruttamento delle
risorse naturali, basata sul monitoraggio delle acque marine costiere e profonde della Basilicata. Il
monitoraggio si svolge con metodologie innovative, complementari alla determinazione qualitativa e
quantitativa delle sostanze chimiche. In particolare sono oggetto di studio e di approfondimento i poriferi,
quali bioaccumulatori di sostanze tossiche (metalli pesanti, bisfenili, bisfenoli), le alghe, quali produttori di
tossine e indicatori per l’inquinamento delle acque, gli stessi bisfenili e bisfenoli rintracciati nei poriferi e le
tecniche non convenzionali per l’individuazione e lo studio delle alghe azzurre. I poriferi sono i più importanti
organismi filtranti a basso livello evolutivo. Studi recenti riportano che i poriferi accumulano metalli pesanti in
grosse concentrazioni quando sottoposti ad una costante, anche bassa, concentrazione di essi. I metalli
pesanti sono uno dei più grossi inquinanti delle coste del Mediterraneo. Possono provocare danni alla flora e
alla fauna marittima su diversi livelli ed essere poi veicolati nella catena alimentare. Le alghe (cianobatteri o
alga azzurra e macroalghe) sono produttori di tossine ed indicatori per l’inquinamento delle acque marine.
Poriferi e alghe sono allo stesso tempo una fonte straordinaria di nuovi composti utilizzati nella ricerca su
nuovi farmaci (da poco, ad esempio, è apparso sul mercato un farmaco antitumorale isolato e prodotto a
partire proprio da un particolare organismo marino).
3
Un progetto di Regione Basilicata e FEEM
In una seconda fase, il progetto prevede la diffusione dei dati raccolti e dei risultati ottenuti ai cittadini con
una campagna di informazione realizzata attraverso social network e pubblicazioni. Una forte attenzione
nella fase di diffusione delle informazioni sarà riservata agli studenti, con la realizzazione di attività di
informazione rivolte alle scuole, tese ad avvicinare gli studenti all’attività di ricerca. A livello scientifico, per la
divulgazione dei risultati del progetto, è prevista l’organizzazione di un workshop internazionale, alla
presenza di esperti del settore, che sarà anche il presupposto per la creazione di un network
internazionale per lo sviluppo di programmi di ricerca nel campo della chimica e della biologia marina, tesi a
preservare le coste della Basilicata consentendone uno sviluppo sostenibile.
Obiettivi
L’obiettivo generale del progetto è l’individuazione di strumenti, attraverso lo studio delle spugne e delle
alghe, per preservare lo stato di qualità ambientale delle acque marine e costiere. La realizzazione di
campagne di informazione differenziate a seconda degli utenti finali (esperti, docenti, studenti, cittadini) è un
altro obiettivo del progetto che risponde all’esigenza di divulgazione delle informazioni che riguardano lo
stato di salute dell’ambiente. Dall’altra parte, l’analisi e lo studio delle alghe e dei poriferi, potrebbe portare
alla produzione biosostenibile di nuovi composti utili alla produzione di farmaci.
Il progetto rappresenta inoltre lo step iniziale di una più ampia programmazione tesa a realizzare ulteriori
obiettivi: Ocean, ossia lo sviluppo di attività di osservazione permanente nel campo della ricerca marina
delle coste della Basilicata attraverso la creazione di un network internazionale di ricerca; Blue
Biotechnology, cioè lo sviluppo di un’attività di produzione di composti guida nella ricerca di nuovi farmaci e
strategie di risanamento ambientale; Education, ossia formazione di ricercatori per la creazione di
competenze adeguate allo sviluppo del campo di ricerca di questo progetto.
4
Un progetto di Regione Basilicata e FEEM
Beneficiari
I primi beneficiari dei risultati del progetto di Monitoraggio sono i rappresentanti del mondo scientifico e
universitario che avranno a disposizione una metodologia innovativa, applicabile ad altri studi del settore,
ed una serie di dati, opportunamente analizzati e interpretati, sulla situazione delle acque marine e costiere
della Basilicata. Queste informazioni di carattere ambientale saranno poi messe a disposizione anche di
studenti, docenti e di tutti i cittadini della Basilicata, che potranno avvicinarsi al mondo della ricerca ed
avere il quadro della situazione ambientale delle coste regionali.
Opportunità e criticità
Lo studio delle spugne e dei poriferi offre importanti opportunità in settori differenti. Se da un lato, infatti,
l’analisi delle sostanze in essi contenute consente di creare una fotografia precisa della situazione attuale
(che, ad oggi, mancava) e di utilizzarla in futuro per determinare l’evolversi della situazione ambientale ed
eventualmente adottare le metodologie di intervento più adeguate, è anche vero che alcune di queste
sostanze possono rivelarsi particolarmente utili a scopo farmaceutico, rappresentando una grande
opportunità non solo per l’ambiente, ma anche per la ricerca e la cura.
Credere fortemente nelle possibilità del progetto e nei miglioramenti che esso può portare in ambiti così
diversi ha consentito al gruppo di lavoro di superare anche le prime criticità, di natura burocratica.
Benefici attesi
La conoscenza della qualità delle acque marine e costiere è un requisito indispensabile per lo sviluppo
sostenibile di attività tese a rafforzare le realtà locali, soprattutto nel settore turistico.
Le campagne divulgative realizzate nelle scuole sono finalizzate ad avvicinare gli studenti al mondo della
ricerca, per favorire la creazione di una nuova classe di ricercatori.
La creazione di un network internazionale di ricerca rafforza notevolmente il processo di
internazionalizzazione della Basilicata.
Stato dell’arte
Dopo l’espletamento della fase burocratica e organizzativa del progetto (bando per l’assegnazione di una
borsa di studio, costituzione del gruppo di lavoro tecnico-scientifico), nel mese di Luglio 2016 sono iniziate le
prime attività di campionamento dei poriferi sulla costa Tirrenica della Basilicata (Maratea) e le prima attività
di laboratorio di base. Nell’inverno 2016 e primavera 2017 sono state eseguite le attività preliminari di
valutazione dei campioni prelevati e le attività di analisi dei campioni a potenziale attività anti tumorale dei
poriferi e delle alghe. A Maggio 2017 sono ripresi i campionamenti sia sulla costa Tirrenica che su quella
Ionica (Metaponto). Seguiranno le analisi e gli studi sui nuovi campionamenti.
Il prossimo passaggio sarà, oltre al proseguimento delle analisi sui dati raccolti, la diffusione delle
informazioni acquisite.
L’8 gennaio 2018, i metodi innovativi utilizzati nel progetto, sono stati oggetto di una pubblicazione online su
una rivista scientifica internazionale, “International Journal of Molecular Sciences”, consultabile al link
http://www.mdpi.com/1422-0067/19/1/186/htm.
5
Un progetto di Regione Basilicata e FEEM
L’accurata analisi statistica degli estratti derivanti dai campionamenti e dimostratisi maggiormente attivi è
stata condotta la separazione di questi in miscele più semplici, in attesa di una nuova valutazione per la
conferma dell’attività biologica.
Le attività svolte hanno riguardato la separazione in frazioni e sono state ripetute attività citotossiche su tutte
le frazioni per vedere quale fosse più attiva. Sono stati effettuati saggi enzimatici per valutare la capacità
anticolinesterasica delle frazioni. L’attività citotossica potrebbe portare a un risultato preliminare per nuove
molecole antitumorali mentre l’inibizione delle colinesterasi può portare all’identificazione di nuove molecole
potenzialmente utili nel caso di varie patologie, come l’ Alzheimer e la Miastenia Gravis.
Il 4 e 5 luglio 2019, presso il Pianeta Maratea (Pz), si sono svolte due importanti giornate divulgative
scientifiche a carattere internazionale, inserite in un progetto più ampio, quello della SSNP (International
Summer School of Natural Products), che vedrà docenti e studenti provenienti da diverse parti del Mondo
prendere parte agli incontri.
Il progetto si concluderà a ottobre 2019.
Goals SdGS individuati nell’ambito del progetto:
Le alghe in soccorso dell’umanità. Il progetto “Monitoraggio delle Acque Marine e Costiere in Basilicata”
è un binomio perfetto tra scienza e natura che potrebbe aprire nuove strade alla ricerca su alcune gravi
malattie e che mette in luce la Basilicata e il suo mare incontaminato per la presenza delle alghe azzurre. Il
progetto attiva una nuova linea di ricerca per monitorare lo stato di qualità e di salute del mare e delle coste,
che ne sottolinea l’importanza in campo ambientale. “Monitoraggio delle Acque Marine e Costiere in
Basilicata” si avvale di una formazione di alta qualità e di strumenti innovativi, presupposti indispensabili per
il lavoro e il benessere degli individui e della società.
6
Un progetto di Regione Basilicata e FEEM

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  • 1. 1 Un progetto di Regione Basilicata e FEEM
  • 2. 2 Un progetto di Regione Basilicata e FEEM MONITORAGGIO DELLE ACQUE MARINE E COSTIERE PROFONDE IN BASILICATA REPORT INFORMAZIONI GENERALI Linea di intervento: 2 – Tutela del Territorio Linea progettuale: AMBIENTE Sito internet: // Budget: 229.200 euro Periodo attività: aprile 2016 –aprile 2019 (IN PROGRESS) Luogo: Coste della Basilicata (Ionio e Tirreno) Soggetti proponenti: Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi della Basilicata Adesioni: Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II Il contesto geografico della Basilicata è molto variegato. La regione è bagnata da due mari che si distinguono per la differente morfologia delle due coste: il Tirreno, la cui costa è frastagliata, con un mare subito profondo e azzurro, e lo Jonio, con una costa sabbiosa, più estesa e con un mare poco profondo fino a qualche metro dalla riva. La costa tirrenica è inserita tra le aree marine di prossima istituzione e per la sua indiscussa bellezza si è guadagnata l’appellativo di “Perla del Tirreno”. E’ un tratto di mare da sempre meta di turismo di nicchia per coloro che cercano calette particolarmente pulite e riservate. La roccia racchiude formazioni di coralli e conchiglie fossili. L’altro versante, di pertinenza della provincia di Matera, Piana del Metapontino, comprende tutta la parte pianeggiante e collinare della costa jonica lucana. La costa lucana, per la sua conformazione morfologica, con spiagge sabbiose e rocciose, zone dunali e lunghe aree boschive, rappresenta certamente uno dei luoghi più ricercati da coloro che amano la natura e desiderano viverla intensamente. La stagione balneare in Basilicata inizia i primi giorni di maggio per concludersi a fine settembre e ogni anno registra migliaia di bagnanti, affascinati dalla lunga storia e dalle tradizioni locali che si affiancano a queste splendide spiagge. Il monitoraggio e la tutela della qualità delle acque marine e costiere e la diffusione delle informazioni a riguardo diventano, in questo contesto, fondamentali sia per gli Enti e le Istituzioni che operano nel settore ambientale, sia per i cittadini e per i turisti che affollano le coste della Basilicata. Nasce così il progetto “Monitoraggio delle Acque Marine e Costiere Profonde in Basilicata” che attiva una nuova linea di ricerca in campo marino, con ampie prospettive in molteplici settori. Il progetto Il progetto “Monitoraggio delle Acque Marine e Costiere Profonde in Basilicata”, realizzato da realizzato dal Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi della Basilicata, in collaborazione con il gruppo di ricerca della prof.ssa Valeria Costantino del Dipartimento di Farmacia dell'Università di Napoli Federico II, si basa sullo sviluppo di una metodologia di analisi ambientale e territoriale, connessa allo sfruttamento delle risorse naturali, basata sul monitoraggio delle acque marine costiere e profonde della Basilicata. Il monitoraggio si svolge con metodologie innovative, complementari alla determinazione qualitativa e quantitativa delle sostanze chimiche. In particolare sono oggetto di studio e di approfondimento i poriferi, quali bioaccumulatori di sostanze tossiche (metalli pesanti, bisfenili, bisfenoli), le alghe, quali produttori di tossine e indicatori per l’inquinamento delle acque, gli stessi bisfenili e bisfenoli rintracciati nei poriferi e le tecniche non convenzionali per l’individuazione e lo studio delle alghe azzurre. I poriferi sono i più importanti organismi filtranti a basso livello evolutivo. Studi recenti riportano che i poriferi accumulano metalli pesanti in grosse concentrazioni quando sottoposti ad una costante, anche bassa, concentrazione di essi. I metalli pesanti sono uno dei più grossi inquinanti delle coste del Mediterraneo. Possono provocare danni alla flora e alla fauna marittima su diversi livelli ed essere poi veicolati nella catena alimentare. Le alghe (cianobatteri o alga azzurra e macroalghe) sono produttori di tossine ed indicatori per l’inquinamento delle acque marine. Poriferi e alghe sono allo stesso tempo una fonte straordinaria di nuovi composti utilizzati nella ricerca su nuovi farmaci (da poco, ad esempio, è apparso sul mercato un farmaco antitumorale isolato e prodotto a partire proprio da un particolare organismo marino).
  • 3. 3 Un progetto di Regione Basilicata e FEEM In una seconda fase, il progetto prevede la diffusione dei dati raccolti e dei risultati ottenuti ai cittadini con una campagna di informazione realizzata attraverso social network e pubblicazioni. Una forte attenzione nella fase di diffusione delle informazioni sarà riservata agli studenti, con la realizzazione di attività di informazione rivolte alle scuole, tese ad avvicinare gli studenti all’attività di ricerca. A livello scientifico, per la divulgazione dei risultati del progetto, è prevista l’organizzazione di un workshop internazionale, alla presenza di esperti del settore, che sarà anche il presupposto per la creazione di un network internazionale per lo sviluppo di programmi di ricerca nel campo della chimica e della biologia marina, tesi a preservare le coste della Basilicata consentendone uno sviluppo sostenibile. Obiettivi L’obiettivo generale del progetto è l’individuazione di strumenti, attraverso lo studio delle spugne e delle alghe, per preservare lo stato di qualità ambientale delle acque marine e costiere. La realizzazione di campagne di informazione differenziate a seconda degli utenti finali (esperti, docenti, studenti, cittadini) è un altro obiettivo del progetto che risponde all’esigenza di divulgazione delle informazioni che riguardano lo stato di salute dell’ambiente. Dall’altra parte, l’analisi e lo studio delle alghe e dei poriferi, potrebbe portare alla produzione biosostenibile di nuovi composti utili alla produzione di farmaci. Il progetto rappresenta inoltre lo step iniziale di una più ampia programmazione tesa a realizzare ulteriori obiettivi: Ocean, ossia lo sviluppo di attività di osservazione permanente nel campo della ricerca marina delle coste della Basilicata attraverso la creazione di un network internazionale di ricerca; Blue Biotechnology, cioè lo sviluppo di un’attività di produzione di composti guida nella ricerca di nuovi farmaci e strategie di risanamento ambientale; Education, ossia formazione di ricercatori per la creazione di competenze adeguate allo sviluppo del campo di ricerca di questo progetto.
  • 4. 4 Un progetto di Regione Basilicata e FEEM Beneficiari I primi beneficiari dei risultati del progetto di Monitoraggio sono i rappresentanti del mondo scientifico e universitario che avranno a disposizione una metodologia innovativa, applicabile ad altri studi del settore, ed una serie di dati, opportunamente analizzati e interpretati, sulla situazione delle acque marine e costiere della Basilicata. Queste informazioni di carattere ambientale saranno poi messe a disposizione anche di studenti, docenti e di tutti i cittadini della Basilicata, che potranno avvicinarsi al mondo della ricerca ed avere il quadro della situazione ambientale delle coste regionali. Opportunità e criticità Lo studio delle spugne e dei poriferi offre importanti opportunità in settori differenti. Se da un lato, infatti, l’analisi delle sostanze in essi contenute consente di creare una fotografia precisa della situazione attuale (che, ad oggi, mancava) e di utilizzarla in futuro per determinare l’evolversi della situazione ambientale ed eventualmente adottare le metodologie di intervento più adeguate, è anche vero che alcune di queste sostanze possono rivelarsi particolarmente utili a scopo farmaceutico, rappresentando una grande opportunità non solo per l’ambiente, ma anche per la ricerca e la cura. Credere fortemente nelle possibilità del progetto e nei miglioramenti che esso può portare in ambiti così diversi ha consentito al gruppo di lavoro di superare anche le prime criticità, di natura burocratica. Benefici attesi La conoscenza della qualità delle acque marine e costiere è un requisito indispensabile per lo sviluppo sostenibile di attività tese a rafforzare le realtà locali, soprattutto nel settore turistico. Le campagne divulgative realizzate nelle scuole sono finalizzate ad avvicinare gli studenti al mondo della ricerca, per favorire la creazione di una nuova classe di ricercatori. La creazione di un network internazionale di ricerca rafforza notevolmente il processo di internazionalizzazione della Basilicata. Stato dell’arte Dopo l’espletamento della fase burocratica e organizzativa del progetto (bando per l’assegnazione di una borsa di studio, costituzione del gruppo di lavoro tecnico-scientifico), nel mese di Luglio 2016 sono iniziate le prime attività di campionamento dei poriferi sulla costa Tirrenica della Basilicata (Maratea) e le prima attività di laboratorio di base. Nell’inverno 2016 e primavera 2017 sono state eseguite le attività preliminari di valutazione dei campioni prelevati e le attività di analisi dei campioni a potenziale attività anti tumorale dei poriferi e delle alghe. A Maggio 2017 sono ripresi i campionamenti sia sulla costa Tirrenica che su quella Ionica (Metaponto). Seguiranno le analisi e gli studi sui nuovi campionamenti. Il prossimo passaggio sarà, oltre al proseguimento delle analisi sui dati raccolti, la diffusione delle informazioni acquisite. L’8 gennaio 2018, i metodi innovativi utilizzati nel progetto, sono stati oggetto di una pubblicazione online su una rivista scientifica internazionale, “International Journal of Molecular Sciences”, consultabile al link http://www.mdpi.com/1422-0067/19/1/186/htm.
  • 5. 5 Un progetto di Regione Basilicata e FEEM L’accurata analisi statistica degli estratti derivanti dai campionamenti e dimostratisi maggiormente attivi è stata condotta la separazione di questi in miscele più semplici, in attesa di una nuova valutazione per la conferma dell’attività biologica. Le attività svolte hanno riguardato la separazione in frazioni e sono state ripetute attività citotossiche su tutte le frazioni per vedere quale fosse più attiva. Sono stati effettuati saggi enzimatici per valutare la capacità anticolinesterasica delle frazioni. L’attività citotossica potrebbe portare a un risultato preliminare per nuove molecole antitumorali mentre l’inibizione delle colinesterasi può portare all’identificazione di nuove molecole potenzialmente utili nel caso di varie patologie, come l’ Alzheimer e la Miastenia Gravis. Il 4 e 5 luglio 2019, presso il Pianeta Maratea (Pz), si sono svolte due importanti giornate divulgative scientifiche a carattere internazionale, inserite in un progetto più ampio, quello della SSNP (International Summer School of Natural Products), che vedrà docenti e studenti provenienti da diverse parti del Mondo prendere parte agli incontri. Il progetto si concluderà a ottobre 2019. Goals SdGS individuati nell’ambito del progetto: Le alghe in soccorso dell’umanità. Il progetto “Monitoraggio delle Acque Marine e Costiere in Basilicata” è un binomio perfetto tra scienza e natura che potrebbe aprire nuove strade alla ricerca su alcune gravi malattie e che mette in luce la Basilicata e il suo mare incontaminato per la presenza delle alghe azzurre. Il progetto attiva una nuova linea di ricerca per monitorare lo stato di qualità e di salute del mare e delle coste, che ne sottolinea l’importanza in campo ambientale. “Monitoraggio delle Acque Marine e Costiere in Basilicata” si avvale di una formazione di alta qualità e di strumenti innovativi, presupposti indispensabili per il lavoro e il benessere degli individui e della società.
  • 6. 6 Un progetto di Regione Basilicata e FEEM