Una breve presentazione per illustrare alcuni aspetti della gestione dei progetti software, che però possono applicarsi a qualsiasi genere di progetto

1. Gestione dei Progetti
Software
Modelli di gestione ed esperienze concrete
Ugo Micci

2. Waterfall vs Agile
L’Agile Project Management si affianca
alle metodologie tradizionali (basate
esclusivamente sul modello Waterfall)
nell’area dello sviluppo software e in
alcuni casi le sostituisce egregiamente.
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3. Agile Project Management
L’Agile Project Management si basa
sull’idea di rilasciare quanto prima al
Cliente software di valore, e procedendo
poi per iterazioni successive, migliorando
ed ampliando sulla base dei feedback
ricevuti, con rilasci rapidi e frequenti.
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4. Agile Project Management
Il cambiamento dei requisiti, che in
passato si cercava di evitare, nella
metodologia Agile viene accolto in ogni
momento, e sfruttato per creare valore
per il Cliente
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5. 3 compiti del PM
Check
Talk
Plan
Pianificazione Controllo
Comunicazione
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6. Pianificazione
Il primo dei compiti del Project Manager è la
Pianificazione
Non è possibile, in progetti di grandi dimensioni,
improvvisare e «navigare a vista»
Il Project Manager è il capitano della nave: deve
sapere dove vuole andare, che rotta seguire per
arrivarci, e quando arriverà
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7. Pianificazione: gli strumenti
Lo strumento in assoluto più usato oggi per
la pianificazione è Microsoft Project, che
permette di disegnare i grafici PERT e
soprattutto GANTT
Importantissimo, nell’utilizzo pratico di
Project, è definire le Milestone e il
Percorso Critico
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8. Pianificazione: Milestone
Una Milestone è un momento importante in
un progetto, ed ha sempre associata una
data.
Garantire il rispetto delle Milestone è uno
dei compiti importanti del Project Manager
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9. Pianificazione: Percorso Critico
Il Percorso Critico (Critical Path) è quella
particolare sequenza di attività nella quale il
ritardo anche di una sola di esse (se non
compensato) comporta un ritardo dell’intero
progetto.
È fondamentale identificare il Percorso Critico in
ogni progetto per poter gestire correttamente le
priorità
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10. Pianificazione: gli strumenti
Un altro strumento oggi molto usato per la
pianificazione, che permette di utilizzare
nel Project Management il diffuso Metodo
Kanban, è Trello
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11. Pianificazione: Kanban
In estrema sintesi, con Trello è possibile
creare delle Schede Kanban, una per ogni
attività da fare nel progetto, spostandole
poi nelle tre bacheche che rappresentano:
• Attività da fare
• Attività in esecuzione
• Attività completate
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12. Controllo
Un’accurata pianificazione non è
sufficiente a garantire il raggiungimento
dell’obiettivo.
È indispensabile un controllo costante e
accurato dell’avanzamento lavori
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13. Controllo
La metodologia Agile prevede meeting
giornalieri del team, molto rapidi, in cui
ogni partecipante risponde alle seguenti
domande:
• Cos’hai fatto ieri?
• Cosa farai oggi?
• Quali ostacoli vedi nel tuo lavoro?
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14. Controllo
KPI, SLA e OLA: cosa sono e a cosa
servono?
KPI: Key Performance Indicator
SLA: Service Level Agreement
OLA: Operational Level Agreement
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15. Controllo
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16. Controllo
Quale che siano la metodologia o gli
indicatori usati, la cosa più importante è
che il Project Manager deve sempre avere
il controllo dello stato di avanzamento del
progetto, per fare i necessari ed inevitabili
aggiustamenti di rotta prima che sia troppo
tardi
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17. Comunicazione
Di fondamentale importanza per la riuscita
di un progetto è una corretta
comunicazione tra TUTTI gli attori, mediata
dal Project Manager.
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18. Comunicazione
Gli stakeholder devono essere
regolarmente aggiornati sull’avanzamento
del progetto.
Il team deve essere aggiornato sulla
situazione globale: si è visto che lavorare
ognuno sul proprio componente, senza
avere una visione d’insieme, riduce
drasticamente la qualità del prodotto finale
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19. Comunicazione: strumenti
e-mail Asincrono
Formale
Poco invasivo
Lento
Non è mai da usare come unico
mezzo per comunicazioni
urgenti
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20. Comunicazione: strumenti
Instant
Messaging
Asincrono
Informale
Poco invasivo
Veloce
È la via di mezzo tra mail e
telefono, ideale per scambi
rapidi e informali
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21. Comunicazione: strumenti
Telefono Sincrono
(In)formale
Invasivo
Immediato
L’unico adatto a comunicazioni
urgenti real-time, ma attenzione
a non abusarne
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22. Comunicazione: strumenti
Ma non dimentichiamo di
parlarci di persona!
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23. Un errore da evitare:
la comunicazione ipocrita
«Io avevo mandato una mail»
«La scadenza era per ieri»
«Io l’avevo detto»
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24. Risk Management
E se nonostante la pianificazione e
il controllo qualcosa va storto?
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25. Risk Management
Questa non è un’eventualità.
E’ una certezza!
Per questo motivo i rischi vanno
esaminati, gestiti, e va sempre
previsto un Contingency Plan
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26. Contingency Plan
È un «piano B», da mettere in atto
solo qualora si verifichi un
determinato problema, e che
permette comunque di raggiungere
l’obiettivo, anche se in maniera sub-
ottimale.
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27. Principi del Manifesto Agile
1. La nostra massima priorità è soddisfare il cliente rilasciando software di
valore, fin da subito e in maniera continua.
2. Accogliamo i cambiamenti nei requisiti, anche a stadi avanzati dello
sviluppo. I processi agili sfruttano il cambiamento a favore del vantaggio
competitivo del cliente.
3. Consegniamo frequentemente software funzionante, con cadenza variabile da
un paio di settimane a un paio di mesi, preferendo i periodi brevi.
4. Committenti e sviluppatori devono lavorare insieme quotidianamente per tutta
la durata del progetto.

28. Principi del Manifesto Agile
5. Fondiamo i progetti su individui motivati. Diamo loro l’ambiente e il supporto
di cui hanno bisogno e confidiamo nella loro capacità di portare il lavoro a
termine.
6. Una conversazione faccia a faccia è il modo più efficiente e più efficace per
comunicare con il team ed all’interno del team.
7. Il software funzionante è il principale metro di misura di progresso.
8. I processi agili promuovono uno sviluppo sostenibile. Gli sponsor, gli
sviluppatori e gli utenti dovrebbero essere in grado di mantenere
indefinitamente un ritmo costante.

29. Principi del Manifesto Agile
9. La continua attenzione all’eccellenza tecnica e alla buona progettazione
esaltano l’agilità.
10. La semplicità – l’arte di massimizzare la quantità di lavoro non svolto – è
essenziale.
11. Le architetture, i requisiti e la progettazione migliori emergono da team che si
auto-organizzano.
12. A intervalli regolari il team riflette su come diventare più efficace,
dopodiché regola e adatta il proprio comportamento di conseguenza.

30. Ugo Micci
Grazie!