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TRASFORMAZIONE
DIGITALE DELLA
SUPPLY CHAIN
Come perseguirla in 4 passi
rv
L U G L I O 2 0 2 2
Roberto Vaghi
Digital Supply Chain Transformation
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 02
PERCHÉ
La Trasformazione Digitale o Digitalizzazione serve per dare Valore
all’azienda tramite un’evoluzione dei Prodotti o dei Processi con le
Tecnologie Digitali.
Il Valore è il vero scopo dell’Iniziativa e quindi va definito all’inizio,
condiviso a tutti i livelli dell’organizzazione e perseguito come asse portante
di tutta l’iniziativa stessa.
Può essere un Valore strategico o tattico, immateriale o materiale, sociale o
finanziario, etico od economico. In ogni caso deve essere dimensionato per
misurarne il raggiungimento nel corso dell’Iniziativa.
per dare VALORE
Rispetto al tradizionale Progetto Informatico, la Trasformazione
Digitale integra la Tecnologia con l’Organizzazione e i suoi Processi
cambiando spesso il modello di Business stesso, influenzando in modo
dirompente le regole del gioco.
Anche le metodologie e gli approcci cambiano, favoriti da tecnologie
innovative che modificano i paradigmi di progettazione, utilizzo e
anche di acquisizione delle tecnologie stesse.
La Trasformazione Digitale viene attuata tramite un processo in 4 fasi
che si ripetono in un ciclo Tattico che consente di attivare passo-passo
tutte le tecnologie necessarie e un ciclo strategico che consente di
ampliare il contesto e far evolvere l'azienda.
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 03
COME
4 PASSI VERSO LA DIGITALIZZAZIONE
4 PASSI VERSO LA DIGITALIZZAZIONE
VISIONE
1.Focus sul Valore
2.Ambiti di Intervento
3.Gruppi di Lavoro
1.Mappa dei Processi
2.Analisi dei Dati
3.Analisi del Valore
4.Piano di lavoro
CONSAPEVOLEZZA REALIZZAZIONE MANUTENZIONE
1.Riuso
2.Integrazione
3.Interazione
4.Automazione
1.Supporto al processo
2.Miglioramento continuo
3.Adeguamento
tecnologico
Ottenere Sponsor forti
Ingaggiare gli Esperti
Confronto
Metodologia
Guidano i Dati
Scala Valore/Difficoltà
Standardizzazione
Piccoli passi veloci
Collaborazione
Sostenibilità
Visibilità Performance
Scalabilità
VISIONE
È la fase preparatoria, strategica, in cui si presenta l’iniziativa,
si definiscono gli obiettivi, gli ambiti di intervento e i gruppi
di lavoro coinvolti. Particolare focus viene dato al Valore
dell’iniziativa che rappresenta lo scopo principale; l’iniziativa
viene lanciata per aumentare il valore dell’azienda, tramite la
Digitalizzazione di Prodotti o Processi.
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 04
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 05
VISIONE
1.FOCUS SUL VALORE
L’Iniziativa viene lanciata per aumentare il Valore dell’Azienda.
Tale Valore può essere di efficienza, di immagine, di posizione
sul mercato o di qualsiasi altra dimensione.
Il Valore può essere strategico, ad esempio lanciare nuovi
servizi su base digitale ed entrare in un nuovo mercato, oppure
più tattico, ad esempio ridurre del 30% i tempi di consegna o
migliorare del 20% il livello di servizio del magazzino.
In ogni caso va definito con precisione in termini economici
budgettari; il dettaglio sarà poi analizzato nella fase di
CONSAPEVOLEZZA.
La definizione del Valore è il momento fondante dell’intera
iniziativa, deve essere sponsorizzato a livello apicale e
condiviso a tutti i livelli del management.
2.AMBITI DI INTERVENTO
Il Focus sul Valore è già di per sé una definizione dell’ambito
generale: si vuole ottenere un determinato Valore intervenendo
su un Prodotto o su Processo.
Tale ambito generale viene declinato in modo concreto,
anticipando il contesto dell’analisi che verrà condotta in fase di
CONSAPEVOLEZZA.
3.GRUPPI DI LAVORO
I Gruppi di Lavoro dipendono dall’ambito e dalle dimensioni
dell’intervento richiesto. In ogni caso sono necessarie
competenze multi-disciplinari e trasversali sui diversi reparti
aziendali. Ogni gruppo deve conoscere a fondo i processi che
coinvolgono il suo reparto aziendale e avere al suo interno
competenze Digitali eventualmente condivise con altri gruppi.
Sono fondamentali gli aspetti di integrazione perché un
processo operativo è un flusso di attività che attraversa più
funzioni aziendali e la Digitalizzazione deve contribuire a
costruire il collante trasversale.
ATTIVITA'
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 06
VISIONE
OTTENERE SPONSOR FORTI
Ogni iniziativa di Digitalizzazione, sia strategica che tattica, ha
bisogno di Sponsor forti appartenenti all’apice aziendale. Solo
in questo modo viene garantita la giusta attenzione agli
obiettivi di Valore e l’impegno per raggiungerli.
In un progetto di Digitalizzazione occorre pensare in grande,
quindi c’è bisogno del giusto livello di potere per mettere in
atto le scelte più determinate.
INGAGGIARE GLI ESPERTI
Metodologie di Analisi dei Processi
Tecniche di Analisi dei Dati
Conoscenza Architetturale delle Tecnologie Digitali
Se l’azienda è ai primi progetti di digitalizzazione e non ha
costituito un reparto specifico per la Digitalizzazione, si
possono reperire le competenze metodologiche e tecnologiche
tramite società o consulenti esterni.
Le principali competenze richieste riguardano:
CONFRONTO
Il Progetto di Digitalizzazione dipende fortemente dal contesto
in cui si muove l’azienda, principalmente dal proprio mercato e
dai propri clienti. Il confronto concreto e aperto con i propri
clienti rappresenta il modo più efficace per definire l’ambito
dell’intervento e il Valore dell’iniziativa.
Occorre porsi internamente domande come “che cosa vorrebbe
da me il mio cliente?”, “che cosa renderebbe il mio servizio
unico rispetto ai concorrenti?”. Queste domande vanno poi
declinate in dettaglio con estrema concretezza e poste ai clienti
in modo da capire quali sono gli effettivi interventi da mettere
in campo.
È molto importante anche il confronto con la concorrenza
(Benchmark) che consente di stabilire le soglie di riferimento
dei Valori in gioco o le modalità tipiche del settore per
l’esecuzione delle operazioni nel mercato di riferimento.
CRITERI
CONSAPEVOLEZZA
È la fase di analisi in cui si comprendono a fondo i Processi su
cui intervenire, si raccolgono i dati con i quali definire la
fattibilità per il raggiungimento degli obiettivi di Valore.
Il piano di lavoro è uno dei risultati di questa fase che avvia le
fasi successive di realizzazione e manutenzione.
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 07
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 08
CONSAPEVOLEZZA
1.MAPPA DEI PROCESSI
Sia nel caso di digitalizzazione di un processo aziendale che di
un prodotto è necessaria una Mappa precisa del processo
aziendale stesso o del processo che sottende la fornitura del
nuovo prodotto digitale (di solito un servizio o la
servitizzazione di una fornitura fisica).
La mappa descrive il processo attuale (AS-IS) da digitalizzare e
rappresenta come quel processo verrà trasformato (TO-BE).
La mappatura dei processi è un’attività chiave in tutto il
progetto di digitalizzazione perché consente di dare
concretezza agli obiettivi posti nella fase di Visione, abilita la
contestuale Analisi dei Dati e fornisce le specifiche per le fasi
successive di Realizzazione e Manutenzione.
2.ANALISI DEI DATI
I flussi di materiali e di informazioni nell’ambito del processo
devono essere analizzati dal punto di vista quantitativo con
l’obiettivo di definire gli indicatori (KPI) che dettagliano il
Valore stabilito in fase di Visione e abilitano la misurazione
delle performance nella fase di esecuzione del nuovo processo
digitalizzato.
La fase di raccolta dei dati può essere particolarmente critica se
il giusto dettaglio deve prevedere l’estrazione da sistemi diversi
con specifici concetti di rappresentazione delle informazioni.
In alcune situazioni, come ad esempio la digitalizzazione di
processi fisici di magazzino o di fabbrica, alcune tipologie di
dati potrebbero addirittura non esistere; in tal caso, è
necessario procedere per ipotesi sulla base di dati aggregati a
livello superiore.
ATTIVITA' 1/2
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 09
CONSAPEVOLEZZA
4.PIANO DI LAVORO
Il Piano di Lavoro definisce i tempi e i modi con cui saranno
realizzati gli interventi nella fase successiva.
In particolare, saranno indicate le priorità sulla base delle scelte
guidate dall’Analisi del Valore.
Il Piano riporta le attività realizzative, le persone impegnate,
l’agenda degli incontri e il coinvolgimento di eventuali figure
esterne o a supporto delle attività oltre alle operazioni di
acquisizione di licenze software, dispositivi, servizi.
3.ANALISI DEL VALORE
Una volta analizzati i dati relativi ai flussi della mappa dei
processi è possibile effettuare un’analisi del valore dei singoli
interventi da effettuare sul processo, eventualmente in diverse
alternative tecnologiche.
Per ogni soluzione tecnologica occorre definire il valore e il
costo complessivo che include sia le acquisizioni di tecnologie e
competenze esterne, sia l’impegno dei gruppi di lavoro interni.
In questo modo, l’analisi del valore fornisce una guida per le
scelte tecnologiche da attivare nella fase di Realizzazione e per
definire la priorità degli interventi.
ATTIVITA' 2/2
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 10
CONSAPEVOLEZZA
GUIDANO I DATI
Ogni decisione deve essere presa sulla base dei Dati.
Deve essere abbandonata qualsiasi modalità naïve, basata su
esperienze pregresse e rivalutazioni a sensazione.
Solo la valutazione distaccata degli aspetti quantitativi e dei
loro legami con il Valore obiettivo, può consentire di scegliere
correttamente soluzioni e modalità di attivazione.
METODOLOGIA
La Metodologia utilizzata deve essere formale, rigorosa e
favorire la collaborazione e l’apporto di fonti diverse
nell’ambito dei gruppi di lavoro.
Alla base della mappa dei processi si utilizza un formalismo di
Business Process Modeling (BPM) che consente di
rappresentare graficamente il flusso di processo, di
condividerlo e modificarlo agevolmente nel corso di riunioni di
analisi. Il formalismo grafico consente di associare operazioni
alle singole attività e se supportato da specifici strumenti anche
di simulare l’esecuzione del processo.
Alcune piattaforme BPM, oltre alla simulazione, supportano la
fase realizzativa tramite strumenti Low-Code o No-Code e
automazione di processo tramite RPA (Robotic Process
Automation).
CRITERI
SCALA VALORE / DIFFICOLTÀ
Se dà tanto Valore ed è facile, fallo subito.
Se dà tanto Valore ed è difficile, mettilo in priorità.
Se non dà Valore, scartalo e dimenticalo.
Poche semplici regole che consentono di rendere efficiente il
progetto e di ottenere il Valore in poco tempo. La scala valore /
difficoltà è un criterio potente da applicare in fase di analisi del
valore e influisce sulla stesura del piano di lavoro.
REALIZZAZIONE
Piattaforme Applicative in Cloud
Piattaforme IoT (Internet of Things)
Piattaforme BPM, Low-Code/No-Code
Robotic Process Automation (RPA)
Intelligenza Artificiale (IA o AI in inglese)
È la fase in cui vengono predisposte, personalizzate e attivate
le Tecnologie necessarie per la Trasformazione Digitale che si
vuole ottenere. La tecnologia va considerata su uno spettro
molto ampio che va dallo strumento con cui svolgere
operazioni in mobilità al sistema informativo per gestire
l’azienda nel suo complesso, da applicazioni specifiche per
alcuni processi a piattaforme di integrazione interaziendale.
Le principali Tecnologie innovative che si aggiungono ai
tradizionali ambienti applicativi includono:
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 11
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 12
REALIZZAZIONE
2.INTEGRAZIONE
Ottenere l’Integrazione è la vera sfida di un progetto di
Trasformazione Digitale.
In un mondo ideale tutti lavorano sugli stessi dati congruenti e
allineati avendo ciascuno la propria vista, i consumatori, i
clienti B2B, i fornitori, gli attori della rete logistica e
ovviamente tutti i reparti all’interno delle singole aziende.
Il mondo reale è spesso un groviglio di entità più o meno
indipendenti le quali si scambiano continuamente informazioni
che ricopiano su archivi personali, rielaborano, arricchiscono,
ristrutturano e redistribuiscono in altre copie pronte per essere
rimanipolate. In teoria gli ERP (Enterprise Resource Planning)
hanno offerto la possibilità di ottenere l’integrazione, almeno
nell’ambito della singola azienda. Purtroppo, i progetti ERP
hanno ceduto il passo a personalizzazioni estreme, funzionalità
aggiunte slegate dal flusso documentale standard, procedure
esterne gestite tramite fogli elettronici personali.
L’approccio da adottare in un progetto di Trasformazione
Digitale è quello di seguire il criterio della Standardizzazione e
realizzare l’Interazione tra utenti, sistemi esterni ed interni
tramite piattaforme specializzate nella realizzazione efficiente
di esperienze utente (User Experience).
L’Integrazione tra le diverse attività anche eseguite su più
sistemi può essere ottenuta tramite strumenti BPM (Business
Process Modeling) e automatizzata tramite RPA (Robotic
Process Automation).
1.RIUSO
Qualsiasi operazione debba essere svolta in azienda esiste
un’applicazione che la supporta, qualsiasi problema debba
essere affrontato esiste un algoritmo che può essere utilizzato
per risolverlo.
Il Riuso di componenti informatiche presenti in azienda,
acquisibili da società esterne, disponibili su Internet in
modalità Open Source o fruibili come servizi in Cloud è spesso
l’approccio più efficiente e più conveniente. Il problema viene
spostato sull’integrazione e l’interazione perché per riusare un
componente informatico già disponibile c’è molto lavoro da
fare.
ATTIVITA' 1/3
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 13
REALIZZAZIONE
3.INTERAZIONE
User Interface (Interfaccia Utente), termine più tradizionale
che richiama i concetti di maschere video e inserimento dati
tramite tastiera con mouse per il controllo dei campi
User Experience (Esperienza Utente), termine più innovativo
che tende ad enfatizzare una rappresentazione più intuitiva
delle informazioni tramite forme grafiche e un input più
“umanizzato”, ad esempio tramite voce.
Customer Experience (Esperienza Cliente), è una User
Experience estesa, apprezzata dall’utente/cliente nel corso di
diverse sessioni, ad esempio ordine inserito su portale
internet, controllo ordine su telefono cellulare, conferma del
ritiro da chiosco nel punto vendita. Ad indicare questo flusso
procedutale multi-sessione si usa anche il termine:
Customer Journey (Viaggio Cliente)
L’Interazione tra persone e sistemi viene spesso descritta con
termini diversi a seconda dello specifico contesto o della
volontà di evocare nuove modalità di scambi informativi:
Sono disponibili molti tipi di piattaforme per la realizzazione
della Interazione Persone-Sistemi . lo scopo tipico di tali
piattaforme è quello di facilitare la realizzazione
dell’Interazione su sistemi diversi e mantenere i processi
standard sulle applicazioni “esternalizzando” l’Interfaccia
Utente. Questo approccio è reso possibile dai Micro-Servizi
offerti da Piattaforme Applicative tradizionali o in Cloud; tali
Micro-Servizi sono accessibili tramite API (Application
Programming Interface).
Alcune di queste piattaforme mettono a disposizione ambienti
Low-Code o No-Code in cui l’Interfaccia Utente viene
realizzata senza bisogno di programmare, quindi anche a cura
di esperti di processo con nessuna competenza informatica.
L’intervento del tecnico informatico serve solo per la
connessione con i Micro-Servizi tramite API.
ATTIVITA' 2/3
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 14
REALIZZAZIONE
4.AUTOMAZIONE
Molte interazioni tra persone e sistemi e tra sistemi e sistemi
possono essere automatizzate con uno specifico tipo di
tecnologia denominato RPA (Robotic Process Automation).
Se qualcosa può essere fatto da una persona tramite lettura di
un output strutturato e inserimento su una transazione
informatica, lo stesso compito può essere svolto da un RPA che
si sostituisce al “collega umano” senza richiedere alcuna
modifica ai sistemi coinvolti. L’RPA interagisce con le stesse
modalità utilizzate dall’utente umano, come un robot virtuale
che legge dallo schermo e scrive sulla tastiera.
Se le informazioni in input all’attività da gestire con RPA non
sono strutturate si può utilizzare un componente di Intelligenza
Artificiale che interpreta l’output dell’attività precedente a
quella da automatizzare. Ad esempio, la lettura di una email
destrutturata o di un documento ottenuto dalla scansione di un
corrispettivo cartaceo può essere realizzata tramite algoritmi di
Cattura di Informazioni disponibili in Open Source su Internet
o in licenza su Piattaforme Cloud.
ATTIVITA' 3/3
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 15
REALIZZAZIONE
PICCOLI PASSI VELOCI
Una volta stabilite le priorità di realizzazione con i criteri guida
della fase di Consapevolezza, il nostro piano conterrà come
prime attività quelle che portano a realizzare interventi di
valore alto e facili da attivare.
Tali interventi vanno fatti subito, attivati e supportati nel loro
utilizzo, in modo che comincino a fornire i loro vantaggi, ad
erogare il loro valore mentre il progetto di digitalizzazione
prosegue con altri interventi.
Muoversi in un orizzonte a breve e attivare gli interventi con
gradualità è estremamente produttivo. Non aspettiamo di avere
tutto pronto e ben fatto, attiviamo una funzionalità parziale che
cominci a dare i suoi frutti, manuteniamola e supportiamola in
un miglioramento continuo e concreto.
Procediamo con piccoli passi veloci invece di grandi passi. Un
piccolo passo comincia subito a dare i suoi frutti e nell’utilizzo
concreto ci fornisce informazione per migliorarlo e per rendere
più efficaci i passi successivi, talvolta modificandone la priorità
perché l’uso effettivo ci ha fatto capire che è meglio modificare
il piano originario.
STANDARDIZZAZIONE
Il concetto di Standardizzazione è fortemente connesso alla
Gestione del Cambiamento (Change Management), perché nel
riuso di componenti già pronte si possono utilizzare le
funzionalità standard adattando l’organizzazione e formando
gli utenti per tali funzionalità. Questo è l’approccio
tradizionale, ora superabile tramite le piattaforme di
realizzazione dell’interazione utente e i loro strumenti BPM,
Low Code, No-Code, RPA.
La Standardizzazione offre diversi vantaggi, tra cui la
manutenibilità e la possibilità di abilitare nuovi processi
sfruttando funzionalità che non si erano contemplate in fase di
analisi preliminare.
Con l’avvento delle Applicazioni e Piattaforme in Cloud, la
Standardizzazione diventa un obbligo perché la gestione
continua delle versioni in Cloud non consente
personalizzazioni al di fuori dello Standard.
CRITERI 1/2
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 16
REALIZZAZIONE
COLLABORAZIONE
La Collaborazione è un criterio fondamentale per realizzare un
processo che persegue il Valore che ci si è posti; collaborazione
tra reparti, collaborazione tra operativi ed esperti di tecnologia,
collaborazione con clienti interni ed esterni del servizio fornito
dal nuovo processo digitale.
La Collaborazione fornisce continue indicazioni sulla bontà del
processo sfruttando visioni diverse, esperienze diverse,
sensibilità diverse che contribuiscono a realizzare e ad affinare
il nuovo processo.
Nella fase Realizzativa, la Collaborazione è resa efficace dal
lavoro anticipatorio svolto in fase di Consapevolezza grazie a
metodologie che promuovono il lavoro di squadra, la
condivisione delle informazioni, l’apporto continuo di tutti alla
definizione delle caratteristiche del nuovo processo.
CRITERI 2/2
MANUTENZIONE
Una volta fatto un piccolo passo, miglioriamolo, coltiviamolo,
supportiamo le persone a trarre vantaggio dal nuovo processo
digitale.
La Manutenzione è forse la fase più importante nell’ambito di
una Trasformazione Digitale.
Sarebbe pretenzioso credere di poter ottenere un nuovo
processo Digitale perfetto al primo colpo. È molto più
probabile riuscire a realizzare qualcosa di imperfetto da
migliorare con l’uso e la manutenzione. Inoltre questo è il
modo più efficace e più efficiente, permette di non sprecare
tempo in analisi infinite, consente di mettere alla prova il
nuovo processo e di farlo migliorare in modo continuo.
Il servizio di manutenzione va previsto all’inizio della
Trasformazione, già in fase di Visione, va dimensionato e
strutturato in fase di Consapevolezza e alimentato dalla fase
realizzativa di cui diventa parte integrante, proseguimento
naturale di affinamento e miglioramento.
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 17
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 18
MANUTENZIONE
2.MIGLIORAMENTO
CONTINUO
Manutenzione significa soprattutto evoluzione. Il nuovo
processo digitale nasce imperfetto e occorre farlo evolvere
lavorando sui due fronti, quello tecnico-funzionale e quello
organizzativo e formativo. Da una parte il sistema va adeguato
all’organizzazione, affinando le sue funzionalità, dall’altro
l’organizzazione va adeguata al sistema, aumentando la
conoscenza e mostrandone le potenzialità.
Il miglioramento continuo, oltre ad essere determinato dal
miglioramento funzionale e dalla maggiore conoscenza della
tecnologia, sarà trainato anche dalla tecnologia stessa, dalle
nuove potenzialità rese possibili dalla digitalizzazione; questo
avviene spesso grazie a sistemi standard usati da comunità
ampie di utenti che hanno consentito la messa a punto di
processi non previsti in fase di analisi nella specifica azienda
ma ora palesi grazie alla disponibilità della nuova tecnologia.
1.SUPPORTO AL PROCESSO
Il nuovo processo digitale non funziona da solo: avrà difetti
tecnici ma soprattutto organizzativi, non tutte le persone lo
accetteranno da subito o saranno in grado di comprenderlo.
Servono supporto, aiuto all’utilizzo, attenzione agli impatti
sull’organizzazione, cura nel comprendere le aree di
miglioramento.
L’attività di supporto è la naturale evoluzione della fase
realizzativa per consentire un avvio armonioso del nuovo
processo digitale e favorirne l’accettazione da parte
dell’organizzazione.
ATTIVITA' 1/2
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 19
MANUTENZIONE
3.ADEGUAMENTO
TECNOLOGICO
La tecnologia evolve in modo indipendente
dall’organizzazione. Soprattutto nel mondo Cloud, le versioni
cambiano in modo molto ravvicinato, applicazioni e
piattaforme sono ambienti vivi in continua evoluzione.
Con la manutenzione dobbiamo anche prevedere un'attenzione
continua al cambiamento tecnologico, sia per garantire la
buona funzionalità del processo digitale sia nel cogliere
opportunità fornite da nuove funzionalità offerte dalle versioni
aggiornate di applicazioni e piattaforme.
ATTIVITA' 2/2
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 20
MANUTENZIONE
VISIBILITÀ PERFORMANCE
Durante tutto il percorso di trasformazione avremo avuto la
massima attenzione al Valore, definito in fase di Visione,
sezionato e scorporato in fase di Consapevolezza con l’analisi
dei dati, reso concreto da indicatori (KPI) misurabili e
verificabili. Tali indicatori devono essere visibili a tutti.
Chiunque deve poter sapere in ogni momento se sta lavorando
con le prestazioni stabilite.
Per far questo è buona norma installare schermi di grandi
dimensioni nelle aree di lavoro in modo che i reparti e i gruppi
di lavoro possano sapere sempre quanto hanno fatto, quanto
devono fare e se stanno rispettando le giuste prestazioni.
Questo criterio arricchisce lo sforzo nel miglioramento
continuo grazie all’aiuto di tutti, perché ognuno è consapevole
dei livelli di servizio che il suo gruppo sta erogando.
SOSTENIBILITÀ
Qualsiasi sistema, deve essere sostenibile nel tempo. Se a fatica
si riesce a realizzare un nuovo processo digitale e poi lo si
abbandona all’utilizzo da parte dell’organizzazione sperando
che la nuova tecnologia dia i suoi frutti, si rimarrà molto
probabilmente delusi. La realizzazione di un nuovo processo è
solo l’inizio del cammino, la manutenzione impegna risorse per
sempre, non esiste la parola “finito”.
Pertanto, occorre assicurarsi inizialmente che il progetto sia
sostenibile e riverificare periodicamente tale sostenibilità; in
caso di non sostenibilità potrebbe essere conveniente
abbandonare il nuovo processo perché non fornisce il valore
sperato in rapporto ai costi di manutenzione.
CRITERI 1/2
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 21
MANUTENZIONE
SCALABILITÀ
Il criterio della Scalabilità è alla base del Miglioramento
Continuo e rappresenta il corrispettivo del lavorare a “piccoli
passi veloci” nella fase realizzativa. Scalabilità significa crescere
aggiungendo nuove funzionalità, nuove componenti, nuove
procedure organizzative in modo armonioso, graduale,
“naturale”.
La Scalabilità è resa possibile dalle nuove Tecnologie basate su
Micro-Servizi che, come mattoncini, possono essere aggiunti
poco alla volta nell’ecosistema dei nuovi processi digitali.
CRITERI 2/2
TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 22
PER ALTRE INDICAZIONI
Roberto Vaghi

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Trasformazione Digitale

  • 1. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN Come perseguirla in 4 passi rv L U G L I O 2 0 2 2 Roberto Vaghi Digital Supply Chain Transformation
  • 2. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 02 PERCHÉ La Trasformazione Digitale o Digitalizzazione serve per dare Valore all’azienda tramite un’evoluzione dei Prodotti o dei Processi con le Tecnologie Digitali. Il Valore è il vero scopo dell’Iniziativa e quindi va definito all’inizio, condiviso a tutti i livelli dell’organizzazione e perseguito come asse portante di tutta l’iniziativa stessa. Può essere un Valore strategico o tattico, immateriale o materiale, sociale o finanziario, etico od economico. In ogni caso deve essere dimensionato per misurarne il raggiungimento nel corso dell’Iniziativa. per dare VALORE
  • 3. Rispetto al tradizionale Progetto Informatico, la Trasformazione Digitale integra la Tecnologia con l’Organizzazione e i suoi Processi cambiando spesso il modello di Business stesso, influenzando in modo dirompente le regole del gioco. Anche le metodologie e gli approcci cambiano, favoriti da tecnologie innovative che modificano i paradigmi di progettazione, utilizzo e anche di acquisizione delle tecnologie stesse. La Trasformazione Digitale viene attuata tramite un processo in 4 fasi che si ripetono in un ciclo Tattico che consente di attivare passo-passo tutte le tecnologie necessarie e un ciclo strategico che consente di ampliare il contesto e far evolvere l'azienda. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 03 COME 4 PASSI VERSO LA DIGITALIZZAZIONE 4 PASSI VERSO LA DIGITALIZZAZIONE VISIONE 1.Focus sul Valore 2.Ambiti di Intervento 3.Gruppi di Lavoro 1.Mappa dei Processi 2.Analisi dei Dati 3.Analisi del Valore 4.Piano di lavoro CONSAPEVOLEZZA REALIZZAZIONE MANUTENZIONE 1.Riuso 2.Integrazione 3.Interazione 4.Automazione 1.Supporto al processo 2.Miglioramento continuo 3.Adeguamento tecnologico Ottenere Sponsor forti Ingaggiare gli Esperti Confronto Metodologia Guidano i Dati Scala Valore/Difficoltà Standardizzazione Piccoli passi veloci Collaborazione Sostenibilità Visibilità Performance Scalabilità
  • 4. VISIONE È la fase preparatoria, strategica, in cui si presenta l’iniziativa, si definiscono gli obiettivi, gli ambiti di intervento e i gruppi di lavoro coinvolti. Particolare focus viene dato al Valore dell’iniziativa che rappresenta lo scopo principale; l’iniziativa viene lanciata per aumentare il valore dell’azienda, tramite la Digitalizzazione di Prodotti o Processi. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 04
  • 5. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 05 VISIONE 1.FOCUS SUL VALORE L’Iniziativa viene lanciata per aumentare il Valore dell’Azienda. Tale Valore può essere di efficienza, di immagine, di posizione sul mercato o di qualsiasi altra dimensione. Il Valore può essere strategico, ad esempio lanciare nuovi servizi su base digitale ed entrare in un nuovo mercato, oppure più tattico, ad esempio ridurre del 30% i tempi di consegna o migliorare del 20% il livello di servizio del magazzino. In ogni caso va definito con precisione in termini economici budgettari; il dettaglio sarà poi analizzato nella fase di CONSAPEVOLEZZA. La definizione del Valore è il momento fondante dell’intera iniziativa, deve essere sponsorizzato a livello apicale e condiviso a tutti i livelli del management. 2.AMBITI DI INTERVENTO Il Focus sul Valore è già di per sé una definizione dell’ambito generale: si vuole ottenere un determinato Valore intervenendo su un Prodotto o su Processo. Tale ambito generale viene declinato in modo concreto, anticipando il contesto dell’analisi che verrà condotta in fase di CONSAPEVOLEZZA. 3.GRUPPI DI LAVORO I Gruppi di Lavoro dipendono dall’ambito e dalle dimensioni dell’intervento richiesto. In ogni caso sono necessarie competenze multi-disciplinari e trasversali sui diversi reparti aziendali. Ogni gruppo deve conoscere a fondo i processi che coinvolgono il suo reparto aziendale e avere al suo interno competenze Digitali eventualmente condivise con altri gruppi. Sono fondamentali gli aspetti di integrazione perché un processo operativo è un flusso di attività che attraversa più funzioni aziendali e la Digitalizzazione deve contribuire a costruire il collante trasversale. ATTIVITA'
  • 6. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 06 VISIONE OTTENERE SPONSOR FORTI Ogni iniziativa di Digitalizzazione, sia strategica che tattica, ha bisogno di Sponsor forti appartenenti all’apice aziendale. Solo in questo modo viene garantita la giusta attenzione agli obiettivi di Valore e l’impegno per raggiungerli. In un progetto di Digitalizzazione occorre pensare in grande, quindi c’è bisogno del giusto livello di potere per mettere in atto le scelte più determinate. INGAGGIARE GLI ESPERTI Metodologie di Analisi dei Processi Tecniche di Analisi dei Dati Conoscenza Architetturale delle Tecnologie Digitali Se l’azienda è ai primi progetti di digitalizzazione e non ha costituito un reparto specifico per la Digitalizzazione, si possono reperire le competenze metodologiche e tecnologiche tramite società o consulenti esterni. Le principali competenze richieste riguardano: CONFRONTO Il Progetto di Digitalizzazione dipende fortemente dal contesto in cui si muove l’azienda, principalmente dal proprio mercato e dai propri clienti. Il confronto concreto e aperto con i propri clienti rappresenta il modo più efficace per definire l’ambito dell’intervento e il Valore dell’iniziativa. Occorre porsi internamente domande come “che cosa vorrebbe da me il mio cliente?”, “che cosa renderebbe il mio servizio unico rispetto ai concorrenti?”. Queste domande vanno poi declinate in dettaglio con estrema concretezza e poste ai clienti in modo da capire quali sono gli effettivi interventi da mettere in campo. È molto importante anche il confronto con la concorrenza (Benchmark) che consente di stabilire le soglie di riferimento dei Valori in gioco o le modalità tipiche del settore per l’esecuzione delle operazioni nel mercato di riferimento. CRITERI
  • 7. CONSAPEVOLEZZA È la fase di analisi in cui si comprendono a fondo i Processi su cui intervenire, si raccolgono i dati con i quali definire la fattibilità per il raggiungimento degli obiettivi di Valore. Il piano di lavoro è uno dei risultati di questa fase che avvia le fasi successive di realizzazione e manutenzione. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 07
  • 8. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 08 CONSAPEVOLEZZA 1.MAPPA DEI PROCESSI Sia nel caso di digitalizzazione di un processo aziendale che di un prodotto è necessaria una Mappa precisa del processo aziendale stesso o del processo che sottende la fornitura del nuovo prodotto digitale (di solito un servizio o la servitizzazione di una fornitura fisica). La mappa descrive il processo attuale (AS-IS) da digitalizzare e rappresenta come quel processo verrà trasformato (TO-BE). La mappatura dei processi è un’attività chiave in tutto il progetto di digitalizzazione perché consente di dare concretezza agli obiettivi posti nella fase di Visione, abilita la contestuale Analisi dei Dati e fornisce le specifiche per le fasi successive di Realizzazione e Manutenzione. 2.ANALISI DEI DATI I flussi di materiali e di informazioni nell’ambito del processo devono essere analizzati dal punto di vista quantitativo con l’obiettivo di definire gli indicatori (KPI) che dettagliano il Valore stabilito in fase di Visione e abilitano la misurazione delle performance nella fase di esecuzione del nuovo processo digitalizzato. La fase di raccolta dei dati può essere particolarmente critica se il giusto dettaglio deve prevedere l’estrazione da sistemi diversi con specifici concetti di rappresentazione delle informazioni. In alcune situazioni, come ad esempio la digitalizzazione di processi fisici di magazzino o di fabbrica, alcune tipologie di dati potrebbero addirittura non esistere; in tal caso, è necessario procedere per ipotesi sulla base di dati aggregati a livello superiore. ATTIVITA' 1/2
  • 9. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 09 CONSAPEVOLEZZA 4.PIANO DI LAVORO Il Piano di Lavoro definisce i tempi e i modi con cui saranno realizzati gli interventi nella fase successiva. In particolare, saranno indicate le priorità sulla base delle scelte guidate dall’Analisi del Valore. Il Piano riporta le attività realizzative, le persone impegnate, l’agenda degli incontri e il coinvolgimento di eventuali figure esterne o a supporto delle attività oltre alle operazioni di acquisizione di licenze software, dispositivi, servizi. 3.ANALISI DEL VALORE Una volta analizzati i dati relativi ai flussi della mappa dei processi è possibile effettuare un’analisi del valore dei singoli interventi da effettuare sul processo, eventualmente in diverse alternative tecnologiche. Per ogni soluzione tecnologica occorre definire il valore e il costo complessivo che include sia le acquisizioni di tecnologie e competenze esterne, sia l’impegno dei gruppi di lavoro interni. In questo modo, l’analisi del valore fornisce una guida per le scelte tecnologiche da attivare nella fase di Realizzazione e per definire la priorità degli interventi. ATTIVITA' 2/2
  • 10. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 10 CONSAPEVOLEZZA GUIDANO I DATI Ogni decisione deve essere presa sulla base dei Dati. Deve essere abbandonata qualsiasi modalità naïve, basata su esperienze pregresse e rivalutazioni a sensazione. Solo la valutazione distaccata degli aspetti quantitativi e dei loro legami con il Valore obiettivo, può consentire di scegliere correttamente soluzioni e modalità di attivazione. METODOLOGIA La Metodologia utilizzata deve essere formale, rigorosa e favorire la collaborazione e l’apporto di fonti diverse nell’ambito dei gruppi di lavoro. Alla base della mappa dei processi si utilizza un formalismo di Business Process Modeling (BPM) che consente di rappresentare graficamente il flusso di processo, di condividerlo e modificarlo agevolmente nel corso di riunioni di analisi. Il formalismo grafico consente di associare operazioni alle singole attività e se supportato da specifici strumenti anche di simulare l’esecuzione del processo. Alcune piattaforme BPM, oltre alla simulazione, supportano la fase realizzativa tramite strumenti Low-Code o No-Code e automazione di processo tramite RPA (Robotic Process Automation). CRITERI SCALA VALORE / DIFFICOLTÀ Se dà tanto Valore ed è facile, fallo subito. Se dà tanto Valore ed è difficile, mettilo in priorità. Se non dà Valore, scartalo e dimenticalo. Poche semplici regole che consentono di rendere efficiente il progetto e di ottenere il Valore in poco tempo. La scala valore / difficoltà è un criterio potente da applicare in fase di analisi del valore e influisce sulla stesura del piano di lavoro.
  • 11. REALIZZAZIONE Piattaforme Applicative in Cloud Piattaforme IoT (Internet of Things) Piattaforme BPM, Low-Code/No-Code Robotic Process Automation (RPA) Intelligenza Artificiale (IA o AI in inglese) È la fase in cui vengono predisposte, personalizzate e attivate le Tecnologie necessarie per la Trasformazione Digitale che si vuole ottenere. La tecnologia va considerata su uno spettro molto ampio che va dallo strumento con cui svolgere operazioni in mobilità al sistema informativo per gestire l’azienda nel suo complesso, da applicazioni specifiche per alcuni processi a piattaforme di integrazione interaziendale. Le principali Tecnologie innovative che si aggiungono ai tradizionali ambienti applicativi includono: TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 11
  • 12. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 12 REALIZZAZIONE 2.INTEGRAZIONE Ottenere l’Integrazione è la vera sfida di un progetto di Trasformazione Digitale. In un mondo ideale tutti lavorano sugli stessi dati congruenti e allineati avendo ciascuno la propria vista, i consumatori, i clienti B2B, i fornitori, gli attori della rete logistica e ovviamente tutti i reparti all’interno delle singole aziende. Il mondo reale è spesso un groviglio di entità più o meno indipendenti le quali si scambiano continuamente informazioni che ricopiano su archivi personali, rielaborano, arricchiscono, ristrutturano e redistribuiscono in altre copie pronte per essere rimanipolate. In teoria gli ERP (Enterprise Resource Planning) hanno offerto la possibilità di ottenere l’integrazione, almeno nell’ambito della singola azienda. Purtroppo, i progetti ERP hanno ceduto il passo a personalizzazioni estreme, funzionalità aggiunte slegate dal flusso documentale standard, procedure esterne gestite tramite fogli elettronici personali. L’approccio da adottare in un progetto di Trasformazione Digitale è quello di seguire il criterio della Standardizzazione e realizzare l’Interazione tra utenti, sistemi esterni ed interni tramite piattaforme specializzate nella realizzazione efficiente di esperienze utente (User Experience). L’Integrazione tra le diverse attività anche eseguite su più sistemi può essere ottenuta tramite strumenti BPM (Business Process Modeling) e automatizzata tramite RPA (Robotic Process Automation). 1.RIUSO Qualsiasi operazione debba essere svolta in azienda esiste un’applicazione che la supporta, qualsiasi problema debba essere affrontato esiste un algoritmo che può essere utilizzato per risolverlo. Il Riuso di componenti informatiche presenti in azienda, acquisibili da società esterne, disponibili su Internet in modalità Open Source o fruibili come servizi in Cloud è spesso l’approccio più efficiente e più conveniente. Il problema viene spostato sull’integrazione e l’interazione perché per riusare un componente informatico già disponibile c’è molto lavoro da fare. ATTIVITA' 1/3
  • 13. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 13 REALIZZAZIONE 3.INTERAZIONE User Interface (Interfaccia Utente), termine più tradizionale che richiama i concetti di maschere video e inserimento dati tramite tastiera con mouse per il controllo dei campi User Experience (Esperienza Utente), termine più innovativo che tende ad enfatizzare una rappresentazione più intuitiva delle informazioni tramite forme grafiche e un input più “umanizzato”, ad esempio tramite voce. Customer Experience (Esperienza Cliente), è una User Experience estesa, apprezzata dall’utente/cliente nel corso di diverse sessioni, ad esempio ordine inserito su portale internet, controllo ordine su telefono cellulare, conferma del ritiro da chiosco nel punto vendita. Ad indicare questo flusso procedutale multi-sessione si usa anche il termine: Customer Journey (Viaggio Cliente) L’Interazione tra persone e sistemi viene spesso descritta con termini diversi a seconda dello specifico contesto o della volontà di evocare nuove modalità di scambi informativi: Sono disponibili molti tipi di piattaforme per la realizzazione della Interazione Persone-Sistemi . lo scopo tipico di tali piattaforme è quello di facilitare la realizzazione dell’Interazione su sistemi diversi e mantenere i processi standard sulle applicazioni “esternalizzando” l’Interfaccia Utente. Questo approccio è reso possibile dai Micro-Servizi offerti da Piattaforme Applicative tradizionali o in Cloud; tali Micro-Servizi sono accessibili tramite API (Application Programming Interface). Alcune di queste piattaforme mettono a disposizione ambienti Low-Code o No-Code in cui l’Interfaccia Utente viene realizzata senza bisogno di programmare, quindi anche a cura di esperti di processo con nessuna competenza informatica. L’intervento del tecnico informatico serve solo per la connessione con i Micro-Servizi tramite API. ATTIVITA' 2/3
  • 14. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 14 REALIZZAZIONE 4.AUTOMAZIONE Molte interazioni tra persone e sistemi e tra sistemi e sistemi possono essere automatizzate con uno specifico tipo di tecnologia denominato RPA (Robotic Process Automation). Se qualcosa può essere fatto da una persona tramite lettura di un output strutturato e inserimento su una transazione informatica, lo stesso compito può essere svolto da un RPA che si sostituisce al “collega umano” senza richiedere alcuna modifica ai sistemi coinvolti. L’RPA interagisce con le stesse modalità utilizzate dall’utente umano, come un robot virtuale che legge dallo schermo e scrive sulla tastiera. Se le informazioni in input all’attività da gestire con RPA non sono strutturate si può utilizzare un componente di Intelligenza Artificiale che interpreta l’output dell’attività precedente a quella da automatizzare. Ad esempio, la lettura di una email destrutturata o di un documento ottenuto dalla scansione di un corrispettivo cartaceo può essere realizzata tramite algoritmi di Cattura di Informazioni disponibili in Open Source su Internet o in licenza su Piattaforme Cloud. ATTIVITA' 3/3
  • 15. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 15 REALIZZAZIONE PICCOLI PASSI VELOCI Una volta stabilite le priorità di realizzazione con i criteri guida della fase di Consapevolezza, il nostro piano conterrà come prime attività quelle che portano a realizzare interventi di valore alto e facili da attivare. Tali interventi vanno fatti subito, attivati e supportati nel loro utilizzo, in modo che comincino a fornire i loro vantaggi, ad erogare il loro valore mentre il progetto di digitalizzazione prosegue con altri interventi. Muoversi in un orizzonte a breve e attivare gli interventi con gradualità è estremamente produttivo. Non aspettiamo di avere tutto pronto e ben fatto, attiviamo una funzionalità parziale che cominci a dare i suoi frutti, manuteniamola e supportiamola in un miglioramento continuo e concreto. Procediamo con piccoli passi veloci invece di grandi passi. Un piccolo passo comincia subito a dare i suoi frutti e nell’utilizzo concreto ci fornisce informazione per migliorarlo e per rendere più efficaci i passi successivi, talvolta modificandone la priorità perché l’uso effettivo ci ha fatto capire che è meglio modificare il piano originario. STANDARDIZZAZIONE Il concetto di Standardizzazione è fortemente connesso alla Gestione del Cambiamento (Change Management), perché nel riuso di componenti già pronte si possono utilizzare le funzionalità standard adattando l’organizzazione e formando gli utenti per tali funzionalità. Questo è l’approccio tradizionale, ora superabile tramite le piattaforme di realizzazione dell’interazione utente e i loro strumenti BPM, Low Code, No-Code, RPA. La Standardizzazione offre diversi vantaggi, tra cui la manutenibilità e la possibilità di abilitare nuovi processi sfruttando funzionalità che non si erano contemplate in fase di analisi preliminare. Con l’avvento delle Applicazioni e Piattaforme in Cloud, la Standardizzazione diventa un obbligo perché la gestione continua delle versioni in Cloud non consente personalizzazioni al di fuori dello Standard. CRITERI 1/2
  • 16. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 16 REALIZZAZIONE COLLABORAZIONE La Collaborazione è un criterio fondamentale per realizzare un processo che persegue il Valore che ci si è posti; collaborazione tra reparti, collaborazione tra operativi ed esperti di tecnologia, collaborazione con clienti interni ed esterni del servizio fornito dal nuovo processo digitale. La Collaborazione fornisce continue indicazioni sulla bontà del processo sfruttando visioni diverse, esperienze diverse, sensibilità diverse che contribuiscono a realizzare e ad affinare il nuovo processo. Nella fase Realizzativa, la Collaborazione è resa efficace dal lavoro anticipatorio svolto in fase di Consapevolezza grazie a metodologie che promuovono il lavoro di squadra, la condivisione delle informazioni, l’apporto continuo di tutti alla definizione delle caratteristiche del nuovo processo. CRITERI 2/2
  • 17. MANUTENZIONE Una volta fatto un piccolo passo, miglioriamolo, coltiviamolo, supportiamo le persone a trarre vantaggio dal nuovo processo digitale. La Manutenzione è forse la fase più importante nell’ambito di una Trasformazione Digitale. Sarebbe pretenzioso credere di poter ottenere un nuovo processo Digitale perfetto al primo colpo. È molto più probabile riuscire a realizzare qualcosa di imperfetto da migliorare con l’uso e la manutenzione. Inoltre questo è il modo più efficace e più efficiente, permette di non sprecare tempo in analisi infinite, consente di mettere alla prova il nuovo processo e di farlo migliorare in modo continuo. Il servizio di manutenzione va previsto all’inizio della Trasformazione, già in fase di Visione, va dimensionato e strutturato in fase di Consapevolezza e alimentato dalla fase realizzativa di cui diventa parte integrante, proseguimento naturale di affinamento e miglioramento. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 17
  • 18. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 18 MANUTENZIONE 2.MIGLIORAMENTO CONTINUO Manutenzione significa soprattutto evoluzione. Il nuovo processo digitale nasce imperfetto e occorre farlo evolvere lavorando sui due fronti, quello tecnico-funzionale e quello organizzativo e formativo. Da una parte il sistema va adeguato all’organizzazione, affinando le sue funzionalità, dall’altro l’organizzazione va adeguata al sistema, aumentando la conoscenza e mostrandone le potenzialità. Il miglioramento continuo, oltre ad essere determinato dal miglioramento funzionale e dalla maggiore conoscenza della tecnologia, sarà trainato anche dalla tecnologia stessa, dalle nuove potenzialità rese possibili dalla digitalizzazione; questo avviene spesso grazie a sistemi standard usati da comunità ampie di utenti che hanno consentito la messa a punto di processi non previsti in fase di analisi nella specifica azienda ma ora palesi grazie alla disponibilità della nuova tecnologia. 1.SUPPORTO AL PROCESSO Il nuovo processo digitale non funziona da solo: avrà difetti tecnici ma soprattutto organizzativi, non tutte le persone lo accetteranno da subito o saranno in grado di comprenderlo. Servono supporto, aiuto all’utilizzo, attenzione agli impatti sull’organizzazione, cura nel comprendere le aree di miglioramento. L’attività di supporto è la naturale evoluzione della fase realizzativa per consentire un avvio armonioso del nuovo processo digitale e favorirne l’accettazione da parte dell’organizzazione. ATTIVITA' 1/2
  • 19. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 19 MANUTENZIONE 3.ADEGUAMENTO TECNOLOGICO La tecnologia evolve in modo indipendente dall’organizzazione. Soprattutto nel mondo Cloud, le versioni cambiano in modo molto ravvicinato, applicazioni e piattaforme sono ambienti vivi in continua evoluzione. Con la manutenzione dobbiamo anche prevedere un'attenzione continua al cambiamento tecnologico, sia per garantire la buona funzionalità del processo digitale sia nel cogliere opportunità fornite da nuove funzionalità offerte dalle versioni aggiornate di applicazioni e piattaforme. ATTIVITA' 2/2
  • 20. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 20 MANUTENZIONE VISIBILITÀ PERFORMANCE Durante tutto il percorso di trasformazione avremo avuto la massima attenzione al Valore, definito in fase di Visione, sezionato e scorporato in fase di Consapevolezza con l’analisi dei dati, reso concreto da indicatori (KPI) misurabili e verificabili. Tali indicatori devono essere visibili a tutti. Chiunque deve poter sapere in ogni momento se sta lavorando con le prestazioni stabilite. Per far questo è buona norma installare schermi di grandi dimensioni nelle aree di lavoro in modo che i reparti e i gruppi di lavoro possano sapere sempre quanto hanno fatto, quanto devono fare e se stanno rispettando le giuste prestazioni. Questo criterio arricchisce lo sforzo nel miglioramento continuo grazie all’aiuto di tutti, perché ognuno è consapevole dei livelli di servizio che il suo gruppo sta erogando. SOSTENIBILITÀ Qualsiasi sistema, deve essere sostenibile nel tempo. Se a fatica si riesce a realizzare un nuovo processo digitale e poi lo si abbandona all’utilizzo da parte dell’organizzazione sperando che la nuova tecnologia dia i suoi frutti, si rimarrà molto probabilmente delusi. La realizzazione di un nuovo processo è solo l’inizio del cammino, la manutenzione impegna risorse per sempre, non esiste la parola “finito”. Pertanto, occorre assicurarsi inizialmente che il progetto sia sostenibile e riverificare periodicamente tale sostenibilità; in caso di non sostenibilità potrebbe essere conveniente abbandonare il nuovo processo perché non fornisce il valore sperato in rapporto ai costi di manutenzione. CRITERI 1/2
  • 21. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 21 MANUTENZIONE SCALABILITÀ Il criterio della Scalabilità è alla base del Miglioramento Continuo e rappresenta il corrispettivo del lavorare a “piccoli passi veloci” nella fase realizzativa. Scalabilità significa crescere aggiungendo nuove funzionalità, nuove componenti, nuove procedure organizzative in modo armonioso, graduale, “naturale”. La Scalabilità è resa possibile dalle nuove Tecnologie basate su Micro-Servizi che, come mattoncini, possono essere aggiunti poco alla volta nell’ecosistema dei nuovi processi digitali. CRITERI 2/2
  • 22. TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA SUPPLY CHAIN - RV PAGINA 22 PER ALTRE INDICAZIONI Roberto Vaghi