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News 32/SA/2015
Lunedì,17 Agosto 2015
Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi
Squalo mako contenente mercurio proveniente dalla Spagna
Fonte:http://www.veterinariaalimenti.it
Cuocere il riso con il sistema di percolazione usato per il caffè rimuove l’85%
dell’arsenico inorganico.
Alcuni ricercatori della Queen’s University di Belfast hanno individuato un metodo di
cottura del riso, basato sulla tecnica della percolazione – come avviene nelle
caffettiere domestiche – che consente di ridurre dell’85% il suo contenuto di
arsenico inorganico, grazie al fatto che l’acqua di cottura viene fatta passare
attraverso il riso in un flusso costante. Questo risultato è stato ottenuto in
contemporanea con la pubblicazione del regolamento europeo che ha stabilito
per la prima volta dei tenori massimi di arsenico inorganico per il riso e per i prodotti
di riso, in vigore dal 1° gennaio 2016.
Nella cottura tradizionale del riso, i chicchi e l’acqua di cottura sono in contatto
continuo, e quanto maggiore è la quantità d’acqua in rapporto al riso, tanto
maggiore è la quantità di arsenico inorganico rimosso, il che suggerisce che
l’arsenico nei chicchi di riso sia mobile nell’acqua. Con il sistema a percolazione,
non solo il riso è esposto al contatto con grandi volumi d’acqua, ma l’arsenico
rimosso dai chicchi di riso viene eliminato fisicamente nel recipiente di ricezione
dell’acqua.L’arsenico inorganico è cancerogeno per l’uomo
I risultati della ricerca sono stati pubblicati dalla rivista Plos One e laQueen’s
University sta brevettando un modello di pentola per la cottura del riso, basato sul
sistema di percolazione, che potrebbe essere presto disponibile per l’uso in cucina.
In natura, esistono due tipi di arsenico: organico, naturalmente presente nel pesce e
nei frutti di mare, e inorganico, che è cancerogeno per gli umani. Se assunto per
lunghi periodi di tempo, anche in quantità ridotte, può portare a cambiamenti della
pelle, danni al sistema nervoso e problemi cardiovascolari. (a cura di Beniamino
Bonardi)
Fonte: ilfattoalimentare.it
Acqua e piombo
L’acqua per uso potabile erogata dagli acquedotti è costantemente sotto
controllo per verificare l’eventuale presenza dei tanti possibili contaminanti. Nei
casi in cui dovessero accertarsi delle irregolarità l’erogazione viene interrotta
tempestivamente. Negli ultimi anni i cittadini hanno seguito con molta attenzione
la problematica relativa all’arsenico e le discussioni sorte in merito alle misure
intraprese per evitare di superare i limiti indicati dalla UE.
Esiste però un problema importante, legato alla contaminazione da Piombo (Pb)
che non ha suscitato particolare interesse dall’opinione pubblica anche se si tratta
di una questione che le Autorità Sanitarie seguono costantemente.
Non molti sono informati che a partire dal 2013 il Pb nell’acqua potabile non deve
superare il limite di 10 microgrammi/litro. Questo limite molto rigoroso è stato
suggerito dall’OMS in quanto si ritiene che concentrazioni superiori con esposizioni
prolungate possono risultare dannosi per il sistema nervoso, per quello
cardiovascolare ed effetti negativi per la fertilità. Tali effetti possono più gravi nelle
persone più sensibili (gestanti, bambini fino a sei anni, persone con disturbi renali
gravi.
Si tratta ovviamente di un limite prudenziale il cui rispetto garantisce la sicurezza
totale dell’acqua potabile.
Vediamo da dove nasce il problema.
Le acque immesse negli acquedotti sono in generale esenti da contaminazioni da
Pb. Nel passato gran parte delle tubazioni che portavano l’acqua neille nostre case
erano fatte in Pb ed il pericolo della contaminazione era reale. Successivamente si è
proceduto alla sostituzione con tubi costruiti con altri materiali ed il pericolo è quasi
scomparso. Purtroppo però, soprattutto nei centri storici, la sostituzione non è
avvenuta in modo completo e , seppur raramente, esistono piccoli tratti di tubature
in Pb. In questi casi basta il ristagno di qualche ora per provocare una
contaminazione dell’acqua non accettabile.
I gestori della distribuzione dell’acqua potabile ne debbono garantire la purezza fino
al momento della immissione nella rete idrica domestica o delle comunità (alberghi,
ospedali, scuole, ecc.) e per fare questo fanno dei controlli sistematici. L’utente
finale deve però fare controllare l’acqua che esce dal rubinetto e se necessario
intervenire per rimuovere la causa della contaminazione.
I controlli analitici possono essere fatti dalle ASL, ma debbono essere richiesti.
I cittadini che utilizzano l’acqua potabile, debbono essere informati del pericolo e
quindi prendere le necessarie misure sapendo che i servizi delle ASL hanno il
compito di intervenire e che non è necessario ricorrere a laboratori privati.
Infine va ricordato che i gestori di edifici pubblici sono obbligati a garantire la
potabilità dell’acqua potabile (art. 5, c. 2 d.lgs. 31/2001) e ovviamente possono
avvalersi dei Servizi della ASL.
Informazioni più dettagliate si possono trovare nella nota informativa del Ministero
della Salute.
Fonte:sicurezzaalimentare.it
Asma e Allergie in vacanza. I documenti e le raccomandazione per partire sicuri.
Chi di noi è asmatico o allergico, può viaggiare tranquillo e godersi il meritato
riposo o il sognato viaggio seguendo le giuste precauzioni, che ci permettano di
partire sereni, tenendo sotto controllo la gestione quotidiana e cercando di
prevenire le emergenze.
Massimo Alfieri, neoPresidente di Federasma e allergie onlus, raccomanda
“prepararsi alle vacanze è entusiasmante, ma non esponiamoci a pericoli derivanti
da comportamenti poco attenti. Durante le vacanze si desidera allentare la
tensione necessaria a controllare i propri sintomi, ma proprio per questo
organizzare alcuni aspetti pratici e cercare di dare le corrette informazioni chi ci sta
intorno, ci permetterà poi di trascorrere una vacanza serena con i nostri cari”.
Consigli per le vacanze in caso di...
...Allergia alimentare.
Ricordate che è un vostro diritto avere informazioni sugli allergeni alimentari: esiste
una normativa europea che obbliga tutti coloro che somministrano cibi sfusi a dare
tutte le informazioni necessarie. Chi è interessato può scaricare dal sito l’opuscolo
sulla ristorazione. Se preparate i pasti in casa potete scaricare l’opuscolo” Con
allergie e intolleranze mangiare bene si può” dove troverete anche ottime ricette.
All’arrivo parlare con il responsabile di cucina, direttore di sala e direttore hotel e
accertarsi che a tutti gli altri addetti alla somministrazione di alimenti venga
comunicata la propria allergia, e che venga attuata la corretta gestione del
trattamento degli alimenti.
Ricordare anche la pericolosità della contaminazione con allergeni alimentari non
direttamente preparati per la persona allergica.
Chiedere sempre, anche più volte, in maniera chiara, la conferma che l’alimento
che viene offerto sia privo e oppure sia stato contaminato con gli allergeni
segnalati.
Avere sempre con se il farmaco di emergenza salvavita - kit di adrenalina auto
iniettabile – sul nostro sito troverete un facsimile in inglese per portare con voi
l’adrenalina anche all’estero, in aereo, ecc. www.federasmaeallergie.org …
...Allergia al lattice.
All’arrivo parlare con il responsabile di cucina, direttore di sala e direttore hotel e
accertarsi che a tutti gli altri addetti alla somministrazione di alimenti venga
comunicata la corretta gestione del trattamento degli alimenti SENZA GUANTI DI
LATTICE.
Portare con se un elenco degli alimenti di più frequente cross reattività con allergia
al lattice e segnalarli.
Avere sempre con sé il farmaco di emergenza salvavita - kit di adrenalina
autoiniettabile
… Allergia agli imenotteri
Ricordate le norme di sicurezza; evitare profumi, vestitevi di colori chiari, evitate
movimenti sconsiderati se intorno avete api vespe o calabroni; attenzione mentre
mangiate; non mettete le mani nelle sedi dove le vespe fanno il nido Avere un
piano di emergenza in caso di punture di insetti.
Avere sempre con sé il farmaco di emergenza salvavita - kit di adrenalina auto
iniettabile.
… Asma o allergia respiratoria
Scegliere la località tenendo conto anche degli eventuali fattori di rischio allergia
respiratoria: controllate i calendari pollinici del nostro sito!! Se siete allergici alle
graminacee non fate i bagni di fieno! Gli allergici agli acari della polvere – spesso
migliorano se passano le vacanze in montagna al di sopra dei 1500/1800 metri.
Agli asmatici e allergici ai pollini sono di solito consigliate le località marine,
Attenzione: Portare sempre tutti i farmaci che utilizzate per la terapia quotidiana, e
portare anche i farmaci di emergenza; in questo modo, anche un peggioramento
inaspettato può risolversi in fretta, e le vostre vacanze saranno salve!
Per tutti: Tre punti sono fondamentali prima di partire: • consultarsi con il proprio
medico, allergologo o pneumologo • seguire attentamente la propria terapia, non
dimenticare mai i farmaci salvavita • Per tutti ma soprattutto per coloro che
soffrono di asma o allergia grave, è bene portare con se la documentazione del
proprio stato, chiedere il nome e l’indirizzo di un medico del luogo che potrebbe
intervenire in caso di aggravamento o di crisi, ed informarsi su dove si trova
l’ospedale più vicino e quale è il suo numero di telefono.
Farmaci –
Avere con se il piano terapeutico scritto, con le indicazioni su cosa fare: ogni
giorno / in caso di aggravamento dei sintomi /in caso di emergenza scrivere
accanto al nome delle medicine che si prendono anche quello del principio
attivo, dato che non tutte le medicine hanno lo stesso nome, la stessa
composizione o la stessa presentazione nei vari paesi.
Portare con se i farmaci di emergenza per l’asma e il kit di adrenalina
autoiniettabile per le malattie allergiche.
Controllate che i farmaci non siano scaduti. Se si viaggia in aereo portare con sè il
piano terapeutico del proprio medico, tradotto in inglese – Sul nostro sito è
scaricabile il documento per portare con se l’adrenalina pronta in aereo.
Consultate il nostro sito, www.federasmaeallergie.org dove sono disponibili maggiori informazioni
e approfondimenti http://www.federasmaeallergie.org/malattie-respiratorie-eallergiche/
asma/11-lasma-e-la-vacanza/
In collaborazione con i medici del Comitato Scientifico FederAsma e Allergie Onlus
file:///D:/Documenti/Downloads/Comitati%20Scientifici%20FederASMA%20%20e%20ALLERGIE
%20onlus%20(4).pdf
Fonte:federasma.it
Scegliere la località tenendo conto anche degli eventuali fattori di rischio allergia
respiratoria: controllate i calendari pollinici del nostro sito!! Se siete allergici alle
graminacee non fate i bagni di fieno! Gli allergici agli acari della polvere – spesso
migliorano se passano le vacanze in montagna al di sopra dei 1500/1800 metri.
Agli asmatici e allergici ai pollini sono di solito consigliate le località marine,
Attenzione: Portare sempre tutti i farmaci che utilizzate per la terapia quotidiana, e
portare anche i farmaci di emergenza; in questo modo, anche un peggioramento
inaspettato può risolversi in fretta, e le vostre vacanze saranno salve!
Per tutti: Tre punti sono fondamentali prima di partire: • consultarsi con il proprio
medico, allergologo o pneumologo • seguire attentamente la propria terapia, non
dimenticare mai i farmaci salvavita • Per tutti ma soprattutto per coloro che
soffrono di asma o allergia grave, è bene portare con se la documentazione del
proprio stato, chiedere il nome e l’indirizzo di un medico del luogo che potrebbe
intervenire in caso di aggravamento o di crisi, ed informarsi su dove si trova
l’ospedale più vicino e quale è il suo numero di telefono.
Farmaci –
Avere con se il piano terapeutico scritto, con le indicazioni su cosa fare: ogni
giorno / in caso di aggravamento dei sintomi /in caso di emergenza scrivere
accanto al nome delle medicine che si prendono anche quello del principio
attivo, dato che non tutte le medicine hanno lo stesso nome, la stessa
composizione o la stessa presentazione nei vari paesi.
Portare con se i farmaci di emergenza per l’asma e il kit di adrenalina
autoiniettabile per le malattie allergiche.
Controllate che i farmaci non siano scaduti. Se si viaggia in aereo portare con sè il
piano terapeutico del proprio medico, tradotto in inglese – Sul nostro sito è
scaricabile il documento per portare con se l’adrenalina pronta in aereo.
Consultate il nostro sito, www.federasmaeallergie.org dove sono disponibili maggiori informazioni
e approfondimenti http://www.federasmaeallergie.org/malattie-respiratorie-eallergiche/
asma/11-lasma-e-la-vacanza/
In collaborazione con i medici del Comitato Scientifico FederAsma e Allergie Onlus
file:///D:/Documenti/Downloads/Comitati%20Scientifici%20FederASMA%20%20e%20ALLERGIE
%20onlus%20(4).pdf
Fonte:federasma.it

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News SA 32 2015

  • 1. News 32/SA/2015 Lunedì,17 Agosto 2015 Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi Squalo mako contenente mercurio proveniente dalla Spagna Fonte:http://www.veterinariaalimenti.it Cuocere il riso con il sistema di percolazione usato per il caffè rimuove l’85% dell’arsenico inorganico. Alcuni ricercatori della Queen’s University di Belfast hanno individuato un metodo di cottura del riso, basato sulla tecnica della percolazione – come avviene nelle caffettiere domestiche – che consente di ridurre dell’85% il suo contenuto di arsenico inorganico, grazie al fatto che l’acqua di cottura viene fatta passare attraverso il riso in un flusso costante. Questo risultato è stato ottenuto in contemporanea con la pubblicazione del regolamento europeo che ha stabilito per la prima volta dei tenori massimi di arsenico inorganico per il riso e per i prodotti di riso, in vigore dal 1° gennaio 2016. Nella cottura tradizionale del riso, i chicchi e l’acqua di cottura sono in contatto continuo, e quanto maggiore è la quantità d’acqua in rapporto al riso, tanto maggiore è la quantità di arsenico inorganico rimosso, il che suggerisce che l’arsenico nei chicchi di riso sia mobile nell’acqua. Con il sistema a percolazione, non solo il riso è esposto al contatto con grandi volumi d’acqua, ma l’arsenico rimosso dai chicchi di riso viene eliminato fisicamente nel recipiente di ricezione dell’acqua.L’arsenico inorganico è cancerogeno per l’uomo
  • 2. I risultati della ricerca sono stati pubblicati dalla rivista Plos One e laQueen’s University sta brevettando un modello di pentola per la cottura del riso, basato sul sistema di percolazione, che potrebbe essere presto disponibile per l’uso in cucina. In natura, esistono due tipi di arsenico: organico, naturalmente presente nel pesce e nei frutti di mare, e inorganico, che è cancerogeno per gli umani. Se assunto per lunghi periodi di tempo, anche in quantità ridotte, può portare a cambiamenti della pelle, danni al sistema nervoso e problemi cardiovascolari. (a cura di Beniamino Bonardi) Fonte: ilfattoalimentare.it Acqua e piombo L’acqua per uso potabile erogata dagli acquedotti è costantemente sotto controllo per verificare l’eventuale presenza dei tanti possibili contaminanti. Nei casi in cui dovessero accertarsi delle irregolarità l’erogazione viene interrotta tempestivamente. Negli ultimi anni i cittadini hanno seguito con molta attenzione la problematica relativa all’arsenico e le discussioni sorte in merito alle misure intraprese per evitare di superare i limiti indicati dalla UE. Esiste però un problema importante, legato alla contaminazione da Piombo (Pb) che non ha suscitato particolare interesse dall’opinione pubblica anche se si tratta di una questione che le Autorità Sanitarie seguono costantemente. Non molti sono informati che a partire dal 2013 il Pb nell’acqua potabile non deve superare il limite di 10 microgrammi/litro. Questo limite molto rigoroso è stato suggerito dall’OMS in quanto si ritiene che concentrazioni superiori con esposizioni prolungate possono risultare dannosi per il sistema nervoso, per quello cardiovascolare ed effetti negativi per la fertilità. Tali effetti possono più gravi nelle persone più sensibili (gestanti, bambini fino a sei anni, persone con disturbi renali gravi. Si tratta ovviamente di un limite prudenziale il cui rispetto garantisce la sicurezza totale dell’acqua potabile. Vediamo da dove nasce il problema. Le acque immesse negli acquedotti sono in generale esenti da contaminazioni da Pb. Nel passato gran parte delle tubazioni che portavano l’acqua neille nostre case erano fatte in Pb ed il pericolo della contaminazione era reale. Successivamente si è proceduto alla sostituzione con tubi costruiti con altri materiali ed il pericolo è quasi scomparso. Purtroppo però, soprattutto nei centri storici, la sostituzione non è avvenuta in modo completo e , seppur raramente, esistono piccoli tratti di tubature in Pb. In questi casi basta il ristagno di qualche ora per provocare una contaminazione dell’acqua non accettabile.
  • 3. I gestori della distribuzione dell’acqua potabile ne debbono garantire la purezza fino al momento della immissione nella rete idrica domestica o delle comunità (alberghi, ospedali, scuole, ecc.) e per fare questo fanno dei controlli sistematici. L’utente finale deve però fare controllare l’acqua che esce dal rubinetto e se necessario intervenire per rimuovere la causa della contaminazione. I controlli analitici possono essere fatti dalle ASL, ma debbono essere richiesti. I cittadini che utilizzano l’acqua potabile, debbono essere informati del pericolo e quindi prendere le necessarie misure sapendo che i servizi delle ASL hanno il compito di intervenire e che non è necessario ricorrere a laboratori privati. Infine va ricordato che i gestori di edifici pubblici sono obbligati a garantire la potabilità dell’acqua potabile (art. 5, c. 2 d.lgs. 31/2001) e ovviamente possono avvalersi dei Servizi della ASL. Informazioni più dettagliate si possono trovare nella nota informativa del Ministero della Salute. Fonte:sicurezzaalimentare.it Asma e Allergie in vacanza. I documenti e le raccomandazione per partire sicuri. Chi di noi è asmatico o allergico, può viaggiare tranquillo e godersi il meritato riposo o il sognato viaggio seguendo le giuste precauzioni, che ci permettano di partire sereni, tenendo sotto controllo la gestione quotidiana e cercando di prevenire le emergenze. Massimo Alfieri, neoPresidente di Federasma e allergie onlus, raccomanda “prepararsi alle vacanze è entusiasmante, ma non esponiamoci a pericoli derivanti da comportamenti poco attenti. Durante le vacanze si desidera allentare la tensione necessaria a controllare i propri sintomi, ma proprio per questo organizzare alcuni aspetti pratici e cercare di dare le corrette informazioni chi ci sta intorno, ci permetterà poi di trascorrere una vacanza serena con i nostri cari”. Consigli per le vacanze in caso di... ...Allergia alimentare. Ricordate che è un vostro diritto avere informazioni sugli allergeni alimentari: esiste una normativa europea che obbliga tutti coloro che somministrano cibi sfusi a dare tutte le informazioni necessarie. Chi è interessato può scaricare dal sito l’opuscolo sulla ristorazione. Se preparate i pasti in casa potete scaricare l’opuscolo” Con allergie e intolleranze mangiare bene si può” dove troverete anche ottime ricette.
  • 4. All’arrivo parlare con il responsabile di cucina, direttore di sala e direttore hotel e accertarsi che a tutti gli altri addetti alla somministrazione di alimenti venga comunicata la propria allergia, e che venga attuata la corretta gestione del trattamento degli alimenti. Ricordare anche la pericolosità della contaminazione con allergeni alimentari non direttamente preparati per la persona allergica. Chiedere sempre, anche più volte, in maniera chiara, la conferma che l’alimento che viene offerto sia privo e oppure sia stato contaminato con gli allergeni segnalati. Avere sempre con se il farmaco di emergenza salvavita - kit di adrenalina auto iniettabile – sul nostro sito troverete un facsimile in inglese per portare con voi l’adrenalina anche all’estero, in aereo, ecc. www.federasmaeallergie.org … ...Allergia al lattice. All’arrivo parlare con il responsabile di cucina, direttore di sala e direttore hotel e accertarsi che a tutti gli altri addetti alla somministrazione di alimenti venga comunicata la corretta gestione del trattamento degli alimenti SENZA GUANTI DI LATTICE. Portare con se un elenco degli alimenti di più frequente cross reattività con allergia al lattice e segnalarli. Avere sempre con sé il farmaco di emergenza salvavita - kit di adrenalina autoiniettabile … Allergia agli imenotteri Ricordate le norme di sicurezza; evitare profumi, vestitevi di colori chiari, evitate movimenti sconsiderati se intorno avete api vespe o calabroni; attenzione mentre mangiate; non mettete le mani nelle sedi dove le vespe fanno il nido Avere un piano di emergenza in caso di punture di insetti. Avere sempre con sé il farmaco di emergenza salvavita - kit di adrenalina auto iniettabile. … Asma o allergia respiratoria
  • 5. Scegliere la località tenendo conto anche degli eventuali fattori di rischio allergia respiratoria: controllate i calendari pollinici del nostro sito!! Se siete allergici alle graminacee non fate i bagni di fieno! Gli allergici agli acari della polvere – spesso migliorano se passano le vacanze in montagna al di sopra dei 1500/1800 metri. Agli asmatici e allergici ai pollini sono di solito consigliate le località marine, Attenzione: Portare sempre tutti i farmaci che utilizzate per la terapia quotidiana, e portare anche i farmaci di emergenza; in questo modo, anche un peggioramento inaspettato può risolversi in fretta, e le vostre vacanze saranno salve! Per tutti: Tre punti sono fondamentali prima di partire: • consultarsi con il proprio medico, allergologo o pneumologo • seguire attentamente la propria terapia, non dimenticare mai i farmaci salvavita • Per tutti ma soprattutto per coloro che soffrono di asma o allergia grave, è bene portare con se la documentazione del proprio stato, chiedere il nome e l’indirizzo di un medico del luogo che potrebbe intervenire in caso di aggravamento o di crisi, ed informarsi su dove si trova l’ospedale più vicino e quale è il suo numero di telefono. Farmaci – Avere con se il piano terapeutico scritto, con le indicazioni su cosa fare: ogni giorno / in caso di aggravamento dei sintomi /in caso di emergenza scrivere accanto al nome delle medicine che si prendono anche quello del principio attivo, dato che non tutte le medicine hanno lo stesso nome, la stessa composizione o la stessa presentazione nei vari paesi. Portare con se i farmaci di emergenza per l’asma e il kit di adrenalina autoiniettabile per le malattie allergiche. Controllate che i farmaci non siano scaduti. Se si viaggia in aereo portare con sè il piano terapeutico del proprio medico, tradotto in inglese – Sul nostro sito è scaricabile il documento per portare con se l’adrenalina pronta in aereo. Consultate il nostro sito, www.federasmaeallergie.org dove sono disponibili maggiori informazioni e approfondimenti http://www.federasmaeallergie.org/malattie-respiratorie-eallergiche/ asma/11-lasma-e-la-vacanza/ In collaborazione con i medici del Comitato Scientifico FederAsma e Allergie Onlus file:///D:/Documenti/Downloads/Comitati%20Scientifici%20FederASMA%20%20e%20ALLERGIE %20onlus%20(4).pdf Fonte:federasma.it
  • 6. Scegliere la località tenendo conto anche degli eventuali fattori di rischio allergia respiratoria: controllate i calendari pollinici del nostro sito!! Se siete allergici alle graminacee non fate i bagni di fieno! Gli allergici agli acari della polvere – spesso migliorano se passano le vacanze in montagna al di sopra dei 1500/1800 metri. Agli asmatici e allergici ai pollini sono di solito consigliate le località marine, Attenzione: Portare sempre tutti i farmaci che utilizzate per la terapia quotidiana, e portare anche i farmaci di emergenza; in questo modo, anche un peggioramento inaspettato può risolversi in fretta, e le vostre vacanze saranno salve! Per tutti: Tre punti sono fondamentali prima di partire: • consultarsi con il proprio medico, allergologo o pneumologo • seguire attentamente la propria terapia, non dimenticare mai i farmaci salvavita • Per tutti ma soprattutto per coloro che soffrono di asma o allergia grave, è bene portare con se la documentazione del proprio stato, chiedere il nome e l’indirizzo di un medico del luogo che potrebbe intervenire in caso di aggravamento o di crisi, ed informarsi su dove si trova l’ospedale più vicino e quale è il suo numero di telefono. Farmaci – Avere con se il piano terapeutico scritto, con le indicazioni su cosa fare: ogni giorno / in caso di aggravamento dei sintomi /in caso di emergenza scrivere accanto al nome delle medicine che si prendono anche quello del principio attivo, dato che non tutte le medicine hanno lo stesso nome, la stessa composizione o la stessa presentazione nei vari paesi. Portare con se i farmaci di emergenza per l’asma e il kit di adrenalina autoiniettabile per le malattie allergiche. Controllate che i farmaci non siano scaduti. Se si viaggia in aereo portare con sè il piano terapeutico del proprio medico, tradotto in inglese – Sul nostro sito è scaricabile il documento per portare con se l’adrenalina pronta in aereo. Consultate il nostro sito, www.federasmaeallergie.org dove sono disponibili maggiori informazioni e approfondimenti http://www.federasmaeallergie.org/malattie-respiratorie-eallergiche/ asma/11-lasma-e-la-vacanza/ In collaborazione con i medici del Comitato Scientifico FederAsma e Allergie Onlus file:///D:/Documenti/Downloads/Comitati%20Scientifici%20FederASMA%20%20e%20ALLERGIE %20onlus%20(4).pdf Fonte:federasma.it