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I PARAMETRI
DELL’ACQUA
Progetto fatto da:
Grazia Aloisio, Alex
Bruni, Ganci Gaia, Muto
Mattia, Porco Piero e
Sacco Chiara
Indice
PARAMETRI
PRINCIPALI
PARAMETRI
01
02
01. PARAMETRI
L’acqua destinata a uso domestico viene periodicamente sottoposta ad analisi
qualitative al fine di verificarne la sicurezza per la salute umana e la normativa che
definisce i parametri per misurare la qualità dell’acqua.
Tale normativa distingue i parametri per misurare la qualità dell’acqua nelle
seguenti tre tipologie:
• parametri microbiologici volti all’ individuazione della presenza di
microrganismi o gruppi microbici come ad esempio gli enterococchi o
l’escherichia coli;
• parametri chimici che valutano la presenza di sostanze tossiche come
arsenico, piombo, antiparassitari ecc.;
• parametri indicatori come odore, colore, sapore, pH, durezza ecc.
02. Principali
parametri
Durezza
La durezza dell’acqua indica la presenza di calcio e magnesio, quest’ultimo è
normalmente presente in concentrazione minore rispetto al calcio.
In Italia la durezza dell’acqua viene espressa in gradi francesi:
1 grado francese = 10mg di CaCO3 (carbonato di calcio) ogni litro d’acqua.
In base alla sua durezza, possiamo suddividere l’acqua in:
• Acqua molto dolce 0-4 F°
• Acqua dolce 4-8 F°
• Acqua a durezza media 8-12 F°
• Acqua a durezza discreta 12-18 F°
• Acqua dura 18-30 F°
• Acqua molto dura > 30 F°
Un’acqua molto dura può causare incrostazioni di calcare nelle tubazioni e
richiede per il lavaggio della biancheria un elevato consumo di detersivi,
mentre un’acqua molto dolce può diventare corrosiva per i tubi in metallo.
Differenza tra
durezza temporenea e
permanente
DUREZZA TEMPORANEA
È dovuta alla presenza di Sali di Ca2+ e Mg2+, quali bicarbonati, che in seguito
all’ebollizione dell’acqua si decompongono con formazione di composti
insolubili dei due ioni metallici.
Ca2+ + 2 HCO3
- ↔ CaCO3 + CO2 + H2O
Ad alte temperature, l’equilibrio della reazione è spostato verso destra (liberazione
di CO2 gassosa e precipitazione del carbonato di calcio)
. DUREZZA PERMANENTE
È dovuta a quei Sali (cloruri, solfati, nitrati, carbonati) che rimangono in soluzione
nonostante l’ebollizione prolungata.
La somma delle due durezze, temporanea e permanente, e detta totale.
pH
Il pH è un parametro per misurare
la qualità dell’acqua in relazione alla
sua acidità o basicità.
Il pH dell’acqua viene calcolato su una
scala che va da 0, che rappresenta la
massima acidità, a 14 che indica invece
la massima basicità.
Il livello intermedio 7 definisce
la condizione di neutralità che è
propria dell’acqua distillata.
Il pH delle acque minerali
naturali è invece in genere compreso
tra 6,5 e 8,0, da notare che il pH
dell’acqua frizzante sarà invece minore
per via del contenuto di anidride
carbonica.
In genere sarebbe preferibile optare per
un acqua alcalina con pH superiore a 7 in
quanto questa neutralizza i rifiuti acidi
che accumuliamo nelle nostre cellule a
causa dell’alimentazione e del
metabolismo.
Residuo fisso
Il residuo fisso indica la quantità di sali minerali disciolti nell’acqua.
Tale dato viene calcolato portando l’acqua ad una temperatura di 180°C e ciò che rimane dopo la
sua completa evaporazione rappresenta il residuo fisso.
Questo valore si esprime in mg/l e più è elevato, più sali sono disciolti in un litro d’acqua.
In base al residuo fisso le acque possono essere classificate in:
 minimamente mineralizzata con residuo fisso inferiore o pari a 50 mg/ L;
 oligominerale o leggermente mineralizzata con residuo fisso inferiore a 500 mg/ L;
 mediominerale con residuo fisso compreso tra 500 e 1000 mg/ L;
 ricca di sali minerali con residuo fisso superiore a 1.000 mg/L. Questo tipo di acqua è
indicata per specifiche terapie di salute ed è acquistabile in farmacia
In genere chi soffre di ipertensione o deve favorire la diuresi deve optare per un’ acqua
minimamente mineralizzata o un’acqua oligominerale , gli sportivi dovrebbero invece preferire
un’acqua mediominerale
Nitrati e nitriti
La presenza di nitrati nell’acqua è causata sia da fenomeni naturali sia dall’uso di
fertilizzanti e pesticidi per l’agricoltura
In genere la loro concentrazione nell’acqua è minima e quindi non è pericolosa per la
salute, se però tale concentrazione aumenta o se si trasformano in nitriti a causa di batteri
già presenti nell’acqua e nel corpo umano, si possono avere serie ripercussioni sulla salute.
I nitri interagiscono con l’emoglobina causando una riduzione del trasporto di ossigeno
dai polmoni agli organi e tessuti e questa situazione può rivelarsi fatale per i neonati.
Per tale motivo nell’acqua sono previsti due differenti limiti di dosaggio di nitrati:
 45 mg/L nelle ordinarie acque minerali;
 10 mg/L in quelle destinate all’infanzia.
Principio del
metodo
Si effettua mediante titolazione con EDTA, complessante dei metalli alcalino-
terrosi. La titolazione viene effettuata in soluzione a pH = 10 (aggiungendo
tampone ammoniaca/ammonio) per favorire la complessazione degli ioni Ca2+
e Mg2+ . Per la rilevazione del punto di fine titolazione si utilizza come
indicatore il nero-ericromo T, che forma con una piccolissima parte di ioni
Mg2+ complessi fortemente colorati di rosso-vino. Al punto di equivalenza,
dopo essere stati complessati tutti gli ioni Ca2+ ed Mg2+ liberi in soluzione,
un’ulteriore aggiunta di titolante induce una reazione di spostamento a carico
del complesso Mg-nero-ericromo T, che una volta libero, assume una
colorazione blu cobalto. Infine, è da tener presente che in base alla definizione
di grado francese (°F = 1g di CaCO3/100 L H2O) titolando 100 mL di acqua con
EDTA 0,01 M, i mL utilizzati nella titolazione corrispondono alla durezza
espressa in gradi Francesi

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Parametri dell'acqua (1)

  • 1. I PARAMETRI DELL’ACQUA Progetto fatto da: Grazia Aloisio, Alex Bruni, Ganci Gaia, Muto Mattia, Porco Piero e Sacco Chiara
  • 3. 01. PARAMETRI L’acqua destinata a uso domestico viene periodicamente sottoposta ad analisi qualitative al fine di verificarne la sicurezza per la salute umana e la normativa che definisce i parametri per misurare la qualità dell’acqua. Tale normativa distingue i parametri per misurare la qualità dell’acqua nelle seguenti tre tipologie: • parametri microbiologici volti all’ individuazione della presenza di microrganismi o gruppi microbici come ad esempio gli enterococchi o l’escherichia coli; • parametri chimici che valutano la presenza di sostanze tossiche come arsenico, piombo, antiparassitari ecc.; • parametri indicatori come odore, colore, sapore, pH, durezza ecc.
  • 4. 02. Principali parametri Durezza La durezza dell’acqua indica la presenza di calcio e magnesio, quest’ultimo è normalmente presente in concentrazione minore rispetto al calcio. In Italia la durezza dell’acqua viene espressa in gradi francesi: 1 grado francese = 10mg di CaCO3 (carbonato di calcio) ogni litro d’acqua. In base alla sua durezza, possiamo suddividere l’acqua in: • Acqua molto dolce 0-4 F° • Acqua dolce 4-8 F° • Acqua a durezza media 8-12 F° • Acqua a durezza discreta 12-18 F° • Acqua dura 18-30 F° • Acqua molto dura > 30 F° Un’acqua molto dura può causare incrostazioni di calcare nelle tubazioni e richiede per il lavaggio della biancheria un elevato consumo di detersivi, mentre un’acqua molto dolce può diventare corrosiva per i tubi in metallo.
  • 5. Differenza tra durezza temporenea e permanente DUREZZA TEMPORANEA È dovuta alla presenza di Sali di Ca2+ e Mg2+, quali bicarbonati, che in seguito all’ebollizione dell’acqua si decompongono con formazione di composti insolubili dei due ioni metallici. Ca2+ + 2 HCO3 - ↔ CaCO3 + CO2 + H2O Ad alte temperature, l’equilibrio della reazione è spostato verso destra (liberazione di CO2 gassosa e precipitazione del carbonato di calcio) . DUREZZA PERMANENTE È dovuta a quei Sali (cloruri, solfati, nitrati, carbonati) che rimangono in soluzione nonostante l’ebollizione prolungata. La somma delle due durezze, temporanea e permanente, e detta totale.
  • 6. pH Il pH è un parametro per misurare la qualità dell’acqua in relazione alla sua acidità o basicità. Il pH dell’acqua viene calcolato su una scala che va da 0, che rappresenta la massima acidità, a 14 che indica invece la massima basicità. Il livello intermedio 7 definisce la condizione di neutralità che è propria dell’acqua distillata. Il pH delle acque minerali naturali è invece in genere compreso tra 6,5 e 8,0, da notare che il pH dell’acqua frizzante sarà invece minore per via del contenuto di anidride carbonica. In genere sarebbe preferibile optare per un acqua alcalina con pH superiore a 7 in quanto questa neutralizza i rifiuti acidi che accumuliamo nelle nostre cellule a causa dell’alimentazione e del metabolismo.
  • 7. Residuo fisso Il residuo fisso indica la quantità di sali minerali disciolti nell’acqua. Tale dato viene calcolato portando l’acqua ad una temperatura di 180°C e ciò che rimane dopo la sua completa evaporazione rappresenta il residuo fisso. Questo valore si esprime in mg/l e più è elevato, più sali sono disciolti in un litro d’acqua. In base al residuo fisso le acque possono essere classificate in:  minimamente mineralizzata con residuo fisso inferiore o pari a 50 mg/ L;  oligominerale o leggermente mineralizzata con residuo fisso inferiore a 500 mg/ L;  mediominerale con residuo fisso compreso tra 500 e 1000 mg/ L;  ricca di sali minerali con residuo fisso superiore a 1.000 mg/L. Questo tipo di acqua è indicata per specifiche terapie di salute ed è acquistabile in farmacia In genere chi soffre di ipertensione o deve favorire la diuresi deve optare per un’ acqua minimamente mineralizzata o un’acqua oligominerale , gli sportivi dovrebbero invece preferire un’acqua mediominerale
  • 8. Nitrati e nitriti La presenza di nitrati nell’acqua è causata sia da fenomeni naturali sia dall’uso di fertilizzanti e pesticidi per l’agricoltura In genere la loro concentrazione nell’acqua è minima e quindi non è pericolosa per la salute, se però tale concentrazione aumenta o se si trasformano in nitriti a causa di batteri già presenti nell’acqua e nel corpo umano, si possono avere serie ripercussioni sulla salute. I nitri interagiscono con l’emoglobina causando una riduzione del trasporto di ossigeno dai polmoni agli organi e tessuti e questa situazione può rivelarsi fatale per i neonati. Per tale motivo nell’acqua sono previsti due differenti limiti di dosaggio di nitrati:  45 mg/L nelle ordinarie acque minerali;  10 mg/L in quelle destinate all’infanzia.
  • 9. Principio del metodo Si effettua mediante titolazione con EDTA, complessante dei metalli alcalino- terrosi. La titolazione viene effettuata in soluzione a pH = 10 (aggiungendo tampone ammoniaca/ammonio) per favorire la complessazione degli ioni Ca2+ e Mg2+ . Per la rilevazione del punto di fine titolazione si utilizza come indicatore il nero-ericromo T, che forma con una piccolissima parte di ioni Mg2+ complessi fortemente colorati di rosso-vino. Al punto di equivalenza, dopo essere stati complessati tutti gli ioni Ca2+ ed Mg2+ liberi in soluzione, un’ulteriore aggiunta di titolante induce una reazione di spostamento a carico del complesso Mg-nero-ericromo T, che una volta libero, assume una colorazione blu cobalto. Infine, è da tener presente che in base alla definizione di grado francese (°F = 1g di CaCO3/100 L H2O) titolando 100 mL di acqua con EDTA 0,01 M, i mL utilizzati nella titolazione corrispondono alla durezza espressa in gradi Francesi