1. RESPONSABILITÀ MEDICA
ASPETTI COSTITUZIONALI , GIURIDICI E MEDICO-LEGALI
RELAZIONE
PROF. COSIMO LORÉ
5 aprile 2013 ore 16,30-19,30
AUDITORIUM
via della Resistenza 38 Marittima (Lecce)
ORDINE DEGLI AVVOCATI
ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI
SCIENZE
MEDICO-LEGALI
SOCIALI e FORENSI
www.scienzemedicolegali.it
2. …cosa si dice in giro?
GAZZETTA UFFICIALE
CASSAZIONE PENALE
ANIA
LANCET
BMJ
USA
ETC
6. Rapporto ANIA 2011-2012: RC sanitaria sempre più costosa!
IN AUMENTO RC PROFESSIONALE
RC sanitaria, nessuna buona nuova. Se nel 2009
l’operazione polizze per la copertura del rischio
derivante da denunce di malpractice era costata
complessivamente la bella cifra di 485 milioni di euro,
nel 2010 ha sfiorato i 500, principalmente grazie alla
lievitazione del 5,3% del volume dei premi versati dai
professionisti, a fronte di un più contenuto aumento
dell’1,5% dei premi versati dalle strutture. A
confermare che per il settore sanitario il caro-polizze è
più che mai un’emergenza il Rapporto ANIA 2011-12.
7. A rendere ancora più inquietante il bilancio
tracciato è il fatto che esso rappresenta come
sempre solo una parte del tutto, non
ricomprendendo i premi raccolti dalle imprese
europee operanti in Italia in regime di libertà di
prestazione di servizi, alcune delle quali
particolarmente attive nel settore ormai quasi
abbandonato dalle assicurazioni nazionali.
8. La statistica documenta comunque
una crescita dei premi complessivi negli ultimi 10 anni
(2000-2010) del 7,8% l’anno, rispettivamente 6,2% per le
strutture sanitarie e 10,5% per i professionisti: dei 500
milioni raccolti nel 2010 il 58% è relativo a polizze
stipulate dalle strutture sanitarie e il restante 42% relativo
a polizze stipulate dai professionisti sanitari che hanno
visto crescere in modo pesante i costi assicurativi,
probabilmente anche a causa di una rivisitazione dei
prezzi assicurativi resasi necessaria per il persistente
disequilibrio economico del settore.
9. Disequilibrio peraltro ben giustificato dai trend
delle denunce e del costo medio dei sinistri. Nessun
miglioramento statistico in bilancio: la stima del numero di
sinistri denunciati alle imprese di assicurazione italiane nel
2010, basata su un campione di imprese rappresentanti
circa il 32% della raccolta premi 2010 del ramo Rc
generale, quota 33.700 denunce di sinistro, di cui quasi
due terzi relativi a polizze stipulate dalle strutture
sanitarie, sostanzialmente in linea col dato registrato nel
2009 (-1,0%). In crescita, invece, il costo medio dei
sinistri, attestato nel 2010 a quota 27.689 euro, contro i
25.083 del 2009. Dati come è noto da prendere con le
pinze, vista la tradizionale evoluzione dei costi a fronte del
consolidarsi delle informazioni dopo una sottostima
iniziale del sinistro da parte delle compagnie.
10. Per i sinistri protocollati nel 1994, a esempio, dopo 8 anni di
sviluppo (2012) le imprese avevano stimato mediamente di pagare
circa 16.400 euro, mentre nel 2010 la valutazione si era quasi
raddoppiata, attestandosi a quota 28.000 euro. Il fenomeno colpisce
tutte le generazioni di sinistri, con ritmi sempre più accelerati: nel
2004 il costo medio stimato era di 22.700 euro: nel 2008 aveva
toccato quota 44.000, e così via. Trend da capogiro, insomma, che
fanno sballare i conti tecnici di settore con valori crescenti del
rapporto sinistri-premi. Al 31 dicembre del 2010 il rapporto medio
dei sinistri a premi per le varie generazioni sfiora il 170%, mentre
nella generazione più recente si attesta al 153%. Dall’analisi
dell’evoluzione del rapporto sinistri-premi traspare però anche,
secondo l’analisi Ania, un progressivo miglioramento da parte delle
imprese nella stima e previsione dei trend in atto nel settore.
12. La comparsa regolare (sulla rivista
Lancet) della sezione dedicata ad un utile
studio degli errori medici contraddice il
luogo comune secondo cui i medici
vogliono operare come in una setta
segreta (quindi fuori da ogni controllo).
Molti autori (medici) avrebbero voluto
poter parlare dei propri errori, ma non
esisteva la possibilità di una simile
analisi. La sezione della rivista per lo
studio degli errori dei medici rappresenta
una delle modalità, ma non è da
considerarsi da sola sufficiente perché
necessitano più possibilità di indagine.
15. Medical errors are often triggered
by human errors that occurr during the
healthcare process as a result of the
interplay between human beings and the
systems in which they are embedded.
… cioè … errori medici conseguenza dei
difetti di comunicazione e collaborazione
all’interno di un complesso sistema socio-
sanitario…e si sottolinea il prefisso socio!
18. L'ERRORE MEDICO SI CONFIGURA COME
UNA IMPORTANTE CAUSA DI MORTE
MEDICINA: PER "ERRORI” 90 MORTI AL GIORNO
Fonte: Corriere della Sera, ottobre 2006
Gli "sbagli" in sanità causerebbero, secondo
alcune stime, più vittime degli incidenti stradali,
dell'infarto e di molti tumori. I decessi provocati
direttamente o indirettamente dagli errori dei medici
o comunque dei sistemi di assistenza e cura
sarebbero da 30 a 35mila all'anno, circa 90 al
giorno. Un numero di vittime maggiori, quindi, degli
incidenti stradali, dell'infarto e di molti tumori, con
costi annuali stimati in 10 miliardi di euro.
19. E la metà di questi errori potrebbe
probabilmente essere evitato migliorando
l'organizzazione delle strutture sanitarie e
offrendo ai medici strumenti "anti-svista"
ad hoc.
A guidare la classifica dei reparti più a
rischio secondo la fonte "Toscana Medica"
- c'è la sala operatoria (32%), seguita da
dipartimenti degenze (28%), dipartimenti
di urgenza (22%) ed ambulatori (18 %).
20. Mentre la specialità più sotto accusa
- a riferirlo è il Tribunale per i diritti del
malato - è l'ortopedia (16,5%), seguita da
oncologia (percentuali attualmente scese
dal 13% al 10%), ostetricia e ginecologia
(10,8%) e chirurgia generale (10,6%). Ma
quali sono le principali cause di errore? Tra
i fattori imputati la somministrazione di
farmaci sbagliati, che secondo un'indagine
dell'Asl Roma C si colloca al primo posto
per le sviste in oncologia (40% insieme alla
non applicazione dei protocolli previsti).
21. La cosiddetta "malpractice" esiste, ma
spesso l'errore non è dell'operatore sanitario,
bensì della struttura in cui lavora: stanchezza
legata a troppi turni massacranti, procedure
non controllate, cartelle cliniche o farmaci
preparati in ambienti bui, sporchi o rumorosi
e diagnosi tardive per screening inefficaci.
Il mancato impiego routinario del pap
test, ad esempio, è la ragione per cui ancora
oggi 1.500 italiane l'anno muoiono di cancro
al collo dell'utero. Troppe volte, poi, si
trascura la co-presenza di varie malattie,
come pure il consenso informato al malato e
alla sua famiglia.
22. Il problema dell’errore medico può e deve essere
affrontato da punti di vista diversi e soprattutto di
diversa afferenza e competenza professionale:
le cause che hanno generato un forte aumento di denunce e
richieste di risarcimento;
le basi giuridiche della responsabilità professionale del
medico;
le modalità di gestione del contenzioso;
le azioni finalizzate a prevenire gli eventi avversi e le azioni
giudiziarie.
V. Fineschi
23. Una priorità urgente: diminuire le aspettative nei
confronti di una medicina “mitica” (R. Smith BMJ 1999)
…la morte è inevitabile…
…la maggior parte delle malattie gravi non può essere guarita…
…gli antibiotici non servono per curare l’influenza…
…le protesi artificiali ogni tanto si rompono…
…gli ospedali sono luoghi pericolosi…
…ogni farmaco ha anche effetti secondari…
…la maggioranza degli interventi medici danno solo benefici marginali e
molti non funzionano affatto…
…gli screening producono anche falsi risultati positivi e negativi…
…ci sono modi migliori di spendere i soldi che acquistare
indiscriminatamente tecnologia medico – sanitaria…
V. Fineschi
26. La esperienza medico-legale e criminologica
dimostra in maniera “inequivocabile” che in ambito
sia sanitario che giudiziario la casistica rimane
fine a se stessa in un insensato “gioco delle parti”
senza alcun significativo impegno verso uno
studio delle reali cause e dei possibili rimedi dei
danni da condotte mediche non appropriate
malgrado la monotonia della malpratica e la
EVIDENZA DELLA ESIGENZA DI ECCELLENZA
quando i beni in gioco e a rischio
sono quelli della vita e della salute!
27. Il compito di analizzare la realtà al fine di migliorare
le condizioni dell’umanità spetterebbe alle università
istituzionalmente dedicate a “STUDI SCIENTIFICI”
che in questo caso sarebbero di assoluta rilevanza e di
pubblica utilità e che tuttavia non sono intrapresi forse
perché da nessun governo di questa italiana repubblica
sono stati finanziati, incentivati e neppure auspicati…!
28. …la conclusione sconfortante è che in ospedale e in
tribunale degli errori (e perfino degli orrori!) non si
tiene conto facendoli diventare preziosa esperienza:
………SBAGLIANDO………
NON SI VUOLE IMPARARE!
29. Le sconcertanti ragioni di un così insensato sperpero
di salute e denaro sono da ricercarsi nella stoltezza
di chi persegue solo ottusi interessi di categoria
ACCADEMICA O POLITICA
IN TOGA… O IN CAMICE…
30. …vi è poi la inesplorata inquietante qualità di…
PERIZIE E CONSULENZE
Non c’è nulla, in un processo penale,
che rechi incertezza, semini dubbio,
crei confusione quanto le perizie.
Leonardo Sciascia
31. Sogliono essere odiatissimi i buoni e i
generosi perchè ordinariamente sono
sinceri e chiamano le cose coi loro nomi.
Colpa non perdonata dal genere umano, il
quale non odia mai tanto chi fa male, né il
male stesso, quanto chi lo nomina. In modo
che più volte, mentre chi fa male ottiene
ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è
strascinato in sui patiboli.
Giacomo Leopardi, Pensieri
32. …ispiriamoci ad un grande imperatore…
PUER APULIAE ET STUPOR MUNDI
…render manifeste le cose così come sono.
Federico II