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NOONIC GUIDES
2
NOONIC GUIDES
DEFINIZIONE DI GROWTH HACKING
3
Sean Ellis
ALTRE DEFINIZIONI DI GROWTH HACKING
Luca Barboni
4
CEO at GrowthHackers.com
Autore del libro:
Growth Hacking - Fai crescere la tua impresa online
5
NOONIC GUIDES
PROCESSO
6
GROWTH HACKING: VERO E FALSO
7
Il Growth Hacking è una serie di trucchetti
Con il Growth Hacking “si vince facile”
Si può copiare gli altri
Con un solo “hack” si può fare il “boom”
I Growth Hackers lavorano da soli
Growth Hacking è economico, in termini di
tempo e denaro
Ogni azienda necessita del processo di
Growth Hacking
Il Growth Hacking è un processo
Spesso succede di “correre in cerchio” per molto tempo
Si dovrebbe lavorare sui propri dati e sul proprio contesto di mercato
I “growth hacks” sono temporanei: occorre poi implementare del
marketing a supporto
Il Growth Hacking è un effort a livello di azienda
Growth Hacking richiede tempo e denaro per eseguire i test
Non tutte le aziende possono avviare questo tipo di processi se non
correttamente supportate
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
8
Un’ampia raccolta
di idee
Un framework
(modello di lavoro)
per dare priorità
alle idee da testare
Una rigorosa
esecuzione dei test
L’acquisizione dei
dati raccolti e
comprensione dei
risultati
Una modalità di
raccolta delle
conoscenze acquisite al
fine di renderle fruibili
all’interno dell’azienda
(c.d. Knowledge Base
Aziendale)
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
Brainstorm
Raccolta di Idee
Prioritize
Valutazione delle
Idee e Backlog
Test
Creazione degli
“Experiment Doc”
Implement
Esecuzione de i test
Analyze
Analisi dei risultati
Systemize
In base ai risultati,
mettere a sistema
9
Creazione di un Growth Team
incaricato di gestire le sessioni
(“Growth Meeting”) e i test.
Organizzazione di “Growth
Meetings”.
Coinvolgimento di tutto il Core
Team (inclusi dirigenti, consulenti
esterni, ecc).
10
Esecuzione dei meetings a
cadenza settimanale o
bisettimanale
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
1. Non scartare nessuna idea
2. Più idee ci sono meglio è
3. Incoraggiare la partecipazione di tutti
4. Rispettare le tempistiche prefissate
5. Evitare il “Group Think”: nessun pregiudizio e nessun limite.
6. Organizzare un foglio elettronico per raccoglierle (template scaricabile
nelle prossime slide).
Brainstorm
Raccolta di Idee
Generare
Idee
Raccogliere
Idee
Selezionare il test
successivo
11
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
La risorsa più scarsa a disposizione del Team è
il tempo.
Dando un punteggio alle idee si sviluppa un
criterio con il quale decidere l’idea da testare
nell’immediato e quali idee è il caso di
sperimentare in un secondo momento, oppure
di non eseguire affatto.
Come si può assegnare un punteggio ad
un’idea?
Prioritize
Valutazione delle
Idee e Backlog
12
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
Ci sono due principali sistemi utilizzati nel Growth Hacking per assegnare un punteggio alle idee raccolte:
ICE Score
BRASS Score
• Grado di impatto dell’idea (Impact)
• Fiducia nel risultato dell’idea (Confidence)
• Facilità di test dell’idea (Ease)
• Score= risultato della somma delle voci precedenti
• Fiducia nel risultato (Blink)
• Rilevanza dell’idea (Relevance)
• Disponibilità in termini di risorse e facilità di test (Availability)
• Scalabilità dell’idea (Scalability)
• Score= risultato della moltiplicazione delle voci precedenti
Prioritize
Valutazione delle
Idee e Backlog
13
SCORING SYSTEM
14
Esempio di applicazione dell’ICE Score ad una
raccolta di idee.
Ogni partecipante è tenuto a dare il suo
punteggio in base alla sua opinione riguardo
l’impatto che l’idea potrebbe avere sul Business,
la fiducia che ripone nella riuscita del test (in
base anche ad elementi oggettivi e alla sua
esperienza maturata) e la sua facilità di
sperimentazione.
Lo Score dell'idea sarà dato dalla media dei
singoli Score dei partecipanti, calcolati come
medie aritmetiche dei valori da loro assegnati.
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
15
IDEA Impact Confidence Ease Score
Idea 1 4 6 10 6,67
Idea 2 9 2 5 5,33
Idea 3 8 5 10 7,67
Idea 4 6 3 7 5,33
Idea 5 5 5 8 6
Idea 6 7 7 9 3,83
10 min: Review della sessione precedente;
10 min: Aspetti chiave emersi dai test precedenti:
che cosa si è imparato?
15 min: Brainstorming di idee. I partecipanti
dovrebbero avere il tempo di esposizione delle
proposte, quindi dovrebbero arrivare al meeting
già preparati
15 min: Fase di valutazione delle idee (Prioritize)
5 min: Selezionare le idee da testare per la
prossima sessione di test.
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
16
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
Per backlog, letteralmente “elenco di procedure da
attuare”, si intende un documento, in questo caso
Excel o Google Sheet, dove raccogliere tutte le idee
formulate nei vari meeting già con il punteggio di
valutazione.
Cliccando il link contenuto nella foto a fianco è
possibile trovare un template (Backlog + Scoring
System): scaricalo e inizia ad utilizzarlo subito.
17
Clicca sull’immagine e scarica il template
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
18
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
Di fondamentale importanza sono l’organizzazione e la
chiarezza nell’esecuzione dei test.
Per questo l’utilizzo di Experiment Templates per
raccogliere i dettagli di ogni esperimento è importante
per mantenere coerente il framework di lavoro.
In questa fase si dovrà definire “un obiettivo”, ovvero il
risultato che ci si aspetta per far si che il test abbia
funzionato, come si vedrà nella sezione dedicata alle
metriche.
Con queste attività si inizierà a costruire una
Knowledge Base Aziendale: un database dove
raccogliere tutti gli esperimenti eseguiti e i relativi
risultati. Test
Creazione degli
“Experiment Doc”
19
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
A questo link è possibile trovare un template:
scarica una copia e inizia ad utilizzarlo subito.
Test
Creazione degli
“Experiment Doc”
20
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
Project Management per l’esecuzione dei test:
- Risorse da assegnare e ruoli;
- Ore lavorative da allocare;
- Organizzazione di meeting di allineamento
periodici: brevi e frequenti;
Successivamente si procederà
all’implementazione del test.
Implement
Esecuzione de i test
21
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
Controllo dei risultati per verificare il
raggiungimento dell’obiettivo desiderato.
Analisi degli Hard Data (dati quantitativi e
quindi oggettivi) e dei Soft Data (dati qualitativi
e difficilmente misurabili).
Se qualcosa non è andato come previsto un
metodo utile di analisi è senza dubbio il 5
Whys.
Analyze
Analisi dei risultati
22
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
Questo processo permette di analizzare le relazioni
causa-effetto di un determinato problema, fino ad
arrivare alle cause profonde (root causes analysis).
A lato un esempio.
23
ESEMPIO DI FUNZIONAMENTO
Problema: gli utenti non effettuano più il log-in
1° Perché: perché gli utenti non effettuano più il log-in?
Risposta: perché c’è stato un calo di visite alla pagina di login da
mobile.
2° Perché: perché c’è stato un calo di visite alla pagina di login da
mobile?
Risposta: perché la versione mobile è molto lenta da caricare.
3° Perché: perché la versione mobile è molto lenta da caricare?
Risposta: Perché si è inserita un’immagine molto pesante per una
promozione.
4° Perché: Perché si è inserita un’immagine molto pesante per una
promozione?
Risposta: Perché il tecnico junior incaricato non sapeva che doveva
controllare il peso dell’immagine.
5° Perché: Perché il tecnico junior incaricato non sapeva che doveva
controllare il peso dell’immagine?
Risposta: il suo superiore non lo aveva istruito correttamente.
Soluzione: inserire nella procedura dedicata il controllo del peso
delle immagini e la supervisione obbligatoria del superiore ad ogni
modifica.
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
Raccolta dei risultati in una Knowledge Base.
Questa sarà un asset aziendale per proseguire
nei Growth Experiments sfruttando l’esperienza
passata.
La Knowledge Base Aziendale deve essere
condivisa con tutti i membri dell’azienda,
accessibile e ricercabile. Deve essere quindi
indipendente dalle persone che hanno
effettuato il test.
Systemize
In base ai risultati,
mettere a sistema
24
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
25
APPROCCIO DATA DRIVEN
Il Growth Hacking si basa sulla raccolta e la
valutazione dei risultati ottenuti. L’approccio Data
Driven diventa quindi fondamentale per
mantenere procedurale e oggettivo il processo
avviato. Seguendo delle metriche, identificate in
fase iniziale, sarà quindi possibile definire il successo
o no della sperimentazione.
Tramite l’identificazione di alcune metriche
importanti per il business aziendale, in questo caso
KPI (key performance indicator) si potrà poi
procedere con le varie fasi di test (di prodotto e
canale marketing), analizzando statisticamente il
successo o no delle diverse sperimentazioni.
26
IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
Brainstorm
Raccolta di Idee
Prioritize
Valutazione delle
Idee e Backlog
Test
Creazione degli
“Experiment Doc”
Implement
Esecuzione de i test
Analyze
Analisi dei risultati
Systemize
In base ai risultati,
mettere a sistema
27
In caso di vittoria: SYSTEMIZE
In caso di sconfitta: RE-ITERATE
28
NOONIC GUIDES
APPROCCIO DATA DRIVEN
Il modello AARRR è tra i più utilizzati a livello di
lancio startup e nei processi di Growth Hacking.
Pone infatti il focus sui cinque metriche di
maggior interesse per il rapido successo di un
prodotto/servizio.
L’utilità di questo sistema permette di
identificare un problema e di assegnargli una
metrica precisa in modo da lavorare
unicamente su quella.
Acquisition: Acquisizione di nuovi utenti (non
ancora clienti), es. traffico;
Activation: Attivazione di un utente: l’utente ha
una user experience positiva ed effettua
un’azione;
Retention: Gli utenti ritornano e visitano il sito
più volte;
Referral: Gli utenti apprezzano il prodotto al
punto da parlarne ad altri;
Revenue: Gli utenti effettuano acquisti o azioni di
monetizzazione.
29
APPROCCIO DATA DRIVEN
DoDa è un’azienda B2C che crea e vende online
t-shirt ispirate alle serie tv americane.
Il Core Team ha stabilito quali sono le cinque
metriche seguendo il metodo AARRR.
Tutte le attività del Team di DoDa ruotano
attorno a queste metriche e al loro
raggiungimento: infatti solo con il
conseguimento di questi risultati le attività
saranno considerate positivamente.
Acquisition: 20.000 visite al sito al mese
Activation: 900 utenti che compiono l’azione di
aggiunta al carrello al mese.
Retention: 200€ di spesa all’anno per cliente.
Referral: utilizzo di 30 buoni sconto al mese.
Questi buoni vengono regalati quando si effettua
un acquisto (il buono non è utilizzabile dal cliente
quindi è costretto a regalarlo).
Revenue: 20.000 euro di entrate al mese.
30
APPROCCIO DATA DRIVEN
31
DoDa ha notato che gli utenti,
dopo un prima visita al sito e un
primo acquisto, sono soliti non
tornare.
La metrica di retention si basa sul
CLV (Customer Lifetime Value) e
hanno calcolato che in media un
utente dovrebbe spendere circa
200 euro all’anno per essere
considerato profittevole.
Durante il periodico Growth
Meeting hanno proposto idee per
migliorare questa metrica: hanno
valutato e deciso quale testare
tramite il punteggio ottenuto. La
decisione è stata quella di
implementare uno sconto del 5%
per chi ha già acquistato almeno
una volta. Il project manager ha
assegnato le risorse e fissato le
tempistiche. Il test è stato
implementato.
Dopo un periodo
considerato idoneo di tre
mesi hanno analizzato i
dati: il valore della metrica
è cresciuto e l’obiettivo
risulta raggiunto.
Secondo il Project Manager la
messa a sistema della
modifica avrebbe un costo
che verrebbe coperto dai
profitti, quindi hanno deciso
la sua implementazione con
lo sviluppo di attività di
marketing di mantenimento.
L’esempio di DoDa
32
NOONIC GUIDES
ESEMPI
GROWTH HACK
Airbnb permetteva di pubblicare l’annuncio anche
su Craigslist (noto sito di annunci), sfruttando una
user base già molto ampia e sviluppata.
Grazie a questo hack Airbnb è riuscita a farsi
conoscere da tantissimi utenti e allo stesso tempo
ha permesso agli host di affittare le loro camere
sempre più spesso.
33
GROWTH HACK
Hotmail, inserendo la scritta“PS: I love you. Get your
free e-mail at Hotmail” alla fine di ogni email inviata
dagli utenti, ha reso estremamente facile ed intuitivo
creare un nuovo account sulla loro piattaforma
consentendone una rapida diffusione.
TAKEAWAY
34
35
NOONIC GUIDES
LETTURE CONSIGLIATE
GROWTH HACKER MARKETING
Ryan Holiday
BIG DATA MARKETING
Lisa Arthur
HOOKED
Nir Eyal
THE DEFINE GUIDE TO GROWTH
HACKING
Neil Patel
TRACTION
Gabriel Weinberg & Justin Mares
UNSCALABLE
Charlie Guo
36
NOONIC GUIDES

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  • 4. Sean Ellis ALTRE DEFINIZIONI DI GROWTH HACKING Luca Barboni 4 CEO at GrowthHackers.com Autore del libro: Growth Hacking - Fai crescere la tua impresa online
  • 7. GROWTH HACKING: VERO E FALSO 7 Il Growth Hacking è una serie di trucchetti Con il Growth Hacking “si vince facile” Si può copiare gli altri Con un solo “hack” si può fare il “boom” I Growth Hackers lavorano da soli Growth Hacking è economico, in termini di tempo e denaro Ogni azienda necessita del processo di Growth Hacking Il Growth Hacking è un processo Spesso succede di “correre in cerchio” per molto tempo Si dovrebbe lavorare sui propri dati e sul proprio contesto di mercato I “growth hacks” sono temporanei: occorre poi implementare del marketing a supporto Il Growth Hacking è un effort a livello di azienda Growth Hacking richiede tempo e denaro per eseguire i test Non tutte le aziende possono avviare questo tipo di processi se non correttamente supportate
  • 8. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING 8 Un’ampia raccolta di idee Un framework (modello di lavoro) per dare priorità alle idee da testare Una rigorosa esecuzione dei test L’acquisizione dei dati raccolti e comprensione dei risultati Una modalità di raccolta delle conoscenze acquisite al fine di renderle fruibili all’interno dell’azienda (c.d. Knowledge Base Aziendale)
  • 9. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING Brainstorm Raccolta di Idee Prioritize Valutazione delle Idee e Backlog Test Creazione degli “Experiment Doc” Implement Esecuzione de i test Analyze Analisi dei risultati Systemize In base ai risultati, mettere a sistema 9
  • 10. Creazione di un Growth Team incaricato di gestire le sessioni (“Growth Meeting”) e i test. Organizzazione di “Growth Meetings”. Coinvolgimento di tutto il Core Team (inclusi dirigenti, consulenti esterni, ecc). 10 Esecuzione dei meetings a cadenza settimanale o bisettimanale IL PROCESSO DI GROWTH HACKING
  • 11. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING 1. Non scartare nessuna idea 2. Più idee ci sono meglio è 3. Incoraggiare la partecipazione di tutti 4. Rispettare le tempistiche prefissate 5. Evitare il “Group Think”: nessun pregiudizio e nessun limite. 6. Organizzare un foglio elettronico per raccoglierle (template scaricabile nelle prossime slide). Brainstorm Raccolta di Idee Generare Idee Raccogliere Idee Selezionare il test successivo 11
  • 12. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING La risorsa più scarsa a disposizione del Team è il tempo. Dando un punteggio alle idee si sviluppa un criterio con il quale decidere l’idea da testare nell’immediato e quali idee è il caso di sperimentare in un secondo momento, oppure di non eseguire affatto. Come si può assegnare un punteggio ad un’idea? Prioritize Valutazione delle Idee e Backlog 12
  • 13. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING Ci sono due principali sistemi utilizzati nel Growth Hacking per assegnare un punteggio alle idee raccolte: ICE Score BRASS Score • Grado di impatto dell’idea (Impact) • Fiducia nel risultato dell’idea (Confidence) • Facilità di test dell’idea (Ease) • Score= risultato della somma delle voci precedenti • Fiducia nel risultato (Blink) • Rilevanza dell’idea (Relevance) • Disponibilità in termini di risorse e facilità di test (Availability) • Scalabilità dell’idea (Scalability) • Score= risultato della moltiplicazione delle voci precedenti Prioritize Valutazione delle Idee e Backlog 13
  • 15. Esempio di applicazione dell’ICE Score ad una raccolta di idee. Ogni partecipante è tenuto a dare il suo punteggio in base alla sua opinione riguardo l’impatto che l’idea potrebbe avere sul Business, la fiducia che ripone nella riuscita del test (in base anche ad elementi oggettivi e alla sua esperienza maturata) e la sua facilità di sperimentazione. Lo Score dell'idea sarà dato dalla media dei singoli Score dei partecipanti, calcolati come medie aritmetiche dei valori da loro assegnati. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING 15 IDEA Impact Confidence Ease Score Idea 1 4 6 10 6,67 Idea 2 9 2 5 5,33 Idea 3 8 5 10 7,67 Idea 4 6 3 7 5,33 Idea 5 5 5 8 6 Idea 6 7 7 9 3,83
  • 16. 10 min: Review della sessione precedente; 10 min: Aspetti chiave emersi dai test precedenti: che cosa si è imparato? 15 min: Brainstorming di idee. I partecipanti dovrebbero avere il tempo di esposizione delle proposte, quindi dovrebbero arrivare al meeting già preparati 15 min: Fase di valutazione delle idee (Prioritize) 5 min: Selezionare le idee da testare per la prossima sessione di test. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING 16
  • 17. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING Per backlog, letteralmente “elenco di procedure da attuare”, si intende un documento, in questo caso Excel o Google Sheet, dove raccogliere tutte le idee formulate nei vari meeting già con il punteggio di valutazione. Cliccando il link contenuto nella foto a fianco è possibile trovare un template (Backlog + Scoring System): scaricalo e inizia ad utilizzarlo subito. 17 Clicca sull’immagine e scarica il template
  • 18. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING 18
  • 19. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING Di fondamentale importanza sono l’organizzazione e la chiarezza nell’esecuzione dei test. Per questo l’utilizzo di Experiment Templates per raccogliere i dettagli di ogni esperimento è importante per mantenere coerente il framework di lavoro. In questa fase si dovrà definire “un obiettivo”, ovvero il risultato che ci si aspetta per far si che il test abbia funzionato, come si vedrà nella sezione dedicata alle metriche. Con queste attività si inizierà a costruire una Knowledge Base Aziendale: un database dove raccogliere tutti gli esperimenti eseguiti e i relativi risultati. Test Creazione degli “Experiment Doc” 19
  • 20. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING A questo link è possibile trovare un template: scarica una copia e inizia ad utilizzarlo subito. Test Creazione degli “Experiment Doc” 20
  • 21. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING Project Management per l’esecuzione dei test: - Risorse da assegnare e ruoli; - Ore lavorative da allocare; - Organizzazione di meeting di allineamento periodici: brevi e frequenti; Successivamente si procederà all’implementazione del test. Implement Esecuzione de i test 21
  • 22. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING Controllo dei risultati per verificare il raggiungimento dell’obiettivo desiderato. Analisi degli Hard Data (dati quantitativi e quindi oggettivi) e dei Soft Data (dati qualitativi e difficilmente misurabili). Se qualcosa non è andato come previsto un metodo utile di analisi è senza dubbio il 5 Whys. Analyze Analisi dei risultati 22
  • 23. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING Questo processo permette di analizzare le relazioni causa-effetto di un determinato problema, fino ad arrivare alle cause profonde (root causes analysis). A lato un esempio. 23 ESEMPIO DI FUNZIONAMENTO Problema: gli utenti non effettuano più il log-in 1° Perché: perché gli utenti non effettuano più il log-in? Risposta: perché c’è stato un calo di visite alla pagina di login da mobile. 2° Perché: perché c’è stato un calo di visite alla pagina di login da mobile? Risposta: perché la versione mobile è molto lenta da caricare. 3° Perché: perché la versione mobile è molto lenta da caricare? Risposta: Perché si è inserita un’immagine molto pesante per una promozione. 4° Perché: Perché si è inserita un’immagine molto pesante per una promozione? Risposta: Perché il tecnico junior incaricato non sapeva che doveva controllare il peso dell’immagine. 5° Perché: Perché il tecnico junior incaricato non sapeva che doveva controllare il peso dell’immagine? Risposta: il suo superiore non lo aveva istruito correttamente. Soluzione: inserire nella procedura dedicata il controllo del peso delle immagini e la supervisione obbligatoria del superiore ad ogni modifica.
  • 24. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING Raccolta dei risultati in una Knowledge Base. Questa sarà un asset aziendale per proseguire nei Growth Experiments sfruttando l’esperienza passata. La Knowledge Base Aziendale deve essere condivisa con tutti i membri dell’azienda, accessibile e ricercabile. Deve essere quindi indipendente dalle persone che hanno effettuato il test. Systemize In base ai risultati, mettere a sistema 24
  • 25. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING 25
  • 26. APPROCCIO DATA DRIVEN Il Growth Hacking si basa sulla raccolta e la valutazione dei risultati ottenuti. L’approccio Data Driven diventa quindi fondamentale per mantenere procedurale e oggettivo il processo avviato. Seguendo delle metriche, identificate in fase iniziale, sarà quindi possibile definire il successo o no della sperimentazione. Tramite l’identificazione di alcune metriche importanti per il business aziendale, in questo caso KPI (key performance indicator) si potrà poi procedere con le varie fasi di test (di prodotto e canale marketing), analizzando statisticamente il successo o no delle diverse sperimentazioni. 26
  • 27. IL PROCESSO DI GROWTH HACKING Brainstorm Raccolta di Idee Prioritize Valutazione delle Idee e Backlog Test Creazione degli “Experiment Doc” Implement Esecuzione de i test Analyze Analisi dei risultati Systemize In base ai risultati, mettere a sistema 27 In caso di vittoria: SYSTEMIZE In caso di sconfitta: RE-ITERATE
  • 29. APPROCCIO DATA DRIVEN Il modello AARRR è tra i più utilizzati a livello di lancio startup e nei processi di Growth Hacking. Pone infatti il focus sui cinque metriche di maggior interesse per il rapido successo di un prodotto/servizio. L’utilità di questo sistema permette di identificare un problema e di assegnargli una metrica precisa in modo da lavorare unicamente su quella. Acquisition: Acquisizione di nuovi utenti (non ancora clienti), es. traffico; Activation: Attivazione di un utente: l’utente ha una user experience positiva ed effettua un’azione; Retention: Gli utenti ritornano e visitano il sito più volte; Referral: Gli utenti apprezzano il prodotto al punto da parlarne ad altri; Revenue: Gli utenti effettuano acquisti o azioni di monetizzazione. 29
  • 30. APPROCCIO DATA DRIVEN DoDa è un’azienda B2C che crea e vende online t-shirt ispirate alle serie tv americane. Il Core Team ha stabilito quali sono le cinque metriche seguendo il metodo AARRR. Tutte le attività del Team di DoDa ruotano attorno a queste metriche e al loro raggiungimento: infatti solo con il conseguimento di questi risultati le attività saranno considerate positivamente. Acquisition: 20.000 visite al sito al mese Activation: 900 utenti che compiono l’azione di aggiunta al carrello al mese. Retention: 200€ di spesa all’anno per cliente. Referral: utilizzo di 30 buoni sconto al mese. Questi buoni vengono regalati quando si effettua un acquisto (il buono non è utilizzabile dal cliente quindi è costretto a regalarlo). Revenue: 20.000 euro di entrate al mese. 30
  • 31. APPROCCIO DATA DRIVEN 31 DoDa ha notato che gli utenti, dopo un prima visita al sito e un primo acquisto, sono soliti non tornare. La metrica di retention si basa sul CLV (Customer Lifetime Value) e hanno calcolato che in media un utente dovrebbe spendere circa 200 euro all’anno per essere considerato profittevole. Durante il periodico Growth Meeting hanno proposto idee per migliorare questa metrica: hanno valutato e deciso quale testare tramite il punteggio ottenuto. La decisione è stata quella di implementare uno sconto del 5% per chi ha già acquistato almeno una volta. Il project manager ha assegnato le risorse e fissato le tempistiche. Il test è stato implementato. Dopo un periodo considerato idoneo di tre mesi hanno analizzato i dati: il valore della metrica è cresciuto e l’obiettivo risulta raggiunto. Secondo il Project Manager la messa a sistema della modifica avrebbe un costo che verrebbe coperto dai profitti, quindi hanno deciso la sua implementazione con lo sviluppo di attività di marketing di mantenimento. L’esempio di DoDa
  • 33. ESEMPI GROWTH HACK Airbnb permetteva di pubblicare l’annuncio anche su Craigslist (noto sito di annunci), sfruttando una user base già molto ampia e sviluppata. Grazie a questo hack Airbnb è riuscita a farsi conoscere da tantissimi utenti e allo stesso tempo ha permesso agli host di affittare le loro camere sempre più spesso. 33 GROWTH HACK Hotmail, inserendo la scritta“PS: I love you. Get your free e-mail at Hotmail” alla fine di ogni email inviata dagli utenti, ha reso estremamente facile ed intuitivo creare un nuovo account sulla loro piattaforma consentendone una rapida diffusione.
  • 36. LETTURE CONSIGLIATE GROWTH HACKER MARKETING Ryan Holiday BIG DATA MARKETING Lisa Arthur HOOKED Nir Eyal THE DEFINE GUIDE TO GROWTH HACKING Neil Patel TRACTION Gabriel Weinberg & Justin Mares UNSCALABLE Charlie Guo 36