2. CORSO DI LAUREA IN TERAPIA
OCCUPAZIONALE
Presidente Prof. Stefano Sensi
(180 CFU-3 anni)
Posti: 27 A.A. 2020/21
3. QUANDO E’ NATA LA
TERAPIA OCCUPAZIONALE?
La terapia occupazionale nasce
ufficialmente nel 1917 negli Stati
Uniti grazie al lavoro di Eleanor
Clarke Slagle, ma i presupposti
teorici sono antecedenti e
risalgono alla rivoluzione della
gestione della patologia
psichiatrica operata da Pinel.
4. • In Italia si inizia a parlare di terapia
occupazionale solo verso gli anni '60,
quando compare la figura del terapista
della riabilitazione, una figura
professionale che comprendeva terapisti
del linguaggio, fisioterapisti e il terapista
occupazionale,
• La terapia occupazionale diventa una
professione autonoma nel 2001, anno in
cui iniziano i primi corsi di laurea.
QUANDO E’ NATA LA
TO IN ITALIA?
5. OBIETTIVI:
Lo scopo della terapia occupazionale è di consentire alle persone di
realizzare a pieno il proprio potenziale.
I terapisti occupazionali sviluppano recuperano o mantengono le
competenze della vita quotidiana e lavorativa delle persone
con disabilità cognitive, fisiche, psichiche attraverso programmi
terapeutici incentrati sul «fare».
La Terapia Occupazionale si occupa anche dell'individuazione e
dell'eliminazione di barriere ambientali per incrementare
l'autonomia e l'indipendenza e la partecipazione alle attività
quotidiane, lavorative, sociali.
6. AMBITI:
Il TO si può occupare del trattamento di pazienti in fase acuta a livello ospedaliero, sub-
acuta nei servizi di assistenza territoriale come ambulatori e ambienti comunitari. Il TO
lavora spesso in team multidisplinari è interviene principalmente in ambiti quali:
• Neurologia. In casi patologie croniche (Alzheimer’s, Parkinson’s, SM, ALS) o acute come
Ictus, traumi cranici, lesioni midollari;
• Ortopedia in pazienti con esiti di traumi;
• Geriatria nelle condizioni internistiche e situazioni di invecchiamento parafisiologico;
• Psichiatria, con persone affette da psicosi, disturbi del tono dell’umore etc;
• Pediatria. Lavorando su bambini, adolescenti e le loro famiglie. Trattando anche i bisogni
psicosociali dei bambini e dei giovani per consentire loro di partecipare al meglio ai più
significativi passaggi della vita andando quindi a includere: normale crescita e sviluppo,
alimentazione, gioco, abilità sociali e istruzione.
10. • Prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti affetti da malattie e
disordini fisici, psichici, sia con disabilità temporanee che
permanenti- Obiettivi che si raggiungono utilizzando attività
espressive manuali-rappresentative, ludiche della vita quotidiana.
• Valutazione funzionale e psicologica del soggetto ed elaborazione
del programma riabilitativo, volto all’individuazione e al
superamento dei bisogni del diversamente abile e al suo
avviamento verso l’autonomia personale nell’ambiente di vita
quotidiana e nel tessuto sociale.
• Attuazione di interventi specifici ed educazione di familiari e
caregivers. Obiettivi che si raggiungono attraverso la scelta e
realizzazione di ausili e modifiche ambientali.
COSA SI IMPARA?
12. OFFERTA FORMATIVA
I ANNO.
Acquisizione di conoscenze delle scienze biomediche e
propedeutiche di base, delle scienze socio-filo-
pedagogiche, di psicologia delle attività occupazionali
e delle basi di terapia occupazionale. Insegnamenti
fondamenti della disciplina e metodologia professionale,
requisiti fondamentali per affrontare la prima esperienza di
tirocinio di tipo osservazionale finalizzata all'orientamento
dello studente agli ambiti professionali di riferimento e
all'acquisizione delle competenze di base.
13. II ANNO.
Acquisizione di conoscenze relative alle scienze biomediche
avanzate e alle scienze interdisciplinari. Si
approfondiranno in particolare le discipline neurologiche e
psichiatriche, e della medicina fisica e riabilitativa. Di
particolare importanza per la formazione saranno gli
insegnamenti legati alla terapia occupazionale applicata
all’età adulta e geriatrica. Il tutto per acquisire, nelle
esperienze di tirocinio, le competenze professionali nei
contesti clinici in cui lo studente può sperimentare ed
individuare aspetti teorici che emergono nella pratica clinica.
OFFERTA FORMATIVA
14. III ANNO.
Acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti le scienze
medico-chirurgiche e farmaco protettive, gli aspetti
medici della terapia occupazionale in età evolutiva e
in ambito lavorativo.
In questo anno, lo studente potrà sperimentare, nell’ambito
dell’ esperienze di tirocinio una graduale assunzione di
autonomia e responsabilità sempre con la supervisione di
esperti.
OFFERTA FORMATIVA
15. ...E DOPO?
Il laureato in Terapia Occupazionale è un Professionista di Area Sanitaria
che presta la sua Attività in Regime di Dipendenza:
Nei servizi di riabilitazione nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale e regionale
Nelle strutture private accreditate e convenzionate
Nelle strutture e centri di riabilitazione
Nelle residenze sanitarie
A domicilio del paziente
Negli ambulatori medici e/o polispecialistici.
Nei settori della medicina, come la pediatria, l’ortopedia, la traumatologia, la
neurologia, la psichiatria e la geriatria.
16. Il laureato in Terapia Occupazionale può prestare anche
Attività Libero-professionale:
nella prevenzione
nel sociale
nelle scuole, laboratori e strutture residenziali per disabili, come
consulente della riabilitazione, specialista nel campo della sanità
nello sviluppo di materiali terapeutici e ausili e nei servizi di
consulenza.
...E DOPO?
17. La percentuale di Laureati occupati a
un anno dal Titolo, varia di anno in
anno, ma è in media fra il 70 e l’80%
...E DOPO?