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COMUNITY CARE
Una definizione
 Forma di sostegno fornito,
informalmente e formalmente,
alle persone fragili che risiedono
nella «comunità», (..)
Community care
la crisi del sistema di Welfare
e il mondo dopo il Covid
 Occorre potenziare la rete dei servizi socio-
sanitari e andare verso un’assistenza integrata
che veda impegnati i diversi attori della comunità
in pratiche di auto-cura, di cure a domicilio, di
mutuo aiuto per un cambiamento
partecipato da parte dei cittadini
(Empowerment)
Community care
Specializzare e Innovare
 Recuperare la comunità per
deistituzionalizzare
 Potenziare i servizi di
domiciliarità
 Progetti RSA «Aperta»*
 Residenzialità leggera
 Centri Diurni specializzati
 Favorire la vita
indipendente
*DGR 856/2013, primo provvedimento che avvia
la riforma del welfare lombardo tratteggiata nella
DGR 116/2013 stabilendo la destinazione di 50
dei 330 milioni previsti. (..) alloggi protetti per
anziani (..) RSA/RSD aperta.
Community care
RSA CASA
Il vecchio modello
Reti territoriali
Il nuovo modello
RSA CASA
Servizi domiciliari. Cure.
Infermieri. Riabilitazione. Prelievi
Sportello sociale
RSA «diurna» / Servizi e cure /
Palestra / Bagno Assistito
CDI
Reti territoriali
Centro Diurno Alzheimer
Il CDI mette a disposizione i
suoi fisioterapisti per azioni
individuali ed anche collettive
quali ginnastica di gruppo,
ginnastica dolce in musica,
mantenimento muscolare.
Centro Diurno Alzheimer
Il CDI mette a diposizione uno psicologo
per momenti di consulenza individuale,
supporto psicologico ma soprattutto per
la riabilitazione cognitiva (=ginnastica
mentale) per il recupero delle funzioni,
per fare diagnosi precoce per le malattie
della sfera cognitiva (demenze,
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Grande importanza alla riabilitazione
cognitiva, alla multisensorialità, alla
prevenzione, alle “terapie non
farmacologiche”. Le letteratura
scientifica in materia identifica proprie
nei CDI l’utenza migliore per poter fare
prevenzione, diagnosi precoce e
intervenire con programmi non
farmacologici ma di riabilitazione
cognitiva, di supporto e sostegno alle
funzioni
Centro Diurno Alzheimer
Centro Diurno Alzheimer
Centro Diurno Integrato
Centro Diurno Alzheimer
Centro Diurno AlzheimerLE ATTIVITA’ SPECIALISTICHE
CDI
Centro Diurno con
o SPORTELLO CON LO PSICOLOGO
o TERAPIE NON FARMACOLOGICHE
o STIMOLAZIONE COGNITIVA
o TERAPIA DELLA REMINESCENZA
o MEDICINA NARRATIVA
o ANIMAZIONE DEDICATA
o PROGRAMMA BRAINER®
o TERAPIE OLISTICHE E DEL BENESSERE
o FISIOTERAPIA E GINNASTICA DI MANTENIMENTO
o STANZA SNOEZELEN PER STIMOLAZIONE SENSORIALE
 Sportello Alzheimer
Descrizione. La conoscenza della malattia, le informazioni, il supporto, la diagnosi precoce.
Su questi quattro punti vuol far leva lo sportello (insieme alle azioni messe a calendario di
formazione, informazione, della area 2)
PROGETTO-PROGRAMMA SPECIFICA (dettaglio delle azioni)
Sportello Alzheimer □ Sportello Alzheimer condotto da esperti
□ Supporto ed ascolto
“sportello aperto” con esperti per informazioni sulla malattia e indirizzo.
Lo sportello diventerà un luogo di incontro, di informazione sulla malattia, ma soprattutto di
“indirizzo”, ovvero di presa in carico del problema in fase preventiva, quando il paziente è
ancora a casa, ancora gestibile, all’inizio della malattia.
Lo sportello sarà una estensione del Centro Diurno, un servizio aggiuntivo ed integrativo, che
oltre alle figure di esperti che saranno presenti negli appuntamenti mensili, si avvarrà di tutta
la esperienza nel settore di Gheron e del supporto fattivo degli operatori interni al servizio.
1area. sportello
▀ SPORTELLO DEMENZE IN RSA
1area. sportello
18
SPORTELLO PER LA NON
AUTOSUFFICIENZA
Lo Sportello per la non autosufficienza-Alzheimer è una funzione
disponibile alla Residenza «Villa Carpaneda» attiva per richieste di
aiuto e supporto sanitario e assistenziale, anche a domicilio,
dalle ……. alle …….. nei giorni ………..
Responsabile dello Sportello è lo psicologo dr. Castagna. Offre
consulenza, supporto e ascolto e può valutare i bisogni di salute e
sociali dell’anziano e predisporre un progetto di aiuto e
supporto, da realizzare in RSA e/o a domicilio.
1area. sportello
Lo sportello diventerà un luogo di incontro, di informazione sulla malattia, ma soprattutto di
“indirizzo”, ovvero di presa in carico del problema in fase preventiva, quando il paziente è
ancora a casa, ancora gestibile, all’inizio della malattia.
Lo sportello sarà una estensione del Centro Diurno e della RSA, un servizio aggiuntivo ed
integrativo, che oltre alle figure di esperti che saranno presenti negli appuntamenti mensili,
si avvarrà di tutta la esperienza nel settore di Gheron e del supporto fattivo degli operatori
interni al servizio.
 Lo sportello per la DIAGNOSI PRECOCE
 Lo sportello come PUNTO ASCOLTO
1area. sportello
 Formazione e Informazione
Descrizione. Corsi di formazione, serate di sensibilizzazione, focus group sul tema demenza,
prevenzione, Alzheimer. Corsi rivolti al TERRITORIO e ai CAREGIVER
Addestramento pratico operativo: le nuove metodologie, la terapia della reminescenza, la
stimolazione cognitiva, il baule dei ricordi, arteterapia e terapie olistiche, terapie non
farmacologiche, dolly therapy, pet therapy etc.
PROGETTO-PROGRAMMA SPECIFICA (dettaglio delle azioni)
Formazione. Informazione □ Corsi per NON “addetti ai lavori” ovvero
volontari, associazionismo, famigliari, caregiver
informali
□ Incontri di sensibilizzazione per territorio
AREA
2area. formazione
3area. Terapie non
farmacologicheGruppo Gheron da anni sperimenta modelli di supporto terapeutico comportamentale, di
terapia olistica, di trattamento psicologico all’interno di tutte le sue strutture RSA e Centri
Diurni a mezzo di psicologi, terapisti ed educatori.
Una specializzazione, ancor più marcata nelle strutture ove presenti nuclei protetti o reparti
Alzheimer, che le ha consentito di sperimentare svariati modelli dalla metodica gentlecare al
metodo Vigorelli, dalla pet therapy, alla dolly therapy passando per stimolazione cognitiva,
terapie olistiche, riabilitazione cognitivo comportamentale, metodo Montessori applicato alle
RSA, centro ascolto e così via.
Per il Centro Diurno Integrato Alzheimer di Soresina, Gheron è disponibile ad attivare numero
tre progetti / iniziative sperimentali tra quelle sotto indicate:
 Medicina Narrativa,
 Riabilitazione e stimolazione cognitiva, Metodo Brainer®
 Doll Therapy e/o altre terapie NON farmacologiche
•LA PIATTAFORMA WEB DEL NEUROPSICOLOGO
•RIABILITAZIONE COGNITIVA
Brainer è la Piattaforma web per la Riabilitazione Cognitiva. Si tratta di
un'evoluzione tecnologica del software Brainer, sviluppato all'interno del Politecnico
di Torino, in collaborazione con un nutrito comitato scientifico, formato da Neurologi,
Foniatri, Geriatri, Logopedisti e Neuropsicologi
.
Negli anni, Brainer ha perseguito il suo obiettivo: aiutare i Neuropsicologi a svolgere
al meglio il proprio lavoro. Brainer ha progettato e realizzato uno strumento che
potesse essere la tua "cassetta degli attrezzi". Utilizzabile in tutti i luoghi di lavoro:
Reparto, Struttura, Studio e anche a Domicilio.
Gli elementi fondamentali per poter utilizzare Brainer
sono:
•tablet o computer (con il tablet il paziente è libero di
toccare lo schermo in autonomia, non sono necessarie
abilità manuali fini, come il movimento delle dita della
mano, importanti per premere un mouse e direzionarlo
correttamente);
•si consiglia Brainer a tutti quegli individui che si trovano
ad uno stadio di compromissione cognitiva lieve-
moderata.
•presenza di un caregiver o personale sanitario (è
importante monitorare l’effettivo svolgimento delle
attività previste).
TRAINING COGNITIVO: metodo BRAINER
Brainer risulta
particolarmente
efficace
nell’intervento
Domiciliare,
contesto in cui
l’operatore può
assegnare degli
esercizi riabilitativi
di potenziamento
da svolgere in
autonomia. I
progressi del
paziente vengono
automaticamente
salvati all’interno
del software.
TRAINING COGNITIVO: metodo BRAINER
PROGETTO-PROGRAMMA SPECIFICA
Medicina Narrativa □ Consulenza e supporto
□ Medicina Narrativa - TIME SLIPS
•Medicina Narrativa.
Time Slips e PVI (Piani Individuali di Vita)
Descrizione. La dimensione dell’ascolto in struttura. La mancanza di
tempo per raccontarsi, la perdita della dimensione dell’ascolto. Ascolto
psicologico, ascolto come «help», come sfogo, come narrazione, come
Storia di Vita.
Dettaglio.
Azioni di ascolto e supporto, di analisi delle storie di vita per la creazione di percorsi
individualizzati di cura, animazione e benessere (PIV)
Medicina narrativa e recupero delle storie
come pre.condizioni per costruire progetti di
cura, di assistenza, di supporto e di
animazione davvero personalizzati, per
integrare in modo innovativo il PAI
rendendolo ancor più strumento di lavoro
operativo con “indicazioni pratiche” per il
benessere dell’Ospite
Lamedicinanarrativacomestrumentoutileper“pianificareilpercorsodicuraedi
presaincaricodellapersonaanziana”,unpercorsodicurapiùcentratosulpaziente
che sulle sue condizioni di salute, più sulla sua storia di vita che sulle sue
patologie/malattie/disabilità.
MEDICINA NARRATIVA
MEDICINA NARRATIVA
• Terapie NON farmacologiche
per l’AlzheimerSocietà Italiana di
Gerontologia e
Geriatria
Articolo di aggiornamento
Sezione clinica
Trattamento farmacologico e non farmacologico
della demenza di Alzheimer: evidenze
Parte II. Trattamento non farmacologico
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for Alzheimer’s disease: an update
Part II. Non pharmacological treatment
C. Fagherazzi, P. Stefinlongo, R. Brugiolo
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Procedural memory training
Terapia di reminiscenza
Terapia di rimotivazione
Terapia di Validazione
Terapia occupazionale
BenessereQUALITA’ e BENESSERE
• Musicoterapia
L'uso della musicoterapia con
anziani e malati d'Alzheimer
come rapporto terapeutico
rassicura, rasserena,
risveglia abitudini, attiva
l'espressione di emozioni,
facilita l'attenzione, la
coordinazione dei
movimenti, l'uso della parola.
• DanzaterapiaCon gli anziani si può pensare alla
danza come attività fisica, in quanto
produce effetti di ordine fisiologico,
buona circolazione del sangue,
ossigenazione e massaggio degli
organi, effetti stimolanti o
rilassanti, ma anche come attività
che porta con sé una ri-scoperta
delle potenzialità creative ed
espressive proprie di ciascuno
• Tangoterapia
• Aromaterapia
• Cromoterapia
BenessereQUALITA’ e BENESSERE
Terapie NON farmacologiche
per l’Anziano
Terapia della BAMBOLA
Doll Therapy
• Arteterapia
• Stanza Snoezelen
37
Cucina creativa !
Centro Diurno Integrato
IL CDI. GIORNI E ORARI APERTURA
Apertura dal Lunedì al Venerdì
oOrario dalle ore 07.30 alle ore 19.30
oServizio di Trasporto con PULMINO attrezzato
(a pagamento)
EVENTUALI ALTRI SERVIZI SU RICHIESTA
Apertura anche al SABATO
Orari allargati (dalle ore 7.30 alle 19.30)
Dalla COLAZIONE fino al pranzo
(CENA su richiesta)
Centro Diurno Integrato
I PREZZI
Prezzi: € 27 giorno
COLAZIONE + PRANZO + ATTIVITA’ ANIMATIVE E DI
AGGREGAZIONE
+ ATTIVITA’ CON LO PSICOLOGO
+ FISIOTERAPIA DI BASE E GINNASTICA DI
MANTENIMENTO
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  • 1.
  • 2.
  • 3. COMUNITY CARE Una definizione  Forma di sostegno fornito, informalmente e formalmente, alle persone fragili che risiedono nella «comunità», (..) Community care
  • 4. la crisi del sistema di Welfare e il mondo dopo il Covid  Occorre potenziare la rete dei servizi socio- sanitari e andare verso un’assistenza integrata che veda impegnati i diversi attori della comunità in pratiche di auto-cura, di cure a domicilio, di mutuo aiuto per un cambiamento partecipato da parte dei cittadini (Empowerment) Community care
  • 5. Specializzare e Innovare  Recuperare la comunità per deistituzionalizzare  Potenziare i servizi di domiciliarità  Progetti RSA «Aperta»*  Residenzialità leggera  Centri Diurni specializzati  Favorire la vita indipendente *DGR 856/2013, primo provvedimento che avvia la riforma del welfare lombardo tratteggiata nella DGR 116/2013 stabilendo la destinazione di 50 dei 330 milioni previsti. (..) alloggi protetti per anziani (..) RSA/RSD aperta. Community care
  • 6. RSA CASA Il vecchio modello Reti territoriali
  • 7. Il nuovo modello RSA CASA Servizi domiciliari. Cure. Infermieri. Riabilitazione. Prelievi Sportello sociale RSA «diurna» / Servizi e cure / Palestra / Bagno Assistito CDI Reti territoriali
  • 8.
  • 9. Centro Diurno Alzheimer Il CDI mette a disposizione i suoi fisioterapisti per azioni individuali ed anche collettive quali ginnastica di gruppo, ginnastica dolce in musica, mantenimento muscolare.
  • 10. Centro Diurno Alzheimer Il CDI mette a diposizione uno psicologo per momenti di consulenza individuale, supporto psicologico ma soprattutto per la riabilitazione cognitiva (=ginnastica mentale) per il recupero delle funzioni, per fare diagnosi precoce per le malattie della sfera cognitiva (demenze, Alzheimer). Grande importanza alla riabilitazione cognitiva, alla multisensorialità, alla prevenzione, alle “terapie non farmacologiche”. Le letteratura scientifica in materia identifica proprie nei CDI l’utenza migliore per poter fare prevenzione, diagnosi precoce e intervenire con programmi non farmacologici ma di riabilitazione cognitiva, di supporto e sostegno alle funzioni
  • 15. Centro Diurno AlzheimerLE ATTIVITA’ SPECIALISTICHE CDI Centro Diurno con o SPORTELLO CON LO PSICOLOGO o TERAPIE NON FARMACOLOGICHE o STIMOLAZIONE COGNITIVA o TERAPIA DELLA REMINESCENZA o MEDICINA NARRATIVA o ANIMAZIONE DEDICATA o PROGRAMMA BRAINER® o TERAPIE OLISTICHE E DEL BENESSERE o FISIOTERAPIA E GINNASTICA DI MANTENIMENTO o STANZA SNOEZELEN PER STIMOLAZIONE SENSORIALE
  • 16.  Sportello Alzheimer Descrizione. La conoscenza della malattia, le informazioni, il supporto, la diagnosi precoce. Su questi quattro punti vuol far leva lo sportello (insieme alle azioni messe a calendario di formazione, informazione, della area 2) PROGETTO-PROGRAMMA SPECIFICA (dettaglio delle azioni) Sportello Alzheimer □ Sportello Alzheimer condotto da esperti □ Supporto ed ascolto “sportello aperto” con esperti per informazioni sulla malattia e indirizzo. Lo sportello diventerà un luogo di incontro, di informazione sulla malattia, ma soprattutto di “indirizzo”, ovvero di presa in carico del problema in fase preventiva, quando il paziente è ancora a casa, ancora gestibile, all’inizio della malattia. Lo sportello sarà una estensione del Centro Diurno, un servizio aggiuntivo ed integrativo, che oltre alle figure di esperti che saranno presenti negli appuntamenti mensili, si avvarrà di tutta la esperienza nel settore di Gheron e del supporto fattivo degli operatori interni al servizio. 1area. sportello
  • 17. ▀ SPORTELLO DEMENZE IN RSA 1area. sportello
  • 18. 18 SPORTELLO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA Lo Sportello per la non autosufficienza-Alzheimer è una funzione disponibile alla Residenza «Villa Carpaneda» attiva per richieste di aiuto e supporto sanitario e assistenziale, anche a domicilio, dalle ……. alle …….. nei giorni ……….. Responsabile dello Sportello è lo psicologo dr. Castagna. Offre consulenza, supporto e ascolto e può valutare i bisogni di salute e sociali dell’anziano e predisporre un progetto di aiuto e supporto, da realizzare in RSA e/o a domicilio. 1area. sportello
  • 19. Lo sportello diventerà un luogo di incontro, di informazione sulla malattia, ma soprattutto di “indirizzo”, ovvero di presa in carico del problema in fase preventiva, quando il paziente è ancora a casa, ancora gestibile, all’inizio della malattia. Lo sportello sarà una estensione del Centro Diurno e della RSA, un servizio aggiuntivo ed integrativo, che oltre alle figure di esperti che saranno presenti negli appuntamenti mensili, si avvarrà di tutta la esperienza nel settore di Gheron e del supporto fattivo degli operatori interni al servizio.  Lo sportello per la DIAGNOSI PRECOCE  Lo sportello come PUNTO ASCOLTO 1area. sportello
  • 20.  Formazione e Informazione Descrizione. Corsi di formazione, serate di sensibilizzazione, focus group sul tema demenza, prevenzione, Alzheimer. Corsi rivolti al TERRITORIO e ai CAREGIVER Addestramento pratico operativo: le nuove metodologie, la terapia della reminescenza, la stimolazione cognitiva, il baule dei ricordi, arteterapia e terapie olistiche, terapie non farmacologiche, dolly therapy, pet therapy etc. PROGETTO-PROGRAMMA SPECIFICA (dettaglio delle azioni) Formazione. Informazione □ Corsi per NON “addetti ai lavori” ovvero volontari, associazionismo, famigliari, caregiver informali □ Incontri di sensibilizzazione per territorio AREA 2area. formazione
  • 21. 3area. Terapie non farmacologicheGruppo Gheron da anni sperimenta modelli di supporto terapeutico comportamentale, di terapia olistica, di trattamento psicologico all’interno di tutte le sue strutture RSA e Centri Diurni a mezzo di psicologi, terapisti ed educatori. Una specializzazione, ancor più marcata nelle strutture ove presenti nuclei protetti o reparti Alzheimer, che le ha consentito di sperimentare svariati modelli dalla metodica gentlecare al metodo Vigorelli, dalla pet therapy, alla dolly therapy passando per stimolazione cognitiva, terapie olistiche, riabilitazione cognitivo comportamentale, metodo Montessori applicato alle RSA, centro ascolto e così via. Per il Centro Diurno Integrato Alzheimer di Soresina, Gheron è disponibile ad attivare numero tre progetti / iniziative sperimentali tra quelle sotto indicate:  Medicina Narrativa,  Riabilitazione e stimolazione cognitiva, Metodo Brainer®  Doll Therapy e/o altre terapie NON farmacologiche
  • 22. •LA PIATTAFORMA WEB DEL NEUROPSICOLOGO •RIABILITAZIONE COGNITIVA Brainer è la Piattaforma web per la Riabilitazione Cognitiva. Si tratta di un'evoluzione tecnologica del software Brainer, sviluppato all'interno del Politecnico di Torino, in collaborazione con un nutrito comitato scientifico, formato da Neurologi, Foniatri, Geriatri, Logopedisti e Neuropsicologi . Negli anni, Brainer ha perseguito il suo obiettivo: aiutare i Neuropsicologi a svolgere al meglio il proprio lavoro. Brainer ha progettato e realizzato uno strumento che potesse essere la tua "cassetta degli attrezzi". Utilizzabile in tutti i luoghi di lavoro: Reparto, Struttura, Studio e anche a Domicilio.
  • 23. Gli elementi fondamentali per poter utilizzare Brainer sono: •tablet o computer (con il tablet il paziente è libero di toccare lo schermo in autonomia, non sono necessarie abilità manuali fini, come il movimento delle dita della mano, importanti per premere un mouse e direzionarlo correttamente); •si consiglia Brainer a tutti quegli individui che si trovano ad uno stadio di compromissione cognitiva lieve- moderata. •presenza di un caregiver o personale sanitario (è importante monitorare l’effettivo svolgimento delle attività previste). TRAINING COGNITIVO: metodo BRAINER
  • 24. Brainer risulta particolarmente efficace nell’intervento Domiciliare, contesto in cui l’operatore può assegnare degli esercizi riabilitativi di potenziamento da svolgere in autonomia. I progressi del paziente vengono automaticamente salvati all’interno del software. TRAINING COGNITIVO: metodo BRAINER
  • 25. PROGETTO-PROGRAMMA SPECIFICA Medicina Narrativa □ Consulenza e supporto □ Medicina Narrativa - TIME SLIPS •Medicina Narrativa. Time Slips e PVI (Piani Individuali di Vita) Descrizione. La dimensione dell’ascolto in struttura. La mancanza di tempo per raccontarsi, la perdita della dimensione dell’ascolto. Ascolto psicologico, ascolto come «help», come sfogo, come narrazione, come Storia di Vita. Dettaglio. Azioni di ascolto e supporto, di analisi delle storie di vita per la creazione di percorsi individualizzati di cura, animazione e benessere (PIV)
  • 26. Medicina narrativa e recupero delle storie come pre.condizioni per costruire progetti di cura, di assistenza, di supporto e di animazione davvero personalizzati, per integrare in modo innovativo il PAI rendendolo ancor più strumento di lavoro operativo con “indicazioni pratiche” per il benessere dell’Ospite Lamedicinanarrativacomestrumentoutileper“pianificareilpercorsodicuraedi presaincaricodellapersonaanziana”,unpercorsodicurapiùcentratosulpaziente che sulle sue condizioni di salute, più sulla sua storia di vita che sulle sue patologie/malattie/disabilità. MEDICINA NARRATIVA
  • 28. • Terapie NON farmacologiche per l’AlzheimerSocietà Italiana di Gerontologia e Geriatria Articolo di aggiornamento Sezione clinica Trattamento farmacologico e non farmacologico della demenza di Alzheimer: evidenze Parte II. Trattamento non farmacologico Pharmacological and non pharmacological treatment for Alzheimer’s disease: an update Part II. Non pharmacological treatment C. Fagherazzi, P. Stefinlongo, R. Brugiolo La terapia di ri-Orientamento nella Realtà Procedural memory training Terapia di reminiscenza Terapia di rimotivazione Terapia di Validazione Terapia occupazionale BenessereQUALITA’ e BENESSERE
  • 29. • Musicoterapia L'uso della musicoterapia con anziani e malati d'Alzheimer come rapporto terapeutico rassicura, rasserena, risveglia abitudini, attiva l'espressione di emozioni, facilita l'attenzione, la coordinazione dei movimenti, l'uso della parola.
  • 30. • DanzaterapiaCon gli anziani si può pensare alla danza come attività fisica, in quanto produce effetti di ordine fisiologico, buona circolazione del sangue, ossigenazione e massaggio degli organi, effetti stimolanti o rilassanti, ma anche come attività che porta con sé una ri-scoperta delle potenzialità creative ed espressive proprie di ciascuno
  • 33. Terapie NON farmacologiche per l’Anziano Terapia della BAMBOLA
  • 38. Centro Diurno Integrato IL CDI. GIORNI E ORARI APERTURA Apertura dal Lunedì al Venerdì oOrario dalle ore 07.30 alle ore 19.30 oServizio di Trasporto con PULMINO attrezzato (a pagamento) EVENTUALI ALTRI SERVIZI SU RICHIESTA Apertura anche al SABATO Orari allargati (dalle ore 7.30 alle 19.30) Dalla COLAZIONE fino al pranzo (CENA su richiesta)
  • 39. Centro Diurno Integrato I PREZZI Prezzi: € 27 giorno COLAZIONE + PRANZO + ATTIVITA’ ANIMATIVE E DI AGGREGAZIONE + ATTIVITA’ CON LO PSICOLOGO + FISIOTERAPIA DI BASE E GINNASTICA DI MANTENIMENTO