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LUNEDÌ 11 SETTEMBRE 2017
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Vitta visita l’Hotel Villa Sassa
Il direttore del DFE prosegue il giro nelle diverse realtà economiche
PPD-Siccardi,
scoppia
la polemica
Controlli complicati
per l’Agenzia
delle Entrate italiana
che riceve dalla Svizzera
solo elenchi numerici.
Sono oltre 65mila i lavorato-
ri frontalieri nel nostro Cantone.
Tra coloro che dispongono di un
permesso G, occorre però fare un
distinguo tra chi risiede entro i 20
chilometri dal confine e chi abita
invece fuori. Si tratta di una diffe-
renza estremamente rilevante dal
punto di vista fiscale: in effetti, i
cosiddetti “frontalieri fiscali” sono
esentati dal dover pagare le impo-
ste sul reddito in Italia, in quanto è
il Ticino a dover riversare all’Italia
il 38% delle tasse pagate in Svizze-
ra dal frontaliere. Diverso è invece
per i frontalieri fuori fascia, tenuti a
dichiarare in Italia il reddito da la-
voro maturato in Svizzera, pagan-
do le tasse (l’aliquota sull’imposta
sul reddito delle persone fisiche
- IRPEF - viene applicata sul red-
dito svizzero decurtato degli oneri
sociali versati in Svizzera e di una
franchigia di 7.500 euro; dall’IR-
PEF viene poi detratta propor-
zionalmente l’imposta alla fonte
pagata in Svizzera). E qui si arriva
al punto della questione: essendo
chiaramente più conveniente ri-
siedere entro i 20 chilometri, come
ci si assicura che non vi sia chi fa il
furbo, spostando ad esempio la re-
sidenza ma vivendo altrove? Lo ab-
biamo chiesto ad Andrea Puglia,
responsabile dell’Ufficio frontalieri
dell’OCST.
«Facciamo una premessa: quan-
do il lavoratore viene assunto il da-
tore di lavoro fa compilare un for-
mulario di annuncio per l’imposta
alla fonte. C’è uno spazio riservato
alla residenza del lavoratore e uno
al coniuge. Se il lavoratore inseri-
sce quale residenza un Comune
italiano entro i 20 km dal confine,
ma poi dichiara che la moglie ha la
residenza a Milano, l’Ufficio impo-
sta alla fonte cantonale considera
il lavoratore residente a Milano,
perché è lì che si trova il centro dei
suoi interessi. In questo caso quin-
di vengono applicate le aliquote del
lavoratore fuori fascia – che in certi
casi sono più alte - e l’Ufficio impo-
sta alla fonte non è di conseguen-
za tenuto a versare alcun ristorno
all’Italia». I ristorni vengono infatti
versati solo per quei lavoratori fron-
talieri che risiedono nella fascia di
confine insieme alla famiglia.
In teoria, a vigilare affinché nes-
sun lavoratore faccia il furbetto è
l’Agenzia delle Entrate italiana. E
qui sorge il problema: sì, perché,
come ci spiega ancora Puglia, ad
oggi l’Italia non dispone dell’e-
lenco dei nomi dei frontalieri: «La
Svizzera gira all’Italia una lista
puramente numerica». Tradotto:
se qualcuno volesse aggirare le
regole, avrebbe molte possibilità
per farla franca. In realtà i modi
per intercettare chi non rispetta
la legge ci sono. In Italia esiste in-
fatti il “redditometro” che calcola
automaticamente i redditi delle
famiglie. Il lavoratore registrato a
Como, ma che in realtà vive a Mila-
no, non paga tasse in Italia perché
risulta risiedere entro i 20 km, il
reddito dichiarato quindi è nullo.
Questo è il dato che viene memo-
rizzato dal “redditometro”. Se però
in futuro il lavoratore accendesse
un mutuo per acquistare una casa,
ecco che il sistema avviserebbe
l’Agenzia delle Entrate. A quel mo-
mento gli ispettori del fisco dovreb-
bero quindi verificare se davvero il
lavoratore risieda nel luogo dichia-
rato. «Si tratta comunque di casi
piuttosto rari, benché in aumento»,
specifica Puglia.
La falla nel sistema potrebbe
però essere presto sistemata. Con il
nuovo accordo fiscale è infatti pre-
visto lo scambio automatico di dati
e l’Italia potrà conseguentemente
disporre dell’elenco dettagliato
di tutti i lavoratori frontalieri, ri-
uscendo quindi a portare avanti
verifiche più precise. Chi ha avu-
to vita facile fino ad ora, potrebbe
Scoppia la polemica tra il PPD e il primo fir-
matario dell’iniziativa popolare legislativa ge-
nerica “Educhiamo i giovani alla cittadinanza
(diritti e doveri)”. Alberto Siccardi infatti so-
stiene che non sarebbe stata fatta alcuna pro-
messa da parte degli iniziativisti legata al ritiro
l’iniziativa, come invece ha spiegato il deputato
Giorgio Fonio. Mentre da parte sua, il partito
popolare democratico respinge ogni accusa
al mittente. In una nota diramata ieri, il PPD
ribadisce: «Per chi è minimamente pratico sia
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sa esattamente che se un Parlamento adotta
un testo condiviso pure dagli iniziativisti, l’i-
niziativa – per logica – viene ritirata. La scelta
di non ritirare l’iniziativa, come alcuni membri
del Comitato promotore hanno sconsigliato e
comeinpassatoèsemprestatofattoquandoun
testo può contare sul sostegno di tutte le parti,
mette ora seriamente a rischio l’importante la-
voro fatto dalla Commissione e gli intenti stessi
dell’iniziativa».
«Il ritiro dell’iniziativa avrebbe permesso
l’introduzione sistematica della civica nelle
scuoleticinesi, senza tutta questa pantomima.
Oggi chi accusa gli altri di “voltamarsina” e
“uregettaria”, attaccando le scelte democrati-
chedeiComitaticantonalideipartiti,dovrebbe
iniziare a guardare in casa propria e al proprio
trascorsopolitico.Civicaedemocrazia,comele
intendiamo sia noi sia il Devoto-Oli, non con-
templano repentini e continui cambi di casac-
ca secondo l’occorrenza, bensì la condivisione
democratica delle opinioni e l’accettazione del
volere della maggioranza», riporta ancora la
nota del partito.
Civica a scuola
I furbetti possono quasi sempre farla franca.
Successo nonostante la pioggia
per la 13esima edizione di Sportis-
sima, manifestazione gratuita e non
competitiva promossa dal Diparti-
mento dell’educazione, della cultura
e dello sport. Sportissima ha potuto
mantenere un’importante offerta di
attività di movimento. Se si è giunti
con successo al traguardo è anche
grazie al prezioso impegno di circa
2.000 volontari appartenenti a quasi
190 società e federazioni sportive. Il
programma,cheinizialmentepreve-
deva 219 postazioni in tutto il Ticino,
è stato ridimensionato a causa delle
condizioni meteorologiche. Ciò no-
nostante, oltre 10mila persone non
si sono perse d’animo e hanno pra-
ticato in allegria del sano movimen-
to. Le attività sportive, che si sono
svolte quasi interamente al coperto,
sono state comunque numerose; il
pubblico ha così potuto provare, ad
esempio, l’arrampicata, il basket, la
corsa d’orientamento, la pallavolo, la
scherma,il tiro,svariateartimarziali
e diverse attività di danza e fitness.
Il programma dell’evento è stato
arricchito da momenti ricreativi e
d’intrattenimento, tra questi segna-
La pioggia non ferma
l’edizione di Sportissima
In 10mila hanno partecipato ieri alle diverse attività
quindi avere qualche problema in
più. E c’è dell’altro: l’Italia, dispo-
nendo solo di numeri, non ha nep-
pure modo di stabilire che la quota
dei ristorni sia davvero corretta.
Sono comunque ben altre le
preoccupazioni dell’Agenzia del-
le Entrate, che ha poco interesse a
stanare i pesci piccoli, quando ci
sono evasori di ben altro peso. «Si
tratta di profili molto alti, gente
benestante che risiede fintamente
in Svizzera con un permesso B per
non pagare le tasse in Italia. Questa
tipologia di evasori risiede in Italia,
oltre la fascia dei 20 km, ma dispo-
ne di un permesso B in Svizzera»,
aggiunge Puglia. Insomma, pagano
cassa malati e affitto, senza davve-
ro abitare in territorio elvetico, es-
sendo per loro più conveniente che
pagare le tasse in Italia. Come fun-
zionano in questo caso i controlli?
«Chi si trasferisce all’estero è tenu-
to a iscriversi all’Anagrafe italiani
residenti all’estero. Accedendo a
questo elenco si può verificare chi
davvero risiede all’estero. Ci sono
poi i controlli alle dogane. E non è
raro vedere il venerdì sera e il lune-
dì mattina diverse auto con targa
ticinese che varcano la dogana per
andare in Italia e tornare dall’Ita-
lia», conclude Puglia.
Prima settimana di caccia
alta iniziata col botto
Dopo la prima settimana di caccia alta, i cac-
ciatori hanno di che gioire. La Federazione
Cacciatori Ticinesi comunica infatti che le
prime catture risultano superiori di 309 capi
rispetto a quelle registrate nel 2016. Durante
i primi cinque giorni le catture di ungulati
sono state 1.860 con 620 cervi, 360 caprioli,
630 camosci e 250 cinghiali. I dati definitivi,
forniti dall’Ufficio della caccia e della pesca,
saranno resi noti i giorni seguenti la chiusura
della caccia alta, fissata per il 24 settembre.
Conferenza dei genitori:
«Alla civica diciamo “no”»
Il Consiglio della Conferenza cantonale dei
genitori ha deciso di «appoggiare le ragioni
del “no” contro la modifica voluta dagli ini-
ziativisti sullo studio della civica». In parti-
colare, i genitori ritengono insufficiente il
numero di ore dell’insegnamento proposto,
che «non garantisce una conoscenza appro-
fondita e solida della civica».
Nicolao della Flue arriva
anche nel nostro Cantone
«Nicolao della Flue - in viaggio» è il padiglio-
ne itinerante che dopo aver visitato 22 Can-
toni da oggi fino al 14 settembre farà tappa
in Ticino. In particolare, oggi e domani sarà
in Piazza Grande a Giubiasco, mentre il 13 e
il 14 sarà in Piazza San Rocco a Lugano. Per
le scuole medie il padiglione aprirà dalle 11,
mentre per il pubblico sarà possibile visitarlo
dalle 12 alle 19.
Conferenza del volontariato,
al via un nuovo ciclo di corsi
Sta per prendere avvio il ciclo di corsi autun-
nali della Conferenza del volontariato sociale
(CVS-ente mantello delle associazioni attive
in Ticino), che da oltre 10 anni organizza spe-
cifiche formazioni per volontari e coordina-
tori. Il programma dettagliato è disponibile
su www.volontariato.ch o allo 091/970.20.11.
Gli incontri offrono a tutti gli interessati l’op-
portunità di confrontarsi, riflettere e scam-
biare esperienze con persone provenienti da
ambiti diversi, ma accomunate dal comune
desiderio di rendersi utili.
in breve
DI Martina Salvini
Finti frontalieri per evitare
di pagare le tasse in Italia
Spostare la residenza entro i 20 km dal confine conviene, e molto
liamo numerose attività dedicate ai
bambini, emozionanti esibizioni e, a
Capriasca, la cerimonia di assegna-
zione del “Premio al merito sportivo
2016”. Diversi anche i testimonial
presenti: a Capriasca l’acrobata,
specialista di parkour, Kevin Delcò,
a Mendrisio Irene Pusterla della So-
cietà Atletica Vigor Ligornetto, a Te-
nero-Contra Ajla Del Ponte (Unione
Sportiva Ascona), che ha partecipato
ai Giochi Olimpici di Rio nel 2016, e
l’atleta di Faido Deborah Scanzio,
vincitrice di una medaglia di bron-
zo ai Mondiali (specialità gobbe),
con un obiettivo ben chiaro in testa:
qualificarsi per la sua quarta Olim-
piade. A fine giornata negli occhi de-
gli organizzatori si è potuta leggere
la soddisfazione di essere riusciti a
condividere con tantissime persone,
che hanno partecipato attivamente
e con entusiasmo all’evento, la loro
passione.
Da segnalare anche che la mani-
festazione promossa dal DECS ha ri-
scosso interesse al di fuori dei confi-
ni cantonali. Era infatti presente una
delegazione dell’Ufficio per la scuola
popolare e lo sport del Cantone dei
Grigioni, delegazione interessata ad
adottare l’idea dell’evento.
Il Dipartimento delle finanze e
dell’economia (DFE) comunica che
negli scorsi giorni, nell’ambito del
suo programma di visite aziendali, il
consigliere di Stato Christian Vitta ha
visitato la struttura Villa Sassa Hotel,
Residence  Spa. Un settore tradizio-
nalmente importante per l’economia
ticinese, che genera il 9,7% del PIL e
che conta all’incirca 22mila addetti
in equivalenti a tempo pieno, è infatti
quello turistico, che attualmente sta
vivendo una fase positiva: nei primi
sette mesi dell’anno la nostra regione
ha infatti registrato un incremento
di visitatori del 7,5%. Nell’ambito del
suo programma di visite aziendali, il
consigliere di Stato Christian Vitta ha
pertanto deciso di rendere visita an-
che ad una struttura turistica quale
Villa Sassa Hotel, Residence  Spa. I
vertici di quest’ultima – il presidente
del Consiglio di amministrazione,
Emilio Martinenghi, il CEO della Ti-
cino Hotels Group, Maurizio Migliar-
di e il direttore Francesco Bobbià –
hannomostratoalconsiglierediStato
– accompagnato dal capo Ufficio per
lo sviluppo economico, Valesko Wild,
e dalla direttrice aggiunta della Divi-
sione della formazione professionale
del DECS, Claudia Sassi – le diverse
parti che compongono la struttura:
l’hotel, il residence, le sale congressi,
il wellness, la spa, gli studi medici, il
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giovanissimi
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  • 1. + ticino 5GIORNALEdelPOPOLO LUNEDÌ 11 SETTEMBRE 2017 wm10CFWKrQ6AMAwGn6jL13asK5VkbkEQ_AxB8_6KH4c4c3e9x5TwsbR1b1swIJk8uxlHFXmKe2IJOKqAbWZVRlb9rSQZeMR4F4IT6mAlBYkOKyVdx3kDG7TclW0AAAA=/wm wm10CAsNsjY0MDAy0bU0sTQ3NwQAMfYtNg8AAAA=/wm Vitta visita l’Hotel Villa Sassa Il direttore del DFE prosegue il giro nelle diverse realtà economiche PPD-Siccardi, scoppia la polemica Controlli complicati per l’Agenzia delle Entrate italiana che riceve dalla Svizzera solo elenchi numerici. Sono oltre 65mila i lavorato- ri frontalieri nel nostro Cantone. Tra coloro che dispongono di un permesso G, occorre però fare un distinguo tra chi risiede entro i 20 chilometri dal confine e chi abita invece fuori. Si tratta di una diffe- renza estremamente rilevante dal punto di vista fiscale: in effetti, i cosiddetti “frontalieri fiscali” sono esentati dal dover pagare le impo- ste sul reddito in Italia, in quanto è il Ticino a dover riversare all’Italia il 38% delle tasse pagate in Svizze- ra dal frontaliere. Diverso è invece per i frontalieri fuori fascia, tenuti a dichiarare in Italia il reddito da la- voro maturato in Svizzera, pagan- do le tasse (l’aliquota sull’imposta sul reddito delle persone fisiche - IRPEF - viene applicata sul red- dito svizzero decurtato degli oneri sociali versati in Svizzera e di una franchigia di 7.500 euro; dall’IR- PEF viene poi detratta propor- zionalmente l’imposta alla fonte pagata in Svizzera). E qui si arriva al punto della questione: essendo chiaramente più conveniente ri- siedere entro i 20 chilometri, come ci si assicura che non vi sia chi fa il furbo, spostando ad esempio la re- sidenza ma vivendo altrove? Lo ab- biamo chiesto ad Andrea Puglia, responsabile dell’Ufficio frontalieri dell’OCST. «Facciamo una premessa: quan- do il lavoratore viene assunto il da- tore di lavoro fa compilare un for- mulario di annuncio per l’imposta alla fonte. C’è uno spazio riservato alla residenza del lavoratore e uno al coniuge. Se il lavoratore inseri- sce quale residenza un Comune italiano entro i 20 km dal confine, ma poi dichiara che la moglie ha la residenza a Milano, l’Ufficio impo- sta alla fonte cantonale considera il lavoratore residente a Milano, perché è lì che si trova il centro dei suoi interessi. In questo caso quin- di vengono applicate le aliquote del lavoratore fuori fascia – che in certi casi sono più alte - e l’Ufficio impo- sta alla fonte non è di conseguen- za tenuto a versare alcun ristorno all’Italia». I ristorni vengono infatti versati solo per quei lavoratori fron- talieri che risiedono nella fascia di confine insieme alla famiglia. In teoria, a vigilare affinché nes- sun lavoratore faccia il furbetto è l’Agenzia delle Entrate italiana. E qui sorge il problema: sì, perché, come ci spiega ancora Puglia, ad oggi l’Italia non dispone dell’e- lenco dei nomi dei frontalieri: «La Svizzera gira all’Italia una lista puramente numerica». Tradotto: se qualcuno volesse aggirare le regole, avrebbe molte possibilità per farla franca. In realtà i modi per intercettare chi non rispetta la legge ci sono. In Italia esiste in- fatti il “redditometro” che calcola automaticamente i redditi delle famiglie. Il lavoratore registrato a Como, ma che in realtà vive a Mila- no, non paga tasse in Italia perché risulta risiedere entro i 20 km, il reddito dichiarato quindi è nullo. Questo è il dato che viene memo- rizzato dal “redditometro”. Se però in futuro il lavoratore accendesse un mutuo per acquistare una casa, ecco che il sistema avviserebbe l’Agenzia delle Entrate. A quel mo- mento gli ispettori del fisco dovreb- bero quindi verificare se davvero il lavoratore risieda nel luogo dichia- rato. «Si tratta comunque di casi piuttosto rari, benché in aumento», specifica Puglia. La falla nel sistema potrebbe però essere presto sistemata. Con il nuovo accordo fiscale è infatti pre- visto lo scambio automatico di dati e l’Italia potrà conseguentemente disporre dell’elenco dettagliato di tutti i lavoratori frontalieri, ri- uscendo quindi a portare avanti verifiche più precise. Chi ha avu- to vita facile fino ad ora, potrebbe Scoppia la polemica tra il PPD e il primo fir- matario dell’iniziativa popolare legislativa ge- nerica “Educhiamo i giovani alla cittadinanza (diritti e doveri)”. Alberto Siccardi infatti so- stiene che non sarebbe stata fatta alcuna pro- messa da parte degli iniziativisti legata al ritiro l’iniziativa, come invece ha spiegato il deputato Giorgio Fonio. Mentre da parte sua, il partito popolare democratico respinge ogni accusa al mittente. In una nota diramata ieri, il PPD ribadisce: «Per chi è minimamente pratico sia di civica sia di storia politica del nostro Paese, sa esattamente che se un Parlamento adotta un testo condiviso pure dagli iniziativisti, l’i- niziativa – per logica – viene ritirata. La scelta di non ritirare l’iniziativa, come alcuni membri del Comitato promotore hanno sconsigliato e comeinpassatoèsemprestatofattoquandoun testo può contare sul sostegno di tutte le parti, mette ora seriamente a rischio l’importante la- voro fatto dalla Commissione e gli intenti stessi dell’iniziativa». «Il ritiro dell’iniziativa avrebbe permesso l’introduzione sistematica della civica nelle scuoleticinesi, senza tutta questa pantomima. Oggi chi accusa gli altri di “voltamarsina” e “uregettaria”, attaccando le scelte democrati- chedeiComitaticantonalideipartiti,dovrebbe iniziare a guardare in casa propria e al proprio trascorsopolitico.Civicaedemocrazia,comele intendiamo sia noi sia il Devoto-Oli, non con- templano repentini e continui cambi di casac- ca secondo l’occorrenza, bensì la condivisione democratica delle opinioni e l’accettazione del volere della maggioranza», riporta ancora la nota del partito. Civica a scuola I furbetti possono quasi sempre farla franca. Successo nonostante la pioggia per la 13esima edizione di Sportis- sima, manifestazione gratuita e non competitiva promossa dal Diparti- mento dell’educazione, della cultura e dello sport. Sportissima ha potuto mantenere un’importante offerta di attività di movimento. Se si è giunti con successo al traguardo è anche grazie al prezioso impegno di circa 2.000 volontari appartenenti a quasi 190 società e federazioni sportive. Il programma,cheinizialmentepreve- deva 219 postazioni in tutto il Ticino, è stato ridimensionato a causa delle condizioni meteorologiche. Ciò no- nostante, oltre 10mila persone non si sono perse d’animo e hanno pra- ticato in allegria del sano movimen- to. Le attività sportive, che si sono svolte quasi interamente al coperto, sono state comunque numerose; il pubblico ha così potuto provare, ad esempio, l’arrampicata, il basket, la corsa d’orientamento, la pallavolo, la scherma,il tiro,svariateartimarziali e diverse attività di danza e fitness. Il programma dell’evento è stato arricchito da momenti ricreativi e d’intrattenimento, tra questi segna- La pioggia non ferma l’edizione di Sportissima In 10mila hanno partecipato ieri alle diverse attività quindi avere qualche problema in più. E c’è dell’altro: l’Italia, dispo- nendo solo di numeri, non ha nep- pure modo di stabilire che la quota dei ristorni sia davvero corretta. Sono comunque ben altre le preoccupazioni dell’Agenzia del- le Entrate, che ha poco interesse a stanare i pesci piccoli, quando ci sono evasori di ben altro peso. «Si tratta di profili molto alti, gente benestante che risiede fintamente in Svizzera con un permesso B per non pagare le tasse in Italia. Questa tipologia di evasori risiede in Italia, oltre la fascia dei 20 km, ma dispo- ne di un permesso B in Svizzera», aggiunge Puglia. Insomma, pagano cassa malati e affitto, senza davve- ro abitare in territorio elvetico, es- sendo per loro più conveniente che pagare le tasse in Italia. Come fun- zionano in questo caso i controlli? «Chi si trasferisce all’estero è tenu- to a iscriversi all’Anagrafe italiani residenti all’estero. Accedendo a questo elenco si può verificare chi davvero risiede all’estero. Ci sono poi i controlli alle dogane. E non è raro vedere il venerdì sera e il lune- dì mattina diverse auto con targa ticinese che varcano la dogana per andare in Italia e tornare dall’Ita- lia», conclude Puglia. Prima settimana di caccia alta iniziata col botto Dopo la prima settimana di caccia alta, i cac- ciatori hanno di che gioire. La Federazione Cacciatori Ticinesi comunica infatti che le prime catture risultano superiori di 309 capi rispetto a quelle registrate nel 2016. Durante i primi cinque giorni le catture di ungulati sono state 1.860 con 620 cervi, 360 caprioli, 630 camosci e 250 cinghiali. I dati definitivi, forniti dall’Ufficio della caccia e della pesca, saranno resi noti i giorni seguenti la chiusura della caccia alta, fissata per il 24 settembre. Conferenza dei genitori: «Alla civica diciamo “no”» Il Consiglio della Conferenza cantonale dei genitori ha deciso di «appoggiare le ragioni del “no” contro la modifica voluta dagli ini- ziativisti sullo studio della civica». In parti- colare, i genitori ritengono insufficiente il numero di ore dell’insegnamento proposto, che «non garantisce una conoscenza appro- fondita e solida della civica». Nicolao della Flue arriva anche nel nostro Cantone «Nicolao della Flue - in viaggio» è il padiglio- ne itinerante che dopo aver visitato 22 Can- toni da oggi fino al 14 settembre farà tappa in Ticino. In particolare, oggi e domani sarà in Piazza Grande a Giubiasco, mentre il 13 e il 14 sarà in Piazza San Rocco a Lugano. Per le scuole medie il padiglione aprirà dalle 11, mentre per il pubblico sarà possibile visitarlo dalle 12 alle 19. Conferenza del volontariato, al via un nuovo ciclo di corsi Sta per prendere avvio il ciclo di corsi autun- nali della Conferenza del volontariato sociale (CVS-ente mantello delle associazioni attive in Ticino), che da oltre 10 anni organizza spe- cifiche formazioni per volontari e coordina- tori. Il programma dettagliato è disponibile su www.volontariato.ch o allo 091/970.20.11. Gli incontri offrono a tutti gli interessati l’op- portunità di confrontarsi, riflettere e scam- biare esperienze con persone provenienti da ambiti diversi, ma accomunate dal comune desiderio di rendersi utili. in breve DI Martina Salvini Finti frontalieri per evitare di pagare le tasse in Italia Spostare la residenza entro i 20 km dal confine conviene, e molto liamo numerose attività dedicate ai bambini, emozionanti esibizioni e, a Capriasca, la cerimonia di assegna- zione del “Premio al merito sportivo 2016”. Diversi anche i testimonial presenti: a Capriasca l’acrobata, specialista di parkour, Kevin Delcò, a Mendrisio Irene Pusterla della So- cietà Atletica Vigor Ligornetto, a Te- nero-Contra Ajla Del Ponte (Unione Sportiva Ascona), che ha partecipato ai Giochi Olimpici di Rio nel 2016, e l’atleta di Faido Deborah Scanzio, vincitrice di una medaglia di bron- zo ai Mondiali (specialità gobbe), con un obiettivo ben chiaro in testa: qualificarsi per la sua quarta Olim- piade. A fine giornata negli occhi de- gli organizzatori si è potuta leggere la soddisfazione di essere riusciti a condividere con tantissime persone, che hanno partecipato attivamente e con entusiasmo all’evento, la loro passione. Da segnalare anche che la mani- festazione promossa dal DECS ha ri- scosso interesse al di fuori dei confi- ni cantonali. Era infatti presente una delegazione dell’Ufficio per la scuola popolare e lo sport del Cantone dei Grigioni, delegazione interessata ad adottare l’idea dell’evento. Il Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) comunica che negli scorsi giorni, nell’ambito del suo programma di visite aziendali, il consigliere di Stato Christian Vitta ha visitato la struttura Villa Sassa Hotel, Residence Spa. Un settore tradizio- nalmente importante per l’economia ticinese, che genera il 9,7% del PIL e che conta all’incirca 22mila addetti in equivalenti a tempo pieno, è infatti quello turistico, che attualmente sta vivendo una fase positiva: nei primi sette mesi dell’anno la nostra regione ha infatti registrato un incremento di visitatori del 7,5%. Nell’ambito del suo programma di visite aziendali, il consigliere di Stato Christian Vitta ha pertanto deciso di rendere visita an- che ad una struttura turistica quale Villa Sassa Hotel, Residence Spa. I vertici di quest’ultima – il presidente del Consiglio di amministrazione, Emilio Martinenghi, il CEO della Ti- cino Hotels Group, Maurizio Migliar- di e il direttore Francesco Bobbià – hannomostratoalconsiglierediStato – accompagnato dal capo Ufficio per lo sviluppo economico, Valesko Wild, e dalla direttrice aggiunta della Divi- sione della formazione professionale del DECS, Claudia Sassi – le diverse parti che compongono la struttura: l’hotel, il residence, le sale congressi, il wellness, la spa, gli studi medici, il giardino, le piscine e il ristorante. Tanti giovanissimi hanno potuto sperimentare le diverse discipline sportive. (Fotogonnella)