2. Cos'è il Deep Web
L’Internet di superficie, cioè quella a cui
accediamo tutti i giorni, è la parte della
Rete che viene mappata dai motori di
ricerca tradizionali, come Google o Bing. Il
Deep Web, invece, è la porzione di Internet
che non viene indicizzata dai motori di
ricerca, per cui non la troveremo mai
tramite Google. Secondo alcune stime,
questa parte costituisce tra l’89 e il 96
percento del web. Quello che vediamo
della Rete è, quindi, una frazione
piccolissima.
3. Contenuti del Deep
Web e come
accederci
Nel calderone dei contenuti non indicizzati dai motori di
ricerca, finisce quasi paradossalmente tutto ciò che del
Web usiamo più spesso: i messaggi diretti, le email, e le
transazioni bancarie. Inoltre, fanno parte della categoria le
pagine Internet a cui per accedere è necessario
autenticarsi o fare il login. Come, per esempio, i forum o
gli indirizzari universitari. Ma anche i contenuti dinamici, i
siti appena nati, quelli privati di atenei o aziende, le pagine
pubblicate da poco. A molti contenuti del Deep Web,
conoscendone l’indirizzo, si può accedere con un normale
browser. Alcuni siti che provano a creare un catalogo di
database e pagine web non indicizzate da Google e
compagnia, sono raccolti nel sito Weitzenegger e tra i
principali abbiamo: The WWW Virtual Library; Surfwax e
Stumpedia.
4. Cos'è il Dark Web
Una piccola porzione di web non indicizzato è il Dark Web, che
possiamo considerare un sottoinsieme del Deep Web. Stando alle
stime dei ricercatori della Nasa, conta decine di migliaia di indirizzi
URL: pochi se confrontati alla grandezza della Rete che conta
trilioni di URL. Il Dark Web si compone di pagine con un dominio
.onion, che sono ospitate su dei server utilizzando il protocollo Tor,
sviluppato in origine dal dipartimento di difesa statunitense per
consentire comunicazioni anonime e sicure. Nel 2004 è diventato
di dominio pubblico ed è un buon strumento per proteggere la
privacy. Da allora, però, al suo interno è cresciuto anche il
mercato nero: è possibile trovare droga, armi, persino affittare dei
killer per uccidere qualcuno.
5. Come accedere al Dark
Web
A differenza di quanto succede nel caso del deep web, al dark web si
arriva solo tramite specifici software che consentono agli utenti la
navigazione anonima, cioè di proteggere tanto la propria identità
quanto la privacy in termini di siti cronologia delle pagine visitate.
Digitando un qualunque dominio .onion nella barra degli indirizzi di un
normale browser, il sito corrispondente non risulterà raggiungibile. Il
software più conosciuto per accedere al dark web è Tor: si presenta
come un browser, che possiamo scaricare gratuitamente, e utilizzare
per surfare sui siti di tutti i giorni, tutelando la nostra riservatezza. Tor
può essere sfruttato anche per visitare i domini .onion, il Dark Web
appunto. Una volta aperto il browser, si immette l’indirizzo nell’apposita
casella di testo. Tuttavia, è bene tener presente che gli indirizzi dei siti
.onion cambiano molto spesso e non è detto che domani ci sarà ciò
che c’era ieri.