1. Oggetto: Richiesta di annullamento della convocazione delle conferenze dei
servizi del 8/10/2014 e 15/10/2014 – volture e nuove autorizzazioni uniche
ambientali ad impianti Ditta Granulati Muto srl in Via Lagoscuro n. 84 e n.
123
Vista la convocazione della conferenza dei servizi in sede referente per mercoledì 8
ottobre 2014 relativa allo scarico di acque reflue industriali e volture emissioni in
atmosfera e nulla osta acustico - ditta Granulati Muto s.r.l. in Via Lagoscuro n. 84
Vista la convocazione della conferenza dei servizi in sede referente Mercoledì 15 ottobre
2014 a seguito di richiesta di Autorizzazione Unica Ambientale relativa allo scarico di
acque reflue industriali emissioni in atmosfera e valutazione di impatto acustico ditta
Granulati Muto s.r.l. in Via Lagoscuro n. 123
Visto che entrambi gli impianti oggetto della conferenza dei servizi sono attualmente
sottoposti a sequestro penale preventivo, in particolare:
1. l’impianto di Via Lagoscuro n.123 è sotto sequestro sulla base del Provvedimento di
sequestro preventivo emesso dal tribunale della Spezia Ufficio del Giudice per le Indagini
Preliminari datato 24/06/2014
2. l’impianto di Via Lagoscuro n. 84 era stato sottoposto a sequestro con lo stesso
provvedimento di cui al punto precedente, poi successivamente dissequestrato ed ora
nuovamente sequestrato con avvallo del GIP del Tribunale della Spezia
Visto che secondo il Comunicato del Comando regionale del corpo forestale dello stato che
ha dato esecuzione al provvedimento di sequestro del 24/6/2014: “l'impianto sito in Loc.
Lagoscuro n. 123, ha proseguito la propria attività nonostante la sospensione
dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, poi revocata dal giugno 2013. Il secondo
impianto (sito in Loc. Lagoscuro n. 84), invece, operava in violazione delle prescrizioni
impartite dall'Ente competente”
Visto inoltre che nelle more dei suddetti provvedimenti la Provincia della Spezia con
determinazione del 6/8/2014 n. 564 ha diffidato la ditta Inerti Muto srl (ora Granulati
Muto srl) a rientrare nelle prescrizioni autorizzatorie vigenti in particolare per
1. Mancati controlli analitici annuali e conservazione relativi certificati nello stabilimento
2. Mancato rispetto norme tecniche UNI EN per la rilevazione delle polveri
3. Mancati Controlli semestrali della efficienza dei filtri a maniche per abbattere le polveri
e relativa tenuta dei registri di tali controlli
2. Considerato che la conferenza dei servizi convocato per l’’8 ottobre riguarda la
volturazione della autorizzazione alle emissioni e al nulla osta acustico all’impianto
localizzato al n. 84 di Via Lagoscuro, autorizzazione e nulla osta palesementi violati come
risulta dalla Diffida della Provincia e dal nuovo provvedimento di sequestro della AG
Visto che la volturazione della autorizzazione relativa all’impianto localizzato al n. 84 di
Via Lagoscuro consisterebbe nel trasferimento di dette autorizzazioni alla nuova
denominazione sociale della ditta Granulati srl
Considerato che nelle more della verifica del rispetto di quanto previsto dalla Diffida
della Provincia il rilascio della suddetta volturazione costituirebbe palese violazione di
quanto previsto dall’articolo 278 del DLgs 152/2006, in quanto nella domanda di
volturazione è necessario dimostrare che nel frattempo non sono intervenute modifiche
alla autorizzazione da volturare
Considerato che la titolarità della AUA continua ad essere della Provincia e non del
Comune secondo il DPR 59/2013.
Considerato inoltre che sotto il profilo dei principi generali espressi dalla giurisprudenza
in materia, il sequestro preventivo applicato agli impianti in oggetto costituisce una misura
cautelare reale che incide sui beni allorquando vi è il pericolo che la disponibilità di una
cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero
agevolare la commissione di altri reati (Cassazione penale sez. un. Sentenza 20/1/2003)
Considerato che proprio in riferimento al sopra riportato richiamo ai principi generali
sulla natura del provvedimento di sequestro per i reati ambientali:
1. non risulta agli atti che la Ditta Granulati Muto srl abbia rispettato gli adempimenti
della Diffida della Provincia della Spezia del 6/8/2014 n.564;
2. esiste una reiterazione da parte dei gestori dell’impianto di Via Lagoscuro n. 84, nel
comportamento di violazione delle prescrizioni autorizzatorie vigenti che ha non
casualmente portato al nuovo sequestro dello stesso;
3 la documentazione prodotta, dalla ditta Granulati Muto srl, per la domanda di AUA
relativa all’impianto sito al n. 123 di Via Lagoscuro la documentazione presentata dalla
Granulati Muto srl per la domanda di Autorizzazione Unica Ambientale conferma come la
stessa non voglia prendere in considerazione la realtà dell’impatto del ciclo di lavorazione
degli impianti in questione come dimostra la relazione alle emissioni allegata alla domanda
di nuova autorizzazione (AUA) nella quale si afferma, in totale contrasto da quello che
risulta sia dal provvedimento di sequestro penale che dalla diffida della Provincia della
Spezia che: “Tutto il materiale, derivante sia direttamente dal vaglio primario sia dal
frantoio secondario, è avviato ad una torre di vagliatura all’interno della quale avviene
anche il lavaggio con acqua, ciò permette di non generare emissioni diffuse”.
3. 4 ad oggi non è mai stata presa in esame l’obiettivo del: “..- contenimento ermetico delle
polveri” previsto dal punto 2.1. (produzione e manipolazione di materiali polvurolenti) di
cui alla Parte I allegato V alla Parte V del DLgs 152/2006, che infatti non viene mai citato
nelle prescrizioni delle autorizzazioni alle emissioni aeriformi fino ad ora emesse dalla
Provincia della Spezia, autorizzazioni comunque violate fino ad oggi come confermato dai
provvedimento di sequestro sopra ricordati
Considerato quindi che, sulla base di quanto sopra, permane quindi il rischio di
aggravamento delle conseguenze del suddetto comportamento illecito anche in danno della
salute dei cittadini residenti
Considerato che la documentazione prodotta dalla ditta Granulati Muto srl in sede di
domanda di AUA risulta altresì carente sotto altri profili istruttori inerenti la gestione dei
due impianti in oggetto come ad esempio quelli relativi al rispetto della normativa in
materia di industrie insalubri come già evidenziato dallo scrivente Comitato nelle
osservazioni depositate al Comune di Vezzano Ligure, in data 6 settembre 2014, e
notificate agli enti ai quali viene ora inviato il presente documento
Visto e Considerato tutto quanto sopra riportato, al fine di garantire l’interesse alla
tutela della salute e dell’ambiente, che costituisce la ratio fondante della normativa in
materia di rilascio dell’AUA, si chiede alla Amministrazione Comunale di annullare, ai
sensi del comma 2 articolo 7 DPR 160/2010 (carenza di istruttoria e documentazione della
pratica oggetto di convocazione) l’avviso di convocazione delle conferenze dei servizi del 8
ottobre e del 15 ottobre, al fine di permettere:
1. alla Autorità Giudiziaria: la conclusione del lavoro di indagine relativo ai due
provvedimenti di sequestro;
2. agli Uffici competenti della Amministrazione Provinciale della Spezia: la verifica formale
e la comunicazione, nelle sedi previste dalla vigente normativa, dell’avvenuto o non
avvenuto adeguamento agli adempienti richiesti dalla Diffida del 6/8/2014 n. 564;
3. al responsabile del procedimento SUAP del Comune di Vezzano Ligure: la richiesta di
integrazioni della domanda di AUA per i due impianti della ditta Granulati Muto srl. ai
sensi dei commi 1 e 2 dell’articolo 4 del regolamento sulla disciplina della Autorizzazione
Unica Ambientale DPR 59/2013, sulla base delle risultanze delle attività di cui ai punti 1 e
2 precedenti;
4. l’utilizzo della norma di cui all’articolo 9 del DPR 160/2010 (regolamento SUAP) per
chiarire e precisare le palesi carenze istruttorie dei procedimenti in oggetto con il
coinvolgimento dei soggetti portatori di interessi pubblici o privati, individuali o collettivi,
o di soggetti portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati che vi
abbiano interesse.