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La diffusione del virus HCV nella popolazione
mondiale è di circa quattro o 5 volte maggiore della
diffusione delle infezioni da HIV (a livello mondiale,
HIV 32/34 milioni, HCV 140/160 milioni).
Su una popolazione mondiale stimata di circa 16 mln di
PWID, circa 10 mln risultano essere portatori del virus
dell'HCV. L'OMS ha definito l'HCV come una bomba
virale a tempo, preoccupata delle forti ricadute sociali,
sanitarie ed economiche.
Nel modo, 350.000 persone circa muoiono ogni anno a
causa dell’HCV.
Si stima che in Europa
siano 9 milioni le persone
affette dal virus. La
maggioranza di esse è
concentrata tra le persone
che si iniettano droghe
(PWID), con una
prevalenza che varia dal
20% ad oltre il 90% nei
diversi paesi.
L'Organizzazione
Mondiale della Sanità
(OMS) ha identificato le
persone che si iniettano
droghe quale obiettivo
della prevenzione e il
trattamento dell’infezione
da HCV.
 Nel mese di gennaio 2014, i primi trattamenti orali per
HCV, negli studi clinici approvati dalla Commissione
Europea, hanno avuto una percentuale di guarigione
del 98%.
 Nonostante le linee guida europee (e quelle USA)
raccomandino fortemente un libero accesso al
trattamento, nel 2014 le persone che fanno uso di
droghe devono talora affrontare degli ostacoli o gli è
negato un trattamento basato sulle cure per HCV di
recente approvazione.
 Estendere l’accesso al trattamento dell’HCV alle
persone che si iniettano droghe riduce in modo
significativo il numero di nuove infezioni nonché la
prevalenza nella popolazione, costituendo un’efficace
misura preventiva.
HCV
EMCDDA
UNODC
UNAIDSECDC
OMS
Le principali agenzie europee e internazionali prendono in seria
considerazione l'epatite virale, soprattutto tra le persone che si iniettano
droghe, poiché costituisce un grave problema di salute pubblica. Ma...
prima
• Preoccupazioni circa gli effetti collaterali.
• Conoscenza limitata dei meccanismi di diagnosi,
prevenzione e cura, effetti a breve, medio, lungo termine.
durante
• Aspettative ridimensionate in merito al trattamento.
• Esperienze di rifiuto del trattamento dovute al consumo
di stupefacenti.
dopo
• Stigmatizzazione e discriminazione all'interno delle
strutture sanitarie.
• Difficoltà connesse con i sistemi ospedalieri.
 Attualmente, l'opinione pubblica, i sistemi di
sorveglianza, gli interventi disponibili per la
prevenzione delle infezioni da HCV e di riduzione
del danno rimangono incoerenti in tutta Europa.
 L'accesso ai servizi di screening e diagnosi per le
persone che fanno uso di droga non sono
disponibili in tutti i paesi.
 È importante sottolineare che vi è stata poca
attenzione ad affrontare stigma e discriminazione
nei confronti di persone che fanno uso di droghe e
ancora più alta tra le persone che si iniettano;
questo è uno dei principali ostacoli per l’accesso
ai servizi e richiede un'azione correttiva urgente se
deve essere implementata una politica e una
programmazione efficace.
Il momento di agire è adesso!
1 - Sviluppare strategie e piani d’azione mirati
2 - Fornire l’accesso ai test, al trattamento e
alla cura
3 - Estendere la RDD, le evidenze e i
programmi community-based
4 - Depenalizzazione dell’uso di droghe
5 - Inclusione dei PWID e loro organizzazioni
6 - Promuovere la salute e sviluppare
maggiormente la letteratura sull’HCV
Adeguati
approcci
multidisciplinari
Fornitori
di servizi
Organizza-
zioni di
categoriaFinanzia-
mento
pubblico/
privato
Organizza-
zioni di
PWUD
Test a bassa soglia e
trattamenti di
qualità
Accordi
economici tra
stati e
multinazionali
farmaceutiche
Attuazione
politiche che
promuovono i
test e la cura
Contesti di bassa
soglia e
community-
based
Organizzazioni
di PWUD: peer-
led program
Potenziare i servizi
di RDD, NSP e
OST, seguendo
logiche community-
based e favorendo
programmi peer-led
Garantire fondi
per l’empower-
ment delle PWUD
Attuare le
raccomandazioni
dell’OMS
Privilegiare
contesti di bassa
soglia e
community-based
Prevenzione
dell’HCV fondata
sulla RDD
Adozione di nuove
leggi.
Difesa dei diritti
umani
Lotta contro
stigma e
discriminazione
Stop alla
discriminazione
per garantire
l’accesso ai servizi
essenziali
Favorire un
approccio legale
basato sulla tutela
dei diritti umani
Depenalizzazione
dell’uso e del
possesso di
sostanze e di
materiale per
l’uso
Sviluppo di
programmi peer-
led
Politiche che
richiedano il
coinvolgimento
delle PWID
Garantire la
rappresentanza
delle PWUD
Servizi di bassa
soglia co-gestiti
da pari
Predisporre fondi
per progetti peer-
led
Promuovere la
formazione per
operatori
sanitari e PWUD
Programmi di
formazione
finanziati a
livello europeo e
nazionale
Promuovere una
formazione
specifica su
HCV e uso di
drogheConfronto tra i
saperi
professionali e
quelli
esperienziali
delle PWUD
Centralità delle
organizzazioni
di PWUD nelle
formazioni
Il Manifesto di Berlino è prodotto da APDES, Portogallo e
Regenboog Groep, Paesi Bassi, nel campo di applicazione
del progetto Correlation HepC Initiative.
Per ulteriori informazioni:
www.hepatitis-c-initiative.eu
Organizzazioni che per prime sostengono il Manifesto
su epatite C e consumo di droga:
World Hepatitis Alliance, International Network of People
Who Use Drugs, European AIDS Treatment Group, Harm
Reduction International, European Harm Reduction
Network, European Liver Patients Association, European
Association For The Study Of The Liver and HIV/AIDS
Civil Society Forum.

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Il manifesto di berlino Andrea Fallarini, Coop.P.G. Frassati Onlus

  • 1. La diffusione del virus HCV nella popolazione mondiale è di circa quattro o 5 volte maggiore della diffusione delle infezioni da HIV (a livello mondiale, HIV 32/34 milioni, HCV 140/160 milioni). Su una popolazione mondiale stimata di circa 16 mln di PWID, circa 10 mln risultano essere portatori del virus dell'HCV. L'OMS ha definito l'HCV come una bomba virale a tempo, preoccupata delle forti ricadute sociali, sanitarie ed economiche. Nel modo, 350.000 persone circa muoiono ogni anno a causa dell’HCV.
  • 2. Si stima che in Europa siano 9 milioni le persone affette dal virus. La maggioranza di esse è concentrata tra le persone che si iniettano droghe (PWID), con una prevalenza che varia dal 20% ad oltre il 90% nei diversi paesi. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha identificato le persone che si iniettano droghe quale obiettivo della prevenzione e il trattamento dell’infezione da HCV.
  • 3.  Nel mese di gennaio 2014, i primi trattamenti orali per HCV, negli studi clinici approvati dalla Commissione Europea, hanno avuto una percentuale di guarigione del 98%.  Nonostante le linee guida europee (e quelle USA) raccomandino fortemente un libero accesso al trattamento, nel 2014 le persone che fanno uso di droghe devono talora affrontare degli ostacoli o gli è negato un trattamento basato sulle cure per HCV di recente approvazione.  Estendere l’accesso al trattamento dell’HCV alle persone che si iniettano droghe riduce in modo significativo il numero di nuove infezioni nonché la prevalenza nella popolazione, costituendo un’efficace misura preventiva.
  • 4. HCV EMCDDA UNODC UNAIDSECDC OMS Le principali agenzie europee e internazionali prendono in seria considerazione l'epatite virale, soprattutto tra le persone che si iniettano droghe, poiché costituisce un grave problema di salute pubblica. Ma...
  • 5. prima • Preoccupazioni circa gli effetti collaterali. • Conoscenza limitata dei meccanismi di diagnosi, prevenzione e cura, effetti a breve, medio, lungo termine. durante • Aspettative ridimensionate in merito al trattamento. • Esperienze di rifiuto del trattamento dovute al consumo di stupefacenti. dopo • Stigmatizzazione e discriminazione all'interno delle strutture sanitarie. • Difficoltà connesse con i sistemi ospedalieri.
  • 6.  Attualmente, l'opinione pubblica, i sistemi di sorveglianza, gli interventi disponibili per la prevenzione delle infezioni da HCV e di riduzione del danno rimangono incoerenti in tutta Europa.  L'accesso ai servizi di screening e diagnosi per le persone che fanno uso di droga non sono disponibili in tutti i paesi.  È importante sottolineare che vi è stata poca attenzione ad affrontare stigma e discriminazione nei confronti di persone che fanno uso di droghe e ancora più alta tra le persone che si iniettano; questo è uno dei principali ostacoli per l’accesso ai servizi e richiede un'azione correttiva urgente se deve essere implementata una politica e una programmazione efficace.
  • 7. Il momento di agire è adesso!
  • 8. 1 - Sviluppare strategie e piani d’azione mirati 2 - Fornire l’accesso ai test, al trattamento e alla cura 3 - Estendere la RDD, le evidenze e i programmi community-based 4 - Depenalizzazione dell’uso di droghe 5 - Inclusione dei PWID e loro organizzazioni 6 - Promuovere la salute e sviluppare maggiormente la letteratura sull’HCV
  • 10. Test a bassa soglia e trattamenti di qualità Accordi economici tra stati e multinazionali farmaceutiche Attuazione politiche che promuovono i test e la cura Contesti di bassa soglia e community- based Organizzazioni di PWUD: peer- led program
  • 11. Potenziare i servizi di RDD, NSP e OST, seguendo logiche community- based e favorendo programmi peer-led Garantire fondi per l’empower- ment delle PWUD Attuare le raccomandazioni dell’OMS Privilegiare contesti di bassa soglia e community-based Prevenzione dell’HCV fondata sulla RDD
  • 12. Adozione di nuove leggi. Difesa dei diritti umani Lotta contro stigma e discriminazione Stop alla discriminazione per garantire l’accesso ai servizi essenziali Favorire un approccio legale basato sulla tutela dei diritti umani Depenalizzazione dell’uso e del possesso di sostanze e di materiale per l’uso
  • 13. Sviluppo di programmi peer- led Politiche che richiedano il coinvolgimento delle PWID Garantire la rappresentanza delle PWUD Servizi di bassa soglia co-gestiti da pari Predisporre fondi per progetti peer- led
  • 14. Promuovere la formazione per operatori sanitari e PWUD Programmi di formazione finanziati a livello europeo e nazionale Promuovere una formazione specifica su HCV e uso di drogheConfronto tra i saperi professionali e quelli esperienziali delle PWUD Centralità delle organizzazioni di PWUD nelle formazioni
  • 15. Il Manifesto di Berlino è prodotto da APDES, Portogallo e Regenboog Groep, Paesi Bassi, nel campo di applicazione del progetto Correlation HepC Initiative. Per ulteriori informazioni: www.hepatitis-c-initiative.eu Organizzazioni che per prime sostengono il Manifesto su epatite C e consumo di droga: World Hepatitis Alliance, International Network of People Who Use Drugs, European AIDS Treatment Group, Harm Reduction International, European Harm Reduction Network, European Liver Patients Association, European Association For The Study Of The Liver and HIV/AIDS Civil Society Forum.