Presentazione: Analisi dei Font
Progetto di Strumenti e Applicazioni del web
Università degli studi di Milano Bicocca
A cura di Jessica Amelotti, Federica Nacci e Davide Garavaglia
2. CREATIVE COMMONS
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La licenza non si estende alle immagini provenienti da altre fonti e agli
screenshoots, cui diritti restano in capo ai rispettivi proprietari
3. A cura di …
Federica Nacci
Jessica Amelotti
Davide Garavaglia
5. Dal greco τύπος, “impronta” e γράφειν,
“scrivere”
Tecnologia per produrre testi stampati
Svolge diverse funzioni:
Disegno dei font
Impaginazione
Stampa del supporto
Confezionamento
E’ un ottimo strumento per un’efficace strategia di
comunicazione e nel design in particolare è la
manifestazione visuale della lingua …
6. L’arte della tipografia è lo strumento
appropriato in vista d’un obiettivo
essenzialmente utilitario, e che non è
estetico se non accidentalmente, poiché il
piacere degli occhi è raramente la
preoccupazione principale del lettore.
Stanley Morrison
7. Messaggio tipografico
Ha il compito di trasmettere un valore estetico
Ha la capacità di comunicare un significato
La tipografia può essere usata come immagine e il
significato delle parole diventare parte
integrante di questa
8. Un po’ di storia
Xilografia
Tipografia
moderna
Stereotipia
Litografia
Linotype
&
Monotype
Macintosh
Grafica digitale …
XV sec. 1454 1796 XIX sec. 1886-1889 1984 XXI sec.
9. Xilografia
Dal greco ξύλον, “legno” e γράφω, “scrivo”
Consiste in incisioni di immagini su tavolette di
legno inchiostrate e incise su carte, mediante
stampa su torchio
Tipo di incisione a rilievo
Primi casi in Europa agli
inizi del 1400
10. Tipografia Moderna
Invenzione della stampa
a caratteri mobili da
parte di Johannes
Gutenberg
Primo libro stampato fu
la Bibbia a 42 linee tra il
1448-54
La tecnica consiste nell’allineare e assemblare i tipi
creando pagine complete di testo
Sistema economico e rapido
11. Conseguenze …
Moltiplicazione dei libri stampati
Sperimentazione di sempre nuovi caratteri con
l’obiettivo di migliorare la leggibilità del testo
Nascita del corsivo (1501)
Introduzione di nuovi caratteri standard (1700)
grazie ai tipografi Baskserville; Didot;
Bodoni
12. Litografia
Dal greco λίθος “pietra” e γράφειν, “scrivere”
E’ una tecnica di riproduzione meccanica delle
immagini inventata da Alois Senefelder
E’ una stampa piana a mezzo di pietra
calcarea con la capacità di assorbire acqua e
grasso
13. Stereotipia
La Rivoluzione industriale portò anche uno
sviluppo delle tecniche tipografiche. Così la
pressa in legno venne sostituita dalla pressa
con struttura in metallo
In questo contesto nasce la Stereotipia:
una tecnica di riproduzione della pagina
mediante calco su lastra metallica, attraverso
una pressione piana
14. Linotype & Monotype
Il XIX sec. Fu caratterizzato da uno sviluppo
esponenziale delle tecnologie. In particolar
modo le migliori innovazioni nel campo della
tipografia furono introdotte dai giornali.
Ad esempio il Times adottò la pressa piano-
cilindrica a vapore che permise di aumentare le
copie da 300 a 1.100 all’ora.
15. Linotype (1886)
Ottmar Mergenthaler
Macchina per
composizione a
caldo; permette di
creare una linea
intera di caratteri in
metallo
Prima macchina
automatica
Monotype (1889)
Tolbert Lanston
Macchina articolata,
in essa c’è una sola
matrice per lettera
perciò si fonde un
solo carattere alla
volta
16. Tipografia rivisitata
Gli anni Ottanta furono la culla della Rivoluzione
informatica. Si assistette infatti a un ulteriore
sviluppo nel campo tipografico. I pionieri di
questa svolta furono:
IBM: Lanciò il primo personal computer
Apple: Mise sul mercato nel 1984 il Macintosh
17. Conseguenze …
Avvento di sistemi operativi e interfacce web di
facile utilizzo
Sviluppo di software per la grafica
Democratization of type
Nascita di imprese per il trasferimento dei font in
formato digitale ( Adobe, Emigre, Itc)
18. Il caso Macintosh
Il Macintosh 128k fu il primo
personal computer con
interfaccia grafica (GUI) e
mouse, lanciato da Apple nel
1984.
Rispetto al precedente Apple
Lisa ebbe un grandissimo
successo …
19. La grande svolta di Apple
Introduce importanti novità nell’interfaccia
grafica, come le icone e la scrivania
Utilizza programmi di disegno grafico (MacPaint)
Utilizza programmi di videoscrittura (MacWrite)
Fu in grado di dare ad ogni carattere la propria
proporzione nello spazio e introdusse nuovi font
come il Chicago, creato appositamente per Apple
Utilizza PageMaker, il primo programma per il
desktop publishing Prima grande rivoluzione della
tipografia
20. Il nuovo secolo
Diffusione e sviluppo dei personal computer
Avvento della grafica digitale che porterà allo
sviluppo di nuovi software e applicazioni
Espansione del mercato dei font. Gli utenti
sono sempre più liberi di scegliere (Web 1.0)
Con l’avvento del web 2.0 gli utenti hanno la
possibilità, attraverso diverse app, di realizzare
i propri font
22. In italiano il termine font viene tradotto come “tipo
di carattere” ma è una definizione fuorviante, in
quanto:
Il font è l’insieme delle lettere e dei segni
d’interpunizione disegnati in un determinato
stile
Il carattere, invece, è la lettera intesa come
forma o grafismo
Ancora diverso è il lettering. Ovvero tutto ciò che
riguarda il carattere, la composizione del testo e il
rapporto che esiste tra il linguaggio scritto e
l’immagine
23. Una prima differenza …
I tipi di font si dividono in due macro-categorie:
Serif (dal francese con grazie)
Sans Serif (dal francese senza grazie)
La grazia è quell’allungamento, solitamente
ortogonale, all’estremità del carattere.
Nascono dal carattere lapidario romano, dove le
grazie erano funzionali per una più facile incisione
su pietra. Vengono utilizzate per rendere il
carattere più elegante e leggibile.
Cosa sono le grazie?
24.
25. Le famiglie di caratteri
Classificazione morfologica di Aldo
Novarese, celebre teorico della
forma alfabetica e rinomato
disegnatore di font tipografici.
La classificazione parte dallo
studio delle terminazioni delle aste,
cioè dal disegno delle grazie.
Oggi è diventato sempre più
difficile classificare i font perché i
nuovi prodotti sono astorici,
astilistici, multiformi e destrutturati
26. BODONIANI
MEDIEVALI
FANTASIA
SCRITTI
LAPIDARI
TRANSAZIONALI
LINEARI
Ricordano la tipografia pura dell’inizio del XIX
secolo
Rimandano all’alfabeto gotico tedesco medievale
Emulano la scrittura calligrafica
Traggono ispirazione dalle iscrizioni monumentali
dell’antichità
La forma richiama i tipi di scrittura utilizzati nel
XVIII secolo
Forme geometriche e squadrate
Si ispirano al carattere romano, rinnovato
durante il Rinascimento
Tutti i sans serif, privi di grazie
Nascono nei monasteri amanuensi, sono usati
principalmente come capolettera
Fortemente espressivi, astorici e molto artistici
28. Ricapitolando,
le parti che possiamo trovare in un carattere sono
Apice
Asta trasversale (16)
Montante
Gancio (14)
Ascendente (18)
Grazie (15 e 17)
Collegamento (12)
Coda (13)
Discendente
Spaziatura (11)
29. Il corpo del carattere
Linea delle
ascendenti
Linea delle
maiuscole
Linea delle
minuscole
Linea di base
Linea delle
discendenti
Occhio superiore: Si trovano le
maiuscole e le lettere minuscole con
ascendenti
Occhio medio: Si trovano tutte le
lettere basse senza ascendenti né
discendenti
Occhio inferiore: Si trovano tutte le
minuscole con discendenti
30. Il contrasto
Il contrasto di un carattere è sostanzialmente la
differenza di spessore tra le linee spesse e
quelle sottili
Nell’ambito della teoria della Gestalt un font con
alto contrasto è molto più leggibile quando usato
in grandi dimensioni, mentre uno a basso
contrasto garantisce una buona lettura per corpi
piccoli
Il Bodoni MT è un classico esempio di font ad
alto contrasto
Il Lucida Fax è un classico esempio di font a
minore contrasto
31. Kerning & Tracking
Il kerning (o crenatura)
è lo spazio tra le singole
lettere all’interno di un
font
Rende la composizione
più fluida perché alcune
lettere (come A e V)
possono essere
avvicinate tra loro
senza sovrapporsi
Il tracking è lo spazio
bianco tra le diverse
parole
Permette di garantire al
cervello una rapida
individuazione dell’inizio
e della fine di una
parola in un testo e
quindi una maggiore
leggibilità
32.
33. Legibility & Readability
E’ la leggibilità di un
carattere
E’ connessa alla struttura
grafica del singolo
carattere tipografico
E’ una caratteristica
oggettiva e non legata a
gusti personali
Un font ornamentale non
ha una buona leggibilità
perché progettato per
essere attrattivo
E’ la leggibilità di un testo
Tutte quelle
caratteristiche di forma,
tracking, kerning, colore e
tutte le altre proprietà che
collaborano nel creare un
aspetto complessivo che
può essere più o meno
leggibile
34. Strategie per una buona
leggibilità
Bisogna fare attenzione ad alcune caratteristiche del
testo per renderlo il più leggibile possibile:
Allineare il testo a bandiera e possibilmente a sinistra
Evitare testi centrati o giustificati (se non per frasi brevi)
Dividere in paragrafi per rendere ordinato il testo e per
creare “pause programmate”
Scegliere un font adeguato al messaggio
Dare rilevanza all’interlinea tra le righe del testo
35. Come utilizzare i font?
Al fine di eseguire un buon testo tipografico che riesca
a comunicare esattamente il messaggio che avete
in mente è bene tenere in considerazione alcuni
punti:
Tone of voice
Scelta del font
Punti di enfasi
Corpo del carattere
Supporto sul quale verrà letto il messaggio
36. Tone of voice
E’ l’intonazione e il registro con cui ci si rivolge al
pubblico
Prima di scegliere il font dobbiamo capire cosa
vogliamo dire, per conto di chi e a quale scopo
Ogni scelta, dal font alla composizione del testo,
dalle immagini fino ai segni grafici deve essere
sempre coerente con il tone of voice scelto
37. La scelta del font
“Ogni carattere ha un suo carattere”. Tutti i font
comunicano uno stato d’animo e delle sensazioni
perciò vanno utilizzati nel contesto adeguato
Ad esempio i font calligrafici creano la
sensazione di discorso diretto; quelli “graziati”
sono più inclini a un discorso formale; i comic si
rifanno al mondo dei cartoon; i medievali
rimandano a scenari misteriosi e lontani; i font
moderni, fantasiosi e asimettrici sono più adatti
per un messaggio dinamico e vivace
38.
39. I punti di enfasi
Il destinatario della comunicazione va guidato,
catturato e stimolato come e dove vogliamo noi
Per rendere più semplice questo passaggio la
tipografia ci viene in auto con l’enfasi.
Essa corrisponde all’intonazione particolare che,
nel parlato, si mette su alcune parole
Nella tipografia alcuni elementi d’enfasi possono
essere: il capolettera, una parola che spicca per
variazione di font, di dimensione, di colore, di
inclinazione o segni grafici.
40. Corpo del carattere
Il corpo del carattere (la grandezza) deve essere
adatto al tipo e al luogo della comunicazione
Solitamente, nell’editoria, le parti del testo hanno
dimensioni standard:
Da 6 a 8 punti per le note
Da 8 a 9 per le didascalie
Da 10 a 14 per i testi stampati come i libri
Da 12 a 16 per gli occhielli
Da 24 punti in poi per i titoli
Da 72 punti in su per i titoli “urlati” e per i manifesti
41. Stampa vs Schermo
Per i lunghi testi,
come i libri, vengono
più spesso utilizzati i
graziati
I graziati sono più
facilmente distinguibili
dal nostro cervello
Il 90% dei libri è
stampato in Simoncini
Garamond
Per la scrittura su
schermo sono
consigliati i font sans
serif
I dettagli dei serif, che
su carta rendono
distinguibili i caratteri,
su schermo si
perdono perché la
risoluzione del video è
minore che su stampa
42. Qualche esempio …
OpenDyslexic è un font open
source nato nel 2011 per
facilitare la lettura e la
comprensione dei testi
E’ diverso dagli altri font perché
utilizza linee pesanti, giocando
su altezze e inclinazioni,
cosicchè ogni lettera abbia una
forma unica
Bianconero è la prima font italiana ad alta leggibilità
messa sul mercato a scopi non commerciali
43. Questo è il font script ChàvezPro ideato dal designer
Marcelo Volpe in onore dell’ex presidente
venezuelano Hugo Chàvez, noto per spiegare le sue
idee scrivendo a mano sulla lavagna durante le
trasmissioni televisive.
Il carattere è ottenuto dalla digitalizzazione della sua
scrittura
44. I font del XX secolo
La storia dei caratteri segue quella della società. Oggi
si richiedono tipi di scrittura per display, orologi
digitali, leedscreen, etichettatrici ecc …
Fu il primo carattere studiato ad
hoc per i computer. E’ un carattere molto schematico e
rigido in quanto doveva adattarsi alle limitate
possibilità dei primi computer
46. La nascita del web 2.0
2004 Tim O’Reilly
Evoluzione del WWW
Nuova visione di internet Interattività
Cambia il nostro modo di lavorare e di interagire
con le informazioni in rete
Appeal colori + animazioni = impatto visivo
Utente attivo: blog, forum, chat …
47. Percezione del testo
il web svolge una funzione centrale
Il nostro occhio si concentra su:
Titoli e sottotitoli
Grassetti e corsivi
Parole tra virgolette o tra parentesi
Parole in colore
Parole con l’iniziale maiuscola all’interno
del testo.
La lettura dal web è immediata, ma riduce la
capacità di concentrazione in quanto è
“saltellante”. La lettura su carta, generalmente, è
più lenta
48. Grafica digitale
E’ un settore della produzione artistica che si
occupa di creare elementi e prodotti per la
comunicazione visiva; consiste nella
trasmissione di un messaggio attraverso le
immagini.
Sostanzialmente …
50. Raster
Prende il nome dal termine inglese che significa
griglia
Nella grafica raster, o bitmap, l’immagine è
composta da una griglia di punti, detti pixel di
forma quadrata
Ogni pixel possiede informazioni di colore che
nell’insieme creano l’immagine
La proprietà più importante è la risoluzione
Si utilizza come unità di misura il pollice inglese
(2,54 cm) e quindi il rapporto dot per inch, DPI,
cioè punti per pollice
51. Photoshop
E’ il principale programma di grafica raster
E’ un software proprietario prodotto dalla Adobe
Systems Incorporated, specializzato
nell’elaborazione di fotografie e, più in generale,
di immagini
La prima versione risale al 1990 ad opera dei
fratelli Thomas e John Knoll, figli di un fotografo,
che idearono il programma per agevolare il
lavoro del padre
Prende corpo dall’applicativo esistente Display,
sviluppato nel 1987 per MacPlus
52. Vettoriale
Si basa su forme geometriche come linee,
punti, curve e poligoni
E’ possibile ingrandire le immagini all’infinito
senza perdere minimamente risoluzione, poichè
si basano su equazioni matematiche
Le immagini occupano minor spazio e rendono le
modifiche più semplici perché le informazioni
contenute sono davvero minime
Per ottenere immagini vettoriali di qualità sono
necessarie dei software potenti
53. Illustrator
E’ il principale programma di grafica vettoriale
E’ un software per l’elaborazione di illustrazioni e
per la grafica, prodotto da Adobe Systems
Incorporated
Apple Macintosh rilasciò la prima versione nel
1986; invece Windows nel 1989, ma non ebbe
successo
I lavori più sviluppati con Illustrator sono:
costruzione di loghi, prodotti pubblicitari e anche
layout per siti web
54. Il colore tipografico
La scrittura può aggiungere colore alla pagina, e
di conseguenza lo stile tipografico influisce
sull’interpretazione del messaggio
La base sono scale di colori e mescolanze:
Additiva o sintesi (RGB)
Sottrattiva (CMYK)
55. Mescolanza additiva
E’ tipica dei monitor
Si riferisce ai colori primari della luce (rosso,
verde, blu)
Se miscelati tra loro generano tutti i colori
presenti nello spettro, mentre se sommati in parti
uguali (da qui il termine additivo) producono luce
bianca
56. Mescolanza sottrattiva
È tipica delle stampanti
Utilizza colori primari dei pigmenti che hanno la
capacità di assorbire in modo selettivo solo
alcune lunghezze d’onda della luce. Le altre parti
vengono riflesse e determinano il colore
Il colore di un pigmento è dato dalla sottrazione
di radiazioni della luce bianca e da qui l’aggettivo
sottrattivo
I colori primari sono ciano, magenta e giallo a cui
viene aggiunto il nero
57. Curiosità
Il nostro occhio riconosce uno spettro di sette
colori chiamati anche i colori dell’arcobaleno
(rosso, arancio, giallo, verde, azzurro, indaco,
violetto)
Caso a sé sono il bianco e il nero, detti colori
neutri
I colori complementari, invece, sono particolari
in quanto se avvicinati provocano un effetto
“tremolio” e affaticano la vista, rendendo
difficile la lettura
59. I colori web safe
I primi computer
possedevano schede
video e monitor in
grado di visualizzare
soltanto 256 colori,
gestiti in maniera
differente a seconda
dei diversi sistemi
operativi
Queste differenze
comportano la lettura di
soltanto 216 colori
comuni, chiamati anche
colori “web safe”
60. L’identità del font
La scelta di un particolare font da parte di
un’azienda rappresenta un momento decisivo in
quanto rende il marchio unico e riconoscibile
Anche lo stile del font esprime un messaggio
chiaro e diretto al consumatore
E’ stato dimostrato che nomi brevi sono più
semplici da memorizzare
Vediamo se queste aziende sono riuscite
a rendere il loro font unico e
riconoscibile …
68. I font installati sui computer degli utenti non sono uguali
per tutti.
I caratteri a disposizione dipendono da diverse variabili:
Sistema Operativo
Software installati sul pc
Caratteri installati manualmente
Quindi:
nella scelta dei font da utilizzare, bisogna tener
presente che non tutti gli utenti avranno installato
un certo font sul proprio computer
71. WEB SAFE FONTS:
Sono caratteri standard, compatibili e
trasversali a tutti i sistemi operativi
Font con licenza open source
Sono talmente numerosi da soddisfare le
esigenze estetiche di qualsiasi utente
Sono la soluzione per ovviare alla problematica
dell’interoperabilità tra i sistemi operativi
I più noti fonts web safe sono: Arial, Courier,
Georgia, Times New Roman, Verdana, etc…
72. FONT PROPRIETARI:
Definiti anche font liberi sono protetti da
licenza, quindi a pagamento
Caratterizzati da una grafica più elaborata
perché progettati da designer professionista
Un buon carattere può costare anche più di
100 euro
www.myfonts.com
74. GOOGLE WEB FONTS
Archivio on line più ampio in assoluto, costituito da
più di 600 font. Tutti open source
Altri due archivi open source, anche se più limitati,
sono FreeTypography e OpenFontLibrary
DAFONT
Archivio on line che offre sia font proprietari che
font open source
Un altro esempio è FontSquirrell
75. Font-stack
È un’alternativa al web safe per rendere
compatibile la pagina web su qualunque sistema
operativo.
Si basa sulla proprietà del font-family del CSS e
consente di inserire una lista di caratteri da
utilizzare nella pagina, nel caso in cui quel
determinato carattere non fosse leggibile.
76. L’idea principale del font-stack consiste nell’utilizzare
famiglie di caratteri simili. Ad esempio se il font
Times New Roman non fosse presente nel sistema
operativo verrebbe in automatico sostituito da un
secondo simile, come Georgia.
Le più famose famiglie di caratteri simili sono:
SERIF: come Georgia e Times New Roman
SAN SERIF: come Arial e Verdana
MONOSPACE: come Courier e Courier New
77. Typography Apps
Esistono, in rete, numerose
applicazioni gratuite dove è
possibile creare o scaricare
font per pc e mobile…
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