2. Che cos’è?
Per conguaglio fiscale si intende il riconteggio di tutte le
tasse realmente dovute, effettuato a fine anno o in occasione
della cessazione del rapporto di lavoroDurante l’anno infatti,
le aziende trattengono le tasse sulla busta paga dei propri
dipendenti (pubblici e privati). Ogni anno sono tenute a
effettuare nuovamente il calcolo in modo che, se c’è una
differenza tra quanto già trattenuto e quanto realmente
dovuto, allora si applica nell’ultima busta paga.
3. Le due tipologie del conguaglio
Conguaglio a debito Conguaglio a credito
4. Conguaglio a debito
Se hai trovato soldi in meno, significa che il calcolo del
tuo conguaglio fiscale è stato negativo: hai pagato
meno tasse di quante dovute e quindi il tuo datore
addebita quanto non ancora trattenuto
5. Conguaglio a credito
Se hai trovato soldi in più, significa che il calcolo del
tuo conguaglio fiscale è stato positivo: hai pagato più
tasse di quante dovute e quindi il tuo datore accredita
quanto ti è stato trattenuto in misura superiore al
dovuto (rimborso IRPEF).
6. Il conguaglio oltre che fiscale, può essere anche
previdenziale: il datore di lavoro effettua non solo il
ricalcolo dell’IRPEF dovuta ma anche dei contributi
previdenziali INPS.
7. Quando avviene??
Solitamente il conguaglio fiscale avviene nel mese di:
1. Dicembre, per i lavoratori dipendenti privati;
2. Febbraio per i dipendenti pubblici (docenti, tecnici e
ausiliari della scuola, dipendenti comunali, forze
dell’ordine, ecc.)
9. Per il calcolo delle tasse effettivamente dovute, il datore
di lavoro considera:
Reddito effettivo percepito;
Eventuale reddito aggiuntivo;
Mesi effettivamente lavorati;
Detrazioni spettanti;
Coniuge e/o figli a carico e/o altri familiari a carico;
Aliquota IRPEF da applicare;
Addizionali IRPEF.