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Gli USA: la maggiore potenza mondiale
Primo passo: le ferrovie
Straordinaria espansione delle ferrovie:
Nel 1865 si estendevano 35.000 miglia,
che divennero nel 1897 242.000.
Innovazione: lunghe tratte transcontinentali
Adozione di criteri di costruzione uniformi
a tutte le regioni dell’Unione
Trasferimento di beni e persone
su percorsi sempre più lunghi
Sviluppo della produzione di acciaio
Carnegie: padrone del mercato dell’acciaio.
Fece la sua fortuna producendo vagoni-letto
Unificazione del Paese
Trasformazione in un mercato nazionale Aiuto per il mercato dell’agricoltura
Incontro fra ramo Est e Ovest della prima ferrovia
nordamericana transcontinentale, 1869
Secondo passo: l’allevamento del bestiame
Luogo fiorente: Texas
I grandi allevatori condussero le proprie
mandrie verso Abilene,
da qui gli animali venivano
portati ai macelli di Chicago
Chi conduceva lo spostamento delle mandrie: Cowboy
Concorrenza ad Abilene: Cattle Towns
Questi nuovi centri fornivano la possibilità
di interazione fra il decentrato mondo degli allevatori
e le metropoli industrializzate
Resa possibile dalle ferrovie
Abilene dopo il 1865
Terzo passo: immigrazione
Vi fu un’immigrazione di massa proveniente dall’Europa
Crescita della popolazione urbanaDuro lavoro,
pessime condizioni di vita,
bassi salari, massacranti orari di lavoro,
deboli organizzazioni sindacali
«La storia dell’umanità è la storia delle migrazioni»
Questa fu un’affermazione di monsignore Geremia Bonomelli, vescovo di Cremona e fondatore
di un’Opera di assistenza, che offriva agli italiani emigrati tutela giuridica,
protezione materiale, assistenza spirituale forse la cosa più importante un sostegno psicologico
Le migrazioni sono un «normale fenomeno costitutivo della società»
Massimo Livi Bacci scrisse queste parole per sottolineare la necessità che vi è delle migrazioni
Emigrazione spontanea?
Prima…
Grandi movimenti organizzati pilotati dall’alto
…Dopo
Fattore individuale predominante
Caterina II di Russia incentivò l’immigrazione
dalla Germania per la manodopera agricola;
Tratta di schiavi neri provenienti
dall’Africa verso l’America;
Migrazione degli Italiani e degli Irlandesi
Altri luoghi scelti come nuova meta
Sud America, Australia, Sud Africa
Cause:
Conclusione delle guerre Napoleoniche, tutti i militari impiegati si ritrovarono senza un lavoro e senza dimora;
Cercar fortuna nel Nuovo Mondo;
Molti agricoltori furono costretti a diventare braccianti e ciò rese le loro condizioni di vita ancor più difficili;
In Europa non vi erano più aree verso cui migrare per coltivare, se non Siberia, prediletta ormai solo dai Russi
Gli USA rimasero la favorita
Grazie all’abbondanza di terra e alla legge federale denominata «Homestead».
Questa concedeva appezzamenti di 160 agri a prezzo accessibile a condizione che ci fosse un impegno
ad insediarsi per cinque anni e apportare delle migliorie.
Requisiti giuridici richiesti:
Maggiore età,
Capofamiglia,
Cittadino degli Stati Uniti,
O richiesta di cittadinanza.
A causa della richiesta sempre maggiore della tratta
Liverpool- New-York i prezzi si fecero più abbordabili e la durata più breve
Il caso dell’Irlanda: un vero e proprio esodo
Gli Irlandesi furono il gruppo più grande che raggiunse
in massa gli Stati Uniti nel XIX secolo, trovarono difficoltà
ad ambientarsi in un paese segnato della
tradizione puritana, essendo cattolici
Inizialmente molti Irlandesi trovarono occupazione
nelle città industrializzate negli Stati del Nord,
poi come manovali nel settore delle ferrovie
Poiché il governo britannico avrebbe preferito che
questa manodopera si dirigesse verso il Canada,
i biglietti per gli stati Uniti furono rincarati
per ordine delle autorità
Arrivati in Canada, gli Irlandesi proseguivano il viaggio
in nave o anche a piedi, fino a Boston o New-York
Luogo d’arrivo: Ellis Island
1886: costruzione della Statua della Libertà
Primo simbolo visivo delle nuova realtà americana
Già nel 1855 fu inaugurata una struttura di prima
accoglienza degli emigrati, gestita dallo stato
di New-York e situata visino al Castle Garden.
Il 1 gennaio 1892 fu aperto il nuovo ufficio Ellis Island,
sorvegliata dalle autorità federali
Struttura che sarebbe arrivata a coprire 10 ettari
di superficie e a comprendere 35 edifici
Il porto di Ellis Island non poteva ospitare
navi di grandi dimensioni,
perciò i piroscafi si fermavano
presso l’isola di Lower Bay
La migrazione diviene un problema sociale
Le principali città erano sovraffollate e i nuovi membri della società vivevano nel completo degrado.
Gli immigrati non conoscevano né la lingua
né la nuova realtà che giorno dopo giorno
dovevano affrontare.
Così cercarono di riunirsi in gruppi,
si crearono delle isole urbane.
Non appena questi iniziavano la scalata sociale,
l’intero blocco cambiava luogo di residenza
Gli imprenditori utilizzano la tecnica:
Divide et impera
Formazione di alleanze interne
Una visione ambigua:
Un italiano era considerato bianco,
e come tale poteva far parte della razza padrona.
Allo stesso tempo per un anglosassone,
l’italiano diveniva un uomo degno di disprezzo,
emarginazione e sfruttamento.
Dagos
Una vicenda particolare…
Nel 1894 la maggioranza dei minatori della Spring Valley, un fiorente centro minerario dell’Illinois, riuscì ad
organizzare uno sciopero
La compagnia reagì allo sciopero: assunse un gran numero di lavoratori neri
Nel 1895 si verificò lo scontro aperto fra europei e crumiri.
Non ci furono vittime, ma almeno 15 feriti
I neri risposero per via legale: li portarono in tribunale con accusa di violenza su persona
Condanna per gli imputati, fatto straordinario per l’epoca. Un gruppo di neri riesce a vincere una causa per
soprusi.
…purtroppo non fu una conquista a lungo termine per la comunità afro-
americana.
Un dibattito familiare
Nel 1894 si costituì la «Lega per restrizione dell’immigrazione»
Obiettivo: proteggere gli USA dalla feccia europea
I membri della lega sostenevano che l’ascesa
o il declino di un popolo era la razza
Henry Cabot Lodge presentò al Congresso un progetto
di legge che prevedeva la non accoglienza nel Paese per gli analfabeti
Il Presidente, Cleveland, mise il veto a tale proposta di legge
Motivo: l’America necessitava della manodopera degli emigranti
Italiani appena sbarcati a Ellis Island, 1892
Quarto passo: concentrazione dell’industria
La produzione stava procedendo
con un ritmo molto elevato.
Come insegna Malthus questo tipo di economia
è soggetta a crisi cicliche,
che si manifestarono anche in America.
Grave crisi: 1873-1879
Susseguirsi di crisi: 1884 e 1893-1897
Soluzione: alleanze
Si verificò un aumento esponenziale delle
fusioni delle imprese
Assorbimento di un’azienda
piccola da parte di un colosso,
che pian piano va a inglobare ogni
azienda di quel settore (intento: monopolio)
Il Congresso cercò di fermare queste concentrazioni
Questi complessi industriali
si chiamano trust
Nel 1890 venne approvato
il «Sherman Antitrust Act»,
il quale dichiarava illegale ogni
«restrizione irragionevole al libero mercato»
Completa inefficacia del provvedimento:
che cos’era una «irragionevole restrizione »?
Non era spiegato nel modo adeguato
Quinto passo: imperialismo
Alla fine del XIX secolo gli stati uniti diventano una potenza imperialista a tutti gli effetti.
La prima operazione fu a Cuba nel 1898, quando questa era coinvolta nella guerra d’indipendenza
contro la Spagna.
Ben presto l’aiuto a cuba diviene il pretesto per conquistare i possedimenti nel Pacifico della Spagna
Pace con rinuncia da parte della Spagna:
Cuba, Portorico, Filippine e Guam
Cuba
Portorico
Filippine
Guam
Le origini dei lager
Quando Cuba iniziò una Rivoluzione per la propria indipendenza,
gli spagnoli per reprimerla costruirono dei campi di concentramento
Valeriano Weyler y Nicolau: il primo ad avere l’idea
«Tutti gli abitanti delle zone rurali o di aree esterne alle città fortificate saranno concentrati entro otto
giorni all’interno delle città presidiate dalle truppe. Chiunque violerà quest’ordine o sarà trovato un
ribelle e processato come tale.»
Parole proclamate il 17 febbraio 1896 dal generale
Nicolau
Risultato: internamento di migliaia di persone in strutture che sono, ormai, molto note
Alla Havana le cose sembrano procedere come al solito. Tutto sembra calmo e, ad
eccezione del gran numero di soldati, in particolare in tutti i luoghi pubblici, non c'è segno
di guerra. Fuori dalla città tutto cambia.
Non c'è pace, non c'è guerra. C'è desolazione e sofferenza, povertà estrema e morte. Ogni
paese, ogni villaggio è circondato da una «trocha», una sorta di trincea, che non avevo mai
visto prima; mentre all'interno vengono gettati tutti i rifiuti, all'esterno c'è una recinzione di
filo spinato. Ad ogni lato della recinzione, grandi posti di guardia con 2-10 soldati
ciascuno. Lo scopo di queste «trochas» è quello di impedire ai «reconcentrados» di uscire
e di tenere distanti i ribelli. Da tutta la campagna circostante la popolazione è stata
deportata in queste cittadelle fortificate; lì deve restare e cercare di sopravvivere come può.
Passo tratto da Clara Barton
Una conquista complicata
L’esercito americano mandò le sue truppe nelle Filippine
per appoggiare il movimento rivoluzionario sorto contro gli spagnoli
Roosevelt decise però di sopprimere i moti degli indigeni per annettere le Filippine
La repressione violenta avvenuta a Cuba venne presentata come una liberazione
del popolo dall’oppressore straniero;
dunque anche la guerra nelle Filippine era una guerra di liberazione.
La guerra nelle Filippine divenne una carneficina di indigeni Gu-gu
Soldati statunitensi a Manila, durante la guerra filippino-americana
Un dipinto raffigurante la guerra filippino-americana.
Un territorio devastato
Negli anni 1877-1878 dilagò una carestia in molte regioni del mondo, inoltre ci fu una
grave siccità sia in Africa, in Sud America e in Asia.
L’Asia fu il territorio che ne risentì di più.
7,1 milioni di indiani,
20 milioni di cinesi morirono
«catastrofe naturale» Liberismo
Fiducia cieca nel nuovo sistema , i commercianti preferirono vendere a costi più elevati il grano agli inglesi
piuttosto che agli indigeni
Governo Lytton Workhouses
Spartizione della Cina
Nel 1899 gli Stati Uniti si opposero ad una spartizione della Cina tra le grandi potenze
Suddivisione più o meno ufficiale in zone d’influenza fra le varie potenze
Giappone: riuscì ad ottenere dopo una rapida guerra con il trattato di Shimonoseki:
l’isola di Taiwan,
Le isole Pescadores
Territori d’interesse russo
Rivolta popolare: Yi Ho Tuan
Pugni della giustizia e della concordia
Boxer
Assedio di port Arthur
Realizzato da:
Camilla Battella
Chiara Calvitti
Maria Grazia Marcantoni

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Storia degli usa la maggiore potenza mondiale

  • 1. Gli USA: la maggiore potenza mondiale
  • 2. Primo passo: le ferrovie Straordinaria espansione delle ferrovie: Nel 1865 si estendevano 35.000 miglia, che divennero nel 1897 242.000. Innovazione: lunghe tratte transcontinentali Adozione di criteri di costruzione uniformi a tutte le regioni dell’Unione Trasferimento di beni e persone su percorsi sempre più lunghi Sviluppo della produzione di acciaio Carnegie: padrone del mercato dell’acciaio. Fece la sua fortuna producendo vagoni-letto Unificazione del Paese Trasformazione in un mercato nazionale Aiuto per il mercato dell’agricoltura Incontro fra ramo Est e Ovest della prima ferrovia nordamericana transcontinentale, 1869
  • 3. Secondo passo: l’allevamento del bestiame Luogo fiorente: Texas I grandi allevatori condussero le proprie mandrie verso Abilene, da qui gli animali venivano portati ai macelli di Chicago Chi conduceva lo spostamento delle mandrie: Cowboy Concorrenza ad Abilene: Cattle Towns Questi nuovi centri fornivano la possibilità di interazione fra il decentrato mondo degli allevatori e le metropoli industrializzate Resa possibile dalle ferrovie Abilene dopo il 1865
  • 4. Terzo passo: immigrazione Vi fu un’immigrazione di massa proveniente dall’Europa Crescita della popolazione urbanaDuro lavoro, pessime condizioni di vita, bassi salari, massacranti orari di lavoro, deboli organizzazioni sindacali «La storia dell’umanità è la storia delle migrazioni» Questa fu un’affermazione di monsignore Geremia Bonomelli, vescovo di Cremona e fondatore di un’Opera di assistenza, che offriva agli italiani emigrati tutela giuridica, protezione materiale, assistenza spirituale forse la cosa più importante un sostegno psicologico Le migrazioni sono un «normale fenomeno costitutivo della società» Massimo Livi Bacci scrisse queste parole per sottolineare la necessità che vi è delle migrazioni
  • 5. Emigrazione spontanea? Prima… Grandi movimenti organizzati pilotati dall’alto …Dopo Fattore individuale predominante Caterina II di Russia incentivò l’immigrazione dalla Germania per la manodopera agricola; Tratta di schiavi neri provenienti dall’Africa verso l’America; Migrazione degli Italiani e degli Irlandesi Altri luoghi scelti come nuova meta Sud America, Australia, Sud Africa Cause: Conclusione delle guerre Napoleoniche, tutti i militari impiegati si ritrovarono senza un lavoro e senza dimora; Cercar fortuna nel Nuovo Mondo; Molti agricoltori furono costretti a diventare braccianti e ciò rese le loro condizioni di vita ancor più difficili; In Europa non vi erano più aree verso cui migrare per coltivare, se non Siberia, prediletta ormai solo dai Russi
  • 6. Gli USA rimasero la favorita Grazie all’abbondanza di terra e alla legge federale denominata «Homestead». Questa concedeva appezzamenti di 160 agri a prezzo accessibile a condizione che ci fosse un impegno ad insediarsi per cinque anni e apportare delle migliorie. Requisiti giuridici richiesti: Maggiore età, Capofamiglia, Cittadino degli Stati Uniti, O richiesta di cittadinanza. A causa della richiesta sempre maggiore della tratta Liverpool- New-York i prezzi si fecero più abbordabili e la durata più breve
  • 7. Il caso dell’Irlanda: un vero e proprio esodo Gli Irlandesi furono il gruppo più grande che raggiunse in massa gli Stati Uniti nel XIX secolo, trovarono difficoltà ad ambientarsi in un paese segnato della tradizione puritana, essendo cattolici Inizialmente molti Irlandesi trovarono occupazione nelle città industrializzate negli Stati del Nord, poi come manovali nel settore delle ferrovie Poiché il governo britannico avrebbe preferito che questa manodopera si dirigesse verso il Canada, i biglietti per gli stati Uniti furono rincarati per ordine delle autorità Arrivati in Canada, gli Irlandesi proseguivano il viaggio in nave o anche a piedi, fino a Boston o New-York
  • 8. Luogo d’arrivo: Ellis Island 1886: costruzione della Statua della Libertà Primo simbolo visivo delle nuova realtà americana Già nel 1855 fu inaugurata una struttura di prima accoglienza degli emigrati, gestita dallo stato di New-York e situata visino al Castle Garden. Il 1 gennaio 1892 fu aperto il nuovo ufficio Ellis Island, sorvegliata dalle autorità federali Struttura che sarebbe arrivata a coprire 10 ettari di superficie e a comprendere 35 edifici Il porto di Ellis Island non poteva ospitare navi di grandi dimensioni, perciò i piroscafi si fermavano presso l’isola di Lower Bay
  • 9. La migrazione diviene un problema sociale Le principali città erano sovraffollate e i nuovi membri della società vivevano nel completo degrado. Gli immigrati non conoscevano né la lingua né la nuova realtà che giorno dopo giorno dovevano affrontare. Così cercarono di riunirsi in gruppi, si crearono delle isole urbane. Non appena questi iniziavano la scalata sociale, l’intero blocco cambiava luogo di residenza Gli imprenditori utilizzano la tecnica: Divide et impera Formazione di alleanze interne Una visione ambigua: Un italiano era considerato bianco, e come tale poteva far parte della razza padrona. Allo stesso tempo per un anglosassone, l’italiano diveniva un uomo degno di disprezzo, emarginazione e sfruttamento. Dagos
  • 10. Una vicenda particolare… Nel 1894 la maggioranza dei minatori della Spring Valley, un fiorente centro minerario dell’Illinois, riuscì ad organizzare uno sciopero La compagnia reagì allo sciopero: assunse un gran numero di lavoratori neri Nel 1895 si verificò lo scontro aperto fra europei e crumiri. Non ci furono vittime, ma almeno 15 feriti I neri risposero per via legale: li portarono in tribunale con accusa di violenza su persona Condanna per gli imputati, fatto straordinario per l’epoca. Un gruppo di neri riesce a vincere una causa per soprusi. …purtroppo non fu una conquista a lungo termine per la comunità afro- americana.
  • 11. Un dibattito familiare Nel 1894 si costituì la «Lega per restrizione dell’immigrazione» Obiettivo: proteggere gli USA dalla feccia europea I membri della lega sostenevano che l’ascesa o il declino di un popolo era la razza Henry Cabot Lodge presentò al Congresso un progetto di legge che prevedeva la non accoglienza nel Paese per gli analfabeti Il Presidente, Cleveland, mise il veto a tale proposta di legge Motivo: l’America necessitava della manodopera degli emigranti Italiani appena sbarcati a Ellis Island, 1892
  • 12. Quarto passo: concentrazione dell’industria La produzione stava procedendo con un ritmo molto elevato. Come insegna Malthus questo tipo di economia è soggetta a crisi cicliche, che si manifestarono anche in America. Grave crisi: 1873-1879 Susseguirsi di crisi: 1884 e 1893-1897 Soluzione: alleanze Si verificò un aumento esponenziale delle fusioni delle imprese Assorbimento di un’azienda piccola da parte di un colosso, che pian piano va a inglobare ogni azienda di quel settore (intento: monopolio) Il Congresso cercò di fermare queste concentrazioni Questi complessi industriali si chiamano trust Nel 1890 venne approvato il «Sherman Antitrust Act», il quale dichiarava illegale ogni «restrizione irragionevole al libero mercato» Completa inefficacia del provvedimento: che cos’era una «irragionevole restrizione »? Non era spiegato nel modo adeguato
  • 13. Quinto passo: imperialismo Alla fine del XIX secolo gli stati uniti diventano una potenza imperialista a tutti gli effetti. La prima operazione fu a Cuba nel 1898, quando questa era coinvolta nella guerra d’indipendenza contro la Spagna. Ben presto l’aiuto a cuba diviene il pretesto per conquistare i possedimenti nel Pacifico della Spagna Pace con rinuncia da parte della Spagna: Cuba, Portorico, Filippine e Guam Cuba Portorico Filippine Guam
  • 14. Le origini dei lager Quando Cuba iniziò una Rivoluzione per la propria indipendenza, gli spagnoli per reprimerla costruirono dei campi di concentramento Valeriano Weyler y Nicolau: il primo ad avere l’idea «Tutti gli abitanti delle zone rurali o di aree esterne alle città fortificate saranno concentrati entro otto giorni all’interno delle città presidiate dalle truppe. Chiunque violerà quest’ordine o sarà trovato un ribelle e processato come tale.» Parole proclamate il 17 febbraio 1896 dal generale Nicolau Risultato: internamento di migliaia di persone in strutture che sono, ormai, molto note
  • 15. Alla Havana le cose sembrano procedere come al solito. Tutto sembra calmo e, ad eccezione del gran numero di soldati, in particolare in tutti i luoghi pubblici, non c'è segno di guerra. Fuori dalla città tutto cambia. Non c'è pace, non c'è guerra. C'è desolazione e sofferenza, povertà estrema e morte. Ogni paese, ogni villaggio è circondato da una «trocha», una sorta di trincea, che non avevo mai visto prima; mentre all'interno vengono gettati tutti i rifiuti, all'esterno c'è una recinzione di filo spinato. Ad ogni lato della recinzione, grandi posti di guardia con 2-10 soldati ciascuno. Lo scopo di queste «trochas» è quello di impedire ai «reconcentrados» di uscire e di tenere distanti i ribelli. Da tutta la campagna circostante la popolazione è stata deportata in queste cittadelle fortificate; lì deve restare e cercare di sopravvivere come può. Passo tratto da Clara Barton
  • 16. Una conquista complicata L’esercito americano mandò le sue truppe nelle Filippine per appoggiare il movimento rivoluzionario sorto contro gli spagnoli Roosevelt decise però di sopprimere i moti degli indigeni per annettere le Filippine La repressione violenta avvenuta a Cuba venne presentata come una liberazione del popolo dall’oppressore straniero; dunque anche la guerra nelle Filippine era una guerra di liberazione. La guerra nelle Filippine divenne una carneficina di indigeni Gu-gu Soldati statunitensi a Manila, durante la guerra filippino-americana Un dipinto raffigurante la guerra filippino-americana.
  • 17. Un territorio devastato Negli anni 1877-1878 dilagò una carestia in molte regioni del mondo, inoltre ci fu una grave siccità sia in Africa, in Sud America e in Asia. L’Asia fu il territorio che ne risentì di più. 7,1 milioni di indiani, 20 milioni di cinesi morirono «catastrofe naturale» Liberismo Fiducia cieca nel nuovo sistema , i commercianti preferirono vendere a costi più elevati il grano agli inglesi piuttosto che agli indigeni Governo Lytton Workhouses
  • 18. Spartizione della Cina Nel 1899 gli Stati Uniti si opposero ad una spartizione della Cina tra le grandi potenze Suddivisione più o meno ufficiale in zone d’influenza fra le varie potenze Giappone: riuscì ad ottenere dopo una rapida guerra con il trattato di Shimonoseki: l’isola di Taiwan, Le isole Pescadores Territori d’interesse russo Rivolta popolare: Yi Ho Tuan Pugni della giustizia e della concordia Boxer Assedio di port Arthur
  • 19. Realizzato da: Camilla Battella Chiara Calvitti Maria Grazia Marcantoni