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Un dipartimento
d'oltremare della Francia
nell'America meridionale.
Il nome deriva dal termine arawak Wayana, dal significato di "terra ricca d'acqua".
Sebbene il nome ufficiale del dipartimento sia "Guyana", senza altre specifiche, l'uso
dell'aggettivo "francese" spesso è reso necessario per evitare confusione con lo stato
della Guyana britannica o con il il Suriname (in passato conosciuto come Guyana
olandese).
Il primo contatto con gli europei
avvenne il 5 agosto 1498,
quando le navi di Cristoforo
Colombo, durante il terzo
viaggio del navigatore genovese,
costeggiano la regione, la cui
popolazione litorale verrà
stimata in 25000-30000 indigeni.
Per circa un secolo l'area,
piuttosto inospitale, resterà poco
battuta, e bisognerà attendere
il 1604 prima che la regione
venga esplorata dal
capitano Daniel de La Touche,
che le darà il nome di France
équinoxiale (Francia
equinoziale).
Nel 1608, la costa guyanese venne visitata da una spedizione promossa dal granduca Ferdinando I
di Toscana, nell'ambito di un ambizioso progetto di colonizzazione italiana delle Americhe: per
l'anno successivo era prevista la fondazione una colonia commerciale e di un insediamento di
coloni toscani nella zona della Caienna, che tuttavia non avvenne a causa della prematura
scomparsa del granduca, i cui discendenti trascurarono i progetti di espansione coloniale.
Nel 1616, e fino al 1626, gli Olandesi fondarono alcuni insediamenti permanenti alle
foci dei fiumi della zona.
Nel 1624 venne registrato il primo tentativo francese di creare avamposti commerciali
nella zona, patrocinato da re Luigi XIII, che autorizzò l'insediamento di coloni originari
della Normandia.
Nel 1713, con il Trattato di Utrecht, il
fiume Maroni divenne ufficialmente
la frontiera occidentale della colonia
della Guyana francese con la Guyana
olandese (oggi Suriname).
Nella foto satellitare si notano il fiume
Maroni (il corso d’acqua più grande a
destra) e il fiume Suriname (a sinistra).
Il fiume Maroni segna il confine naturale
tra la Guyana francese e il Suriname.
A partire dal 1792, la Guyana fu adibita a luogo di confino per i nemici politico-religiosi
e per i personaggi scomodi della Rivoluzione. Sebbene il ruolo ufficiale di colonia
penale vera e propria verrà ufficializzato solo mezzo secolo più tardi, e la fondazione
del primo bagno penale non avverrà prima del 1805, già nel 1794, 193 seguaci
di Robespierre vennero deportati nella colonia dopo la sua decapitazione.
Di fatto, i deportati in
Guyana sostituirono
gli schiavi neri -
liberati dall'abolizione
della schiavitù
durante la Prima
Repubblica francese -
la cui assenza
rischiava di far
collassare l'economia
locale, che proprio
sulla schiavitù si
basava.
Infatti già nel 1802 fu ristabilita la schiavitù; buona
parte della popolazione di colore non accettò questo
stato di cose, decidendo di rifugiarsi
nella foresta dell'entroterra, dove darà vita alle
comunità di cimarroni, le prime delle quali sorsero sulle
rive del fiume Maroni.
Cimarroni
del Suriname - foto
databili ai primi anni
venti del XX secolo.
Il 19 marzo 1946 la Guyana francese divenne un dipartimento della Francia, e
furono varate importanti riforme sanitarie per far fronte all'elevatissimo tasso di
mortalità. L'economia della regione rimase largamente deficitaria e imponente il
flusso migratorio verso la Francia metropolitana; nel 1961 si contavano in Guyana
33000 abitanti in tutto.
Il primo
aprile 1953
l'ultimo prigioniero
venne rimpatriato
in Francia, ma la
chiusura
delle carceri causò
una nuova
stagnazione
dell'economia
locale.
L’ île du Diable
E’ la più piccola e la più settentrionale delle isole du Salut, al
largo della costa della Guyana francese, un tempo sede di un
famigerato penitenziario.
L'isola,
prevalentemente rocciosa
e coperta di palme, nel
suo punto più alto
raggiunge i 40 metri
d'altezza e si estende su di
una superficie di 14 ettari
Il penitenziario venne aperto nel 1852 dal governo dell'Imperatore Napoleone III, poiché
serviva un luogo da utilizzare come "discarica sociale" per allontanare dalla Francia le
persone scomode o pericolose per la Nazione.
Divenne così una delle prigioni più famose della storia.
Li trasportava all’imbarco un treno ed erano
incatenati ai piedi e posti nei vagoni in celle
singole di 90 x 120 cm. Ogni vagone era
sorvegliato da tre agenti armati ed era agganciato
ad un convoglio con altre carrozze di passeggeri
comuni.
bagno penale di St.Martin de Ré
ll convoglio dei
condannati
partiva da La
Rochelle, dove i
condannati ,
giunti da tutta la
Francia, venivano
raccolti in un
campo di
detenzione su di
un'isola lì vicino.
La partenza in nave dei condannati verso i bagni penali della Guyana francese
richiamava molta folla.
La Rochelle - Convoglio
di forzati in partenza
per la Cayenna
francese
Il pubblico assiste
allo sbarco
Appena sbarcati
Arrivati in Guyana, a St.Martin-de-ré i
detenuti venivano smistati verso le
diverse isole del bagno penale più famoso
del mondo.
Col tempo, la prigione divenne
famosa nel mondo, vuoi col nome
dell'isola, vuoi con quello di
Caienna, essendo Cayenne il
capoluogo della Guyana francese.
Saint Martin de Ré, partenza dei condannati
per i diversi campi di prigionia
Oltre che sull'isola, alcuni edifici
che servivano per
l'amministrazione penitenziaria
erano dislocati sul continente,
a Kourou.
le cucine
l’ospedale
al lavoro
un momento di pausa
Il 30 maggio 1854 venne approvata una legge secondo la quale i detenuti dovevano
restare nella Guyana francese, dopo il loro rilascio, per un tempo uguale a quello
passato ai lavori forzati.
Per coloro che
avevano scontato
pene superiori agli
otto anni, la legge
prevedeva che vi
avrebbero dovuto
rimanere per il resto
della loro vita.
A questi prigionieri
veniva assegnato un
terreno in cui
insediarsi.
Col tempo, i detenuti vennero divisi in diverse categorie, a seconda del reato commesso
o della pena da scontare.
Nel 1885 la legge venne ulteriormente inasprita: anche i condannati recidivi, pur
se per reati minori, venivano spediti all'isola del Diavolo.
Cayenna, 1939
Nella prigione venne mandato anche un piccolo gruppo di donne, detenute in
altre carceri, con l'intenzione che si sposassero con gli uomini liberati e costretti
a restare in Guyana Francese. La pratica si rivelò piuttosto fallimentare e venne
interrotta a partire dal 1907.
Per frenare questa epidemia, i detenuti ammalatisi erano messi in quarantena su una
delle terre dell'isolotto Saint Louis, in mezzo al fiume Maroni. Il luogo prese
rapidamente il nome di "isola dei lebbrosi". Sotto l'autorità del medico militare, i malati
erano lasciati a loro stessi su un pezzo di terra e all'inizio beneficiavano solo di una
razione quotidiana di cibo. Poi fu costruito un ponte e l'isola dei lebbrosi fu presto
collegata all'isola Saint Louis, situata proprio di fronte.; così i malati poterono
finalmente beneficiare di cure e di un trattamento più umano. Oggi si accede all'isola in
piroga e gli antichi rifugi dei lebbrosi sono diventati piccole pergole che accolgono gli
amanti dei pic-nic domenicali.
Al tempo del carcere non
era raro dover affrontare
delle epidemie.
Le precarie condizioni
sanitarie, la promiscuità
nelle celle, la mancanza di
cure e d'igiene, il tutto
combinato con il clima
tropicale, causarono una
rapida propagazione delle
malattie e soprattutto della
lebbra.
Il caso scoppiò il 6 ottobre del 1894 quando Dreyfus, un ufficiale di artiglieria ebreo
alsaziano assegnato allo Stato Maggiore dell'esercito francese, viene accusato dai
servizi segreti di spionaggio a favore dell'Impero Tedesco. E’ invece innocente.
L’affaire
Dreyfus
A Dreyfus vengono strappati i gradi e viene spezzata la spada di ordinanza, nonostante si
dichiari innocente e patriota. Quando passa davanti ai giornalisti, uno di loro - Maurice
Barrès - prende un appunto: «Cosa ho da spartire con un tipo così, che avanza verso di
noi con l'occhialino sul naso etnico e con l'occhio furioso e secco? Dreyfus non è della mia
razza».
Il 21 febbraio 1895, l'ex
capitano viene
imbarcato per la Guyana
francese e subito
portato nella colonia
penale dell'Isola del
Diavolo.
Dopo 5 anni, nel settembre 1899 Dreyfus è graziato dal Presidente della Repubblica,
ma viene pienamente riabilitato solo nel 1906, con la cancellazione della condanna e
la riammissione nell'esercito col grado di maggiore.
E’ una riabilitazione che si svolge nella totale
indifferenza del pubblico: l'assoluzione non
viene accettata da tutto il popolo e le polemiche
non si spengono neppure a distanza di tempo.
Il 13 luglio 1906 il Parlamento reintegra Dreyfus
nell'esercito e accorda l'onorificenza della
Legion d'Onore. Il 21 luglio si tiene la cerimonia
ufficiale di riabilitazione di Dreyfus, ma nella
corte piccola e non in quella grande della Scuola
di Guerra, dove si era invece svolta nel 1895 la
cerimonia di degradazione.
Durante la cerimonia, Dreyfus rimane «immobile, quasi stecchito, la testa alta, lo
sguardo smarrito come in un sogno», scrive il corrispondente del Corriere della Sera.
«Invano il colonnello gli comanda di mettersi a riposo. Egli non comprende. Sembra una
statua del dovere o del dolore». Subito dopo la consegna della decorazione, i familiari e
gli amici che lo circondano gridano: «Viva Dreyfus!». «No», corregge subito Dreyfus:
«Viva la Repubblica e viva la Verità».
La stampa segue il caso
Dreyfus
Dopo la sentenza del 1906, Dreyfus riprende
servizio al forte militare di Viennes, ma il 26
giugno 1907 chiede di essere messo a riposo
L'ingiusto,
mancato computo
nella carriera di
Dreyfus dei 5 anni
passati senza
colpe all'Isola del
Diavolo gli ha
impedito l'accesso
al ruolo dei gradi
di Generale.
Si crearono e scontrarono nell'arco di tutti questi anni (e anche successivamente)
due “partiti” profondamente opposti: i "dreyfusardi", che difendevano l'innocenza di
Dreyfus (tra loro si distinse lo scrittore Émile Zola, con il suo intervento giornalistico
denominato "J'accuse") e gli "antidreyfusardi", partigiani della sua colpevolezza.
La condanna di Dreyfus
fu un errore giudiziario,
avvenuto nel contesto
dello spionaggio
militare,
dell'antisemitismo
imperversante nella
società francese del
tempo e nel clima
politico avvelenato dalla
perdita recente
dell'Alsazia e di parte
della Lorena, subita per
opera dell'Impero
tedesco di Bismarck nel
1871.
Tra gli otto nipoti di Dreyfus, Madeleine Lévi, la preferita dell'ex deportato dell'Isola del
Diavolo, combatterà nella Resistenza francese. Arrestata e torturata, non tornerà mai
più da Auschwitz, vittima dello stesso odio bestiale che tanti anni prima aveva travolto
suo nonno.
Intanto, nel 1938, il governo francese
aveva smesso di mandare prigionieri al
carcere dell'isola del Diavolo e, nel 1953, la
prigione chiuse definitivamente.
La maggior parte di coloro che vi erano
ancora detenuti scelse di tornare
in Europa, mentre una piccola minoranza
decise di rimanere in Guyana.
In questo famoso best
seller del 1970 scritto da
un ex detenuto, Henri
Charrière, si raccontano gli
innumerevoli tentativi di
fuga del protagonista.
Nel 1973 venne trasposto
al cinema nel film
omonimo Papillon, con
protagonisti Steve
McQueen e Dustin
Hoffman.
Abbiamo visto che nella colonia penale la vita era durissima; si moriva per malattie
e maltrattamenti. Una cronaca della vita che vi si conduceva possiamo ancora oggi
conoscerla leggendo il libro "Papillon“.
La musica che stai ascoltando è proprio la colonna
sonora di questo film.
Henri Charrière, detto Papillon per
via di una farfalla tatuata sul petto,
fu condannato nel 1931 ai lavori
forzati per un omicidio, del quale si
proclamò sempre innocente.
Imprigionato nel bagno penale
della Guyana, tentò numerose fughe
dai risvolti drammatici; la prima solo
42 giorni dopo essere arrivato nella
colonia, ma venne subito ripreso.
In tredici anni di prigionia tentò nove
volte la fuga. L'ultima
evasione dall'isola del Diavolo, lo
portò fino in Venezuela, dove riuscì a
stabilirsi e a vivere da uomo libero.
Vedi ora la scena finale del film
(fai copia e incolla) :
https://www.youtube.com/watch?v=mDVSILONmxc
Con una superficie di circa 83846 km², la Guiana rappresenta il più grande dei dipartimenti
francesi per estensione, nonché il meno densamente popolato e quello con maggiore copertura
boschiva (più del 96%).
Il capoluogo è la Caienna, la città più popolosa ma quella con minore estensione territoriale.
Il massiccio della Guyana è una antichissima catena montuosa quasi totalmente
spianata dall'erosione, che qui presenta dolci colline o bassipiani di roccia metamorfica.
La particolare geologia del luogo spiega la ricchezza di minerali nel sottosuolo
(oro, bauxite, tantalite).
Le abbondanti precipitazioni e la relativa impermeabilità del suolo fanno sì che la
Guyana francese sia ricchissima di fiumi, corsi d'acqua ed aree paludose. Il fiume più
lungo è il Maroni (520 km), che delimita il confine occidentale col Suriname.
La posizione praticamente a cavallo dell'Equatore e l'accesso al mare fanno sì che tutta
l’area presenti un clima di tipo equatoriale umido: la temperatura media annuale è di
circa 26 °C, con differenze fra le medie del mese più caldo e di quello più freddo inferiori
ai 2 °C.
Le precipitazioni medie fra i 2000 ed i 4000 mm annui fanno della Guyana francese uno
dei luoghi più umidi del mondo ed uno dei posti in cui la disponibilità d'acqua dolce è
maggiore (dopo Groenlandia ed Alaska): il picco delle piogge cade generalmente fra
maggio e giugno.
L'81% della superficie territoriale è ricoperto dalla foresta pluviale, il cui straordinario sviluppo
è favorito dal clima caldo e umido, tipicamente equatoriale.
Se sei interessato a saperne di più sulla foresta pluviale vai a:
http://ivaldisergio1960.altervista.org/la-foresta-pluviale/
Il suolo è molto acido ed estremamente povero di sostanze organiche e di nutrienti,
fattori questi che limitano fortemente l'agricoltura su larga scala.
Le risorse economiche del territorio non sono adeguatamente sfruttate, soprattutto per la
scarsità di vie di penetrazione verso l'interno, ancora affidate alla navigazione
fluviale. L'attività economica prevalente è l'agricoltura, limitata alla fascia costiera
pianeggiante; si coltivano soprattutto canna da zucchero, cacao e caffè, destinati
all'esportazione, poi mais, manioca, tabacco, banane e patate dolci per il consumo locale.
A Saint-Laurent-du-Maroni esiste ancora
una piantagione di canna da zucchero per la locale
distilleria.
Importante è anche la produzione di riso, che viene
esportato in tutta l’area caraibica.
L'economia guianese è giudicata in via di sviluppo, in quanto ancora ampiamente dipendente dagli
aiuti economici della madrepatria e dal Centre Spatial Guyanais di Kourou, che produce da solo
quasi un quarto del PIL del dipartimento ed impiega oltre l'1% della sua forza lavoro.
Il settore più sviluppato rimane il primario. Lo sfruttamento delle risorse boschive è una
delle principali risorse della Guyana francese. Oltre il 95% del dipartimento (oltre 8 milioni
di ettari), infatti, è coperto dalla foresta pluviale.
Nel 1963 fu costruito in Guyana
un centro spaziale in
sostituzione di
quello algerino di Colomb-
Béchar: la decisione definitiva
venne presa da Charles de
Gaulle nel 1964 considerando
numerosi fattori (posizione a
cavallo dell'Equatore, assenza
di cicloni e di attività sismica
rilevante, prossimità al mare,
scarsa densità di popolazione),
e un anno dopo venne posta
nei pressi di Kourou la prima
pietra del Centre spatial
guyanais (CSG), che divenne
operativo nel 1968 e che
ancora oggi rappresenta il più
importante centro spaziale
europeo ed una fonte primaria
d'introiti per la Guyana
francese.
L'estrazione aurifera rappresenta la seconda voce per importanza nell'economia guianese.
L'estrazione mineraria viene gestita da una trentina di società riconosciute; esiste inoltre
una vasta comunità (stimata in 5000-8000 persone) di garimpeiros, cercatori d'oro
clandestini provenienti per lo più dal Brasile o dal Suriname, che operano illegalmente
nelle aree interne del territorio, spesso utilizzando metodi di sfruttamento estremamente
dannosi per l'ecosistema, che sottraggono fra le 5 e le 10 tonnellate annue del
prezioso metallo all'estrazione legale, per un totale di 120-220 milioni di dollari.
L'estrazione dell’oro comporta notevoli
problemi per quanto riguarda l'inquinamento
dei fiumi, a causa del cianuro e del mercurio
usati nel processo di raffinazione.
La Guyana francese è fuori dal circuito del turismo di massa: solo negli ultimi anni si è
cercato d'investire in questo settore, valorizzando le Isole du Salut e la creazione di aree
protette per attrarre l'ecoturismo.
Del resto, attualmente la regione è sprovvista di un sistema di strade ferrate, fatta
eccezione per un piccolo tratto nel Centro Spaziale adibito al trasporto dei componenti.
Quando il territorio era una colonia penale, esistevano alcuni tratti di ferrovia fatti
costruire ai detenuti stessi per collegare i vari bagni fra loro, i cui resti (attualmente in
disuso ed ormai inghiottiti dalla foresta) sono ancora visibili in alcune aree.
Come parte integrante della Francia, la Guyana francese fa parte dell'Unione europea e
ne rappresenta la porzione esterna all'Europa con la maggiore estensione
dal 1984 (quando la Groenlandia optò per l'uscita dalla UE). Per lo stesso motivo, il capo
di Stato ed il capo del governo del Paese sono rispettivamente il Presidente della
Repubblica francese ed il Primo Ministro francese, i quali vengono rappresentati da
un prefetto con sede alla Caienna.
La Cayenna è la capitale
Abbiamo già visto che, per la sua posizione equatoriale, in Guyana sono frequenti
malattie tipiche di climi umidi e tropicali, come la malaria, la febbre gialla (per la quale
è necessario il vaccino da parte di aspiranti visitatori) e la tubercolosi.
Le difficoltà d'accesso a fonti d'acqua potabile da parte di numerose comunità, con il
conseguente rifornimento da acque fluviali, sono inoltre alla base di aumenti periodici
dell'incidenza di malattie enteriche.
Gli indici di mortalità perinatale, materna ed infantile rimangono ancora molto alti,
paragonabili a quelli osservabili in alcuni Paesi in via di sviluppo.
La Guyana francese vanta inoltre il triste primato di dipartimento con maggiore
incidenza dell'AIDS, che qui è quasi decuplo rispetto alla media nazionale francese.
1. Dove si trova la Guyana Francese? Specifica anche i confini.
2. Perché spesso è necessario specificare Guyana “francese”?
3. Fa parte o meno dell’Unione Europea?
4. Chi è il Capo di Stato?
5. Qual è il suo capoluogo?
6. Quale il clima prevalente?
7. Quale l’ambiente naturale?
8. Quale settore dell’economia è il più sviluppato?
9. Perché le sue risorse economiche non sono adeguatamente sfruttate?
10. Di cosa è ricco il sottosuolo della Guyana?
11. Chi sono i garimpeiros?
12. Perché la loro attività è dannosa per l’ecosistema?
13. Ripensando a quello che hai letto, ti sembra che la foresta pluviale sia un
aspetto negativo o positivo per questa regione?
14. Chi scoprì e quando queste terre?
15. Di quale Stato europeo divenne colonia?
16. Quando divenne colonia penale?
17. Perché i detenuti venivano mandati dalla Francia nell’Isola del Diavolo?
18. Quale funzione avevano i deportati una volta giunti in Guyana?
19. Chi andarono a sostituire e perché?
20. Chi sono i “cimarroni”?
21. Quale terribile malattia era comune nella colonia penale?
22. Cosa dovevano fare i detenuti quando avevano finito di scontare la pena?
23. In quale contesto storico avvenne la condanna di Dreyfus per spionaggio?
24. In che anno venne chiusa la colonia penale?

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La guyana francese

  • 1. Un dipartimento d'oltremare della Francia nell'America meridionale.
  • 2. Il nome deriva dal termine arawak Wayana, dal significato di "terra ricca d'acqua". Sebbene il nome ufficiale del dipartimento sia "Guyana", senza altre specifiche, l'uso dell'aggettivo "francese" spesso è reso necessario per evitare confusione con lo stato della Guyana britannica o con il il Suriname (in passato conosciuto come Guyana olandese).
  • 3. Il primo contatto con gli europei avvenne il 5 agosto 1498, quando le navi di Cristoforo Colombo, durante il terzo viaggio del navigatore genovese, costeggiano la regione, la cui popolazione litorale verrà stimata in 25000-30000 indigeni. Per circa un secolo l'area, piuttosto inospitale, resterà poco battuta, e bisognerà attendere il 1604 prima che la regione venga esplorata dal capitano Daniel de La Touche, che le darà il nome di France équinoxiale (Francia equinoziale).
  • 4. Nel 1608, la costa guyanese venne visitata da una spedizione promossa dal granduca Ferdinando I di Toscana, nell'ambito di un ambizioso progetto di colonizzazione italiana delle Americhe: per l'anno successivo era prevista la fondazione una colonia commerciale e di un insediamento di coloni toscani nella zona della Caienna, che tuttavia non avvenne a causa della prematura scomparsa del granduca, i cui discendenti trascurarono i progetti di espansione coloniale.
  • 5. Nel 1616, e fino al 1626, gli Olandesi fondarono alcuni insediamenti permanenti alle foci dei fiumi della zona. Nel 1624 venne registrato il primo tentativo francese di creare avamposti commerciali nella zona, patrocinato da re Luigi XIII, che autorizzò l'insediamento di coloni originari della Normandia. Nel 1713, con il Trattato di Utrecht, il fiume Maroni divenne ufficialmente la frontiera occidentale della colonia della Guyana francese con la Guyana olandese (oggi Suriname). Nella foto satellitare si notano il fiume Maroni (il corso d’acqua più grande a destra) e il fiume Suriname (a sinistra). Il fiume Maroni segna il confine naturale tra la Guyana francese e il Suriname.
  • 6. A partire dal 1792, la Guyana fu adibita a luogo di confino per i nemici politico-religiosi e per i personaggi scomodi della Rivoluzione. Sebbene il ruolo ufficiale di colonia penale vera e propria verrà ufficializzato solo mezzo secolo più tardi, e la fondazione del primo bagno penale non avverrà prima del 1805, già nel 1794, 193 seguaci di Robespierre vennero deportati nella colonia dopo la sua decapitazione. Di fatto, i deportati in Guyana sostituirono gli schiavi neri - liberati dall'abolizione della schiavitù durante la Prima Repubblica francese - la cui assenza rischiava di far collassare l'economia locale, che proprio sulla schiavitù si basava.
  • 7. Infatti già nel 1802 fu ristabilita la schiavitù; buona parte della popolazione di colore non accettò questo stato di cose, decidendo di rifugiarsi nella foresta dell'entroterra, dove darà vita alle comunità di cimarroni, le prime delle quali sorsero sulle rive del fiume Maroni. Cimarroni del Suriname - foto databili ai primi anni venti del XX secolo.
  • 8. Il 19 marzo 1946 la Guyana francese divenne un dipartimento della Francia, e furono varate importanti riforme sanitarie per far fronte all'elevatissimo tasso di mortalità. L'economia della regione rimase largamente deficitaria e imponente il flusso migratorio verso la Francia metropolitana; nel 1961 si contavano in Guyana 33000 abitanti in tutto. Il primo aprile 1953 l'ultimo prigioniero venne rimpatriato in Francia, ma la chiusura delle carceri causò una nuova stagnazione dell'economia locale.
  • 9. L’ île du Diable E’ la più piccola e la più settentrionale delle isole du Salut, al largo della costa della Guyana francese, un tempo sede di un famigerato penitenziario.
  • 10. L'isola, prevalentemente rocciosa e coperta di palme, nel suo punto più alto raggiunge i 40 metri d'altezza e si estende su di una superficie di 14 ettari
  • 11. Il penitenziario venne aperto nel 1852 dal governo dell'Imperatore Napoleone III, poiché serviva un luogo da utilizzare come "discarica sociale" per allontanare dalla Francia le persone scomode o pericolose per la Nazione. Divenne così una delle prigioni più famose della storia.
  • 12. Li trasportava all’imbarco un treno ed erano incatenati ai piedi e posti nei vagoni in celle singole di 90 x 120 cm. Ogni vagone era sorvegliato da tre agenti armati ed era agganciato ad un convoglio con altre carrozze di passeggeri comuni. bagno penale di St.Martin de Ré ll convoglio dei condannati partiva da La Rochelle, dove i condannati , giunti da tutta la Francia, venivano raccolti in un campo di detenzione su di un'isola lì vicino.
  • 13. La partenza in nave dei condannati verso i bagni penali della Guyana francese richiamava molta folla.
  • 14. La Rochelle - Convoglio di forzati in partenza per la Cayenna francese Il pubblico assiste allo sbarco Appena sbarcati
  • 15. Arrivati in Guyana, a St.Martin-de-ré i detenuti venivano smistati verso le diverse isole del bagno penale più famoso del mondo.
  • 16. Col tempo, la prigione divenne famosa nel mondo, vuoi col nome dell'isola, vuoi con quello di Caienna, essendo Cayenne il capoluogo della Guyana francese. Saint Martin de Ré, partenza dei condannati per i diversi campi di prigionia
  • 17. Oltre che sull'isola, alcuni edifici che servivano per l'amministrazione penitenziaria erano dislocati sul continente, a Kourou. le cucine
  • 19. Il 30 maggio 1854 venne approvata una legge secondo la quale i detenuti dovevano restare nella Guyana francese, dopo il loro rilascio, per un tempo uguale a quello passato ai lavori forzati. Per coloro che avevano scontato pene superiori agli otto anni, la legge prevedeva che vi avrebbero dovuto rimanere per il resto della loro vita. A questi prigionieri veniva assegnato un terreno in cui insediarsi. Col tempo, i detenuti vennero divisi in diverse categorie, a seconda del reato commesso o della pena da scontare.
  • 20. Nel 1885 la legge venne ulteriormente inasprita: anche i condannati recidivi, pur se per reati minori, venivano spediti all'isola del Diavolo. Cayenna, 1939 Nella prigione venne mandato anche un piccolo gruppo di donne, detenute in altre carceri, con l'intenzione che si sposassero con gli uomini liberati e costretti a restare in Guyana Francese. La pratica si rivelò piuttosto fallimentare e venne interrotta a partire dal 1907.
  • 21. Per frenare questa epidemia, i detenuti ammalatisi erano messi in quarantena su una delle terre dell'isolotto Saint Louis, in mezzo al fiume Maroni. Il luogo prese rapidamente il nome di "isola dei lebbrosi". Sotto l'autorità del medico militare, i malati erano lasciati a loro stessi su un pezzo di terra e all'inizio beneficiavano solo di una razione quotidiana di cibo. Poi fu costruito un ponte e l'isola dei lebbrosi fu presto collegata all'isola Saint Louis, situata proprio di fronte.; così i malati poterono finalmente beneficiare di cure e di un trattamento più umano. Oggi si accede all'isola in piroga e gli antichi rifugi dei lebbrosi sono diventati piccole pergole che accolgono gli amanti dei pic-nic domenicali. Al tempo del carcere non era raro dover affrontare delle epidemie. Le precarie condizioni sanitarie, la promiscuità nelle celle, la mancanza di cure e d'igiene, il tutto combinato con il clima tropicale, causarono una rapida propagazione delle malattie e soprattutto della lebbra.
  • 22. Il caso scoppiò il 6 ottobre del 1894 quando Dreyfus, un ufficiale di artiglieria ebreo alsaziano assegnato allo Stato Maggiore dell'esercito francese, viene accusato dai servizi segreti di spionaggio a favore dell'Impero Tedesco. E’ invece innocente. L’affaire Dreyfus
  • 23. A Dreyfus vengono strappati i gradi e viene spezzata la spada di ordinanza, nonostante si dichiari innocente e patriota. Quando passa davanti ai giornalisti, uno di loro - Maurice Barrès - prende un appunto: «Cosa ho da spartire con un tipo così, che avanza verso di noi con l'occhialino sul naso etnico e con l'occhio furioso e secco? Dreyfus non è della mia razza». Il 21 febbraio 1895, l'ex capitano viene imbarcato per la Guyana francese e subito portato nella colonia penale dell'Isola del Diavolo.
  • 24. Dopo 5 anni, nel settembre 1899 Dreyfus è graziato dal Presidente della Repubblica, ma viene pienamente riabilitato solo nel 1906, con la cancellazione della condanna e la riammissione nell'esercito col grado di maggiore. E’ una riabilitazione che si svolge nella totale indifferenza del pubblico: l'assoluzione non viene accettata da tutto il popolo e le polemiche non si spengono neppure a distanza di tempo. Il 13 luglio 1906 il Parlamento reintegra Dreyfus nell'esercito e accorda l'onorificenza della Legion d'Onore. Il 21 luglio si tiene la cerimonia ufficiale di riabilitazione di Dreyfus, ma nella corte piccola e non in quella grande della Scuola di Guerra, dove si era invece svolta nel 1895 la cerimonia di degradazione.
  • 25. Durante la cerimonia, Dreyfus rimane «immobile, quasi stecchito, la testa alta, lo sguardo smarrito come in un sogno», scrive il corrispondente del Corriere della Sera. «Invano il colonnello gli comanda di mettersi a riposo. Egli non comprende. Sembra una statua del dovere o del dolore». Subito dopo la consegna della decorazione, i familiari e gli amici che lo circondano gridano: «Viva Dreyfus!». «No», corregge subito Dreyfus: «Viva la Repubblica e viva la Verità». La stampa segue il caso Dreyfus
  • 26. Dopo la sentenza del 1906, Dreyfus riprende servizio al forte militare di Viennes, ma il 26 giugno 1907 chiede di essere messo a riposo L'ingiusto, mancato computo nella carriera di Dreyfus dei 5 anni passati senza colpe all'Isola del Diavolo gli ha impedito l'accesso al ruolo dei gradi di Generale.
  • 27. Si crearono e scontrarono nell'arco di tutti questi anni (e anche successivamente) due “partiti” profondamente opposti: i "dreyfusardi", che difendevano l'innocenza di Dreyfus (tra loro si distinse lo scrittore Émile Zola, con il suo intervento giornalistico denominato "J'accuse") e gli "antidreyfusardi", partigiani della sua colpevolezza. La condanna di Dreyfus fu un errore giudiziario, avvenuto nel contesto dello spionaggio militare, dell'antisemitismo imperversante nella società francese del tempo e nel clima politico avvelenato dalla perdita recente dell'Alsazia e di parte della Lorena, subita per opera dell'Impero tedesco di Bismarck nel 1871.
  • 28. Tra gli otto nipoti di Dreyfus, Madeleine Lévi, la preferita dell'ex deportato dell'Isola del Diavolo, combatterà nella Resistenza francese. Arrestata e torturata, non tornerà mai più da Auschwitz, vittima dello stesso odio bestiale che tanti anni prima aveva travolto suo nonno.
  • 29. Intanto, nel 1938, il governo francese aveva smesso di mandare prigionieri al carcere dell'isola del Diavolo e, nel 1953, la prigione chiuse definitivamente. La maggior parte di coloro che vi erano ancora detenuti scelse di tornare in Europa, mentre una piccola minoranza decise di rimanere in Guyana.
  • 30. In questo famoso best seller del 1970 scritto da un ex detenuto, Henri Charrière, si raccontano gli innumerevoli tentativi di fuga del protagonista. Nel 1973 venne trasposto al cinema nel film omonimo Papillon, con protagonisti Steve McQueen e Dustin Hoffman. Abbiamo visto che nella colonia penale la vita era durissima; si moriva per malattie e maltrattamenti. Una cronaca della vita che vi si conduceva possiamo ancora oggi conoscerla leggendo il libro "Papillon“. La musica che stai ascoltando è proprio la colonna sonora di questo film.
  • 31. Henri Charrière, detto Papillon per via di una farfalla tatuata sul petto, fu condannato nel 1931 ai lavori forzati per un omicidio, del quale si proclamò sempre innocente. Imprigionato nel bagno penale della Guyana, tentò numerose fughe dai risvolti drammatici; la prima solo 42 giorni dopo essere arrivato nella colonia, ma venne subito ripreso. In tredici anni di prigionia tentò nove volte la fuga. L'ultima evasione dall'isola del Diavolo, lo portò fino in Venezuela, dove riuscì a stabilirsi e a vivere da uomo libero. Vedi ora la scena finale del film (fai copia e incolla) : https://www.youtube.com/watch?v=mDVSILONmxc
  • 32. Con una superficie di circa 83846 km², la Guiana rappresenta il più grande dei dipartimenti francesi per estensione, nonché il meno densamente popolato e quello con maggiore copertura boschiva (più del 96%). Il capoluogo è la Caienna, la città più popolosa ma quella con minore estensione territoriale.
  • 33. Il massiccio della Guyana è una antichissima catena montuosa quasi totalmente spianata dall'erosione, che qui presenta dolci colline o bassipiani di roccia metamorfica. La particolare geologia del luogo spiega la ricchezza di minerali nel sottosuolo (oro, bauxite, tantalite). Le abbondanti precipitazioni e la relativa impermeabilità del suolo fanno sì che la Guyana francese sia ricchissima di fiumi, corsi d'acqua ed aree paludose. Il fiume più lungo è il Maroni (520 km), che delimita il confine occidentale col Suriname.
  • 34. La posizione praticamente a cavallo dell'Equatore e l'accesso al mare fanno sì che tutta l’area presenti un clima di tipo equatoriale umido: la temperatura media annuale è di circa 26 °C, con differenze fra le medie del mese più caldo e di quello più freddo inferiori ai 2 °C. Le precipitazioni medie fra i 2000 ed i 4000 mm annui fanno della Guyana francese uno dei luoghi più umidi del mondo ed uno dei posti in cui la disponibilità d'acqua dolce è maggiore (dopo Groenlandia ed Alaska): il picco delle piogge cade generalmente fra maggio e giugno.
  • 35. L'81% della superficie territoriale è ricoperto dalla foresta pluviale, il cui straordinario sviluppo è favorito dal clima caldo e umido, tipicamente equatoriale. Se sei interessato a saperne di più sulla foresta pluviale vai a: http://ivaldisergio1960.altervista.org/la-foresta-pluviale/
  • 36. Il suolo è molto acido ed estremamente povero di sostanze organiche e di nutrienti, fattori questi che limitano fortemente l'agricoltura su larga scala. Le risorse economiche del territorio non sono adeguatamente sfruttate, soprattutto per la scarsità di vie di penetrazione verso l'interno, ancora affidate alla navigazione fluviale. L'attività economica prevalente è l'agricoltura, limitata alla fascia costiera pianeggiante; si coltivano soprattutto canna da zucchero, cacao e caffè, destinati all'esportazione, poi mais, manioca, tabacco, banane e patate dolci per il consumo locale.
  • 37. A Saint-Laurent-du-Maroni esiste ancora una piantagione di canna da zucchero per la locale distilleria. Importante è anche la produzione di riso, che viene esportato in tutta l’area caraibica. L'economia guianese è giudicata in via di sviluppo, in quanto ancora ampiamente dipendente dagli aiuti economici della madrepatria e dal Centre Spatial Guyanais di Kourou, che produce da solo quasi un quarto del PIL del dipartimento ed impiega oltre l'1% della sua forza lavoro.
  • 38. Il settore più sviluppato rimane il primario. Lo sfruttamento delle risorse boschive è una delle principali risorse della Guyana francese. Oltre il 95% del dipartimento (oltre 8 milioni di ettari), infatti, è coperto dalla foresta pluviale.
  • 39.
  • 40. Nel 1963 fu costruito in Guyana un centro spaziale in sostituzione di quello algerino di Colomb- Béchar: la decisione definitiva venne presa da Charles de Gaulle nel 1964 considerando numerosi fattori (posizione a cavallo dell'Equatore, assenza di cicloni e di attività sismica rilevante, prossimità al mare, scarsa densità di popolazione), e un anno dopo venne posta nei pressi di Kourou la prima pietra del Centre spatial guyanais (CSG), che divenne operativo nel 1968 e che ancora oggi rappresenta il più importante centro spaziale europeo ed una fonte primaria d'introiti per la Guyana francese.
  • 41. L'estrazione aurifera rappresenta la seconda voce per importanza nell'economia guianese. L'estrazione mineraria viene gestita da una trentina di società riconosciute; esiste inoltre una vasta comunità (stimata in 5000-8000 persone) di garimpeiros, cercatori d'oro clandestini provenienti per lo più dal Brasile o dal Suriname, che operano illegalmente nelle aree interne del territorio, spesso utilizzando metodi di sfruttamento estremamente dannosi per l'ecosistema, che sottraggono fra le 5 e le 10 tonnellate annue del prezioso metallo all'estrazione legale, per un totale di 120-220 milioni di dollari. L'estrazione dell’oro comporta notevoli problemi per quanto riguarda l'inquinamento dei fiumi, a causa del cianuro e del mercurio usati nel processo di raffinazione.
  • 42. La Guyana francese è fuori dal circuito del turismo di massa: solo negli ultimi anni si è cercato d'investire in questo settore, valorizzando le Isole du Salut e la creazione di aree protette per attrarre l'ecoturismo. Del resto, attualmente la regione è sprovvista di un sistema di strade ferrate, fatta eccezione per un piccolo tratto nel Centro Spaziale adibito al trasporto dei componenti. Quando il territorio era una colonia penale, esistevano alcuni tratti di ferrovia fatti costruire ai detenuti stessi per collegare i vari bagni fra loro, i cui resti (attualmente in disuso ed ormai inghiottiti dalla foresta) sono ancora visibili in alcune aree.
  • 43. Come parte integrante della Francia, la Guyana francese fa parte dell'Unione europea e ne rappresenta la porzione esterna all'Europa con la maggiore estensione dal 1984 (quando la Groenlandia optò per l'uscita dalla UE). Per lo stesso motivo, il capo di Stato ed il capo del governo del Paese sono rispettivamente il Presidente della Repubblica francese ed il Primo Ministro francese, i quali vengono rappresentati da un prefetto con sede alla Caienna. La Cayenna è la capitale
  • 44. Abbiamo già visto che, per la sua posizione equatoriale, in Guyana sono frequenti malattie tipiche di climi umidi e tropicali, come la malaria, la febbre gialla (per la quale è necessario il vaccino da parte di aspiranti visitatori) e la tubercolosi. Le difficoltà d'accesso a fonti d'acqua potabile da parte di numerose comunità, con il conseguente rifornimento da acque fluviali, sono inoltre alla base di aumenti periodici dell'incidenza di malattie enteriche. Gli indici di mortalità perinatale, materna ed infantile rimangono ancora molto alti, paragonabili a quelli osservabili in alcuni Paesi in via di sviluppo. La Guyana francese vanta inoltre il triste primato di dipartimento con maggiore incidenza dell'AIDS, che qui è quasi decuplo rispetto alla media nazionale francese.
  • 45. 1. Dove si trova la Guyana Francese? Specifica anche i confini. 2. Perché spesso è necessario specificare Guyana “francese”? 3. Fa parte o meno dell’Unione Europea? 4. Chi è il Capo di Stato? 5. Qual è il suo capoluogo? 6. Quale il clima prevalente? 7. Quale l’ambiente naturale? 8. Quale settore dell’economia è il più sviluppato? 9. Perché le sue risorse economiche non sono adeguatamente sfruttate? 10. Di cosa è ricco il sottosuolo della Guyana? 11. Chi sono i garimpeiros? 12. Perché la loro attività è dannosa per l’ecosistema?
  • 46. 13. Ripensando a quello che hai letto, ti sembra che la foresta pluviale sia un aspetto negativo o positivo per questa regione? 14. Chi scoprì e quando queste terre? 15. Di quale Stato europeo divenne colonia? 16. Quando divenne colonia penale? 17. Perché i detenuti venivano mandati dalla Francia nell’Isola del Diavolo? 18. Quale funzione avevano i deportati una volta giunti in Guyana? 19. Chi andarono a sostituire e perché? 20. Chi sono i “cimarroni”? 21. Quale terribile malattia era comune nella colonia penale? 22. Cosa dovevano fare i detenuti quando avevano finito di scontare la pena? 23. In quale contesto storico avvenne la condanna di Dreyfus per spionaggio? 24. In che anno venne chiusa la colonia penale?