4. Definizione
Le polveri sottili sono particelle di materia
allo stato solido o liquido che si trovano
sospese nell'aria. Le polveri sottili sono
conosciute anche con l'acronimo inglese PM
(Particulate Matter)
Cosa sono Avanti Indice
5. particelle sono classificate in base alla loro
composizione, provenienza e dimensione.
Quanto più sono piccole le polveri sottili,
tanto più queste diventano un pericolo per
la salute umana. Una volta inalate sono in
grado di penetrare nei bronchi.
Cosa sono Indietro Indice
6. e amministrazioni comunali per ridurre la loro concentrazione nell'aria. LE PM2,5 sono invece meno conosciute ma più pericolose per la salute. Le PM 2,5 sono quattro volte più pic
Dimensioni
Le polveri sottili hanno una dimensione
inferiore ai 10 milionesimi di metro (10
micron). Sono particolarmente conosciute le
PM10 per via delle normative anti-
inquinamento e dei blocchi del traffico
messi in atto dalle amministrazioni comunali
per ridurre la loro concentrazione nell'aria.
Cosa sono Avanti Indice
7. LE PM2,5 sono invece meno conosciute ma
più pericolose per la salute. Le PM 2,5 sono
quattro volte più piccole delle PM 10 e
possono arrivare sino agli alveoli
polmonari. Al di sotto delle PM2,5
troviamo le Particelle Ultra Fini (UFP), sono
talmente piccole da entrare in circolazione
nel sangue e pertanto sono da considerarsi
le più pericolose per la salute umana.
Cosa sono Indietro Indice
8. Composizione
Le polveri sottili sono composte da sostanze chimiche,
idrocarburi e metalli pesanti. In particolar modo la
composizione delle polveri sottili è un mix di
idrocarburi policiclici aromatici (IPA), piombo, nichel,
carbonio, solfati ecc. In base alla grandezza delle
particelle, una volta inalate tramite la respirazione,
queste sostanze si accumulano nei bronchi, negli
alveoli polmonari o nel sangue, provocando danni alla
salute dell'organismo umano.
Cosa sono Indice
9. Origini
Le polveri sottili sono prodotte dalla
combustione nel settore del trasporto
(automobili), del riscaldamento civile ed
infine nel settore industriale (fabbriche).
Nel settore dei trasporti le polveri sottili
sono prodotte dai motori delle auto diesel
(gasolio).
Cosa sono Avanti Indice
10. Inoltre le polveri sottili sono frutto dell’
erosione del suolo, degli incendi boschivi ,
dalle eruzioni vulcaniche e infine dalla
dispersione di pollini.
Inoltre, una parte rilevante di
PM10 presente in atmosfera deriva dalla
trasformazione in particelle liquide o solide
di alcuni gas emessi da attività umane.
Cosa sono Indietro Indice
11. Da dove arrivano
Il killer invisibile che respiriamo tutti i
giorni non viene ne da l'Iraq ne da altre
zone di guerra, ne gli autori di questo
massacro sono temibili terroristi
fondamentalisti.
Avanti Indice
12. Il colpevole è banalmente il nostro modo di
vivere, che spesso consideriamo da
occidentali, così progredito e avanzato. Ma
le risorse che accumuliamo in modo
competitivo e industrioso, spesso finiscono
col pagare le cure mediche, quelle
necessarie per non farci sopraffare dal
nostro stesso progresso.
Indietro Indice
13. Influenza sulla
salute
La mortalità da traffico farebbe, secondo
un dato del Corriere della Sera, 14 morti
in Italia al giorno solo nelle grandi città,
che sono più di 5000 morti all'anno.
Avanti Indice
14. Secondo il quotidiano la Repubblica lo
smog accorcia la vita di 8,7 mesi e i morti
in Italia salirebbero a 39,000 ogni anno e
310,000 in tutta Europa. Franca Rame e
Dario Fo ci suggeriscono che "se in Italia si
usasse lo stesso metodo per contare i
morti da inquinamento urbano che si usa
in Francia si scoprirebbe che il loro numero
è più vicino agli 80 mila che ai 3 mila
ufficiali."
Avanti Indietro Indice
15. Da un'indagine della Comunità Europea più
del 90 per cento dei morti da smog è
causato, dalle famigerate polveri sottili, che
possono provocare attacchi cardiaci e che
sono emesse dai gas di scarico di auto e
ciclomotori, dalle industrie e dal
riscaldamento domestico.
Avanti Indietro Indice
16. Le altre morti sono dovute a malattie
respiratorie causate dall'ozono. Il rapporto
della Commissione europea, che è stato
inviato ai governi dell'Unione, alle industrie
e ai gruppi di pressione, è il primo
tentativo di affrontare il problema a livello
continentale. Ma bisogna fare di più. E'
come assistere inermi a un massacro che si
compie giorno dopo giorno.
Avanti Indietro Indice
17. L'Organizzazione Mondiale della Sanità,
aggiunge che oltre il 30% delle morti che si
registrano tra i giovani e giovanissimi
europei (da 0 a 19 anni), sono dovute a
fattori ambientali, per la precisione 5. Si
tratta dell’inquinamento dell’aria, esterno
e interno, dell‘ inquinamento e della
contaminazione delle acque
dell'’inquinamento da piombo, dei traumi
e degli incidenti.
Avanti Indietro Indice
18. Così 13.000 morti
fra i bambini
europei di età 0-4
anni sono
attribuibili ogni
anno
all’esposizione alle
polveri sottili
(PM10).
Indietro Indice
19. Soluzioni
Cosa fare, perchè bisogna fare qualcosa, è
fuori di dubbio. E' da troppo tempo che le
iniziative sono spinte con una forza quasi
inesistente, o sono respinte del tutto.
Complice la disinformazione, interessi
industriali di parte, la non curanza
dell'opinione pubblica stessa.
Avanti Indice
20. Possibile che con tutta
la ricchezza e la
tecnologia prodotta
dall'occidente non si
possano avere
alternative valide alle
attuali fonti di
energia?
Avanti Indietro Indice
21. Ci sono macchine come la VW Lupo 3L
dove 3 sta per 3 litri per 100 Km che, visto
il prezzo del carburante e l'allarme
inquinamento, dovrebbero essere state di
sicuro tra le auto più vendute, tanto è vero
che è una City Car piccola e adatta alle
nostre città come può essere una Smart.
Avanti Indietro Indice
22. Ma nonostante questo il pubblico non l'ha
trovata abbastanza attraente per i suoi
gusti. Dicevano che costava troppo (15.356
euro). Il problema dell'inquinamento ha già
molte possibili soluzioni tenute nascoste,
celate, a cui non si fa la minima pubblicità.
Avanti Indietro Indice
23. Senza pubblicità al giorno d'oggi le persone
non si fanno convincere. Anche se, sotto gli
occhi di tutti, sono visibili i danni
ambientali e umani provocati
dall'inquinamento. Ogni tanto ci sono
notizie, purtroppo molto vaghe, su vetture
che hanno motori rivoluzionari che non
usano combustibili inquinanti e che hanno
prestazioni simili alle vetture che
utilizziamo tutti i giorni e che in più sono
silenziose.
Avanti Indietro Indice
24. E allora per un attimo, giusto un attimo,
sogniamo, un mondo pulito e silenzioso.
Ma come detto è solo un attimo, poi non si
sentirà più parlare di quella notizia o di
quella auto o di quel motore.
Avanti Indietro Indice
25. L'esempio era la Eolo Car: una macchina
che al di fuori sembrava una delle tante
monovolume che girano nelle nostre città,
ma che all'interno nascondeva (o
pretendeva di farlo) una grande
innovazione, un motore ad aria compresa
di 567cc da 25 CV.
Avanti Indietro Indice
26. Venne detto che la ricarica dell'aria
sarebbe avvenuta in 4 ore tramite un
compressore elettrico montato a bordo del
veicolo; la stessa operazione si sarebbe
potuta ripetere poi in stazioni di servizio
apposite in soli 3 minuti.
Avanti Indietro Indice
27. L'unico consumo sarebbe stato quello di
energia elettrica (corrente a 220 V). Il costo
di un pieno sarebbe stato di 1.50 Euro.
Insomma sarebbe stato un miracolo.
Questa macchina è sparita. Peccato, pare
per problemi di finanziamento del
progetto.
Avanti Indietro Indice
28. Le cose da fare velocemente sarebbero
quelle di imporre limiti tassativi di
emissione di inquinanti come ha fatto la
California, pioniera in questo campo.
Questo imporrebbe alle aziende di
costruire e realizzare macchine a basso
impatto ecologico come quelle proposte da
Honda e Toyota nei motori ibridi.
Avanti Indietro Indice
29. Soluzioni peraltro già
presenti sul mercato,
che costano un po' di
più ma che offrono
anche grossi risparmi
immediati in termini
di costi di
carburante.
Avanti Indietro Indice
30. Un'altra cosa immediata da fare subito,
sarebbe l'adozione a tutte le marche di
automobili del Fap, il filtro anti particolato
di Peugeot, che riduce di molto le polveri
inquinanti anche per le auto già in
commercio e per tutte le auto in vendita.
Avanti Indietro Indice
31. Oltre a questo sarebbe
lecito aspettarsi da
tutti un minore
spontaneo utilizzo
della propria
autovettura e un
maggiore ricorso ai
servizi pubblici.
Avanti Indietro Indice
32. In Italia si può e si deve fare di più. Solo
poche Nazioni europee hanno seguito le
indicazioni del protocollo di Kyoto
(riduzione della Co2 di almeno il 5% entro
il 2010, rispetto ai livelli del '90): la
Germania le ha abbattute del 19,1%, il
Regno Unito del 12,7%, ma in Italia sono
cresciute di oltre il 5% e negli Stati Uniti
addirittura del 22%.
Indietro Indice