2. Bisogni Educativi Speciali: l’adulto
in apprendimento
• L’apprendente adulto, spesso in formazione dopo anni di
assenza da percorsi strutturati e talvolta privo della
motivazione di rimettersi “in gioco” sul piano personale
per migliorare le proprie competenze, ha bisogni
educativi speciali:
• - Deve ottimizzare le risorse - Deve gestire il proprio
tempo in modo flessibile - Deve acquisire risultati in
tempi brevi - Deve mantenere sempre alto il livello
motivazionale - Deve avere feedback costanti - Deve
accedere a risorse stimolanti e di livello adeguato
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3. Piano di formazione linguistico – metodologico
lingua inglese
• Destinatari: docenti della primaria
• Durata: 3 anni
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4. Obiettivi e metodologia
• Obiettivi
Conseguimento del livello B1 lingua inglese
(QCER)
Acquisizione competenze glottodidattiche di base
per l’insegnamento della lingua inglese
• Metodologia
Lezioni in presenza (gruppi max 25 )
Formazione a distanza: Piattaforma e Learning
Objects
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5. Ambiente/i di apprendimento
• I corsi di lingua inglese del Piano di Formazione in oggetto
hanno messo di fronte ad un obiettivo complesso docenti,
che pur da anni impegnati in percorsi di
aggiornamento/autoaggiornamento, non avevano tuttavia
ancora acquisito quelle competenze adeguate a poter
insegnare la lingua ai propri studenti.
• La frequenza in aula e la possibilità di garantire una parte
consistente della propria formazione in ambienti virtuali
(http://for.indire.it/inglese_primaria/home_piattaforma/) ha
favorito il rispetto dei bisogni su indicati, consentendo di
gestire un percorso articolato in modo flessibile rispetto al
tempo di apprendimento
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6. STRUMENTI
• La piattaforma Indire – Edulingue
(http://for.indire.it/formaz_metodologica/index.php) e poi
Learn andTeach
(http://for.indire.it/formaz_metodologica/index.php) – ha
inoltre potenziato le competenze digitali dei corsisti, che si
sono approcciati alla formazione virtuale talvolta con
diffidenza, legata a modelli generazionali tutti basati sulla
formazione in presenza (M. Prensky, Nativi digitali e immigrati
digitali, in La Ricerca, Loescher, ottobre 2013); tuttavia proprio
la modalità mista o blended ha consentito loro di risolvere con
soddisfazione i problemi che si sono presentati rispetto agli
ambienti virtuali, e di avere allo stesso tempo uno strumento
flessibile di apprendimento.
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7. Risultati attesi
• L’apprendimento che dura tutta la vita rientra tra gli obiettivi
europei spesso indicati nella ricca documentazione a questo
scopo prodotta dagli organismi predisposti dell’Unione
Europea(http://www.treccani.it/webtv/videos/Int_Biondi_lifelo
ng_formazione_permanente.html), inoltre come in più
occasioni ribadito (A. Alberici, L’apprendimento permanente
come risorsa strategica per la vita, 2009, Convegno) è fonte di
arricchimento collettivo e sociale e quando, come nel caso in
oggetto, si riferisce ad “apprendenti docenti” il valore del
progetto di formazione diventa molto alto.
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8. • La formazione blended consente
- Di utilizzare al meglio il proprio tempo di
studio
- Di favorire e potenziare le competenze digitali
- Di avere accesso ad ambienti di
apprendimento ricchi di risorse
• La formazione blended richiede
- Competenze digitali di base, non sempre in
possesso da parte dell’adulto in formazione
- Organizzazione spazio temporale
- Dispositivo e connessione
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CONCLUSIONI: pros&cons