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CAMBIAMENTO E SVILUPPO D’IMPRESA:
PARTNERSHIP CON UN SOCIO FINANZIARIO O
        UN SOCIO INDUSTRIALE


         DOCFIN SRL
         Piazza Savoia 2, 20124 MILANO
         Tel. 02 – 450 73 213, Fax 02 – 450 70 213
         info@doc-fin.com, www.doc-fin.com


GLI SPECIALISTI DELLE OPERAZIONI STRAORDINARIE
Parte 1
                 Visione degli obiettivi personali e
                            di impresa

OBIETTIVI PERSONALI

   Obiettivi degli azionisti per il medio lungo termine
   Risponde a: cosa voglio fare?
   (es. Realizzazione personale con lo sviluppo dell’azienda, passaggio
   generazionale, delega e alleggerimento del carico di lavoro, godimento della
   ricchezza accumulata, risoluzione del problema del conflitto soci, sopravvivere
   ecc.)



VISIONE DEL FUTURO AZIENDALE

   Obiettivi dell’azienda per il medio lungo termine
   Risponde a: Chi vogliamo diventare?
   (esempi: In che settore vogliamo operare? Con quale tipologia di prodotto
   servizio; che livello di innovazione, qualità, servizio, prezzo, quali valori sociali,
   ambientali ecc.)

                                                                                                 2
Parte 1
             Valutazione dell’ambiente esterno
AMBIENTE ESTERNO: OPPORTUNITA’ E MINACCE
  L’economia nazionale ed internazionale
  Struttura demografica
  Aspetti socio politici e culturali
  Ambiente naturale
  Elementi istituzionali
  Tecnologia
  Eventi
  Tendenze della concorrenza




                                                  3
Parte 1
                        Valutazione dell’ambiente interno
AMBIENTE INTERNO: PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA
 VOCE                                 Punto di Forza Neutro   Punto di debol.   Importante   Non import.
 MARKETING
 Reputazione
 Quota di mercato
 Qualità del prodotto
 Qualità del servizio
 Politica di prezzo
 Politica distributiva
 Efficacia della promozione
 Efficacia della forza vendita
 Efficacia dell’innovazione
 Copertura Geografica
 FINANZA
 Costo e disponibilità di capitale
 Cash flow
 Stabilità finanziaria e patrimoniale
 PRODUZIONE
 Mezzi di produzione
 Economie di scala
 Capacità produttiva
 Qualità Forza lavoro
 Rispetto tempi di lavoro
 Competenze tecniche
 ORGANIZZAZIONE
 Leadership
 Qualità impiegati
 Flessibilità                                                                                                   4
Cosa emerge tipicamente dalle Parte 1
                  piccole medie imprese italiane
UNA VOLTA SI ANDAVA BENE….
   Minor concorrenza sui mercati internazionali
   Bassi costi del lavoro in Italia
   Elevata evasione fiscale ed utilizzo di lavoro sommerso
   Minor regolamentazione
   Svalutazione della Lira.

OGGI DIVERSI PROBLEMI EMERGONO PER LE AZIENDE:
  Poco internazionalizzate (troppo costosi e rischiosi i nuovi mercati)
  Poco innovative (pochi mezzi da dedicare alla ricerca e sviluppo)
  Sotto capitalizzate con scarso utilizzo degli strumenti della finanza
  Fortissima competitività data da un elevato numero di aziende e da mercati con basso
  costo del lavoro
  Considerate le dimensioni, necessità di fare “sistema d’impresa” tra filiere, distretti o altri
  elementi aggreganti.
  Problemi di ricambio generazionale dove, secondo diverse statistiche, solo 50% delle
  aziende sopravvive al primo passaggio e solo il 20% al secondo passaggio generazionale
  Carenze organizzative e manageriali (one man show)

                                                                                                    5
Ricerca soluzioni nella strategia di Parte 1
                         crescita
LATO FINANZIARIO

    Autofinanziamento
    Banche
    Ipo
    Socio finanziario
    Socio industriale



LATO INDUSTRIALE

SIAMO IN GRADO DI AVERE UN VANTAGGIO COMPETITIVO?

Se non siamo in grado dobbiamo affrontare il cambiamento

 SVILUPPO DI UNA STRATEGIA CHE PORTI A:
-Leadership di costo
-Differenziazione (Unicità ad esempio per il marchio, innovazione, controllo rete
distributiva, ecc. )                                                                6
-Segmentazione (nelle nicchie di mercato)
Parte 1
                        Valutazione d’azienda

Prima di esplorare il mercato, oltre alle analisi precedenti dobbiamo effettuare una
“serena e terrena” valutazione della propria azienda e una chiara idea del business
plan che nel caso di socio finanziario, va redatto con estrema attenzione.

CENNI ALLE METODOLOGIE DI VALUTAZIONE

 Metodo patrimoniale
 Metodo reddituale
 Metodi misti
 Metodo finanziario
 Metodi innovativi (es. EVA)
 Metodo Moltiplicatori (EBITDA, EBIT)




                                                                                        7
Parte 2
            Partner finanziario - Caratteristiche

CHI E’
Il socio finanziario e’ un partner con disponibilità finanziarie che esercita la propria attività di
investimento in aziende tramite l’assunzione, la gestione e successivamente lo smobilizzo delle
partecipazioni.
L’orizzonte temporale è di medio lungo termine (3-5 anni) e c’è l’obiettivo di conseguire,
attraverso la razionalizzazione e crescita interna dell’azienda, una plusvalenza sulla vendita delle
partecipazioni.

OBIETTIVO: CAPITAL GAIN DOPO 3-5 ANNI (Nessuna “Mungitura” durante il periodo).

OFFRE
Risorse finanziarie, competenze strategiche e finanziarie, marketing, organizzazione.

RICHIEDE
Elaborazione di un accurato business plan, condivisione delle scelte strategiche (sia minoranza
che maggioranza), strumenti di budget e reporting, rapporto leale e trasparente.

MONITORAGGIO INVESTIMENTO
Rappresentanza nel cda, reporting mensile, visite in azienda, nomina manager in posizioni chiave
ma di solito non operativi (tipicamente controller o direttore amministrativo), revisione bilanci, 8
sistemi di budgeting e di reporting.
Parte 2
                    Partner finanziario - Vantaggi

FINANZIARI
 Pagamento in denaro con ampia flessibilità per una liquidazione soci
 Riduzione costo del denaro e maggior capacità di indebitamento (migliora rating)
 Migliore equilibrio tra fonti e impieghi, ricapitalizzazione (minori rischi)
 Grande flessibilità per la definizione delle strategie (il partner finanziario lascia ampia
autonomia)
 Beneficio di un sistema premiante ulteriore alla fine del progetto
 Poca importanza sul rapporto di maggioranza/minoranza
 Facile sostituibilità del socio finanziario (smontabilità dell’operazione)

NON FINANZIARI
 Occasione di crescita esterna
 Maggior flessibilità della compagine sociale (liquidazione e riduzione apporto soci)
 Maggior potere contrattuale vs terzi
 Miglioramento immagine aziendale (con particolar riguardo vs management)
 Organizzazione, che viene utile anche per ulteriori operazioni straordinarie


                                                                                               9
Parte 2
                  Partner finanziario - Svantaggi

 Valutazione solo finanziaria (tipicamente moltiplicatori EBIT, EBITDA), oggi molto bassa;
Poca considerazione dei valori intangibili, pura analisi di bilancio.
 Bassissime sinergie industriali
 Valutazione piu’ bassa perché non tiene conto di alcuna sinergia industriale
 Orizzonte temporale predefinito
 Leva finanziaria che puo’ ingenerare rischi
 Ampia differenza culturale e di obiettivi tra fondo e azienda (spesso è necessario un
servizio di traduzione tra il linguaggio industriale e linguaggio finanziario)




                                                                                             10
Parte 3
                  Partner industriale - Caratteristiche

CHI E’
Stesso settore:         Integrazione orizzontale (es. concorrente)
                        Integrazione verticale a monte (es. fornitore)
                        Integrazione verticale a valle (es. cliente)

Diverso settore         Integrazione laterale (es. pastelli e astucci)
                        Integrazione conglomerale (es. General Electric)

OBIETTIVI
Realizzazione di una strategia di crescita o consolidamento

OFFRE
Tipicamente ci sono delle sinergie produttive, commerciali, strategiche delle quali ne beneficiano
entrambi i soci

RICHIEDE
Integrazione industriale tra le due realtà, Ampia condivisione delle scelte strategiche e chiara
definizione dei ruoli e dei poteri.
Spesso il ruolo di partner di minoranza è di secondo livello.

MONITORAGGIO INVESTIMENTO
Forte presenza in azienda con nomina di manager in posizioni chiave e operative.
Rappresentanza nel cda. Se è un integrazione con operatori stranieri viene posto ampio rilievo vs    11
il reporting mensile, la revisione bilanci e la gestione della tesoreria.
Parte 3
                       Partner industriale - Vantaggi

  La valutazione può essere più elevata rispetto ad un socio finanziario ed è tanto maggiore
quanto maggiore è la sinergia
 Tempi di realizzazione molto rapidi per il conseguimento di un percorso di crescita o
consolidamento (per l’acquisizione si può essere molto rapidi, al contrario che per progettare,
costruire e far funzionare un impianto)
  Maggiore certezza dei costi (per un’acquisizione c’è un prezzo, per un nuovo impianto un
preventivo e altri costi da “scoprire”)
  Maggiore certezza di risultati: si comprano soprattutto i ricavi e la quota di mercato
  Eliminazione di un concorrente, di un cliente, di un fornitore
 Sinergie (dettaglio nella slide successiva) che sono tante e molto importanti




                                                                                                  12
Parte 3
                        Partner industriale - Sinergie

  Aumento del potere contrattuale vs clienti e fornitori

  Economie di scala e utilizzo eccessi di capacità produttiva

  Aumento del potere economico-finanziario

  Ampliamento del mercato (entrata in nuovi mercati esteri o in nuovi settori)

  Aumento della competitività di mercato grazie all’acquisizione di maggiore know-how e nuove
competenze.

  Coordinamento delle attività (es. Specializzazione di mercato, specializzazione linee produttive)

  Condivisione delle risorse e risparmio di costi (es: amministrazione, fiscale, personale , forza
vendita, ecc.)

 Condivisione delle conoscenze e riduzione dei ritardi in termini tecnologici

  Allargamento dell’ambito delle attività operative

  Ottenimento di vantaggi a livello fiscale


                                                                                                      13
Parte 3
                      Partner industriale - Svantaggi

  Difficoltà di realizzo delle sinergie ipotizzate
  Perdita di controllo e di identità
  Rischio di perdita di alcuni dipendenti
  In caso di successiva cessione: nessun vantaggio in caso di plusvalenza del socio di
maggioranza
 Difficoltà di mantenere, dopo il passaggio della proprietà, lo stesso equilibrio, soprattutto dal
punto di vista delle risorse umane e le stesse performances del passato
  L’investimento può essere “su misura”, ciò non vale per l’acquisizione
  Costo delle operazioni (consulenze, integrazione ecc)
  Presenza di assets non necessari
 Problemi di integrazione/conflitti tra le culture aziendali
  Rischio di rafforzare un potenziale concorrente (che vede fatta da altri la “pulizia del mercato”)
 Visioni diverse in termini di obiettivi e di tempistica
 Grande importanza per minoranza o maggioranza
  Difficoltà nello “smontare” l’operazione




                                                                                                       14
Parte 3
                                              Processo

Una volta definita l’analisi strategica e definito l’obiettivo si deve avviare il processo di
acquisizione di un socio industriale o finanziario. Tener presente:

  Dura mediamente 6-12 mesi

  E’ un processo complesso e articolato
           1) Lavori preparatori (analisi mercato, information memorandum, data base)
           2) Proposta al mercato
           3) Negoziazione e sigla della lettera di intenti con riferimenti agli accordi parasociali
           4) Due diligence
           5) Negoziazione e sigla del contratto di compravendita
           6) Closing

   Spesso è necessario un supporto professionale consente di ottenere un miglior accordo, tutela
la riservatezza, neutralizza gli aspetti emotivi, coordina tutto il processo che vede tanti
professionisti, “traduce e fa da parafulmine”…

  Come valutare il supporto professionale?
Professionalità, onestà e correttezza, indipendenza, oggettività, assenza conflitto di interessi.
                                                                                                       15
DOCFIN Srl – Carlo Serroni

DOCFIN SRL
DOCFIN Srl è una società indipendente specializzata nelle operazioni straordinarie quali
Acquisizioni, Cessioni, Alleanze strategiche, Joint-ventures per le piccole e medie imprese.
DOCFIN Srl assiste, con spirito imprenditoriale, le piccole e medie imprese italiane e straniere,
che intendono affrontare queste operazioni.
DOCFIN Srl è una società formata da professionisti con solida preparazione accademica che
hanno maturato significative esperienze internazionali in diversi ambiti lavorativi.
Negli ultimi 24 mesi Docfin ha assistito oltre 40 imprenditori alle prese con un’operazione
straordinaria.

Carlo Serroni
Presidente fondatore di Docfin srl.
Professionista con esperienza internazionale in Europa e Nord America.
Esperienza presso multinazionali in diversi settori (materie plastiche, tessile, petrolifero).
Esperienza in qualità di amministratore delegato con progetti di ristrutturazione e risanamento con
comprovati risultati di miglioramento di conto economico e sviluppo delle vendite di realtà di medio
grandi dimensioni.
Esperienza diversificata nell’attività delle operazioni straordinarie e gestione progetti speciali.

Formazione :
Laurea in Economia e Commercio a Pavia, 1992
Master in Business Administration, John Molson School of Business, Montreal, Canada, 2004.

                                                                                                    16

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Analisi strategica, socio finanziario, socio industriale

  • 1. CAMBIAMENTO E SVILUPPO D’IMPRESA: PARTNERSHIP CON UN SOCIO FINANZIARIO O UN SOCIO INDUSTRIALE DOCFIN SRL Piazza Savoia 2, 20124 MILANO Tel. 02 – 450 73 213, Fax 02 – 450 70 213 info@doc-fin.com, www.doc-fin.com GLI SPECIALISTI DELLE OPERAZIONI STRAORDINARIE
  • 2. Parte 1 Visione degli obiettivi personali e di impresa OBIETTIVI PERSONALI Obiettivi degli azionisti per il medio lungo termine Risponde a: cosa voglio fare? (es. Realizzazione personale con lo sviluppo dell’azienda, passaggio generazionale, delega e alleggerimento del carico di lavoro, godimento della ricchezza accumulata, risoluzione del problema del conflitto soci, sopravvivere ecc.) VISIONE DEL FUTURO AZIENDALE Obiettivi dell’azienda per il medio lungo termine Risponde a: Chi vogliamo diventare? (esempi: In che settore vogliamo operare? Con quale tipologia di prodotto servizio; che livello di innovazione, qualità, servizio, prezzo, quali valori sociali, ambientali ecc.) 2
  • 3. Parte 1 Valutazione dell’ambiente esterno AMBIENTE ESTERNO: OPPORTUNITA’ E MINACCE L’economia nazionale ed internazionale Struttura demografica Aspetti socio politici e culturali Ambiente naturale Elementi istituzionali Tecnologia Eventi Tendenze della concorrenza 3
  • 4. Parte 1 Valutazione dell’ambiente interno AMBIENTE INTERNO: PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA VOCE Punto di Forza Neutro Punto di debol. Importante Non import. MARKETING Reputazione Quota di mercato Qualità del prodotto Qualità del servizio Politica di prezzo Politica distributiva Efficacia della promozione Efficacia della forza vendita Efficacia dell’innovazione Copertura Geografica FINANZA Costo e disponibilità di capitale Cash flow Stabilità finanziaria e patrimoniale PRODUZIONE Mezzi di produzione Economie di scala Capacità produttiva Qualità Forza lavoro Rispetto tempi di lavoro Competenze tecniche ORGANIZZAZIONE Leadership Qualità impiegati Flessibilità 4
  • 5. Cosa emerge tipicamente dalle Parte 1 piccole medie imprese italiane UNA VOLTA SI ANDAVA BENE…. Minor concorrenza sui mercati internazionali Bassi costi del lavoro in Italia Elevata evasione fiscale ed utilizzo di lavoro sommerso Minor regolamentazione Svalutazione della Lira. OGGI DIVERSI PROBLEMI EMERGONO PER LE AZIENDE: Poco internazionalizzate (troppo costosi e rischiosi i nuovi mercati) Poco innovative (pochi mezzi da dedicare alla ricerca e sviluppo) Sotto capitalizzate con scarso utilizzo degli strumenti della finanza Fortissima competitività data da un elevato numero di aziende e da mercati con basso costo del lavoro Considerate le dimensioni, necessità di fare “sistema d’impresa” tra filiere, distretti o altri elementi aggreganti. Problemi di ricambio generazionale dove, secondo diverse statistiche, solo 50% delle aziende sopravvive al primo passaggio e solo il 20% al secondo passaggio generazionale Carenze organizzative e manageriali (one man show) 5
  • 6. Ricerca soluzioni nella strategia di Parte 1 crescita LATO FINANZIARIO Autofinanziamento Banche Ipo Socio finanziario Socio industriale LATO INDUSTRIALE SIAMO IN GRADO DI AVERE UN VANTAGGIO COMPETITIVO? Se non siamo in grado dobbiamo affrontare il cambiamento SVILUPPO DI UNA STRATEGIA CHE PORTI A: -Leadership di costo -Differenziazione (Unicità ad esempio per il marchio, innovazione, controllo rete distributiva, ecc. ) 6 -Segmentazione (nelle nicchie di mercato)
  • 7. Parte 1 Valutazione d’azienda Prima di esplorare il mercato, oltre alle analisi precedenti dobbiamo effettuare una “serena e terrena” valutazione della propria azienda e una chiara idea del business plan che nel caso di socio finanziario, va redatto con estrema attenzione. CENNI ALLE METODOLOGIE DI VALUTAZIONE Metodo patrimoniale Metodo reddituale Metodi misti Metodo finanziario Metodi innovativi (es. EVA) Metodo Moltiplicatori (EBITDA, EBIT) 7
  • 8. Parte 2 Partner finanziario - Caratteristiche CHI E’ Il socio finanziario e’ un partner con disponibilità finanziarie che esercita la propria attività di investimento in aziende tramite l’assunzione, la gestione e successivamente lo smobilizzo delle partecipazioni. L’orizzonte temporale è di medio lungo termine (3-5 anni) e c’è l’obiettivo di conseguire, attraverso la razionalizzazione e crescita interna dell’azienda, una plusvalenza sulla vendita delle partecipazioni. OBIETTIVO: CAPITAL GAIN DOPO 3-5 ANNI (Nessuna “Mungitura” durante il periodo). OFFRE Risorse finanziarie, competenze strategiche e finanziarie, marketing, organizzazione. RICHIEDE Elaborazione di un accurato business plan, condivisione delle scelte strategiche (sia minoranza che maggioranza), strumenti di budget e reporting, rapporto leale e trasparente. MONITORAGGIO INVESTIMENTO Rappresentanza nel cda, reporting mensile, visite in azienda, nomina manager in posizioni chiave ma di solito non operativi (tipicamente controller o direttore amministrativo), revisione bilanci, 8 sistemi di budgeting e di reporting.
  • 9. Parte 2 Partner finanziario - Vantaggi FINANZIARI Pagamento in denaro con ampia flessibilità per una liquidazione soci Riduzione costo del denaro e maggior capacità di indebitamento (migliora rating) Migliore equilibrio tra fonti e impieghi, ricapitalizzazione (minori rischi) Grande flessibilità per la definizione delle strategie (il partner finanziario lascia ampia autonomia) Beneficio di un sistema premiante ulteriore alla fine del progetto Poca importanza sul rapporto di maggioranza/minoranza Facile sostituibilità del socio finanziario (smontabilità dell’operazione) NON FINANZIARI Occasione di crescita esterna Maggior flessibilità della compagine sociale (liquidazione e riduzione apporto soci) Maggior potere contrattuale vs terzi Miglioramento immagine aziendale (con particolar riguardo vs management) Organizzazione, che viene utile anche per ulteriori operazioni straordinarie 9
  • 10. Parte 2 Partner finanziario - Svantaggi Valutazione solo finanziaria (tipicamente moltiplicatori EBIT, EBITDA), oggi molto bassa; Poca considerazione dei valori intangibili, pura analisi di bilancio. Bassissime sinergie industriali Valutazione piu’ bassa perché non tiene conto di alcuna sinergia industriale Orizzonte temporale predefinito Leva finanziaria che puo’ ingenerare rischi Ampia differenza culturale e di obiettivi tra fondo e azienda (spesso è necessario un servizio di traduzione tra il linguaggio industriale e linguaggio finanziario) 10
  • 11. Parte 3 Partner industriale - Caratteristiche CHI E’ Stesso settore: Integrazione orizzontale (es. concorrente) Integrazione verticale a monte (es. fornitore) Integrazione verticale a valle (es. cliente) Diverso settore Integrazione laterale (es. pastelli e astucci) Integrazione conglomerale (es. General Electric) OBIETTIVI Realizzazione di una strategia di crescita o consolidamento OFFRE Tipicamente ci sono delle sinergie produttive, commerciali, strategiche delle quali ne beneficiano entrambi i soci RICHIEDE Integrazione industriale tra le due realtà, Ampia condivisione delle scelte strategiche e chiara definizione dei ruoli e dei poteri. Spesso il ruolo di partner di minoranza è di secondo livello. MONITORAGGIO INVESTIMENTO Forte presenza in azienda con nomina di manager in posizioni chiave e operative. Rappresentanza nel cda. Se è un integrazione con operatori stranieri viene posto ampio rilievo vs 11 il reporting mensile, la revisione bilanci e la gestione della tesoreria.
  • 12. Parte 3 Partner industriale - Vantaggi La valutazione può essere più elevata rispetto ad un socio finanziario ed è tanto maggiore quanto maggiore è la sinergia Tempi di realizzazione molto rapidi per il conseguimento di un percorso di crescita o consolidamento (per l’acquisizione si può essere molto rapidi, al contrario che per progettare, costruire e far funzionare un impianto) Maggiore certezza dei costi (per un’acquisizione c’è un prezzo, per un nuovo impianto un preventivo e altri costi da “scoprire”) Maggiore certezza di risultati: si comprano soprattutto i ricavi e la quota di mercato Eliminazione di un concorrente, di un cliente, di un fornitore Sinergie (dettaglio nella slide successiva) che sono tante e molto importanti 12
  • 13. Parte 3 Partner industriale - Sinergie Aumento del potere contrattuale vs clienti e fornitori Economie di scala e utilizzo eccessi di capacità produttiva Aumento del potere economico-finanziario Ampliamento del mercato (entrata in nuovi mercati esteri o in nuovi settori) Aumento della competitività di mercato grazie all’acquisizione di maggiore know-how e nuove competenze. Coordinamento delle attività (es. Specializzazione di mercato, specializzazione linee produttive) Condivisione delle risorse e risparmio di costi (es: amministrazione, fiscale, personale , forza vendita, ecc.) Condivisione delle conoscenze e riduzione dei ritardi in termini tecnologici Allargamento dell’ambito delle attività operative Ottenimento di vantaggi a livello fiscale 13
  • 14. Parte 3 Partner industriale - Svantaggi Difficoltà di realizzo delle sinergie ipotizzate Perdita di controllo e di identità Rischio di perdita di alcuni dipendenti In caso di successiva cessione: nessun vantaggio in caso di plusvalenza del socio di maggioranza Difficoltà di mantenere, dopo il passaggio della proprietà, lo stesso equilibrio, soprattutto dal punto di vista delle risorse umane e le stesse performances del passato L’investimento può essere “su misura”, ciò non vale per l’acquisizione Costo delle operazioni (consulenze, integrazione ecc) Presenza di assets non necessari Problemi di integrazione/conflitti tra le culture aziendali Rischio di rafforzare un potenziale concorrente (che vede fatta da altri la “pulizia del mercato”) Visioni diverse in termini di obiettivi e di tempistica Grande importanza per minoranza o maggioranza Difficoltà nello “smontare” l’operazione 14
  • 15. Parte 3 Processo Una volta definita l’analisi strategica e definito l’obiettivo si deve avviare il processo di acquisizione di un socio industriale o finanziario. Tener presente: Dura mediamente 6-12 mesi E’ un processo complesso e articolato 1) Lavori preparatori (analisi mercato, information memorandum, data base) 2) Proposta al mercato 3) Negoziazione e sigla della lettera di intenti con riferimenti agli accordi parasociali 4) Due diligence 5) Negoziazione e sigla del contratto di compravendita 6) Closing Spesso è necessario un supporto professionale consente di ottenere un miglior accordo, tutela la riservatezza, neutralizza gli aspetti emotivi, coordina tutto il processo che vede tanti professionisti, “traduce e fa da parafulmine”… Come valutare il supporto professionale? Professionalità, onestà e correttezza, indipendenza, oggettività, assenza conflitto di interessi. 15
  • 16. DOCFIN Srl – Carlo Serroni DOCFIN SRL DOCFIN Srl è una società indipendente specializzata nelle operazioni straordinarie quali Acquisizioni, Cessioni, Alleanze strategiche, Joint-ventures per le piccole e medie imprese. DOCFIN Srl assiste, con spirito imprenditoriale, le piccole e medie imprese italiane e straniere, che intendono affrontare queste operazioni. DOCFIN Srl è una società formata da professionisti con solida preparazione accademica che hanno maturato significative esperienze internazionali in diversi ambiti lavorativi. Negli ultimi 24 mesi Docfin ha assistito oltre 40 imprenditori alle prese con un’operazione straordinaria. Carlo Serroni Presidente fondatore di Docfin srl. Professionista con esperienza internazionale in Europa e Nord America. Esperienza presso multinazionali in diversi settori (materie plastiche, tessile, petrolifero). Esperienza in qualità di amministratore delegato con progetti di ristrutturazione e risanamento con comprovati risultati di miglioramento di conto economico e sviluppo delle vendite di realtà di medio grandi dimensioni. Esperienza diversificata nell’attività delle operazioni straordinarie e gestione progetti speciali. Formazione : Laurea in Economia e Commercio a Pavia, 1992 Master in Business Administration, John Molson School of Business, Montreal, Canada, 2004. 16