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Basilea 2, il Rating ed il
rapporto Banca – Impresa
          Convegno ARGI
          27 ottobre 2004




      Il leasing delle banche di credito cooperativo
Agenda

• L’accordo di Basilea in sintesi

• Il Rating ed il Default

• Cosa cambia per la banca

• Cosa cambia per l’impresa

• Come deve cambiare il rapporto banca-impresa




                                                 2
Il Comitato di Basilea

• Organismo creato nel 1974 dai Governatori delle
  Banche Centrali del Gruppo dei 10

• Il Comitato formula linee guida, accettate come
  struttura portante della normativa in oltre 100 paesi

• Nel 1988 il primo accordo “storico”: un sistema di
  misurazione dell'adeguatezza patrimoniale

• Nel 1999 inizia l’iter della nuova proposta, sottoscritta
  ed emanata il 26 giugno 2004




                                                        3
I tre Pilastri dell’accordo

• I – Calcolo dei requisiti patrimoniali: Il requisito
  patrimoniale si lega al rischio

• II – Processo di controllo prudenziale: regole coerenti
  per processi e responsabilità interni; indicazioni per
  l’organo di vigilanza nazionale

• III - Ogni banca dovrà dare al mercato adeguata
  informativa pubblica sul proprio profilo di rischio




                                                         4
I Rischi Previsti dall’Accordo

• RISCHI DI MERCATO: presidio della fluttuazione di
  Tassi, Cambi e Corsi Azionari
  (Restano in vigore le regole dell’Accordo 1988)


• RISCHI DI CREDITO, ovvero rischi connessi alla
  recuperabilità dei prestiti erogati

• RISCHI OPERATIVI: derivanti da disfunzioni nelle
  procedure, sistemi e personale, ovvero connessi ad
  eventi esogeni all’azienda




                                                       5
I tempi dell’accordo

• Partenza della segnalazione “parallela”:
  nel corso del 2006

• Prima applicazione standard e possibilità di utilizzo
  dell’approccio IRB foundation: 31 dicembre 2006

• Prima possibilità di utilizzo dell’approccio
  IRB Advanced: 31 dicembre 2007




                                                     6
Il Rating ed il Default
Approcci al Rischio di Credito

• Standard: Sostanzialmente le stesse regole
  dell’accordo 1988 con l’integrazione di rating esterni
  e revisione di alcune ponderazioni


• IRB Foundation: Introduzione di Modelli interni
  di rating per la stima della PD con funzioni di
  ponderazione complesse


• IRB Advanced: Modello di rating per la stima
  della PD e modello per la stima interna della LGD e
  delle altre risk components




                                                     8
Il Concetto di Rating
• AGENZIE DI RATING:
   – S&P:opinione sulla capacità finanziaria di
     adempiere alle proprie obbligazioni

   – Moody’s: opinione sulla idoneità del debitore di
     adempiere alle obbligazioni “senior unsecured”

   – Fitch: opinione sulla capacità di adempiere con
     puntualità alle obbligazioni finanziare contratte

• BASILEA:
   – Probabilità di default a 1 anno di un obbligato



                                                         9
La Probabilità di default
• Definizione di default
   – La banca valuta che l’obbligato non è in grado di
     adempiere in pieno all’obbligazione contratta

   – Insoluto superiore a 90 giorni          (deroga possibile a 180 per il
       segmento corporate nel periodo transitorio)


• Indicatori oggettivi di default
   –   Classificazione a morosità
   –   Accantonamento specifico sull’operazione
   –   Vendita del credito subendo con perdita significativa
   –   Ristrutturazione debito con perdita (capitale o Int)
   –   Richiesta di fallimento (bancarotta) o Concordato




                                                                          10
IRB: Segmentazione Basilea

       Tipologia Controparti                  Fatturato         Esposizione         Trattamento


          Governi                                  NA             Qualunque          Controparte
                                 Regole
          Banche              ponderazione         NA             Qualunque          Controparte
                                "Imprese"
               Imprese                       oltre 50 milioni                        Controparte
                                                                  Superiore a
Corporate
                              Ponderazione                      1 milione di euro
            PMI Corporate                                                           Per controparte
                                 "PMI"       inferiore a 50
                                             milioni di euro       Inferiore a
              PMI Retail        Regole                                              Per Portafoglio
                                                                1 milione di euro
 Retail                       ponderazione
             Retail Private      Retail            NA             Qualunque         Per Portafoglio




                                                                                           11
IRB: Risk Components

• EAD – Exposure at Default : esposizione globale della
  controparte verso il gruppo bancario

• PD – Probability of Default: probabilità che la
  controparte risulti insolvente nell’orizzonte temporale
  di un anno

• LGD – Loss Given Default: tasso di perdita su
  un’operazione in default

• Maturity: Durata finanziaria residua dell’operazione




                                                         12
IRB: Regole di Calcolo
                          Requisiti di Capitale

• Ci sono regole di ponderazione diverse per ogni
  segmento di Basilea

• Sono previsti pesi diversi per segmento e classe di
  fatturato

• Le funzioni di calcolo sono “date” dall’Accordo e non
  sono personalizzabili




                                                        13
Aggiustam ento in
      Tipo                                                                                                                                                   Requisito                Attività ponderate per il
                           Segm ento             Descrizione                   Dati INPUT           Correlazione (R)            funzione della
  Ponderazione                                                                                                                                            Patrim oniale (K)                 rischio (RWA)
                                                                                                                                  durata (b)


                                       Società di intermediazione
                         Banche
                                       mobiliare


                                       Governi (comprese le rispettive
                                       banche centrali), enti del settore
                         Governi                                                               R= 0,12*(1-exp(-50*PD)) /
                                       pubblico, banche multilaterali di
                                       sviluppo                                                (1-exp(-50)) + 0,24*
                                                                                               (1-(1-exp(-50*PD)) /                                 K= LGD * N[(1-R)^(-0,5) *
                                                                                                (1-exp(-50)))                                       G(PD) + (R / ( 1- R))^(0,5) *
Ponderazione                                                                                                                   b= (0,08451-
"Imprese"                              Società per azioni, società di        PD, LGD, EAD, M
                                                                                                                               0,05898*log(PD))^2
                                                                                                                                                    G(0.999)] *                      RWA=K*12,5*EAD
                         Imprese                                                                                                                     (1 -1,5*b(PD))^(-1) *
                                       persone o imprese individuali
                                                                                                                                                    (1 + (M - 2,5) * b(PD))

                                       Esposizioni verso
                                       PF OF CF IPRE

                         SL                                                                    R= 0,12*(1-exp(-50*PD)) / (1-
                                                                                               exp(-50)) + 0,30*(1-(1-exp(-
                                       Esposizioni verso    HVCRE
                                                                                               50*PD)) /
                                                                                               (1-exp(-50)))

                                       Società facenti parte di un                           R= 0,12*(1-exp(-50*PD)) / (1-                          K= LGD * N[(1 - R)^(-0,5) *
                                       gruppo consolidato il cui             PD, LGD, EAD, M exp(-50)) + 0,24*(1-(1-exp(- b= (0,08451-              G(PD) + (R / (1 - R))^(0,5) *
Ponderazione "PMI" PMI                                                                                                                                                               RWA=K*12,5*EAD
                                       fatturato dichiarato è inferiore a    FATTURATO (S) 50*PD)) / (1-exp(-50)))-        0,05898*log(PD))^2       G(0.999)] * (1 - 1,5 * b(PD))^
                                       50 milioni di euro                                    0,04*(1-(S-5)/45)                                      (-1) * (1 + (M - 2,5) * b(PD))



Ponderazione                                           Con ipoteca su                                                                               K= LGD * N[(1 - R)^(-0,5) *
"Retail Mutui                                          immobili                                R=0,15                                   -           G(PD) + (R / (1 - R))^(0,5) *    RWA=K*12,5*EAD
Ipotecari"                             Persone fisiche residenziali                                                                                 G(0.999)]
                                       e piccole
                                       aziende:
                                       - gestite come                                                                                               K= LGD*N[(1-R)^(-
Ponderazione                                           Crediti rotativi al                     R= 0,02*(1-exp(-50*PD)) / (1-
                                       crediti al                                                                                                   0,5)*G(PD)+(R/(1-
"Retail Crediti          Retail                        dettaglio              PD, LGD, EAD,    exp(-50)) + 0,11*(1-(1-exp(-             -                                            RWA=K*12,5*EAD
                                       dettaglio                                                                                                    R))^(0,5)*G(0.999)]-
Rotativi"                                              qualificati                             50*PD)) / (1-exp(-50)))
                                       - con                                                                                                        0,75*PD*LGD
                                       esposizione
                                       inferiore a 1
                                       milione di euro Altre                                   R= 0,02*(1-exp(-35*PD)) / (1-                        K= LGD * N[(1 - R)^(-0,5) *             14
Ponderazione
                                                       esposizioni                             exp(-35)) + 0,17*(1-(1-exp(-             -           G(PD) + (R / (1 - R))^(0,5) *    RWA=K*12,5*EAD
"Retail Altri Crediti"
                                                        al dettaglio                           35*PD)) / (1-exp(-35)))                              G(0.999)]
I metodi e le scelte per la Banca
Quale scelta per la Banca ?
• L’approccio Standard:

   – E’ più semplice ma consente limitati risparmi di capitale

   – Implica politiche di capitale più rigide
     (+capitale = +costo)

   – Espone al rischio di intercettare i clienti rifiutati dalle
     banche dotate di strumenti di rating

   – Limita l’incremento dell’efficacia delle politiche creditizie




                                                                   16
Quale scelta per la Banca ?
• L’approccio IRB (Rating):

   – E’ più complesso e richiede significative risorse

   – Porta la banca a ridurre gli impatti sul capitale

   – Permette di incrementare l’efficacia delle politiche
     creditizie (profilo rischio rendimento)

   – Migliora i processi (coerenza e coesione: efficienza)

   – Implica una complessa trasformazione culturale
     verso il nuovo approccio alla creazione del valore



                                                             17
Cosa cambia per l’impresa
Effetti sulle imprese

• Alla “relazione” si aggiunge una “misura”: il giudizio del
  settorista bancario non sarà più completamente libero
  ed autonomo.

• Cambiamento delle modalità di accesso al credito.
  Trasparenza nel rapporto tra banca a cliente

• Iniziale possibilità di arbitraggio tra i diversi sistemi
  di rating o diversi approcci al rischio delle banche




                                                          19
Il Pricing

• Si sviluppa il concetto di “profilo Rischio-Rendimento”:
  ad ogni rating il suo prezzo !

• “La misura del rischio” per la banca diventa la somma
  tra Perdita Attesa e Perdita Inattesa”
   – Perdita Attesa : Esposizione x PD x LGD
   – Perdita Inattesa: …impatto marginale su un portafoglio


• Il prezzo diventa più rigido e potrà cambiare nel tempo
  con il rating. Potrà, inoltre, essere influenzato dal
  prodotto finanziario e dalle garanzie prestate.




                                                         20
La Dimensione delle Imprese

• Il modello di rating utilizzato dalle banche potrà essere
  diverso per imprese di dimensioni diverse

• Per le grandi imprese la valutazione terrà conto di tutti
  gli elementi quantitativi disponibili: Bilancio, Centrale
  Rischi, etc. ma si introduce anche una formalizzazione
  degli elementi qualitativi:

   – Organizzazione / Corporate
   – Mercati / canali
   – Sistemi di controllo / cultura aziendale




                                                       21
La Dimensione delle Imprese

• Per le piccole imprese la valutazione terrà conto in un
  minor numero di elementi quantitativi.

• Potranno essere introdotte delle rigidità di valutazione in
  considerazione di elementi quali il settore economico, la
  zona geografica, ecc.

• La necessità di una certa snellezza operativa spingerà
  verso una maggiore massificazione delle piccole
  imprese.




                                                       22
Il Bilancio

• Crescita nella valorizzazione dei “fondamentali”:

   – Necessaria crescita del patrimonio nelle imprese
     (incremento di capitale da parte dei soci)

   – Complessità nell’armonizzare le politiche fiscali con la
     necessità di rappresentare margini adeguati in bilancio

   – Necessità di investimento nella creazione di valore

   – Necessità di maggiore attenzione nella preparazione dei
     piani aziendali (pianificazione fonti finanziarie)




                                                           23
Le valutazioni e gli strumenti

• Ogni banca avrà il suo proprio rating non confrontabile
  con quello nessun’altra banca (scale diverse, diverse
  probabilità di default associate)


   – Prolifereranno gli strumenti “consulenziali” per l’auto
     valutazione del rating nelle imprese (possono dare delle
      indicazioni sulla situazione dell’impresa ma non possono dare concreti
      contributi nel rapporto con la banca)


   – Per la Banca diventerà più complesso motivare i propri
     rifiuti ed i propri prezzi.

   – Nasce l’opportunità di trasformare il rapporto bancario in
     un rapporto di “consulenza”



                                                                          24
Un cambiamento importante

• La definizione di default a 90 giorni cambia la cultura
  della gestione del credito in Italia:

   – Le imprese verranno monitorate più strettamente sui
     loro tempi di pagamento (banche dati Dun & Bradstreet)

   – La Banca d’Italia richiederà presto un monitoraggio più
     stringente da parte delle banche.

   – Dal 1° gennaio 2005 le segnalazioni in Centrale Rischi
     conterranno anche i ritardi a 90 e 180 giorni




                                                          25
Le Garanzie: cenni

• La valutazione degli effetti di una garanzia diventa più
  complessa per la banca. Deve valutare:
   – Il rating di chi rilascia la garanzia
   – La probabilità di opponibilità
   – I tempi di escussione


• Il valore delle garanzie personali (persone fisiche)
  risulterà più ridotto

• Il diverso valore delle garanzie avrà probabilmente
  un’influenza anche sugli affidamenti già in essere




                                                         26
Conclusioni

• Crescita della consapevolezza del Rischio nelle Banche

• Spinta, a tendere, al miglioramento nella valutazione ed
  all’omogeneizzazione dei modelli

• Crescita della rigidità nella valutazione del cliente
  (maggiore peso dei fattori oggettivi-formali)

• Valorizzazione delle opportunità offerte dagli specifici
  strumenti finanziari, sia in ambito bancario che
  parabancario (leasing, factoring, etc)




                                                          27
28

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Basilea II presentazione Agrileasing 27-10-2004

  • 1. Basilea 2, il Rating ed il rapporto Banca – Impresa Convegno ARGI 27 ottobre 2004 Il leasing delle banche di credito cooperativo
  • 2. Agenda • L’accordo di Basilea in sintesi • Il Rating ed il Default • Cosa cambia per la banca • Cosa cambia per l’impresa • Come deve cambiare il rapporto banca-impresa 2
  • 3. Il Comitato di Basilea • Organismo creato nel 1974 dai Governatori delle Banche Centrali del Gruppo dei 10 • Il Comitato formula linee guida, accettate come struttura portante della normativa in oltre 100 paesi • Nel 1988 il primo accordo “storico”: un sistema di misurazione dell'adeguatezza patrimoniale • Nel 1999 inizia l’iter della nuova proposta, sottoscritta ed emanata il 26 giugno 2004 3
  • 4. I tre Pilastri dell’accordo • I – Calcolo dei requisiti patrimoniali: Il requisito patrimoniale si lega al rischio • II – Processo di controllo prudenziale: regole coerenti per processi e responsabilità interni; indicazioni per l’organo di vigilanza nazionale • III - Ogni banca dovrà dare al mercato adeguata informativa pubblica sul proprio profilo di rischio 4
  • 5. I Rischi Previsti dall’Accordo • RISCHI DI MERCATO: presidio della fluttuazione di Tassi, Cambi e Corsi Azionari (Restano in vigore le regole dell’Accordo 1988) • RISCHI DI CREDITO, ovvero rischi connessi alla recuperabilità dei prestiti erogati • RISCHI OPERATIVI: derivanti da disfunzioni nelle procedure, sistemi e personale, ovvero connessi ad eventi esogeni all’azienda 5
  • 6. I tempi dell’accordo • Partenza della segnalazione “parallela”: nel corso del 2006 • Prima applicazione standard e possibilità di utilizzo dell’approccio IRB foundation: 31 dicembre 2006 • Prima possibilità di utilizzo dell’approccio IRB Advanced: 31 dicembre 2007 6
  • 7. Il Rating ed il Default
  • 8. Approcci al Rischio di Credito • Standard: Sostanzialmente le stesse regole dell’accordo 1988 con l’integrazione di rating esterni e revisione di alcune ponderazioni • IRB Foundation: Introduzione di Modelli interni di rating per la stima della PD con funzioni di ponderazione complesse • IRB Advanced: Modello di rating per la stima della PD e modello per la stima interna della LGD e delle altre risk components 8
  • 9. Il Concetto di Rating • AGENZIE DI RATING: – S&P:opinione sulla capacità finanziaria di adempiere alle proprie obbligazioni – Moody’s: opinione sulla idoneità del debitore di adempiere alle obbligazioni “senior unsecured” – Fitch: opinione sulla capacità di adempiere con puntualità alle obbligazioni finanziare contratte • BASILEA: – Probabilità di default a 1 anno di un obbligato 9
  • 10. La Probabilità di default • Definizione di default – La banca valuta che l’obbligato non è in grado di adempiere in pieno all’obbligazione contratta – Insoluto superiore a 90 giorni (deroga possibile a 180 per il segmento corporate nel periodo transitorio) • Indicatori oggettivi di default – Classificazione a morosità – Accantonamento specifico sull’operazione – Vendita del credito subendo con perdita significativa – Ristrutturazione debito con perdita (capitale o Int) – Richiesta di fallimento (bancarotta) o Concordato 10
  • 11. IRB: Segmentazione Basilea Tipologia Controparti Fatturato Esposizione Trattamento Governi NA Qualunque Controparte Regole Banche ponderazione NA Qualunque Controparte "Imprese" Imprese oltre 50 milioni Controparte Superiore a Corporate Ponderazione 1 milione di euro PMI Corporate Per controparte "PMI" inferiore a 50 milioni di euro Inferiore a PMI Retail Regole Per Portafoglio 1 milione di euro Retail ponderazione Retail Private Retail NA Qualunque Per Portafoglio 11
  • 12. IRB: Risk Components • EAD – Exposure at Default : esposizione globale della controparte verso il gruppo bancario • PD – Probability of Default: probabilità che la controparte risulti insolvente nell’orizzonte temporale di un anno • LGD – Loss Given Default: tasso di perdita su un’operazione in default • Maturity: Durata finanziaria residua dell’operazione 12
  • 13. IRB: Regole di Calcolo Requisiti di Capitale • Ci sono regole di ponderazione diverse per ogni segmento di Basilea • Sono previsti pesi diversi per segmento e classe di fatturato • Le funzioni di calcolo sono “date” dall’Accordo e non sono personalizzabili 13
  • 14. Aggiustam ento in Tipo Requisito Attività ponderate per il Segm ento Descrizione Dati INPUT Correlazione (R) funzione della Ponderazione Patrim oniale (K) rischio (RWA) durata (b) Società di intermediazione Banche mobiliare Governi (comprese le rispettive banche centrali), enti del settore Governi R= 0,12*(1-exp(-50*PD)) / pubblico, banche multilaterali di sviluppo (1-exp(-50)) + 0,24* (1-(1-exp(-50*PD)) / K= LGD * N[(1-R)^(-0,5) * (1-exp(-50))) G(PD) + (R / ( 1- R))^(0,5) * Ponderazione b= (0,08451- "Imprese" Società per azioni, società di PD, LGD, EAD, M 0,05898*log(PD))^2 G(0.999)] * RWA=K*12,5*EAD Imprese (1 -1,5*b(PD))^(-1) * persone o imprese individuali (1 + (M - 2,5) * b(PD)) Esposizioni verso PF OF CF IPRE SL R= 0,12*(1-exp(-50*PD)) / (1- exp(-50)) + 0,30*(1-(1-exp(- Esposizioni verso HVCRE 50*PD)) / (1-exp(-50))) Società facenti parte di un R= 0,12*(1-exp(-50*PD)) / (1- K= LGD * N[(1 - R)^(-0,5) * gruppo consolidato il cui PD, LGD, EAD, M exp(-50)) + 0,24*(1-(1-exp(- b= (0,08451- G(PD) + (R / (1 - R))^(0,5) * Ponderazione "PMI" PMI RWA=K*12,5*EAD fatturato dichiarato è inferiore a FATTURATO (S) 50*PD)) / (1-exp(-50)))- 0,05898*log(PD))^2 G(0.999)] * (1 - 1,5 * b(PD))^ 50 milioni di euro 0,04*(1-(S-5)/45) (-1) * (1 + (M - 2,5) * b(PD)) Ponderazione Con ipoteca su K= LGD * N[(1 - R)^(-0,5) * "Retail Mutui immobili R=0,15 - G(PD) + (R / (1 - R))^(0,5) * RWA=K*12,5*EAD Ipotecari" Persone fisiche residenziali G(0.999)] e piccole aziende: - gestite come K= LGD*N[(1-R)^(- Ponderazione Crediti rotativi al R= 0,02*(1-exp(-50*PD)) / (1- crediti al 0,5)*G(PD)+(R/(1- "Retail Crediti Retail dettaglio PD, LGD, EAD, exp(-50)) + 0,11*(1-(1-exp(- - RWA=K*12,5*EAD dettaglio R))^(0,5)*G(0.999)]- Rotativi" qualificati 50*PD)) / (1-exp(-50))) - con 0,75*PD*LGD esposizione inferiore a 1 milione di euro Altre R= 0,02*(1-exp(-35*PD)) / (1- K= LGD * N[(1 - R)^(-0,5) * 14 Ponderazione esposizioni exp(-35)) + 0,17*(1-(1-exp(- - G(PD) + (R / (1 - R))^(0,5) * RWA=K*12,5*EAD "Retail Altri Crediti" al dettaglio 35*PD)) / (1-exp(-35))) G(0.999)]
  • 15. I metodi e le scelte per la Banca
  • 16. Quale scelta per la Banca ? • L’approccio Standard: – E’ più semplice ma consente limitati risparmi di capitale – Implica politiche di capitale più rigide (+capitale = +costo) – Espone al rischio di intercettare i clienti rifiutati dalle banche dotate di strumenti di rating – Limita l’incremento dell’efficacia delle politiche creditizie 16
  • 17. Quale scelta per la Banca ? • L’approccio IRB (Rating): – E’ più complesso e richiede significative risorse – Porta la banca a ridurre gli impatti sul capitale – Permette di incrementare l’efficacia delle politiche creditizie (profilo rischio rendimento) – Migliora i processi (coerenza e coesione: efficienza) – Implica una complessa trasformazione culturale verso il nuovo approccio alla creazione del valore 17
  • 18. Cosa cambia per l’impresa
  • 19. Effetti sulle imprese • Alla “relazione” si aggiunge una “misura”: il giudizio del settorista bancario non sarà più completamente libero ed autonomo. • Cambiamento delle modalità di accesso al credito. Trasparenza nel rapporto tra banca a cliente • Iniziale possibilità di arbitraggio tra i diversi sistemi di rating o diversi approcci al rischio delle banche 19
  • 20. Il Pricing • Si sviluppa il concetto di “profilo Rischio-Rendimento”: ad ogni rating il suo prezzo ! • “La misura del rischio” per la banca diventa la somma tra Perdita Attesa e Perdita Inattesa” – Perdita Attesa : Esposizione x PD x LGD – Perdita Inattesa: …impatto marginale su un portafoglio • Il prezzo diventa più rigido e potrà cambiare nel tempo con il rating. Potrà, inoltre, essere influenzato dal prodotto finanziario e dalle garanzie prestate. 20
  • 21. La Dimensione delle Imprese • Il modello di rating utilizzato dalle banche potrà essere diverso per imprese di dimensioni diverse • Per le grandi imprese la valutazione terrà conto di tutti gli elementi quantitativi disponibili: Bilancio, Centrale Rischi, etc. ma si introduce anche una formalizzazione degli elementi qualitativi: – Organizzazione / Corporate – Mercati / canali – Sistemi di controllo / cultura aziendale 21
  • 22. La Dimensione delle Imprese • Per le piccole imprese la valutazione terrà conto in un minor numero di elementi quantitativi. • Potranno essere introdotte delle rigidità di valutazione in considerazione di elementi quali il settore economico, la zona geografica, ecc. • La necessità di una certa snellezza operativa spingerà verso una maggiore massificazione delle piccole imprese. 22
  • 23. Il Bilancio • Crescita nella valorizzazione dei “fondamentali”: – Necessaria crescita del patrimonio nelle imprese (incremento di capitale da parte dei soci) – Complessità nell’armonizzare le politiche fiscali con la necessità di rappresentare margini adeguati in bilancio – Necessità di investimento nella creazione di valore – Necessità di maggiore attenzione nella preparazione dei piani aziendali (pianificazione fonti finanziarie) 23
  • 24. Le valutazioni e gli strumenti • Ogni banca avrà il suo proprio rating non confrontabile con quello nessun’altra banca (scale diverse, diverse probabilità di default associate) – Prolifereranno gli strumenti “consulenziali” per l’auto valutazione del rating nelle imprese (possono dare delle indicazioni sulla situazione dell’impresa ma non possono dare concreti contributi nel rapporto con la banca) – Per la Banca diventerà più complesso motivare i propri rifiuti ed i propri prezzi. – Nasce l’opportunità di trasformare il rapporto bancario in un rapporto di “consulenza” 24
  • 25. Un cambiamento importante • La definizione di default a 90 giorni cambia la cultura della gestione del credito in Italia: – Le imprese verranno monitorate più strettamente sui loro tempi di pagamento (banche dati Dun & Bradstreet) – La Banca d’Italia richiederà presto un monitoraggio più stringente da parte delle banche. – Dal 1° gennaio 2005 le segnalazioni in Centrale Rischi conterranno anche i ritardi a 90 e 180 giorni 25
  • 26. Le Garanzie: cenni • La valutazione degli effetti di una garanzia diventa più complessa per la banca. Deve valutare: – Il rating di chi rilascia la garanzia – La probabilità di opponibilità – I tempi di escussione • Il valore delle garanzie personali (persone fisiche) risulterà più ridotto • Il diverso valore delle garanzie avrà probabilmente un’influenza anche sugli affidamenti già in essere 26
  • 27. Conclusioni • Crescita della consapevolezza del Rischio nelle Banche • Spinta, a tendere, al miglioramento nella valutazione ed all’omogeneizzazione dei modelli • Crescita della rigidità nella valutazione del cliente (maggiore peso dei fattori oggettivi-formali) • Valorizzazione delle opportunità offerte dagli specifici strumenti finanziari, sia in ambito bancario che parabancario (leasing, factoring, etc) 27
  • 28. 28