Corso Teorico Pratico Fe.D.E.R. - Regione Emilia Romagna
Cittadino Competente
16.01.2019 Educazione Terapeutica in Diabetologia con "Mappe di Conversazione"
A
Anna Vittoria CiardulloDiabetes Unit, Chief, at Azienda USL Modena
In / Outpatient groups, Coordinator, at AMD Associazione Medici Diabetologi
1. Bologna - 16 gennaio 2019
COSA SONO LE
DIABETES CONVERSATION MAPS®
Esperienze sul campo
Anna Vittoria Ciardullo
U.O.C. Medicina Interna a indirizzo Diabetologico
Direttore
Azienda USL di Modena
COSA SONO LE
DIABETES CONVERSATION MAPS®
Esperienze sul campo
Anna Vittoria Ciardullo
U.O.C. Medicina Interna a indirizzo Diabetologico
Direttore
Azienda USL di Modena
2. Conflitto di interessi, disclosure:
Negli ultimi 2 anni ho ricevuto grants per docenze o
consulenze da:
nulla da dichiarare
3. MIGLIORARE IL COMPENSO GLICEMICO E MANTENERLO NEL
TEMPO E’
IMPORTANTE PER I PAZIENTI DIABETICI PER PROCASTINARE
L’INSORGENZA O LA PROGRESSIONE DELLE GRAVI COPLICANZE
DEL DIABETE, SIA MICRO CHE MACRO VASCOLARI.
L’educazione terapeutica strutturata è cruciale
per una corretta gestione della patologia
diabetica da parte del team diabetologico e
del paziente
6. Appartenenza socio culturale:Appartenenza socio culturale:
livello di alfabetizzazionelivello di alfabetizzazione
Quando parlo, metto in grado la persona di comprendermi?
• uso il linguaggio come canale o come barriera?
• sono sicuro/sicura che quando “dò i numeri” le persone
mi comprendono?
(Hassan, Heptulla, Glycemic Control in Pediatric Type 1 Diabetes: Role of Caregiver Literacy,
Pediatrics 2010; 5: 1104 – 1108)
• rivolgendomi ad una persona adulta, ho ben chiaro che il
suo “orientamento all’apprendimento” è centrato sui
problemi e quindi sarà disponibile ad affrontare
determinate conoscenze solo quando avrà sperimentato i
problemi a cui esse si riferiscono?
7. Cosa diamo per scontato?Cosa diamo per scontato?
Che tutte le persone quando parliamo ci capiscano.
Ma... siamo sicuri che le persone posseggano una sufficiente
capacità di lettura e di calcolo?
La capacità di lettura può essere definita come l’abilità di
leggere e comprendere un testo scritto.
La capacità di calcolo può essere definita come l’abilità di
comprendere e “usare” i numeri nel quotidiano.
(Wolff K et al, The Diabetes Literacy and Numeracy Education Toolkit (DLNET) Materials to Facilitate
Diabetes Education and Management in Patients With Low Literacy and Numeracy Skills, The Diabetes
Educator 2009; 35: 233-245)
8. Lo devo sapere perché:Lo devo sapere perché:
Conoscere il livello di competenza alfabetica e di calcolo dei
pazienti diabetici è molto importante perché sono costretti ad
usare la matematica nel self-management del diabete in attività
quali il controllo della glicemia, il calcolo dei carboidrati e
l’aggiustamento dell’insulina…
e
quando le persone hanno scarse competenze alfabetiche (health
literacy) spesso sono riluttanti nel chiedere informazioni
approfondite per curarsi al meglio.
(Mancuso J, Assessment and measurement of health literacy: An integrative review of the literature, Nursing
and Health Sciences 2009; 11, 77–89)
9. Health LiteracyHealth Literacy
Questa definizione è stata coniata nel 1974
durante una conferenza sull’educazione alla
salute.
L’health literacy è il livello di capacità, grado di
alfabetizzazione, di cui il singolo individuo dispone
per comprendere sia le informazioni per la salute,
scritte o fornite dal medico, sia l’informazione sui
servizi sanitari di cui può usufruire per una
appropriata risposta ai suoi bisogni di assistenza.
10. In questo modo si può favorireIn questo modo si può favorire
l’l’EmpowermentEmpowerment delle personedelle persone
Per empowerment si intende: “una
costruzione dinamica ed evolutiva
guidata dal contesto che assume
forme diverse per persone diverse e
in contesti diversi”
11. Come posso favorire laCome posso favorire la
COMPRENSIONECOMPRENSIONE
dei contenuti sanitari delledei contenuti sanitari delle
Conversation Map se il livelloConversation Map se il livello
di alfabetizzazionedi alfabetizzazione
non è elementare?non è elementare?
12. 3 punti di forza della metodologia Conversation
Map®
:
1) Uso di un materiale
iconico elementare ed
esplicito = la MAPPAMAPPA
2) fare il percorso con
l’aiuto di un facilitatorefacilitatore
(infermiere)
3) l’attivare dei piccolipiccoli
gruppigruppi di conversazione
con i pazienti
(conversation map)
17. LA PARTE PIU’ INTERESSANTE DELL’IMPATTO
DEL PROGRAMMA EDUCATIVO E’ DATA DALLE
NARRAZIONI DEI PAZIENTI, MOLTE DELLE QUALI
ESPRESSE PER ISCRITTO SOTTO FORMA DI
RINGRAZIAMENTO VERSO L’AZIENDA USL DI
MODENA.
Ciardullo et al. Recenti Prog Med 2010; 101:471-474
18. F. Donna (anni 78): “i 4 incontri a cui ho partecipato, mi sono serviti
molto per capire che attenendosi alle regole, si può fare una vita
normale.”
E. donna (anni 66): “La diabetologia sta facendo dei corsi per
insegnare come vivere con il diabete e come curarsi. Ho imparato tante
cose che prima non sapevo.”
R. uomo (anni 71): “Desidero ringraziare il CAD per avermi dato
l'opportunità di conoscere e migliorare questa malattia che mi condiziona
la vita e spero di mettere in pratica tutte le cose che mi avete
trasmesso, e ora il diabete lo conosco meglio”.
D. donna (anni 25): "Dovrebbero proporre periodicamente una
formazione così utile."
V. uomo (anni 67): “Devo elogiare chi ha avuto l'idea di un corso sul
diabete usando un sistema didattico moderno per far conoscere la
malattia in modo semplice e scientificamente comprensibile. Ho
imparato a conoscere meglio questa subdola patologia più da questi
incontri che in dieci anni di malattia.”
A. donna (anni 73): “Sono convinta di aver ricevuto una ricchezza di
nozioni e di insegnamenti necessari per le mie regole di vita con il
diabete.” Ciardullo et al. Recenti Prog Med 2010; 101:471-474
19. LA CONVERSATION MAP
®
è STRUMENTO EDUCATIVO UTILE perchè:
EDUCA IN MODO APPROFONDITO PIU’ PAZIENTI NELLA
CONOSCENZA E NELLA CONVIVENZA CON LA MALATTIA
AFFIDA ALLE INFERMIERE UN RUOLO CENTRALE E ATTIVO
NELL’EDUCAZIONE DEL PAZIENTE e FAMIGLIA/CAREGIVER
FAVORISCE IL RACCORDO FRA SAPERI E COMPORTAMENTI
IN UNA LOGICA DI MONITORAGGIO CONTINUO
COINVOLGE I VOLONTARI DI ASSOCIAZIONI COME
FACILITATORI DEI PAZIENTI
MIGLIORA LA COMUNICAZIONE MEDICO/INF-PAZIENTE
PUO’ CONTRIBUIRE A MIGLIORARE IL COMPENSO GLICO-
METABOLICO
20. OBIEZIONEOBIEZIONE
DOVE TROVO IL TEMPO PERDOVE TROVO IL TEMPO PER
ORGANIZZARE I CORSIORGANIZZARE I CORSI
CONVERSATION MAP?CONVERSATION MAP?
… nell’orario di servizio… nell’orario di servizio
ordinarioordinario
della/e infermiera/e del Teamdella/e infermiera/e del Team
!!!!!!!!!!
21. COME ORGANIZZARE:COME ORGANIZZARE:
suggerimentisuggerimenti
PianificarePianificare 1 corso a settimana di 2 ore1 corso a settimana di 2 ore
tenuto datenuto da 1 infermiera certificata1 infermiera certificata del team (neidel team (nei
momenti di minor afflusso alle prestazioni emomenti di minor afflusso alle prestazioni e
considerando le attività lavorative deiconsiderando le attività lavorative dei
partecipanti)partecipanti)
DoveDove? in una stanza del Centro Diabetologico? in una stanza del Centro Diabetologico
capiente per 10 persone con tavolo centrale percapiente per 10 persone con tavolo centrale per
mappamappa
Pazienti invitatiPazienti invitati tra i nuovi accessi settimanali:tra i nuovi accessi settimanali:
DM1 + DM2 per le nuove diagnosiDM1 + DM2 per le nuove diagnosi
Favorire la partecipazione a ciascun ciclo di unFavorire la partecipazione a ciascun ciclo di un
VolontarioVolontario come facilitatorecome facilitatore
22. Bologna - 16 gennaio 2019
Grazie per l’attenzione
Anna Vittoria Ciardullo
U.O.C. Medicina Interna a indirizzo Diabetologico
Direttore
Azienda USL di Modena
Grazie per l’attenzione
Anna Vittoria Ciardullo
U.O.C. Medicina Interna a indirizzo Diabetologico
Direttore
Azienda USL di Modena