2.
La civiltà della Valle dell’Indo è una delle più grandi ed antiche civiltà, risale a
5000 anni fa. Fiorì tra i 2500 ed i 1700 a.C. In seguito arrivarono le tribù Aryan
dal Nord-Ovest. Fu la loro fusione con gli abitanti della zona che creò la cultura
classica indiana.
Il primo degli imperi Indiani, l'impero Mauryan iniziò quando Chandragupta
Maurya ascese al trono nel 274 a.C. In seguito, attorno al 9° secolo, subentrò il
periodo Mussulmano. Gli europei arrivarono nel 17° secolo.
Spesso invasa, nel corso dei secoli l'India ha visto arrivare ondate di Arabi,
Turchi ed europei. Mentre alcune di esse hanno lasciato una perdurante
influenza sulla cultura di base del Paese, l'invasione e l'occupazione inglese
portò cambiamenti ben più radicali che sfociarono nella divisione del
subcontinente tra l'India ed il più piccolo stato mussulmano del Pakistan. La
libertà dagli inglesi fu ottenuta nell'agosto del 1947 dopo la lotta meno violenta
mai vista nella storia dell'umanità, grazie al movimento guidato dal Mahatma
Gandhi.
La storia
4.
La bandiera del partito nazionalista indiano usata come
bandiera nazionale nel 1947. Il disegno fu influenzato dal
tricolore francese; i colori sono simbolici: zafferano per il
coraggio e il sacrificio; bianco per la verità e la pace; verde per
la fede e la lealtà. Lo stemma ricorda il capitello di una colonna
eretta da Ashoka, il primo imperatore buddhista, nella città
sacra di Sarnath nel III secolo a. C.
La bandiera
6.
Con 1.129.866.200 abitanti l’India è per popolazione il secondo paese del mondo
dopo la Cina. Il 71% degli abitanti del paese vive in zone rurali e un terzo della
popolazione totale vive al di sotto della soglia di povertà stabilita dai parametri
delle Nazioni Unite. Il rapido incremento demografico che l’India ha conosciuto
a partire dagli anni Quaranta del XX secolo fu determinato dai ragguardevoli
risultati raggiunti nella lotta contro le carestie locali e dal miglioramento delle
condizioni igienico-sanitarie, che portarono a una forte riduzione del tasso di
mortalità.
La popolazione del subcontinente indiano deriva da una complessa vicenda di
popolamento in cui è possibile individuare tre differenti gruppi: europoide,
mongoloide e australoide. Al primo gruppo appartiene il popolo degli ariani,
l’etnia più numerosa insediatasi nell’area.
La religione più praticata è l’induismo.
La popolazione
8. La struttura sociale indiana è stratificata gerarchicamente in caste in cui i gruppi e gli
individui che vi appartengono vengono guidati da prescritte norme, valori e sanzioni
sociali (tra cui anche la definitiva esclusione dalla comunità) tipici di quella casta,
realizzando così specifici modelli di comportamento. La casta viene ereditata per nascita.
Nel concetto di casta vi sono quelli di varna e jati. Varna significa colore e, ad ogni casta, ne
è associato uno. Ai Bramini (i sacerdoti, sacrificatori e conoscitori dei testi religiosi), gli
appartenenti alla casta più alta nella gerarchia, venne associato il colore bianco, ai Kshatria
(i guerrieri e i prinicipi) il rosso, ai Vaisia (gli agricoltori, i commercianti e gli artigiani) il
giallo. Ai Shudra, i servitori degli altri tre Varna (cioè i gruppi nobili), venne associato il
nero. La gerarchia dei varna configura anche il grado di purezza di ogni gruppo, partendo
dai Brahmini, i più puri, fino ai Shudra, gli impuri o contaminati.. L’appartenenza ad una
casta determina il ruolo sociale di chi vi appartiene, quindi il tipo di professione svolta, la
persona da sposare (che deve appartenere alla stessa casta )e persino l’alimentazione. Non
tutti gli individui appartengono ad una casta. I cosiddetti “fuori casta” (anche detti “paria”
o “intoccabili”) sono coloro che lavorano a contatto con la morte e le cose impure. Agli
intoccabili è proibito entrare nei templi ed essi non possono essere cremati alla loro morte.
Chi tocca un intoccabile deve immediatamente lavarsi le mani per purificarsi. Se un
intoccabile osasse attingere acqua da un pozzo pubblico, l’acqua si inquinerebbe e nessun
altro potrebbe usarlo.
Le caste
10.
Settore primario: si coltivano cereali, nelle piantagioni si
coltivano tè, cotone, canna da zucchero, caucciù, juta. Il paese è
in continua lotta contro la fame. Si allevano bovini, ma per
motivi religiosi viene utilizzato solo il latte. Molti terreni non
vengono irrigati e ricevono acqua solo durante la stagione delle
piogge.
Settore secondario: ci sono tanti tipi di industrie:
cinematografica (produzione di film a Mumbai), elettronica (a
Bangalore),tessile, chimica. La maggior parte delle industrie si
trova a nord – est, a Mumbai e a Madras.
Settore terziario: il commercio con l’estero è ben sviluppato.
Importante è la rete ferroviaria (treni) mentre le strade sono per
metà non asfaltate. Calcutta, Mumbai e Madras sono porti
importanti per il commercio. Il turismo è sviluppato.
L’economia
13.
Il Bahai Lotus Temple (Tempio del Loto) è situato
nella parte sud della città, è l'attrazione più
accattivante della capitale indiana; è la casa di culto
della fede Bahai, sviluppatasi in Iran a fine '800. Il
Tempio del Loto tuttavia, è un luogo aperto ad ogni
fede religiosa e la sua struttura architettonica così
particolare e ricercata in dolomite, sabbia e marmo,
lascia chiunque a bocca aperta..
Bahai Lotus Temple
15.
Taj Mahal significa "Palazzo della Corona" è il più bello e
meglio conservato mausoleo al mondo. Fu costruito
dall’imperatore Shah Jahan nel 1631 in memoria della sua
seconda moglie, Mumtaz Mahal una principessa originaria
della Persia.Divenuto simbolo dell'amore in tutto il mondo,
nonchè emblema dell'India, questo monumento ha una storia
straordinaria. La sua costruzione iniziò nel 1631 e ci vollero ben
22 anni perché fosse completata. Per la sua costruzione vennero
impiegate ventimila persone. Affiancate al mausoleo principale
sorgono la moschea e il jawab che si trovano rispettivamente ad
ovest e ad est della tomba.
Taj Mahal
17.
Il Mercato di Chandni Chowk è tra i posti più caotici
al mondo, l'impatto col mondo al suo interno una
volta entrati è fortissimo: si viene travolti da odori di
ogni tipo, da una marea di persone in movimento, e,
se non si sta attenti, dai risciò, dai dromedari, dalle
motociclette, da tutti i mezzi che viaggiano tra le sue
vie affollatissime. È un luogo in cui la cultura
dell'Era Moghul è ancora viva.
Mercato di Chandni Chowk
19.
L’India Gate è il monumento nazionale indiano per
eccellenza. Ispirato all'Arco di Trionfo di Parigi e
all'Arco di Tito, rappresenta il ricordo e la
commemorazione degli oltre 90 mila soldati (ne
persero la vita molti di più) dell'Esercito dell'India
Britannica che morirono durante la Prima Guerra
Mondiale e la Terza Guerra Anglo-Afgana.
India Gate
21.
L'imponente complesso del Tempio Dorato risulta irreale dalla
stessa entrata. Per entrare basta togliere le scarpe, coprirsi il
capo e le spalle, e non mostrare le gambe. Una volta all'interno
il complesso biancore acceca. Il tempio, decorato con 750 chili
d'oro, risplende al centro di una piscina sacra dove i sikh
realizzano le assoluzioni. Questa è circondata da un ampio
cortile con pavimenti in marmo e le gallerie in cui le persone
cercano riparo dal sole e si fermano a pregare per ore. Il tempio
è aperto 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno, ed i responsabili
del mantenimento devono tenerlo pulito e preparare il cibo che
viene distribuito gratuitamente dai volontari sikh.
Tempio Dorato
23.
La vita di un induista è incompleta senza un bagno nelle sue acque. Ogni anno
milioni di indiani vi si immergono in un antico rituale di preghiera e
purificazione. Eppure il fiume più grande e venerato d’India, il Gange, è oggi
anche il più inquinato del subcontinente, tra i dieci più inquinati al mondo.
Il bacino, che con i suoi nove fiumi occupa un’area di un milione di chilometri
quadrati dall’Himalaya al Golfo del Bengala, è uno dei più densamente popolati
al mondo: 400 milioni di persone, oltre un terzo della popolazione indiana,
utilizzano le acque del Gange e dei suoi otto affluenti (compreso lo Yamuna,
altrettanto sacro e inquinato) per uso domestico, agricolo e rituale. Anche la
falda acquifera, intensamente sfruttata, risente dell’inquinamento.
Lungo le rive del Gange e dello Yamuna sorgono grossi agglomerati urbani e
industriali come Delhi, Allahabad, Varanasi, Patna, Calcutta e Kanpur, che
scaricano nel fiume i loro liquami: molte delle città indiane non hanno
un’adeguata rete fognaria.
Facile immaginare come i due fiumi più sacri d’India siano oggi contaminati da
livelli di colibatteri e virus migliaia di volte superiori ai limiti, causa di malattie
gastrointestinali, epatiti, parassitosi, colera e diarrea, che in India uccide
migliaia di bambini ogni anno.
Il Gange
25.
Posto su una ripida collina alta circa 130 metri, il Mehrangarh
Fort è la fortezza più bella del Rajasthan, con le sue altissime
mura che si ergono a strapiombo fino a 36 metri di altezza e
dominano la città sottostante. Ma nonostante l’imponenza si
nota anche una struttura architettonica molto ricercata. Per la
costruzione del forte sono state utilizzati i materiali della roccia
sottostante ed oggi non si distingue più dove finisce la roccia e
dove inizia la costruzione.La fortezza di Mehrangarh venne
costruita nel 1490 ed è una delle fortezze ancora in piedi più
grandi dell’India. All’interno ci sono numerosi palazzi piuttosto
imponenti che hanno conservato gran parte della loro
originaria bellezza.
La fortezza di Mehrangarh