2. Indice
1. Obiettivi
2. Metodologia
3. Analisi dei mutamenti territoriali, demografici ed occupazionali nei
distretti industriali
4. Le tipologie distrettuali: la cluster analysis
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
3. 1. Analisi esplorativa dei principali mutamenti che, nell’intervallo
intercensuario, hanno caratterizzato i distretti industriali del 2011 sotto
il profilo territoriale, demografico ed occupazionale
2. Classificazione, attraverso la cluster analysis, delle tipologie
distrettuali presenti al 2011 in funzione dei cambiamenti territoriali ed
economici che li hanno contraddistinti
Obiettivi
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
4. Metodologia
• Sono stati utilizzati i dati sull’occupazione rilevati al Censimento
dell’Industria e dei Servizi sulle unità locali di imprese, istituzioni
pubbliche e Istituzioni no profit classificati per Sistema Locale del
Lavoro (SL), sia nel 2001 che nel 2011. Per separare le dinamiche
economiche da quelle influenzate dal cambiamento della
composizione territoriale dei SL, le analisi per distretto sono state
condotte anche per quella sottopopolazione di Comuni che,
nell’intervallo intercensuario, è rimasta invariata – aree Core
• Per il 2° obiettivo è stata applicata la cluster analysis considerando le
variazioni occupazionali nel totale dell’economia, nel manifatturiero e
nel settore di specializzazione del distretto, separatamente per le aree
Core che per i distretti nel loro complesso. Sono state introdotte le
variazioni territoriali attraverso il numero di comuni che tra il 2001 ed il
2011 sono stati acquisiti e/o perduti da ciascun distretto ed è stato
analizzato, laddove presente, anche il cambiamento di
specializzazione
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
5. Uno sguardo di insieme
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
Tra il 2001-2011 i SL hanno modificato la loro geografia riducendosi di 72
unità (da 683 a 611) – questi cambiamenti si sono in parte riflessi
nell’identificazione dei sistemi distrettuali che da 181 sono scesi a 141
Le maggiori variazioni di segno negativo interessano il Nord-est ed il
Nord-ovest (circa -30%) ed in particolare la Lombardia (-9), il Piemonte,
l’Emilia-Romagna (8 distretti in meno per ciascuna regione) ed il Veneto
(-5) mentre la Liguria, nel 2011, assume una caratterizzazione distrettuale
attraverso il distretto di Cairo Montenotte specializzato nella meccanica
Nel Centro: Toscana ed Umbria come saldo sono invariate mentre si
registrano flessioni nel Lazio (-1) e nelle Marche (-4). Nel Meridione segni
positivi in Sardegna (+3), in Campania e Puglia (1 distretto ciascuna); di
contro, altre regioni subiscono contrazioni; in particolare la Basilicata ed il
Molise che nel 2011 perdono la loro ‘connotazione’ distrettuale
6. Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
Da un punto di vista territoriale, dei distretti del 2011 solo il 19,6% di
questi (27 in valore assoluto) presenta la stessa configurazione del
2001; i restanti sono stati interessati da diversi livelli di acquisizione o
perdita di comuni e, quindi, da estensioni territoriali più o meno ampie
rispetto al passato
Analisi dei mutamenti territoriali, demografici ed
occupazionali nei distretti industriali (1/1)
Tipo di mutamento territoriale nei distretti industriali N %
Distretti con Comuni persi nel 2011 e nessuno acquisito 23 16,7
Distretti con Comuni acquisiti nel 2011 e nessuno perso 43 31,2
Distretti con mutamenti comunali in entrambi gli anni 45 32,6
Distretti con nessun mutamento comunale 27 19,6
Totale 138* 100,0
Tabella 1 – Distretti industriali per mutamento territoriale
(valori assoluti e %)
*A seguito di processi di ‘gemmazione’ di SL tra il 2001 ed il 2011, in tre casi non è stato
possibile ricondurre il SL 2001 a un solo SL 2011 con la conseguente esclusione dall’analisi.
SI tratta dei distretti industriali di: Breno, Minervino Murge e Porto Sant’Elpidio
7. Analisi dei mutamenti territoriali, demografici ed
occupazionali nei distretti industriali (1/2)
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
Tabella 2 – Distretti industriali per tipologia e Regione e loro composizione %
(valori assoluti e %)
REGIONE STORICI NUOVI TOTALE
Comp % degli
'storici' sul
corrispondente
totale regionale
Piemonte 5 2 7 71,4
Lombardia 19 9 28 67,9
Prov. Aut di Trento 2 0 2 100,0
Veneto 24 4 28 85,7
Friuli-Venezia Giulia 2 0 2 100,0
Liguria 0 1 1 0,0
Emilia-Romagna 12 1 13 92,3
Toscana 12 3 15 80,0
Umbria 2 1 3 66,7
Marche 16 2 18 88,9
Lazio 1 0 1 100,0
Abruzzo 4 0 4 100,0
Campania 2 4 6 33,3
Puglia 3 3 6 50,0
Sardegna 1 3 4 25,0
TOTALE 105 33 138 76,1
8. Tipologia
distrettuale
Variazioni % Addetti
2001-2011
Variazioni % Addetti
nelle Aree Core 2001-2011
Totali Manifatturieri
Settore
di
Specializzazione
Totali Manifatturieri
Settore
di
Specializzazione
Storici 13,4 -6,5 -12,0 -0,3 -19,4 -22,3
Nuovi -13,1 -22,7 -6,8 1,9 -19,2 -19,3
Totale 6,6 -9,8 -11,2 0,2 -19,4 -21,9
Analisi dei mutamenti territoriali, demografici ed
occupazionali nei distretti industriali (1/3)
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
Tabella 3 – Principali mutamenti occupazionali nei distretti industriali storici e
nuovi; Anni 2001-2011 (variazioni %)
9. Tra i 105 distretti storici, 22 hanno cambiato specializzazione
Tra questi, vi è un particolare aumento di specializzati nella:
- meccanica (da 4 a 9);
- metallurgia (da 1 a 3)
Si riducono, in particolare, le specializzazioni nel:
- tessile abbigliamento (da 9 a 3);
- pelli, cuoio e calzature (da 3 a 0).
Tra i restanti distretti storici (83) si evidenziano % elevate di specializzazioni in:
Beni per la casa, Tessile e abbigliamento ed Industria meccanica (25,3% in
tutti e tre i casi) e Pelli, cuoio e calzature (15,7%).
Se si considerano i nuovi distretti, il quadro è un po’ diversificato:
Industrie alimentari (27,3%), Industria meccanica (24,2%) e Tessile e
abbigliamento (21,2%); Beni per la casa (6,1%) e Pelli, cuoio e calzature (9,1%)
Analisi dei mutamenti territoriali, demografici ed
occupazionali nei distretti industriali (1/4)
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
10. - ‘Distretti territorialmente persistenti e sofferenti’ a livello occupazionale’:
51 distretti storici con specializzazione invariata e composizione territoriale
quasi immutata (mantengono gli stessi Comuni o, in media, ne perdono e/o
acquisiscono uno). Nelle aree core si riduce l’occupazione complessiva (-
1,5%), manifatturiera (-20,4%) ed ancor più nel settore di specializzazione (-
24,9%); questi valori si collocano lievemente al di sotto dei corrispondenti
dati medi nazionali
- ‘Distretti territorialmente persistenti e reattivi’: 22 distretti storici con
cambio specializzazione. Nelle aree core l’occupazione segna un positivo
(+3,1%) mentre il manifatturiero (-16,1%) e il settore di specializzazione (-
3,3%) hanno una flessione comunque inferiore al corrispondente valore
medio nazionale mostrando, pertanto, una capacità di adattamento verso i
nuovi scenari produttivi
- ‘Distretti nuovi/riorganizzati e vincenti’ rappresentano il 20,6% dei
distretti totali (pari a 29) per metà storici e metà nuovi. Riportano le migliori
variazioni occupazionali complessive (+8,1%) e manifatturiere (-7,5%) tra
tutte le aree core mentre l’industria di specializzazione è inferiore solo a
quella dei ‘Distretti territorialmente persistenti e reattivi’. Si delineano quindi
come aree performanti nel tessuto produttivo distrettuale
Le tipologie distrettuali: una cluster analysis (2/1)
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
11. - ‘Distretti nuovi/persistenti e in crisi’: 19 distretti (sia storici che nuovi) con
le più ampie variazioni negative pur restando territorialmente abbastanza
stabili. Specularmente al gruppo precedente, questo esprime una
contrazione del proprio assetto tra l’altro più marcata negli storici che non
nei nuovi. Nel settore di specializzazione (delle aree core), infatti, si
registrano diminuzioni pari al -44,5% per il gruppo degli storici e del -30,5%
per quello dei nuovi
- ‘Distretti in espansione territoriale e in tenuta occupazionale’: 17
distretti (7 nuovi e 10 storici) dove ogni distretto acquisisce in media 13
Comuni e ne perde 1. La crescita dimensionale ed occupazionale
complessiva si associa ad una crescita del +1,4% dell’occupazione nelle
aree core ma ad una contrazione nel manifatturiero (-19,3%) ad ancor più
nel settore di specializzazione (-21,9%) con valori comunque in linea con
quelli medi nazionali. Anche in questo caso, le differenze maggiori si
riscontrano nel settore di specializzazione delle aree core tra gli storici (-
22,9%) ed i nuovi (-19%), sebbene in misura meno marcata rispetto a
quanto visto sopra
Le tipologie distrettuali: una cluster analysis (2/2)
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
12. Le tipologie distrettuali: una cluster analysis (2/3)
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
Tipologia
distrettuale
Numero
di
distretti
Variazioni % Addetti
2001 – 2011
Variazioni % Addetti
nelle Aree Core
2001 - 2011
Totali
Manifat-
turieri
Settore
di
specializ-
zazione
Totali
Manifat-
turieri
Settore
di
specializ-
zazione
Territorialmente
persistenti e sofferenti
51 -02 -19,4 -25,1 -1,5 -20,4 -24,9
Territorialmente
persistenti e reattivi
22 11,6 -4,2 21,5 3,1 -16,1 -3,3
Nuovi/riorganizzati e
vincenti
29 -10,9 -12,1 9,8 8,1 -7,5 -5,8
Nuovi/persistenti e in
crisi
19 -13,7 -34,9 -40,8 -11,5 -33,6 -39,1
In espansione
territoriale e in
tenuta occupazionale
17 35,4 15,9 6,0 1,4 -19,3 -21,9
Totale
(sui 138 distretti)
138 6,6 -9,8 -11,2 0,2 -19,4 -21,9
Tabella 4 – Principali caratteristiche dei distretti industriali per tipologia –
Anni 2001 e 2011 (valori assoluti e %)
13. Le tipologie distrettuali: una cluster analysis (2/4)
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
Tipologia
distrettuale
Numero
di
distretti
Variazioni % Addetti
2001 – 2011
Variazioni % Addetti
nelle Aree Core
2001 - 2011
Totali
Manifat-
turieri
Settore
di
specializ-
zazione
Totali
Manifat-
turieri
Settore
di
specializ-
zazione
Territorialmente
persistenti e sofferenti
51 -02 -19,4 -25,1 -1,5 -20,4 -24,9
Territorialmente
persistenti e reattivi
22 11,6 -4,2 21,5 3,1 -16,1 -3,3
Nuovi/riorganizzati e
vincenti
14 26,2 15,4 15,3 7,6 -6,3 -4,7
Nuovi/persistenti e in
crisi
8 -21,9 -41,6 -47,6 -15,7 -36,2 -44,5
In espansione
territoriale e in
tenuta occupazionale
10 48,5 23,4 7,4 0,6 -19,9 -22,9
Totale
(sui 105 distretti)
105 13,4 -6,5 -12,0 -0,3 -19,4 -22,3
Tabella 5 – Principali caratteristiche dei distretti industriali “STORICI”
per tipologia – Anni 2001 e 2011 (valori assoluti e %)
14. Le tipologie distrettuali: una cluster analysis (2/5)
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
Tipologia
distrettuale
Numero
di
distretti
Variazioni % Addetti
2001 – 2011
Variazioni % Addetti
nelle Aree Core
2001 - 2011
Totali
Manifat-
turieri
Settore
di
specializ-
zazione
Totali
Manifat-
turieri
Settore
di
specializ-
zazione
Territorialmente
persistenti e sofferenti
- - - - - - -
Territorialmente
persistenti e reattivi
- - - - - - -
Nuovi/riorganizzati e
vincenti
15 -32,9 -34,0 1,7 8,7 -9,4 -7,9
Nuovi/persistenti e in
crisi
11 -6,9 -28,0 -29,6 -8,2 -31,0 -30,5
In espansione
territoriale e in
tenuta occupazionale
7 11,0 -3,4 1,8 2,8 -17,8 -19,0
Totale
(sui 33 distretti)
33 -13,1 -22,7 -6,8 1,9 -19,2 -19,3
Tabella 6 – Principali caratteristiche dei distretti industriali “NUOVI”
per tipologia – Anni 2001 e 2011 (valori assoluti e %)
15. Le tipologie distrettuali: una cluster analysis (2/6)
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
Cartogramma – Distretti industriali 2011 per tipologia
16. Bibliografia
Istat, 2015. Rapporto annuale 2015 – La situazione del Paese. Roma, 20
maggio 2015
Istat, 2015. 9° Censimento dell’industria e dei servizi e Censimento delle
istituzioni non profit I distretti industriali 2011. Roma, 2015
Distretti industriali: geografia, demografia e dinamiche occupazionali – Maria G. Magliocchi – Roma, 6 novembre 2015
Link: http://www.istat.it/it/archivio/172446