2. Versante che occupa le energie
fisiche e psichiche del ragazzo.
Tendenza o spostamento secolare
della crescita (accelerazione nel ritmo
di sviluppo – migliori condizioni
alimentari e socio-economiche).
2
3. Fatica a comprendere e accettare i
cambiamenti
Mentalizzazione del corpo
Squilibrio tra maturità corporea e immaturità
psichica (distonia mente-corpo)
3
4. Cosa succede?
(dal punto di vista maturativo e biologico)
Come si reagisce?
(ripercussioni dei cambiamenti)
4
5. Viene meno uno dei punti di riferimento …
INDICATORI DELLO SVILUPPO FISICO
generale (scheletro, muscolatura, ecc.)
nervosi
linfatici
genitali
Differenze di genere
(prima per le femmine)
5
6. EFFETTI DELLA CRESCITA CORPOREA
Goffaggine (necessità di comprenderne il
motivo!)
Impigrimento (caduta dell’impegno nello
studio. “Quando il corpo cresce rapidamente,
la mente si addormenta”- Claparède)
Situazioni conflittuali (inquietudine,
tensione, ansia) 6
7. CAMBIAMENTI SESSUALI
Maschi: organi genitali, barba e baffi, pelosità,
voce, seno.
Femmine: seno, bacino, apparato genitale,
pelosità, menarca.
Motivi dell’interesse: Ridefinizione del
maturazione fisiologica- proprio ruolo
psicologici e socio-culturali anche in risposta
(allontanamento famiglia/ alle attese sociali
gruppo dei pari) 7
8. Ripercussioni psicologiche
Fattore intrapersonale:
- storia, esperienze, valutazione e interpretazione dei
cambiamenti
- preoccupazioni (spesso a causa di una non-informazione) e
sofferenze (imbarazzo in situazioni pubbliche)
- contrapposizione di forze (voler essere diversi/esame di
realtà)
- altri = “pubblico immaginario”; “specchio deformante”
Differenze interindividuali:
- diversa velocità della maturazione (conseguenze diverse per
maschi e femmine)
Fattore culturale:
- diverso significato nelle diverse culture(svalutazione/risalto,
es.: riti di iniziazione) 8
9. Componente culturale + componente psicologica
Anoressia e Bulimia
- Percezione distorta del proprio corpo
- Stereotipi pubblicitari e sociali
- Disagi psichici profondi orientati verso la corporeità
Tatuaggi e piercing
- Diverse funzioni (esorcizzante, terapeutica, comunicativa,
estetica, sociale)
- Costruzione di una positiva immagine di sé
- Rispecchiamento negli altri (es.: “tribù”)
9
10. Un problema in più per gli insegnanti …
a
Da ragazzi modello
st udenti svogliati…
gia
Re- incanalare l’ener
“ch e se n’è andata
altrove”
10
12. ACQUISIRE E METTERE A FRUTTO
COMPETENZE MENTALI CHE GLI
PERMETTANO DI SVILUPPARE UNA
NUOVA CONSAPEVOLEZZA
COGNITIVA ED EMOTIVA DI SE’
E DEL MONDO FISICO E SOCIALE
IN CUI VIVE.
12
13. LA PROSPETTIVA PIAGETIANA
Pensiero operatorio formale:
compiere operazioni senza dover
ricorrere a dati concreti;
capacità di ragionare sulla base di
ipotesi, ovvero di situazioni immaginate
come possibili; di cogliere diversi punti
di vista.
13
14. E’ un pensiero di natura:
• ipotetico-deduttiva (scoprire il reale a partire
dal possibile);
• proposizionale (le entità manipolate non sono
più soltanto i dati di realtà, ma proposizioni
che si riferiscono ai dati fenomenici –
affermazioni “se…allora”);
• combinatoria (combinare i diversi fattori in
gioco facendoli variare e combinandoli tra di
loro). 14
17. Valutare in modo diverso i
comportamenti sociali propri e altrui
Da una moralità eteronoma (autorità
dell’adulto; quantità del danno) a una
moralità autonoma (valutazione critica
delle norme; principio di responsabilità).
17
18. Kohlberg: 3 livelli di giudizio morale
Pre-convenzionale
Pre-convenzionale
Evitare la È giusto ciò che
punizione. soddisfa i bisogni
personali.
L’ubbidienza
ha valore in È necessario uno
se stessa. scambio per
sanare i conflitti.
Metodo dei dilemmi
18
19. Kohlberg: 3 livelli di giudizio morale
Moralità basata
Moralità da sulla legge e
Convenzionale
Convenzionale
“bravo l’ordine. L’autorità
ragazzo”, va rispettata in
conformista e quanto
attenta alle espressione di
aspettative ordine che va
interpersonali tutelato e
reciproche. rispettato.
19
20. Kohlberg: 3 livelli di giudizio morale
Post-convenzionale
Post-convenzionale
I diritti degli
individui sono
antecedenti Orientamento
alla formazione verso i principi
dei legami
etici di tipo
sociali
universalistico
(norme=utilità
collettiva).
20
21. Fattori socio-culturali:
- es.: cultura orientale: valori
spirituali, collettivismo vs.
occidentale: valori materiali,
individualismo;
- es.: responsabilità collettiva
(dilemmi: richiesta di aiuto alla
comunità) 21
22. Differenze individuali:
- status socio-culturale;
- livello di scolarizzazione;
- opportunità di socializzazione e confronto
con i pari;
- differenze tra maschi (orientamento
spaziale, compiti motori come colpire un
oggetto, ragionamento matematico) e
femmine (compiti percettivi, fluidità
verbale, precisione fino-motoria, calcolo
aritmetico).
22
24. Interessi e contenuti del pensiero
Atteggiamento speculativo (nuovi ideali;
ribellione verso lo status quo; rifiuto dei
consigli degli adulti).
Discussioni di gruppo.
Progetti per il futuro.
24
25. Riflessi in ambito scolastico
Accesso a contenuti più complessi:
Algebra (due o più quantità possono
assumere innumerevoli valori possibili);
“infinito numerico” (qualunque sia il
risultato raggiunto, è sempre possibile
andare oltre);
“funzione” (valori collegati tra di loro);
Storia, Economia, Fisica (eventi complessi
per la compresenza di più accadimenti
concatenati che si influenzano a vicenda);
Linguistica (“se…allora”) 25
26. Riflessi in ambito scolastico
Induzione e deduzione (ragionamento per
ipotesi e coordinamento tra di esse).
Sperimentazione e previsione (es.: X è un vero
amico? Sono capace di suscitare interesse nel
gruppo? Come posso farmi ascoltare dagli
adulti?).
Sviluppo di interessi epistemici (modo in cui
gli uomini sono venuti in possesso di certe
conoscenze) (es.: intuizione da parte dei Greci
della forma della Terra; modo di vivere nell’età
della pietra. Film polizieschi e romanzi gialli!)
26
27. “Marginalità psicologica volontaria”
In famiglia (stare fuori casa, ma allo stesso
tempo sentire il bisogno di rientrarvi).
Culturale (approfondimento personale).
Decisionale (essere “dentro” e
contemporaneamente “fuori” una situazione;
es.: professione).
IMPORTANZA DELL’INSEGNANTE!
27
28. Decidere nelle situazioni conflittuali
DECIDERE = Imparare a prendere coscienza
con chiarezza delle situazioni conflittuali
che si stanno vivendo.
MA A VOLTE NON SI PRESENTANO IN MODO
ESPLICITO …
Diario personale
Conversazioni con gli amici
28
29. Grado di attuabilità
Rammarico = nullo. È funzionale,
quindi, non attardarsi troppo nel
rimpianto e rivolgere altrove l’energia.
Grado di libertà
• Es.: scelta tra due maglioni (anche
nessuno dei due) o tra due professioni
(una bisogna necessariamente sceglierla).
29
30. Quando entrambe le valenze sono positive …
Scelta fra due situazioni piacevoli
Architettura Lettere
+ S +
• Analizzare nel dettaglio ciascuna alternativa
• Chiedere consiglio a persone in cui si ha fiducia
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31. Quando entrambe le valenze sono negative …
Scelta fra due situazioni spiacevoli
Esame
Disapprovazione
- S -
• Rappresentarsi in modo vivido e dettagliato le
varie conseguenze che accompagnerebbero la
scelta di una o dell’altra alternativa.
31
32. Situazioni di ambivalenza
Una situazione ha una valenza positiva e una negativa
Piacere del fumo
+
S
-
Danno del fumo
• Rappresentarsi in modo vivido e dettagliato le varie
conseguenze che accompagnerebbero la scelta di una
o dell’altra alternativa.
• Trovare modalità che rendano graduale
l’applicazione della decisione. 32
33. La decisione è particolarmente difficile quando …
Fra il soggetto e un obiettivo a valenza positiva si
interpone una barriera con valenza negativa
Barriera (divieto)
S +
Conflitto
Ripiego
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34. Fattori che intervengono nelle decisioni
Una decisione non è quasi mai un atto
puramente individuale …
Gli altri
- persuaderli
- indifferenza
- ripicca
Decisione collettiva (membri del
gruppo)
34
35. Esito positivo o negativo…
?Possibilità di discussioni a scuola e in
famiglia (si vs. no)
?Arricchimento vs. Conflitti in famiglia
?Risultati della sperimentazione nel
contesto sociale
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