SlideShare a Scribd company logo
1 of 38
La Neuropsicologia è la disciplina che studia i
deficit cognitivi e comportamentali
conseguenti a lesioni cerebrali correlandoli con i
meccanismi anatomo-funzionali che ne
sottendono il funzionamento.
 Il neuropsicologo clinico lavora, solitamente, in ambito
ospedaliero ed parte di un team interdisciplinare, composto
da professionisti di diversa formazione (neurologi,
neurochirurghi, psicologi, logopedisti, terapisti occupazionali,
educatori, assistenti sociali);
 Il neuropsicologo clinico si occupa della valutazione, della
diagnosi e della gestione della riabilitazione dei pazienti
cerebrolesi con deficit cognitivi ed alterazioni
comportamentali;
FUNZIONI DI CONTROLLO
FUNZIONI STRUMENTALI
FUNZIONI STRUMENTALI
Emisfero destro
 Abilità visuo-percettive
 Abilità visuo-spaziali
 Orientamento topografico
Emisfero sinistro
 Comunicazione verbale
 Calcolo
 Prassia
ATTENZIONE
 L'attenzione è un processo cognitivo che permette di selezionare stimoli
ambientali, ignorandone altri e di organizzare risposte appropriate;
 L’Attenzione è legata al concetto di arousal :
veglia (arousal ) coma
L’Attenzione è un’abilità cognitiva complessa e multicomponenziale:
 Componenti intensive
allerta tempi di risposta alla comparsa di uno stimolo;
attenzione sostenuta la capacità prestare attenzione a lungo nel
tempo, mentre si eseguono compiti monotoni e ripetitivi;
 Componenti selettive
attenzione selettiva capacità di prestare attenzione ad uno stimolo
specifico (target) inserito tra altri stimoli (distrattori) senza lasciarsi
distrarre
attenzione divisa capacità di ripartire la propria attenzione tra più
stimoli riguardanti diversi modalità sensoriali (es. uditivo e visivo)
Nel bambino si può avere un grave disturbo dell’attenzione, che
viene designato con il nome di sindrome del bambino iperattivo o, con
l’acronimo in lingua inglese di ADHD ( Attention Defi cit and
Hyperactivity Disorder ). In particolare, nell’ADHD si determina un difetto
di attenzione selettiva in quanto i segnali ambientali più importanti non
possono essere distinti dal “rumore di fondo”, per cui tutti gli stimoli
ambientali appaiono uguali; da questa alterazione derivano anche
l’impulsività e l’iperattivita che insieme al deficit di attenzione
costituiscono la triade di sintomi dell’ADHD.
AFASIA
L’afasia è un disturbo della comunicazione verbale
conseguente ad una lesione acquisita del cervello ed interessa
una o più componenti del complesso processo di
comprensione e produzione di messaggi verbali
Alcune caratteristiche dell’afasia:
Lesione acquisita del SNC; (si distingue quindi dal ritardo del linguaggio)
• Lesione focale a carico, quasi sempre, dell’emisfero sinistro
• Compromissione della componente linguistica;
• L’afasia interessa la espressione, ripetizione, comprensione del linguaggio,
la lettura e scrittura
• L’afasia interessa i processi centrali di elaborazione linguistica, mentre
lascia intatti i processi periferici (articolatori, fonatori e percettivi); Si
distingue quindi dalla disartria, dalla balbuzie e da altri deficit della
articolazione del linguaggio.
Classificazione clinica dei disturbi afasici viene eseguita seguendo due criteri:
 Fluente/non fluente
 Ripetizione conservata/ripetizione compromessa
Afasie nonfluenti
• Esistono diverse afasie non fluenti. Il prototipo della afasie non fluenti è la:
• Afasia di Broca
Afasie fluenti
Esistono diverse afasie fluenti. Il prototipo della afasie fluenti
è la :
• Afasia di Wernicke
Afasia di Broca
 Ampie lesioni nella regione frontale sinistra
 L’eloquio è ridotto, difficoltoso; la produzione è agrammatica;
 l’Agrammatismo è clinicamente caratterizzato da riduzione e semplificazione delle
strutture grammaticali: i verbi, se presenti, appaiono in forme non declinate
(infinito o participio passato), le parole di classe chiusa (pronomi, preposizioni,
articoli,….) tendono ad essere omessi; l’ordine delle parole può esser invertito;
 L’eloquio oltre ad esser ridotto ed agrammatico, presenta anomie
 La comprensione risulta parzialmente compromessa;
 Compiti di transcodifica: ripetizione e lettura ad alta voce sono difficoltose, la
scrittura è come l’espressione orale; la comprensione della lettura è discretamente
conservata.
Afasia di Wernicke
 Lesione localizzata nella parte posteriore della prima circonvoluzione
temporale, l’area di Wernicke
 L’eloquio è fluente, abbondante, a volte logorroico; la produzione orale è
caratterizzata da parafasie fonemiche, neologismi, gergo fonemico;
 La comprensione è gravemente compromessa;
 I compiti di transcodifica (lettura ad alta voce, ripetizione, scrittura sotto
dettato e copia) sono compromessi;
Disturbi fonologici nell’afasia
Parafasie fonemiche: omissioni, sostituzioni, trasposizioni,
aggiunta o ripetizione di fonemi all’interno della parola.
Quando più parafasie fonemiche si combinano, la parola
prodotta non è più riconoscibile, si parla di neologismo; un
discorso composto prevalentemente da neologismi, viene
definito gergo neologistico (o fonemico). Rientra in questo
cluster di disturbi anche la conduites d’approche.
Disturbi semantico-lessicali nell’afasia
Anomia: mancata produzione dell’unità lessicale;
Circonlocuzione: sostituzione della parola mancante con un’espressione più o
meno articolata;
Parafasia verbale: produzione di un’altra parola al posto di quella target;
Parafasia semantica: produzione di una parola in cui si può ravvisare una
somiglianza con quella da riprodurre;
Agrammatismo
stimolo: descrizione figura
produzione orale: …si..persona… mamma….oh….mamma
mia …lava…con acqua poi rubinetto aperto…a terra
…..poi biscotti in cucina ….no armadio, oh mamma mia,
si piccoli…bambini….due salire merenda…ma cade …si
fa male…sorella
Valutazione dei disturbi del
linguaggio
Abilità linguistiche da indagare in un esame dei disturbi del
linguaggio:
Eloquio spontaneo
Comprensione
Denominazione
Ripetizione
Linguaggio scritto
APRASSIA
Per aprassia si intende l’incapacità di un paziente di eseguire un
gesto su richiesta dell’esaminatore, anche se non sono presenti
deficit di moto, di senso o di coordinazione motoria che
possano giustificare tale difficoltà.
L’Aprassia viene distinta in:
 Aprassia Ideativa (AI): il pz non sa cosa deve fare, cioè non
riesce a rappresentarsi mentalmente il gesto da compiere;
 Aprassia Ideomotoria (AIM): il pz sa ideare una sequenza
motoria corretta, ma non sa come metterla in atto, cioè tradurla
in un adeguato pattern motorio; Il paziente sa cosa deve fare
ma non sa come farlo. Il paziente esegue movimenti goffi ,
incerti e incompleti e siccome ne è consapevole cerca di
correggerli.
 Aprassia Orale (AO): il pz non riesce ad eseguire, quando
richiesto, i movimenti che riguardano la muscolatura
dell’apparato faringo-bucco-facciale;
• Per esaminare l’APRASSIA IDEOMOTORIA l’esaminatore chiede al
soggetto di fare la pantomima di un gesto complesso (ad es. battere un
chiodo con un martello) oppure si utilizzano anche prove di imitazione di
gesti più o meno complessi (ad es. l’esaminatore esegue alcuni gesti senza
significato ed il paziente deve ripeterli su imitazione) oppure viene
richiesto di eseguire gesti di saluto, di comando, di farsi il segno della
croce o il saluto militare.
• Nella APRASSIA IDEATIVA si chiede al paziente di mostrare come si
usano oggetti reali (prove di utilizzazione di oggetti).
• L’ APRASSIA OROBUCCOFACCIALE si devono valutare i movimenti
bucco facciali (si dice ad esempio al paziente: mi mostri come succhia con
una cannuccia, come spegne una candela etc)
I DISTURBI DELL’ATTENZIONE
SPAZIALE: il NEGLECT
Il Neglect
Caratteristiche cliniche
I pazienti con Eminegligenza Spaziale, o Neglect, mostrano un’alterata
rappresentazione del lato sinistro dello spazio.
Questi pazienti si comportano come se la parte sinistra del loro copro e/o
dell’ambiente che li circonda, non esistesse; in altre parole, agiscono come
se non fossero in grado di percepire ed esplorare tutto ciò che si trova nello
spazio controlaterale alla lesione emisferica.
L’osservazione del paziente rileva chiaramente questo deficit dell’attenzione
spaziale: egli non infila la manica sinistra della camicia o la gamba sinistra
dei pantaloni; gli uomini radono solo la parte destra del volto e le donne
mettono cipria, rossetto e ombretto solo sul lato destro del viso; nell’igiene
personale, trascurano totalmente la parte sinistra del corpo; inforcano male
gli occhiali; mangiano solo la parte destra del cibo nel piatto, non
“trovano” gli oggetti posti allo loro sinistra né descrivono il lato sinistro
del luogo in cui si trovano; si perdono quando si spostano da un posto ad
un altro…..
Bisezione di una linea
Disegno della margherita
ABILITA’ VISUO-COSTRUTTIVE E
VISUO-SPAZIALI
Abilità visuo-costruttive
capacità di costruire strutture complesse ponendo gli
elementi che le costituiscono nei corretti rapporti
spaziali reciproci;
se questa abilità viene compromessa, si parla di
aprassia costruttiva.
Prove costruttive bidimensionali
 Ricostruzione di figure (WAIS-R, 1987)
- l’esaminato deve ricomporre 4 oggetti (un manichino, un profilo umano, una
mano, un elefante) mettendo insieme i vari elementi avendo a disposizione un
tempo max (120”-180”);
 Disegno con Cubi (WAIS-R, 1987)
- l’esaminato deve mettere insieme i vari cubi per costruire 10 disegni di
complessità crescente avendo a disposizione un tempo max (60”-120”);
Abilità visuo-spaziali
capacità di analizzare adeguatamente le relazioni
spaziali esistenti tra stimolo ed osservatore e
quelle reciproche esistenti tra i vari stimoli.
Test di giudizio di orientamento di linee (Benton et al, 1978)
 Prova di percezione visuo-spaziale
 Il compito che l’esaminato deve
svolgere è semplice:
deve identificare, tra le 11
possibili alternative, la corretta
inclinazione di una coppia di linee;
 Vengono presentate 35 coppie di
rette-stimolo, una per volta, poste
sullo stesso foglio di carta in cui
sono presenti le 11 alternative; il
soggetto dovrà individuare quali
linee hanno la medesima
inclinazione.

More Related Content

What's hot

Comportamentismo q
Comportamentismo qComportamentismo q
Comportamentismo q
imartini
 
Lo sviluppo cognitivo secondo piaget
Lo sviluppo cognitivo secondo piagetLo sviluppo cognitivo secondo piaget
Lo sviluppo cognitivo secondo piaget
iva martini
 
Come nasce il pensiero bion
Come nasce il pensiero bionCome nasce il pensiero bion
Come nasce il pensiero bion
imartini
 
Piaget e vygotskij
Piaget e vygotskijPiaget e vygotskij
Piaget e vygotskij
imartini
 
Didattica meta
Didattica metaDidattica meta
Didattica meta
imartini
 
Intelligenza e creatività
Intelligenza e creativitàIntelligenza e creatività
Intelligenza e creatività
imartini
 
Psicologia dello sviluppo
 Psicologia dello sviluppo Psicologia dello sviluppo
Psicologia dello sviluppo
imartini
 

What's hot (20)

Lezione4
Lezione4 Lezione4
Lezione4
 
Winnicot
Winnicot Winnicot
Winnicot
 
Comportamentismo q
Comportamentismo qComportamentismo q
Comportamentismo q
 
Piaget
Piaget Piaget
Piaget
 
Bruner
BrunerBruner
Bruner
 
Lo sviluppo cognitivo secondo piaget
Lo sviluppo cognitivo secondo piagetLo sviluppo cognitivo secondo piaget
Lo sviluppo cognitivo secondo piaget
 
Ovide Decroly
Ovide DecrolyOvide Decroly
Ovide Decroly
 
Come nasce il pensiero bion
Come nasce il pensiero bionCome nasce il pensiero bion
Come nasce il pensiero bion
 
Riforma della scuola
Riforma della scuolaRiforma della scuola
Riforma della scuola
 
Metacognizione
MetacognizioneMetacognizione
Metacognizione
 
Piaget e vygotskij
Piaget e vygotskijPiaget e vygotskij
Piaget e vygotskij
 
Didattica meta
Didattica metaDidattica meta
Didattica meta
 
Quadro normativo-dell'integrazione-scolastica
Quadro normativo-dell'integrazione-scolasticaQuadro normativo-dell'integrazione-scolastica
Quadro normativo-dell'integrazione-scolastica
 
Intelligenza e creatività
Intelligenza e creativitàIntelligenza e creatività
Intelligenza e creatività
 
Lezione12
Lezione12Lezione12
Lezione12
 
Linee guida per l'accoglienza e l' integrazione degli alunni stranieri
Linee guida  per l'accoglienza e l' integrazione degli alunni stranieri Linee guida  per l'accoglienza e l' integrazione degli alunni stranieri
Linee guida per l'accoglienza e l' integrazione degli alunni stranieri
 
Psicologia dello sviluppo
 Psicologia dello sviluppo Psicologia dello sviluppo
Psicologia dello sviluppo
 
Icf
IcfIcf
Icf
 
Mirella Pezzini, Tra compiti di realtà e Rubriche di valutazione
Mirella Pezzini, Tra compiti di realtà e Rubriche di valutazioneMirella Pezzini, Tra compiti di realtà e Rubriche di valutazione
Mirella Pezzini, Tra compiti di realtà e Rubriche di valutazione
 
2021 brescianini zeroseiup
2021 brescianini zeroseiup2021 brescianini zeroseiup
2021 brescianini zeroseiup
 

Similar to Funzioni e disabilità cognitive 1

Centro tec dis85-20-teoria-dsa 3
Centro tec dis85-20-teoria-dsa 3Centro tec dis85-20-teoria-dsa 3
Centro tec dis85-20-teoria-dsa 3
imartini
 
Neuropsicologia sviluppo7
Neuropsicologia sviluppo7Neuropsicologia sviluppo7
Neuropsicologia sviluppo7
imartini
 
Neuropsicologia sviluppo7
Neuropsicologia sviluppo7Neuropsicologia sviluppo7
Neuropsicologia sviluppo7
imartini
 
Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6
iva martini
 
Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6
iva martini
 
Dsa guida cosa fare a scuola
Dsa guida  cosa fare a scuolaDsa guida  cosa fare a scuola
Dsa guida cosa fare a scuola
donmilani2013
 
L’aprassia.dott .ssa carotenuto
L’aprassia.dott .ssa carotenutoL’aprassia.dott .ssa carotenuto
L’aprassia.dott .ssa carotenuto
imartini
 
Luci henfqinqoudkoptfdrsjmvzukiihjc
Luci henfqinqoudkoptfdrsjmvzukiihjcLuci henfqinqoudkoptfdrsjmvzukiihjc
Luci henfqinqoudkoptfdrsjmvzukiihjc
imartini
 
Capacita' grafica importante
Capacita' grafica importanteCapacita' grafica importante
Capacita' grafica importante
iva martini
 
i disturbi delle prassie
 i disturbi delle prassie i disturbi delle prassie
i disturbi delle prassie
imartini
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
imartini
 
Vcorsi 13 5_09
Vcorsi 13 5_09Vcorsi 13 5_09
Vcorsi 13 5_09
imartini
 
Presentazione 29 09-11
Presentazione 29 09-11Presentazione 29 09-11
Presentazione 29 09-11
imartini
 

Similar to Funzioni e disabilità cognitive 1 (20)

Cervello
CervelloCervello
Cervello
 
Centro tec dis85-20-teoria-dsa 3
Centro tec dis85-20-teoria-dsa 3Centro tec dis85-20-teoria-dsa 3
Centro tec dis85-20-teoria-dsa 3
 
Neuropsicologia sviluppo7
Neuropsicologia sviluppo7Neuropsicologia sviluppo7
Neuropsicologia sviluppo7
 
Neuropsicologia sviluppo7
Neuropsicologia sviluppo7Neuropsicologia sviluppo7
Neuropsicologia sviluppo7
 
Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6
 
Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6
 
Dsa guida cosa fare a scuola
Dsa guida  cosa fare a scuolaDsa guida  cosa fare a scuola
Dsa guida cosa fare a scuola
 
L’aprassia.dott .ssa carotenuto
L’aprassia.dott .ssa carotenutoL’aprassia.dott .ssa carotenuto
L’aprassia.dott .ssa carotenuto
 
Agnosia 2
Agnosia 2Agnosia 2
Agnosia 2
 
Agnosia
AgnosiaAgnosia
Agnosia
 
Luci henfqinqoudkoptfdrsjmvzukiihjc
Luci henfqinqoudkoptfdrsjmvzukiihjcLuci henfqinqoudkoptfdrsjmvzukiihjc
Luci henfqinqoudkoptfdrsjmvzukiihjc
 
Capacita' grafica importante
Capacita' grafica importanteCapacita' grafica importante
Capacita' grafica importante
 
i disturbi delle prassie
 i disturbi delle prassie i disturbi delle prassie
i disturbi delle prassie
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
 
Vcorsi 13 5_09
Vcorsi 13 5_09Vcorsi 13 5_09
Vcorsi 13 5_09
 
Vcorsi 13 5_09
Vcorsi 13 5_09Vcorsi 13 5_09
Vcorsi 13 5_09
 
Vcorsi 13 5_09
Vcorsi 13 5_09Vcorsi 13 5_09
Vcorsi 13 5_09
 
Vcorsi 13 5_09
Vcorsi 13 5_09Vcorsi 13 5_09
Vcorsi 13 5_09
 
Vcorsi 13 5_09
Vcorsi 13 5_09Vcorsi 13 5_09
Vcorsi 13 5_09
 
Presentazione 29 09-11
Presentazione 29 09-11Presentazione 29 09-11
Presentazione 29 09-11
 

More from iva martini (20)

PROVE MT COMPRENSIONE.pdf
PROVE MT COMPRENSIONE.pdfPROVE MT COMPRENSIONE.pdf
PROVE MT COMPRENSIONE.pdf
 
Intelligenza-numerica-in-età-prescolare.pdf
Intelligenza-numerica-in-età-prescolare.pdfIntelligenza-numerica-in-età-prescolare.pdf
Intelligenza-numerica-in-età-prescolare.pdf
 
SCRITTURA
SCRITTURA SCRITTURA
SCRITTURA
 
Intelligenza-numerica-in-età-prescolare.pdf
Intelligenza-numerica-in-età-prescolare.pdfIntelligenza-numerica-in-età-prescolare.pdf
Intelligenza-numerica-in-età-prescolare.pdf
 
Intelligenza-numerica-in-età-prescolare.pdf
Intelligenza-numerica-in-età-prescolare.pdfIntelligenza-numerica-in-età-prescolare.pdf
Intelligenza-numerica-in-età-prescolare.pdf
 
SCRITTURA
SCRITTURA SCRITTURA
SCRITTURA
 
Intelligenza numerica
Intelligenza numericaIntelligenza numerica
Intelligenza numerica
 
Immaginazione nel bambino1
Immaginazione nel bambino1Immaginazione nel bambino1
Immaginazione nel bambino1
 
Zanetti
ZanettiZanetti
Zanetti
 
Vygotskij
VygotskijVygotskij
Vygotskij
 
Sviluppo linguaggio
Sviluppo linguaggioSviluppo linguaggio
Sviluppo linguaggio
 
Prof. olga capirci vygotskij
Prof. olga capirci  vygotskijProf. olga capirci  vygotskij
Prof. olga capirci vygotskij
 
Prof. olga capirci psicologia dello sviluppo del linguaggio
Prof. olga capirci  psicologia dello sviluppo del linguaggioProf. olga capirci  psicologia dello sviluppo del linguaggio
Prof. olga capirci psicologia dello sviluppo del linguaggio
 
Piaget
PiagetPiaget
Piaget
 
Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2
 
Milano.linguaggio.teorie
Milano.linguaggio.teorieMilano.linguaggio.teorie
Milano.linguaggio.teorie
 
Milano.linguaggio.teorie
Milano.linguaggio.teorieMilano.linguaggio.teorie
Milano.linguaggio.teorie
 
Linguaggio
LinguaggioLinguaggio
Linguaggio
 
Linguaggio pediatri def 9 marzo 2013
Linguaggio pediatri  def 9 marzo 2013Linguaggio pediatri  def 9 marzo 2013
Linguaggio pediatri def 9 marzo 2013
 
Linguaggio pediatri def 9 marzo 2013
Linguaggio pediatri  def 9 marzo 2013Linguaggio pediatri  def 9 marzo 2013
Linguaggio pediatri def 9 marzo 2013
 

Funzioni e disabilità cognitive 1

  • 1. La Neuropsicologia è la disciplina che studia i deficit cognitivi e comportamentali conseguenti a lesioni cerebrali correlandoli con i meccanismi anatomo-funzionali che ne sottendono il funzionamento.
  • 2.  Il neuropsicologo clinico lavora, solitamente, in ambito ospedaliero ed parte di un team interdisciplinare, composto da professionisti di diversa formazione (neurologi, neurochirurghi, psicologi, logopedisti, terapisti occupazionali, educatori, assistenti sociali);  Il neuropsicologo clinico si occupa della valutazione, della diagnosi e della gestione della riabilitazione dei pazienti cerebrolesi con deficit cognitivi ed alterazioni comportamentali;
  • 4. FUNZIONI STRUMENTALI Emisfero destro  Abilità visuo-percettive  Abilità visuo-spaziali  Orientamento topografico Emisfero sinistro  Comunicazione verbale  Calcolo  Prassia
  • 6.  L'attenzione è un processo cognitivo che permette di selezionare stimoli ambientali, ignorandone altri e di organizzare risposte appropriate;  L’Attenzione è legata al concetto di arousal : veglia (arousal ) coma
  • 7. L’Attenzione è un’abilità cognitiva complessa e multicomponenziale:  Componenti intensive allerta tempi di risposta alla comparsa di uno stimolo; attenzione sostenuta la capacità prestare attenzione a lungo nel tempo, mentre si eseguono compiti monotoni e ripetitivi;  Componenti selettive attenzione selettiva capacità di prestare attenzione ad uno stimolo specifico (target) inserito tra altri stimoli (distrattori) senza lasciarsi distrarre attenzione divisa capacità di ripartire la propria attenzione tra più stimoli riguardanti diversi modalità sensoriali (es. uditivo e visivo)
  • 8. Nel bambino si può avere un grave disturbo dell’attenzione, che viene designato con il nome di sindrome del bambino iperattivo o, con l’acronimo in lingua inglese di ADHD ( Attention Defi cit and Hyperactivity Disorder ). In particolare, nell’ADHD si determina un difetto di attenzione selettiva in quanto i segnali ambientali più importanti non possono essere distinti dal “rumore di fondo”, per cui tutti gli stimoli ambientali appaiono uguali; da questa alterazione derivano anche l’impulsività e l’iperattivita che insieme al deficit di attenzione costituiscono la triade di sintomi dell’ADHD.
  • 10. L’afasia è un disturbo della comunicazione verbale conseguente ad una lesione acquisita del cervello ed interessa una o più componenti del complesso processo di comprensione e produzione di messaggi verbali
  • 11. Alcune caratteristiche dell’afasia: Lesione acquisita del SNC; (si distingue quindi dal ritardo del linguaggio) • Lesione focale a carico, quasi sempre, dell’emisfero sinistro • Compromissione della componente linguistica; • L’afasia interessa la espressione, ripetizione, comprensione del linguaggio, la lettura e scrittura • L’afasia interessa i processi centrali di elaborazione linguistica, mentre lascia intatti i processi periferici (articolatori, fonatori e percettivi); Si distingue quindi dalla disartria, dalla balbuzie e da altri deficit della articolazione del linguaggio.
  • 12. Classificazione clinica dei disturbi afasici viene eseguita seguendo due criteri:  Fluente/non fluente  Ripetizione conservata/ripetizione compromessa
  • 13. Afasie nonfluenti • Esistono diverse afasie non fluenti. Il prototipo della afasie non fluenti è la: • Afasia di Broca
  • 14. Afasie fluenti Esistono diverse afasie fluenti. Il prototipo della afasie fluenti è la : • Afasia di Wernicke
  • 15.
  • 16. Afasia di Broca  Ampie lesioni nella regione frontale sinistra  L’eloquio è ridotto, difficoltoso; la produzione è agrammatica;  l’Agrammatismo è clinicamente caratterizzato da riduzione e semplificazione delle strutture grammaticali: i verbi, se presenti, appaiono in forme non declinate (infinito o participio passato), le parole di classe chiusa (pronomi, preposizioni, articoli,….) tendono ad essere omessi; l’ordine delle parole può esser invertito;  L’eloquio oltre ad esser ridotto ed agrammatico, presenta anomie  La comprensione risulta parzialmente compromessa;  Compiti di transcodifica: ripetizione e lettura ad alta voce sono difficoltose, la scrittura è come l’espressione orale; la comprensione della lettura è discretamente conservata.
  • 17. Afasia di Wernicke  Lesione localizzata nella parte posteriore della prima circonvoluzione temporale, l’area di Wernicke  L’eloquio è fluente, abbondante, a volte logorroico; la produzione orale è caratterizzata da parafasie fonemiche, neologismi, gergo fonemico;  La comprensione è gravemente compromessa;  I compiti di transcodifica (lettura ad alta voce, ripetizione, scrittura sotto dettato e copia) sono compromessi;
  • 18. Disturbi fonologici nell’afasia Parafasie fonemiche: omissioni, sostituzioni, trasposizioni, aggiunta o ripetizione di fonemi all’interno della parola. Quando più parafasie fonemiche si combinano, la parola prodotta non è più riconoscibile, si parla di neologismo; un discorso composto prevalentemente da neologismi, viene definito gergo neologistico (o fonemico). Rientra in questo cluster di disturbi anche la conduites d’approche.
  • 19. Disturbi semantico-lessicali nell’afasia Anomia: mancata produzione dell’unità lessicale; Circonlocuzione: sostituzione della parola mancante con un’espressione più o meno articolata; Parafasia verbale: produzione di un’altra parola al posto di quella target; Parafasia semantica: produzione di una parola in cui si può ravvisare una somiglianza con quella da riprodurre;
  • 20. Agrammatismo stimolo: descrizione figura produzione orale: …si..persona… mamma….oh….mamma mia …lava…con acqua poi rubinetto aperto…a terra …..poi biscotti in cucina ….no armadio, oh mamma mia, si piccoli…bambini….due salire merenda…ma cade …si fa male…sorella
  • 21. Valutazione dei disturbi del linguaggio
  • 22. Abilità linguistiche da indagare in un esame dei disturbi del linguaggio: Eloquio spontaneo Comprensione Denominazione Ripetizione Linguaggio scritto
  • 23.
  • 25. Per aprassia si intende l’incapacità di un paziente di eseguire un gesto su richiesta dell’esaminatore, anche se non sono presenti deficit di moto, di senso o di coordinazione motoria che possano giustificare tale difficoltà.
  • 26. L’Aprassia viene distinta in:  Aprassia Ideativa (AI): il pz non sa cosa deve fare, cioè non riesce a rappresentarsi mentalmente il gesto da compiere;  Aprassia Ideomotoria (AIM): il pz sa ideare una sequenza motoria corretta, ma non sa come metterla in atto, cioè tradurla in un adeguato pattern motorio; Il paziente sa cosa deve fare ma non sa come farlo. Il paziente esegue movimenti goffi , incerti e incompleti e siccome ne è consapevole cerca di correggerli.  Aprassia Orale (AO): il pz non riesce ad eseguire, quando richiesto, i movimenti che riguardano la muscolatura dell’apparato faringo-bucco-facciale;
  • 27. • Per esaminare l’APRASSIA IDEOMOTORIA l’esaminatore chiede al soggetto di fare la pantomima di un gesto complesso (ad es. battere un chiodo con un martello) oppure si utilizzano anche prove di imitazione di gesti più o meno complessi (ad es. l’esaminatore esegue alcuni gesti senza significato ed il paziente deve ripeterli su imitazione) oppure viene richiesto di eseguire gesti di saluto, di comando, di farsi il segno della croce o il saluto militare. • Nella APRASSIA IDEATIVA si chiede al paziente di mostrare come si usano oggetti reali (prove di utilizzazione di oggetti). • L’ APRASSIA OROBUCCOFACCIALE si devono valutare i movimenti bucco facciali (si dice ad esempio al paziente: mi mostri come succhia con una cannuccia, come spegne una candela etc)
  • 29. Il Neglect Caratteristiche cliniche I pazienti con Eminegligenza Spaziale, o Neglect, mostrano un’alterata rappresentazione del lato sinistro dello spazio. Questi pazienti si comportano come se la parte sinistra del loro copro e/o dell’ambiente che li circonda, non esistesse; in altre parole, agiscono come se non fossero in grado di percepire ed esplorare tutto ciò che si trova nello spazio controlaterale alla lesione emisferica. L’osservazione del paziente rileva chiaramente questo deficit dell’attenzione spaziale: egli non infila la manica sinistra della camicia o la gamba sinistra dei pantaloni; gli uomini radono solo la parte destra del volto e le donne mettono cipria, rossetto e ombretto solo sul lato destro del viso; nell’igiene personale, trascurano totalmente la parte sinistra del corpo; inforcano male gli occhiali; mangiano solo la parte destra del cibo nel piatto, non “trovano” gli oggetti posti allo loro sinistra né descrivono il lato sinistro del luogo in cui si trovano; si perdono quando si spostano da un posto ad un altro…..
  • 33. Abilità visuo-costruttive capacità di costruire strutture complesse ponendo gli elementi che le costituiscono nei corretti rapporti spaziali reciproci; se questa abilità viene compromessa, si parla di aprassia costruttiva.
  • 34.
  • 35.
  • 36. Prove costruttive bidimensionali  Ricostruzione di figure (WAIS-R, 1987) - l’esaminato deve ricomporre 4 oggetti (un manichino, un profilo umano, una mano, un elefante) mettendo insieme i vari elementi avendo a disposizione un tempo max (120”-180”);  Disegno con Cubi (WAIS-R, 1987) - l’esaminato deve mettere insieme i vari cubi per costruire 10 disegni di complessità crescente avendo a disposizione un tempo max (60”-120”);
  • 37. Abilità visuo-spaziali capacità di analizzare adeguatamente le relazioni spaziali esistenti tra stimolo ed osservatore e quelle reciproche esistenti tra i vari stimoli.
  • 38. Test di giudizio di orientamento di linee (Benton et al, 1978)  Prova di percezione visuo-spaziale  Il compito che l’esaminato deve svolgere è semplice: deve identificare, tra le 11 possibili alternative, la corretta inclinazione di una coppia di linee;  Vengono presentate 35 coppie di rette-stimolo, una per volta, poste sullo stesso foglio di carta in cui sono presenti le 11 alternative; il soggetto dovrà individuare quali linee hanno la medesima inclinazione.