2. La tesi
“In Homo ludens il concetto di gioco si fa
coestensivo a quello di cultura in tutte le
sue forme possibili”
Umberto Eco
2
3. La tesi
“Secondo un’idea ormai secolare, […] si
deve giungere a riconoscere che ogni
azione umana appare un mero gioco.
[…] Da molto tempo sono sempre più
saldamente convinto che la civiltà
umana sorge e si sviluppa nel gioco,
come gioco” p. xxi
3
4. Ipotesi sulla natura e
significato del gioco 1
Superfluo della forza vitale
Imitazione
Bisogno di rilassamento
Esercizio preparatorio
Allenamento all’autocontrollo
4
5. Ipotesi sulla natura e
significato del gioco 2
Bisogno di causare o di essere capace
di qualche cosa
Ansia di dominare o di concorrere
Evacuazione di istinti nocivi
Appagamento, con una finzione di
realtà inappagabili
p. 4
5
6. Gioco e razionalità
“Gli animali sanno giocare, dunque
sono già qualcosa di più che
meccanismi. Noi giochiamo e sappiamo
di giocare, dunque siamo qualche cosa
di più che esseri raziocinanti, perché il
gioco è irrazionale”
p. 6
6
7. Gioco e serietà
“Nella nostra coscienza il gioco
s’oppone alla serietà”
“L’opposizione gioco-serietà non pare né
conclusiva né stabile”
“Bambini, calciatori, scacchisti giocano
con la massima serietà senza la minima
tendenza a ridere”
7
8. Gioco e ….
“Quanto più tentiamo di separare la forma
gioco da altre forme di vita
apparentemente affini, tanto più si rivela
la sua irriducibile indipendenza”
Saggezza - follia
Verità – falsità
Bene - male
8
9. Gioco e bellezza
“Nelle sue forme più evolute il gioco è
intessuto di ritmo e d’armonia, le doti
più nobili della facoltà percettiva
estetica che siano date all’uomo. I
vincoli tra gioco e bellezza sono
molteplici e saldi”
p. 10
9
10. Giochi inferiori e superiori
Forme superiori: indole sociale, più
facili da descrivere, forma sviluppata e
distinta, senso manifesto
Forme inferiori o primarie: qualità
irriducibile inaccessibile all’analisi (è
quello dei neonati e degli animali
giovani)
10
11. Gioco e libertà 1
“Ogni gioco è anzitutto e soprattutto un
atto libero. Il gioco comandato non è più
un gioco”
p. 10
11
12. Gioco e libertà 2
“per l’uomo adulto e responsabile il gioco è
una funzione che egli potrebbe anche
tralasciare. Il gioco è superfluo. Il bisogno
di esso è urgente solo in quanto il
desiderio lo rende tale. Il gioco può in
qualunque momento essere differito o non
aver luogo. Non è imposto da una
necessità fisica e tanto meno da un
dovere morale”
12
14. Gioco disinteressato e
indispensabile
Gioco come azione che “è eseguita per
amore della soddisfazione che sta
nell’esecuzione stessa”
Gioco “indispensabile all’individuo, in
quanto funzione biologica” e
“indispensabile alla collettività per il
senso che contiene”
14
15. I limiti del gioco
Il gioco ha una “indole conchiusa” e si
“svolge entro limiti di tempo e di spazio”
15
16. Gioco, ordine e tensione
“esso crea un ordine, è un ordine”
“tensione, incertezza, possibilità di una
buona o cattiva riuscita”
16
17. Gioco e regole
“Ogni gioco ha le sue regole”
Guastafeste
Baro
Difficile separare la sfera del gioco dalle
unioni sociali durature
17
18. Gioco, diversità e misteri
Riti
di iniziazione
Carnevale
Maschera/travestimento
18
19. Gioco come lotta
“il gioco può <<rappresentare>> una lotta
per qualche cosa, oppure è una gara
tra chi meglio rappresenti qualche cosa”
19
21. Lo spazio del gioco
Ippodromo
Campo da tennis
Il pallottoliere
Scacchiera
21
22. Gioco e festa
“fra gioco e festa esistono dei rapporti
intimi per forza di cose”
Sospensione della vita solita
Tono allegro
Limitazione del tempo e dello spazio
Determinatezza e libertà
22
23. Gioco
“un’azione, o un’occupazione volontaria,
compiuta entro certi limiti definiti di tempo
e spazio, secondo una regola
volontariamente assunta, e che tuttavia
impegna in maniera assoluta, che ha fine
in se stessa; accompagnata da un senso
di tensione e di gioia, e dalla coscienza di
<<essere diversi>> dalla <<vita
ordinaria>>” p. 35
23
24. Tanti modi di dire gioco…
Greco
Latino
Indiano
Cinese
Giapponese
Francese
Tedesco
24
26. Giappone
“i giapponesi nascondono l’eccezionale
serietà del loro ideale di vita dietro la
finzione che tutto il vivere non è che un
gioco” (bushido)
26
29. Gioco e …
Creazione della cultura
Diritto
Guerra
Sapere
Poesia
Filosofia
Arte
29
30. Gioco e creazione della
cultura 1
“quanto più il gioco è atto ad elevare il
clima vitale dell’individuo e del gruppo,
tanto più intensamente si risolve in
cultura. La sacra rappresentazione e
l’agone festivo sono dappertutto le due
forme in cui la cultura cresce <<come
gioco>> e <<in gioco>>”
30
31. Gioco e creazione della
cultura 2
L’istinto agonale
“Nell’istinto agonale non ci troviamo
subito davanti a un desiderio di potenza
o a una volontà di dominio. Essenziale
è l’aspirazione a superare gli altri, a
essere i primi e a essere onorati”
p. 60
31
32. Gioco e creazione della
cultura 3
Potlatch: “forma più pronunziata e più
insistente di una esigenza
fondamentale del genere umano, che
chiamerei il gioco per la fama e per
l’onore”
“aver fatto bene significa aver fatto
meglio di un altro. A dare tale
dimostrazione serve la rivalità, la gara”
32
34. Gioco e guerra 1
“Ogni combattere che sia legato a regole
limitanti ha proprio per quell’ordine
limitante il carattere formale di un gioco”
p. 104
34
35. Gioco e guerra 2
Torneo medioevale
Duello
“la guerra può essere considerata come
funzione culturale finché si conduca
nell’ambito di un gruppo i cui membri si
riconoscano pari nel valore o almeno
nel diritto”
35
36. Gioco e sapere
Gare di enigmi (enigma della Sfinge, le
aporie di Zenone, Eraclito l’enigmatico
o l’oscuro)
Domanda
Dialogo
36
37. Gioco e poesia
“La poesia, nella sua funzione originaria
come fattore di giovane cultura, è nata
nel gioco e come gioco. E’ un gioco
consacrato, ma, pur con quella
sacralità, tale gioco sfiora di continuo la
zona del brio, dello scherzo e del
divertimento” p. 143
37
38. Gioco e filosofia 1
I sofisti “gioco che ora sfiora la
massima saggezza, ora è solamente
scherzosa rivalità”
Σχολή “sapienza e scienza erano per
l’Elleno il frutto del suo tempo libero”
Quaestio disputata “il combattersi a
forza di ragionamenti diventa così uno
sport”
38
39. Gioco e filosofia 2
“fino a che punto abbiano i mezzi del
nostro raziocinio, in fondo, il carattere di
regole di gioco, cioè valgano soltanto
entro un certo inquadramento
spirituale in cui sono accettate come
impegnative” ?
39
40. Gioco e arte
Musica e danza “le creature giovani non
sanno tenere in riposo il corpo e la
voce, devono far movimento e rumore,
saltare, saltellare, ballare di gioia ed
emettere ogni sorta di suoni” (Platone)
Arti figurative e plastiche
40
41. Gioco e culture 1
Culturaromana, medioevale,
umanistica e rinascimentale, Seicento,
Settecento, Ottocento…
Novecento (sport, attività commerciali
ed industriali, guerra)
41
42. Gioco e culture 2
lo sport
“l’atteggiamento del giocatore per
professione non è più un vero e proprio
atteggiamento ludico, la spontaneità e
l’idea di passatempo non valgono più
per lui”
“per giocare veramente l’uomo, quando
gioca, deve ritornare bambino”
42
43. Gioco e culture 2
l’impresa industriale
L’elemento ludico compare nella ricerca
del record: “il massimo tonnellaggio di
un transatlantico, il nastro azzurro per
la più celere traversata dell’oceano. Un
elemento puramente ludico ha respinto
completamente in secondo piano la
ragione utilitaria: la serietà si fa gioco”
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44. Gioco e culture 3
la guerra
“proprio la guerra moderna sembra aver
perduto ogni contatto col gioco. Stati
giunti ad alta cultura si ritirano
completamente dalla comunanza del
diritto internazionale e confessano
senza vergogna un pacta non sunt
servanda”
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