Rendiconto della Gestione 2011 - Consuntivo Attività per Programmi
1. Comune di Reggio Emilia
Relazione ai sensi art.151,
comma 6 art.231 del D.Lgs. 267/2000
Rendiconto della Gestione
2011
Consuntivo Attività
per Programmi
2. INDICE
I PROGRAMMI
1. Vivere una vita serena pag. 04
2. Avere una buona cultura e una buona educazione pag. 21
3. Avere un lavoro pag. 37
4. Vivere in una città che guarda al futuro pag. 52
5. Vivere in un ambiente sano e funzionale pag. 57
6. Spostarsi meglio e bene pag. 69
7. Avere una Pubblica Amministrazione efficace, efficiente e trasparente pag. 83
LE RISORSE
Prospetto di sintesi pag. 104
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5. PROGRAMMA 1: VIVERE UNA VITA SERENA
1 RAFFORZARE LA 2 TUTELARE LE FRAGILITA' 3 INCREMENTARE IL GRADO DI
DOMICILIARITA' INTEGRAZIONE DELLA
COMUNITA'
1.1 SERVIZI PER LA 2.1 GOVERNANCE DELLE 3.1 GOVERNANCE DELLE
DOMICILIARITA‘ POLITICHE SOCIALI POLITICHE PER LA COESIONE
SOCIALE
1.2 SERVIZI PER LA 2.2 ACCESSO AI SERVIZI
RESIDENZIALITA‘ SOCIALI E SOCIOSANITARI 3.2 PATTI PER LA CONVIVENZA
1.3 CONTRASTO ALLA 2.3 PREVENZIONE DEL DISAGIO 3.3 PRESIDIO DEL TERRITORIO
MARGINALITA' ED ESCLUSIONE SOCIALE
SOCIALE
2.4 EDILIZIA RESIDENZIALE
SOCIALE
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6. PROGRAMMA 1
VIVERE UNA VITA SERENA
Vivere una vita serena vuole dire, per noi, rafforzare la dimensione di comunità: una comunità forte
consente alle persone di non sentirsi sole e avere desiderio di stare con gli altri ma anche di sapere
che, se si è in condizione di bisogno, c’è qualcuno che può prendersi cura di noi, così come noi ci
prenderemo cura di qualcuno il giorno in cui ne avrà bisogno. La comunità è, dunque, una grande
famiglia il cui totale è superiore alla somma degli individui che ne fanno parte perché solo nella
dimensione della comunità è possibile che le risorse si moltiplichino e consentano di occuparsi in
primo luogo di coloro che sono più fragili. Per questa ragione resta prioritario continuare a investire
in un sistema di welfare e protezione sociale già oggi fortemente sviluppato e in grado di prendersi
cura, sostenere e proteggere le persone più fragili e bisognose anche valorizzandone le capacità e
potenzialità. Per questa ragione molti soggetti, pubblici, privati e no profit, collaborano a questo
sistema e ne garantiscono il quotidiano funzionamento.
Rispondere alle complesse e crescenti esigenze non è facile e soprattutto non è possibile quando le
risorse economiche scarseggiano: per questo abbiamo scelto di occuparci principalmente di tre grandi
obiettivi. In primo luogo ci pare fondamentale garantire l’autosufficienza e la permanenza degli
anziani e dei disabili al proprio domicilio il più a lungo possibile, anche attraverso il sostegno e
l’aiuto alla famiglia nella cura dei propri cari. In secondo luogo abbiamo il compito di tutelare altre
forme di fragilità come quelle delle famiglie con minori a rischio, le donne che subiscono violenza, i
carcerati e gli ex carcerati, coloro che sono a rischio di devianze e la popolazione nomade che, pur
conservando le proprie tradizioni e abitudini, deve essere integrata al meglio nella nostra comunità
per meglio tutelare noi e loro.
In terzo luogo vivere una vita serena significa anche vivere bene insieme agli altri, in una comunità
integrata che valorizza le diversità, il multiculturalismo, la conoscenza e l’incontro tra le diverse
culture nel rispetto reciproco e nell’osservanza delle regole e dei valori condivisi, una comunità in
cui è possibile instaurare relazioni di convivenza civili, pacifiche e rispettose. Le politiche per
l’integrazione e la coesione sociale sono fondamentali per l’equilibrio e la tenuta della comunità
reggiana. Reggio Emilia vuole essere una città multiculturale con al centro un progetto di società
diversificata e complessa, dinamica e flessibile, capace di progredire tenendo sotto controllo le
forme di razzismo e discriminazione che sempre accompagnano i processi migratori ma che noi
respingiamo fermamente.
La serenità delle persone dipende anche dal tema strategico e fondamentale della sicurezza dei
cittadini, tema che tocca le sensibilità personali e sociali della città: vivere una vita serena significa
infatti anche poter vivere la città e il territorio in modo sicuro e protetto, frequentare spazi e luoghi
presidiati e vigilati dalle forze dell’ordine ma anche da un controllo sociale diffuso che è quello che
più e meglio emargina coloro che delinquono e non rispettano le regole. Un città vivibile è una città
necessariamente sicura: per questo abbiamo investito molto in tema di sicurezza urbana e sociale,
per consegnare ai reggiani una città in cui sentirsi tutelati e salvaguardati.
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7. PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA
Obiettivo 1 Rafforzare la domiciliarità
Indicatori Target Mantenere il servizio assistenza domiciliare a livello 2010
Dato 2010: 44.354
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 46.042
Mantenere il numero dei posti letto temporanei per dimissioni
ospedaliere protette a livello 2010
Dato 2010: 10
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 10
Aumentare del 2% i destinatari di progetti/servizi dei Tavoli di
Quartiere
Dato 2010:1200 circa
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 1312 soggetti destinatari (+9%)
Aumentare del 2% i soggetti componenti i Tavoli di Quartiere
Dato 2010: 101 soggetti
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 139 soggetti (+37%)
Mantenere la ricettività di bassa soglia a livello 2010
Dato 2010: 85
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 100
Descrizione degli indicatori target raggiunti
Gli indicatori target rappresentati evidenziano le diverse componenti dell’obiettivo “rafforzare la
domiciliarità”. Da un lato, infatti, si è scelto di monitorare l’andamento del servizio di assistenza
domiciliare e di un’offerta di posti letto temporanei dedicati alle dimissioni ospedaliere protette, e
quindi con una prospettiva di tipo tradizionale, apprezzandone il positivo andamento. Dall’altro
lato, accanto a questi indicatori, se ne sono inseriti altri che evidenziano le prospettive innovative
intraprese dai servizi nell’ambito di un approccio alla domiciliarità che preveda anche la messa in
campo di interventi e supporti che sostengano la prevenzione alla non autosufficienza, riattivino
legami sociali, favoriscano la mobilitazione della comunità anche nel ripensare i servizi. I tavoli di
quartiere sulla popolazione anziana, quelli avviati sulle problematiche delle famiglie con minori, e
ancora più in generale tutte le progettazioni avviate nella direzione dello sviluppo di comunità
rappresentano oggi il contesto imprescindibile in cui collocare un’azione più efficace dei servizi
sociali.
Si è inteso anche rappresentare il tema della bassa soglia, come offerta di minime condizioni
essenziali per le persone in condizione di marginalità sociale e per le quali occorre mettere in
campo azioni specifiche per un aggancio ai servizi sociosanitari. Si tratta di una popolazione in
costante aumento e a favore della quale la possibilità di offrire accoglienza rappresenta per i servizi
l’unica possibilità di intervenire e migliorare le condizioni di vita. Si tratta, inoltre, di iniziative
che sostengono un maggior controllo sociale sul territorio e favoriscono il dialogo con il contesto in
cui sono inserite. Tutti gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti.
Azioni
1.1 – SERVIZI PER LA DOMICILIARITA’ (Anziani, disabili, minori)
Servizi per la domiciliarità (famiglie con minori, disabili e anziani)
Minori: è stata ultimata la mappatura delle famiglie affidatarie, che viene tenuta aggiornata sulle
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8. nuove risorse in tempo reale, sono stati avviati 5 gruppi formativo-informativi per aspiranti famiglie
affidatarie, 49 sono state le nuove famiglie che hanno dato la propria disponibilità a diventare
famiglie affidatarie. Sono stati inoltre raccolti e interpretati i dati relativi all'indagine sulla
soddisfazione degli utenti rispetto al percorso adozione.
Disabili: si sono garantiti i supporti domiciliari programmati
Anziani: si sono garantiti i supporti domiciliari programmati.
Sia per i servizi rivolti alla popolazione anziana che per quelli rivolti ai disabili il tema delle risorse
economiche, collegato ai drastici cali dei trasferimenti, è stato di grande criticità: si sono, dunque,
messe in campo – a valere sul 2012 – misure di razionalizzazione della spesa.
Tavoli di Quartiere
TAVOLI MINORI: Nel 2011 si è consolidato il lavoro avviato nel 2010 sui tre tavoli di quartiere minori:
i tavoli sud e ovest lavorano ormai a pieno regime, con gruppi stabili e incontri con le famiglie,
mentre al polo est sono stati fatti incontri per costruire possibili collegamenti. I destinatari dei
progetti/servizi dei tavoli sono stati 112, i soggetti componenti i tavoli 38, gli incontri effettuati 30.
TAVOLI ANZIANI: La composizione dei tavoli si presenta articolata e ricca in ogni quartiere; nel
corso del 2011 si sono aggiunti alcuni soggetti nuovi, mentre alcune associazioni hanno esteso la
loro partecipazione a tutti i tavoli. Gli incontri sono avvenuti con regolarità (92 incontri nel 2011)
ampliando le possibilità di contatti sul territorio e costituendo di volta in volta gruppi di lavoro su
singole azioni o problemi.
Man mano che la rete delle azioni si differenzia, diventa sempre più difficile conteggiare gli anziani
intercettati, i tavoli di quartiere hanno attivato una moltiplicazione di relazioni che diventa sempre
più difficile da rendicontare. Si può comunque affermare dai dati in nostro possesso che il numero
degli anziani intercettati è ben superiore a quello del 2010 con buone percentuali di aumento.
Sono, inoltre, in via di allestimento tavoli di quartiere che hanno l’obiettivo di progettare percorsi
di sensibilizzazione e supporti che favoriscano la domiciliarità per persone disabili. I tavoli di
quartiere verranno avviati in tutti i Poli della città.
1.2 – SERVIZI PER LA RESIDENZIALITA’ (Anziani, disabili, minori)
Residenzialità minori
Nel corso del 2011 è stato avviato il coordinamento delle comunità educative, con l'obiettivo di
mettere in rete e favorire il dialogo tra le strutture che attualmente ospitano minori nel Comune di
Reggio Emilia; attualmente il gruppo si riunisce mensilmente ed analizza, a partire dai dati rilevati,
le tipologie di minori e famiglie ospitati presso le comunità per minori e mamma-bambino.
Considerando la necessità di realizzare interventi educativi ad intensità diversa, che permettano di
tutelare i minori, ma allo stesso tempo di preservare il legame con la famiglia d'origine, dal 2011 il
Servizio Sociale sta sperimentando interventi educativi ad alta intensità presso il domicilio dei
minori, con l'intento di favorire la permanenza dei minori nelle famiglie, ma garantendo un
progetto educativo corposo sulle famiglie e allo stesso tempo una significativa riduzione della spesa
per le comunità educative. Tali obiettivi si intendono pertanto pienamente raggiunti. Si sono,
inoltre, messe in campo misure di razionalizzazione della spesa.
Residenzialità per disabili
Obiettivi raggiunti, sia in relazione alla rilevazione di qualità dei servizi residenziali che alla
complessiva offerta rivolta alla popolazione disabile, che si è realizzata della programmazione
effettuata.
Residenzialità per anziani
Il regolamento distrettuale per l'accesso al servizio "Casa residenza per anziani non autosufficienti"
a tempo indeterminato è stato approvato con deliberazione C.C. 16313/164 del 03/10/2011. Con
questo regolamento si sono aggiornati e rivisti i criteri per l’accesso alla residenzialità per anziani
non autosufficienti, nella direzione di meglio collegare il bisogno ad una complessiva valutazione
socioeconomica dell’anziano e della sua famiglia. La percentuale di utilizzo dei posti letto
temporanei per dimissioni ospedaliere protette è leggermente inferiore rispetto a quanto previsto,
in quanto la nuova funzione di sostegno di RETE ha, in parte, consentito un minor ricorso ai posti
dedicati alle dimissioni protette, facilitando un rientro al domicilio. L'obiettivo è comunque
raggiunto, in quanto il rientro al domicilio è sempre la priorità del servizio per l'utente.
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9. 1.3 - CONTRASTO ALLA MARGINALITA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE
Servizi per l’inclusione sociale
L’offerta di accoglienza a persone in condizioni di difficoltà e/o di marginalità sociale si è
ulteriormente arricchita, immettendo 15 posti aggiuntivi in concomitanza con il periodo invernale e
svolgendo un maggiore lavoro di rete, mediante il coordinamento di una serie di iniziative del
privato sociale. Si sono, inoltre, migliorati i percorsi di ascolto e accesso ai servizi per persone con
affetti da disturbi mentali e/o tossicodipendenti.
Carcere OPG
La programmazione di attività nella Casa Circondariale a carattere ludico-ricreativo risente della
condizione generale di sovraffollamento dei detenuti presenti. L’attività motoria è organizzata per
tutti i reparti. Continua il supporto e il “rimborso spese” per l’Associazione Senza Confini che opera
da tempo nella casa circondariale e propone percorsi di “formazione” finalizzati all’apprendimento
di abilità lavorative spendibili a fine pena. Importante permane l’attività dello sportello informativo
e di attività di mediazione. L’attività di mediazione è presente anche all’Ospedale Psichiatrico
Giudiziario. Nell’anno 2011 è stato organizzato un corso di animazione teatrale nella casa
circondariale. Importante è l’opportunità per detenuti in art. 21 OP e affidati all’UEPE di avviare
tirocini formativi d’avviamento al lavoro. E’ operativo un tavolo di confronto fra operatori a vario
titolo si occupano di detenuti: comune, centro per l’impiego, caritas, enti di formazione.
Contrasto alla prostituzione, alla tratta e allo sfruttamento lavorativo
L’obiettivo di monitorare il fenomeno prostituzione nel territorio è stato raggiunto in maniera
adeguata grazie alle uscite di mappatura e quelle di contatto con il target di riferimento. Durante
l’anno i colloqui con le persone che si prostituiscono sono stati numerosi e funzionali come dimostra
anche l’elevato numero di accessi ai servizi sanitari. Inoltre durante l’anno si è consolidata l’attività
al drop-in, luogo riservato dove è possibile avere colloqui riservati ed è possibile approfondire le
varie problematiche che queste persone vivono oltre all’informazione delle opportunità che la
legislazione offre vittime di tratta che intendono uscire da quel circuito di sfruttamento.
Fondamentale la collaborazione con il Centro della Salute per la Famiglia Straniera della locale
Azienda Usl per i percorsi sanitari che le persone intendono fare.
Interventi a favore della popolazione nomade
L’obiettivo di consolidare i percorsi di autonomia avviati e di responsabilizzazione delle famiglie
Sinte e Rom si riferisce ad una costante attività di monitoraggio e di organizzazione di interventi
che migliorino la qualità di vita nei campi, in particolare riferiti ai nuclei con minori. In tal senso,
pur con difficoltà collegate al turn over del personale dedicato, registrato nell’anno 2011.
Casa delle Donne
L’obiettivo di promuovere una cultura che contrasti la violenza è stato realizzato attraverso
interventi nelle scuole superiori e realizzando attività di sensibilizzazione e informazione sul
territorio creando sia occasioni di confronto e scambio sia accettando inviti a iniziative promosse da
altri cittadini o soggetti. L’attenzione al contesto culturale è parte integrante di un lavoro
quotidiano e minuzioso di attenzione ai luoghi comuni e ai fatti di cronaca che pur nella loro
complessità e drammaticità si fanno tramite di un dialogo e di un confronto con il territorio stesso.
Le risorse
Entrate Entrate Spese
Totale Entrate Spese Correnti Totale Spese
Correnti Investimenti Investimenti
Contrasto alla marginalità ed
253.619,08 253.619,08 912.186,58 912.186,58
esclusione sociale
Servizi per la domiciliarità 282.902,45 282.902,45 1.493.501,34 1.493.501,34
Servizi per la residenzialità 138.521,60 138.521,60 2.243.916,65 2.243.916,65
675.043,13 675.043,13 4.649.604,57 4.649.604,57
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11. PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA
Obiettivo 2 Tutelare le fragilità
Indicatori Target Aumento degli standard qualitativi delle risposte date ai cittadini
attraverso l'incremento del 5% delle progettazioni integrate Servizi
sociali/AUSL.
Dato 2010: 186
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 230 nuove situazioni trattate, con
un aumento del 24% rispetto alle nuove situazioni 2010.
Riduzione del tempo di attesa per la presa in carico a massimo 20
giorni dal colloquio sportello sociale
Dato 2010: max 25 giorni
Risultato raggiunto al 31.12.2011: max 18 giorni
Aumentare del 2% la presenza di cittadini ai progetti di comunità
Dato 2010: 1924 cittadini
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 1960 cittadini (+1,87%)
Aumentare del 12% l'offerta di alloggi assegnati di edilizia residenziale
pubblica e convenzionata
Dato 2010: 2430
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 7,5 % in più rispetto al 2010
Descrizione degli indicatori target raggiunti
L’obiettivo di tutela della fragilità ha, in larga parte, a che vedere con un complessivo
miglioramento organizzativo (servizi sociali) e con una maggiore funzione di governance esercitata
sia in relazione a partners istituzionali (AUSL, Azienda Ospedaliera S. Maria Nuova) che con le
partecipate (FCR, RETE, OSEA, SS. Pietro e Matteo), che con la rete del Terzo Settore e del Privato
Sociale. Molteplici gli obiettivi e i risultati – talvolta parzialmente acquisiti - di questa complessa
funzione di governance:
1) la necessità di aumentare la capacità di intercettare nuovi bisogni, favorendo e
ridistribuendo corresponsabilità nell’ascolto ed orientamento ai servizi;
2) la necessità di migliorare la qualità delle risposte ai bisogni dei cittadini, attraverso la
messa in campo di nuove funzioni ( accompagnamento alle famiglie) e qualificando l’equipe
di valutazione integrate multiprofessionali;
3) la necessità di razionalizzare e contenere le spese, pur a fronte di un miglioramento
complessivo delle risposte, attraverso un’attività di maggiore monitoraggio e costruzione
condivisa dei diversi budget di spesa, con le partecipate.
Gli indicatori mostrano un sostanziale raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il mancato raggiungimento dell’obiettivo del 12% di aumento di offerta abitativa è stato dovuto al
ritardo nell’esecuzione dei lavori di ripristino di alloggi sfitti, al ritardo nel convenzionamento di
interventi privati per la realizzazione di alloggi in affitto calmierato, alla mancata assegnazione di
risorse regionali per l’acquisizione di nuovi alloggi, al ritardo nella pubblicazione del bando di
acquisto di nuovi alloggi. L’indicatore 2010 è stato calcolato con i dati relativi agli alloggi pubblici e
privati convenzionati. Nel corso della relazione vengono forniti anche i dati relativi agli alloggi di
FINCASA e dell’Agenzia dell’Affitto.
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12. Azioni
2.1 - GOVERNANCE DELLE POLITICHE SOCIALI
Programmazione sociale e sociosanitaria
Nonostante le incertezze collegate all'entità dei finanziamenti per la spesa sociosanitaria da un lato
e, dall'altro, al reale impatto delle procedure di accreditamento, gli obiettivi sono stati raggiunti. Si
sono completati ed approvati gli strumenti di programmazione ed allocazione delle risorse
(Attuativo 2011 e Piano per la non autosufficienza 2011). Si è dunque garantito il funzionamento dei
servizi per disabili ed anziani secondo le previsioni di inizio anno.
Per quanto riguarda il completamento del processo di integrazione sociosanitaria nell'ambito dei
servizi di salute mentale e dipendenze si è giunti alla definizione dei rispettivi accordi con AUSL di
Reggio Emilia. Il 2012 sarà l'anno in cui gli accordi sottoscritti troveranno la necessaria
implementazione organizzativa nei Poli Sociali.
Patto locale Welfare
Dopo gli Stati Generali del Welfare, tenutisi il 12 ottobre 2011, si sono avviati 2 gruppi di lavoro -
tuttora attivi - che, a partire dalle linee strategiche contenute nel documento presentato in quella
sede, stanno elaborando le proposte di realizzazione. Si prevede che i gruppi lavoreranno fino al
mese di aprile/maggio 2012, definendo proposte che supportino un ampliamento o consolidamento
del sistema dei servizi, mediante introduzione di nuovi soggetti e percorsi di innovazione. Si tratta,
senza dubbio, di un processo ad elevata complessità per i contenuti posti e per il lavoro di
negoziazione e mediazione fra interlocutori (molto diversi fra loro) della comunità chiamati ad una
diversa modalità di partecipare e responsabilizzarsi sui problemi della comunità stessa.
Azioni di governance nei confronti delle ASP
L'obiettivo è stato pienamente raggiunto. Nel caso di OSEA, l'implementazione delle funzioni ha
consentito l'individuazione della risorsa residenziale più idonea per ogni singolo progetto, la
creazione di un sistema tra le realtà del territorio (comunità, case famiglia) e un rafforzamento
delle competenze educative delle équipe; nel caso di RETE l'esperienza è stata estremamente
positiva, perché ha contribuito a sostenere diverse famiglie in particolare nel delicato periodo delle
dimissioni ospedaliere, con tempestività e con competenze professionali altamente qualificate e
diversificate. Le nuove funzioni conferite alle ASP sono state oggetto di stretti monitoraggi a partire
dai quali si sono consolidate e confermate alcune funzioni mentre per altre si procederà a
modificare i contratti di conferimento di servizi e riposizionarle sui servizi comunali.
Le funzioni conferite già in precedenza sono state monitorate con regolarità.
Sistema di monitoraggio e controllo dei servizi affidati a FCR
Il processo avviato ha consentito di produrre diversi risultati e piste di lavoro. Si sono, infatti,
analizzati i diversi processi di generazione della spesa sociale, condivisi ambiti di razionalizzazione,
supportato alcune scelte di riduzione delle spese, attivati strumenti di reportistica informatizzata.
A partire dagli esiti di questo lavoro si sono anche ipotizzati ambiti di miglioramento organizzativo
dei Poli Territoriali (budget dei Poli).
I Reggiani per esempio
A partire dall'esperienza del bando 2011, è stato possibile costruire le condizioni affinché anche nel
bando 2012 vi sia un maggior radicamento nel territorio e una maggiore connessione con le attività
progettuali in capo ai Poli. Si sono, pertanto, messi a punto criteri che identificassero meglio spazi
di interazione e sussidiarietà delle diverse iniziative per le quali sono pervenute richieste che
consentissero una migliore integrazione con le attività dei servizi sociali territoriali.
Geodatawarehouse sociosanitario e socio-assistenziale
Gli ambiti selezionati e sperimentali per l'avvio del sistema hanno consentito un ottimo
approfondimento sia dal punto di vista socio-demografico che dal punto di vista del sistema di
servizi offerti. L'ipotesi di sviluppo del sistema, che dovrà strumentare l'Osservatorio delle Politiche,
si fonda sulle condizioni e sperimentazioni effettuate sui due ambiti avviati nel 2011.
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13. 2.2. - ACCESSO AI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI
Accreditamento dei servizi sociosanitari
Obiettivo pienamente raggiunto. Sono stati accreditati tutti i servizi per anziani e disabili. Il
complesso avvio e consolidamento del sistema di accreditamento ha comportato un lavoro molto
importante sia in relazione all'analisi dei diversi servizi coinvolti, sia nella negoziazione con Enti
gestori per la determinazione delle nuove tariffe, sia ancora per le nuove modalità di contribuzione
da parte degli utenti dei servizi. Questo lavoro ha visto il Comune come riferimento sia per la
Cabina tecnica regionale sia a livello distrettuale.
Funzionamento Sportello di accesso ai servizi
Tutti gli obiettivi collegati all’implementazione dello sportello sociale e sportello badanti, nonché
alla riduzione del tempo di attesa per la presa in carico sono stati raggiunti.
Nel 2011 la gestione dello Sportello Assistenti Familiari è stata conferita a RETE, creando la
possibilità di un primo collegamento fra domiciliarità assistita "privata" ai servizi. Gli esiti delle
proposte di assistenti familiari dello sportello sono più che soddisfacenti, poiché nel 47% dei casi
(valore medio su base distrettuale) tali proposte sono state accettate.
Sostegno e sviluppo alla progettazione territoriale.
Sono stati complessivamente raggiunti gli obiettivi che attengono al mantenimento o sviluppo del
lavoro di sviluppo di comunità, introducendo - fra l'altro - differenziazioni importanti nel modello di
lavoro con il territorio. In particolare, i tavoli di quartiere costituiti sui servizi e politiche a favore
di minori stanno trovando nel territorio comunale differenti formulazioni e ambiti specifici di
lavoro, privilegiando il tema della scuola. Sono state definite linee guida provinciali che orientino i
rapporti convenzionali fra Comune e Comunità Educative e avviati laboratori per la definizione di
strumenti di lavoro comuni. La riprogettazione del servizio di mediazione famigliare (ex Centro per
le Famiglie) è tuttora in corso in quanto collegato al processo di miglioramento organizzativo dei
servizi sociali: le priorità e la tempistica dei diversi ambiti di riprogettazione è stata rivista in
accordo con la Direzione dei Servizi Sociali.
Funzioni di servizio sociale professionale per il sostegno e l'accompagnamento alle famiglie
Obiettivi raggiunti. Per l'aumento delle complessità che le famiglie portano, nel 2011 si è investito
molto nelle collaborazioni con i partner quali ASL, partner e privato sociale per rinforzare le équipe
dei Poli realizzando una piena interprofessionalità, condizione imprescindibile per affrontare le
situazioni che oggi si presentano al servizio. In particolare, l'esempio dell'équipe integrata in ambito
minori è un esito estremamente importante perché per la prima volta le situazioni sono seguite
congiuntamente con la psicologia in tutte le fasi progettuali.
2.3 – PREVENZIONE DEL DISAGIO SOCIALE
Servizi di prossimità per la prevenzione al disagio
Grande investimento è stato profuso in questo ambito, sperimentando anche forme di
coinvolgimento con cittadini, organizzazioni del privato sociale e risorse dei territori nel trattare
tematiche generali riferite ai disagi sociali presenti nella comunità e gruppi di persone
problematiche. Coerentemente con quanto riferito al prodotto 8724, anche in quest'ambito c'è stato
un forte investimento nella collaborazione con i partner del privato sociale nell'intercettazione e
gestione di situazioni di rischio, offrendo percorsi complementari ma integrati con quelli dei poli
territoriali. Particolarmente positiva è stata l'esperienza legata a situazioni trattate in
collaborazione con il SERT, in linea con quanto si va definendo nell'accordo di programma
dipendenze.
Per la peculiarità delle azioni svolte, diventa difficoltoso conteggiare le presenze dei cittadini nei
progetti di comunità; si può comunque affermare, dai dati in nostro possesso, che il numero delle
persone intercettate supera quello del 2010 di circa il 2% (1960 cittadini).
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14. 2.4 – EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE
Il Piano operativo comunale, in corso di predisposizione, prevede di destinare all’edilizia
residenziale sociale circa il 20% degli alloggi derivati dalla nuova costruzione o da interventi di
riqualificazione del patrimonio, incrementando in 15 anni il patrimonio accessibile, a prezzi più
bassi di quelli del libero mercato, di circa 2.400 alloggi.
Interventi sul patrimonio pubblico per alloggi a canone sociale
Nonostante le difficoltà a reperire risorse, il ripristino deI patrimonio pubblico sfitto e la sua
valorizzazione sono obiettivi prioritari.
Recupero alloggi
A settembre 2011 erano circa 950 le famiglie che hanno fatto richiesta di un’abitazione ERP, intorno
a 40 i nuclei per le emergenze abitative e circa 80 quelli interessati all’affitto agevolato. Nel corso
del 2011 sono stati assegnati complessivamente 180 alloggi grazie ai programmi in corso, alle risorse
derivanti dai canoni d’affitto e a un contributo della fondazione Manodori. Gli alloggi sono stati
destinati ad ERP, emergenza abitativa, affitto agevolato (“locazione permanente”), altri 30 alloggi
sono stati ripristinati e destinati al cambio alloggi, anche per le famiglie che si sono dovute
trasferire dai fabbricati demoliti del quartiere Compagnoni. Lo sforzo per ripristinare alloggi
esistenti sfitti da destinare a nuove assegnazioni è supportato dal programma “Nessun alloggio
pubblico sfitto” (I° e II° stralcio), avviato nel 2008 da Stato e Regione e che ha destinato al Comune
di Reggio Emilia 5.713.000 euro per il ripristino di circa 230 alloggi vuoti. Ad oggi sono stati
completati 185 alloggi i restanti 45 sono in lavorazione. Oltre a questo è in corso un altro
programma di ripristino di alloggi sfitti, elaborato da ACER secondo quanto previsto dalla
convenzione di gestione degli alloggi pubblici approvata con Delibera di Consiglio Comunale n.
20032 del 25.10.2010. Tale piano è relativo al ripristino di 130 alloggi sfitti per un importo pari a
914.000€ ed è stato approvato con delibera di Giunta comunale pg. n. 4163 del 15.03.2011. Il piano
è finanziato tramite un’anticipazione delle risorse da parte di ACER che rientrerà in 8 anni
trattenendosi parte dei proventi degli affitti alloggi pubblici che ha in gestione. Di questi alloggi 75
sono già stati conclusi i restanti 55 sono in lavorazione. Nel corso dell’anno sono stati riconsegnati
dagli inquilini 130 alloggi, di questi 83 sono stati ripristinati con risorse derivanti dai canoni di
affitto o economie derivanti dai programmi di cui sopra, 47 non sono stati ripristinati per mancanza
di risorse per un fabbisogno di oltre 500.000 €. È inoltre stato ultimato il cantiere per il recupero di
tre storiche casette elemosinarie in centro storico (via Fontanelli), destinate anche a posti letto per
donne sole o con figli a carico. Questi posti letto verranno arredati e presumibilmente assegnati da
parte dei servizi sociali entro primavera/estate 2012. Importo complessivo: 1.100.000 €. Sempre
nella città storica, è terminata la ristrutturazione l’immobile Galleria Parmeggiani dove sono stati
realizzati nove alloggi da assegnare nel 2012 a studenti universitari, per complessivi 15 posti letto.
Importo complessivo 1.190.000 €
Manutenzioni straordinarie
Già dal 2007 il Comune ha attivato un programma di manutenzione straordinaria degli edifici
residenziali pubblici per 6 milioni di euro di investimento. Obiettivo: intervenire su 45 fabbricati per
garantire la durata nel tempo del patrimonio, migliorarne le prestazioni energetiche, la messa a
norma degli edifici, oltre al ripristino di 30 alloggi vuoti. Il programma prevede lavori su condomini
di proprietà tutta comunale o mista pubblico- privata. Da ultimare gli interventi su tre edifici di
proprietà mista pubblico - privata. Sono inoltre in corso interventi di riqualificazione energetica del
patrimonio residenziale pubblico, tra cui quello del fabbricato di via Maramotti 25 a Gavassa,
intervento da 80.000 € seguito da ACER e coinvolto nel progetto internazionale Fresh, e quello del
fabbricato di via Caleri 24-28 a Cella per 343.000 € per cui è prevista la sostituzione dell’impianto
di riscaldamento.
Riqualificazione urbana e nuova costruzione
Riqualificazioni - PRU Quartiere Compagnoni Fenulli
Procedono i lavori di riqualificazione nel quartiere, in particolare:
- I° stralcio: concluso nel 2010, inaugurazione degli ultimi 32 alloggi a dicembre 2010, assegnati
nel corso del 2011;
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15. - II-III-IV° stralcio: sono iniziati in autunno 2010 i lavori di riqualificazione. Durante l’estate 2011
sono stati demolite le ultime 7 palazzine esistenti a nord di via Compagnoni e sono iniziati lavori
per la realizzazione degli 80 alloggi ERP, pronti tra 2013 e 2014. Il progetto prevede anche un
centro polifunzionale, la modifica del tracciato di via Compagnoni, la realizzazione di
autorimesse e parcheggi pubblici, la sistemazione delle aree verdi, l’intervento pubblico si
concluderà nel 2015. È previsto anche un intervento privato per la realizzazione di 88 alloggi,
terziario e commerciale, parcheggi pubblici e una piazza di quartiere la cui progettazione ed
esecuzione è a carico della ditta appaltatrice.
- V° e VI° stralcio: sono stati assegnati da parte della Regione ER nel corso del 2010 oltre
3.000.000€ per lavori di manutenzione straordinaria (cappotti esterni, rifacimento coperture,
rifacimento impianti elettrici parti comuni, sistemazione aree esterne) oltre ad una quota di
cofinanziamento comunale su 11 fabbricati di proprietà mista pubblico - privata. A fine ottobre
2011 è stato sottoscritto tra Ministero e Regione ER l’accordo di programma per l’attuazione
degli interventi finanziati. Ne 2012 si concluderà la fase di progettazione, la fine dell’intervento
è prevista per il 2014.
Recupero del Padiglione Vittorio Marchi
Grazie ad un intervento da 3.460.000 €, finanziato da Stato e Regione, una parte del Padiglione
del campus San Lazzaro sarà recuperato e destinato a studenti universitari, con la realizzazione di
10 alloggi, per complessivi 46 posti letto. L’intervento si concluderà nel 2014.
Alloggi per anziani a Villa Ospizio bando regionale “3.000 case in affitto e la prima casa in
proprietà”
Grazie a finanziamenti regionali (bando regionale “3.000 case in affitto e la prima casa in
proprietà” e bando regionale su “Contributi in conto capitale”) verranno realizzati 20 alloggi per
anziani in località Villa Ospizio, per un importo complessivo di 3.650.000 €. I lavori sono in corso di
esecuzione e verranno completati entro il 2013.
Cessione alloggi derivanti dal bando “3.000 case in affitto e la prima casa in proprietà”
Tra 2012 e 2013 saranno ceduti al Comune, con un contributo di 780.000 €, 24 alloggi realizzati a
Pieve e via Gramsci - Morandi da attuatori privati con il bando regionale “3.000 case in affitto e la
prima casa in proprietà”, gli alloggi saranno destinati all’affitto agevolato.
Fincasa s.p.a.
Tramite gli investimenti di Fincasa s.p.a., la società partecipata del Comune, si prevede che
saranno disponibili entro la fine del 2012 e l’inizio del 2013 per le graduatorie comunali circa 35
alloggi da destinare all’affitto agevolato. In particolare 13 alloggi saranno acquistati a Pieve (oggi in
fase di costruzione) mentre gli altri saranno acquisiti tramite bando. Il bando, pubblicato a
dicembre 2011, è relativo all’acquisto di alloggi in area stazione e centro storico (zona Patto di via
Roma), le domande verranno presumibilmente acquisite entro febbraio 2012. Per questo intervento
la regione ER ha già stanziato nel corso del 2010 un contributo di oltre 2.000.000€. Gli alloggi che
verranno acquisiti saranno destinati a studenti universitari, giovani coppie/lavoratori o comunque a
nuclei iscritti nella graduatoria della locazione permanente.
Interventi privati convenzionati: Affitto agevolato e convenzionato
Con riferimento al PRG del 1999, nel 2005 l’Amministrazione comunale, insieme alle associazioni
coinvolte nel tema della casa, ha elaborato uno strumento che prevede, per determinate aeree, un
aumento della capacità edificatoria di 0,05 mq/mq per realizzare alloggi privati da destinare a
all’affitto per 15 anni a quei nuclei con particolari requisiti di reddito. Secondo un Accordo
territoriale, il canone è ridotto del 20%, rispetto al valore medio di mercato. Con questo strumento
sono stati realizzati ed affittati circa 100 alloggi, a fronte delle quasi 500 domande di accesso
presentate. Oggi è in corso un processo di approfondimento e revisione di questo strumento anche
in conseguenza delle novità introdotte dal PSC,RUE e POC in relazione all’ERS. In corso i lavori di
realizzazione delle palazzine.
Bando “3.000 case in affitto e la prima casa in proprietà”
Finanziato dalla Regione, oltre agli alloggi che andranno ad aumentare il patrimonio pubblico di cui
ai punti precedenti grazie alla partecipazione al bando regionale “3.000 case in affitto e la prima
casa in proprietà” attuatori privati realizzeranno circa 95 alloggi da destinare alla vendita a prezzo
ridotto di circa il 15 % rispetto a quella del libero mercato.
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16. Bando regionale “Edilizia Residenziale Sociale 2010”
Tramite un finanziamento regionale di oltre 6 milioni di euro assegnato ad attuatori privati saranno
realizzati circa 80 alloggi a Parco Ottavi, via Dimitrov e Canali da destinare alla locazione agevolata
a lungo e medio termine.
Bando per contribuiti a privati del centro storico
A giovani con meno di 35 anni sono destinati circa una ventina di alloggi con canone d’affitto
agevolato, grazie al ripristino di alloggi privati nella città storica individuati tramite bando pubblico
indetto dal Comune di Reggio. Per questo intervento è stato assegnato dalla Regione ER un
contributo pari a circa 530.000€. Un alloggio è già stato assegnato, è in corso di perfezionamento il
procedimento per l’avvio dei lavori dei restanti i restanti 20.
Agenzia per l’affitto
Con questo strumento di livello provinciale si promuove l’affitto di alloggi privati a canone ridotto,
prestando garanzie nel caso di danni all’alloggio o morosità da parte dell’inquilino.
Con questo strumento ad oggi sono stati sottoscritti 70 contratti d’affitto nel Comune di Reggio
Emilia, di cui 30 nel corso del 2011, pari ad un aumento del 75% dei contratti stipulati.
Dati di riepilogo:
- Pubblici: 2.400 circa alloggi assegnati nel 2011;
- Privati convenzionati e Agenzia per l’Affitto: 170 alloggi affittati nel 2011 ;
- Fincasa per l’affitto agevolato: 30 affittati nel 2011
Totali: 2.600 circa assegnati nel 2011 (7,5% in più rispetto al 2010)
Le risorse
Entrate Entrate Spese
Totale Entrate Spese Correnti Totale Spese
Correnti Investimenti Investimenti
Accesso ai servizi sociali e
4.126.512,64 118.642,00 4.245.154,64 2.489.298,10 105.642,00 2.594.940,10
sociosanitari
Edilizia residenziale sociale 1.320.515,41 2.139.344,81 3.459.860,22 771.083,61 2.139.344,81 2.910.428,42
Governance delle politiche
265.000,00 265.000,00 920.000,00 920.000,00
sociali
Prevenzione del disagio
188.674,91 188.674,91 742.488,91 150.000,00 892.488,91
sociale
5.900.702,96 2.257.986,81 8.158.689,77 4.922.870,62 2.394.986,81 7.317.857,43
Tutelare le fragilità
Totale Spese
47% Totale Entrate
Totale Entrate Totale Spese
53%
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17. PROGRAMMA 1 VIVERE UNA VITA SERENA
Obiettivo 3 Incrementare il grado di integrazione della
comunità
Indicatori Target Aumentare del 1,7% il potenziale di integrazione e di apertura
culturale della comunità (indicatore composto)
Dato 2010: 1%
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 2,8%
Mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini nella zona di
abitazione rispetto alla sicurezza personale
Dato 2010: 57,9%
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 59,6%
Livello di soddisfazione dei cittadini nella zona di abitazione rispetto alla sicurezza personale-
Monitorcittà
70
Gradimento al 59,6%
60
50
40
dic 07 lug 08 dic 08 lug 09 dic 09 dic 10 dic 11
REGGIO E. MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE
SICUREZZA
lug 08 dic 08 lug 09 dic 09 dic 10 dic 11
REGGIO E. 50,2 54,3 54,8 56,2 57,9 59,6
MEDIA REGIONALE 44,5 48,1 49,2 50,4 50,7 52,3
MEDIA NAZIONALE 45,3 44,7 44,9 45,4 46,8 50,1
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18. Descrizione degli indicatori target raggiunti
Prima di esaminare i diversi indicatori rileviamo brevemente due considerazioni generali.
La prima riguarda il fatto che la crisi economica a fine anno 2011 ha evidenziato una forte
diminuzione dei flussi migratori in città. L’aumento pure evidente, di popolazione straniera
residente va letto come radicamento ed ulteriore dilatazione della popolazione già presente sul
territorio dovuta soprattutto a ricongiungimenti familiari e nuovi nati. E’ un elemento di riflessione
importante, indice della gravità della crisi e della difficoltà di trovare lavoro, che potrebbe essere
visto in positivo come stabilizzazione e superamento di un trend di forte e costante aumento di
popolazione immigrata che poteva non essere compatibile con gli equilibri sociali generali della
comunità.
La seconda concerne gli indicatori di riferimento che essendo assai diversi fra loro possono essere
considerati e compendiati diversamente. Di seguito si rilevano dei dati demografici complessivi e i
dati educativo – formativi che risultano più pregnanti dal punto di vista del potenziale di
integrazione.
I dati presi in esame a consuntivo 2011 rispetto al 2010 meritano una trattazione, per quanto
sintetica, poiché si tratta di indici di natura e pesi diversi che vanno meglio evidenziati e valutati.
Significativo è il rapporto CNEL, pubblicato nel gennaio 2011, sugli indici di integrazione in scala
provinciale degli immigrati in Italia, che posiziona la realtà di Reggio Emilia al terzo posto a livello
nazionale per quanto riguarda il potenziale di integrazione. Sulla base di tale indagine, Reggio è 4°
come indice di attrattività; 2° come appartenenza familiare (famiglie con almeno 1 componente
straniero); 1° come indice di inserimento occupazionale; 1° come indicatore del reddito medio
annuo pro-capite della popolazione straniera. Per quanto attiene al dato della soddisfazione dei
cittadini nella zona di abitazione rispetto alla sicurezza personale sono già riportati i dati di Monitor
Città, che registrano un trend positivo negli anni.
Esaminando gli indicatori di monitoraggio, emerge quanto segue:
Indicatori demografici: parametro basilare che evidenzia nel 2011 rispetto al 2010 un aumento del
5% di popolazione straniera. Popolazione straniera che rispetto al dato “acquisizione di cittadinanza
italiana” vede nel 2011 una contrazione, che si registra anche per il saldo migratorio. Pur
conservando un segno positivo, non esprime più il livello di aumento degli anni precedenti. In una
fase di piena occupazione, il saldo migratorio potevo suggerire riflessioni sulla capacità attrattiva
del nostro territorio ora, in piena crisi da più anni, l’inversione del trend può costituire un positivo
fattore di equilibrio e rappresentare la condizione di base per una migliore integrazione di coloro
che già sono presenti e che necessitano di un consolidamento dei percorsi di inclusione in atto. Tale
valutazione compiuta su un indicatore che più di altri testimonia una tendenza nuova ma
soprattutto un bisogno di contenimento degli arrivi e la creazione di interventi più mirati sulla
tenuta del tessuto sociale, permette di rilevare la positività del potenziale di integrazione della
città. A completamento di questa prima famiglia di indicatori un dato molto interessante da
considerare è quello relativo alla vetustà della residenza dei cittadini stranieri in chiaro aumento
(+9,8% rispetto al 30/06/2010) quale ulteriore elemento che testimonia lo stabilizzarsi sul territorio
della presenza dei migranti.
Indicatore educativo - formativo: altro indice di base per individuare la presenza di reali percorsi
di inclusione – integrazione nella comunità. La scuola nella fascia prescolare ma soprattutto la
scuola dell’obbligo è la grande protagonista della formazione dei cittadini di oggi e di domani. Nella
scuola si realizzano i fondamentali processi di socializzazione, acculturazione, costruzione di legami
ad una classe di amici e ad una comunità.
I dati ci dicono che da anni sono in continuo aumento le percentuali di presenza di bambini e
giovani stranieri in tutti gli ordini di scuola. Nella scuola primaria i ragazzi stranieri o di origine
straniera sono il 21,8%; nella scuola media sono il 20,5%. In aumento poi è il trend di scolarità per i
prossimi anni. Si consolidano pure sul territorio le reti associazionistiche e formative dei corsi di
apprendimento della lingua italiana per adulti e la presenza in tali attività di cittadini migranti in
linea anche con la recente innovazione legislativa in ordine ai permessi di soggiorno di lungo
periodo.
Indicatore legato alla struttura economica locale: si dispone di un unico parametro che è quello
relativo alla presenza di migranti nel registro delle imprese CCIAA. Il dato è costantemente in calo
nel 2011 rispetto al 2009 ed al 2010. Qui è abbastanza semplice notare come gli effetti della crisi
economica nel tempo portino alla contrazione delle presenze nel registro imprese CCIAA.
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19. Indicatore sociale: siamo qui a rilevare il dato degli accessi ai Poli territoriali di servizio sociale da
parte di cittadini stranieri in difficoltà, in controtendenza a quanto si potrebbe supporre alla luce
della recessione in atto, un ulteriore contrazione degli accessi ai Poli di servizio sociale di cittadini
migranti. Tendenza che forse può essere letta da un lato come una ancor scarsa conoscenza dei
presidi di servizio sociale sul territorio e dall’altro come una sorta di non attenzione, da parte dei
cittadini migranti, rispetto a servizi che si ritengono non in linea con esigenze (ricerca di lavoro,
casa, ecc.) che non possono essere rapidamente riscontrate.
Visto tutto ciò si può concludere che la crisi di questi anni ha di fatto bloccato il trend di aumento
continuo di popolazione straniera in città ma offre le condizioni di una lettura in positivo in termini
di maggiori possibilità di radicamento ed inclusione di chi già vi risiede.
Siamo dunque, nell’ambito di una visione complessiva dei fenomeni migratori a Reggio, in una fase
non quantitativamente propulsiva ma di giusto mantenimento e di tenuta dei processi di
integrazione in un quadro ricco di problematicità economiche e sociali.
Ci sono però anche tanti fattori di novità, al di là degli indicatori presi in esame, che danno tono e
qualità a politiche di integrazione ed inserimento sociale, quali:
- l’espandersi di pratiche di dialogo interculturale che trovano momento di sintesi nella
promozione del network delle città italiane interculturali;
- il coordinamento delle associazioni, tante e diverse, che organizzano sul territorio corsi di
lingua italiana;
- le iniziative di accoglienza dei profughi e richiedenti asilo;
- il sostegno al consolidamento della Fondazione Mondinsieme.
Nell’attuale contesto socio-economico, sono azioni che costituiscono un impegno fortemente attivo
e propositivo da parte dell’amministrazione comunale.
Azioni
3.1 GOVERNANCE DELLA COESIONE SOCIALE
In relazione ai temi della Governance e della coesione sociale, un tratto constante è consistito nella
ricerca a tutto campo, dal livello locale a quello europeo, di finanziamenti e bandi per
l’acquisizione di possibili nuove risorse, che hanno comportato un intenso lavoro di progettazione,
gestione e rendicontazione.
In quest’ambito sono stati realizzati cinque prodotti/progetti:
- Il primo ha riguardato l’attivazione della Fondazione Mondinsieme che ha raggiunto risultati molto
positivi. Pur essendo in un fase iniziale della sua attività la Fondazione è stata sollecitata nel corso
dell’anno ad operare su Progetti europei (SPARDA) e su altre attività (accordo con il Regno del
Marocco) rispondendo pienamente.
- Il secondo riguarda il prodotto generale del tema Immigrazione/Integrazione che è quello della
conoscenza, programmazione e gestione dei fenomeni migratori. Sono stati raggiunti gli obiettivi
prefissati nonostante l’assenza di risorse specifiche in bilancio: nello specifico, sono state svolte le
attività di attivazione del Network delle città interculturali e l’attività di insegnamento della lingua
italiana agli adulti stranieri, che ha comportato un complesso lavoro di coordinamento di tutti i
soggetti coinvolti.
- Il terzo ha riguardato le politiche di accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo. Anche in questo
caso si è svolto un lavoro soprattutto di governance e di coordinamento a livello locale e regionale
con la difficoltà certo non prevedibile legata all’emergenza sbarchi dal nordafrica e all’accoglienza
di questi profughi gestita innanzitutto dalla Protezione Civile ma che molto ha coinvolto anche il
Servizio.
- Il quarto è relativo ai Centri Sociali che costituiscono una realtà aggregativa di primario rilievo sul
territorio. Questa esperienza fra l’altro, si pone come uno dei riferimenti più significativi nella
campagna di promozione e rilancio delle pratiche di cittadinanza attiva e di partecipazione.
Realizzata con successo nel giugno 2011 la settimana dei Centri Sociali che li ha visti protagonisti
con attività ed iniziative diverse.
- Con il Progetto Geodatawarehouse, che ha visto un impegno congiunto di servizi diversi in un
percorso di analisi preliminare sui tratti salienti del progetto, ha portato alla produzione nel corso
dell’anno di un primo report, che sarà oggetto di implementazione e messa a sistema nel 2012.
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20. 3.2 - PATTI PER LA CONVIVENZA
Nell’ambito dei Patti per la Convivenza, il Centro di Mediazione dei Conflitti che ha fatto registrare
numeri imprevedibili di accessi al Centro e di interventi richiesti a dimostrazione di una difficoltà a
mantenere relazioni non conflittuali. Il Centro si è via via evidenziato come un vero e proprio filtro
sociale di depotenziamento dei conflitti. Nel 2011 si è proceduto all’assegnazione della gestione del
Centro tramite gara informale alla Coop. Mediare.
- Sicuramente il vero cuore di questa azione strategica sono i Patti per la convivenza. Nel 2011 si
sono condotti i Patti di Via Roma, di Zona Mirabello e di via Toschi/via San Carlo.
In particolare, i primi due sono basilari per gestire le modalità di intervento in quelle zone della
città a più alta problematicità sociale. Il Patto di via Roma ha visto il finanziamento dell’intervento
di riqualificazione in Parco S. Maria ed il mantenimento di tutto l’articolato programma di attività
di promozione culturale e prevenzione, nonostante le limitate risorse. Parimenti si sono consolidati
i rapporti con il Comitato di Via Melato/Zona Mirabello, interessata da specifico Progetto di
Rigenerazione Urbana.
- Patto zona Stazione: il primo e più strategico Patto di sicurezza urbana sviluppato in città. Vero e
proprio paradigma in quest’ambito. Il 2011, a compimento dei primi 3 anni, ha visto il rilancio del
Patto stesso in una logica di progettazione integrata sul tema sicurezza. Linee di intervento che si
muovono su piani diversi e che vanno dall’animazione territoriale alla riqualificazione come sta
avvenendo presso il Parco Le Paulonie dove nel 2011 è stato terminato il nuovo campo di calcio a 5.
Molto significativi anche i dati in ordine al contrasto del disordine urbano in zona Stazione. Per
contrasto al disordine urbano intendiamo quel complesso di azioni volte a contenere e limitare la
presenza in loco di gruppi di persone dedite all’uso ed abuso di alcool e di sostanze. Tali interventi
sono compiuti da una specifica unità di strada che nel corso dell’anno 2011 ha attivato centinaia di
contatti e compiuto decine di accompagnamenti complessi ai servizi delle persone in questione.
3.3 - PRESIDIO DEL TERRITORIO
Azione strategica che nel 2011 si è mossa su due direttrici: una di vigilanza e controllo ed una di
conoscenza dei fenomeni connessi alla criminalità organizzata.
- Sul versante del monitoraggio degli interventi di vigilanza negli spazi pubblici a rischio e dello
sviluppo delle infrastrutture e servizi per la sicurezza tutti gli indicatori sono stati riscontrati, pur in
un contesto di criticità delle risorse disponibili per le tecnologie di videosorveglianza. Molto alto
anche il dato relativo ai controlli nei parchi da parte della Polizia Municipale: si pensi che i controlli
appiedati da parte di agenti di PM nei parchi e negli spazi pubblici più a rischio erano previsti
nell’ordine di 15.000 e ne sono stati effettuati, in realtà, oltre 23.000.
- Prodotto nuovo nel 2011 la Promozione della Cultura della Legalità. Su tale progetto specifico si è
goduto di un finanziamento regionale che ha consentito l’attuazione di una serie di momenti di
sensibilizzazione con scuole e categorie sociali interessate ai temi delle possibili infiltrazioni
mafiose sul territorio.
E’ stato pure attivato nella primavera scorsa un negozio etico gestito dalla cooperativa
“Liberamente”, quale luogo di vendita dei prodotti delle cooperative nate sulle terre confiscate
alle mafie e momento di incontro delle associazioni antimafia reggiane. Attivati pure due laboratori
nelle scuole secondarie superiori della città.
In quest’ambito un dato di criticità è costituito dal Centro di documentazione per la legalità non
ancora decollato non essendosi create le condizioni per l’effettivo avvio delle attività.
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21. Le risorse
Entrate Entrate Spese
Totale Entrate Spese Correnti Totale Spese
Correnti Investimenti Investimenti
Governance delle politiche
557.934,63 557.934,63 762.036,63 150.000,00 912.036,63
per la coesione sociale
Patti per la convivenza 69.000,00 45.000,00 114.000,00 176.903,74 115.000,00 291.903,74
Presidio del territorio 15.496,00 671.934,63 227.530,65 1.203.940,37
642.430,63 45.000,00 687.430,63 1.166.471,02 265.000,00 1.431.471,02
Incrementare il grado di integrazione della comunità
Totale Entrate
32%
Totale Entrate
Totale Spese
Totale Spese
68%
20
22. PROGRAMMA 2: AVERE UNA BUONA CULTURA ED UNA BUONA
EDUCAZIONE
4 CONSOLIDARE UN SISTEMA 5 AUMENTARE LA DIFFUSIONE 6 MANTENERE L'ATTUALE
CULTURALE COMPLETO, DI DELLA PRATICA SPORTIVA LIVELLO DI EDUCAZIONE
ALTO LIVELLO E ATTRATTIVO NELL'ETA' PRESCOLARE E
DI NUOVE PRESENZE SCOLARE
4.1 GOVERNANCE DELLE 5.1 GOVERNANCE DELLE 6.1 PROGRAMMAZIONE E
POLITICHE CULTURALI POLITICHE SPORTIVE GESTIONE DEL SISTEMA
EDUCATIVO 0-6 ANNI
4.2 BIBLIOTECHE 5.2 FONDAZIONE PER LO
SPORT 6.2 PROGRAMMAZIONE E
GESTIONE DEL SISTEMA
4.3 MUSEI EDUCATIVO 6-18 ANNI E
PARTECIPAZIONE GIOVANILE
(Officina Educativa)
4.4 ALTRE ISTITUZIONI
CULTURALI
6.3 SVILUPPO DI UN SISTEMA
CITTA'-UNIVERSITA'
4.5 FONDAZIONE I TEATRI
6.4 INFRASTRUTTURE E
SERVIZI PER IL SISTEMA
4.6 FONDAZIONE NAZIONALE
EDUCATIVO
DELLA DANZA
6.5 ISTITUTO MUSICALE PERI
21
23. PROGRAMMA 2
AVERE UNA BUONA CULTURA ED UNA BUONA EDUCAZIONE
Reggio Emilia si è fortemente distinta in questi anni sia a livello di proposte culturali che di iniziative
per la diffusione delle pratiche sportive, consolidandosi come una città vivace ed attrattiva, che
offre ai suoi cittadini molte opportunità per vivere il proprio tempo libero, riuscendo a soddisfare
esigenze e richieste culturali differenti anche in rapporto alle varie fasce d’età.
Crediamo che la cultura e lo sport siano strumenti fondamentali per formare le persone, promuovere
benessere, educazione e integrazione, valorizzare le persone e il capitale umano e rappresentino
pertanto una risorsa strategica e un fattore decisivo per lo sviluppo e la crescita della comunità dal
punto di vista sociale, economico e civile. Per questo motivo abbiamo investito e intendiamo
continuare ad investire in questo settore, perché i cittadini possano godere di una buona cultura e
offerta sportiva: ciò per noi significa da un alto offrire un sistema culturale completo, di alto livello,
costituito da molteplici iniziative e manifestazioni dedicate alla musica, alla danza, alla filosofia, al
cinema, alla fotografia, all’arte contemporanea, all’architettura per tutti i cittadini reggiani ma
attrattivo di presenze anche di livello internazionale; dall’ altro dare la possibilità di usufruire di
servizi gratuiti e di qualità e di accedere a svariati luoghi culturali ed espositivi che offrano prodotti
interessanti e stimolanti.
La formazione e l’educazione passano anche attraverso la pratica sportiva: per questo è importante,
per tutte le fasce di età, poter accedere a tante e diverse opportunità sportive grazie ad un settore
vivace, dinamico, ricco di iniziative per ogni persona, rispondente ad ogni esigenza e abilità e con
una diffusa dotazione di spazi e impianti sportivi.
Una città che ha cura dei propri cittadini e del loro futuro investe molto anche sull’istruzione. Oggi
viviamo nella società della conoscenza ed è fondamentale e strategica l’attenzione ai temi del
sapere, dell’istruzione e della formazione, dell’apprendimento lungo l’intero arco della vita, perché
è su questi fronti che si gioca sempre più la capacità di una società di costruire il proprio futuro.
Perché i cittadini possano avere una buona istruzione è necessario rendere disponibile e accessibile il
sapere. Avere una buona istruzione significa, dunque, in primo luogo avere la possibilità, senza
esclusioni di alcun genere, di accedere alle istituzioni dedicate alla formazione, istituzioni che
sostengano, aiutino e valorizzino tutte le persone e tutte le culture, comprese le persone più fragili,
contrastando e prevenendo così la marginalità e la devianza. In secondo luogo significa poter
frequentare scuole, università o istituti adeguati e di qualità perché l’educazione è un diritto di tutti
e perché dalla qualità dell’istruzione dipende il futuro di una comunità.
Reggio Emilia parte da una buona condizione, una condizione di eccellenza a livello mondiale: a
Reggio Emilia si è affermata un’esperienza pedagogica d’eccellenza nella fascia di età 0-6 anni grazie
all’Istituzione Nidi e Scuole dell’Infanzia e al Centro Internazionale Loris Malaguzzi, già sede di
Reggio Children e del Centro di Documentazione e Ricerca, polo d’attrazione del sistema educativo
reggiano e luogo di innumerevoli eventi culturali e formativi legati al tema dell’educazione e della
ricerca.
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24. PROGRAMMA 2 AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA
EDUCAZIONE
Obiettivo 4 Consolidare un sistema culturale completo, di
alto livello e attrattivo di nuove presenze
Indicatori Target Mantenere al 65.6% il livello di soddisfazione dei cittadini
relativamente ai servizi culturali e dello spettacolo (pari alla media
regionale)
Dato 2010: 74,6%
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 76,5%
Mantenere le presenze fuori provincia alle iniziative culturali
Dato 2010: 20%
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 32%
Mantenere il numero degli utenti dei servizi museali e delle
biblioteche
Dato 2010: 406.700 utenti attivi biblioteche, 83.103 visitatori sedi
musei
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 386.508 utenti attivi biblioteche,
91.954 visitatori sedi musei
Mantenere il numero degli spettatori paganti della Fondazione I Teatri
Dato 2010: 96.996
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 91.877
Livello di soddisfazione dei cittadini relativamente ai servizi culturali - Monitorcittà
80
Gradimento al 76,5%
70
60
50
dic 07 lug 08 dic 08 lug 09 dic 09 dic 10 dic 11
REGGIO E. MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE
CULTURA E SPETTACOLO
lug 08 dic 08 lug 09 dic 09 dic 10 dic 11
REGGIO E. 72 71,8 72,6 75,3 74,6 76,5
MEDIA REGIONALE 67,6 66,8 66,9 67,2 65,6 67,2
MEDIA NAZIONALE 64 62,4 62,8 63 60,2 60,1
23
25. Descrizione degli indicatori target raggiunti
Nel corso del 2011 sono stati raggiunti in gran parte gli obiettivi con risultati superiori ai valori
attesi, nonostante il contenimento dei finanziamenti rispetto all’anno precedente.
Si è confermato superiore al 65,6% (media regionale) il livello di soddisfazione dei cittadini rispetto
ai servizi culturali e dello spettacolo: il gradimento complessivo delle attività culturali 2011 si è
attestato al 76,5% (dato Monitorcittà), registrando un aumento anche rispetto alla percentuale del
75,3% ottenuta nel 2010. Esiti ancora più importanti si sono avuti in due attività oggetto d’indagini
mirate: Fotografia europea ha superato la percentuale di gradimento del 2010 (94%, secondo
l’indagine dell’Università di Modena e Reggio) e la Fondazione I Teatri ha registrato un 80,68% di
soddisfazione dei propri utenti. Anche l’obiettivo di rendere più attrattiva la città ha raggiunto
risultati notevoli, con una presenza di pubblico proveniente da fuori provincia pari al 32%
dell’affluenza complessiva di Fotografia europea (stimata in 217.000 presenze), più alta rispetto al
2010 (14% delle 190.000 presenze). Positivi i dati per quanto riguarda il sistema bibliotecario e
museale, anche se l’obiettivo di mantenere gli utenti complessivi è stato solo in parte raggiunto. La
frequenza delle Biblioteche di 386.508 utenti nel 2011, ha subito una flessione del 5% rispetto ai
406.700 del 2010. L’indicatore di frequenza identifica il numero di utenti che nel corso dell’anno
ha preso in prestito materiali e tale diminuzione è in parte imputabile alla chiusura per un mese
della Biblioteca decentrata di San Pellegrino per ristrutturazione e in parte alla diminuzione
(condivisa con tutte le biblioteche italiane e non) del prestito dei materiali multimediali. E’ da
sottolineare, a fronte della ridotta frequenza, l’aumento del 3% delle presenze nella Biblioteca
Panizzi e sedi decentrate: 730.000 nel 2011 rispetto alle 710.000 del 2010, dovuto all’apertura
domenicale, al ricco programma di mostre, alle attività promosse nell’ambito della nuova sezione
“Sala Reggio”, alla rinnovata promozione della lettura e delle attività culturali rivolte al pubblico.
Per quanto riguarda il pubblico dei Musei, il 2011 ha segnato un forte incremento dei visitatori
nelle principali strutture museali (da 55.579 a 73.242 unità, + 32%) grazie soprattutto all’affluenza
al Museo del Tricolore in occasione del 150° esimo dell’Unità d’Italia.
Anche il dato complessivo degli utenti di tutte le sedi museali si conferma in crescita passando da
83.103 a 91.954 visitatori (+10,60%)
Per quanto riguarda, invece, l’obiettivo di mantenere il numero degli spettatori paganti della
Fondazione I Teatri, si è registrata una flessione, dai 96.996 del 2010 ai 91.877 nel 2011,
attribuibile alla riduzione del numero degli spettacoli a pagamento (219 rispetto ai 244 del 2010)
come conseguenza inevitabile a fronte della consistente riduzione dei finanziamenti (la quota
associativa è stata ridotta di 250.000 euro rispetto all’anno precedente).
Azioni
4.1 GOVERNANCE DELLE POLITICHE CULTURALI
Nel corso del 2011 è stato pienamente realizzato, nei tempi e secondo le modalità previste, il
programma annuale di attività che comprende progetti ormai consolidati e nuove proposte nei
diversi ambiti culturali, dallo spettacolo – musica, cinema, teatro e danza – all’arte, puntando sulla
capacità di fare governance e sulla cooperazione tra soggetti pubblici e privati.
Tra i grandi eventi messi in campo per la promozione internazionale della città, Fotografia europea
si è ormai affermata per la sua capacità di coinvolgere artisti di prestigio internazionale e di
attrarre un pubblico ampio, non solo specialistico. Il festival, giunto nel 2011 alla 6° edizione, è
stato dedicato al tema “Verde, bianco, rosso, una fotografia dell’Italia”, nell’ambito delle
celebrazioni dei 150esimo anniversario dell’Unità nazionale, si è svolto dal 6 maggio al 12 giugno,
raggiungendo risultati superiori agli obiettivi attesi. Sono stati oltre 217.000 i visitatori (con un
incremento del 14% circa rispetto alle 190.852 presenze del 2010); ben 444 gli appuntamenti
(rispetto ai 382 del 2010) tra esposizioni, conferenze, spettacoli e workshop ospitati in diversi
luoghi della città; 771 partner tra istituzioni pubbliche e private, sponsor e gallerie d’arte, insieme
a un centinaio di esercizi commerciali e associazioni di categoria impegnati nell’obiettivo di
accoglienza e promozione turistica della città. Fotografia europea è anche un progetto di ricerca
fotografica a committenza pubblica, che contribuisce ad arricchire in maniera permanente il
patrimonio culturale della città (80 opere acquisite nel 2011), e che ha visto la partecipazione di 91
24
26. artisti di altri paesi europei. L’obiettivo rendere più attrattiva la città ha raggiunto risultati
notevoli registrando un pubblico proveniente da fuori provincia pari al 32% dell’affluenza
complessiva, più numeroso del 2010 (28% delle 190.852 presenze). Se il gradimento complessivo
delle attività culturali 2011 si è attestato al 76,5% (dato Monitorcittà), registrando un aumento
importante anche rispetto alla percentuale del 75,3% ottenuta nel 2010, esiti ancora più importanti
si sono avuti in particolare per Fotografia europea che è stata oggetto di un’indagine specifica
condotta dell’Università di Modena e Reggio: il gradimento del pubblico pari al 94% ha ampiamente
superato la percentuale 2010 (85%).
Oltre a Fotografia europea, tra i progetti che hanno contribuito a rinnovare la percezione della
città e del suo patrimonio culturale, favorendo la vivibilità urbana, è da includere la rassegna
Restate che ha raccolto in un unico cartellone l’offerta culturale e di intrattenimento nel periodo
estivo: da giugno a settembre ha proposto 337 appuntamenti ed ha visto la partecipazione di
67.819 persone (con un incremento del 19% rispetto al pubblico del 2010 pari a 56.929) ad un
programma disseminato in tutta la città e qualificato dalla collaborazione di 70 soggetti tra sponsor
e associazioni (+ 20% rispetto al 2010).
È da segnalare lo straordinario successo delle attività promosse in occasione delle Celebrazioni del
150esimo anniversario dell’Unità d’Italia: 160 iniziative sono state promosse nel corso dell’anno
con un’ampia partecipazione di enti e associazioni nazionali e locali, coinvolgendo un pubblico
stimato di 9.800 presenze.
Meritano attenzione particolare i risultati raggiunti con il Bando “I Reggiani, per esempio”,
nell’ambito del quale sono stati finanziati 24 progetti culturali che hanno dato vita ad un
programma complessivo di 230 appuntamenti diversificati e diffusi nel territorio, animati da 200
associazioni e da un pubblico di oltre 23.000 persone. L’obiettivo di stimolare il protagonismo delle
associazioni che operano sul territorio in progetti finalizzati a promuovere la vita culturale della
città si è attuato con questa nuova modalità di gestione che ha messo in campo preziose risorse
private a favore della comunità.
Sono state inoltre realizzate numerose iniziative di collaborazione e patrocinio a sostegno di enti e
associazioni per finalità culturali, anche in occasione di ricorrenze storiche e civili della città (oltre
alle celebrazioni dei 150esimo dell’Unità d’Italia, il Giorno della Memoria il 27 gennaio, il Giorno
del Ricordo il 10 febbraio, la Festa della donna l’8 marzo, la Festa della Liberazione il 25 aprile):
complessivamente 85 iniziative che hanno visto la partecipazione di 38.500 cittadine e cittadini. Da
citare anche il progetto Baobab / Spazio Giovani Scritture rivolto ai ragazzi e al mondo della scuola
(153 iniziative, 3.945 presenze) e la rassegna di musica sacra Soli Deo Gloria. Organi e suoni della
città (60 appuntamenti e 10.920 presenze)
L’obiettivo di rafforzare il sistema culturale reggiano puntando sulla cooperazione tra le principali
istituzioni culturali della città è stato perseguito anche attraverso il tavolo di lavoro aperto ai
rappresentanti degli enti partecipati (Fondazione I Teatri, Fondazione della Danza, Fondazione
Reggio Children, Istituto Musicale Peri, Fondazione Palazzo Magnani, Università di Modena e Reggio
Emilia) per promuovere un coordinamento più forte finalizzato a costruire un programma condiviso
per la valorizzazione delle eccellenze cittadine. Il gruppo di lavoro ha gestito una banca dati di 256
eventi monitorati nel corso dell’anno, con l’obiettivo di razionalizzare gli interventi e contenere la
spesa evitando dispersione delle risorse e sovrapposizioni di attività. In questa direzione di lavoro
tesa allo sviluppo di partnership, si inserisce anche l’attività di fundraising mirata in particolare ad
alcuni progetti come Fotografia europea che ha visto una copertura dei costi del 58,54% con oltre
410.000 euro raccolti tra sponsorizzazioni e contributi.
Dal complesso delle attività svolte emerge un notevole incremento della partecipazione (+37%
rispetto al 2010, da 270.311 a 371.534 presenze) e della capacità di fare governance. Si è puntato
sulla cooperazione tra soggetti pubblici e privati per garantire condivisione, sostenibilità e
coinvolgimento di pubblico, con risultati superiori ai valori attesi: oltre 2.853 i partner delle
iniziative culturali promosse dell’Amministrazione comunale.
Tenuto conto che le risorse sono diminuite complessivamente del 5% rispetto al 2010 (ridotte di
234.000 euro), tali risultati testimoniano anche un complessivo contenimento della spesa per
prodotti offerti. Sono esiti che rappresentano una risposta straordinaria all’offerta culturale della
nostra città e incoraggiano a proseguire secondo le linee guida tracciate, confermando per il futuro
gli stessi obiettivi.
25
27. È stato, inoltre, portato avanti il progetto di governance culturale del Tavolo della Cultura,
composto da rappresentanti della Fondazione I Teatri, della Fondazione Nazionale della Danza, di
Istoreco, di Reggio Children, della Biblioteca Panizzi, dei Civici Musei, l’Istituto Peri, l’Università di
Modena e Reggio Emilia e dell’Assessorato comunale alla cultura.
4.2 - BIBLIOTECHE
Le attività realizzate dal sistema bibliotecario hanno avuto nel corso del 2011 un notevole impulso,
culminato nell’inaugurazione della rinnovata sede della Biblioteca decentrata San Pellegrino,
intitolata a Marco Gerra, aperta nel mese di novembre con l’ampliamento e la riqualificazione dei
servizi e con il recupero della sede preesistente completamente destinata alla valorizzazione della
sezione bambini e ragazzi.
Se la frequenza delle Biblioteche con 386.508 utenti nel 2011 ha subito una flessione del 5%
rispetto ai 406.700 del 2010, le presenze complessive hanno registrato invece un aumento del 3%
rispetto all’anno precedente (730.000 presenze complessive a fronte delle 710.000 del 2010),
dovuto all’apertura domenicale, al ricco programma di mostre, alle attività promosse nell’ambito
della nuova sezione “Sala Reggio”, alle rinnovate attività cultuali e di promozione della lettura
rivolte ai diversi pubblici.
Merita, inoltre, di essere segnalato l’aumento dell’8% dei bambini e ragazzi (ca. 22.000) che nel
2011 hanno partecipato alle 774 attività di promozione della lettura, dato questo non scontato a
causa della crescente difficoltà delle scuole di ogni ordine e grado a programmare uscite
didattiche. Un pubblico di oltre 13.000 persone ha partecipato al nuovo e ricco programma di
attività culturali che ha proposto 11 mostre, diversi gruppi di lettura e una rassegna di
appuntamenti ospitati nello spazio eventi “Sala del Planisfero”. Da settembre 2011 la Biblioteca
Panizzi è aperta anche la domenica mattina (in soli 4 mesi, 6.258 presenze e 4.430 prestiti) con un
ricco e seguitissimo programma di servizi e attività. Da segnalare, l’inaugurazione della sala
esposizioni “PianoTerra” per la valorizzazione del patrimonio della sezione di Conservazione e
l’apertura dello spazio “Sala Reggio” dedicato alla storia locale. È stato realizzato il progetto
“Amici della Biblioteca”, che ha visto 11 importanti aziende del territorio sostenere anche
finanziariamente le attività delle Biblioteche. La Biblioteca ha aderito, anche, al progetto
“FEDERA”, con l’inserimento del progetto Medialibrary e i nuovi servizi on line.
Infine, gli oltre 710.000 prestiti confermano il ruolo delle biblioteche come servizio pubblico
imprescindibile per una comunità competente e attiva, luogo di cultura e di aggregazione sociale.
È stata, inoltre implementata la biblioteca digitale reggiana, con l’archivio digitale on line per
migliorale l’accesso e la conservazione delle opere di memoria storica locali.
4.3 - MUSEI
Le attività promozionali dei Musei si sono concentrate su progetti inseriti nelle celebrazioni dei 150
anni dell’Unità d’Italia con particolare attenzione alla valorizzazione del Museo del Tricolore
(stampa catalogo guida, sito, app). I visitatori del Museo del Tricolore sono arrivati al numero di
21.791 grazie anche alla presenza di 296 gruppi in larga parte provenienti da altre città.
In occasione di Fotografia Europea si è potuto aprire al pubblico un nuovo spazio culturale, il
padiglione Lombroso che ospiterà il Museo della Psichiatria. Tra le attività di promozione culturale
si segnala l’organizzazione della Notte dei Musei con più di 4.000 presenze nelle diverse sedi
museali.
Nonostante il calo delle risorse assegnate, si è potuta garantire una costante attività sia nel campo
della conservazione del patrimonio (attraverso anche un progetto di restauro interamente
sponsorizzato) sia nell’ambito dell’organizzazione di iniziative espositive (a partire dal progetto di
valorizzazione delle opere dei depositi “Grandi magazzini”) e di promozione di incontri garantendo
così non solo il mantenimento ma anche l’incremento del pubblico dei Musei.
Attraverso l’organizzazione di 22 mostre e più di 250 incontri (in collaborazione con 134 soggetti
esterni) il sistema museale cittadino ha saputo garantire una presenza costante che ne conferma il
forte radicamento territoriale e la fidelizzazione del pubblico. Sono stati infatti 45.426 i fruitori
delle attività proposte, a cui sono da aggiungere i 21.249 partecipanti alle attività didattiche.
Complessivamente quindi il pubblico di visitatori delle sedi museali e di fruitori delle attività
proposte arriva a 158.629 unità.
26
28. 4.4 – ALTRE ISTITUZIONI CULTURALI
Il Cinema Rosebud ha garantito un’offerta costante mirata a promuovere il cinema di qualità,
rivolta a pubblici diversi, articolata in rassegne, incontri e attività collaterali, sostenuta da un
sistema ormai consolidato di collaborazioni con soggetti pubblici e privati, università, cineteche ed
associazioni a livello nazionale e locale. Alle proiezioni serali si è affiancata la programmazione
rivolta al mondo della scuola e l’ormai consueta apertura pomeridiana per il pubblico delle famiglie
e gli over 65. Nel periodo di chiusura estiva, l’attività è proseguita nell’Arena Stalloni, affidata in
gestione ad Arci Reggio Emilia, che da giugno a settembre ha proposto anche quest’anno un
cartellone di appuntamenti quotidiani rivolti al grande pubblico. Durante l’estate è stata realizzata
con successo la rassegna “Cinema in Piazza” dedicata al grande cinema italiano nell’ambito delle
celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Completa l’offerta il cinema “Al Corso”, sala storica di
proprietà privata, recentemente riaperta ed affidata al Comune per il rilancio dell’attività e per
animare il centro storico, gestita da un soggetto privato tramite una convenzione che vincola la
programmazione agli obiettivi fissati dall’Amministrazione. L’affluenza del pubblico nel 2011 è
stata costante e numerosa, in controtendenza rispetto alle medie nazionali, pur registrando una
flessione rispetto all’anno precedente: dalle 87.596 presenze tra spettatori paganti e spettatori
alle iniziative collaterali nel 2010, si è passati alle 76.566 del 2011. Questa flessione del 12% è da
attribuire alla scelta di ridurre il numero delle proiezioni al cinema Rosebud, con l’introduzione
dello spettacolo unico serale e alla diminuzione del pubblico dei ragazzi dovuta alla crescente
difficoltà delle scuole di ogni ordine e grado nel garantire le uscite didattiche.
Lo Spazio Gerra si è ormai caratterizzato come un luogo attrattivo capace di intercettare un
pubblico prevalentemente giovane con un programma di eventi, esposizioni, produzioni e workshop
che ha ottenuto un progressivo successo di pubblico: sono state 92 le iniziative organizzate nel
2011 (rispetto alle 56 del 2010) e hanno registrato ben 21.683 presenze (20.700 nel 2010).
L’obiettivo di contenimento della spesa è stato raggiunto con una copertura del 33.65% (superiore
al valore atteso del 30%) corrispondente a 47.652 euro derivanti da sponsorizzazioni e contributi.
In questa direzione di lavoro, dedicata alla creatività contemporanea, si colloca anche il nuovo
progetto “AntWork - Giovani produzioni in rete”, realizzato in base all’Accordo di programma tra i
Comuni di Reggio Emilia, Modena e Parma, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna. Esso coinvolge
un centinaio giovani creativi in un programma proposto periodicamente e in contemporanea nelle
tre città in forma di festival per mettere in rete locale produzioni, formazione e relazioni con il
mondo del lavoro e con il mercato. Sono state 16 le iniziative promosse nel 2011 che hanno
coinvolto una pubblico di 8.125 persone e 28 partner pubblici e privati.
Con l’adesione nel 2011 all’Associazione nazionale “GAI - Giovani Artisti Italiani”, è stato attivato
l’archivio “Tu Young?”: al momento raccoglie ottanta giovani artisti e critici che risiedono,
lavorano e studiano in città e provincia, operanti nei diversi campi e linguaggi espressivi. La
partecipazione al GAI è preziosa per creare nuove opportunità, valorizzare il protagonismo,
sostenere le professionalità, incrementare la circolazione di informazioni e lo scambio di
esperienze tra artisti e tra produzione e mercato, a livello nazionale e internazionale.
Nell’ambito del circuito regionale “GA/ER - Associazione Giovani Artisti dell’Emilia Romagna” , con
il Servizio comunale politiche giovanili, è stato definito un progetto con i Comuni e le Province di
Forlì, Rimini e Bologna per il sostegno alle professioni creative. Si tratta di azioni di start-up o
sviluppo d’impresa che intendono mettere a sistema le principali realtà che sul territorio regionale
offrono servizi per le industrie creative ed opportunità ai giovani.
4.5 – FONDAZIONE I TEATRI
L’attività della Fondazione I Teatri ha investito pressoché tutti i settori dello spettacolo dal vivo
con le stagioni di prosa, musical-operetta, danza, opera, concerti e teatro ragazzi, il Festival
Aperto, con un’ampia e qualificata programmazione di musica, danza, arte, letteratura
contemporanea, il Festival internazionale del Quartetto d’Archi e il "Premio Paolo Borciani" fra i
più importanti del settore.
L’obiettivo di mantenere il numero degli spettatori paganti non è stato pienamente raggiunto
poiché si è registrata una flessione dai 96.996 del 2010 ai 91.877 nel 2011, attribuibile alla
riduzione del numero degli spettacoli a pagamento (219, rispetto ai 244 del 2010) come
conseguenza inevitabile a fronte della consistente riduzione dei finanziamenti (la quota annuale di
adesione è tata diminuita di 250.000 euro). Di contro, è da segnalare un aumento del numero degli
abbonamenti (5.025, rispetto ai 4.991 del 2010) e un elevato gradimento da parte del pubblico
27
29. dell’offerta complessiva, con una percentuale di soddisfazione dell’utenza pari al 80,68% (indagine
attivata nel 2011).
La Fondazione I Teatri si configura come realtà d’eccellenza e attore essenziale per la promozione
e diffusione della cultura nei suoi molteplici aspetti, ponendosi come punto di riferimento a livello
nazionale e internazionale. Il suo ruolo, in questa particolare fase di crisi e di limitate risorse
finanziarie, risulta determinante per creare un sistema culturale più integrato e per razionalizzare
gli interventi puntando sulla collaborazione con le altre istituzioni culturali della città,
specialmente con la Fondazione Nazionale della Danza (11 iniziative comuni nel 2011).
4.6 – FONDAZIONE DELLA DANZA
La Fondazione Nazionale della Danza ha svolto la sua attività principale mirata alla produzione di
spettacoli di danza della compagnia Aterballetto, con 9 produzioni e 108 spettacoli di cui 27
all’esterno in 5 paesi (segnando così un notevole incremento rispetto al 2010: 100 spettacoli di cui
3 all’estero in 2 paesi). Un’importante attività collaterale è quella dei corsi di Alta Formazione
Professionale per giovani danzatori ed insegnanti (2 nel 2011, raddoppiati rispetto al 2010) e
l’organizzazione di manifestazioni, rassegne e di iniziative di promozione e diffusione della danza,
volte ad approfondire e stimolare l'interesse e la conoscenza verso questo linguaggio, anche
aprendo al pubblico gli spazi della Fonderia con un intenso programma di esibizioni ed eventi (tra
questi, 11 iniziative sono state promosse nel 2011 in collaborazione con la Fondazione I Teatri).
Le risorse
Entrate Entrate Spese
Totale Entrate Spese Correnti Totale Spese
Correnti Investimenti Investimenti
Altre istituzioni culturali 241.309,10 189.100,75 430.409,85 313.253,35 378.201,50 691.454,85
Biblioteche 170.148,95 170.148,95 762.857,93 45.000,00 807.857,93
Fondazione i Teatri 0,00 2.475.000,00 2.475.000,00
Fondazione Nazionale della
0,00 408.216,00 408.216,00
Danza
Governance delle politiche
675.206,79 675.206,79 1.479.377,61 1.479.377,61
culturali
Musei 74.685,72 9.075,00 83.760,72 286.494,09 8.000,00 294.494,09
1.161.350,56 198.175,75 1.359.526,31 5.725.198,98 431.201,50 6.156.400,48
Consolidare un sistema culturale completo, di alto livello e
attrattivo di nuove presenze
Totale Entrate
18%
Totale Entrate
Totale Spese
Totale Spese
82%
28
30. PROGRAMMA 2 AVERE UNA BUONA CULTURA E UNA BUONA
EDUCAZIONE
Obiettivo 5 Aumentare la diffusione della pratica sportiva
Indicatori Target Mantenere al 70 % il livello di soddisfazione dei cittadini
relativamente ai servizi sportivi
Dato 2010: 70,6%
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 70,1%
Mantenere il numero delle presenze per abitante negli impianti
sportivi a livello 2010
Dato 2010: 6,58/abitante
1.120.138 (894.422 impianti Fondazione) + 225.716 Melato (gestione
diretta)
Risultato raggiunto al 31.12.2011: 6,79/abitante
1.166.135 (Fondazione 1.118.820 + Melato gennaio - febbraio 47.315)
Livello di soddisfazione dei cittadini relativamente ai servizi sportivi - Monitorcittà
80 Gradimento al 70,1%
70
60
50
40
dic 07 lug 08 dic 08 lug 09 dic 09 dic 10 dic 11
REGGIO E. MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE
SPORT
lug 08 dic 08 lug 09 dic 09 dic 10 dic 11
REGGIO E. 66,3 68,2 68,9 69,2 70,6 70,1
MEDIA REGIONALE 58,1 57,2 58,6 57,1 55,7 55,9
MEDIA NAZIONALE 46,2 46,7 48,5 48,9 48,6 50,7
29
31. Descrizione degli indicatori target raggiunti
Si mantiene sempre alto il grado di soddisfazione dei cittadini relativamente ai servizi sportivi. Gli
ulteriori cambiamenti intervenuti (a marzo 2011 è avvenuto il passaggio dell’impianto natatorio di
Via Melato alla Fondazione dello Sport) non hanno comportato variazioni nelle modalità di accesso
all’impianto e nel gradimento degli abituali utenti.
Il numero di presenze negli impianti sportivi si mantiene sostanzialmente lo stesso. Il dato di
presenze per abitante è passato dal 6,58 (presenze 1.120.138/170.086 popolazione al 31/12/2010)
al 6,79 ( presenze 1.166.135/ 171.688 popolazione al 31/12/2011).
Azioni
5.1 - GOVERNANCE DELLE POLITICHE SPORTIVE
Consulta dello sport: si sono regolarmente svolte nella prima parte dell’anno le sessioni iniziate nel
dicembre 2010 (da febbraio a maggio 2011 i tre gruppi di lavoro su “scuola”, “impianti” e “stili di
vita” hanno tenuto 7 incontri coinvolgendo circa 200 rappresentanti dell’associazionismo sportivo).
Nel mese di giugno il Servizio, insieme agli attori coinvolti (CONI,UISP,CSI, CIP), ha elaborato un
documento di sintesi da proporre all’attenzione del Sindaco e dell’assessore allo Sport il quale
intende riportarlo alla Consulta sportiva per definire le priorità di lavoro a metà mandato.
Progetto Agones: nel mese di maggio, su proposta della Fondazione per lo sport, è stato avviato un
processo finalizzato a costruire un “accordo di programma” tra l’Area servizi alla persona e la
Fondazione. Un tavolo d’area si è impegnato a “mappare”, nei diversi ambiti operativi, i punti di
contatto tra servizi e movimento sportivo, con l’obiettivo di realizzare una ricognizione sulle
opportunità e sulle “contrazioni” su cui sviluppare nuove ipotesi progettuali. La Fondazione,
soggetto unico di interlocuzione con le associazioni sportive, dedicherà risorse e strategie
innovative per sostenere i progetti educativi, sociali e di inclusione dell’Amministrazione. Il
percorso di condivisione con i diversi assessorati è iniziato, ma non concluso e proseguirà nei primi
mesi del 2012 prima di originare una conferenza pubblica di presentazione del progetto.
Restano da affrontare con maggior forza le criticità relative agli insoluti per l’impianto natatorio di
Via Melato e ad alcune pendenze precedenti il 2008, anno di esternalizzazione di tutti gli impianti
sportivi alla Fondazione per lo Sport.
5.2 – FONDAZIONE PER LO SPORT
L’attività, nonostante la difficile situazione economica sopportata non solo dalle famiglie ma anche
dalle associazioni sportive, si mantiene tuttavia costante rispetto al 2010. Si abbassano in
particolare le presenze negli impianti maggiori (-21.401) compensate tuttavia da incrementi su:
- Palestre in orario extrascolastico: dato 2010 324.988, dato 2011 342.528 (+ 17.540).
- Campi sportivi: dato 2010 178.810, dato 2011 182.338 (+3.528).
Si incrementa l’alto numero di presenze nella piscina di Via Melato, passando da un complessivo di
225.178 presenze sull’intero 2010 a 276.439 sull’intero 2011 con un +51.261 (+22,76%) sui 12 mesi.
Se confrontiamo sui 10 mesi di esternalizzazione troviamo un + 43.515, + 23.44%.
Le manifestazioni organizzate sia direttamente che in collaborazione con l’associazionismo sportivo
nel 2011 sono state 27.
Resta presente la criticità relativa all’organizzazione delle maggiori iniziative sportive della città,
le quali da Statuto sarebbero di competenza della Fondazione per lo Sport, di fatto in parte
consistente vengono organizzate da personale in carico al Servizio Officina Educativa.
30
32. Le risorse
Entrate Entrate Spese
Totale Entrate Spese Correnti Totale Spese
Correnti Investimenti Investimenti
Fondazione per lo sport 191.979,98 191.979,98 1.896.500,00 1.896.500,00
Governance delle politiche
163.778,97 163.778,97 0,00
sportive
355.758,95 355.758,95 1.896.500,00 1.896.500,00
Aumentare la diffusione della pratica sportiva
Totale Entrate
16%
Totale Entrate
Totale Spese
Totale Spese
84%
31