2. La nostra meta non è di trasformarci l'un l'altro, ma di conoscerci l'un l'altro e d'imparar a vedere e a rispettare nell'altro ciò che egli è: il nostro opposto e il nostro completamento .
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10. Fr esche le mie parole ne la sera ti sien come il fr usciò che f an le f oglie del gelso ne la man di chi le coglie silenziose …
11. don don di campane …; … e le tortori, hu hu ! … la brage qua copre, là destra Passando, frr , come un volo … G. Pascoli
12.
13. Non so dove i gabbiani abbiano il n id o Ove trovino pace. Io son come l o r o , In perpetuo v o l o . La vita la sfi o r o Com’essi l’acqua ad acciuffare il c i b o . Cardarelli
14. …… .........…...………………. Com’è tutta la vita e il suo trava gl io In questo seguitare una mura gl ia Che ha in cima cocci aguzzi di botti gl ia
15. Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo A di gente in gente, me vedrai seduto B su la tua pietra, o fratel mio, gemendo A il fior de' tuoi gentili anni caduto. B Ugo Foscolo
16. Le rime prendono vari nomi a seconda di come si dispongono, infatti possiamo distinguere i versi a: RIMA BACIATA (AA,BB) RIMA ALTERNATA (AB,AB) RIMA INCROCIATA (ABBA) RIMA INCATENATA (ABA, BCB) RIMA INTERNA
17. I versi si distinguono in parisillabe e imparisillabi. Il verso prende il nome dal numero delle sillabe che lo compongono.
18.
19. Finita è la notte e la luna Si scioglie lenta nel sereno
20. La strofa A strofa prende nome dal numero di versi di cui è composta, e si riconsce dal fatto che è separata dalle altre da uno spazio bianco o dalla rientranza dell’andata a capo. DISTICO (AA, BB) TERZINA ( ABA, BCB) QUANTRINA ( ABAB),(ABBA) OTTAVA (ABABAB CC)
21. E le con valli Popolate di case e d’oliveti Mille di fior al ciel mandano incensi L’inversione e l’ipèrbato hanno la funzione di focalizzare un termine portatore di un particolare significato, mettendolo in una posizione di rilievo oppure di ottenere particolare effetti fono-ritmici