2. Da pochi giorni, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il nuovo modello per la comunicazione dei dati
rilevanti ai fini IVA (c.d. spesometro) denominato modello di Comunicazione polivalente. Ecco un
riepilogo schematico delle operazioni da comunicare.
In tale modello vanno effettuate le comunicazioni relative a:
1.Operazioni rilevanti ai fini IVA (art. 21 D.L. 78/2010)
2.Operazioni legate al turismo effettuate in contanti (art.3 c.1 D.L. 16/2012)
3.Acquisti da operatori sanmarinesi (art.16 lett.c) D.M. 24/12/1993)
4.Operazioni effettuate con soggetti Black List
Tralasciando il punto 1, oggetto ormai di svariati articoli anche all’interno del blog Fisco7, ecco cosa
indicare per quanto riguarda gli altri punti. *…+
http://www.fisco7.it/2013/10/spesometro-cosa-indicare-nel-nuovo-modello-di-comunicazione-polivalente/
3. Si avvicina la scadenza per la presentazione dello Spesometro 2013. L’Agenzia delle entrate ha pubblicato
il nuovo modello denominato “Modello polivalente”, contenete anche il quadro per le comunicazioni
Black List, per le quali non è ancora chiaro quale modello utilizzare (vecchio o nuovo), e per quelle
intervenute con San Marino. Analizziamo di seguito alcune particolarità della comunicazione dei dati
rilevanti ai fini IVA prevista dall’art. 21 del D.L. 78/2010 con riferimento ad alcune specifiche operazioni,
cercando di risolvere i dubbi più frequenti.
•Gli autotrasportatori iscritti al relativo albo che possono annotare le fatture emesse entro il trimestre
solare successivo a quello di emissione, ai sensi dell’art. 74 c. 4 del DPR 633/72, sono obbligati
all’inserimento di dette fatture in comunicazione, ma nel momento in cui le stesse sono registrate.
•Le cessioni gratuite di beni per le quali è emessa autofattura e che rientrano nell’attività propria
dell’impresa da parte dell’impresa cedente, devono essere comunicate con l’indicazione della partita IVA
del cedente.
•Le operazioni che risultano documentate da fatture con uno o più intestatari devono essere
comunicate da ognuno degli stessi *…+.
http://www.fisco7.it/2013/10/elenco-clienti-e-fornitori-cosa-indicare/
4. Al momento di emissione della fattura è necessario verificare non solo l’assoggettabilità o meno all’IVA,
ma anche quella all’imposta di bollo che spesso deve essere applicata al documento. Ecco una breve
guida operativa.
Secondo quanto stabilito dall’art. 13 della Tariffa allegata al DPR 642/72, la marca da bollo di Euro 2,00
(importo aumentato il 26 giugno scorso) deve essere applicata su fatture, note, conti e simili documenti
recanti addebitamenti o accreditamenti, anche non sottoscritti, ma spediti o conseguiti pure tramite
terzi; ricevute o quietanze rilasciate dal creditore, o da altri per suo conto, a liberazione totale o parziale
di una obbligazione pecuniaria, se il documento indica un importo superiore a Euro 77,47
L’imposta di bollo è dovuta anche per le fatture e gli altri documenti relativi alle operazioni
intracomunitarie.
Sono totalmente esentati dall’applicazione del bollo fatture e altri documenti di cui agli artt. 13 e 14 della
Tariffa riguardanti il pagamento di corrispettivi di operazioni assoggettate a IVA. Sono inoltre esenti le
fatture emesse in relazione ad esportazioni di merci, le fatture pro-forma, le fatture prodotte in copia per
la realizzazione di esportazioni di merci *…+.
http://www.fisco7.it/2013/10/quando-la-fattura-sconta-limposta-di-bollo/
5. I limiti ai pagamenti con denaro contante e titoli al portatore sono stati introdotti con lo scopo di
ridurre, da un lato, il rischio di riciclaggio di proventi di attività criminose e di finanziamenti al terrorismo
e, dall’altro, con l’obiettivo di rendere più tracciabili i flussi finanziari riducendone i rischi di evasione.
Ecco una breve guida alle limitazioni previste dalla normativa.
Come è noto, è l’art. 49 del D. Lgs. 231-2007 (meglio conosciuto come “Antiriciclaggio”) a limitare l’uso
del denaro contante e dei titoli al portatore, fra soggetti diversi, a qualsiasi titolo, quando il valore
oggetto di trasferimento è complessivamente pari o superiore a Euro 1.000.
Nella corposa circolare n. 83607 del 19 marzo 2012, il Comando generale della Guardia di Finanza si
sofferma su alcune delle disposizioni contenute nel predetto art. 49 e tratta delle limitazioni all’uso del
contante e degli altri mezzi di pagamento (Volume I - Parte I – capitolo 2 – n. 6 ), lett. e ).
La Circolare della Guardia di Finanza rappresenta un documento molto interessante per tutti gli addetti ai
lavori, soprattutto per i tanti casi pratici che possono trovare soluzione. Ecco, in sintesi, le disposizioni
principali *…+.
http://www.fisco7.it/2013/10/limiti-ai-pagamenti-con-denaro-contante-cosa-tenere-a-mente/
6. Visita il sito per essere sempre aggiornato sulle ultime novità in materia fiscale e tributaria.
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